I gioielli di Suzanne Belperron ritornano grazie a una società che ha acquistato il marchio con il nome della famosa designer.
«Il mio stile è la mia firma», così diceva Suzanne Belperron, una delle più influenti creatrici di gioielli del XX secolo. E infatti, fino al 1960 non ha mai marchiato un pezzo con il suo nome: bastavano le forme ondulate ispirate dalla natura e dalle culture di mondi esotici e le insolite grandi pietre a caratterizzare una produzione che aveva come estimatori Elsa Schiapparelli, Fred Astaire, Frank Sinatra, la duchessa di Windsor e Colette.
Il marchio della dotatissima designer, scomparsa nel 1983, nel 2015 è stato recentemente acquisito per essere rilanciato da Ward Landrigan (in passato direttore del dipartimento di gioielleria di Sotheby’s) e dal figlio Nico. Un’operazione che ricorda quella avviata nel 1985 con l’acquisto di ciò che rimaneva dell’azienda fondata da Fulco di Verdura, altro notissimo designer.
In comune Belperron e Fulco Verdura hanno ancora la grande notorietà e una qualità impeccabile. Ora, dopo il rilancio dei gioielli dell’aristocratico siciliano, è il turno della grande artista francese. Con un vero patrimonio artistico raccolto in anni passati a comprare nelle aste e in vendite private, i Landrigan hanno incominciato a ricreare i suoi gioielli con i parenti degli artigiani parigini che lavoravano con Belperron. Una ricostruzione quasi filologica anche nelle tecniche orafe. E con un’estetica che aveva abbandonato il gusto Art Deco della sua epoca, per abbracciare influenze egiziane, asiatiche, africane e dell’Oceania con la forme di flora e fauna lavorate con l’oro a 22 carati, scelto per il suo colore nonostante la morbidezza. I prezzi dei nuovi gioielli vanno dai 13 mila dollari fino a cifre a sei zeri. Se vi interessa, la boutique Belperron si trova in Fifth Avenue, a New York.