In Italia diminuisce drasticamente il numero delle gioiellerie. In compenso, crescono le vendite di preziosi online. Non solo. Le gioiellerie che operano sul web presentano in media ricavi pressoché doppi rispetto alle gioiellerie che non hanno innovato nel mondo digitale. Sono alcuni dei dati forniti dal direttore di Federpreziosi (associazione che riunisce parte delle gioiellerie italiane), Steven Tranquilli, durante Ecomm Fashion 2020, la prima digital convention nazionale interamente dedicata al mondo della moda italiana organizzata da Velvet Media.
I numeri mostrati durante l’evento online sono interessanti: sono oltre 14.600 le gioiellerie che operano in Italia e danno lavoro a quasi 37 mila addetti. In sette anni tuttavia, dal 2012 a inizio 2020, il comparto ha perso quasi un migliaio di imprese e oltre 3 mila addetti. Le principali ragioni della contrazione del tessuto distributivo, secondo l’analisi di Federpreziosi, hanno a che fare con la progressiva riduzione dei consumi e all’avvento del commercio elettronico (e a questi fattori si aggiunge, poi, la recente emergenza covid).
I dati relativi alle vendite nelle gioiellerie elaborati dall’Osservatorio di Federpreziosi Confcommercio indicavano a fine dicembre dello scorso anno oltre il 56% delle imprese associate che segnalava un peggioramento dei ricavi negli ultimi due anni (2018-2019) rispetto ai due anni precedenti (2016-2017). Per il 50,3% di queste gioiellerie la diminuzione dei ricavi era da imputarsi alla propria clientela storica: un dato particolarmente accentuato nelle regioni del Centro e del Sud.
Economia digitale
In Italia nel corso degli ultimi cinque anni le gioiellerie che si sono dotate di un sito web o anche solo di una pagina sui social sono aumentate del 7,1% (erano il 66,0% nel 2015 sono il 70,7% nel 2019). In aumento anche le imprese che svolgono attività di e-commerce: dal 52,9% del 2018 al 53,1% del 2019. Il dato è raddoppiato nel corso degli ultimi cinque anni e indica che le gioiellerie stanno comprendendo (era ora) che il digitale oggi rappresenta l’elemento chiave nella scelta di marchi e prodotti e cercano di coglierne tutte le opportunità.
Le gioiellerie che operano sul web, come accennato, presentano in media ricavi pressoché doppi rispetto a quelle che non hanno innovato nel mondo digitale. Il 48,1% delle gioiellerie ha sia un proprio sito web sia un profilo della propria gioielleria sui social network, ma il 22,6% ha solo il profilo sui social, e il 29,3% non ha alcuna strategia di comunicazione.
Facebook è di gran lunga il social network più utilizzato, la quasi totalità delle gioiellerie ne fa uso. In maggioranza l’uso dei social network è finalizzato all’acquisizione di visibilità (69,0%). Il 41,5% delle gioiellerie associate attribuisce grande importanza alla propria proposta on line, non fosse altro che per ragioni di immagine.