Dimenticate le profondità delle miniere in cui nel buio brilla un diamante grezzo. Ora i diamanti sono sempre più figli di anonime macchine, procedimenti complessi e calcoli digitalizzati. Insomma, sono sempre di più i diamanti artificiali, creati in fabbrica. E fa ancora più impressione sapere che una delle aziende che spinge di più sui diamanti creati in laboratorio è il brand più noto per la vendita di gemme naturali: De Beers.
È stata una campagna pubblicitaria di De Beers, nel 1947, a inventare il claim “un diamante è per sempre”. Oggi, forse, potrebbe proporre un altro slogan: “un diamante è per tutti”. L’azienda, infatti, sta spingendo forte sui diamanti artificiali con il brand Lightbox. Anni fa ha creato ad Ascot, in Gran Bretagna, la prima fabbrica di diamanti creati in laboratorio. E oggi raddoppia con l’impianto di produzione da 94 milioni di dollari a Gresham, Oregon. La fabbrica ha già iniziato a lavorare e una volta pienamente operativa, produrrà circa 200.000 carati di diamanti coltivati in laboratorio ogni anno.
Oltre che con il marchio Lightbox, i diamanti saranno venduti con il rivenditore di gioielli online Blue Nile, in un’esclusiva collezione di gioielli. Non bisogna stupirsi: una ricerca di MVI Marketing sponsorizzata dall’International Grown Diamond Association indica che in dieci anni i diamanti coltivati in laboratorio sono passati da zero fino a diventare la categoria in più rapida crescita nel mercato dei gioielli.
I diamanti creati in fabbrica non sono stati intaccati dalle critiche di chi ritiene i diamanti naturali le uniche gemme preziose. Anche perché le pietre artificiali hanno un prezzo per carato inferiore di circa il 30% rispetto a quelle estratte dalla terra. E, dal punto di vista chimico, sono perfettamente uguali. Anzi, i diamanti artificiali sono artificialmente perfetti. Inoltre, sono sempre più conosciuti dai consumatori, perlomeno quelli americani. Risultato: oltre a De Beers, utilizzano diamanti sintetici anche altre marche, come Swarovski e Richline. Insomma, anche per i gioielli vince la tecnologia.