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Hannah Martin, orgoglio e Rock N’ Roll

I gioielli a tiratura limitata di Hannah Martin, a Londra. Un po’ ribelli e un po’ trasgressivi ♦

La Central St Martins School di Londra merita la medaglia (d’oro, ovviamente) per essere una fabbrica inesauribile di designer di alto livello. Una di queste è Hannah Martin (quasi lo stesso nome della scuola, coincidenza), che ha iniziato a lavorare come consulente per altri marchi del lusso a Parigi, zona Place Vendôme. Inevitabilmente, ha poi messo a frutto la propria capacità con un marchio che porta il suo nome, assieme al partner commerciale, Nathan Morse. Nel 2005 ha così fondato a Londra il suo brand. La sua filosofia, un po’ a sorpresa, poggia su tre pilastri che a prima vista non sono tutti collegabili con la gioielleria: autenticità, creatività e onestà.

Piercing in oOro giallo 18 carati con perla marrone di Tahiti e diamanti champagne
Piercing in oOro giallo 18 carati con perla marrone di Tahiti e diamanti champagne

Tre valori importanti, così come sono essenziali le scelte stilistiche, unite alla attenzione per gli aspetti tecnici della realizzazione. Molti pezzi sono realizzati su ordinazione, altri sono in tiratura limitata. Ogni pezzo è prodotto a mano dai migliori artigiani di Londra, sia nel laboratorio che attraverso una rete intricata di specialisti in Hatton Garden: «Siamo sfacciatamente orgogliosi del nostro legame diretto con la natura storica del mestiere», è il commento di Hannah Martin. I risultati le danno ragione. Come per la collezione, It’s Only Rock N’ Roll, che ha i suoi riferimenti dall’idea di un mondo giovanile.

Anello Teardrop in oro
Anello Teardrop in oro
Piercing Teardrop in oro
Piercing Teardrop in oro
Ciondolo in oro bianco e diamanti
Ciondolo in oro bianco e diamanti
Hannah Martin a GemGenève
Hannah Martin. Copyright: gioiellis.com

Guida ai gioielli rivière

Rivière e Tripla X: due termini che ogni tanto sono utilizzati in gioielleria. Volete sapere che cosa significano rivière e Tripla X? Leggete qui ♦

Tempo fa, a New York, in un’asta di Bonhams, una collana rivière di 51 diamanti, classificati triple X-Cut, è stata venduta per 1,2 milioni dollari. Per la cronaca, è stato il gioiello che ha totalizzato il prezzo più alto. Ogni diamante della collana è stato accompagnato da un certificato del Gemological Institute of America. I diamanti in questione pesano oltre 70 carati: nella collana sono uniti da un fermaglio a forma di cuore del peso di 2,04 carati. Le pietre sono montati in platino. Ma sapete che cosa significano le definizioni rivière e tripla X?

Collana rivière di diamanti di metà XIX secolo
Collana rivière di diamanti di metà XIX secolo

Rivière. Il termine rivière deriva dalla parola francese che sta a significare fiume. Nella gioielleria indica una fila di pietre che hanno le stesse dimensioni oppure in scala, cioè da più grandi a gradatamente più piccole. È anche un modo per valorizzare il più possibile le pietre di diverse misure e ordinarle secondo uno schema geometrico. È un set utilizzato spesso per le collane di diamanti, più raramente con altre pietre. Molto alla moda in Inghilterra durante il periodo georgiano, le collane in stile rivière sono popolari ancora oggi.

Collana rivière in stile art déco in oro bianco, tormalina, malachite, onice e diamanti
Boucheron, collana rivière in stile art déco in oro bianco, tormalina, malachite, onice e diamanti

Le collane rivière sono di solito progettate senza ornamenti, per valorizzare le pietre utilizzate. Ma in alcuni casi queste collane nascondono un piccolo anello che consentono di aggiungere un pendente. C’è anche un motivo pratico quando si tratta di collane con pietre di diversa dimensione: valorizzare quelle più grandi, disponendole sulla parte anteriore della collana, rende  il gioiello più snello. L’effetto prospettico delle pietre che diventano più piccole quando si avvicinano alla nuca, inoltre, rende la collana più slanciata. Infine, è difficile per un gioielliere avere a disposizione tante pietre della stessa dimensione e della medesima qualità. In questo modo si risolve il problema.

Nicole Kidman con una collana rivière in un'immagine di qualche anno fa
Nicole Kidman con una collana rivière in un’immagine di qualche anno fa

Tripla X. Conosciuta anche come «Triple Ex», è una denominazione informale, per lo più nel settore del commercio, che significa un diamante che ha ottima cesellatura, simmetria e taglio. La definizione è destinata solo ai diamanti taglio brillante.

La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor. Stima: 1,2-1,5 milioni di dollari
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor
Bonhams Riviere necklace
La collana rivière venduta da Bonham’s per 1,2 milioni di dollari
Collana rivière a tre fili
Collana rivière a tre fili
collana cartier
Collana Rivière di Cartier. Venduta per 2,8 milioni di dollari

Corallo per le feste in rosso

Quali gioielli indossare per i giorni di festa? Il rosso è il colore delle feste invernali ed è anche il colore del corallo, che può dare un tocco di vivacità in più ♦
Le feste invernali sono colorate di rosso, come il corallo. Per questo i gioielli con questo materiale possono essere un’ottima scelta da indossare  per i giorni delle festività invernali, assieme all’oro e al colore verde. Infatti, le sfumature di rosso stanno generalmente bene con un vestito elegante e sono in linea con l’atmosfera natalizia. Un altro vantaggio è che i gioielli con il corallo rosso sono abbastanza facili da trovare. Ma, attenzione: scegliete quelli che possono dimostrare di essere sostenibili da un punto di vista ambientale. Molti gioiellieri, che hanno capito che non si può rischiare di compromettere le colonie corallifere già messe a dura prova dall’innalzamento delle temperature, possono esibire certificati che comprovano una provenienza sostenibile del corallo usato per i gioielli.

Anello in oro con corallo rosso e diamanti
Ciaravolo, anello in oro con corallo rosso e diamanti

Inoltre, se avete dei gioielli come quelli che pubblichiamo in questa pagina, fate attenzione a non rovinarli. Il corallo è un materiale naturale, bello ma anche delicato. I gioielli di corallo vanno trattati con molta attenzione. Il corallo, come perle, è un prodotto di origine animale (è composto da micro organismi) e non è una pietra preziosa o un minerale. I minuscoli coralli vivono nel mare e costituiscono con gli anni degli scheletri calcarei. Ecco perché bisogna fare attenzione. Qui trovate i suggerimenti giusti per conservare al meglio il corallo.

Anello con corallo rosso e tsavoriti
Alex Ball, anello con corallo rosso e tsavoriti

Come pulire il corallo. Deve essere pulito con un panno morbido umido e risciacquato con acqua calda e sapone, poi asciugato con attenzione. Ma non deve essere messo in un pulitore di gioielli ad ultrasuoni, né sottoposto a un bagno nell’acqua. Se il gioiello è polveroso, si può eliminare la polvere anche utilizzando una bomboletta di aria compressa, di quelle che si utilizzano per pulire l’interno dei computer.

Sautoir di corallo rosso e diamanti
Chantecler, sautoir di corallo rosso e diamanti
Anello della collezione Riviera in oro bianco, diamanti, corallo
Avakian, anello della collezione Riviera in oro bianco, diamanti, corallo
Orecchini in corallo rosso Cavolfiore
Cassandra Goad, orecchini in corallo rosso e oro Cavolfiore
Bracciale con corallo intrecciato
Eredi Jovon, bracciale con corallo intrecciato
Bracciale in argento 925 con sfere in pietra naturale e corallo mediterraneo. Prezzo: 63,35 euro
Salvatore Collaro, bracciale in argento 925 con sfere in pietra naturale e corallo mediterraneo

Tutto sulla tsavorite

La tsavorite ha già compiuto 50 anni: è stata scoperta nel 1967. La storia della tsavorite è molto avventurosa, e comprende anche un omicidio ♦︎

La storia. Nel 1967, in Tanzania, il geologo scozzese Campbell R. Bridges stava camminando in campagna quando un bufalo lo ha caricato. Per salvarsi la vita Campbell è saltato in un pozzo, dove ha notato una roccia verde brillante. Non è stato in grado di estrarre un campione, visto che era impegnato a salvarsi. Ma la curiosità lo ha spinto fare delle ricerche e sette anni dopo ha scoperto una gemma simile agli smeraldi: la tsavorite.

Orecchini in oro 18 carati, diamanti, tsavoriti
Neha Dani, orecchini in oro 18 carati, diamanti, tsavoriti

Le miniere in Tanzania, però, sono state nazionalizzate negli anni Settanta, e Campbell Bridges ha spostato le sue ricerche in Kenya. In una zona impervia ha trovato di nuovo un giacimento di tsavorite. Convinto che fosse una pietra preziosa, ha costruito una casa in cima a un albero  per difendersi dagli animali feroci e ha arruolato un pitone a fare la guardia alle prime gemme che aveva trovato. In seguito nella sua tenuta ha messo anche dei leopardi invece i cani da guardia. Ma non è servito a evitare la sua morte: nel 2009, a 71 anni, Campbell è stato ucciso in un’imboscata tesa da una ventina di banditi che volevano sfruttare la sua concessione mineraria. Oggi l’estrazione della tsavorite è affidata al figlio, Bruce Bridges, ma procede con molta difficoltà.

Campbell Bridges e la casa sull'albero che è stata la sua prima base
Campbell Bridges e la casa sull’albero che è stata la sua prima base

Caratteristiche. La tsavorite prende il nome del Tzavo National Game Park al confine tra Kenya e Tanzania in cui la pietra fu scoperta per la prima volta e dove si trovano le uniche miniere conosciute. È una pietra verde, che da un punto di vista gemmologico è una varietà di granato, in particolare grossularia. Il merito della diffusione della tsavorite è di Tiffany, che negli anni Settanta ha iniziato a farla conoscere: Campbell Bridge era un geologo consulente della Maison americana. È stato proprio Henry Platt, presidente della Tiffany, a proporre il nome di tsavorite alla pietra ancora sconosciuta.

Una spilla di Tiffany in oro bianco con tsavorite, diamanti e perle
Una spilla di Tiffany in oro bianco con tsavorite, diamanti e perle

Il colore. La pietra va dal verde pallido a un verde molto intenso, assai brillante in tutte le tonalità. Come tutti gli altri granati, la tsavorite ha un alto indice di rifrazione alla luce. Al contrario di altre pietre, non subisce trattamenti per farla diventare più brillante, non viene scaldata e neppure immersa nell’olio. La sua durezza è simile a quella dello smeraldo, ma è più resistente agli urti. Rispetto allo smeraldo è anche più facile da tagliare e meno soggetto ai danneggiamenti accidentali. È particolarmente utilizzabile per l’incastonatura cosiddetta invisibile. Di solito le pietre sono piccole, è raro trovare pietre grezze di dimensioni superiori ai 5 carati. Il suo prezzo è in costante ascesa.

Anello in platino con tsavorite e diamanti
Anello in platino con tsavorite e diamanti by Tiffany
Hemmerle, anello in alluminio con tsavorite
Hemmerle, anello in alluminio con tsavorite
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Anello in oro rosa, argento annerito, tsavorite, zaffiri gialli, diamanti
Arteau, anello in oro rosa, argento annerito, tsavorite, zaffiri gialli, diamanti
Valerio, anello con rubini e tsavorite
Shaill Jhaveri, Valerio, anello con rubini e tsavorite
Bracciale Butterfly in oro nero, opali, tsavoriti, diamanti neri, bianchi e champagne
Wendy Yue, bracciale Butterfly in oro nero, opali, tsavoriti, diamanti neri, bianchi e champagne
Michele della Valle, collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Michele della Valle, collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Lydia Courteille, anello in oro rodiato, diamanti gialli, zaffiri, tsavoriti e onice
Lydia Courteille, anello in oro rodiato, diamanti gialli, zaffiri, tsavoriti e onice
Orecchini Jolene in oro rodiato, diamanti, tsavorite
Neha Dani, orecchini Jolene in oro rodiato, diamanti, tsavorite

Gioielli per le feste con Oscar Heyman

Oscar Heyman, uno degli emblemi del lusso nella gioielleria americana, ha dedicato una collezione alle feste invernali ♦

Il mito di Babbo Natale deriva da un personaggio realmente esistito: San Nicola, vescovo di Myra (oggi si chiama Demre ed è una città della Turchia). Secondo la leggenda, San Nicola ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli, rapiti ed uccisi da un oste. Per questo prodigio è considerato il santo Protettore dei bimbi. San Nicola dalla Turchia è arrivato fino in Italia, a Bari (dove è sepolto) e dal Sud dell’Italia il mito si è lentamente diffuso in Occidente, per poi trasformarsi nell’Ottocento in un uomo anziano, grasso e con la barba bianca, che porta doni ai bambini.

Spilla in oro, perla placcata, onice, zaffiri, 120 diamanti
Spilla uomo di neve in oro, perla placcata, onice, zaffiri, 120 diamanti

Babbo Natale, o Santa Claus, come lo conosciamo oggi è, però, soprattutto un’invenzione della Coca-Cola, che negli anni Trenta ha promosso quell’immagine, con l’obiettivo di far bere una bevanda gelata anche in pieno inverno. I due miti, quello della bevanda gassata e del dispensatore di regali, si sono affermati a vicenda, diventando due icone americane. Così non è strano che Oscar Heyman (ne abbiamo parlato qui) uno dei gioiellieri a stelle e strisce più famoso, simbolo del lusso e dell’anima americana più classica, abbia dedicato ai simboli delle feste natalizie una piccola, pregevole, collezione. Certo, se Babbo Natale regalasse uno di questi gioielli non sarebbe una cattiva idea…

Spilla Stella di Natale, con 24 rubini baguette, 75 rubini squadrati, 35 diamanti,
Spilla Stella di Natale, con 24 rubini baguette, 75 rubini squadrati, 35 diamanti,
Spilla Corona con 12 rubini, 24 diamanti, 12 smeraldi
Spilla Corona con 12 rubini, 24 diamanti, 12 smeraldi
Orecchini in platino, diamanti e rubini taglio baguette
Orecchini in platino, diamanti e rubini taglio baguette

 

I gioielli belli ma strani

I gioielli più sorprendenti: dal guanto con diamanti alle manette con pavé ♦

Gioielli strani. Non ci sono solo le classiche collane con perle, oppure l’anello con solitario: designer e gioiellieri ogni tanto si lasciano andare a incredibili fantasie. Per esempio, che direste di un guanto tempestato di brillanti? C’è, ed è stato ideato da Jacob & co. Oppure potrebbero piacervi degli auricolari rosa con cristalli Swarovski. Nel caso, ci ha pensato un brand indiano che si chiama iWave. Oppure, ancora, i sandali infradito con gemma di cristallo proposti qualche anno fa da Tamara Comolli.

Flip flop con gemma intagliata, by Tamara Comolli
Flip flop con gemma intagliata, by Tamara Comolli

C’è, poi, il capitolo scarpe: gli stilisti si sono sbizzarriti a creare scarpe che sembrano gioielli o gioielli che sembrano scarpe, fate voi. Un esempio: le calzature firmate Casadei, con cristalli Swarovski. Oppure quelle di Ruthie Davis che sono piaciute, dicono, a Beyoncé, Penelope Cruz, Jennifer Lopez, e Lady Gaga. Forse il gioiello più sorprendente, però, è rappresentato dal paio di manette tempestate di brillanti firmato qualche anno fa dal gioielliere svizzero de Grisogono, che però adesso non c’è più.
Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi
Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi

Se escludiamo che siano utilizzate da poliziotti con la mania del lusso, nasce il sospetto che siano destinate agli appassionati di 50 sfumature di grigio. Meno inconsueto come oggetto, ma altrettanto prezioso è, invece, lo spry per profumo ornato con in geko composto da piccoli smeraldi colombiani, che si arrampica su rami disegnati da diamanti. Qualcuno, invece, alzerà il sopracciglio di fronte al choker-collare per cani di cuoio e oro, con pendente a forma di osso: è firmato Chopard ed è destinato ad animali di compagnia di alto lignaggio.
Chopard, collare per cani in oro e cuoio
Chopard, collare per cani in oro e cuoio

Un po’ fuori dal comune, bisogna ammetterlo, è stata anche la penna Grace Kelly di Montblanc, tempestata di diamanti e zaffiri rosa: chissà che cosa si può scrivere con un oggetto del genere. Sembra più tradizionale, ma non lo è, la gonna di Titan Industries, con disegni formati da zirconia cubica e cristalli Swarovski: attente a sedervi, però. Non poteva mancare la tecnologia: un copri iPad colorato di cristalli per sentirsi al passo con la tecnologia.

Anello della collezione My Secret Glass in oro, vetro zaffiro, opale, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello della collezione My Secret Glass in oro, vetro zaffiro, opale, diamanti di Dreamboule. Copyright: gioiellis.com
Anello hamburger in oro rosa, diamanti champagne, zaffiri, tsavorite, rubini
Anello hamburger in oro rosa, diamanti champagne, zaffiri, tsavorite, rubini by Nadine Ghosn
Guanto con 17 carati di diamanti by Jacob & co
Guanto con 17 carati di diamanti by Jacob & co
Auricolari con cristalli di Swarovski
Auricolari con cristalli di Swarovski
Manette con diamanti bianchi e neri proposta dalla maison di Ginevra De Grisogono (che ora non c'è più)
Manette con diamanti bianchi e neri proposta dalla maison di Ginevra De Grisogono (che ora non c’è più)
La penna Montblanc Grace Kelly con gemma
La penna Montblanc Grace Kelly con gemma

4 cose da sapere prima di regalare un gioiello

Quattro consigli da un’esperta per chi vuole regalare un gioiello. Leggeteli e, soprattutto, non dimenticateli.

Come scegliere un gioiello in regalo? Una domanda che crea non poche preoccupazioni. Un aiuto è arrivato un po’ di tempo fa da Angelina Chen, vice presidente senior e responsabile delle vendite online di Christie’s Jewellery, che ha pubblicato alcune considerazioni e quattro consigli. Meglio leggerli e seguirli. e se volete saperne ancora di più, potete leggere Che cosa regalare a una donna? e, in particolare, come decidere quale anello regalare.  Perché i gioielli costano e, spesso, diventano anche un investimento: prima di acquistarli, quindi, occorre sceglierli attentamente. Quindi, se avete intenzione di regalare un gioiello leggete prima questi consigli.
Un pacchetto regalo
1 Individuare il colore. Secondo Angelina Chen una buona idea è osservare quali sono i colori preferiti degli abiti della persona che riceverà il dono, i vestiti che indossa più spesso. Un suggerimento, dunque, è cercare un gioiello che abbia come tonalità quel colore. Per esempio, per chi ama il blu si possono scegliere zaffiri, ma anche semplici turchesi, chi ama il verde può optare sugli smeraldi, tsavoriti o tormaline di quella tonalità. Nel dubbio, c’è sempre il colore che va sempre di moda: quello dei diamanti bianchi, cioè incolori.

Granato spessartite by Nomad's
Granato spessartite by Nomad’s

2 Scegliete lo stile. C’è chi ama lo stile moderno e i gioielli con un design contemporaneo e chi, invece, preferisce le forme tradizionali: il classico anello solitaire, la collana con un filo di perle, un semplice bracciale d’oro. Quindi, prima di scegliere, osservate bene le inclinazioni estetiche di chi riceverà il vostro regalo: è una donna conservatrice e tradizionalista in fatto di abiti, oppure cambia spesso per restare sull’onda della moda? In ogni caso, i gioielli di pregio, creati da una grande marca, sopravvivono alle epoche storiche e alle mode e quindi sono un po’ più sicuri. Con un gioiello meno costoso, invece, non si può sbagliare: deve essere coerente con lo stile dei monili e degli abiti indossati.

Serafino Consoli, bracciali e anelli
Serafino Consoli, bracciali e anelli

3 Attenti alle collezioni. Ci sono donne che amano un genere di gioiello e vogliono indossarlo sempre, con piccole varianti. Per esempio, un anello in oro bianco con diamante, oppure un semplice orecchino realizzato con gli stessi materiali. Ma anche pezzi diversi di una stessa collezione: per esempio, potete regalare un anello e, se il gioiello è stato realmenbte apprezzato (bisogna esserne sicuri), potete continuare con un bracciale o una collana della stessa collezione. Se una donna ha nel cassetto un certo numero di gioielli simili, è probabile non disdegni di riceverne un altro, ovviamente con qualche variante sul tema.

Collana di Hermès indossata
Collana di Hermès indossata

4 Cercate i pezzi mancanti. Un’idea brillante (nel vero senso della parola) è integrare una serie di gioielli con il pezzo mancante. Per esempio, chi ha tanti gioielli in oro bianco potrebbe desiderare un pezzo in oro rosa da aggiungere alla propria raccolta. Chi ha tanti orecchini probabilmente desidera incrementare il numero degli anelli, e così via. Lo stesso discorso è valido per i gioielli della stessa serie di una stessa marca.

Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi di Jacob & Co, indossata

Come comportarsi in gioielleria

Volete acquistare un gioiello? Sappiate che i gioiellieri giudicano il vostro comportamento. Ecco che cosa non dovete fare assolutamente quando entrate in una gioielleria ♦

Che cosa pensa un gioielliere quando entrate nel negozio? Saperlo è importante. Spesso tra cliente e gioielliere c’è un rapporto che dura da anni, scandito da tanti acquisti: l’anello di fidanzamento, l’orologio da regalare per il compleanno, la collana per l’anniversario di matrimonio… Ma, come in tutte le attività commerciali, anche un buon rapporto può deteriorarsi. Un venditore di gioielli fa il suo mestiere e voi dovete fare il vostro. Ecco, quindi, che leggere nel pensiero dello specialista della gioielleria può essere utile. Questi sei punti sintetizzano che cosa il gioielliere si aspetta da voi.

La boutique Repossi, a Parigi
La boutique Repossi, a Parigi

1 Anche se il gioielliere di fiducia ha con voi un rapporto amichevole, non dimenticate che si tratta pur sempre di un’attività commerciale. Alla fine della giornata il gioielliere guarda quanto ha incassato. Quindi, non scambiate il gioielliere per un consulente o un esperto da consultare disinvoltamente. Molti, per esempio, entrano in un negozio per chiedere una stima su un gioiello di loro proprietà che, magari, vogliono mettere in vendita. Non è un atteggiamento gradito al gioielliere, a meno che non sia lui che vi ha venduto il gioiello che volete valutare. Portare in negozio un anello o una collana acquistata altrove può andare bene una volta, se siete clienti abituali, ma non di più. Probabilmente il vostro gioielliere ha un oggetto simile a quello che gli state chiedendo di valutare: mostrargli un prodotto della concorrenza potrebbe irritarlo.

Non sottovalutate l'esperienza
Non sottovalutate l’esperienza

2 Il gioielliere cerca di individuare le possibilità economiche del cliente e di proporgli anello, collana o orecchini che possono soddisfare le sue esigenze ed essere dimensionati per il budget a disposizione. Se il gioielliere è un bravo professionista, quindi, riuscirà a offrire anche un buon prezzo per il gioiello. In cambio, però, si aspetta fedeltà dal cliente. Può essere un accordo vantaggioso per entrambi.

L'interno di Harry Winston, a New York
L’interno di Harry Winston, a New York

3 Certo, chi compra un gioiello non è certo un orafo o un gemmologo. Però i gioiellieri sono infastiditi dalla completa ignoranza in materia. Saranno pronti a spiegare le caratteristiche di un oggetto che vi piace e a farvi comprendere perché un gioiello ha un dato prezzo. In cambio si aspettano che il cliente capisca perché un gioiello è più costoso di un altro oppure le differenze più semplici tra diversi diamanti (certo, chi legge questo articolo di gioiellis.com è avvantaggiato). Insomma, se il cliente ha qualche nozione di base il gioielliere è più ben disposto e, magari, più flessibile riguardo al prezzo.

Tiffany, a New York
Tiffany, a New York

4 A proposito di prezzo: quando guardate il cartellino che riporta il costo di un gioiello, tenete conto di quanto costa al gioielliere avere un magazzino, comprare oro, pietre preziose, disegnare un gioiello originale, incaricare gli artigiani per la lavorazione. Mantenere una gioielleria, in particolare quelle piccole, è un investimento cospicuo in termini di capitale immobilizzato, che se ne sta lì sotto forma di anelli e collane. Il gioielliere si aspetta che vi rendiate conto che mantenere un punto vendita di preziosi non è come gestire una panetteria.

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5 Prima di entrare in una gioielleria è bene aver chiaro quanto siete disposti a spendere, oltre a quale tipo di gioiello è il vostro obiettivo. Non avere la minima idea di quello che si desidera rende difficile, per il gioielliere, determinare quale sia il prodotto più adeguato per voi. In ogni caso, inutile pretendere gioielli di alta qualità con un budget troppo basso. Prima di entrare in una gioielleria pensate a che cosa vorreste ottenere.

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6 Non protestate con il gioielliere se il vostro anello ha perso una pietra, la collana è diventata opaca e il bracciale è ammaccato. I gioielli sono oggetti delicati e si usurano. Collane, anelli e bracciali hanno bisogno di manutenzione e di pulizia costante, ma anche un «tagliando» periodico, cioè un controllo sullo stato di salute dei rebbi che fermano un diamante, del castone che stringe un rubino, degli anelli che formano una collana… La maggior parte dei gioiellieri pulisce quello che avete acquistato nel loro negozio gratuitamente. Altri offrono anche una garanzia sui loro prodotti. Ma non dovete credere che i gioielli possano durare in eterno. Non è detto. Le faccende domestiche o la vita di tutti i giorni possono rovinare i vostri gioielli. E persino un diamante, in certe condizioni, si può deteriorare. Non date la colpa al vostro gioielliere.

Gioielleria a Shanghai
Gioielleria a Shanghai

Tutto sulla tanzanite

È la pietra del mese di dicembre, è blu come lo zaffiro, preziosa come uno smeraldo, desiderata come un rubino: sapete riconoscere una tanzanite? E siete in grado di dire perché si chiama così? Leggete qui ♦

Dal nome, tanzanite, è facile intuire la provenienza della gemma portafortuna di dicembre: la Tanzania, Paese dell’Africa. Legata alla cultura Masai fin dai tempi antichi per il suo colore blu intenso, questa gemma è ritenuta sacra da quel popolo guerriero. Il suo nome è invece recente, perché è stato coniato nel 1969 da Henry Platt, vice-presidente di Tiffany, che l’ha lanciata sul mercato internazionale. Oggi la tanzanite è molto apprezzata per il suo colore intenso ed è utilizzata da tanti gioiellieri.

Wallace Chan, anello con tanzanite da 22 carati, lapislazzuli, diamanti e zaffiri
Wallace Chan, anello con tanzanite da 22 carati, lapislazzuli, diamanti e zaffiri

Caratteristiche: dal punto di vista minerale è una zoisite, mentre sotto il profilo gemmologico è il colore unico a renderla così interessante. Infatti, ogni cristallo ha dei toni blu, rosso-violaceo e bronzo secondo la quantità di cromo e di vanadio presente al suo interno. La tonalità della pietra è la combinazione di questi tre colori. Poiché il blu intenso è quello più pregiato, al momento del taglio si cerca l’angolo con il colore blu più forte. Ma l’operazione deve essere compiuta da mani esperte, perché la tanzanite è una pietra con una scissione in una sola direzione ed è facile da scheggiare, in quanto relativamente morbida. Le diverse sfumature sono legate anche al tipo di luce con cui la pietra è illuminata. I blu appaiono più evidenti se la tanzanite è osservata sotto una luce fluorescente, le tonalità viola si notano più facilmente sotto illuminazione a incandescenza.

Cartier, bracciale Flora and Fauna con perline in tanzanite, becco in ossidiana, diamanti e occhi di acquamarina
Cartier, bracciale Flora and Fauna con perline in tanzanite, becco in ossidiana, diamanti e occhi di acquamarina

Colore: il suo famoso blu è inimitabile. Ha una sfumatura viola e poi una porpora inferiore a quella dell’ametista e superiore a quella dello zaffiro blu, a cui assomiglia, anche se è meno dura. Tutte le pietre naturali sono sottoposte a un trattamento termico per eliminare il tono più opaco grigio, verdastro o brunastro. Esistono anche esemplari gialli, verdi, arancio, rosa e bicolori blu-verde.

Leyla Abdollahhi, orecchini con tanzanite taglio trillion e diamanti
Leyla Abdollahhi, orecchini con tanzanite taglio trillion e diamanti

Dove si trova: la tanzanite si estrae in unico giacimento al mondo, nell’area di Simanjiro, nlla regione di Manyara, in Tanzania. È un’area mineraria lunga solo 7 chilometri (4,3 miglia) e larga 2 chilometri (1,2 miglia).Anche per questo la pietra è considerata molto preziosa e piuttosto costosa.

Louis Vuitton, bracciale Orangerie des Tuileries. Il blu viola della tanzanite rappresenta le maestose fontane dei giardini delle Tuileries di Parigi e le tsavoriti la vegetazione.
Louis Vuitton, bracciale Orangerie des Tuileries. Il blu viola della tanzanite rappresenta le maestose fontane dei giardini delle Tuileries di Parigi e le tsavoriti la vegetazione.

Valutazione: di solito la pietra è senza inclusioni visibili a occhio nudo e non si notano neppure con la lente a ingrandimento: in genere ha un buon grado di purezza. Due aspetti importanti perché trasparenza e assenza di inclusioni ne esaltano il colore. Ma, naturalmente, conta molto anche il lavoro del gioielliere, capace di valorizzare le sue tonalità profonde.  

Anello con tanzanite di 35,42 carati, calcedonio e diamanti montati su titanio di Wallace Chan
Anello con tanzanite di 35,42 carati, calcedonio e diamanti montati su titanio di Wallace Chan
Botta gioielli, anello con tanzanite, rubini e zaffiri gialli
Botta gioielli, anello con tanzanite, rubini e zaffiri gialli
Orecchini in oro giallo, tanzanite (44,72 carati), zaffiri rosa, perle naturali, diamanti
Arunashi, orecchini in oro giallo, tanzanite (44,72 carati), zaffiri rosa, perle naturali, diamanti
Sofragem, anello con tanzanite cabochon e diamanti
Sofragem, anello con tanzanite cabochon e diamanti
Mattioli, anello in oro rosa della collezione Rêve_r
Mattioli, anello in oro rosa e tanzanite della collezione Rêve_r
Tiffany, bracciale Peacok, con tanzanite ovale di 19.41carati, tormaline e diamanti
Tiffany, bracciale Peacok, con tanzanite ovale di 19.41carati, tormaline e diamanti
Pasquale Bruni collana Ghirlanda con tanzanite
Pasquale Bruni collana Ghirlanda con tanzanite
Anello di Dior con tanzanite
Anello di Dior con tanzanite
Orecchini con tanzaniti e diamanti
Orecchini con tanzaniti e diamanti

La formula mix di Cristina Sabatini

Cristina Sabatini, fashion jewelry e colori brillanti made in New York. Ecco le ultime novità del brand ♦︎

Italiana di origini, brasiliana di nascita, statunitense di cittadinanza. Cristina Sabatini a New York ha fondato, nel 2012, un piccolo impero di accessori, tra cui gioielli vivaci, a prezzo accessibile, ma con accesso anche alle star come Lady Gaga, che li ha adottati. E si capisce perché: i gioielli di Cristina Sabatini sono vistosi, eclettici, si fanno notare. La designer ha un concetto molto elaborato delle sue creazioni: colori squillanti, pelli esotiche, resina, argento sterling, oro 18k, pietre preziose e semipreziose. Un mix originale che è in grado di stupire. Come nel caso dei suoi bracciali «da gladiatore», disponibili in dieci colori e combinazioni diverse.

Anello Serpente in bronzo placcato oro
Anello Serpente in bronzo placcato oro

La formula ha avuto successo e Cristina Sabatini, oltre a convincere star come Lady Gaga, Carrie Underwood, Rhonda Rousey, Teyonah Parris e Danielle Panabaker, ha aperto cinque boutique di lusso in giro per il mondo. La sua fashion jewelry è anche il frutto di un mix di esperienze, stili ed emozioni che ha raccolto nei suoi viaggi. Ma non solo. Se siete curiosi, sappiate che quando non progetta, Cristina trascorre il tempo con suo marito, due figli e un amato bulldog, Louis.

Orecchini Rosalie, bronzo placcato oro, madreperla
Orecchini Rosalie, bronzo placcato oro, madreperla
Anello Porto Cervo in ottone placcato oro, madreperla, rodio
Anello Porto Cervo in ottone placcato oro, madreperla, rodio
Orecchini Porto Cervo, ottone placcato oro, madreperla, abalone
Orecchini Porto Cervo, ottone placcato oro, madreperla, abalone
Collana Penelope in ottone placcato oro, madreperla
Collana Penelope in ottone placcato oro, madreperla
Anello Maldive in bronzo placcato oro, madreperla, rodio
Anello Maldive in bronzo placcato oro, madreperla, rodio
Anello Cambodia in bronzo placcato oro
Anello Cambodia in bronzo placcato oro

L’oro è meglio se equo e solidale

Acquistare e vendere gioielli di oro estratto in miniere che rispettano i diritti dei lavoratori e riducendo i pericoli, oltre a essere un’azione giusta eticamente, può diventare un vantaggio per il marketing. Pensateci: preferite acquistare un gioiello che è costata la vita a qualche minatore sottopagato oppure, con una minima differenza di prezzo, oro che ha rispettato tutti i diritti civili? Fairtrade gold è l’equivalente del commercio equo e solidale per il cibo. Questo ragionamento sta spingendo numerosi brand della gioielleria a specificare la provenienza etica del materiale impiegato e, in particolare, dell’oro. E la provenienza etica, oltre a essere lodevole, si rivela anche un potente strumento di marketing.

Pepite d'oro
Pepite d’oro

Fairtrade, recita il testo di presentazione «offre un’ancora di salvezza per i minatori artigianali e su piccola scala e le loro comunità. La nostra passione è quella di vedere la trasparenza, la tracciabilità, la verità e la giustizia nelle condizioni di vita di milioni di artigiani e piccoli minatori in tutto il mondo. I piccoli minatori lavorano in condizioni remote, emarginati e dure, facendo un lavoro pericoloso per la loro stessa vita. Sono costantemente sfruttati dai mediatori e il loro accesso ai mercati è limitato e raramente ricevono un prezzo equo per i loro oro». Insomma, l’associazione cerca di mettere un po’ di equilibrio in un mondo dominato dalle grandi multinazionali minerarie.

Anello Eternity in oro Fairtrade
Anello Eternity in oro Fairtrade by Mad

Negli anni scorsi l’adesione di un centinaio di gioiellieri e artigiani dell’oro in Gran Bretagna, per esempio, ha fruttato 100 mila dollari ai minatori, sotto forma di premi. Chi aderisce a Fairtrade può acquistare oro e argento eticamente certificati da cinque master licenziatari. L’oro è semilavorato in fogli, filo, tubo o grani. Il limite di consumo annuale è di 500 grammi di oro o di platino, o 2 chilogrammi di argento. Secondo Reena Agarwal, coordinatrice dell’associazione, «è un grande momento per i piccoli gioiellieri. Il mercato della gioielleria etica è in rapida crescita e il marchio Fairtrade è la certificazione più ampiamente riconosciuta a livello mondiale. Fairtrade ha un profilo di marchio forte».

Cercatore d'oro
Cercatore d’oro

Insomma, l’oro equo e solidale può essere anche un vantaggio in termini di vendite. «Il Fairtrade per l’oro e i metalli preziosi è un’iniziativa molto innovativa, che offre un’ancora di salvezza per i minatori poveri  di tutto il mondo che lavorano su piccola scala. È il modo migliore per comunicare i vantaggi di una provenienza responsabile del metallo ai clienti. Oltre ai gioiellieri registrati, abbiamo anche 50 licenziatari per l’acquisto di grandi quantità di oro, che sono autorizzati a timbrare i loro gioielli», aggiunge Reena Agarwal, secondo quanto ha riportato tempo fa il sito Professional Jeweller.

Anello Rose in oro 18 carati fairtrade
Anello Rose in oro 18 carati fairtrade di Ute Decker

Regalare un anello: i 10 errori da non commettere

State per regalare un anello? Fate attenzione, perché è molto facile commettere errori. Ecco gli errori da non commettere quando si sceglie un anello ♦

L’occasione può essere il Natale, oppure il fidanzamento, un anniversario o, semplicemente, il desiderio di regalare un anello. Ma, attenzione: nonostante le buone intenzioni, regalare un anello è un’azione difficile. Piena di insidie. Di trappole. E, purtroppo, qualche volta gli uomini commettono errori madornali: quello che doveva essere un momento di felicità si trasforma in una delusione o, peggio, in un motivo di polemica. Insomma, attenzione. Ecco i 10 errori che non bisogna mai commettere quando si regala un anello.

Confezione Tiffany per anello personalizzata
Confezione Tiffany per anello personalizzata

Errore numero 1: lo stile. Lo sbaglio più temuto, sia dalle donne che dagli uomini, è la scelta di un anello che non è nello stile di chi lo riceve. Certo, il pensiero è apprezzato, ma è un peccato aver speso dei soldi per qualche cosa che non piace. E questo è un errore che gli uomini tendono a commettere spesso, perché non sono attenti osservatori di quello che scelgono le donne. È più semplice farsi consigliare da un gioielliere che non comprendere qual è lo stile della propria compagna. Il consiglio principale, quindi, è osservare prima con attenzione che tipo di gioielli indossa la donna a cui si vuole regalare l’anello. Nel caso, si può scattare una foto di un gioiello indossato abitualmente da portare al proprio gioielliere di fiducia.

Anello con rubini e diamanti di Graff
Anello con rubini e diamanti di Graff

Errore numero 2: il bijou scadente. In cima alla scala delle cose da non fare c’è l’anello bijoux da poco prezzo, magari acquistato da un venditore ambulante. Quelli che costano talmente poco che sembra finti. Perché sono finti, in effetti. Quegli anelli vanno bene fino ai 13 anni. Oltre, non sono da regalare, nemmeno per scherzo. Non c’è niente di peggio per una donna sentirsi svalutata con un anello che costa pochi euro, anche se l’idea è quella di un regalo per gioco. Ci sono, invece, anche bijoux che non costano tantissimo, ma hanno un aspetto solido e ben rifinito.

Gioielleria durante il periodo natalizio
Gioielleria durante il periodo natalizio

Errore numero 3: usato non sicuro. Regalare un anello acquistato di seconda mano e rovinato. Spesso per risparmiare qualcuno accetta l’offerta di anelli che sembrano in buono stato ma, in realtà, sono semplicemente puliti e lucidati. Pietre con graffi, che si notano con un attento esame, piccole crepe, il metallo che ha piccoli fori sulla superficie: sono tutti segnali di un gioiello usato. E, ovviamente, di scarso valore, a meno che non sia un pezzo speciale venduto all’asta. In quel caso va accompagnato dall’expertise della casa d’aste che lo ha messo in vendita.

Anello vintage in oro giallo, con montato uno smeraldo colombiano di 10,37 carati
Anello vintage in oro giallo, con montato uno smeraldo colombiano di 10,37 carati

Errore numero 4: confezione incoerente. L’illusione è fatale. Regalare una piccola scatola delle dimensioni del contenitore di un classico anello di fidanzamento e trovare dentro un gioiello che non corrisponde alle aspettative può provocare una reazione emotiva (negativa) molto forte. Un box ricoperto di raso o velluto, un nastrino che lo chiude: non presentatevi con questa confezione se dentro non avete messo un anello capace di non deludere chi lo riceve. Se il gioiello è meno nobile, basta un piccolo sacchetto di stoffa colorato, che fa già intendere che non contiene un anello importante.

Una confezione per anello
Una confezione per anello

Errore numero 5: sbagliare la taglia. Lei apre ansiosa la piccola scatola, dentro c’è l’anello che ha sempre desiderato… Ma è troppo largo. O troppo stretto. È un errore che rovina l’atmosfera creata dal regalo. Oltretutto, non sempre si può stringere o allargare un anello e, spesso, si rischia anche di rovinare il gioiello. Meglio, quindi, prendere attentamente la misura del dito anulare prima di andare dal gioielliere. Il modo più semplice è utilizzare la circonferenza di uno degli anelli utilizzati più spesso. Certo, se non si fa vita in comune non è semplice…

le misure degli anelli
Controllate le misure della dita

Errore numero 6: non regalare nulla. Se lei si aspetta di ricevere un anello in regalo, la cosa peggiore è continuare a rimandare il momento. Ogni compleanno o cena romantica può complicarsi per le differenti aspettative. Non rimandate il regalo: potrebbe rovinare irrimediabilmente il rapporto.

È deludente non ricevere il regalo desiderato
È deludente non ricevere il regalo desiderato

Errore numero 7: regalare un anello troppo costoso. Le donne (tranne eccezioni) non sono così egoiste da non capire che a tutto c’è un limite. Se non vi chiamate Bill Gates e il conto in banca si assottiglia alla fine di ogni mese, evitate di svenarvi regalando un anello troppo costoso. L’ultima cosa che la vostra partner desidera è rinunciare a una vacanza o a un ristorante per compensare la spesa dell’anello. Il costo deve essere proporzionato alle possibilità di spesa. Cioè, non deve ridurvi sul lastrico.

Anello con smeraldo e diamanti
Anello con smeraldo e diamanti

Errore numero 8: aspettarsi qualcosa in cambio. Specie quella cosa. Quando un uomo regala un anello si aspetta di suscitare un’emozione che si traduce in una porta aperta per la camera da letto. L’anello può anche suscitare passione, ma attendersi che la partner si trasformi in una tigre del materasso è un punto di vista sbagliato. Non funziona così.

Anello in oro 18 carati di Marco Bicego
Anello in oro 18 carati di Marco Bicego

Errore numero 9: regalare un anello troppo presto. C’è chi per conquistare più in fretta una donna (se può permetterselo) passa subito in gioielleria. C’è chi potrebbe sentirsi lusingata, ma anche chi potrebbe avere la sensazione di essere acquistata. Meglio non affrettare i tempi prima di regalare un anello di valore.

Anello della collezione Amuleti di Nanis indossato
Anello della collezione Amuleti di Nanis

Errore numero 10: un anello con pietra finta. È molto difficile distinguere una pietra vera da una falsa. Ma potrebbe arrivare il momento (magari per una semplice pulizia, o per allargare il cerchio dell’anello) che il gioiello finisca nelle mani di un gioielliere, che si accorge del trucco. Regalare un anello con una pietra tarocca non è una buona strategia. Meglio un diamante piccolo, ma certificato.

Anello in oro bianco e diamante a cuore della collezione Anniversary Love di Recarlo indossato
White gold and diamond heart ring from the Anniversary Love collection by Recarlo

I gioielli di Alina Abegg

I gioielli di Alina Abegg: anelli dell’altro mondo ♦︎

La Nasa ha smentito solo a metà, eppure è incontrovertibile: gli alieni sono tra noi. Anzi, sono sul nostro corpo e ce li abbiamo messi noi stessi. Solo che sono gioielli, quelli di Alina Abegg. La designer, nata da madre tedesca e padre svizzero-canadese è cresciuta tra Italia, Inghilterra, Svizzera e Germania. Forse questo continuo cambiamento di abitudini e culture l’ha spinta a guardare al di fuori dei confini. Anzi, dell’intero pianeta. I suoi gioielli, infatti, hanno come soggetti alieni e dischi volanti nello stile più classico. Ma non solo. Accanto ad anelli e orecchini che ricordano gli alieni, la designer propone anche gioielli più comuni ai terrestri, in oro e pietre semi preziose.

Anello in oro 14 carati con giada lavanda e tormalina rosa
Anello in oro 14 carati con giada lavanda e tormalina rosa

La provenienza sociale (la famiglia di Alina si occupa della lavorazione della seta per il mercato del lusso in Europa), ha probabilmente influenzato lo stile lusso-chic delle sue collezioni, tra gemme preziose e stravaganza. Di sicuro ha imparato bene il suo lavoro con un studi all’Istituto Marangoni di Londra, la laurea in gemmologia al Gia di New York. Ha lanciato il suo marchio di alta gioielleria Alina Abegg a Londra, nel 2016. Razzi, Ufo e pianeti sono piaciuti subito: forme geometriche, oro e gemme multicolori servono a comporre gioielli divertenti e raffinati. Chissà che cosa ne pensano gli alieni.

Collana Candy Girl
Collana Candy Girl

Ma non solo: l’ultima idea è una collana con nostalgia della fanciullezza: il girocollo Candy Girl si ispira alle collane di caramelle colorate. Con, in più, uno ciondolo Pfefferminz realizzato in cristallo di rocca al centro di un assortimento fruttato di perline di caramelle appositamente selezionate su un girocollo in filo d’oro riciclato 14 carati, che può essere indossato anche da solo. Le caramelle sono, in realtà, di calcedonio, crisoprasio, pietra di luna, opale, cristallo di rocca e agata bianca.

Anello in oro 14 carati con perla South Sea e tormaline
Anello in oro 14 carati con perla South Sea e tormaline
Anello in oro rosa e pavé con mix di diamanti
Anello in oro rosa e pavé con mix di diamanti
Alina Albegg
Alina Albegg
Anello disco volante in oro bianco e tormaline rosa e verdi
Anello disco volante in oro bianco e tormaline rosa e verdi
Anello in oro giallo 18 carati con giada e spinelli neri
Anello in oro giallo 18 carati con giada e spinelli neri
Pendente Saturn in oro e zaffiri rosa
Pendente Saturn in oro e zaffiri rosa
Orecchini pendenti Saturn, in oro giallo e perle di Thaiti
Orecchini pendenti Saturn, in oro giallo e perle di Thaiti

Attenti ai prezzi dei diamanti di laboratorio

Perché aumentano le vendite di gioielli con diamante artificiale, creato in laboratorio? Chi ama i diamanti deve tenere conto di un trend che si afferma sempre di più: quello delle gemme prodotte artificialmente, in laboratorio. La società di ricerca Brainy Insights ha stimato di recente che il  mercato dei diamanti coltivati in laboratorio da 10,8 miliardi di dollari raggiungerà i 20,6 miliardi di dollari entro il 2032. I diamanti di laboratorio sono considerati sempre più spesso un’opzione più conveniente rispetto ai gioielli realizzati con diamanti estratti naturalmente. E sempre più brand, da Pandora a De Beers, offrono gioielli con diamanti coltivati in laboratorio, ormai disponibili in un’ampia gamma di dimensioni e forme. E a un prezzo conveniente. Così i produttori di diamanti coltivati in laboratorio stanno lavorando con diverse aziende e designer di gioielli, in particolare in Europa, per produrre gioielli distintivi, alla moda ed esclusivi.

Bracciale tennis in oro bianco e diamanti di laboratorio
Bracciale tennis in oro bianco e diamanti di laboratorio di V Rai

Anche secondo l’agenzia di stampa Bloomberg quello delle pietre artificiali, creati in laboratorio, è un mercato in crescita. Semplificando, la maggior parte dei diamanti artificiali sono realizzati con due diversi metodi: con carbonio trattato in uno speciale microonde e un forte surriscaldamento, che si trasforma in una palla di plasma, oppure si utilizzano forti compressioni. Sono metodi che simulano il processo naturale con cui, in milioni di anni, i diamanti si sono formati nelle profondità della Terra. Questi procedimenti (i due sistemi si chiamano HPHT oppure CVD), richiedono comunque macchine speciali (non provateci con il microonde di casa) per cristallizzare il carbonio e trasformarlo in gemme utilizzate anche (ma non solo) per la gioielleria. Per questo, in ogni caso, definire green i diamanti di laboratorio è una forzatura: il processo di realizzazione delle gemme sintetiche è comunque molto energivoro. I maggiori produttori di diamanti sintetici si trovano in India, Cina e Stati Uniti.

Synthesis diamond con taglio a pera
Synthesis diamond con taglio a pera, pietra creata in laboratorio

Come si riconoscono?
I diamanti artificiali si distinguono difficilmente da quelli naturali. Solo gli esperti, con speciali macchine e in laboratori con sofisticate attrezzature possono percepire la differente caratteristica, lavorazione e taglio. Anzi, alcuni diamanti sintetici hanno proprietà come durezza, conducibilità termica e mobilità degli elettroni che sono superiori a quelle della maggior parte dei diamanti naturali. Le impurità sono generalmente evitate, ma possono essere introdotte intenzionalmente per modificare alcune proprietà del diamante. Insomma, distinguerli è davvero difficile e, per un semplice gioielliere, quasi impossibile. Anche per questo i diamanti naturali sono accompagnati da un certificato che ne garantisce l’autenticità.
I diamanti sintetici di solito sono molto piccoli, sotto il peso di 1 carato, anche se sul mercato cominciano a essere proposte gemme di laboratorio più grandi. Non sono solo bianchi, incolori. Ce ne sono anche fancy, in particolare gialli e blu. Il giallo deriva dalle impurità dell’azoto nel processo di produzione, mentre il blu deriva dal boro. Altri colori, come il rosa o il verde, sono ottenuti usando una pioggia radioattiva (ma senza pericolo per la salute, si spera).

Anello in oro con diamanti di laboratorio della collezione Solstice
Anello in oro con diamanti di laboratorio della collezione Solstice by Brilliant Earth

Costano di più o di meno?
I diamanti sintetici sono venduti in media a un prezzo del 15-30% inferiore rispetto agli equivalenti naturali. Dipende però anche dalla loro qualità: anche i diamanti artificiali non sono tutti uguali. Secondo i produttori il prezzo dovrebbe diminuire ancora con il miglioramento della produzione. Vale la pena sceglierli? Ma, attenzione: Rapaport Group, che è parte in causa dato che si occupa di informazioni sul commercio dei diamanti, ha lanciato un allarme con l’obiettivo di avvertire i consumatori sui prezzi al dettaglio dei diamanti coltivati ​​in laboratorio, considerati troppo alti. Secondo Rapaport, alcune pietre di laboratorio sono state acquistate all’ingrosso con prezzi fino al 99% al di sotto del listino per i diamanti naturali. Ma molti rivenditori non hanno applicatolo stesso ribasso ai consumatori.

Anello in oro bianco con diamanti lab grown per 0,98 carati
Anello in oro bianco con diamanti lab grown per 0,98 carati

I 10 bracciali meno costosi di Tiffany

Cercate un bracciale di Tiffany? Volete fare un regalo? Non dovete rapinare una banca. Ecco i 10 bracciali meno costosi di Tiffany: rassegna con immagini e prezzi.

Tiffany and Co ha una lunga storia alle spalle: è stata fondata nel 1837 ed è diventata un gigante della gioielleria, con oltre 300 negozi in 27 Paesi. Non solo: vende gioielli per circa 4,4 miliardi di dollari (nel 2019). Tra l’altro, Tiffany negli ultimi anni si anche impegnata «a ridurre l’impatto ambientale, rispettare i diritti umani e contribuire in modo positivo alle comunità», con una gestione attenta per quanto riguarda l’oro, che è estratto esclusivamente da una miniera che viene identificata pubblicamente o da fonti riciclate. Questo per dire che il brand è storico, ma allo stesso tempo resta moderno, attuale e ricercato.

Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany», davanti alle vetrine del negozio di New York

Ma i gioielli di Tiffany sono anche considerati, erroneamente, irraggiungibili, di un lusso inaccessibile. Questo è vero per quanto riguarda l’alta gioielleria oppure i pezzi in oro e grandi pietre preziose. Ma non corrisponde alla realtà per i gioielli in argento, anche di design, che sono acquistabili a un costo davvero alla portata di tutti. Ecco, per esempio, i 10 bracciali meno costosi di Tiffany (prezzi aggiornati a dicembre 2023). La novità riguarda i bracciali che sono venduti esclusivamente online. Tutti i bracciali sono in argento.

1

Bracciale a maglie tonde: 230 euro
Bracciale a maglie tonde in argento: 270 euro

2

Bracciale collezione Bead (disponibile anche in altre versioni). Prezzo: 170 euro
Bracciale collezione Bead (disponibile anche in altre versioni). Prezzo: 270 euro

3

Bracciale return to Tiffany. Prezzo: 190 euro
Bracciale return to Tiffany. Prezzo: 270 euro

4

Bracciale Loving Heart firmato Paloma Picasso
Bracciale Loving Heart firmato Paloma Picasso. Prezzo: 280 euro

5

Bracciale Heart Tag a doppia catena. Prezzo: 300 euro
Bracciale Heart Tag a doppia catena. Prezzo: 300 euro

6

Bracciale X disegnato da Paloma Picasso. Prezzo: 310 euro
Bracciale X disegnato da Paloma Picasso. Prezzo: 310 euro

7

Bracciale Color by the Yard con giada nera. Prezzo: 330 euro
Bracciale Color by the Yard con giada nera. Prezzo: 330 euro

8

Bracciale Bean di Elsa Peretti. Prezzo: 210 euro
Bracciale Bean di Elsa Peretti. Prezzo: 340 euro

9

Bracciale della collezione Open Heart di Elsa Peretti. Prezzo: 190 euro
Bracciale della collezione Open Heart di Elsa Peretti. Prezzo: 340 euro

10

Bracciale Olive Leaf di Paloma Picasso. Prezzo: 250 euro
Bracciale Olive Leaf di Paloma Picasso. Prezzo: 340 euro

Tutto sulle perle

Tutto sulle perle: una veloce guida con quello che c’è da sapere su uno degli elementi più amati nella gioielleria. Che sono considerate anche una delle pietre (anche se non lo sono) del mese di giugno ♦ 

Le perle: questa strana e preziosa forma va di moda tutto l’anno, tutti gli anni. Infatti, le perle piacciono da secoli: fin dall’antichità sono state utilizzate per i gioielli, anche per gli uomini. Regine e principesse, giovani ragazze e anziane nonne: tutte hanno indossato e indosseranno le perle, magari in maniera diversa. Ma non sono utilizzate solo per collane, anelli e orecchini: queste sfere translucide sono infatti costituite da una materia che serve per produrre anche qualche crema di bellezza.

Ellence, collana Sakura
Ellence, collana Sakura

Abbiamo preparato una guida per svelare tutti i segreti di questo misterioso prodotto delle ostriche. Se volete levarvi ogni dubbio sulle perle, e magari valutare la collana che avete nel cassetto, continuate a leggere questa guida.

La perla è una sfera, ma non è sempre perfetta. È costituita da carbonato di calcio in forma cristallina (aragonite). Questa sostanza si forma come deposito in strati concentrici ed è prodotta da molluschi (di solito le ostriche). Il termine perla deriva dal latino pernula, con cui si indicava la conchiglia che la contiene, e la cui forma di ovale allungato ricordava agli antichi romani, curiosamente, la coscia del maiale.

Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, si ferma nella cavità palleale della conchiglia. Per proteggersi, il mollusco la ricopre com strati successivi di madreperla. In questo modo si depositano vari strati di calcio che, in combinazione con altri minerali, creano le perle.
La nacre, o madreperla, è la sostanza naturale che il mollusco secerne per proteggersi da irritanti quali ad esempio frammenti di conchiglie, parassiti o corpi estranei innestati.

Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com
Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com

La forma

Contrariamente a quanto si pensa, una perla rotonda è rara (e, quindi, vale di più). Di solito, invece, le perle coltivate non hanno forme simmetriche. Anche se possono avere molto lustro, costano meno delle perle rotonde. Le perle che non sono tonde si possono creare con sistemi speciali: per ottenerle viene inserito un frammento di plastica con la forma scelta, che l’ostrica coprirà con la madreperla. Il risultato è che, dopo anni di attesa, la perla che nasce ha la forma ingrandita del frammento iniziale.

Diverse forme di perle
Diverse forme di perle

Non ci sono solo le perle bianche, le più comuni. Quelle più rare sono rosa, crema, viola scuro, grigie e nere. Ma oggi con le tecniche di coltivazione si ottengono anche perle con tonalità verde, azzurra, o arancione. Sono usate anche nella bigiotteria. Le perle nere, in realtà di colore scuro, sono le più rare. Possono essere Akoya (sono perle coltivate che vengono prodotte dalla Pinctada Fucata Martensii, meglio nota come Ostrica Akoya), di fiume, oppure di Tahiti, le più pregiate. Sono rare anche perché le ostriche che creano le perle nere sono molto più delicate.

Ci perle di acqua dolce e di acqua salata. le prime sono coltivate nei laghi e nei fiumi, le seconde nell’oceano e spesso nelle lagune. Le più preziose sono le South Sea. Ma sono molto diffuse: se ne trovano nel Golfo Persico e Mar Rosso, nell’Oceano Indiano, lungo la Costa del Sud dell’India, Sri Lanka.

Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro
Collana con perle di Tahiti e chiusura in oro

Come valutare le perle

La qualità si misura con con il lustro, cioè con la quantità e qualità della luce riflessa dalla superficie della perla. Ovviamente, più il lustro è elevato, migliore è la qualità. Come fare? Provate: dovete riuscire a vedere il vostro riflesso chiaramente sulla superficie della perla. Se, invece, non vedete nulla, significa che la perla è  troppo bianca e opaca, probabilmente di qualità media o bassa.

Collana di perle by Coscia, indossata
Collana di perle by Coscia, indossata

I sistemi di valutazione

La classificazione delle perle è complicata: infatti, sono in uso due diversi sistemi. Quello AAA-A e quello A-D (chiamato anche Sistema di Tahiti). Questo può generare confusione in chi acquista un gioiello con perle. Il sistema di classificazione AAA valuta le perle con una scala che va da A (voto più basso) a AAA (voto più alto). DI solito questa classificazione è utilizzata per le perle di acqua dolce e le Akoya, ma può essere indicata anche per le australiane e di Tahiti.

AAA Massima qualità, senza difetti. La superficie della perla ha un lustro molto alto, e almeno il 95% della superficie non ha difetti.

AA+ Alta qualità, lustro, 85% della superficie senza difetto.

AA La superficie ha un lustro alto, il 75% della superficie non ha difetto.

A+ Lustro non molto elevato, superficie con qualche difetto, ma sotto il 25%.

A Lustro basso, più del 25% della superficie con difetti.

Classificazione A-D (o sistema Tahiti)

Considera le perle in una scala che va da A (voto più alto) a D (voto più basso). È utilizzato in particolare nella Polinesia Francese.

A Alto lustro e minime imperfezioni, sotto il 10% della superficie.

B Alto o medio lustro, imperfezioni al massimo sul 30%.

C Medio lustro, imperfezioni fino al 60%.

D Imperfezioni sul 60% della superficie.

La dimensione delle perle
La dimensione delle perle

La dimensione

Le dimensioni contano, in questo caso: le perle più ricercate sono quelle grandi. In casi rarissimi il diametro arriva a 2 centimetri (sono quelle australiane). Di solito, però sono più piccole: da un diametro persino sotto 1 millimetro a una dimensione in media tra i 6,5 e i 7 millimetri.

Attenzione ai difetti nascosti: state attenti alle vostre perle, spesso quelle montate su bracciali o anelli nascondono un difetto nella parte inferiore. Per questo hanno (o dovrebbero avere) un prezzo inferiore.

Leggi anche: Come pulire le perle

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto
Bracciale da mano Asteroid in oro giallo 18kt con perle 1
Bracciale in oro e perle di Tasaki

Nak Armstrong, il design in Texas

I gioielli di Nak Armstrong, che festeggia i primi 25 anni di attività.

Austin, Texas: nella città che nell’immaginario collettivo è popolata da gente con grandi cappelli Stetson, stivaloni di cuoio decorati e, forse le Caddillac dei petrolieri, c’è un designer di gioielli che ha conquistato il cuore, esteticamente parlando, della First Lady. Si chiama Nak Armstrong, e i suoi gioielli, oltre che a Michelle Obama, sono piaciuti a Sandra Bullock e ad altre stelle del firmamento di Hollywood. I gioielli di Nak sono piuttosto originali.

Bracciale in oro rosa e diamanti
Bracciale in oro rosa e diamanti

È come se orecchini, anelli e collane fossero passati attraverso le immagini di un caleidoscopio e poi ricomposti. Il designer non fa mistero di amare gli intrecci dei tessuti, le ombre e i volumi dell’architettura: tutti e due questi elementi, uniti come in un mosaico, si combinano con l’aiuto di pietre preziose e oro o argento. Tra l’altro, Nak Armstrong è famoso anche per la abilità nel lavorare i metalli, aspetto che gli permette poi di congegnare gioielli dall’aspetto così geometricamente inusuale, a metà tra il graffito extraterrestre e le incisioni atzteche. Nak ha iniziato a disegnare gioielli nel 1990, ma ha debuttato con una sua collezione solo nel 2011, dopo aver fondato Anthony Nak, marchio di gioielleria easy.

Anello con spinello rosso e spinelli multicolori
Anello con spinello rosso e spinelli multicolori
Orecchini Stem con tormaline e opale
Orecchini Stem con tormaline e opale
Orecchini Bahia Banana, con tormaline verdi
Orecchini Bahia Banana, con tormaline verdi
Anello con tormaline rosa e verdi
Anello con tormaline rosa e verdi
Collana rivière con pietra luna
Collana rivière con pietra luna
Anello con diamanti
Anello con diamanti

Fraleoni, ritorno al futuro

Fraleoni, gioielli che arrivano dal passato per andare al futuro ♦︎

Dice il proverbio: da cosa nasce cosa. Il vecchio adagio popolare è valido anche per la gioielleria, in particolare per un’azienda che coniuga vecchio e nuovo, anche se non necessariamente con il riutilizzo del materiale. Per esempio, Fraleoni, marchio romano di gioielleria. È stata fondato da Attilio Fraleoni, dopo 50 anni di expertise nel settore Che cosa c’entra il proverbio? È presto detto: la piccola Maison di gioielleria è figlia di un’altra attività, acquisto e vendita di oro e gioielli gestita da Valentina Fraleoni che si chiama Vecchi Gioielli, «si dedica con esperienza e professionalità all’attività di compra-vendita di oro» e pietre preziose. Gioielli vintage, insomma, in linea con l’equilibrio circolare, di uso e riuso, la frontiera per il futuro.

Spilla a forma di farfalla com zaffiri rosa e blu. Le pietre sono tagliate allo stesso modo da entrambi lati. Copyright: gioiellis.com
Spilla a forma di farfalla com zaffiri rosa e blu. Le pietre sono tagliate allo stesso modo da entrambi lati. Copyright: gioiellis.com

I gioielli di Fraleoni si dividono, però, in due categorie ben distinte. La prima è quella dei gioielli tradizionali. La seconda linea, invece, è un’idea di Sara Fraleoni, seconda generazione della famiglia. Fraleoni Rainbow, è molto moderna, veloce, dal disegno semplice, che punta sulla forma di maxi catene colorate. È dedicata, insomma, all’uso quotidiano anche senza dimenticare la cura per la realizzazione e una propria originalità. I gioielli di Fraleoni Rainbow, inoltre, possono essere personalizzati con diverse combinazioni di colori al momento dell’acquisto sul sito web.

Gioielli a forma di catena della linea Fraleoni Rainbow
Gioielli a forma di catena della linea Fraleoni Rainbow

Orecchini con zaffiri, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con zaffiri, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Anello con tanzanite di oltre 58 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com Copyright: gioiellis.com
Anello con tanzanite di oltre 58 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com Copyright: gioiellis.com

Anello con smerlado di 23,96 carati e diamanti bianchi e neri taglio rosa Copyright: gioiellis.com
Anello con smeraldo di 23,96 carati e diamanti bianchi e neri taglio rosa. Copyright: gioiellis.com

Anello con pietra luna di 133,88 carati, zaffiri blu e smeraldi. Copyright: gioiellis.com
Anello con pietra luna di 133,88 carati, zaffiri blu e smeraldi. Copyright: gioiellis.com

Anello con tanzanite di 35,54 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con tanzanite di 35,54 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com

I gioielli a basso prezzo sono pericolosi?

I gioielli comprati sulle bancarelle o ai mercatini sono pericolosi? Provocano allergie? Hanno scoperto che… ♦︎

L’allarme è arrivato tempo fa da Londra. Ma può tranquillamente essere esteso all’intera Europa e, forse, agli Stati Uniti, Australia, eccetera. Il problema riguarda i bijoux a basso costo che sono venduti sulle bancarelle, ai mercatini, nei negozi cheap. Questi gioielli, che nella quasi totalità dei casi sono fabbricati nei Paesi dell’estremo Oriente, come la Cina, contengono spesso sostanze tossiche. Insomma, costano poco, ma i soldi che si risparmiano saranno poi spesi in medicine.

Bijoux in vendita
Bijoux in vendita

I risultati dell’indagine

Secondo un’indagine condotta dalla London Trading Standards e resa nota tempo fa da Professional Jeweller, oltre la metà dei componenti delle collane a basso costo hanno livelli eccessivi di materiali tossici. Per accertarlo sono state acquistate 30 collane in metallo da bancarelle e negozi a Londra. I bijoux sono stati analizzati per individuare i componenti, in particolare i livelli piombo, cadmio e il rilascio di nichel, misurati secondo i parametri europei (il regolamento Reach). Piombo e cadmio, infatti, sono metalli tossici e sono consentiti solo livelli molto bassi in gioielleria (0,05% e 0,01% del peso complessivo). Risultato: delle 30 collane testate, 19 non sono risultate conformi alle regole (63,3%), solo 11 varianti (36,7%) avevano livelli accettabili di piombo, cadmio e nichel, mentre il 50% aveva un eccesso di piombo, in un caso addirittura l’82,4%.

Come evitare le allergie da nichel 

Bigiotteria in vendita
Bigiotteria in vendita

Allergia al nichel

Il nichel, in particolare, è noto per creare una reazione sensibilità ed è la causa più comune di allergia da contatto in Europa. E una delle collane testate aveva un tasso di nichel molto alto, oltre il 60% del massimo consentito.

Bracciali indiani
Bracciali indiani

Forse non sapete che molti metalli con i quali capita di venire in contatto sono tossici. Ecco i 35 più pericolosi: antimonio, arsenico, bismuto, cadmio, cerio, cromo, cobalto, rame, gallio, oro, ferro, piombo, manganese, mercurio, nichel, platino, argento, tellurio, tallio, stagno, uranio, vanadio e zinco.

Quando avviene un’eccessiva esposizione a questi metalli si possono avvertire astenia e stanchezza, fino a danni cerebrali, ai polmoni, ai reni, al fegato, fino ad anomale variazioni della composizione del sangue.

Certo è molto difficile che a causare questi sintomi sia un gioiello. Ma bisogna sapere che un prolungato contatto con questi metalli può tradursi in una progressiva degenerazione muscolare e neurologica, con sintomi tipici di gravi malattie degenerative come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la distrofia muscolare, oltre ai tumori.

Da notare che nell’elenco compaiono anche metalli come l’oro e l’argento, che non sono ritenuti dannosi. Questo è senza dubbio verto per quanto riguarda i gioielli. Eppure anche l’oro se inalato (per esempio quando è in polvere) oppure ingerito può essere nocivo. Inoltre, esiste un piccolo gruppo di persone che è allergica anche all’oro.

 

Bancarella di bijoux
Bancarella di bijoux
Mercatino di Portobello, Londra
Mercatino di Portobello, Londra

Il lusso accessibile di Dana Rebecca

Terza generazione di designer di gioielli, Dana Rebecca Gordon sembra avere le pietre, preziose, nel Dna. E infatti, ha debuttato con una linea a soli 16 anni e subito dopo il college (è americana di Chicago): durante l’estate, racconta, è andata in India con mio padre ed è tornata a casa con la mia prima collezione. Subito tutta venduta. Un incoraggiamento a fondare il marchio con il nome Dana Rebecca.

Anello Sophia in oro bianco e diamanti
Anello Sophia in oro bianco e diamanti

Tutte le sue creazioni, che lei definisce di lusso accessibile, partono dalla combinazione soprattutto di oro e diamanti, anche se a volte ama lavorare con pietre diverse, per esempio tormalina, pietra di luna, opale, acquamarina: tanti colori incastonati nell’oro a 14 carati. Ma si tratta di gioielli senza tempo e molto versatili visto che possono essere abbinati con la stessa facilità a un abito couture o portati con una t-shirt e jeans. Anche la collezione per la prossima stagione è composta da tanti pezzi, molti orecchini, e forme geometriche di diversi volumi: gioielli eleganti, ma da indossare tutti i giorni.

Pendente Sadie in oro giallo e diamanti baguette
Pendente Sadie in oro giallo e diamanti baguette
Orecchini in oro bianco e diamanti baguette
Orecchini in oro bianco e diamanti baguette
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Pendente com diamanti taglio marquise
Pendente com diamanti taglio marquise
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro rosa e diamanti
Anello eternity con topazio
Anello eternity con topazio