Roberto Coin (a destra)
Roberto Coin (a destra)

(Italiano) Roberto Coin unchained

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[wzslider]Il magazine americano «Jck» dedica una lunga intervista al gioielliere italiano Roberto Coin, che negli Usa è una specie di star. La chiacchierata mette in luce molti particolari, anche personali, poco noti al grande pubblico. A partire dal rapporto del designer con il materiale principe del gioiello: l’oro. «La cosa migliore della progettazione con l’oro», sostiene Coin, «è la consapevolezza che si sta lavorando con un materiale prezioso naturale e si deve trovare un modo per dare un anima e di esprimere con un messaggio». Durante la settimana di mercato a Las Vegas, il gioielliere promette inoltre «una quantità enorme di nuove creazioni». Con la clasica firma di Coin: un singolo rubino nascosto da qualche parte. Spiega il designer: «Ho pensato che fosse il modo più romantico per augurare il meglio a tutte le persone che indossano i miei pezzi».

Ecco l’identikit di Roberto Coin
Età? «35, nel business».
Numero di dipendenti? «325, più altri 250 collaboratori esterni»
Famiglia e gli animali domestici? «Tre fratelli, tre figli, mia moglie, Pilar, due gatti e due cani».
Primo pezzo concepito? «Non mi ricordo il primo gioiello che ho disegnato, ma ricordo perfettamente, come se fosse ieri, il giorno in cui ho raggiunto la perfezione nel design Appassionata, dopo due anni di passione e perseveranza, che ha dato vita a questo fondamentale raccolta della mia storia del marchio».
Miglior consiglio ricevuto? «Siate voi stessi».
Peggiore consiglio? «Ascoltami, è così che deve essere fatto… è l’unico modo».
Primo lavoro? «Cameriere dell’Hotel Schweizerhof di St. Moritz».
Come hai iniziato la progettazione di gioielli? «Mi sono innamorato con la creatività e scelto gioielli come espressione suprema di femminilità, bellezza e glamour».
Se non avessi progettato gioielli, che cosa faresti? «Chi lo sa? Vorrei fare tante cose, come la progettazione d’interni, moda, banche».
Come ha fatto il rubino a diventare la tua firma? «Stavo leggendo un libro storico e un’antica leggenda egiziana. Si parlava di antichi faraoni considerando il rubino come una pietra magica, in grado di garantire la salute, la felicità e lunga vita a coloro che lo tenne in contatto con la loro pelle».
Gioielli che indossi in questo momento? «Il mio orologio, la mia fede nuziale»
Cinque canzoni della playlist? «Con te partirò di Andrea Bocelli, C’era una volta in America, Ennio Morricone, My Way di Frank Sinatra, My Heart Will Go On di Celine Dion, Feeling Good, Nina Simone»
Molte delle vostre collezioni sono costruite intorno a figure di animali. Che cosa ha il regno animale che ispira così tanto? «La natura è una delle più grandi fonti di ispirazione insieme con la vita e l’amore. Mi sento rispetto e fascino per il mondo animale».
Attività fisica? «Passeggiate, nuoto»
Che cosa hai mangiato a colazione? «Yogurt e caffè»
Che cosa ti piace? «Buon cibo e il fumo. E un bicchiere di vino Amarone durante la cena»
Primo sito web di tutti i giorni (non il proprio!): «FT.com, il sito web del Financial Times per le news»
Come fa a rilassarsi? «Giardinaggio… e sogno»
Superstizioso? «No»
Libro che stai leggendo? «Il 20 ° Secolo, Eric Hobsbawm»
Film preferito? «Recentemente ho avuto la possibilità di vedere ancora una volta un film che amo: Ben Hur, di William Wyler»
Motto personale? «Il futuro appartiene a quelle persone ancora capaci di credere nella bellezza dei loro sogni». G.N.

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