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Nina Runsdorf, uno dei marchi di lusso più apprezzati negli Usa, ha iniziato preso a creare gioielli. Ha iniziato con l’argento lavorando nella cucina della fattoria dei suoi genitori, nello stato di New York, quando aveva 11 anni. Da adulta, ha lavorato anche come designer per Ralph Lauren e Banana Republic, prima di intraprendere la strada della gioielleria. Uno dei suoi marchi di fabbrica è The Flip Ring, un anello caratterizzato da un ciondolo composto da una gemma a forma di pera. La sua nuova collezione si chiama Tree Opals e utilizza un raro legno mineralizzato, vecchio di 15 milioni di anni, che si trasforma in brillanti opali, assieme a diamanti e oro rosa.
Ma come può, un piccolo marchio di gioielli di lusso, essere sopravvisuta allo tsunami del covid? Boutique chiuse per mesi, reste di distribuzione in crisi, clienti chiusi in casa… Eppure il marchio Nina Runsdorf di New York è l’esempio di come è possibile riorganizzare la propria attività. La designer, che nel 2021 festeggia i 15 anni di attività della sua Maison, ha puntato sul digitale. E ha nominato come consulente Anne Muhlethaler, fondatrice della società di consulenza Out of the Clouds ed ex responsabile delle comunicazioni di Christian Louboutin.
La consulente, che ha base a Ginevra, ha aiutato il marchio a investire in modo deciso su social ed e-commerce. Gli appuntamenti in negozio sono stati sostituiti da quelli video su Zoom. In breve: la strada scelta è stata quella di curare sito web e presenza online con la stessa attenzione che è normalmente riservata alla boutique. La cura ha funzionato.