Se per caso sbarcate sull’isola di Ré, al largo della costa atlantica francese, troverete una designer di gioielli che è nata e lavora lì: Mathilde Danglade. È lontana dalle famose boutique parigine, d’accordo. Ma ha scelto di restare lontana dalle folle della capitale francese. È una di quelle che ha sempre avuto il desiderio di cimentarsi con la gioielleria, ma prima si è occupata di pubblicità e di editoria. Poi, ha cambiato vita. Ha passato alcuni anni a Hong Kong, dove ha affinato le nozioni di gemmologia. Tornata in Francia nel 2007, ha aperto M29, il suo primo concept store a Saint Martin, sull’isola di Ré. Ha anche lanciato la sua prima collezione di gioielli. Nel 2012, ha aperto un secondo concept store, M32, nel quartiere chic di Bruxelles Place Brugmann. I suoi lavori sono molto focalizzati sulle pietre, di cui vuole esaltare la bellezza naturale: quarzo, tormaline, labradorite, crisoprasio, onice nero, pietra di luna bianco, opale rosa e lapislazzuli, quasi sempre in dimensioni generose. Nonostante la sua location defilata, ora i suoi pezzi sono distribuiti in oltre cento negozi nel mondo, da Tokyo a Parigi, dalla Svizzera agli stati Uniti. Niente male per essere partita da un’isoletta. Margherita Donato
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