È una storia speciale quella di Wallis Hong, nome nuovo dell’alta gioielleria e sorpresa dell’ultima GemGèneve. Lui stesso racconta le tappe più importanti della sua vita che ha i contorni di una favola. Cresciuto in una remota località della Cina (Wan Song), da una madre artista e un padre in gran parte assente, Wallis Hong ha trascorso un’infanzia tra bellezze e pericoli della natura, tra cui ricorda incontri ravvicinati con ragni, serpenti e funghi velenosi. Ma anche con il fascino per farfalle variopinte (questo ha a che fare con la sua attività attuale), fiori e pesci colorati.
Non solo. Nel cuore di Wallis Hong è rimasto anche il tempo passato con il nonno devoto buddista, che ha costruito un tempio, questa volta a Cai Shan. Oppure il tempo passato con la madre a indossare i suoi gioielli e vestiti utilizzati nella sua vita da musicista e collezionista. Dopo un’esperienza come aiuto regista a Pechino, dove aspirava a una carriera da attore, il futuro designer si è trasferito in Spagna, a Madrid, per amore e per sperimentare aria nuova. Era il 2016 e nella città spagnola Wallis Hong ha studiato scultura e pittura all’Accademia d’Arte di Madrid, alternando il tempo con il lavoro nella boutique di Hermès, dove una volta ha avuto come cliente anche la regina Letizia Ortiz.
Ma è stato un incontro con il capolavoro di René Lalique, La donna della libellula, al museo Calouste Gulbenkian di Lisbona, che ha fatto emergere la passione per la gioielleria. O, più precisamente, per l’alta gioielleria scultorea e tecnicamente d’avanguardia, con orecchini di grande volume, ma leggeri perché in titanio, oppure una spilla a forma di farfalla che è il pezzo più eclatante della sua produzione.
Per imparare le tecniche della gioielleria nel febbraio 2019 Wallis ha lasciato il lavoro a Hermès ed tornato in Cina. È stato fortunato: ha incontrato per caso un maestro orafo con 30 anni di esperienza nella creazione di gioielli. O forse sarebbe più preciso definirle sculture, pezzi unici da indossare. E che, secondo Wallis Hong, sono destinati a resistere nel tempo, un secolo, o forse più, come le opere d’arte.