Un serpente dell’antico Egitto per la collezione Ouroboros di Gucci nel regno di Alessandro Michele. Ora alla collezione presentata a Baselworld si aggiungono nuovi pezzi ♦︎
Gucci è anche gioielli. La Maison con il nastro verde e rosso, infatti, da tempo propone anche extension del suo stile nel settore della gioielleria. Ma, come si sa, le case di moda seguono il modo di intendere il look dettato dal proprio direttore creativo. Ecco, quindi, che la collezione Ouroboros presentata a Baselworld ha l’imprint di Alessandro Michele, volto e firma della Maison toscana. Quindi, sotto il segno del serpente, si ritrova anche su prêt-à-porter e borse. La collezione di gioielli Ouroboros, basata sul classico disegno del rettile strisciante, si riferisce al simbolo egiziano del serpente che si mangia la coda, creazione e distruzione senza fine. È anche un simbolo associato all’alchimia, allo gnosticismo e all’ermetismo. Ma è probabile che chi lo acquista non badi molto alla simbologia dell’antichità.
I nuovi pezzi della collezione Gucci Ouroboros includono anelli di diverse larghezze (tre giri o cinque giri), che possono essere indossati insieme.

La collezione comprende anche anelli a più dita in oro giallo 18 carati, con un brillante rotondo, zaffiri, topazio rosso e diamanti bianchi e neri. L’anello nella versione più preziosa ha cinque giri. Ed è solo l’inizio, perché Gucci ha fatto sapere che proporrà altri gioielli con la forma del serpente, in particolare collane e ciondoli. Margherita Donato








