Gioielli eticamente corretti: è un’esigenza sempre più richiesta da chi acquista un oggetto prezioso. Oro e diamanti, insomma, non devono provenire da miniere che rovinano l’ambiente o sfruttano chi ci lavora. Con questa premessa a ottobre Tiffany & Co. farà un ulteriore passo avanti in materia di tracciabilità dei diamanti. Il colosso della gioielleria passato sotto le insegne del gruppo francese Lvmh renderà noto l’intero percorso di lavorazione dei propri diamanti approvvigionati di recente registrati singolarmente (a partire da 0.18 carati).

In pratica, chi acquisterà un gioiello Tiffany con diamanti saprà anche il Paese in cui ogni pietra viene lavorata e montata. Questa trasparenza, fa notare Tiffany, rappresenta un primato nel settore e segue quanto annunciato un anno fa, ovvero che l’azienda sarebbe diventata il primo gioielliere di lusso a livello globale a indicare la provenienza (regione o Paesi di origine) dei propri diamanti registrati singolarmente.

Oggi il nostro impegno nella tracciabilità dei diamanti fa un ulteriore passo avanti. I nostri clienti meritano di sapere che un diamante Tiffany rispetta gli standard più elevati, non solo per quanto riguarda la qualità, ma anche la responsabilità ambientale e sociale. Crediamo che la tracciabilità dei diamanti sia il modo migliore per garantirle entrambe.
Anisa Kamadoli Costa, Chief Sustainability Officer di Tiffany & Co

Le informazioni relative alla regione o Paese d’origine, al luogo in cui ogni diamante è stato tagliato, lucidato, classificato e certificato e poi montato su un gioiello, saranno condivise con i clienti per ogni diamante approvvigionato di recente registrato singolarmente (ovviamente questo non è possibile per i gioielli realizzati in passato). Queste informazioni potranno essere comunicate da qualsiasi esperto Tiffany & Co. e saranno inoltre contenute all’interno del Tiffany Diamond Certificate.

Tra i gioiellieri di lusso di livello globale, aggiunge ancora la Maison americana, Tiffany & Co. è l’unico brand a possedere e gestire cinque laboratori di lavorazione dei diamanti in tutto il mondo, dove lavorano oltre 1.500 artigiani per esaltare al massimo brillantezza, dispersione e scintillio delle pietre, non soltanto il peso in carati. Grazie a questi laboratori di proprietà in Belgio, Mauritius, Botswana, Vietnam e Cambogia, oltre al Tiffany Gemological Laboratory di New York e a cinque laboratori di produzione di gioielli in Nord America, l’azienda si dichiara in grado di garantire il rispetto dei propri standard superlativi.
Raccontare il percorso di lavorazione dei diamanti Tiffany riflette decenni di investimenti nella nostra supply chain. Tra i gioiellieri di lusso Tiffany è l’unico ad approvvigionarsi direttamente di diamanti grezzi estratti in modo responsabile, a lavorare e montare tali diamanti, rispettando i propri standard nei propri laboratori.
Andrew Hart, Senior Vice President Diamond and Jewelry Supply di Tiffany & Co