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Pulire l’oro con l’ammoniaca?

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Si possono pulire i gioielli in oro con un semplice sistema: un bagno con acqua e ammoniaca è il modo più veloce. Ma, attenzione: ecco come fare ♦

Il vostro rapporto di coppia si è appannato? O, forse, è soltanto l’anello che con il tempo non brilla più? In questo caso la soluzione è abbastanza semplice e farà tornare l’anello scintillante come quando era nuovo. Per il matrimonio (o relazione), invece, ci vogliono altri sistemi. In ogni caso, ecco come far tornare brillante la fede, l’anello di matrimonio o di fidanzamento. La soluzione si chiama ammoniaca. Seguite con attenzione queste istruzioni.

Prima di tutto, però, ecco quando NON usare ammoniaca

Bottiglie di ammoniaca
Bottiglie di ammoniaca

Prima di cominciare, deve essere chiaro che questo sistema rischia di rovinare i gioielli delicati, in particolare quelli con pietre morbide come l’opale o le perle. Per questi gioielli non va utilizzata l’ammoniaca. Perfino i diamanti (la sostanza più dura) potrebbero perdere trasparenza se la soluzione di ammoniaca è troppo forte. Altra avvertenza: non utilizzare questo sistema con gioielli che sono solo placcati, cioè solo con una copertura di oro, magari sottilissima.

Se avete gioielli di questo tipo, seguite altri metodi su come pulire i vostri gioielli, che trovate nel menu di Gioiellis in alto nella home page, nel canale «Da sapere». Se, invece, dovete pulire gioielli in oro o platino massiccio, come la fede matrimoniale, oppure orecchini, collane o bracciali, potete utilizzare questo metodo.

Anello a bagno
Anello a bagno

Come pulire l’oro con acqua e ammoniaca

  • Versare in un recipiente sei parti di acqua tiepida e una di ammoniaca. Qualcuno suggerisce una soluzione più concentrata, con solo tre o quattro parti di ammoniaca ma, ovviamente, è più rischioso e potrebbe scolorire il metallo. Se il gioiello è molto sporco aggiungete anche poche gocce di detersivo liquido e mescolate.
  • Immergere i gioielli nella soluzione e teneteli a bagno per dieci minuti. Chi è allergica è meglio indossi dei guanti di gomma.
  • Passati i dieci minuti, togliete i gioielli dal recipiente e utilizzate uno spazzolino da denti a setole morbide per pulire delicatamente il vostro gioiello.
  • Dopo questa prima pulizia, è meglio rimettere a bagno i gioielli per altri dieci minuti, per eliminare la polvere residua.
  • Usate uno spazzolino da denti morbido per strofinare delicatamente di nuovo il metallo.
  • Se lo sporco persiste ripetete le operazioni.
  • Sciacquate con acqua fredda.
  • Asciugate con un panno morbido e senza peli.
  • Voila, il gioiello è tornato a splendere come quando l’avete acquistato o l’avete ricevuto in dono.

Anelli nuziali in oro
Anelli nuziali in oro







5 domande per scoprire qual è il gioiello giusto per voi

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Come scegliere il gioiello giusto per la vostra personalità e il vostro aspetto? Ecco 5 domande alle quali rispondere ♦︎

Il gioiello è bello. Ti piace. È alla portata del tuo conto in banca. Ma, una volta indossato, ti starà davvero bene? Qual è il tipo di gioiello che valorizza meglio il tuo aspetto? Come scegliere un gioiello che stia davvero bene? Sono domande che si pongono tutte le donne che acquistano un gioiello e, di riflesso, tutti gli uomini che vogliono regalare un paio di orecchini, una collana, un anello o un bracciale.

Ecco le 5 domande a cui dovete rispondere prima di acquistare un gioiello.

Anello indossato by Giordana Castellan
Anello indossato by Giordana Castellan

1 Qual è il tuo colore dei capelli?

I gioielli hanno tutti un colore. E anche i capelli ne hanno uno. Meglio che stiano bene insieme, no? Certo, il colore di un gioiello, per esempio quello dell’oro o delle pietre, è più importante per una collana, che è vicina alla chioma di chi la indossa, piuttosto che un bracciale o un anello, che è lontano dalla capigliatura. In ogni caso, un colore chiaro, come l’oro bianco o il diamante, risalta meglio su capelli neri o castano scuro. Il rosso dei rubini o il corallo può ravvivare i capelli castani, mentre lo smeraldo sembra perfetto per le bionde, visto che il verde è un colore composto dal giallo e dal blu. I capelli non troppo chiari e non troppo scuri, color nocciola, potrebbero essere perfetti per colori più sfumati, come quelli dell’opale, dell’ambra, delle perle. Stesso discorso per l’oro: il bianco risalta meglio su una tonalità scura di capelli, il rosa sui castani, mentre il giallo è considerato neutro e adattabile per chiunque.

Collana e anello con diamanti e smeraldi di Jacobs & Co
Collana e anello con diamanti e smeraldi di Jacobs & Co

2 Qual è la sfumatura della tua pelle?

Ne abbiamo già parlato in questo articolo. Per scegliere un gioiello che sta a contatto della pelle, bisogna tenere conto delle diverse sfumature. In questo caso si può giocare con un abbinamento, come se il gioiello fosse una parte del corpo: chi ha la pelle più scura vedrà risaltare di più un colore caldo, come l’oro giallo e rosa, il bronzo, l’ottone dorato e il rame. Viceversa, per le pelli chiare meglio scegliere argento, platino e oro bianco.

Pasquale Bruni, collezione Giardini Segreti, con pavé di diamanti bianchi e champagne
Pasquale Bruni, collezione Giardini Segreti, con pavé di diamanti bianchi e champagne

3 Qual è la forma del tuo viso?

Hai un viso rotondo, ovale, un po’ squadrato, con gli zigomi alti oppure con minori volumi, come quelli asiatici? Prima di acquistare un ciondolo o un paio di orecchini pensa bene a come intendi valorizzare il tuo viso. Una testa tendente alla sfera, si accorda meglio con gioielli dalla forma allungata. Al contrario, chi ha un viso lungo e magro può allargarlo con la scelta di forme corte, rotonde. Infine, se i vostri lineamenti non sono particolarmente dolci, meglio evitare gioielli con un disegno troppo geometrico e aggressivo: puntate su linee morbide, per addolcire l’aspetto.

Sutra, collana e orecchini con opali rosa e diamanti
Sutra, collana e orecchini con opali rosa e diamanti

4 Qual è la forma delle vostre mani?

Mani giovani o mani con più anni hanno esigenze diverse riguardo alla scelta di un anello. Chi ha meno anni di solito tende a indossare anelli più sottili e leggeri, ma non sempre è una buona scelta. È meglio, invece, considerare la forma delle mani: se avete dita un po’ corte non esagerate con la scelta di anelli troppo vistosi, che possono attirare l’attenzione su una parte del corpo che non è da sottolineare. Al contrario, mani allungate e flessuose, possono attirare gli sguardi con anelli colorati, come quelli cocktail, oppure che coprono più di un dito.

Anello indossato della collezione Fireworks di Mattioli
Anello indossato della collezione Fireworks di Mattioli

5 Qual è la vostra personalità?

L’ultima ma, forse, la domanda più importante: quel gioiello si addice a voi? Sembra banale, ma spesso non si riflette abbastanza su quanto un accessorio deve essere in sintonia con il vostro modo di affrontare la vita. Un gioiello può essere bellissimo in vetrina e può piacere se indossato, ma solo se riflette il vostro modo di vivere. Un gioiello di Tamara Comolli o di Daniela Villegas, per esempio, può essere perfetto per chi ama la natura, si veste spesso in modo elegante, ma informale, a chi apprezza i colori e lo stile Coachella. Ma si addice meno alle donne che amano uno stile più classico, non ancorato alle mode. Queste donne preferiranno gioielli come quelli di Tiffany, Fope, Cartier.

Anello e bracciale di Tamara Comolli
Anello e bracciale di Tamara Comolli







Come conoscere il nome della pietra del vostro gioiello




Come riconoscere una pietra utilizzata per il vostro gioiello? Sembra strano, ma spesso chi possiede un anello, collana o bracciale non conosce il nome della gemma o delle diverse pietre che arricchiscono il proprio gioiello. Quindi, come si fa a riconoscere una pietra preziosa? È possibile sapere qual è il nome delle pietre utilizzate? Se state leggendo questo articolo forse avete nel cassetto un gioiello con una pietra che non ha un nome. Ecco, quindi, come si fa a sapere qual è il tipo di gemma utilizzata.

Set di spinelli by Paul Wild
Set di spinelli by Paul Wild

Bisogna premettere, però, che non è semplice, anche se a volte si può individuare il tipo di pietre abbastanza in fretta: un opale, per esempio, ha caratteristiche come l’iridescenza che di solito lo rendono più facilmente individuabile. Ma è abbastanza improbabile che il vostro gioiello utilizzi una pietra di grande valore, dato che quelle preziose (diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi) costano parecchio e di solito non passano inosservate.

Esame di un diamante a un precedente Dubai Jewellery Show
Esame di un diamante durante Dubai Jewellery Show

Vera o falsa. La prima domanda da porsi, però, è: la pietra è vera o falsa? Naturalmente, la certezza assoluta dell’attribuzione, se non sono visibili caratteristiche inequivocabili, si ottiene solo con un approfondito esame gemmologico. Non solo: in molti casi occorre affidare il gioiello, e la pietra, a un laboratorio attrezzato per distinguere una pietra sintetica da una naturale. Mentre, per esempio, per gli smeraldi è più facile individuare una gemma estratta dalla terra (presentano quasi sempre inclusioni o micro fessure), in altri casi, come per i diamanti, è molto arduo distinguere una pietra naturale da una creata in laboratorio. lLe proprietà fisiche e ottiche di un rubino sintetico sono identiche a quelle di una pietra naturale e così via. In linea generale, potete provare a esaminare la pietra attentamente con una potente lente di ingrandimento oppure, meglio ancora, con le lenti oculari che utilizzano i gioiellieri e che si comprano a un prezzo modesto online. Una pietra naturale, quasi sempre, presenta piccole imperfezioni, come inclusioni, variazioni di colore o trasparenza. Se una pietra è assolutamente perfetta, insomma, è sospetta: potrebbe essere un semplice vetro oppure sintetica. Ma è anche vero che spesso le piccole imperfezioni si individuano solo con l’utilizzo di un microscopio, specialmente se la pietra è piccola.

Selezione dei diamanti nel laboratorio di Antwerp (Anversa)
Selezione dei diamanti nel laboratorio Tiffany di Antwerp (Anversa)

Individuare il tipo di pietra. Dopo aver appurato che la pietra utilizzata è autentica, il passo successivo è capire di che gemma si tratta. Ovviamente si parte dal colore, ma anche per un gemmologo non è facile capire se quella montata sul vostro anello è un rubino oppure una rubellite, una tormalina oppure granato. In alcuni casi, però, il colore è più facilmente individuabile: la speciale sfumatura tendente all’indaco della tanzanite, per esempio, potrebbe indurre ad approfondire la ricerca verso quel tipo di pietra. Ma spesso il colore è un aspetto troppo vago: ci sono centinaia di pietre rosse, per esempio, ed è facile scambiarle tra loro. Un altro aspetto importante, però, è la trasparenza, perché non tutte le pietre hanno la stessa capacità di far filtrar la luce. Una pietra molto trasparente riduce di molto l’elenco delle possibilità.

Analisi in un laboratorio Tiffany
Analisi delle gemme in un laboratorio Tiffany

Per individuare il nome della pietra, però, sempre se non ci sono indicazioni evidenti di altro tipo, bisogna passare all’analisi gemmologica, con esame spettroscopico, della birifrangenza, ottica, del pleocroismo (individuare la variazione di colore osservando il cristallo da direzioni diverse) e reazione alla luce ultravioletta. Solo comparando i risultati di queste analisi si può ottenere una risposta quasi definitiva. Il «quasi» riguarda l’elemento umano: è necessaria esperienza e capacità del gemmologo per ottenere un risultato certo.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

Chiedere a un gioielliere? Se non sapete il nome della pietra avrete la tentazione di rivolgervi al vostro gioielliere di fiducia. Ma questo potrebbe non essere la scelta migliore. La maggior parte dei gioiellieri, infatti, non ha esperienza in pietre preziose e neppure la competenza gemmologica, a meno che non abbiano seguito un corso di studi in questa specialità. Anche in questo caso, però, potrebbe non bastare: di solito i gioiellieri che studiano gemmologia si concentrano sulle pietre più utilizzate e che sono più interessanti per il loro lavoro. Ma la vostra potrebbe essere una pietra meno nota e poco diffusa. In quel caso non resta che affidarsi a un gemmologo di professione.

Smeraldo di Emco Gem
Smeraldo di Emco Gem







Come scegliere il bracciale giusto

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Come scegliere il bracciale? Ce ne sono di tanti tipi, ma solo un bracciale sarà davvero perfetto per voi. Ecco come scegliere il bracciale giusto ♦︎

Che bracciale indossate? E, poi, quale tipo di bracciale va davvero bene per voi? Non tutti i bracciali sono uguali. E non tutti i bracciali stanno bene: dipende dalla struttura del corpo, ma anche dal vostro stile. Se non sapete quale bracciale scegliere, leggete questa breve guida.

Bracciale rigido in oro 18 carati
Bracciale rigido in oro 18 carati by Georg Jensen

Consigli per la scelta

  • Molte donne, forse tutte, fanno fatica a chiudere il bracciale. La soluzione? Utilizzare una chiusura magnetica. Se avete un bracciale a cui siete particolarmente affezionate chiedete al vostro gioielliere di modificarlo con l’aggiunta di una chiusura magnetica. Basterà avvicinare le due parti finali e… clack.
  • Se hai molti bracciali sottili, prova a indossarli tutti assieme. Ma attenzione a non creare grovigli che possono danneggiare il gioiello. Il segreto? Indossate assieme solo bracciali delle stesse dimensioni.

Non abbiate paura a indossare assieme gioielli in argento e oro o altri metalli. Ma fate attenzione a non rovinare i gioielli: l’acciaio è molto più duro dell’oro, specialmente di quello a 18 carati e può graffiare la superficie.

Anne Hathaway con bracciale Panthère di Cartier
Anne Hathaway con bracciale Panthère di Cartier

Bracciale Tennis

Si chiamano così i bracciali di solito in oro bianco o giallo, con incastonati tanti piccoli diamanti uno accanto all’altro (se volete sapere perché si chiamano così leggete Bracciali tennis, storia di una partita). Sono bracciali morbidi, scintillanti, sportivi ma allo stesso tempo eleganti. Alcuni bracciali tennis hanno una chiusura, altri no, ma in questo caso bisogna fare attenzione che la circonferenza non sia troppo larga: si corre il rischio che il bracciali scivoli dal polso alla mano. Ci sono anche bracciali tennis realizzati con semplici cristalli, zirconia cubica, oppure con dimensione doppia o tripla.

Per chi è consigliato. Il bracciale tennis si adatta bene anche a chi non ha un polso sottile. Si può indossare tranquillamente durante il giorno.

Bracciale tennis in diamanti
Bracciale tennis in diamanti

Bracciale polsino

I bracciali che ricoprono tutto il polso molto spesso sono rigidi e mantengono la loro forma: in questo caso sono aperti per consentire di infilare il gioiello con facilità. Ce ne sono, però, anche di morbidi che si adattano alla dimensione del braccio.

Per chi è consigliato. Questo tipo di bracciale si adatta bene a chi ha braccia e polso sottili. È meno indicato, invece, per una serata molto elegante, a meno che il bracciale sia particolarmente prezioso.

Bracciale in oro e pavé di diamanti indossato da Odile Vuillemin
Alex Soldier, bracciale in oro e pavé di diamanti indossato da Odile Vuillemin

Bracciale con ciondoli

Da qualche anno i bracciali con charms, o ciondoli, sono di gran moda. Sono realizzati con un bracciale principale a cui sono aggiunti ciondoli che si acquistano separatamente, secondo il gusto e la disponibilità economica. Spesso i bracciali e ciondoli sono in argento. Questo tipo di gioiello ha il vantaggio di poter essere composto in modo graduale.

Per chi è consigliato. Sportivo, elegante, oppure molto economico: il bracciale con charms è comunque più un gioiello da giorno che da sera. È una buona soluzione per chi vuole acquistare un gioiello su misura, dato che è possibile personalizzare il bracciale scegliendo i ciondoli preferiti, che spesso hanno un significato per chi li indossa.

Bracciale in oro giallo, con diamanti e perle, charms. Prezzo: 25.000 dollari
Ippolita Rostagno, bracciale in oro giallo, con diamanti e perle, charms. Prezzo: 25.000 dollari

Bracciale tradizionale

Una fila di piccole perle o una catena d’oro: i bracciali tradizionali sono ancora attuali. In questo caso, però, è bene scegliere un materiale di prima qualità. L’oro per le catene è il metallo da preferire, meglio se a 18 carati, da personalizzare con una targhetta che riporta incisa una data o un nome. Tra 20 anni sarà ancora indossabile.

Per chi è consigliato. Bracciali così vanno bene anche per occasioni ufficiali, per qualsiasi età, a qualsiasi ora. Insomma, con un filo di perle o una piccola catena d’oro andate sempre sul sicuro. Attenzione a non sbagliare nella scelta delle dimensioni: catene troppo grosse o perle con una circonferenza troppo larga non si adattano a polsi grandi.

 

Bracciale collezione Mosaico, oro rosa e diamanti
Treemme, bracciale collezione Mosaico, oro rosa e diamanti
Fope, bracciale della collezione Prima
Fope, bracciale della collezione Prima
Mattia Cielo, bracciale Ghiaccio
Mattia Cielo, bracciale Ghiaccio
Bracciale Pandora Disney venduto sul mercato Usa
Bracciale Pandora Disney venduto sul mercato Usa
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Bracciale in oro rosa con diamanti e onice
Picchiotti, bracciale in oro rosa con diamanti e onice
Bracciale Ventaglio di de Grisogono, in oro rosa e diamanti icy e bianchi
Bracciale Ventaglio di de Grisogono, in oro rosa e diamanti icy e bianchi
Allison Lou, bracciale con charm ispirati al gioco del Monopoli. Prezzo: 3355 dollari
Allison Lou, bracciale con charm ispirati al gioco del Monopoli. Prezzo: 3355 dollari
Bracciale in oro rosa. Prezzo: 7.550 euro
Tiffany, bracciale in oro rosa. Prezzo a maggio 2017: 7.550 euro
Pasquale Bruni, bracciale Sissi Io Amo
Pasquale Bruni, bracciale Sissi Io Amo
Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato
Alessio Boschi, bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato







Anello di fidanzamento: 5 cosa da sapere




Cinque cose che devi conoscere primi di acquistare un anello di fidanzamento ♦︎

Quando sei sicuro di aver trovato la donna giusta, quella di cui non ti pentirai dopo qualche mese o qualche anno (e supponi che lei non si pentirà di te), quando hai scelto la strategia per chiederle di sposarti, quando presupponi che lei dica “ok”, con qualche lacrima che le spunta dagli occhi, vuole dire che è giunto il momento di pensare all’anello.

  1. Quando si regala l’anello di fidanzamento?
  2. Le 10 regole di bon ton per l’anello di fidanzamento
  3. Come scegliere l’anello di fidanzamento
  4. Anello di fidanzamento: 5 cosa da sapere
  5. Donne insoddisfatte dell’anello di fidanzamento
  6. Donne disposte a pagare per il loro anello di fidanzamento
  7. Anelli di fidanzamento colorati

Non è una cosa da prendere con leggerezza. L’anello rimarrà al dito di lei per il resto della vita (si spera). E le ricorderà sempre il momento in cui le hai chiesto se voleva sposarti. Quindi, è meglio fare la scelta migliore.

Anello Tiffany Setting e fede Tiffany Embrace in platino e diamanti
Anello Tiffany Setting e fede Tiffany Embrace in platino e diamanti

Purtroppo il problema è il costo. Quasi sempre chi si sposa è anche ai primi passi della carriera lavorativa o comunque dispone di un reddito inferiore a quello di chi ha già alle spalle anni di carriera. Come scegliere un anello adeguato? Ecco cinque consigli per prendere la decisione giusta.

Minou, anello solitario in oro bianco. Prezzo: a partire da 1490 euro
Damiani, Minou, anello solitario in oro bianco. Prezzo: a partire da 1490 euro

1 Decidi la forma dell’anello

La prima decisione che devi prendere riguarda il tipo di anello. Ok, la scelta classica è il solitario, la banda di oro con un piccolo o grande diamante. Nel 90% dei casi andrà benissimo. Ma sei sicuro che sia la scelta giusta? Non è detto che lei desideri un gioiello tradizionale: esistono infinite varianti di anelli di fidanzamento, magari non con il diamante, ma con pietre preziose colorate, come zaffiri e rubini. Kate Middleton e la principessa Eugenia, per esempio, hanno ricevuto anelli di fidanzamento che avevano al centro degli zaffiri. È una scelta più difficile, ma tieni conto che generalmente uno zaffiro costa meno di un diamante.

Blake Lively con l'anello di fidanzamento
Blake Lively con l’anello di fidanzamento

2 Decidi il tuo budget

Dopo aver individuato il tipo di anello che cerchi, stabilisci la cifra che sei disposto a spendere. Ancora meglio è individuare un minimo e un massimo, in modo che la ricerca sia più ampia. Una volta si decideva il costo di un anello di fidanzamento in base alle mensilità di reddito. Per esempio, chi guadagna 2.000 euro o dollari al mese poteva spingersi ad acquistare un anello che cosa 6.000 dollari, cioè tre volte il guadagno mensile. Ma è una regola che pochi continuano a seguire. Il costo di un matrimonio è alto e, quindi, non bisogna impegnarsi in spese che poi impediscono altre scelte necessarie. C’è anche chi sull’argomento coinvolge la propria partner, specialmente se ha molta confidenza in materia di soldi. Ma, naturalmente questo rovina la sorpresa e non è detto che l’aspetto sia apprezzato. Premesso questo, è bene ricordare che un anello di fidanzamento è un gioiello importante…

Britney Spears Engagement Ring
L’anello di findanzamento di Breatney Spears. Ha un diamante bianco rotondo incastonato nel platino, con una mini-corona e 90 piccoli diamanti rotondi intorno, Firmato da Neil Lane, era costato 200mila dollari

3 Mettiti alla ricerca

Prima cosa da fare è consultare le pagine di gioiellis.com. Abbiamo parlato di anelli di fidanzamento in tanti articoli: di sicuro troverai suggerimenti e indicazioni interessanti. Poi, cerca su internet: puoi confrontare facilmente prezzi e offerte di tante marche diverse. Però prima di acquistare ti conviene andare in qualche gioielleria (almeno tre) per farti un’idea. Vedere un anello da vicino è sempre una buona idea. A proposito: tieni conto che l’anello di fidanzamento sarà indossato spesso assieme all’anello nuziale, di solito il classico cerchio in oro. Quindi i due anelli si devono abbinare bene.

L'anello di fidanzamento di Meghan Markle
L’anello di fidanzamento di Meghan Markle

4 Controllare la qualità

Quasi sempre la scelta per un anello di fidanzamento è quella di una banda d’oro e diamante solitario, o più diamanti assieme. In questo caso controllate la classificazione dei diamanti: è dal loro peso e dalla loro qualità che si stabilisce il valore del gioiello. I diamanti sono classificati innanzitutto tenendo conto delle quattro “C”. Trovate tutte le spiegazioni qui. Tenete conto però che non occorre scegliere proprio un diamante della qualità migliore, cioè di colore D. Anche un diamante F o G avrà un ottimo aspetto.

Anello di fidanzamento regalato da Brad Pitt ad Angelina Jolie
Anello di fidanzamento regalato da Brad Pitt ad Angelina Jolie

5 Scegliere il peso

Un anello con un grande diamante avrà di sicuro maggiore successo. Ma non è detto che sia la scelta migliore. Innanzitutto, il peso dei diamanti si misura in carati (1 carato equivale a 0,2 grammi) ma non è detto che corrisponda alla dimensione. Dipende, infatti dal taglio della pietra: quello classico è il taglio brillante, rotondo, con 58 sfaccettature. Ma ci sono forme che rendono di più, come i tagli ovali o a pera, più rari però per diamanti di piccoe dimensioni. Ma più che dal peso, il valore del diamante si misura soprattutto sulla qualità della pietra, determinata in buona parte dalle famose quattro “C”. Che fare? Un buon compromesso è scegliere un diamante più piccolo, ma molto luminoso, circondato da una corona di micro diamanti, che renderanno più brillante l’anello.

Beyoncé con l'anello di fidanzamento
Beyoncé con l’anello di fidanzamento
Amal Clooney e l'anello di fidanzamento
Amal Clooney e l’anello di fidanzamento
Kate con l'anello di fidanzamento appartenuto a Diana, con zaffiro centrale
Kate con l’anello di fidanzamento appartenuto a Diana, con zaffiro centrale






Come trovare la misura dell’anello

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Come misurare un anello? Come si misura la circonferenza se volete regalare un anello? Ecco i modi più semplici per capire la misura di un anello ♦︎

È arrivato il momento: c’è San Valentino, oppure volete fidanzarvi, oppure un compleanno, oppure un anniversario, un matrimonio, festeggiare la prima Nutella insieme… Insomma, il motivo per regalare un anello a lei/lui lo sapete voi. Ma quello che non sapete e che volete sapere è la misura giusta dell’anello. Perché volete fare un regalo, ma deve essere una sorpresa. Non scoraggiatevi: milioni di uomini e donne hanno vissuto momenti di panico come i vostri. Non c’è niente peggio, infatti, di donare un anello che non si infila sul dito oppure ruota attorno come una ciambella di salvataggio.

L'anello Azure indossato
L’anello Azure di David Morris indossato

La misura giusta, insomma, è quella che consente a un anello di adattarsi perfettamente al dito ma, allo stesso tempo, di non essere così stretto da impedire al gioiello di scivolare via quando si smette di indossarlo. Quindi, ecco alcuni consigli su come ottenere la misura giusta dell’anello. L’idea più semplice è, ovviamente, andare dal gioielliere con un anello abitualmente indossato dal partner. Facile. Ma non sempre è possibile. L’alternativa è:

procurarsi una candela affusolata.

Candela affusolata
Candela affusolata

Cioè una di quelle candele che finiscono quasi a punta. Una candela di questo tipo assomiglia molto allo strumento che utilizzano i gioiellieri per misurare la circonferenza di un anello. Quando avete l’opportunità, infilate un anello con la giusta misura sulla candela. Segnate dove si ferma e, appena possibile, misurate la circonferenza.

Per misurare la circonferenza con esattezza utilizzate un piccolo tratto di corda o filo di lana.

Utilizzate un filo per misurare la circonferenza del dito. Ma non lasciate il filo troppo largo né stretto
Utilizzate un filo per misurare la circonferenza del dito. Ma non lasciate il filo troppo largo né stretto

Con una matita segnate il punto esatto dove la corda o il filo si sovrappone. A quel punto basta srotolare il filo e misurare la lunghezza con un righello piatto. Stendete bene il filo e fate bene attenzione. Se volete acquistare un anello utilizzando internet, sappiate che molti rivenditori pubblicano tabelle con le misure. In ogni caso, potete vedere subito le misura in questa tabella. Inch indica la misura angolsassone in pollici, la sigla mm, invece, i millimetri.

Circonferenza internaTaglie dell'anello
(inch)(Mm)Usa, Canada, MessicoGb, Irlanda, Australia, Nuova ZelandaCina, Giappone, Sud AmericaIndiaEuropa continentale
1.4436.50
1.4637.2¼
1.4937.8½UN
1.5138.5¾Â½
1.5439.11B1
1.5639.71 ¼
1.5940.4C0.5
1.614111
1.6441.72D221.75
1.6742.32.25
1.6942.9E333
1.7243.643.5
1.7444.23F44.25
1.7744.8554.75
1.7945.5sol5.5
1.8246.1666
1.8446.84H76.75
1.8747.477.5
1.8948io888
1.9248.7J98.75
1.9449.3599.25
1.97505 ¼K1010
1.9950.61010.5
2.0251.2L1111.25
2.0451.96111211.75
2.0752.5M1212.5
2.0953.1131313.25
2.1253.8N13.75
2.1454.47141414.5
2.1755.1O1515
2.1955.7ؽ1515.75
2.2256.3P1616.25
2.24578161717
2.2757.6Q17.5
2.2958.3171818.25
2.3258.9R1919
2.3459.591819.5
2.3760.29 ¼S2020.25
2.3960.8192120.75
2.4261.4T21.5
2.4462.110202222
2.4762.710¼U212322.75
2.4963.410½2223.25
2.526410¾V2424
2.5464.611232524.75
2.5765.311¼W25.25
2.5965.911½242626
2.6266.611 ¾X26.5
2.6567.212252727.25
2.6767.812¼Y2827.75
2.768.512½Z2628.5
2.7269.112¾2929
2.7569.713273029.75
2.7770.413¼Z130.5
2.87113½3131
2.8271.713¾Z23231.75
2.8572.314Z332.25
2.8772.914¼3333
2.973.614½Z433.5
2.9274.214¾3434.25
2.9574.8153534.75
2.9775.515¼35.5
376.115½3636.25
3.0276.815¾36.75
3.0577.4163737.5

Se la persona alla quale volete regalare un anello è già stata da un gioielliere, è probabile che abbia registrato la misura delle dita. Non resta che recarsi dallo stesso gioielliere per scoprirlo, ma naturalmente sarebbe imbarazzante non acquistare lì anche un gioiello.

Se avete la possibilità di misurare la circonferenza delle dita (ma allora addio sorpresa)  scegliete comunque il momento giusto: la sera. È il momento della giornata in cui le dita sono più gonfie e, quindi, non correte il rischio di scegliere una misura di anello troppo stretta. E ancora meglio sarebbe prendere due misure delle dita: una al mattino e una alla sera.

le misure degli anelli
Controllate le misure della dita
Kit per misurare gli anelli
Kit per misurare gli anelli

Un’altra opzione, specialmente se avete intenzione di acquistare altri anelli, è acquistare uno strumento adatto a misurare la circonferenza. Su Amazon se ne vendono di diversi tipi: bisogna fare attenzione che riportino le misure europee (se siete in Europa) oppure quelle Usa (se siete in America). Ci sono anche kit che consentono di misurare gli anelli con tutte e due le scale. Un mandrino (lo strumento che assomiglia alla candela) e una serie di anelli metallici sono uno strumento perfetto per individuare esattamente la misura dell’anello. Il kit o i singoli strumenti (il mandrino e gli anelli) costano pochi euro o dollari: un piccolo investimento molto utile.

Christina Debs, anello Bird indossato
Christina Debs, anello Bird indossato
Stefan Hafner, anello Miriade
Stefan Hafner, anello Miriade
L'anello con acquamarina indossato da Merghan Markle
L’anello con acquamarina indossato da Merghan Markle







Come stabilire l’età delle vostre perle

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L’importanza dell’età per stabilire il loro vero valore delle perle. E anche se si tratta di falsi ♦

Volete sapere quanti anni ha una collana di perle? Forse è un’informazione interessante se volete acquistare oppure vendere il gioiello di particolare valore. Anche perché alcune perle coltivate, e trattate artificialmente, con il tempo perdono lucentezza e, quindi il loro valore non solo estetico, ma anche commerciale. Il valore delle perle, infatti, è determinato da una combinazione di lucentezza, colore, dimensioni, mancanza di difetti superficiali e simmetria. A parità di tutti i fattori, tuttavia, più la perla è grande più è preziosa. Le perle grandi e perfettamente rotonde sono rare e molto apprezzate, mentre le perle a forma di lacrima sono spesso utilizzate nei ciondoli.

Le perle sono tra i materiali più delicati
Le perle sono tra i materiali più delicati

Rimane il problema dell’età. In media le perle sono raccolte dopo un anno per quelle Akoya, coltivate in Giappone e Cina, mentre ci vogliono dai due ai quattro anni per quelle scure di Tahiti e per quelle bianche o dorate dei Mari del Sud. Sono necessari dai due ai sette anni per ottenere quelle di acqua dolce.

Orecchini in oro bianco e perle
Autore, orecchini in oro bianco e perle

Se avete necessità di conoscere con più precisione l’età delle vostre perle dovete rivolgervi a un laboratorio specializzato. Ma non sono molti:  il SSEF, l’Istituto Gemmologico Svizzero, può vantare di essere il primo laboratorio gemmologico al mondo capace di introdurre, come servizio aggiuntivo per i clienti, la datazione delle perle.

Il metodo utilizzato è quello che si adotta in ambito scientifico per la datazione di reperti archeologici, con il metodo del carbonio 14 (14C). Infatti, le perle sono costituite da carbonato di calcio: per questo a contatto con l’aceto o con materiali acidi si sciolgono (fate attenzione).

10mm South Sea pearls, 10.10cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application
Yoko London, 10mm South Sea pearls, 10.10cts diamonds, set in 18ct white gold. Price on application

Il sistema è interessante soprattutto nel caso sia necessario determinare la provenienza storica di gioielli antichi, di particolare pregio. Non solo: il sistema di analisi può anche essere utilizzato per identificare frodi, per esempio, quando perle più giovani sono montate su gioielli antichi, o sono stati trattati in modo da sembrare più vecchie. Un’opportunità che può diventare fondamentale, per esempio, per alcuni pezzi che sono messi all’asta. Il metodo ha già avuto successo in alcuni casi simbolici. Per esempio, per datare le perle naturali recuperate da una nave naufragata in Indonesia e che risalgono al 1200. Federico Graglia

Le perle Cowdray, vendute per 7,5 milioni di dollari
Le perle Cowdray, vendute per 7,5 milioni di dollari
Orecchini a clip di René Bonvin
Orecchini a clip di René Bonvin
Collana di perle naturali e diamanti
Collana di perle naturali e diamanti
Collana di perle coltivate a quattro fili venduta per 40.0000 euro
Collana di perle coltivate a quattro fili venduta per 40.0000 euro

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Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello






 

Donne insoddisfatte dell’anello di fidanzamento




Cattive notizie per fidanzati, mariti e pretendenti. tempo fa il sito web britannico Professional Jeweller ha pubblicato uno studio del gioielliere di Londra Queensmith, che si trova nel Hatton Area Garden. Il risultato della ricerca indica che un terzo (32%) delle donne è delusa dall’anello di fidanzamento scelto dal proprio partner. Una conclusione poco romantica al fatidico momento della consegna dell’anello. È vero, ricevere la proposta di matrimonio assieme al classico anello di fidanzamento può essere gratificante per la maggior parte delle donne. Ma è l’anello, spesso, l’aspetto deludente di questo momento. 

1 Quando si regala un anello di fidanzamento?
2 Le 10 regole del bon ton per l’anello di fidanzamento
3 Come scegliere l’anello di fidanzamento
4 Anello di fidanzamento: 5 cose da sapere
5 Donne insoddisfatte dell’anello di fidanzamento
6 Donne disposte a pagare per il loro anello di fidanzamento
7 Anelli di fidanzamento colorati

Il momento fatidico della dichiarazione
Il momento fatidico della dichiarazione

Come mai le donne sono così deluse? Sempre secondo il sondaggio del gioielliere londinese, l’11% delle donne si aspetta un diamante più grande di quello ricevuto (forse senza essere a conoscenza del costo dei brillanti). In effetti questo non stupisce: la maggior parte degli anelli con diamante acquistati per una dichiarazione sono con pietre molto piccole. Consideriamo anche che di solito la richiesta di matrimonio, accompagnata dall’anello di fidanzamento avviene quando l’età della coppia è giovane. Difficile che un ragazzo guadagni abbastanza da permettersi di acquistare un anello con un diamante minuscolo. I gioiellieri per questo motivo propongono anelli che attorno a un piccolissimo diamante hanno una speciale montatura che rende più luminoso l’anello. Può essere utilizzato un pavé di diamanti (meno costoso), una corona di brillanti, oppure semplicemente una corona di oro bianco.

Anello in oro bianco a cuore e diamanti di Salvini
Anello in oro bianco e diamanti di Salvini

Ci sono, però, anche altri motivi di insoddisfazione, di cui bisogna tenere conto prima di acquistare un anello di fidanzamento. Per esempio, la stessa percentuale di intervistate (11%) ha espresso il desiderio che l’anello fosse più insolito invece del classico solitaire. Altre donne ancora hanno detto che si aspettavano un anello di fidanzamento fatto su misura da un gioielliere. Quindi, rinunciando alla sorpresa pur di infilare al dito il tipo di anello che davvero si desidera.

Vetrina con gioielli
Vetrina con gioielli

C’è, però, una soluzione a cui quasi tutti gli uomini non pensano: molte donne preferiscono fare da sole. Certo, forse rende meno romantico il momento della dichiarazione, non ci sarà la classica immagine da postare su Facebook o Instagram con lui inginocchiato che porge il box con l’anello. Eppure, per evitare delusioni, quasi la metà delle donne britanniche (il 46%) si sceglie da sola l’anello, o piuttosto in compagnia del partner (e della sua carta di credito).

Anello di fidanzamento indossato
Anello di fidanzamento indossato

Che cosa fare, quindi, per evitare che le donne siano insoddisfatte dell’anello di fidanzamento? Le regole da seguire sono piuttosto semplici. Il primo consiglio è di osservare attentamente quali sono i suoi gusti: ama il classico? Non le dispiacerà un anello con diamante solitario. Preferisce vestirsi sempre in modo informale, anche durante le feste o le cerimonie? Allora evitate il solitaire e preferite un anello con una montatura più riconoscibile, magari con una gemma colorata invece del diamante bianco. Naturalmente, un’altra buona strategie è quella di osservare bene il tipo di gioielli che lei stessa ha acquistato: sono l’indizio migliore dello stile che la partner preferisce. Infine, se siete ancora incerti non resta che porre qualche domanda, diretta o più velata, scegliete voi.

Anello di fidanzamento indossato assieme alla fede matrimoniale
Anello di fidanzamento indossato assieme alla fede matrimoniale
Kate Middleton con l'anello appartenuto a Diana
Kate Middleton con l’anello di fidanzamento appartenuto a Diana
Anelli di fidanzamento della Maison Asscher
Anelli di fidanzamento della Maison Asscher






Quali gioielli indossare per il matrimonio


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Quali gioielli indossare il giorno delle nozze? Se state pensando a che cosa scegliere oltre all’anello di matrimonio, leggete questo articolo ♦

Avete individuato il vestito. Avete deciso il locale del banchetto. Avete trovato un accordo (faticoso) sulla lista degli invitati. Resta un dubbio: quali gioielli indossare il giorno del matrimonio? D’accordo, c’è l’anello nuziale, ma poi? Se avete qualche perplessità ecco 9 consigli utili.

Anello nuziale sulla mano sinistra
Anello nuziale

1 Abbinate tessuti e oro. Anche l’oro ha un colore: può essere bianco, giallo o rosa. Se il colore dell’oro si abbina a quello del vestito l’effetto sarà migliore. Ci avevate pensato? Il color avorio di una stoffa, per esempio, si abbina meglio con l’oro giallo, perché è in nuance con la tonalità del tessuto. Se l’abito è candido senza sfumature, si abbina meglio l’oro bianco o il platino e magari anche l’argento, a patto che sia di design. Attente alle perle: anche quelle le piccole sfere possono essere più o meno bianche e si intonano con l’abito. L’oro rosa si abbina meglio a un vestito colorato: non tutte si sposano in bianco, giusto? Altra cosa da tenere d’occhio: spesso gli abiti da sposa sono ornati con perline o decorazioni in argento: in questo caso i gioielli vanno coordinati con il tipo di prezioso decor scelto.

Gioielli abbinati con il colore del tessuto
Gioielli abbinati con il colore del tessuto

2 Non bisogna strafare. Anche se nel cassetto avete molti gioielli, oppure avete la possibilità di acquistarne a volontà, il giorno delle nozze è meglio non assomigliare a un albero di Natale. Non è necessario indossare contemporaneamente diadema, orecchini, collana, bracciale e, magari, altri anelli. Meglio scegliere uno o due gioielli di qualità, ma che siano appropriati con l’abito. Il vecchio «less si more» vale anche quando ci si sposa.

Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità
Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità

3 Orecchini solo se… Bisogna fare attenzione agli orecchini: non solo devono essere in tono con il resto dell’abbigliamento, ma anche alla forma del viso. Potrebbero anche essere di troppo, per esempio, se avete optato per un diadema molto ricco.

Leggi anche: Come scegliere gli orecchini.

Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema
Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema

4 Collana semplice. Assieme a un vestito con scollatura è quasi obbligatoria una collana. Una sottile catena con pendente non troppo grande va bene quanto il classico filo di perle, singolo o doppio. Chi ha un collo sottile e slanciato può anche avventurarsi nella scelta di un girocollo, a patto che sia coordinato con l’abito e non sembri trovato per caso nel baule della nonna. Niente collana, invece, nel caso di un abito monospalla.

Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati
Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati

5 Niente orologio. È arrivata l’ora di dire «sì». Ma non è il caso di consultare le lancette, siete d’accordo? Ci penseranno gli altri a dirvi di non andare in anticipo. Se sentite la necessità di indossare qualcosa al polso, meglio un bracciale che si intoni con l’abito. Ricordate che le mani sono molto fotografate il giorno del matrimonio: una ragione in più per una scelta ragionata del bracciale che deve essere in sintonia con l’anello.

Parure di collana e bracciale. Niente orologio
Parure di collana e bracciale. Niente orologio

6 Rispettate i tempi. Non c’è niente di peggio che ridursi all’ultimo momento per la scelta dei gioielli: sono una parte fondamentale dell’aspetto per un giorno altrettanto fondamentale della vita. Scegliete e provate gli abbinamenti almeno tre mesi prima.

Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l'anello
Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l’anello

7 Budget. Non è il caso di indossare tanti gioielli di poco valore. Se il vostro portafoglio non vi consente una grande spesa, meglio sceglierne uno solo, ma di qualità: rimarrà con voi il resto della vita ed è un piccolo investimento.

Fede di Cartier, oro bianco e diamanti.
Fede di Cartier, oro bianco e diamanti. Prezzo: 19.900 euro

8 Diadema sì o no? Il diadema a forma di cerchietto o piccola corona, decorato con perle, pietre preziose o fiori, è il gioiello che è più visibile di altri. Occorre, quindi, molta cautela nella scelta, anche perché un diadema rischia di sovrastare l’effetto del vestito. Prima di tutto, il diadema va coordinato con l’abito: per esempio, se il vestito ha delle perline, anche il diadema utilizzerà delle perle. Inoltre, va di sicuro abbinato agli altri gioielli: di solito una tiara è in argento oppure oro bianco. Fate attenzione che il colore corrisponda a quello di orecchini o del bracciale, se ne indossate uno. Altro punto importante: il diadema deve corrispondere alla quantità e al tipo di capelli. Inutile indossare un piccolo cerchio tra una massa di capelli ricci: scomparirà. Infine: è assolutamente necessario provare il diadema prima, e con il tipo di acconciatura dei capelli che sarà utilizzata il giorno del matrimonio. Quando fate la prova, indossatelo per un po’, per capire se è comodo oppure si tramuta in un meccanismo che fa venire il mal di testa.

Volete saperne di più sulle tiare? Leggete Le tiare regali raccontate da Enrica Roddolo. 

Una tiara può anche essere un semplice cerchio con perline
Un diadema può anche essere un semplice cerchio con perline

9 Scegliere l’anello. Sembra scontato, eppure c’è chi si riduce all’ultimo momento nella scelta dell’anello da scambiarsi al momento del «sì». È un errore: quell’anello sarà il gioiello più indossato negli anni a venire, meglio ponderare bene l’acquisto. Non è detto che l’anello debba essere una semplice fede in oro giallo: ormai si trovano anelli nuziali in tutti e tre i colori dell’oro. C’è anche chi sceglie un anello con pietre colorate ma, in quel caso, è più difficile l’abbinamento con il vestito e tutto il resto. Un consiglio utile: considerate il tipo di lavoro o occupazione abituale e scegliete un anello che vi permetta libertà di movimento oppure non rischi di rovinarsi con l’uso quotidiano.

Leggi anche: Come scegliere l’anello di matrimonio

Anelli nuziali
Anelli nuziali







Come scegliere una spilla




Come scegliere una spilla? Ecco le cose da sapere prima di scegliere una spilla e i consigli su come indossarla ♦

Per molto tempo sono state poco considerate. Le spille facevano venire in mente i gioielli della nonna, perché un tempo la spilla era un elemento immancabile su un foulard o appuntato all’abito di una signora. Certo, non sono mancati pezzi di gioielleria sublime ma, in generale, la spille erano rimaste in ombra. Ora, però, le spille sono tornate. Di gran classe oppure semplicemente divertenti, possono essere un elemento di creatività in più nell’abbigliamento: in inverno per fermare le sciarpe di lana, in estate da appuntate su abiti di cotone o su un cappello, oppure per arricchire in bavero di una giacca.

Delfina Delettrez con una spilla in diamanti e smeraldi
Delfina Delettrez con una spilla in diamanti e smeraldi

Una storia antica. D’altra parte, che la spilla non fosse destinata a tramontare lo indica anche la sua lunga vita: chiamata fibula dagli antichi romani, è un ornamento che è stato apprezzato da millenni. E non solo dagli antichi romani: la fibula (fibulae al plurale) era una chiusura utilizzata per fermare le stoffe anche da greci, dai popoli germanici e dai Celti, fino dalla prima età del bronzo. Le fibbie e spille più antiche erano realizzate con ossa, poi è stata la volta del bronzo, del ferro e dell’oro.

Elisabeth Christine of Brunswick Wolfenbüttel Bevern con spilla, ritratto del 1740
Elisabeth Christine of Brunswick Wolfenbüttel Bevern con spilla, ritratto del 1740

Le forme. In generale le spille sono composte da quattro elementi: il corpo, il perno, la molla e cerniera. Il corpo è la parte decorata, quella immediatamente visibile. Gli altri elementi, invece, servono per rendere pratico il meccanismo di chiusura, sia nel caso che il gioiello serva come semplice ornamento, sia che il suo utilizzo sia pratico, cioè per fissare la stoffa dei vestiti.

Michael Koors, spilla con cristalli
Michael Koors, spilla con cristalli

Evoluzione. Dalle più semplici fibulae dell’antichità, la spilla si è evoluta in particolare a partire dal Medioevo, con l’introduzione di forme più complesse. Le due più comuni dal 1200 in poi sono le spille ad anello, con disegni quadrati e lobate, o con fiori. Sono state introdotte, inoltre, le spille piatte (badge), che riportavano figure di persone o animali. Queste spille sono state utilizzate anche come strumento di riconoscimento o di appartenenza a una classe o a una categoria. I badge dei pellegrini o degli addetti ai servizi nelle case signorili erano più semplici e di materiali poveri, come il piombo. Le spille sono state poi utilizzate anche per segnalare le onorificenze e, in questo caso, sono ovviamente più elaborate e composte da materiali nobili.

Ritratto della collezionista Barbara Berger, che indossa una spilla a forma di peonia disaegnata da lei
Ritratto della collezionista Barbara Berger, che indossa una spilla a forma di peonia disaegnata da lei

Stili. Le spille hanno seguito l’evoluzione stilistica dei gioielli. Ci sono quindi, spille elaborate di età Vittoriana, in stile Liberty, Art Deco, disegni geometrici, con animali, figure umane, fiori, frutta: non c’è limite a ciò che può essere rappresentato su una spilla.

La regina Elisabetta con spilla di diamanti
La regina Elisabetta con spilla di diamanti

Come scegliere una spilla. Una spilla può attirare l’attenzione sulla persona che la indossa, ma va scelta con cura. Meglio evitare di indossare una spilla che fa posare lo sguardo su una parte del corpo non perfettamente in forma. Niente spille troppo vicino a un collo grosso: in questo caso meglio appuntarle sul cappello, o in basso sul bavero della giacca. Una spilla grande è un’idea brillante se non risulta sproporzionata su chi la indossa: la dimensione va commisurata alla statura e alla forma del fisico. Un abito non eccezionale può essere rivitalizzato da una spilla, a patto che il gioiello non sottolinei una stoffa scadente. Fate una distinzione tra le spille da giorno (più vivaci) e quelle per la sera: sono due gioielli completamente diversi. Semaforo verde, invece, per le spille che indicano un’appartenenza, che contengono un messaggio, un’attitudine o un hobby. Insomma, la spilla può essere anche un piacevole biglietto da visita da mostrare a chi si incontra.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)
Spilla di Van Cleef & Arpels
Spilla di Van Cleef & Arpels

Modella con spilla e orecchino di alta gioielleria Dauphin
Modella con spilla e orecchino di alta gioielleria Dauphin







Come scegliere un anello con diamante

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Un anello di fidanzamento ha sempre un diamante? In effetti, quando si sceglie un anello di fidanzamento (ma la stessa cosa è valida se il gioiello è destinato a celebrare un anniversario), la prima immagine che viene in mente è il solitario, con un bel diamante in cima. Insomma, l’anello con diamante è un classico. Ma qual è il motivo? La prima ragione è che il diamante è una pietra speciale. È la sostanza più dura che si trova in natura e anche capace di sprigionare una luminosità ineguagliabile. Inoltre, un anello con diamante è anche una garanzia di durata nel tempo. Un anello di fidanzamento con diamante sarà splendido anche dopo tanti decenni. Sarà il ricordo di un momento importante della vita e anche un valore solido da un punto di vista patrimoniale.

Anello trilogy con diamante da 1 carato
Anello trilogy con diamante da 1 carato by Megazzini

La manutenzione. Ma, attenzione: ricordate che anche un diamante può essere danneggiato se viene urtato contro una superficie dura, come di roccia, acciaio o marmo. Inoltre, può essere graffiato da un altro diamante. Per questo l’anello di fidanzamento con diamante va sempre custodito con cura, e quando non è indossato deve essere conservato singolarmente in un sacchetto morbido.

Bustina per anello di Tiffany
Bustina per anello di Tiffany

La montatura. Come sapete, non tutti i diamanti sono uguali. Ma anche il modo con cui l’anello ferma il diamante non è sempre lo stesso. Il numero dei punti con cui l’anello blocca la pietra è molto importante. Di solito si utilizzano due diversi tipi di montatura del diamante per gli anelli da fidanzamento: a quattro o a sei rebbi. Non è un particolare secondario. Innanzitutto, è bene verificare che le griffe non siano sporgenti in qualche punto: il rischio, infatti, è che i rebbi possano impigliarsi ai vestiti con il risultato di allentare la chiusura, con successiva perdita del diamante. Inoltre, le griffe devono essere sottili per mostrare il più possibile la pietra, ma non tanto da rischiare di rompersi. Una verifica è particolarmente importante se decidete di acquistare un anello usato, per esempio a un’asta (potrebbe rivelarsi un vero affare). Oggi, invece, non è quasi mai utilizzatala montatura a castone (con la pietra circondata dal metallo), che nasconde una superficie considerevole del diamante.

Anello solitario in platino e diamante con il Tiffany Setting
Anello solitario in platino e diamante con il Tiffany Setting a sei griffe
Anello di fidanzamento Luce in platino, con diamante fermato con quattro rebbi
Anello di fidanzamento Luce in platino, con diamante fermato con quattro rebbi

La qualità. Come abbiamo già scritto più estesamente qui i diamanti si valutano con le quattro C: colore, purezza (clarity in inglese), taglio (cut) e peso (carati), che sono gli standard per giudicare la qualità di qualsiasi diamante. C’è un aspetto particolare da controllare più degli altri? No, conta l’insieme. La cosa migliore, a questo punto, è confrontare il diamante con altri al momento dell’acquisto. In generale, non è necessario che un diamante sia proprio di primissima qualità (per esempio di colore D) per risultare piacevole alla vista. Il prezzo tra una classe e l’altra, però, può cambiare parecchio. Un altro aspetto importante è il graining: riguarda le discontinuità ottiche interne, che sono osservabili con una lente o un microscopio gemmologico standard. A occhio nudo non si vede, ma in realtà troppa granulosità influisce sulla trasparenza complessiva di un diamante.

Diamante incolore, impeccabile, con taglio rettangolare a gradino da 17,95 carati
Diamante incolore, impeccabile, con taglio rettangolare a gradino da 17,95 carati

Il certificato. È importante è che il diamante sia accompagnato da un certificato che ne descriva la qualità. Un certificato (purché sia prodotto da una società seria) documenta le statistiche di un diamante. Le quattro C, innanzitutto, ma anche proporzioni della pietra, il taglio e la lucidatura. Infine, può indicare se il diamante ha fluorescenza (è di solito considerata un difetto).

Un esempio di certificato, quello dell'IGI, Istituto Gemmologico Italiano
Un esempio di certificato, quello dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano

Il taglio. Perché la maggior parte degli anelli da fidanzamento utilizzano un diamante taglio brillante? Il taglio rotondo ha di solito una maggiore brillantezza rispetto ad altre forme ma, soprattutto, ha il vantaggio di non avere angoli e questo ne favorisce la durata: insomma, è più difficile che si rompa o si rovini urtandolo. È un aspetto importante se si considera che un anello di fidanzamento è destinato a durare per tanti anni. Anzi, per sempre.

Anello con diamante chiarezza VVs2, taglio brillante, da 10,78 carati. Venduto per 251.175 dollari
Anello con diamante chiarezza VVs2, taglio brillante, da 10,78 carati. Venduto per 251.175 dollari
Anello solitario Anniversary di Recarlo
Anello solitario Anniversary di Recarlo
Solitario Bonheur
Solitario Bonheur di Van Cleef & Arpels
Cartier, solitario in Platino e diamanti
Cartier, solitario in Platino e diamante
Anello in oro bianco e diamanti di Damiani
Anello in oro bianco e diamanti di Damiani






 

I segreti dei diamanti champagne




Diamanti, ma di colore che va dal caramello al cognac. Sono i diamanti champagne, molto di moda. Ecco come riconoscerli e come sono classificati ♦

Sono un nuovo classico, ma è «vietato» chiamarli diamanti brown. Piuttosto, meglio la definizione di champagne o cognac: questi diamanti ormai accompagnano i gioielli di celebrità e trend setter. Il merito (o la responsabilità, dipende dai punti di vista) va alla compagnia mineraria Rio Tinto, il maggiore produttore al mondo di questo tipo di gemme, e alla sua operazione di sensibilizzazione del mercato, visto che fino a trent’anni fa quasi nessuno conosceva o, meglio, utilizzava questo tipo di pietra.

Anello chevalier con diamanti champagne
Colette Jewelry, anello chevalier con diamanti champagne

Certo, la strada per convincere gioiellieri e addetti ai lavori a usare come alternativa al diamante incolore, quello classico, pietre dei toni più morbidi e dorati non è stata breve. Ma l’idea di associare la tonalità a un vino pregiato, lo champagne, e a un liquore di lusso, il cognac, ha avuto successo. Inoltre, l’aumento della domanda dei diamanti ha allargato di fatto il mercato e ora queste pietre dalle sfumature dorate sono una delle principali scelte per realizzare gioielli di design o comunque dal gusto molto contemporaneo. Tanto da spingere la Argyle Diamonds (miniera australiana di proprietà di Rio Tinto) a certificare per le pietre incolore una scala cromatica da C1 a C7, simile a quella redatta dal Gia (Gemological Institute of America). Insomma, adesso anche i diamanti colorati sono catalogati scientificamente e la loro valutazione non dipende solo dalla discrezionalità del gioielliere. E questo rappresenta un vantaggio per tutti gli acquirenti. Ecco la classificazione dei diamanti australiani.

Orecchini in oro rosa con diamanti champagne
Orecchini in oro rosa con diamanti champagne by Pasquale Bruni

Vale la pena di acquistare un gioiello con diamanti champagne? Mentre un tempo i diamanti non perfettamente incolori erano considerate gemme di seconda categoria, ora l’opinione non è più quella. Certo, i diamanti tradizionali, incolori, sono ancora valutati di più di quelli champagne. Ma a pesare di più è la valutazione complessiva del gioiello. Un semplice anello con un piccolo diamante champagne sarà ancora valutato un po’ meno di uno corrispondente, ma perfettamente incolore. Ma un gioiello ben fatto e, soprattutto, di una marca nota e affermata potrà mantenere il suo valore nel tempo e, con un po’ di fortuna anche rivalutarsi parecchio.

Bracciale in oro rosa 14 carati e diamanti bianchi e champagne
Bracciale in oro rosa 14 carati e diamanti bianchi e champagne

La qualità. Attenzione, però, alla scelta. Come accennato, anche per i diamanti champagne conta la qualità. Insomma, non sono tutti uguali. Una perfetta chiarezza, l’assenza o quasi di inclusioni, oltre naturalmente al peso in carati, sono elementi da valutare attentamente prima di acquistare un gioiello. Insomma, un gioiello con diamanti champagne deve essere una scelta, non un ripiego con diamanti di seconda qualità.

La scala cromatica Argyle Diamonds
La scala cromatica Argyle Diamonds

Provenienza. Africa del Sud, Siberia e Australia. La miniera Argyle nella remota regione dell’East Kimberley dell’Australia occidentale è la maggiore fonte al mondo.

Colore. Deriva dal calore e dalla pressione esercitata dalle profondità della terra sul reticolo cristallino. In pratica questo meccanismo provoca delle distorsioni nel diamante che le assorbe imprimendo un colore marrone. Un fenomeno visibile all’interno della pietra come in fasce parallele. Il loro colore naturale può essere modificato in laboratorio in arancio, giallo o rosa.

Diamanti naturali nelle sfumature champagne e cognac
Diamanti naturali nelle sfumature champagne e cognac
Orecchini a forma di elmetto romano, in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini a forma di elmetto romano, in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro bianco, diamanti champagne
Mary Esses, orecchini in oro bianco, diamanti champagne

Anello con diamanti champagne
Etho Maria, anello con diamanti champagne

Spilla in oro giallo e rosa con diamanti champagne, brown, zaffiri orange
Spilla in oro giallo e rosa con diamanti champagne, brown, zaffiri orange by Chopard







Come investire in gioielli




Investire in gioielli? Destinare i propri risparmi ad anelli, collane e bracciali? È una domanda che si ripete. Il motivo c’è: le Borse salgono salgono salgono. Poi, a un certo punto, precipitano. I rendimenti delle obbligazioni sono ai minimi e quando invece sono ai massimi è perché c’è l’inflazione che ne diminuisce il rendimento. Insomma, per chi ha dei risparmi da investire scegliere non è mai facile. Quindi, è una buona idea investire in gioielli? E l’investimento in gioielli è fatto per voi?

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta

L’idea di investire in gioielli ha una base: negli ultimi anni (anche se il 2020 è stato condizionato dal covid) le aste di gioielli di grandi società come Sotheby’s e Christie’s hanno mostrato prezzi in ascesa. Ma bisogna fare attenzione: il mercato della gioielleria è volatile e, in alcuni casi, opaco. Secondo gli esperti, grandi gioielli e pietre preziose possono essere una buona scelta sul lungo periodo, ma non garantiscono un incremento di valore. Secondo quanto affermato tempo fa da Laurence Nicolas, amministratore delegato globale di gioielli e orologi per la casa d’aste Sotheby’s, quello che è cambiato negli ultimi anni è il livello dei prezzi che raggiungono.

Il diamante ovale da 88 carati messo all'asta
Diamante ovale da 88 carati messo all’asta da Sotheby’s

Investire in diamanti

Nel 2017, la domanda globale di diamanti ha raggiunto il livello record di 82 miliardi di dollari secondo il rapporto annuale di diamanti De Beers, rispetto agli 80 miliardi di dollari del 2016. E secondo un manager di Alrosa, nel 2020 le vendite online di gioielli con diamanti sono quasi raddoppiate, hanno raggiunto circa il 20% del totale. I diamanti sono considerasti, come l’oro, un bene rifugio. Ma, attenzione, il loro valore non cresce sempre. Come per altri materiali, il loro valore può anche scendere. C’è, poi, il problema della vendita. Mentre l’oro si vende facilmente ai negozi specializzati o a un orefice, per i diamanti è generalmente un po’ più complicato.

Inoltre, anche i diamanti sono soggetti alle mode: oggi i consumatori sempre più desiderosi di acquistare diamanti rari e colorati, fancy, e un po’ meno le tradizionali gemme incolori. C’è solo un problema: quelli più pregiati (rosa, blu, gialli) costano molto. Anche perché solo un diamante su 10.000 è colorato, secondo il laboratorio di classificazione dei diamanti Gia.

Il diamante Spirit of the Rose
Il diamante Spirit of the Rose

Investire in pietre preziose

Non ci sono solo i diamanti. Le pietre preziose sono sempre più popolari. Rubini, smeraldi e zaffiri hanno registrato forti aumenti di prezzo negli ultimi anni, secondo la casa d’aste Bonhams. Ci sono pietre particolarmente rare e richieste. Se ci si basa sui risultati delle aste, si scopre che gli zaffiri del Kashmir hanno riportato un aumento del prezzo del 970% nei dieci anni fino a luglio 2018. E un aumento analogo, del 1.100%, riguarda alcuni esempi di rubini birmani. Identico discorso per gli smeraldi colombiani, i più preziosi. Il problema è che queste pietre ormai costano tantissimo. Ma può far piacere sapere che se avete in casa un anello con uno zaffiro del Kashmir potrete venderlo a caro prezzo.

The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un'asta di Bonhams
The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un’asta di Bonhams

Investire in gioielli

Anche i gioielli sono soggetti ad andamenti ciclici. Per dieci anni, secondo il Luxury Investment Index di Knight Frank, la performance dei beni di gioielleria ha superato quella del mercato immobiliare di New York, dell’oro e delle azioni statunitensi. Ma nel 2018 l’indice è sceso del 5%. Anche perché le vendite globali di gioielli seguono in parte l’andamento economico globale. Ed è proprio quando i soldi scarseggiano che chi ha dei gioielli prova a venderli: il momento, però, è quello sbagliato.

Il punto debole, però, se si considera la gioielleria come investimento, riguarda i gioielli moderni. Magari tra 30 anni saranno richiestissimi alle aste, ma per ora può essere molto difficile recuperare un investimento. Insomma, i gioielli moderni possono essere indossati e goduti, ma a venderli è raro anche solo ricevere i soldi spesi per l’acquisto. Escludendo da questo ragionamento pezzi con pietre di eccezionale valore. Ciò non significa che non si debba acquistare gioielli contemporanei, ma solo che più difficilmente un bracciale o un anello realizzato oggi possa essere rivalutato a breve.

Gioielli all'asta da Sotheby's
Gioielli all’asta da Sotheby’s

Investire in gioielli d’epoca

Per quanto riguarda i gioielli di un passato recente, certe epoche hanno maggiore attrattiva. I gioielli Art Déco, anni Venti e Trenta, e quelli dei decenni successivi sono di moda. Gioielli di quel periodo firmati da prestigiose Maison come Cartier e Van Cleef & Arpels sono molto apprezzati e risultano meno soggetti ai capricci della moda. Anche i gioielli degli anni Sessanta e Settanta cominciano a essere considerati pezzi d’epoca e rivalutati, a patto che siano di ottima qualità. Sempre secondo la valutazione degli esperti delle case d’aste, i prezzi dei gioielli Art Déco e Belle Époque (dal 1890 al 1915) sono aumentati del 72% tra il 2007 e il 2018. Pezzi antecedenti, cioè fine Ottocento, sono invece meno considerati, perlomeno in questi ultimi anni.

Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti

Come acquistare gioielli per investimento?

Partiamo da un concetto: un negozio di gioielleria aggiunge, ovviamente, un ricarico sul costo del gioiello. Insomma, va benissimo acquistare un gioiello da regalare, ma non aspettatevi di concludere un buon affare. E questo vale anche per i gioielli d’epoca acquistati in negozio: anche in questo caso il ricarico del gioielliere può essere elevato. L’alternativa è scegliere un gioiello nelle tante aste che si tengono ogni anno. Ma in questo caso il problema è individuare il prezzo giusto. Per lanciarsi in un acquisto di gioielli all’asta bisogna essere degli esperti. Se non lo siete, la cosa migliore è consultare il catalogo dell’asta con molto anticipo e condurre una ricerca preventiva sui pezzi che vi interessano riguardo i prezzi di gioielli analoghi battuti nelle aste più recenti: possono offrire un’idea della valutazione di mercato. Attenzione, però: ricordatevi che le case d’aste addebitano anche una commissione, che aumenterà il prezzo di vendita finale. Insomma, il vero costo non è quello stabilito al momento in cui scende il martello del battitore. Un altro modo per comprendere il vero valore di un gioiello è affidarsi alle società di assicurazione, anche se il prezzo fornito da un perito indipendente impiegato da una casa d’aste non è una guida assoluta per stabilire a quanto si potrebbe vendere in seguito il gioiello. Insomma, gli ingredienti della ricetta per investire in gioielli sono molti: ci vuole occhio, scegliere gioielli di alta qualità, con belle pietre preziose. E un po’ di fortuna.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York







I gioielli? Ospitano 23.000 batteri




Il vostro anello? È un covo di batteri. Gli orecchini? Sono un pericolo. Per non parlare dell’orologio… Est1897 è un marchio britannico che vende al dettaglio gioielli e orologi che provengono delle principali agenzie di pegno del Regno Unito. Ma, oltre a questo, Est 1897 offre anche notizie e analisi sul mondo dei gioielli. Tra queste, ce n’è una allarmante: Est1897, infatti, ha condotto uno studio per scoprire quanto possono essere portatori di batteri i vostri gioielli. È stato uno studio serio, che ha esaminato quanti batteri sono cresciuti dopo una sola settimana di utilizzo. Risultato: sono stati individuati 23.000 batteri. Sono batteri in gran parte non troppo nocivi. Ma tra questi c’è anche il pericoloso Staphylococcus Aureus, che è resistente alla meticillina (un antibiotico), oppure funghi che possono causare candidosi orale. Insomma, bisogna prendere l’argomento sul serio.

I batteri individuati sugli anelli
I batteri individuati sugli anelli

Sempre secondo l’indagine di Est1897, i pericoli sono maggiori considerando che, in media, una persona si tocca il viso 16 volte all’ora. E che ogni giorno le mani sono in contatto con una miriade di oggetti letteralmente coperti di batteri. L’analisi, quindi, ha utilizzato gel per la coltura dei batteri a temperatura ambiente per oltre 74 ore e una tecnica sterile per misurare il risultato. E, come accennato, se la maggior parte dei batteri non è particolarmente pericolosa, i gioielli ospitano anche micro organismi che possono essere molto nocivi. Sugli anelli, per esempio, sono stati trovati cinque diversi tipi di batteri e 504 colonie batteriche cresciute dopo una settimana di utilizzo dell’anello. E questo dopo soli sette giorni.

Collezione Ink, anello in oro
Peruffo, collezione Ink, anello in oro indossato sul dito indice

Negli anelli, per esempio, è stata individuata una colonia di batteri di stafilococco resistenti alla penicillina, che possono causare infezioni in diverse parti del corpo. Oppure sono stati rilevati corynebacterium diphtheriae, batteri che producono tossine velenose, che possono causare la difterite, con difficoltà respiratorie, insufficienza cardiaca, paralisi e, in alcuni casi, persino morte. Un altro pericolo deriva dal micrococcus, che potrebbe causare polmonite, artrite settica, peritonite, meningite e altro. Oltre a Staphylococcus, Corynebacterium e Micrococcus, gli anelli hanno mostrato anche tracce di funghi e muffa nere, che può causare pelle secca e squamosa ed eruzioni cutanee.

Anello di Jaubalet indossato
Anello di Jaubalet indossato

Oltre agli anelli, l’esperimento ha compreso un’analisi sugli orologi (individuati quattro diversi tipi di batteri e 20.000 colonie cresciute in una settimana) e gli orecchini (quattro diversi tipi di batteri e 485 colonie batteriche dopo una settimana). Gli orecchini, in particolare, avevano anche Bacillus, un gruppo eterogeneo di batteri che, per esempio, causa intossicazione alimentare se ingerito. Basta giocherellare con gli orecchini e poi afferrare un biscotto e, voila, i batteri arrivano dritti in bocca. La conclusione dell’esperimento è ovvia: per non correre pericoli bisogna lavare spesso e in modo adeguato i gioielli.

Pulizia di un anello con diamanti
Pulizia di un anello con diamanti







Bracciali tennis, storia di una partita

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I bracciali tennis sono uno dei gioielli di maggior successo: sono eleganti e facili da indossare. Ma sapete perché si chiamano bracciali tennis? Il loro nome nasce da… ♦︎

Cose da sapere: ogni tanto compaiono nelle collezioni i bracciali tennis. È un tipo di bracciale che è solitamente realizzato in oro e da una fila di brillanti, a volte anche con altre pietre preziose. La linea delle pietre  del bracciale tennis è continua anche se, nel tempo, sono state proposte anche altre versioni. Ma perché si chiama bracciale tennis? È un gioiello che serve per giocare con racchetta e palline? Chi ha deciso di chiamarli così? Che cosa c’entra lo sport del Grande Slam? Ecco la risposta: il bracciale tipo tennis ha una storia piuttosto recente. Non appartiene, cioè, a quelle grandi tradizioni della gioielleria, codificate a partire dell’Ottocento, ma si è affermato relativamente poco tempo fa. Il bracciale tennis, infatti, è nato nel 1987, proprio grazie a una tennista.

Bracciale tennis di Morellato
Bracciale tennis di Morellato

Falcinelli, bracciale tennis con diamanti e smeraldi
Falcinelli, bracciale tennis con diamanti e smeraldi

La linea di diamanti che non ha inizio né fine, in realtà, era associata al desiderio di amore eterno. Infatti, in origine, il suo nome era proprio bracciale eternity, in analogia con lo stesso tipo di anello. Che c’entra il tennis, quindi? Semplice, questo bracciale è diventato famoso perché era indossato sempre da una delle più brave (qualcuno dice anche la più brava) tennista, l’americana Chris Evert. Per dare un’idea, Chris Evert è rimasta costantemente ai vertici del tennis mondiale negli anni Settanta e Ottanta, ed è stata la numero uno nelle classifiche ufficiali per sette anni. Be’, lei adorava i bracciali eternity, che spesso indossava perfino durante le partite. Anzi, si ricorda un episodio buffo: durante un match degli US Open Chris ha perso un bracciale di diamanti firmato Coronet. La partita è stata quindi sospesa per recuperare il prezioso gioiello. Da quel momento il bracciale con diamanti è stato chiamato tennis bracelet. Insomma, il tennis ha sostituito l’eternità, con un colpo di racchetta. Federico Graglia

Chris evert in una recente esibizione per beneficenza
Chris Evert in una recente esibizione per beneficenza

Bracciale tennis con diamanti neri
Bracciale tennis con diamanti neri

Bracciali tennis di Forever Unique
Bracciali tennis di Forever Unique

Pisa Diamanti, bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Pisa Diamanti, bracciale tennis in oro rosa e diamanti

Bracciale tennis con zaffiri pastello
Bracciale tennis con zaffiri pastello







Le 6 cose da chiedere prima di acquistare un gioiello

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Ecco 6 cose da chiedere al vostro gioielliere prima di acquistare un gioiello. Lo sorprenderete ♦︎

Dovete acquistare un gioiello da regalare? Per esempio, un anello con il classico diamante, oppure con un’altra pietra preziosa? Siete preoccupati? Certo, potete chiedere consiglio al vostro gioielliere. Ma avete mai conosciuto un contadino che non dica che le sue pere sono le più buone? Insomma, è ovvio che un gioielliere non sottolinea i possibili difetti di un gioiello, ma tende a metterne in luce i pregi. Quindi, se dovete ancora acquistare un gioiello con una pietra costosa, leggete prima questo articolo: vi consiglierà che cosa chiedere quando siete in gioielleria.

Purtroppo accade, infatti, che in buona o cattiva fede, anche in gioielleria possano verificarsi equivoci, scelte sbagliate, o addirittura truffe.

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria

La maggioranza dei gioiellieri non cercherà di imbrogliarvi, perché sa che garantire trasparenza e qualità significa anche conquistare un cliente, che tornerà da lui. Ma, purtroppo, in rari casi succede il contrario. Anche perché il gioielliere parte da un presupposto: voi non capite nulla di gioielli e può dirvi quello che vuole senza timore. E se non leggete abitualmente quello che scriviamo su gioiellis.com potrebbe avere ragione.

1 Il prezzo è giusto?

Partiamo dal prezzo: piccoli diamanti, o piccole pietre preziose come rubini, zaffiri e smeraldi, sotto i 1.000 euro molto difficilmente sono di alta qualità. Ed è proprio per questo che non costano molto. Certo, chi si accorgerà se un piccolo diamante è classificato come colore E oppure F? Praticamente nessuno. Tuttavia, chiedere al gioielliere il certificato che attesta la classificazione della pietra può far capire al gioielliere che non siete proprio sprovveduti. I diamanti, in particolare, devono avere un certificato che ne garantisca peso e qualità. È un buon punto di partenza. Naturalmente leggete prima questo articolo che vi spiega che cosa è importante per giudicare un diamante.

Diamanti in vendita ad Anversa
Diamanti in vendita ad Anversa

2 Attenti ai diamanti

Quindi, se avete letto la nostra veloce guida sui diamanti saprete anche che cosa osservare. Per esempio, le eventuali inclusioni nella pietra, oppure il colore. Non bisogna avere timore nel chiedere una lente per poter osservare meglio il gioiello, naturalmente se si tratta di un pezzo che ha un certo prezzo. Un consiglio: nel caso di un anello con diamante, di solito i difetti sono nascosti nella parte inferiore, per esempio dove si trovano i rebbi che fermano la pietra.

Osservate il diamante con una lente
Osservate il diamante con una lente

3 La parte nascosta

Guardare dove di solito non si guarda è la terza cosa importante. Osservate con attenzione la parte inferiore, quella meno visibile di un gioiello, non solo nel caso di un anello, ma anche di una collana o di un bracciale. Per questi due tipi di gioielli, per esempio, è bene verificare attentamente il sistema di chiusura: deve essere robusto, ma elegante, per consentire di allacciare o slacciare il gioiello con facilità, ma senza il timore che si apra accidentalmente. La qualità di un gioiello, insomma, deve essere impeccabile anche nelle parti invisibili.

Anello in oro con pietre che compongono la parola Damiani
Anello in oro con pietre che compongono la parola Damiani

4 Cercate i numeri

Altro aspetto da controllare: l’incisione (la punzonatura) che identifica il tipo di metallo utilizzato, di solito espressa in millesimi. Per esempio, 999 è utilizzato per l’argento puro, mentre 925S sta per argento sterling, cioè puro al 92,5%, mentre il restante 7,5% è rame. Plat o Pt è invece la sigla che identifica il platino: anche qui 999 significa che è il metallo è puro. Anche per l’oro fate attenzione ai numeri: per esempio, 750 significa che è oro a 18 carati, 585 indica 14 carati, 375 oro a 9 carati, la lega mena preziosa di tutte. Questo è importante anche perché indica che il gioiello è composto da altri metalli, per esempio il nichel (per i gioielli d’epoca), che possono causare allergie.

All'interno dell'anello in argento è visibile la punzonatura con il 925
All’interno dell’anello in argento è visibile la punzonatura con il 925

5 Il trucco del colore

Per migliorare l’aspetto del gioiello i produttori ricorrono a molti trucchi (di solito leciti). Uno di questi è associare un metallo colorato a una pietra di colore simile. Per esempio, un anello in oro rosa farà risaltare di più il colore di un semplice quarzo rosa. Un diamante brown, che è il tipo meno pregiato, potrà sembrare più tendente al color limone, quindi più costoso, se è incastonato in un anello di oro giallo. Quindi, attenzione agli abbinamenti. Un altro trucco per rendere più desiderabili i gioielli è quello di abbinare pietre o materiali diversi a strati. Per esempio, aumentare il volume di un cabochon inserendo sotto la pietra uno strato di madreperla o di una gemma meno pregiata. Si può fare legittimamente, ma è corretto che sia comunicato a chi acquista il gioiello.

Anello della collezione Wired in oro con calcedonio rosa e diamanti bianchi
Roule & Co, anello della collezione Wired in oro con calcedonio rosa e diamanti bianchi

6 Rebbi o castone?

Per un anello è più facile che le pietre incastonate (cioè circondate da una banda di metallo che nasconde il bordo e la parte inferiore) possano nascondere qualche difetto. Al contrario, un bella pietra di solito è montata mantenendo il più possibile in vista ogni sua parte, anche quella inferiore, come nel caso degli anelli di tipo solitaire. Non è una regola generale, ma è bene saperlo.

Anello con quattro griffe
Recarlo, anello con quattro griffe
Montatura a castone con zaffiro
Montatura a castone con zaffiro






 

Abbinare orecchini diversi in 4 mosse

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Abbinare orecchini differenti: si può. Ecco i consigli su come indossare orecchini differenti con successo ♦

Avete perso la metà di un paio dei vostri orecchini preferiti o preziosi e vi siete tristemente chieste che cosa fare dell’orecchino superstite? Beh, siete fortunate. Sul red carpet, di coppie di gioielli spaiate se ne sono viste molte. Non solo alle orecchie delle star, ma anche nelle sfilate di grandi nomi della moda francese, da Dior a Louis Vuitton a Céline. Per fortuna non è necessario essere una modella o un’attrice per potersi permettere di mixare cerchi, solitari e chandelier senza indurre gli altri a supporre che vi siete vestite al buio. Anzi, per avere un look originale ecco quattro semplici consigli.

Nina tra nuovole, orecchini Baroque pearls
Nina tra nuovole, orecchini Baroque pearls

1 Utilizzate lo stesso metallo

Oro con oro, argento con argento, rame con rame… meglio indossare gioielli realizzati con lo stesso metallo, anche se di sfumature diverse. Sfumature, però, non colore: in generale, è meglio non scegliere, per esempio, di indossare oro rosa con oro giallo. Libertà, invece, nella scelta di smalti e pietre. Tutto è più semplice, comunque, se gli orecchini sono di piccola dimensione: in questo caso si noteranno meno eventuali abbinamenti stonati.

Anita Ko, orecchino spilla con diamanti e orecchino con perla coltivata
Anita Ko, orecchino spilla con diamanti e orecchino con perla coltivata

2 Viva il contrasto

Un altro modo di indossare orecchini differenti è quello di puntare sul contrasto. Per esempio, stile punk assieme allo stile romantico. Un corno in acciaio o in finta tartaruga con una pietra classica, una spilla da balia con una perla, o ancora un teschio con fiore. Insomma, simboli contrastanti, forme che stridono, perfino colori opposti: l’importante è che si notino. Ma, naturalmente, fate prima una prova allo specchio: ok alla diversità, ma gli opposti devono avere un effetto piacevole.

Givenchy, orecchino corno in acciaio e orecchino in oro e diamanti
Givenchy, orecchino corno in acciaio e orecchino in oro e diamanti

3 Cercare i single

Ormai molte aziende di gioielli vendono anche orecchini singoli: un buon punto di partenza per chi vuole indossare orecchini diversi e spendere meno. In questo caso si può optare per un orecchino di grande pregio, mentre sull’altro orecchio si può indossare un gioiello meno costoso, a patto di saperlo abbinare bene. Un orecchino con pendente, per esempio, sta bene con con un altro a bottone.

Orecchino in oro giallo e bianco, 160 diamanti bianchi, diamanti neri, 122 zaffiri blu, tsavorite
Federico Primiceri, orecchino in oro giallo e bianco, 160 diamanti bianchi, diamanti neri, 122 zaffiri blu, tsavorite

4 Il gioco delle coppie

Acquistate i vari set di fashion jewelry nelle grandi catene di abbigliamento e mischiateli: costano poco e sono pensati per questo. È il modo più semplice per provare un nuovo look. In questo caso potrete indossare assieme, con uno strano mix, anche griffe molto lontane tra loro, come Armani e Dolce & Gabbana, Gucci e Ferragamo. Monica Battistoni

A sinistra, orecchino di Emporio Armani. A destra, orecchino Ferragamo in oro e zaffiri rosa
A sinistra, orecchino di Emporio Armani. A destra, orecchino Ferragamo in oro e zaffiri rosa
Orecchino con diamante baguette
Maria Tash, orecchino con diamante baguette
Orecchino Ogiva Meditation
Orecchino Ogiva Meditation di Lucia Odescalchi
Rayan Storer, orecchino singolo in metallo e cristalli e solitario di diamante
Rayan Storer, orecchino singolo in metallo e cristalli e solitario di diamante
Orecchino della collezione Universe (immagine da Facebook)
Nikos Koulis, orecchino della collezione Universe (immagine da Facebook)
Marion Cotillard con orecchino Chopard nella passata edizione del Festival di Cannes
Marion Cotillard con orecchino Chopard in una passata edizione del Festival di Cannes
coppia di diamanti a taglio brillante modificati a goccia blu brillante (8,85 carati) e rosa orangy da 8,79 carati, su platino e oro.
Coppia di diamanti a taglio brillante modificati a goccia blu brillante (8,85 carati) e rosa orangy da 8,79 carati, su platino e oro
Orecchini Mirto e Leaf
Caterina Murino, orecchini Mirto e Leaf
Orecchini con diamanti bianchi e neri, rubino
Nanis, orecchini con diamanti bianchi e neri, rubino
Orecchini in oro con ametiste, zaffiri e diamanti
Orecchini in oro con ametiste, zaffiri e diamanti di de Grisogono
Orecchini in oro, titanio, calcedonio, rodocrosite, 387 zaffiri, 238 spinelli
Arteau, orecchini in oro, titanio, calcedonio, rodocrosite, 387 zaffiri, 238 spinelli
Orecchini clip di Mauboussin del 1980
Orecchini clip di Mauboussin del 1980
Orecchini Orangerie Diamant
Dior, orecchini Orangerie Diamant
Orecchino a forma di teschio e orecchino a forma di fiore
Orecchino a forma di teschio e orecchino a forma di fiore
Pamela Love, orecchino five spike in oro 14 carati e diamante e orecchino a stella in oro
Pamela Love, orecchino five spike in oro 14 carati e diamante e orecchino a stella in oro

Delfina Deletterz orecchino con bocca in smalto rosso e perla e orecchino con simbolo V per Etsy
Delfina Deletterz orecchino con bocca in smalto rosso e perla e orecchino con simbolo V per Etsy







Tiare e corone, la festa è in testa




Fare festa con qualcosa di prezioso tra i capelli: una tiara. Diademi e corone sono gioielli perfetti per una sera speciale

Un po’ di coraggio e un tocco scintillante: per sentirsi regine della notte in occasione di una serata speciale (decidete voi quale) basta un gioiello tra i capelli. Non occorre essere principesse o indossare un vestito da sposa per indossare un diadema. A proposito, è meglio specificare: una tiara è una leggera corona ornamentale. È un gioiello indossato dalle donne fin dall’antichità. Indossavano una tiara le donne dell’antica Grecia e le matrone dell’antica Roma. Oggi la tiara è indossata in particolare durante occasioni molto formali ma non solo, come qualcuno crede, per la cerimonia di matrimonio. Se siete curiose, la parola tiara è una parola che si è conservata dal latino, e a sua volta deriva dal greco antico τιάρα termine sua volta importato dall’antico persiano. Un sinonimo di tiara è diadema.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

La tiara è spesso associata alla nobiltà, benché sia un ornamento ormai entrato nell’uso comune, anche se limitato alle occasioni importanti. È molto in uso, per esempio, nell’alta società americana. Resta il fatto che in origine tiare e diademi fossero un appannaggio dei nobili. Non a caso la famiglia reale britannica ne possiede un numero imprecisato. La regina indossa spesso tiare in occasioni di cerimonie di Stato. Buona parte delle tiare della regina Elisabetta sono un’eredità della regina Alexandra di Danimarca, moglie di Edoardo VII, figlio maggiore della regina Vittoria.

La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara

La regina Mary, moglie di Giorgio V, figlio di Edoardo), per esempio ha ricevuto una famosa tiara in stile kokoshnik (acconciatura popolare russa) come regalo di nozze da Lord e Lady Iveagh nel 1893. Consiste di numerosi cerchi di diamanti a incastro, con gocce di perle attaccate all’interno. Ora è indossata di Camilla, duchessa di Cornovaglia e moglie del principe Carlo.

La Kokoshnik tiara e una collana di diamanti e smeraldi
La Kokoshnik tiara e una collana di diamanti e smeraldi indossati dalla regina Elisabetta

Ma le tiare non sono sempre così preziose. Ce ne sono con finte perle, ci sono diademi con cristalli Swarovski, piccole corone in stile greco, ma con foglie di pelle invece che d’oro. Insomma, questo gioiello non è più posato solo sulle teste coronate e c’è anche chi lo indossa per uscire la sera, come Rihanna, Sarah Jessica Parker e altre celebrity. Insomma, perché farne a meno?

Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier

Tiara in oro bianco 18 carati, diamanti e ametiste di diverse sfumature
Tiara in oro bianco 18 carati, diamanti e ametiste di diverse sfumature

Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara
Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara







Come acquistare gioielli alle aste online




Volete acquistare gioielli con un’asta online? Può essere un buon affare, Ma prima leggete le 9 regole per partecipare a un’asta di gioielli online

Fare buoni affari alle aste di gioielli si può. Certo, di solito pubblichiamo le notizie dei record: diamanti che sono venduti a un prezzo di milioni di euro o dollari, anelli appartenuti ad attrici o famiglie reali, aggiudicati a collezionisti disposti a pagare cifre da capogiro. Pochi, però, sanno che alle aste di gioielli, anche quelle delle grandi case d’aste, si possono acquistare (non sempre, ma spesso), gioielli di alta qualità a un prezzo inferiore a quello delle stime di mercato. Certo, per riuscire a concludere un acquisto fortunato bisogna seguire le aste. Le aste si tengono in città lontane? D’accordo, ma da tempo si può acquistare anche seguendo l’asta in diretta, attraverso internet. Ecco come.

Un momento dell'asta di Christie's
Un momento dell’asta da Christie’s

1 Prepararsi prima

La prima regola è molto semplice: tenere un’agenda delle aste proposte dalle grandi Maison specializzate. Gioiellis.com, per esempio, anticipa il contenuto di alcune, quelle più grandi. Ma basta sfogliare le pagine online delle maggiori case d’asta per sapere in anticipo il programma e consultare in anticipo il catalogo, con le relative stime di prezzo, di solito con minimo e un massimo previsto. Sapere in anticipo quali pezzi saranno messi in vendita consente di farsi un’idea e scegliere per tempo su quale gioiello puntare. Naturalmente sarebbe sempre meglio vedere i gioielli da vicino, anche se i cataloghi spesso riportano una buona descrizione dei pezzi in vendita. Ma, attenzione: la descrizione è, di solito, lusinghiera.

L'asta di GInevra di Sotheby's
Asta a Ginevra di Sotheby’s

2 Le dimensioni contano

Prendete nota attentamente le dimensioni del gioiello che vi piacerebbe acquistare e cercate di confrontarle con un pezzo che avete a casa. Spesso le immagini viste sullo schermo di un computer, tablet o smartphone ingannano.

Rahul Kadakia
Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari

3 Registrarsi per tempo

È giunto il giorno dell’asta. Un momento: vi siete registrati? Prima di fare un’offerta, infatti, occorre spiegare alla casa d’aste chi siete. Meglio registrarsi, prima, dunque. Per creare un account e partecipare a un’asta online sarà necessario fornire i vostri dati, insieme a un documento d’identità con fotografia emesso dal governo del Paese dove avete la nazionalità e una prova del vostro indirizzo. Se avete in mente di acquistare gioielli molto preziosi, vi sarà probabilmente chiesto anche un riferimento finanziario e, a volte, anche un deposito cauzionale. Il motivo è ovvio: per acquisti rilevanti la casa d’aste e il venditore non vogliono avere a che fare con acquirenti inaffidabili, che alla prova dei fatti non hanno i soldi stabiliti. Per acquisti di qualche migliaio di euro/dollari, invece, basta una carta di credito.

Spilla di Cartier in diamanti e oro rosa. Base d'asta: 10.000 euro
Spilla di Cartier in diamanti e oro rosa. Partita da una base d’asta di 10.000 euro

4 Come acquistare

Una volta registrati, si può partecipare all’asta. Ogni asta online prevede come inoltrare la propria offerta. Di solito è possibile anche stabilire un importo massimo di offerta (l’offerta più alta che considerate). Basta leggere le istruzioni sul sito della casa d’aste: è molto semplice partecipare e presentare la propria offerta.

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York

5 Niente scherzi

Partecipare a un’asta non è uno sport o un gioco. Chi inoltra la propria offerta stabilisce un contratto vincolante con la casa d’aste che non può essere annullata una volta inserito. Quindi, prima di fare clic dovete essere pienamente convinti. Contate fino al tre e poi rilanciate. Ma è anche vero che se aspettate troppo potreste perdere l’occasione. Come capire quanto tempo avete a disposizione per un rilancio? Semplice, seguite con attenzione i tempi dettati dal banditore: dopo qualche pezzo venduto sarà facile comprendere quali sono i tempi necessari per intervenire con la vostra offerta.

sothebys diamond
Diamante rosa venduto all’asta da Sotheby’s

6 Come acquistare il gioiello

Non è difficile aggiudicarsi un gioiello a un’asta online. Dopo che il banditore ha stabilito che la vostra è l’offerta più alta, la casa d’aste fornirà le informazioni necessarie relative alla vendita. Per esempio, la fattura dell’operazione. La conferma, dopo il vostro bonifico bancario (se non avete usato una carta di credito), di solito arriva al momento dell’incasso, cioè un paio di giorni dopo.

Gioielli all'asta da Sotheby's
Gioielli all’asta da Sotheby’s

7 Altri oneri

Chi non conosce il meccanismo delle aste può essere sorpreso: il prezzo di aggiudicazione non è il costo finale. Oltre al prezzo al momento dell’asta, ci sono altri oneri applicabili, come il premio dell’acquirente, le tasse locali, le spese di spedizione, le spese assicurative per la responsabilità in caso di perdita. Queste spese variano anche in relazione alla casa d’aste e al luogo di vendita. I diritti d’asta possono arrivare a circa il 15-25% del prezzo stabilito dal banditore e battuto al momento della vendita.

The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un'asta di Bonhams
The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un’asta di Bonhams

8 Come ottenere il gioiello

Avete battuto i concorrenti, vi siete aggiudicati il gioiello e avete pagato il prezzo stabilito più gli oneri aggiuntivi. E ora? Semplice: è il momento di prendere accordi per la spedizione. Ovviamente se abitate nella stessa città o nelle vicinanze del luogo dove si è tenuta l’asta potete accedere personalmente alla saleroom e ritirare il gioiello. In caso contrario, occorre farsi spedire l’acquisto. Le case d’aste hanno solitamente accordi con aziende specializzate nelle spedizioni di preziosi oppure, come nel caso di Christie’s, offrono un servizio proprio. E questo vi ricorda un altro aspetto: prima di acquistare un gioiello informatevi sul costo di spedizione.

Locandina di una vendita di Faraone Casa d'Aste, a Milano
Locandina di una vendita di Faraone Casa d’Aste, a Milano

9 E se poi non mi piace?

Chi abita nei Paesi dell’Unione Europa ha diritto a restituire gli acquisti, a precise condizioni. Le norme che regolano la restituzione delle merci acquistate e, dunque anche i gioielli, le trovate qui. Ma non siate pessimisti: è molto più probabile che acquistare un gioiello a un’asta online vi riservi una grande soddisfazione!

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta







Allarme ambra: vera o falsa?




Avete dei gioielli in ambra? Oppure volete acquistare dei gioielli composti da perle di ambra? Fate attenzione, perché aumentano le truffe. Ecco come riconoscere la vera ambra ♦

Allarme giallo, anzi, allarme color ambra. Specialmente durante l’estate, o quando ci sono periodi festivi, aumentano le occasioni di trovare offerte di gioielli composti da perle di resina fossile. L’ambra è spesso utilizzata per grandi collane o per comporre bracciali. Sono gioielli vivaci, non troppo costosi e anche con una storia antica, visto che la loro origine risale a milioni di anni fa. Ma siete sicuri che quella che vogliono vendervi sia autentica ambra? E non avete il sospetto che la vecchia collana che avete nel cassetto sia davvero autentica? Purtroppo le truffe non mancano. Ecco, allora, qualche suggerimento per capire se l’ambra è vera o falsa.

Collana di ambra
Collana di ambra

Che cos’è l’ambra. Come accennato, l’ambra è la resina degli alberi di 55-30 milioni di anni fa (il periodo si chiama tardo Eocene). Ha un colore giallo intenso, tendente all’arancione o marrone. È impiegata nella gioielleria da migliaia di anni, ma è anche utilizzata come elemento per i profumi e l’incenso. L’ambra può essere opaca o trasparente e a volte contiene semi o insetti fossili, rimasti intrappolati nel tempo. L’origine del termine ambra è incerta. Forse il nome deriva dall’arabo àmbar, con cui è indicata l’ambra grigia. Questa resina veniva già raccolta anche nell’antico Egitto per produrre gioielli.

Colla d'ambra con turchesi. Vera o finta?
Colla d’ambra con turchesi. Vera o finta?

Vero o falso. Purtroppo non è difficile scambiare l’ambra con della materia plastica o sintetica, come la bachelite. L’ambra, però, galleggia sull’acqua salata, mentre la plastica piena e spessa facilmente va a fondo. Ma per fare la prova dovete avere una ambra non montata con il metallo su un gioiello. Se il venditore ve lo permette, provate a toccare la perla di ambra con un ago caldo. Se sentite odore di resina quasi sicuramente è ambra. Ovviamente una plastica o altri sintetici produrranno un odore sgradevole.

Consiglio: acquistate il gioiello di ambra da un negozio affidabile, certificato, può avere qualche garanzia in più, anche se il costo sarà un po’ più alto.

Spilla di ambra
Spilla di ambra

L’Associazione Internazionale dell’Ambra ha stabilito anche una classificazione che può aiutare chi acquista a comprendere la differenza tra i diversi tipi di ambra.

Ambra Baltica Naturale. È una gemma che è stata sottoposta unicamente a trattamento meccanico, come macinazione, taglio o lucidatura, senza modifica delle sue proprietà naturali.

Ambra Baltica Modificata. In questo caso l’ambra è stata soggetta solo a trattamento termico oppure ad alta pressione. Il calore o la pressione ha modificato le sue proprietà fisiche, incluso il grado di trasparenza e colore, o sagomata in condizioni simili fuori da una pepita, precedentemente tagliata alla dimensione richiesta.

Ambra Baltica Ricostruita (pressata). Come indica la definizione, si tratta di pezzi di ambra pressati ad alta temperatura e sotto elevata pressione, senza ulteriori componenti.

Ambra Baltica Incollata. È quella con la minore qualità, formata da due o più pezzi di ambra degli altri tipi, uniti con una colla trasparente. Ovviamente dovrebbe costare (e valere) di meno.

Attenti al copale. L’ambra è resina fossilizzata. Ma prima di trasformarsi in ambra si trova in uno stato intermedio, il copale: è questa la denominazione commerciale che indica una resina vegetale subfossile, o fossile, che risale a oltre 11.000 anni fa. Il copale è simile all’ambra, ma molto più giovane. Ha un aspetto opaco e lattiginoso, spesso con inclusi insetti perfettamente conservati, rimasti imprigionati migliaia di anni fa nella resina degli alberi. Ma è un materiale molto più tenero dell’ambra ed è solubile in sostanze come etere o benzina. Quindi, attenzione, perché si può letteralmente sciogliere. Una curiosità: il nome deriva da copalli, una parola di lingua Nahuatl (originaria della popolazione azteca) che significa incenso.

Bracciale con diversi tipi di ambra
Bracciale con diversi tipi di ambra

Ambra Blu. È una rara varietà che è stata trovata solo nella Repubblica Dominicana. Non sempre è blu: il colore dipende, infatti, dalla quantità di fluorescenza. Attenzione, però: gran parte di quella proposta come ambra blu è falsa. L’ambra gialla viene tinta o trattata termicamente per far cambiare il colore giallo. Un indizio possono essere le inclusioni: insetti o altre materiale all’interno possono indicare che si tratta di un falso. Federico Graglia




Collana d'ambra
Collana d’ambra
Collana con perle di ambra
Collana con perle di ambra
Collana di ambra primi Novencento
Collana di ambra primi Novencento
Collana di ambra con una lavorazione rozza
Collana di ambra con una lavorazione rozza
Esempio di falsa ambra
Esempio di falsa ambra
Un frammento di ambra allo stato naturale
Un frammento di ambra allo stato naturale