L’aurora è un momento della giornata che ha ispirato poesie, preghiere, romanzi. Inevitabile che possa ispirare anche gioielli, come quelli presentati da Yoko London. La suite Aurora, composta da una magnifica collana, orecchini e anello, è però riferita un raro e affascinante fenomeno atmosferico, l’aurora boreale. Chi ha visitato il Nord del mondo con un po’ di fortuna ha potuto ammirare le bande luminose nel cielo notturno, che assumono un’ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio, di solito di tonalità rosso-verde-azzurro, detti anche archi aurorali. Il fenomeno è causato dall’interazione di particelle di origine solare con la ionosfera terrestre. Nell’incontro le particelle emettono luce di varie lunghezze d’onda.
Anche i gioielli di questo piccolo set di alta gioielleria hanno lo stesso effetto leggermente psichedelico. Yoko London, maison specializzata in perle, utilizza per questa collezione sfere di diversi colori. Il mix è composto da perle di Tahiti e South Sea, oltre a perle di acqua dolce. Sfere che sono illuminate da piccoli diamanti montati su oro bianco.
Diamanti e fantasia con Beauvince
Gioielli iconici, cioè simboli di bellezza: è il traguardo che si propone di raggiungere ogni collezione alto di gamma. Come The Iconics, nuova collezione di alta gioielleria firmata dal brand newyorkese Beauvince. Diamanti gialli incastonati in oro giallo, combinati con diamanti bianchi incastonati in platino, pietre preziose e di colore sono gli ingredienti del menu di The Iconics. D’altra parte, Beauvince è la fusione delle parole bellezza e vincente, combinate per significare che con la bellezza si conquista.
La collezione comprende collana e orecchini coordinati ornati da una sorprendente collezione di diamanti gialli ovali e a forma di pera, per un totale di 24,43 carati (collana) e 8,36 carati (orecchini). Le gemme sono abbinate a un insieme di diamanti taglio marquise e a forma di pera. L’anello utilizza un diamante fancy giallo da 8,85 carati, con ulteriori diamanti gialli da 2,87 carati su platino e oro giallo 18 carati. Gli orecchini a bottone Radiance Diamond presentano diamanti fantasia gialli e bianchi, per un totale di 7,58 carati. L’ anello Butterfly Fall, unico nel suo genere, ha una vibrante gamma di diamanti fantasia arancioni, verdi, gialli e marroni, per un totale di 3,80 carati, con una farfalla, simbolo universale di trasformazione e metamorfosi, al centro del design.
La nostra collezione Iconics 2023 è incentrata sui colori. Amiamo i diamanti e questa stagione abbiamo voluto esplorare l’interazione dei gialli più caldi con il classico bianco. Giochiamo sempre con i colori nei nostri abiti. Perché non nei nostri gioielli?
Komal Bajaj Sankar
Beauvince Jewelry è stata fondata dalla designer e gioielliere di seconda generazione Komal Bajaj Sankar, che ha conseguito il diploma Diamonds Graduate presso la GIA nel 2006, AJP nel 2009 e MBA presso la Columbia Business School nel 2015. Komal Bajaj Sankar ha alle spalle oltre un decennio di esperienza nel settore grazie alle sue radici familiari, che gli hanno consentito di puntare in alto. Inoltre, gli anni di esperienza nella produzione di alta gioielleria le hanno consentito di personalizzare e adattare, ove possibile, le offerte di gioielli finiti.
La collezione Xpandable di Picchiotti si espande anche con anelli cocktail ♦
L’arte orafa è più prodiga di fantasia che di innovazione tecnica. Ornamenti, pietre, forme, seguono nel 99 per cento dei casi percorsi conosciuti, magari aggiungendo qualche piccola variante. Quando, invece, alla creatività si aggiunge una vera novità anche per l’architettura e il lavoro di ingegneria di un gioiello, bisogna alzarsi in piedi e applaudire. È questo il caso della collezione Xpandable di Picchiotti. Come abbiamo spiegato al momento del lancio della collezione, questi gioielli sono realizzati con una una tecnologia innovativa che Picchiotti non esita a definire rivoluzionaria.
Un meccanismo nascosto all’interno di anelli e bracciali, infatti, sono risolti i problemi della messa a misura e del comfort. Anelli e bracciali adattabili e comodi, insomma. Ma anche preziosi: un gioiello che, ora, si godono il successo. La risposta del pubblico è stata, infatti, molto positiva e ha convinto Picchiotti ad allargare (è il caso di dirlo) la linea con tanti nuovi pezzi. Combinazioni di pietre preziose, di disegni, di tagli e mix anche con elementi in ceramica bianca o onice nero, madreperla bianca o verde, turchese o corallo. Alla stessa collezione si sono aggiunti anche anelli cocktail di alta gioielleria: diamanti fancy, smeraldi, rubini e zaffiri montati su anelli che oltre a essere eccezionali sono anche comodi.
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Nella giungla con Dreamboule
La giungla vista attraverso la lente dell’alta gioielleria di Dreamboule. La Maison milanese fondata da Ben Crocco, specializzata in grandi anelli che utilizzano tecniche derivare dall’alta orologeria, presenta una nuova collezione: Jungle Line. È una serie di anelli di grandi dimensioni che si differenziano dalla produzione classica di Dreamblule. In questo caso non compare immediatamente la semisfera in vetro zaffiro che racchiude sorprendenti micro-mondi in oro e pietre preziose, ma il gioielli offre un design composto da grandi rebbi in oro rosa 18 carati e diamanti bianchi e gialli, oppure pietre come zaffiri e tsavoriti.
Una calotta in vetro zaffiro è racchiusa all’interno di questi preziosi artigli, come a racchiudere un mondo tropicale. Al centro dell’anello svetta una pietra preziosa: rubino, smeraldo, zaffiro. E su uno dei rebbi è appoggiato un piccolo rappresentante del mondo animale, come rana, ape, ragno.
Conservano, invece, le caratteristiche che hanno segnato il debutto di Dreamboule nel mondo della gioielleria gli anelli della linea My Secret Glass House: in questo caso la semisfera in vetro zaffiro è immediatamente visibile. Una volta aperta, rende più visibili altri animali in miniatura, come una cicala d’oro e diamanti, oppure un’ape.
Le divine creazioni di Diva Jewels
Diva, parola che nel linguaggio comune indica una divinità pagana femminile, oppure una donna che, per doti proprie o nel sentimento di un poeta, si innalzi sopra le altre e, infine, anche una cantante o attrice di grande notorietà. C’è, però, anche un’altra possibilità: la Maison Diva Jewels di Mumbai, capace di rendere divini anelli, spille o bracciali. Le creazioni di Diva Jewels sono frutto della fantasia e dell’ingegno di Rishi Mukesh Mehta: designer e artista capace di trasformare un’idea in gioielli incredibilmente complessi, fuori dagli schemi della gioielleria tradizionale.
Alle spalle del designer c’è l’azienda familiare fondata nel 1995 dal padre, l’artista visionario Mukesh Mehta. Il percorso di Rishi è quindi coerente con la sua storia. Il brand è anche una delle poche maison in grado di seguire sia il design sia la vendita di gioielli su misura. Tutte le creazioni di Diva Jewels sono pezzi unici, realizzati a mano, con diamanti taglio brillante e pietre rare. Ogni passaggio della lavorazione è realizzato internamente in azienda: un aspetto che consente non solo un maggiore controllo della qualità del gioiello, ma anche di accorciare notevolmente i tempi.
Una delle caratteristiche dell’alta gioielleria del marchio indiano consiste non solo nell’aspetto estetico, ma anche nelle tecniche di realizzazione. Per esempio, predilige aggiungere ai gioielli un elemento dinamico, con la tecnica en tremblant, cioè piccole parti mobili, come ali di un uccello che si possono muovere. Esempi di quanto è capace di realizzare la Maison, come la collezione Dance of Brilliance, sono stati presentati a GemGenève.
Primavera in volo con Stenzhorn
Una collana dedicata alla Fortuna e composta da zaffiri e diamanti. È alta gioielleria firmata Stenzhorn, Maison fondata nel 1979 dai fratelli Stenzhorn a Boppard, antica cittadina tedesca sulle rive del fiume Reno. La collana Fortuna ha la forma di una rondine in volo, con diamanti e zaffiri blu intenso che ricordano la bellezza iridescente del piumaggio dell’uccello. La collana Fortuna si aggiunge alla serie di collane con motivi animali, per le quali Stenzhorn è famosa.
Il nome del gioiello, Fortuna, ha una storia. Gli antichi romani credevano che gli dei potessero trasformarsi in rondini, per questo consideravano sacra questa specie di uccelli, uno dei primi messaggeri della primavera. Ogni anno la rondine ritorna al suo luogo di nascita e diventa simbolo di rinnovamento e buona fortuna in molte culture. Per evocare la rondine, Stenzhorn ha scelto zaffiri color cuoio dal taglio personalizzato per creare una silhouette liscia e organica. L’attenzione ai dettagli è fondamentale e gli zaffiri sono incastonati in oro annerito per esaltare il blu intenso delle pietre e creare un flusso continuo di colori intensi che corre lungo le ali. I diamanti a forma di pera, incastonati nell’oro bianco, imitano le piume svolazzanti dell’uccello. Le articolazioni nascoste lungo le ali e la coda conferiscono all’uccello un movimento realistico.
Al piccolo becco della creatura è sospeso uno zaffiro blu a forma di pera, che simboleggia la libertà e i nuovi inizi. Un vivido occhio verde smeraldo completa la deliziosa composizione. La rondine è perfettamente integrata in un collier di diamanti flessibile che cade dolcemente attorno al collo. La collana ha richiesto 700 ore di lavoro altamente qualificato per quattro mesi.
Alta gioielleria Fred con diamanti lab grown
Prima o poi doveva avvenire. Fred, marchio francese che fa parte dell’impero Lvmh, ha lanciato la prima collezione di alta gioielleria realizzata con diamanti creati in laboratorio, o lab grown, e certificati Gia. Non solo. La collezione è composta da quattro gioielli che montano diamanti blu, la varietà più rara e più difficile da realizzare anche con le sofisticate macchine che producono diamanti sintetici. In più, Fred ha inserito in listino un diamante unico, Fred Audacious Blue, da 8,88 carati. Che è anche il primo diamante coltivato in laboratorio che il marchio francese Fred ha utilizzato nei suoi gioielli.
Il blu era il colore preferito del fondatore della Maison, Samuel Fred. Inoltre, il peso in carati allude alla data di compleanno di Fred, nato nell’agosto del 1908. I diamanti di laboratorio, chiamati Fred Audacious Blue, sono montati accanto ad altri, bianchi, perfettamente naturali. Anche questo accostamento è inusuale. I diamanti blu creati in laboratorio pesano ognuno 0,5 carati e sono montati su quattro nuovi pezzi che fanno parte del set di alta gioielleria chiamato Force 10 Duality, ispirato alla collezione Force 10 del marchio. Un altro aspetto inconsueto riguarda lo speciale taglio dei diamanti di laboratorio. Ogni pietraè stata tagliata secondo il metodo Hero Cut con 36 sfaccettature. È un taglio brevettato dal marchio francese, che ha debuttato nel 2022. L’ispirazione per questa superficie è legata alla forma delle vele delle imbarcazioni e a uno scudo.
Alta gioielleria Chaumet con Josephine
Una collezione di gioielli Chaumet rievoca Marie-Josèphe-Rose Tascher de La Pagerie, meglio nota come Giuseppina di Beauharnais, prima moglie dell’imperatore Napoleone dal 1796 al 1809. È stata imperatrice dei francesi dal 1804 al 1809 e regina d’Italia dal 1805 al 1809. A lei, Joséphine, Chaumet dedica la linea Joséphine-l’Aigrette V, gioielli che comprendono due nuove parure: una in oro bianco, l’altra in oro rosa. I gioielli sono realizzati con diamanti in vari tagli e montature, su pezzi delicatamente traforati che ricordano i leggeri pizzi della moda dell’epoca.
La forma a V dell’Aigrette è il tratto caratteristico, così come le gemme con taglio a pera che sembra sia stato il preferito della regina. Diamanti, ma anche rubini e zaffiri sono presentati con questa forma a goccia. E, sempre con una geometria a pera, la collezione propone anche una serie di orologi, che abbinano l’originale forma a un dettaglio in oro con la V rovesciata. Il quadrante è circondato da un bordo in oro rosa punteggiato da diamanti, mentre i cinturini in pelle di coccodrillo sono disponibili in una suite di colori.
Alta gioielleria di Osi Vitoria
Hong Kong è da tempo uno dei centri mondiali dell’alta gioielleria. Fiori, foglie e animali sono le principali fonti di ispirazione di artisti del gioiello come Vitoria Wu, fondatrice nel 2012 del marchio Osi Vitoria. Con alle spalle una famiglia di gioiellieri, Vitoria Wu ha scelto la difficile arte dell’altra gioielleria nelle sue espressioni migliori. Come altri protagonisti della via cinese al gioiello, il brand utilizza spesso una base di titanio per le sue sculture preziose. Questo metallo, di difficile lavorazione, ha però il pregio di essere leggero, resistente e di prestarsi alla creazione di forme e lavorazioni inconsuete.
I materiali sono utilizzati per combinare forme d’arte astratte con elementi ispirati alla natura, a cui sono associate poesie cinesi come “Esseri celesti ubriachi, schiaccianti nuvole bianche” oppure “Sono l’unica sobria tra tutti gli ubriachi”. Sono gioielli che richiedono una lunga progettazione e ancora di più una delicata realizzazione: centinaia di pietre ricoprono le superfici con sfumature create dalle gemme grazie all’abilità degli incastonatori nel posizionare le pietre.
Alta gioielleria firmata Palmiero, un esploratore nel mondo del design prezioso. A cui si aggiungono orologi altrettanto preziosi.
Pare che il cognome Palmiero abbia un’origine antica. Designava i pellegrini cristiani che nel Medioevo si erano recati in Palestina, terra di palme. Il portatore di palma diventava, così, Palmiero. Forse le origini dei nomi familiari hanno poca importanza, ma nel caso di Carlo Palmiero, fondatore del brand Palmiero Jewellery Design, qualche connessione c’è. Anche Carlo Palmiero, infatti, 30 anni fa si è addentrato in pellegrinaggio in un viaggio difficile, quello dell’alta gioielleria. Ma senza limitarsi a una visita di cortesia: a Valenza, nella azienda che porta il suo nome, ha infuso il gusto della scoperta, dell’avventura. Come un vero coraggioso pellegrino alla ricerca del sacro Graal del design.
I gioielli di Palmiero, grazie alla spinta verso la scoperta di nuovi orizzonti, sono pezzi eccezionali, come testimoniano le ultime creazioni della Maison. Per esempio, Collezione Dancing Soul, collier con anima flessibile registrata in oro bianco con diamanti e rubini. Oppure Melting Colors, orecchini in diamanti bianchi e zaffiri rosa degradé su oro bianco, orecchini in diamanti bianchi, colorati e pietre semipreziose su oro bianco: indossando il gioiello le parti si muovono in modo alternato. Oppure la collezione Rise of Sun, dove i raggi di sole sono interpretati da pieghe della superficie d’oro, rischiarate da cascate di diamanti.
È una storia speciale quella di Wallis Hong, nome nuovo dell’alta gioielleria e sorpresa dell’ultima GemGèneve. Lui stesso racconta le tappe più importanti della sua vita che ha i contorni di una favola. Cresciuto in una remota località della Cina (Wan Song), da una madre artista e un padre in gran parte assente, Wallis Hong ha trascorso un’infanzia tra bellezze e pericoli della natura, tra cui ricorda incontri ravvicinati con ragni, serpenti e funghi velenosi. Ma anche con il fascino per farfalle variopinte (questo ha a che fare con la sua attività attuale), fiori e pesci colorati.
Non solo. Nel cuore di Wallis Hong è rimasto anche il tempo passato con il nonno devoto buddista, che ha costruito un tempio, questa volta a Cai Shan. Oppure il tempo passato con la madre a indossare i suoi gioielli e vestiti utilizzati nella sua vita da musicista e collezionista. Dopo un’esperienza come aiuto regista a Pechino, dove aspirava a una carriera da attore, il futuro designer si è trasferito in Spagna, a Madrid, per amore e per sperimentare aria nuova. Era il 2016 e nella città spagnola Wallis Hong ha studiato scultura e pittura all’Accademia d’Arte di Madrid, alternando il tempo con il lavoro nella boutique di Hermès, dove una volta ha avuto come cliente anche la regina Letizia Ortiz.
Ma è stato un incontro con il capolavoro di René Lalique, La donna della libellula, al museo Calouste Gulbenkian di Lisbona, che ha fatto emergere la passione per la gioielleria. O, più precisamente, per l’alta gioielleria scultorea e tecnicamente d’avanguardia, con orecchini di grande volume, ma leggeri perché in titanio, oppure una spilla a forma di farfalla che è il pezzo più eclatante della sua produzione.
Per imparare le tecniche della gioielleria nel febbraio 2019 Wallis ha lasciato il lavoro a Hermès ed tornato in Cina. È stato fortunato: ha incontrato per caso un maestro orafo con 30 anni di esperienza nella creazione di gioielli. O forse sarebbe più preciso definirle sculture, pezzi unici da indossare. E che, secondo Wallis Hong, sono destinati a resistere nel tempo, un secolo, o forse più, come le opere d’arte.
Pasquale Bruni, gioielli tra cuore e natura
Alta gioielleria Pasquale Bruni tra natura e sentimento. Con un gioco di parole: la collezione si chiama Heart to Earth, che riassume il concetto fondamentale della Maison, in equilibrio tra terra e bellezza. Perché Eugenia Bruni, direttore creativo dell’azienda di Valenza, sottolinea sempre nelle sue collezioni una dimensione che prescinde dalla semplice esposizione estetica. Come in questo caso, in cui il richiamo dell’ambiente naturale si coniuga con quello della femminilità e della passione. Tutti elementi che si trasferiscono in una serie di gioielli di alta qualità.
Heart to Earth riprende il marchio di fabbrica della Maison, il fiore a quattro petali, che è rielaborato in oro bianco con un pavé di diamanti, che sono utilizzati anche per delimitare i bordi degli anelli. Oppure per arricchire un lussuoso girocollo con uno zaffiro taglio a goccia che pende dal classico fiore Pasquale Bruni.
Inoltre, i gioielli utilizzano smeraldi, il cui colore verde riprende il tema della natura, accanto al rosso del rubino, colore della passione. Queste gemme arrivano dal Mozambico, da uno dei giacimenti più pregiati in termini di pietre preziose, e al tempo stesso uno dei più eticamente sicuri, a testimonianza dell’attenzione della Maison per l’aspetto etico legato alla provenienza delle gemme. L’altra pietra preziosa per eccellenza, lo zaffiro, si trova qui in una varietà di intenso blu Royal, colore di cielo e mare. In questo caso le gemme arrivano da giacimenti responsabili del Madagascar o Sri Lanka.
Nuovi anelli di alta gioielleria Picchiotti
Morbidi, flessibili, comodi: ma soprattutto di alta gioielleria. Picchiotti presenta nuovi pezzi della sua collezione Xpandable, un sistema brevettato che consente ad anelli e bracciali di adattarsi alla forma del corpo. Una qualità apprezzata, ma difficilmente disponibile per chi acquista alta gioielleria. Per esempio un anello con uno smeraldo taglio pera circondato da diamanti baguette, mentre altri smeraldi abbracciano il gambo del gioiello. Oppure un altro anello, anch’esso con smeraldo, ma in questo caso con il classico taglio smeraldo, incorniciato da altri diamanti.
Sempre con tecnologia Xpandable, ma catalogati come cocktail ring sono tre anelli ognuno dei quali accanto ai diamanti monta tre pietre preziose affiancate: zaffiro, rubino e smeraldo. Sono gioielli top. L’anello con zaffiro, per esempio, ha al centro una pietra dello Sri Lanka da 6,67 carati, affiancata da altri due zaffiri di 2,65 e 2,54 carati. Un’altra versione di questo modello presenta invece tre diamanti per un totale di 6 carati a cui si aggiunge una cornice composta da quasi 3 carati di zaffiri blu.
La collana Vita di Gismondi 1754
Un pezzo unico, alta gioielleria con un design eccezionale: la collana Vita, presentata da Gismondi 1754 è un gioiello che si differenzia da tutti gli altri. Ideata dal direttore creativo e patron dell’azienda genovese Massimo Gismondi, la collana è un gioiello che letteralmente galleggia nell’aria. Un design che ha ispirato anche il nome attribuito al collier: Vita, ispirato al figlio dello stesso Gismondi, pronto per spiccare il volo nel suo percorso nell’età adulta. Il centro di gravità del gioiello è una tanzanite tagliata a goccia di 56,37 carati, avvolta e sorretta da 63,21 carati di diamanti, tra cui uno taglio a pera che chiude uno dei due estremi della collana.
La realizzazione del gioiello, che ha una forte valenza simbolica, ha rappresentato anche una non semplice impresa orafa degli artigiani della Maison, dato che la costruzione del gioiello è sospesa e non c’è incastonatura a bloccare la tanzanite. Leggera e brillante, la collana entra a fare parte della linea di alta gioielleria di Gismondi 1754.
Capri, piccola isola regina del Mediterraneo che si trova di fronte a Napoli, è anche la sede di Chantecler, Maison di gioielleria che coniuga il fascino del luogo con quello del design. Per questo la nuova produzione di Chantecler, soprannome con cui era chiamato il co-fondatore Pietro Capuano, esuberante come il gallo della favola di Edmond Rostand, si ispira all’ambiente marino che circonda l’isola. Un mare che riesce a essere affascinante d’estate, quando Capri si riempie di turisti, ma anche d’inverno. Questa influenza marina si traduce in pezzi di grande impatto, come le collane o gli orecchini a forma di stella marina, con diamanti, perle e pietre come (ovviamente) l’acquamarina. Ma anche ceramica e titanio, senza dimenticare sfumature dal rosso rubino fino all’ametista, verdi smeraldini e intensi, blu freddi e brillanti, quasi iridescenti.
Infine, la Medusa, gioiello con dimensioni generose per orecchini o come ciondolo. La nuova è realizzata in titanio colorato e oro con piccoli diamanti e acquamarina, coerente con l’universo mitico del Mediterraneo esplorato da Chantecler. La Maison, inoltre, presenta nuovi pezzi di collezioni iconiche, come Paillettes, che pubblicheremo in un nuovo articolo.
I bracciali Capri di Buccellati
Nell’alta gioielleria di Buccellati i bracciali occupano un posto speciale. Ora la maison milanese che è entrata a far parte del gruppo Richemont, lancia una nuova edizione dei suoi braccialetti Capri, che si ispirano a colori mediterranei dell’isola italiana che si trova di fronte a Napoli. In tutto sono sei pezzi, che utilizzano smalti colorati per aggiungere la vivacità che caratterizza Capri. I bracciali sono pezzi unici nella combinazione di pietre e smalti e hanno di conseguenza un prezzo da alta gioielleria, che parte all’incirca da 200.000 euro.
È esclusiva anche la distribuzione: i Capri Bangles Special Edition possono essere acquistati esclusivamente nelle due boutique Buccellati a Capri: la storica boutique di Via Camerelle, e presso la nuovissima boutique inaugurata quest’anno presso l’Hotel La Palma. In alternativa, è necessario contattare la Maison attraverso il sito internet. I bracciali Capri utilizzano lo stile che ha reso famoso il marchio italiano. Sono realizzati in oro giallo e bianco, smalto, diamanti bianchi e fancy, pietre come tormaline o zaffiri rosa.
James Taffin, un francese a New York
Date un’occhiata a questo gioiello davvero unico: topazi montati assieme a diamanti su un filo sottile flessibile di oro rosa 18 carati. Lo ha disegnato un francese trapiantato a New York, James Taffin de Givenchy, nipote del leggendario Hubert. James si è innamorato delle pietre dopo essere stato a capo del dipartimento gioielli di Christie’s sulla West Coast degli Usa. Il suo lavoro è ispirato a quello di grandi designer francesi di gioielli, come Raymond Templier e Suzanne Belperron. E ha aperto la sua boutique e studio in Madison Avenue, nella Grande Mela.
La forma della collana, pubblicata dal New York Times, consente di fare a meno del fermaglio. James Taffin è abile nel reinterpretare le pietre antiche e rare attraverso forme molto originali. Per esempio, nelle intenzioni del designer questa collana ricorda un punto esclamativo astratto. I due topazi rosa sono di epoca vittoriana, con sfumature leggermente differenti: uno è a forma di pera, da 3,5 carati, quello più grande con sfumature malva, 39 carati, ha un taglio ovale. Incastonati nella collana ci sono inoltre 105 diamanti. Per realizzare questo pezzo di gioielleria ci sono volute 60 ore. Ma il designer ha anche altri interessi: fedele alle sue origini francesi e al suo cognome, si interessa anche ai profumi ambientali e alle fragranze. Nel 2011, Barneys a New York ha lanciato una capsule Taffin Home Fragrance collection di candele profumate realizzate a mano in Francia e presentati in contenitori di bachelite disegnati da Givenchy. <
Mattioli in volo con Butterfly
Farfalle di alta gioielleria in volo. È Mattioli, questa volta, a utilizzare una delle immagini più ricorrenti nel mondo della gioielleria: l’insetto volante dotato di ali colorate, che ispira leggerezza, fantasia, bellezza. Ma, in questo caso, Mattioli si ispira anche al concetto di metamorfosi, sinonimo di rinnovamento e trasformazione. La Maison torinese ha realizzato la parure Butterfly come un one-of-kind in oro bianco 18 carati e diamanti bianchi. La collana ha la particolarità di essere componibile e scomponibile: il ciondolo a farfalla può essere staccato e utilizzato anche come una spilla.
Il peso dei diamanti utilizzati è, rispettivamente, di 12,44 carati per gli orecchini, di 35,67 carati per la collana con ciondolo farfalla e di 5,84 carati per l’anello. Butterfly è un set che si aggiunge alle collezioni di alta gioielleria di Mattioli, come Fireworks, Reve_r, Aqua, Ventagli e l’ultima arrivata, Smarties.
Una maxi rubellite per Marco Bicego
La collezione Alta di Marco Bicego, che è la linea di alta gioielleria della Maison veneta, attinge dal repertorio dell’azienda per proporre pezzi in versione alta gamma. Due nuove immagini si aggiungono ora alle creazioni presentate lo scorso anno e in occasione di Haute Jewels Geneva in primavera. Si tratta di una collana con pendente con una rubellite di 38,26 carati dal taglio a goccia e incastonata finemente in una cornice in oro giallo 18 carati, ulteriormente arricchita da un elegante pavé di diamanti taglio brillante, per una caratura totale di 1,47 carati.
In sintonia con questo gioielli è l’anello multifilo in oro 18 carati, con fili di spirale piatta che si intrecciano con due eleganti fasce arricchite da 26 diamanti taglio brillante per una caratura totale di 0,78 carati. L’anello è ulteriormente arricchito da una tormalina rosa taglio cushion di 2,29 carati.
Marco Bicego rinnova anche collezioni continuative come Africa, con una collana a doppia linea di sfere degradé in oro giallo 18 carati, sempre con la tecnica orafa della Maison, che prevede l’incisione a mano del metallo con l’antica tecnica del bulino millerighe. Tecnica utilizzata anche per il bracciale multifilo di sfere in oro giallo 18 carati di varie dimensioni.
Alta gioielleria marina di Mikimoto
Mikimoto = perle. Questa semplice equazione rimane valida a 130 anni nell’anno dell’anniversario del fondatore della Maison giapponese Kokichi Mikimoto. Che è anche colui che ha capito che si possono coltivar le perle, preziose sfere che un tempo erano rarissime perché frutto del capriccio del mare. Mikimoto è anche un marchio di gioielleria che propone sorprendenti collezioni di alta gamma. Come Praise to the Sea, che si ispira all’ambiente naturale in cui le perle si formano. I gioielli ricordano la spuma, le onde, i flutti, la flora e la fauna marina, ma non utilizzano solo le pregiate perle dei Mari del Sud o le Akoya selezionate da Mikimoto.
L’alta gioielleria di Praise to the Sea comoprende anche diamanti con taglio a rosa, berillo, tanzanite, tormalina, ametista, granato, zaffiro, spinello, alessandrite e acquamarina. Uno dei gioielli più interessanti, per esempio, è una collana di oro bianco e perle Akoya che rievoca una balenottera azzurra madre e figlio che nuotano insieme. Al centro si trova una tormalina da 41,54 carati che simboleggia l’aura della creatura, intorno alla quale sono raffigurati banchi di pesci, composti da gemme di zaffiro, acquamarina, granato e diamanti. Oppure l’anello con una perla South Sea al centro, con una corolla che raffigura le onde con zaffiri e diamanti, in una sfumatura che rimanda alle profondità marine.