Aperta una boutique in Place Vandôme per l’alta gioielleria di Gucci, la prima collezione si chiama Hortus Deliciarum ♦︎
Dalle borse agli abiti. Dagli abiti ai gioielli. E dai gioielli all’alta gioielleria, nel luogo più esclusivo del mondo: Gucci ha aperto in Place Vendôme, a Parigi. Deve essere un luogo imprescindibile per il gruppo Kering, di cui fa parte il brand fiorentino. Proprio nello stesso tempo, infatti, sempre nella piazza più lussuosa della città ha aperto una boutique anche un altro brand che fa capo allo stesso gruppo francese Kering.
Leggi anche: Il brand cinese Qeeling in Place Vendôme
Gucci, insomma, fa un salto di qualità e affianca alla gioielleria per comuni mortali anche quella per chi budget alti, come aveva anticipato alla fine dello scorso anno. La boutique ospiterà i gioielli in oro e l’alta gioielleria firmati da Alessandro Michele, direttore creativo della maison. Risultato: la collezione Hortus Deliciarum, un giardino delle delizie dove i frutti sono “gemme uniche”.
La collezione comprende oltre 200 pezzi, principalmente unici. E anche ogni gemma è incastonata in maniera diversa, con un risultato che Michele definisce simmetria discordante. Questa ricerca dell’imperfezione, dell’unicità, rende omaggio agli emblemi classici dell’amore eterno, alla maestà del regno animale con mitici bestiari e fauna antica e, infine, ai solitari ridefiniti. Non mancano i colori forti: gemme con tinte particolarmente vivide, come topazi imperiali gialli, opali iridescenti0 topazi rosati, zaffiri rosa e blu, tormaline verdi, granati mandarino, diamanti bianchi, berilli gialli. Al contrario, la boutique è stata realizzata con colori molto sobri.
Gucci, in ogni caso, sottolinea che da novembre 2015 tutto l’oro utilizzato per i gioielli è certificato con lo schema del Responsible Jewellery Council Chain of Custody, “che consente di identificare la provenienza e garantire un approvvigionamento responsabile”. Insomma, Gucci amplia la sua platea di clienti: vende gioielli in oro tra 1.500 e 2.000 euro, ma con l’alta gioielleria si sale a 50.000 e 800.000. Lavinia Andorno