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Luca Caprai
Luca Caprai

I braccialetti Cruciani pronti a emigrare all’estero. Ne dà notizia il settimanale «il Mondo», in un articolo firmato Daniela Polizzi e Carlo Turchetti. I due giornalisti rivelano il piano di Luca Caprai, l’imprenditore e manager del brand che ha fatto boom con i braccialetti in tessuto macramè.

Da «il Mondo»

marcuzzi
Alessia Marcuzzi con braccialetti Cruciani

Un piano industriale ambizioso quello disegnato da Luca Caprai, 47 anni, terza generazione di imprenditori nel distretto del cachemire di Perugia, l’inventore del marchio Cruciani C. Tre anni fa era poco più di una start-up nata a fianco della filatura per maglieria e capispalla, oggi è un’attività che genera 42 milioni di ricavi (+40%) e 8,5 di ebitda con 95 negozi monomarca per bracciali in macramè, accessori in pelle e foulard. Il 2014 sarà l’esercizio chiave per il brand che fa capo alla Maglital dell’ad Luca e dei fratelli Marco e Arianna che sfiorerà 70 milioni di fatturato con ebitda del 20%. Il perno sarà l’apertura di un altro centinaio di punti vendita (boutique, corner e stand) tra Cina, Stati Uniti e Brasile, Paese dove la società ha siglato una joint venture al 51 % con il retailer locale Platinum: verranno inaugurati un centinaio di spazi in più anni, tra diretti e franchising. Lo scopo è arrivare a 500 negozi, 200 milioni di ricavi (75% generato all’estero) e un margine ebitda superiore al 25% grazie a nuovi accordi con gruppi del retail. Nei piani di Caprai questo traguardo è fissato al 2017, anno in cui l’azienda potrebbe avviare i lavori per l’approdo a Piazza Affari. Il percorso è tutto finanziato, con la cassa generata. L’imprenditore umbro pensa però a come dare continuità all’azienda anche qualora gli impegni e lo stato di salute (a «Vanity Fair» ha raccontato della sua battaglia contro la malattia) gli imponessero un periodo di distacco. Per questo sta valutando assieme a Unicredit, la banca a lui più vicina, le proposte ricevute in questi mesi. Candidature per entrare nel capitale con una quota ampia ma di minoranza, sono arrivate da Qatar Investment, dalla Li & Fung dei fratelli Victor e William (un colosso del retail, ha anche il marchio Cerruti), dagli investitori libanesi della Big e dai fondi L-capital, 21 investimenti e Progressio, quest’ultimo propostosi per la quota di maggioranza.

Laura Pausini (a sinistra) e Belen Rodriguez, testimonial dei braccialetti Cruciani
Laura Pausini (a sinistra) e Belen Rodriguez, testimonial dei braccialetti Cruciani

L’identikit del partner preferito da Caprai? Un investitore in grado di apportare competenze e management nella distribuzione all’estero. Il focus è sul mercato Usa che oggi vale il 4% dei ricavi e salirà entro l’anno al 12%: anche per questo è in arrivo Margaret Spaniolo, ex top manager dei magazzini newyorkesi Bergdorf Goodman. Ma la stessa attenzione è riservata alla Grande Cina, dove sono in apertura sei negozi a Hong Kong, Macao e Taiwan ed è partita la ricerca di un partner retail. Altro fronte è l’e-commerce con un possibile accordo per l’ online con la canadese Nuron. Daniela Polizzi e Carlo Turchetti

Braccialetto Cruciani Viola
Braccialetto Cruciani Viola

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