La collezione Prendiamo un tè a Lecce: volumi tridimensionali ricamati in argento e modellati artigianalmente da Mumati.
Sbaglia chi associa il tè al rituale che si compie tutti i giorni alle 17 in Gran Bretagna, oppure al chai servito in piccoli bicchieri e sorseggiato in tutto l’Oriente. Il tè, infatti, si beve a Lecce. La città della Puglia, famosa per il suo barocco, è ora anche il soggetto di una collezione dal nome piuttosto inconsueto: Prendiamo un tè a Lecce. A proporre la originale linea di gioielli è Mumati, piccola Maison nata 15 anni fa e frutto dell’ingegno dei fratelli Massimiliano e Tiziana Musardo. Ovvio che il tè proposto dalla gioielleria non si beve, ma si guarda: collane, bracciali e orecchini sono realizzati con ciondoli ed elementi che si ispirano a teiere, tazzine, piattini e piccoli cucchiai in argento 925% modellati artigianalmente. Le forme, tridimensionali, sono costituite da sottili fili che formano un ricamo che costituisce la superficie dei ciondoli. Non sono volumi semplici da realizzare e danno un’idea del lavoro artigianale che sta dietro. Un’idea dei prezzi: il bracciale in argento costa al pubblico 1.300 euro. Giulia Netrese