Orologi trasformati in bijoux con un paziente lavoro di composizione: è il lavoro di Tomoko Tokuda, designer giapponese che vive a Milano.
Se gli italiani sono attratti dalla passione per il cibo, che cosa affascina di più i giapponesi? Chi è stato nel Paese del Sol Levante lo sa: il design. Piuttosto essenziale e raffinato, piuttosto che esotico. E deve essere il frutto delle radici nipponiche se una designer come Tomoko Tokuda, giapponese ma cresciuta in Italia e in Francia, ha trovato una strada assolutamente originale nel mondo del bijoux di qualità. A Homi, la rassegna milanese dedicata tra l’altro ai designer di gioielli, Tomoko ha presentato i suoi ultimi lavori di una storia iniziata quando, a 24 anni, è rimasta colpita da vecchi orologi in un negozio di antiquariato. Lancette e quadranti, metafora del tempo che passa e, allo stesso tempo, elementi dal design uguale ma sempre diverso, sono diventati il materiale su cui lavorare. Il tempo come unica collezione di gioielli composti da un mosaico di rotelle, ingranaggi e numeri: di sicuro è una scelta originale. Ma è anche interessante da un punto di vista estetico. I suoi gioielli sono creati con una selezione di pezzi unici «raccolti nei mercatini di antiquariato di tutto il mondo». E, dato che il lavoro dell’orologeria è cugino di quello orafo, con il lavoro di Tomoko si assiste a un sorprendente matrimonio. Però non chiedete che ore sono a collane, orecchini e anelli. Prezzi: da 100 a 200 euro circa.