L’anello chevalier è tornato di moda. Scoprite il significato e quali sono le caratteristiche dell’anello che si indossa al mignolo ♦
Chevalier in francese, signet o pinky ring in inglese, sigillo in italiano: era l’anello utilizzato nell’antichità per pressare la cera lacca e siglare le lettere. Insomma, una specie di timbro o firma certificata dell’aristocrazia. L’anello aveva inciso lo stemma di famiglia espressione di ricchezze, terre, castelli e potere. D’altra parte, allora non esisteva la Pec. Chi riceveva una lettera chiusa con la cera lacca, verificava l’impronta dell’anello sul sigillo, per avere la sicurezza dell’autenticità. Oggi, però, l’anello chevalier è indossato anche da chi nobile non è. Anzi, probabilmente spesso chi lo indossa non conosce la storia di questo tipo di anello. In ogni caso va di moda: l’anello al mignolo è scelto indifferentemente da rapper o da ragazze fashion addicted. Oltre che da chi è di famiglia nobile.

Cose da sapere sull’anello al mignolo
- In passato l’anello aveva una superficie in rilievo, per imprimere meglio la cera lacca.
- Successivamente, l’anello chevalier ha adottato semplicemente una superficie piatta, con inciso lo stemma della casata.
- Nel Medioevo l’anello chevalier era realizzato in semplice argento brunito soprattutto nei Paesi del Nord: aveva una funzione pratica, più che di ornamento.
- Con il tempo, l’anello è diventato un segno di distinzione. Realizzato in oro, ha spesso con una pietra dura incastonata, dal lapislazzulo al più costoso zaffiro. Chi era molto potente e tanto ricco sceglieva una pietra preziosa.
- Persa la sua funzione di sigillare le missive, l’anello è rimasto in uso come un segno di appartenenza nobiliare. Di solito è indossato sul mignolo e riporta lo stemma della casata, anche se non più in rilievo, ma con la semplice incisione. È un simbolo di prestigio, ed è poi adottato anche da chi non è nobile, ovviamente senza la corona araldica.
- Ora è tornato di moda, e per fortuna anche con ironia: al posto del disegno di uno stemma si può trovare un cuore con la scritta «Love» incisa. Chi non vuole rinunciare alla corona può scegliere la sua versione fumettosa grande e bianca o in zirconi neri, il giglio borbonico piacerà ai nostalgici, l’immagine della Madonna miracolosa ai devoti, la principessa alle sognatrici. Insomma, che sia in argento, oro o metallo , che sia piccolo e discreto, grande e di fantasia, ce n’è per tutti i gusti.





