Bomba card

Bomba card in gioielleria

gioielleriaLa limitazione all’utilizzo dei contanti (a mille euro) non piace ai gioiellieri italiani, che chiedono regole europee omogenee. La lotta all’evasione fiscale, che ha indotto diversi governi a stringere sull’utilizzo obbligatorio di carte di credito e bancomat, per rendere tracciabili i pagamenti, secondo i gioiellieri ha depresso ulteriormente le vendite. «Ci auguriamo che si prosegua con celerità sulla strada dell’adozione di criteri omogenei per la circolazione e l’utilizzo del contante, coinvolgendo in primis i Paesi membri dell’Ue, ma intervenendo anche a livello internazionale più ampio», spiega il presidente di Federpreziosi Giuseppe Aquilino, «come, in effetti  si è già in parte riusciti a fare con gli Stati del G8 e del G20, che hanno inserito il tema nell’agenda dei loro summit».

Giovanni Aquilino
Giovanni Aquilino

Secondo Aquilino, a livello europeo è importante che si continui a focalizzare maggiormente  e con rapidità, l’attenzione sugli interventi che attengono alle disparità di condizioni «per quanto concerne i costi delle transazioni, i limiti dell’utilizzo del contante così inspiegabilmente e ingiustamente discriminanti per alcuni Paesi, in testa a tutti il nostro». Federpreziosi fa notare che c’è un’enorme discrepanza tra la soglia dei mille euro dell’Italia, e quella di altri Paesi come il Belgio con 15mila euro, la Danimarca (13.400 euro), Francia (3mila euro), Romania (2.300 euro), Slovenia (15mila euro), Spagna (2.500 euro), mentre negli altri Paesi non vi è alcun limite. Solo in Portogallo e in Grecia sono in vigore limiti restrittivi paragonabili a quelli italiani: mille euro nel primo caso e 1.500 nel secondo. «Lo studio pubblicato da Bankitalia nel Gennaio 2013 ha evidenziato come il problema dell’economia sommersa non sia sufficiente a spiegare il basso utilizzo di strumenti di pagamento elettronici nelle transazioni al dettaglio ma quanta rilevanza abbiano anche fattori di sviluppo, quali la capacità innovativa e il reddito pro capite», accusa Aquilini. «Il nostro Paese si è adeguato con grandi sacrifici di tutti, e di alcune categorie in particolare, a regole imposte e penalizzanti al punto tale che rischiano di compromettere possibilità di ripresa in tempi ragionevolmente brevi per permetterci la pura e semplice sopravvivenza. E qui sta a noi di continuare a mantenere la pressione a livello del nostro sistema politico e finanziario». Federico Graglia 

Bomba card
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