Anelli che si aprono, come quelli che nel Rinascimento nascondevano veleno. Oppure pendenti con elementi mobili, come petali che sbocciano e si trasformano in croci. Lo stile di Zani Gugelmann, designer di New York, non manca di fantasia. E lei stessa ha una vita non usuale: è stata campionessa di lacrosse, un gioco a squadre diffuso soprattutto in Usa e Canada, dopo la laurea in design di gioielli ha lavorato come Pr, poi è andata in Peru, il Paese originario della madre. Finalmente, tornata a New York, trasforma il suo hobby, i gioielli, in una professione di successo. E fonda Santo by Zani.
L’ispirazione è quella di certi gioielli del passato, come quelli di epoca vittoriana.
La collezione Alma, invece, ricorda gli insidiosi anelli utilizzati per nascondere al loro interno veleni o messaggi. In questo caso, invece, nascosto si trova una piccola pietra, zaffiri o tormaline. I gioielli sono realizzati a New York con oro 18 e 14 carati, pietre preziose e semipreziose, smalto incisioni a mano e al laser. Perché prima della artigianalità nella realizzazione viene la progettazione Cad, necessaria per gioielli così complessi, con minuscoli perni e cerniere. Gioielli con cui giocare oltre che da indossare.