Vi piacciono i gioielli a forma di uova? Ecco una piccola rassegna di gioielli a forma di uovo, non solo quelli celeberrimi di Fabergé ♦
Regalare uova per la festività di Pasqua è un’abitudine che in Occidente era già diffusa nel Medioevo. In realtà ha origini ancora più antiche: il dono delle uova decorate o al naturale, era già adottata dagli antichi persiani e dagli egizi. In molti paesi è ancora consuetudine tingere le uova di Pasqua in diversi colori, ottenuti facendo bollire l’uovo in sostanze naturali, come la buccia di cipolla (dà un colore marrone), la corteccia di quercia o di ontano o guscio di noce (nero), succo di barbabietola (rosa), ma anche utilizzando coloranti artificiali. Un tempo una maggiore varietà di colori veniva spesso ottenuta legando la buccia di cipolla con filati di lana di colore diverso.

Nel mondo della gioielleria, però, le uova sono legate soprattutto al mito del russo Fabergé, che nel 1827 aveva rilevato la gioielleria di suo padre a San Pietroburgo. Qualche anno più tardi, dopo essersi guadagnato la fama di abile orafo, Peter Carl Fabergé ha ricevuto l’incarico dallo zar Alessandro III di realizzare un prezioso uovo di Pasqua da regalare alla sua giovane sposa, Maria Feodorovna.

Altre uova sono seguite e quando lo zar Alessandro è morto, suo figlio, lo zar Nicola II, ha continuato la tradizione: due uova ogni Pasqua, una per la madre e una per la moglie, la zarina Alexandra Feodorovna. In tutto le uova sono state 50, e oggi sono considerate preziosissime, custodite tra Londra e Mosca. Lo stesso gioielliere russo ha realizzato poi altre uova, in particolare ciondoli. Ma Fabergé non è stato l’unico a realizzare gioielli a forma di uova. Anche Cartier, Van Cleeff & Arpels o Tiffany hanno realizzato uova-gioiello. Ai ciondoli, si aggiungono, inoltre, accessori-gioiello, come le minaudière, piccoli contenitori preziosi che sostituiscono le piccole borsa da sera.









