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Da Hollywood ad Asti 500 bijoux

Oltre 500 esemplari di Gioielli Fantasia in mostra. Ma forse l’aspetto più sorprendente è che questo esercito di gioielli arriva da un’unica collezione, quella di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che oltre a essere una cultrice dell’arte è anche un’appassionata di collane, spille e bracciali. La mostra è organizzata ad Asti a Palazzo Mazzetti, che conserva anche raccolte di intagli, tessuti antichi e ceramiche, si intitola Gioielli Fantasia. Sogni americani. È un’occasione per guardare l’evoluzione della Costume Jewelry, dai gioielli classici alle creazioni pop degli anni Cinquanta e Sessanta, create da designer come Trifari, Marcel Boucher, Coro, De Rosa, Eisenberg, Miriam Haskell, Eugène Joseff, Kenneth J. Lane, Pennino, fino a Wendy Gell e Iradj Moini. La costume jewelry è un fenomeno socio-culturale nato negli Stati Uniti dopo la grande crisi del 1929-1939: dato che i soldi scarseggiavano, i prodotti di lusso sono stati soppiantati da gioielli con materiali non preziosi. Una scelta che ha stimola la fantasia e condotto a nuove tecniche. Anche la finzione di Hollywood ha dato una mano alla creazione di grandi gioielli con materiali meno nobili di quelli dei gioielli di alta gamma. Per esempio, quelli indossati sugli abiti di scena dalle dive del cinema come Greta Garbo, Marlene Dietrich, Bette Davis e Vivien Leigh. Joseff, designer che ha inventato bijoux per centinaia di film di successo (come Via col Vento), ha firmato gioielli indossati anche da first lady, come Mamie Eisenhower e Jacqueline Kennedy Onassis.

Secondo Patrizia Sandretto Re Rebaudengo questi gioielli fantasia «rappresentano un patrimonio culturale che ci riporta a tempi difficili e a grandi cambiamenti sociali». Insomma, spiega, sono «poveri ma belli», accessibili e alla portata di tutti.

Gioielli Fantasia. Sogni americani
16 aprile – 2 ottobre 2016
Palazzo Mazzetti, Corso Vittorio Alfieri 357, Asti
Orari: da martedì a domenica ore 9.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30), chiuso il lunedì ad eccezione del 25 aprile e del 15 agosto.
Biglietto intero € 5.00, ridotto € 3.00
www.palazzomazzetti.it

Ballerina, spilla
Ballerina, spilla
Bijoux a forma di rana
Bijoux a forma di rana in mostra ad Asti
Spilla in mostra «Gioielli Fantasia. Sogni americani»
Spilla in mostra «Gioielli Fantasia. Sogni americani»
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con collana fantasia
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con collana fantasia
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con una delle collane della sua collezione

Salone del Mobile e gioielli

Se siete a Milano per il Salone del Mobile, potete approfittarne per visitare il progetto Ridefinire il Gioiello. L’evento è dedicato al viaggio e alle culture diverse. La mostra è curata da Sonia Patrizia Catena, ed è organizzato dal 17 marzo alla Galleria Rossini: sarà visitabile con il Fuorisalone. La mostra propone i sette vincitori del Premio Speciale Rossini, gioielli che hanno ridefinito il concetto stesso di monile prezioso attraverso differenti materiali. In esposizione le creazioni di Nelly Bonati (nel_nel), Valentina Cecconi (Filiforme), Mariolina Mascarino (Quasi Caramelle), Emanuela Mezzadri, Alessandra Pasini (Pasa Gioielli), Gabriella Poglianich, Elisabetta Portinari e Daniela Paolucci – gioielli in pietra di Vicenza.

Ridefinire il Gioiello
Opening: 17 marzo 2016 dalle ore 18.00
Galleria Rossini
Viale Monte Nero 58, Milano
La mostra resterà aperta fino al 17 aprile
Orari: da Mar. a Sab. dalle 10.00 alle 19.00
Informazioni:
www.ridefinireilgioiello.com

Chiara Del Sordo, Frammenti d'Etiopia
Chiara Del Sordo, Frammenti d’Etiopia
Elda Ricci, Masaica
Elda Ricci, Masaica
Gabriella Poglianich, Africa
Gabriella Poglianich, Africa
Valentina Cecconi, Incomplete
Valentina Cecconi, Incomplete

Tefaf, conto alla rovescia

Se adorate i gioielli di alta classe, magari d’epoca, ecco che si ripresenta un’occasione d’oro: il Tefaf di Maastricht, grande kermesse dedicata all’antiquariato. Al Tefaf si trova di tutto, della più alta qualità: mobili, dipinti, ceramiche, e anche gioielli eccezionali, come quelli che pubblichiamo in anteprima. Il Tefaf 2016 si terrà dall’11 al 20 marzo al Mecc (Maastricht Exhibition and Congress Centre) della città olandese. Avete tempo, quindi, per prepararvi a una visita. Ne vale la pena: oltre ai gioielli che vedete in questa pagina (è una selezione di quelli che saranno esposti), la mostra olandese è anche l’occasione per numerosi appuntamenti culturali. Una zona della fiera, per esempio, sarà curata da Mark Kremer: lo spazio è intitolato Zeige Deine Wunde / Mostra la tua ferita, riferimento a un’opera scultorea presentata da Joseph Beuys in un passaggio sotterraneo a Monaco nel 1974-5. L’installazione mostrerà il lavoro di artisti che continuano a esplorare e dare espressione alla idee su morte, decadimento, espropriazione e al senso di trauma (ferita), come suggerito nel lavoro originale Beuys. Inoltre, è prevista la mostra di una raccolta di stampe e disegni dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, con opere di Bellini, Grünewald, Dürer, Fra Bartolomeo, Tintoretto, Rubens e Rembrandt essere integrate da opere moderne e contemporanee di artisti come Degas, Cézanne, Dalì, Magritte, Fontana e Kusama. Federico Graglia

Tefaf
Mecc (Maastricht Exhibition & Congress Centre)

Hours: 11am to 7.00pm (on 20 March the Fair closes at 06.00pm)
Entrance € 40
Catalogue € 25
Entrance (1 person including 1 catalog) € 60
Passepartout € 125 (including 1 catalog)
Children under 12 accompanied by 12-18 years € 20
Children an adult free entrance

Art Nouveau, pendente Poppies
Art Nouveau, pendente Poppies
Spilla con diamanti taglio old mine. Circa 1870
Spilla con diamanti taglio old mine. Circa 1870
Castellani, collana in archaelogical revival style
Castellani, collana in archaelogical revival style
Spilla firmata Chopard
Spilla firmata Chopard
collana di Joe Tilson (Londra, 1928)
collana di Joe Tilson (Londra, 1928)
Collier Toggle Torque con diamanti, di Suzanne Belperron
Collier Toggle Torque con diamanti, di Suzanne Belperron
Hemmerle, anello con zaffiro, tanzanite, argento brunito, oro bianco
Hemmerle, anello con zaffiro, tanzanite, argento brunito, oro bianco
Wallace Chan, anello My Dream. Tormalina acquamarina, lapislazzuli, tsavorite, diamante, granato, zaffiro rosa
Wallace Chan, anello My Dream. Tormalina
acquamarina, lapislazzuli, tsavorite, diamante, granato, zaffiro rosa
Orecchini in oro con zaffiri cabochon
Orecchini in oro con zaffiri cabochon
Collana di Van Cleef & Arpels in oro con zaffiri e diamanti
Collana di Van Cleef & Arpels in oro con zaffiri e diamanti
Van Cleef & Arpels, spilla ballerina. Diamanti, rubini e zaffiri rosa
Van Cleef & Arpels, spilla ballerina. Diamanti, rubini e zaffiri rosa
Wallace Chan, Let Life Beautiful. Spilla con zaffiro, diamante colorato, rubino, smeraldo
Wallace Chan, Let Life Beautiful. Spilla con zaffiro, diamante colorato, rubino, smeraldo

Mezzo secolo di arte del bijou

Chi ama gli accessori non può perdere la mostra L’arte del bijou italiano, che si tiene al Palazzo Reale a Milano dal 18 febbraio e fino al 2 marzo con ingresso libero. Oggetti unici o produzioni serali, 300 monili raccontano la storia del costume in un percorso espositivo che parte dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. Nella prima sala c’è la sezione battezzata La Dolce Vita, quando il miracolo economico era imminente e la bigiotteria italiana, bella, ben fatta e conveniente, era prodotta con le tecniche della gioielleria. Protagonisti dell’epoca Luciana Aloisi di Reutern, Giuliano Fratti, Canesi, Unger, Maria Vittoria Albani per Ornella Bijoux, Ferenaz, Ottavio Re, Bijoux Cascio, Ercole Moretti, Coppola e Toppo, Bozart. L’altra stagione felice del bijou è quella degli anni Ottanta, con l’affermazione della moda italiana e non a caso la sezione è intitolata Prêt-à-porter. Le teche ospitano bracciali, collane e orecchini firmati dai grandi stilisti: Valentino, Walter Albini, Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Missoni, Franco Moschino, Elio Fiorucci, Krizia, Fendi, Soprani, Laura Biagiotti, Romeo Gigli, Enrico Coveri. Ci sono tutti i rappresentati di quella stagione irripetibile che sancì il legame strettissimo tra bijou e moda e fu il trampolino di lancio del made in Italy.

Tra l’edonismo degli anni Ottanta e il minimalismo odierno, c’è la tradizione artigianale milanese con marchi come Bozart, Ornella Bijoux, Sharra Pagano, Ottavio Re e Unger, che sono riusciti a coniugare la qualità artigianale con l’accessibilità della produzione industriale, la sperimentazione dei nuovi materiali con le tendenze del fashion. A loro è dedicata la seconda sezione. E a noi che abbiamo visitato la mostra in anteprima ci chiediamo perché nella capitale della moda, una manifestazione del genere debba durare così poco e soprattutto perché sia un evento a termine. In fondo il quadrilatero e gli stilisti sono una delle attrazioni della città, un museo dedicato agli accessori non stonerebbe. Anzi.

L’arte del bijou italiano
19 febbraio al 2 marzo 2016
Palazzo Reale, Milano
Ingresso libero
Lunedì ore 14:30-19:30
Tutti i giorni 9:30-19:30
Giovedì e sabato fino alle 22:30

La mostra L'arte del bijou italiano
La mostra L’arte del bijou italiano
Collana Sharra Pagano per Moschino. Ottone, vetro.  Anni Ottanta
Collana Sharra Pagano per Moschino. Ottone, vetro. Anni Ottanta
Collana firmata Bozart, 1968
Collana firmata Bozart, 1968
Versace, collana Conchiglie e stelle marine    metallo dorato, strass
Versace, collana Conchiglie e stelle marine metallo dorato, strass
Lino Raggio, Sharra Pagano. Collana Vittoriana. Vetro, anni Novanta
Lino Raggio, Sharra Pagano. Collana Vittoriana. Vetro, anni Novanta
Collana Stefano-Anna Piaggi, Ugo Correani per Versace. Metallo dorato, plastica. Anni Ottanta
Collana Stefano-Anna Piaggi, Ugo Correani per Versace. Metallo dorato, plastica. Anni Ottanta
Collana di Maria Vittoria Albani per Ornella Bijoux. Metallo, strass jais, Swarovsky. Anni Settanta
Collana di Maria Vittoria Albani per Ornella Bijoux. Metallo, strass jais, Swarovsky. Anni Settanta
Unger, spille, 1986
Unger, spille, 1986

A New York gioielli show

Se vi piacciono i gioielli e volete dare un’occhiata a 30mila pezzi proposti da 80 espositori, in questi giorni andate all’appuntamento annuale con New York Art, Antique & Jewelry Show al Park Avenue Armory (20-24 novembre). Potete mettere gli occhi su gioielli, orologi e antiquariato, che valgono milioni di dollari. Gli esperti consigliano di dare uno sguardo a un anello con zaffiro di 18,5 carati del Kashmir del valore di 6,5 milioni di dollari e a una croce di diamanti appartenuta, pare, a Papa Paolo VI. In mostra anche un inusuale bracciale di Cartier in giallo con diamanti fancy yellow e bianchi, onice e smeraldi a forma di doppia tigre (nello stand di Véronique Bamps), e un anello in stile Art Déco, in platino, zaffiri e diamanti, firmato Suzanne Belperron, del 1940 circa. Ma non ci sono solo gioielli antichi. In catalogo anche pezzi di Suzanne Syz in edizione limitata. Federico Graglia

New York Art, Antique & Jewelry Show
Park Avenue Armory
643 Park Ave
(tra il 66 ° e 67 ° Streets)
di New York, NY 10065
Orari
Sabato 21 novembre 11:00-08:00
Domenica 22 novembre 11:00-06:00
lunedì 23 novembre 11:00-08:00
martedì 24 novembre 11:00-05:00
Biglietti: 20 dollari

Suzanne Syz, anello-Wanna Play the Maze
Suzanne Syz, anello-Wanna Play the Maze
Anello con zaffiro cabochon di Suzanne Belperron
Anello con zaffiro cabochon di Suzanne Belperron
Bracciale con doppia tigre di Cartier
Bracciale con doppia tigre di Cartier
Suzanne Syz, orecchini Hit the bullseye. Smalto, oro bianco, argento rosa, 388 diamanti
Suzanne Syz, orecchini Hit the bullseye. Smalto, oro bianco, argento rosa, 388 diamanti

La mostra «I maestri del gioiello»

Torna a Milano I Maestri del Gioiello, rassegna nazionale di oreficeria artigiana d’eccellenza. Segnatevi la data: venerdì 23, sabato 24 domenica 25 ottobre. È l’undicesima edizione, che quest’anno coincide con il periodo finale dell’Expo. La rassegna raccoglie nuove collezioni di gioielli e alcuni pezzi unici realizzati appositamente per il Concorso–premio Jacopo da Trezzo 2015, che quest’anno ha come tema La magia delle pietre, doni della Terra. Ma c’è un altro aspetto interessante: avete delle pietre a casa? Volete valutarle? Alla rassegna si può far stimare e valutare le proprie gemme con consulenze gratuite. È un’occasione interessante.

Lo scopo della manifestazione è, in ogni caso, sempre lo stesso: promuovere la creatività degli artigiani orafi. Per questo, tra l’altro, sono previste dimostrazioni dal vivo al banchetto e mostra video di approfondimenti sulla realizzazione di un gioiello dal disegno al pezzo finito. In mostra sono previsti gioielli realizzati con diverse tecniche tipiche dell’oreficeria, specchio di differenti specificità territoriali. Per esempio, la filigrana, le tecniche di lavorazione celtiche, longobarde ed etrusche, gli smalti, la lavorazione a lastra, il traforo, l’incisione a bulino.

Maestri del Gioiello
Palazzo dei Giureconsulti
Via Mercanti 2, Milano
Ingresso gratuito
Orari apertura:
Venerdì 23 ottobre: 11.00 – 19.30
Sabato 24 ottobre: 10.00 – 19.30
Domenica 25 ottobre: 10.00 – 19.00

Artigiano orefice all'edizione 2014
Artigiano orefice all’edizione 2014
Opera di oreficeria: fiore con insetto
Opera di oreficeria: fiore con insetto

A Milano gioielli e culture diverse

A Milano arrivano gioielli e atmosfere lontane lontane. Nei giorni di chiusura dell’Expo (29-30-31 ottobre) si apre la mostra Ridefinire il Gioiello. Obiettivo: confrontare stili e culture diverse attraverso il lavoro dei designer: collane, orecchini e anelli diventano un ponte tra i popoli. Saranno esposti 51 pezzi artistici, ma ci sarà anche spazio per un programma di eventi, workshop, incontri e performance musicali all’insegna del viaggio. Dopo le tre giornate al Mumi – Ecomuseo Milano, la mostra continuerà a Circuiti Dinamici (via Giovanola 19/21) dal 15 al 28 novembre. Il progetto della mostra, a cura di Sonia Patrizia Catena, è partito nel 2010. È centrato sulla creatività e il gioiello contemporaneo, con l’obiettivo di indagare e mappare in modo trasversale le interdipendenze tra il settore dell’artigianato-artistico e quello del design, individuando le criticità e le opportunità che possono contribuire a sviluppare i due settori. Il progetto ha coinvolto più di 2mila creativi tra artisti, designer e orafi.

Ridefinire il Gioiello
29 ottobre 2015 dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Mumi – Ecomuseo Milano
Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano
La mostra resterà aperta nelle giornate del 29-30-31
Orari:  giovedì 17.00 – 20.00
Venerdì – sabato 10.00 – 20.00

Gisella Ciullo, collana Ersilia
Gisella Ciullo, collana Ersilia
Giulia Boccafogli, Agra
Giulia Boccafogli, Agra
Valentina Cecconi, Incomplete
Valentina Cecconi, Incomplete

Gioielli di gusto, ma non da mangiare

Tante vetrine colme di cibo da indossare: la mostra Gioielli di Gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi piacerà a chi ama oro e pietre preziose, ma anche a chi adora stare a tavola. Il connubio tra monili e cibo è inconsueto. Ma l’Expo di Milano, dedicata al food, è stata un’ottima coincidenza per organizzare questa sorprendente esposizione, aperta al pubblico dal 18 settembre all’8 dicembre 2015, al primo piano di Palazzo Morando, in pieno fashion district.

Che cosa si trova alla mostra? Semplice: gioielli che sembrano cibo e alimenti che assomigliano a gioielli. Li hanno selezionati (con parecchi difficoltà), Mara Cappelletti, insegnante di storia del gioiello, mentre gli allestimenti sono del designer Alejandro Ruiz,  e le curatrici della mostra sono Maria Canella, Mariateresa Chirico e Anty Pansera.

La sezione dedicata ai gioielli propone pezzi di grandi firme, con bellissimi oggetti ottocenteschi appartenenti alla collezione De Marchi ed esemplari Art Déco e degli anni Trenta e Quaranta, tra cui pezzi storici di Mauboussin. Si arriva poi agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, per concludere con i contemporanei (alcuni realizzati in occasione della mostra). La sezione ospita anche due gioielli dalla storia originale, i ciondoli – realizzati da Rosamaria Venetucci per Didoni Pietre, che riproducono per forma e dimensioni la pralina vincitrice del World Chocolate Masters nel 2013.

«Il tema degli alimenti è proposto in maniera ricorrente negli ornamenti. Se il riferimento è quello alto dei gioielli più preziosi, moltissimi sono i bijoux vintage, quelli contemporanei e quelli della moda che interpretano in modi diversi il tema gourmand», spiega Mara Cappelletti. «Con questa mostra abbiamo voluto rappresentare tutti questi mondi che, sempre più spesso,  prendono ispirazione l’uno dall’altro. Grazie all’appassionato lavoro di ricerca compiuto dalle curatrici, siamo in grado di proporre una serie di racconti fantastici che accomunano il piacere estetico a quello del gusto».

Vale la pena, infine, di citare promotori e sponsor: Gioielli di Gusto è stata voluta dal Comune di Milano e prodotta dall’Associazione Memoria e Progetto, in collaborazione con Università degli Studi di Milano, la Scuola Professionale Galdus; Cooperativa Cooro,  con il patrocinio di Associazione Orafa Lombarda e Cibjo The World Jewellery Confederation. Sponsor e partner tecnici della mostra sono Daca Vetrina d’Autore, Daya, Ferrari Group, FPE,  e una selezione di produttori di gioielli da gustare selezionati da Orchestra Italian Lifestyle. La mostra avrà come media partner L’Orafo Italiano, È Italia, UnPOxExpo e Emobile.

Stilisti preziosi

C’è poi la sezione Il gusto della moda: frutti, gelati, dolci, bacche, pasta e persino uova che si trasformano in bijoux. Moschino, Ferrè, Missoni, Marras, Krizia e le loro creazioni di fashion jewellery di Ayala Bar, Mary Frances, Yvone Christa New York e Ornella Bijoux. Ci sono anche borse, abiti, e orologi con quadrante a forma di peperone o cinturini-pancetta.

Altra sezione: Il gusto contemporary. Raccoglie una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie, inerenti al tema, tra i più interessanti del panorama italiano e internazionale. Ospita 15 designer. Ci si trova il pane smaltato di Annalisa Cocco a quello bruciato di Nicoletta Frigerio, dal lichene di Eleonora Ghilardi ai charm di Gioielli DOP, dal recupero di materiali e oggetti di Franca Goppion- Fragolab e Veronica Guiduzzi al lavoro di astrazione di Gum e Giorgio Gurioli, dai cioccolatini in vetro di Elena Rosso a quelli in carta di Angela Simone, dalle creazioni di LaHormiga e Barbara Uderzo ai bracciali in sughero di Tappo’s, per finire con la giapponese Norihito Hatanaka (gioielli in plastica che sembrano piatti reali) e l’israeliana Yael Friedman (frutta e vegetali essiccati).

Infine, Il gusto vintage, con bijoux da prima metà Ottocento fino agli anni Novanta. Qui si trovano pezzi di Trifari, Boucher e Sharra Pagano e le collezioni storiche di Fendi, Ferré e Lagerfeld, ma anche dalle collezioni di Deanna Farneti Cera e Demaldè, con un angolo riservato agli uomini: gemelli, soggetti di caccia e pesca, o elementi della cucina, birra e Coca-Cola.

Gioielli di gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant’Andrea 6, primo piano, Milano
18 settembre – 8 dicembre 2015
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.30
Lunedì  chiuso
Biglietto (mostra + collezioni)
 12 euro intero / 8 ridotto (studenti fino ai 25 anni, over 65)
bambini fino ai 12 anni gratis
Martedì dalle 14.00 e la prima domenica di ogni mese: 7 euro intero / 4 ridotto

Sharra Pagano, collana arachidi
Sharra Pagano, collana arachidi
Lagerfeld, disegnato da Ugo Correani, collana con pendente biscotto, 1984
Lagerfeld, disegnato da Ugo Correani, collana con pendente biscotto, 1984
Spilla ciligie, Vitali
Spilla ciligie, Vitali
Orecchini piselli, Trifari
Orecchini piselli, Trifari
Spilla uva, Rivoli
Spilla uva, Rivoli
Sharra Pagano ,bracciale Cocomero, fine anni Settanta
Sharra Pagano ,bracciale Cocomero, fine anni Settanta
Donatella Pellini per Fendi, pasta 1980
Donatella Pellini per Fendi, pasta 1980
Ornella Bijoux, bacche
Ornella Bijoux, bacche
La mostra Gioielli di Gusto
La mostra Gioielli di Gusto
L'interno della mostra Gioielli di Gusto
L’interno della mostra Gioielli di Gusto
Ornella Bijoux, tiara
Ornella Bijoux, tiara
Spilla di Ornella Bijoux
Spilla di Ornella Bijoux
Yvonne Christa New York, Olive Tree, 2015
Yvonne Christa New York, Olive Tree, 2015
Borsa Golden Apple, Mary Frances
Borsa Golden Apple, Mary Frances
Collier bacche, Goji Ayala Bar
Collier bacche, Goji Ayala Bar
Marras, orecchini bacche
Iconoclass per Marras, orecchini bacche
Krizia, collana festoni grappoli uva, 2000 circa
Krizia, collana festoni grappoli uva, 2000 circa
Mariella Burani Coffa
Mariella Burani Coffa
Spilla ciondolo Grappolo d'uva, De Simone (oro e perle South Sea)
Spilla ciondolo Grappolo d’uva, De Simone (oro e perle South Sea)
Collier Fusilli, di Giorgio Gurioli
Collier Fusilli, di Giorgio Gurioli
Bracciale rigido Frutta secca di R'or
Bracciale rigido Frutta secca di R’or
Friedman ,spilla con frutta essiccata
Friedman ,spilla con frutta essiccata
Gioielli Dop, bracciale serie Lombardia
Gioielli Dop, bracciale serie Lombardia
Nicoletta Frigerio, bracciale
Nicoletta Frigerio, bracciale
Giorgio Gurioli, Collier Fusilli 2015
Giorgio Gurioli, Collier Fusilli 2015
Angela Simone, Sweet Paper Classic Ring
Angela Simone, Sweet Paper Classic Ring
Barbara Uderzo, anello aragosta presbite 2009
Barbara Uderzo, anello aragosta presbite 2009
Veronica Guiduzzi, collier Caffè spaziale 1999
Veronica Guiduzzi, collier Caffè spaziale 1999

A Milano Gioielli di gusto

Expo 2015 unisce il cibo ai gioielli. L’obiettivo è raggiunto con una mostra a Milano, sede dell’esposizione (18 settembre – 8 dicembre 2015). La mostra si intitola Gioielli di gusto. Il menu è ricco: saranno esposti 200 pezzi d’autore, tra bijoux e accessori moda, che mettopno in rapporto food e jewellery. Non sono pochi, infatti, i gioielli che si sono ispirati al cibo, a partire dai celebri monili che celebrano la frutta. Ma ci sono anche bijoux che hanno riprodotto, pesce, selvaggina, uova. L’iniziativa della mostra è di Mara Cappelletti, insegnante di storia del gioiello, gli allestimenti del designer Alejandro Ruiz, le curatrici Maria Canella, Mariateresa Chirico e Anty Pansera.

Il percorso della mostra si snoda attraverso quattro aree distinte. Il gusto dei gioielli è dedicata ai grandi gioiellieri, con oggetti ottocenteschi appartenenti alla collezione De Marchi ed esemplari Art Déco e degli anni Trenta e Quaranta tra cui pezzi storici di Mauboussin, per concludere con i contemporanei. La sezione Il gusto della moda espone le ispirazioni gastronomiche nelle creazioni di stilisti come Moschino, Ferrè, Missoni, Marras, e Krizia, nonché la fashion jewellery di Ayala Bar, Mary Frances, Yvone Christa New York e Ornella Bijoux. Il Gusto contemporary, invece, conserva una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie. Tra gli altri, sono presenti in questa sezione, Veronica Guiduzzi, Angela Simone, Barbara Uderzo. Infine, il Gusto vintage, ospita una serie di bijoux appartenenti al periodo compreso dalla prima metà dell’Ottocento fino agli anni Novanta, con pezzi di Trifari, Boucher e Sharra Pagano per giungere alle collezioni storiche di Fendi, Ferré e Lagerfeld.

Gioielli di custo. Racconti fantastici tra ornamenti golosi

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant’Andrea 6, primo piano, spazi espositivi – Milano
18 settembre – 8 dicembre 2015
T. +39 02 884 65735 – 64532
info@mostragioiellidigusto.com – c.palazzomorando@comune.milano.it
www.mostragioiellidigusto.com | www.civicheraccoltestoriche.mi.it

Three of life, spilla Art-Déco
Three of life, spilla Art-Déco
Escargot (lumaca), spilla anni Quaranta
Escargot (lumaca), spilla anni Quaranta
Orologio-spilla, metà Ottocento
Orologio-spilla, metà Ottocento
Orecchini in corallo oro e diamanti, DeSimone
Orecchini in corallo oro e diamanti, DeSimone
Orologio-spilla stile Tutti Frutti di Mauboussin, anni Trenta
Orologio-spilla stile Tutti Frutti di Mauboussin, anni Trenta

Arte del gioiello a Valenza (con Damiani)

L’arte e il gioiello, nella patria dell’oreficeria. Ovvero, una mostra dedicata agli artisti che si sono cimentati e si cimentano ancora a tradurre la loro creatività in collane, anelli, bracciali. Pezzi unici che, con Damiani, nume tutelare della gioielleria, sono in mostra nella cittadina piemontese che è la valley della oreficeria: Valenza e l’arte del gioiello è stata presentata a Milano dalla padrona di casa, Silvia Damiani, dalla madrina Dalila Di Lazzaro, dal sindaco della cittadina, Sergio Cassano e dal curatore della mostra, Vittorio Sgarbi, nel suo ruolo di esperto d’arte alternato a quello di artista della polemica. La mostra, ospitata nella villa Scalcabarozzi, al primo piano ospiterà la storia della Maison Damiani, con una selezione di prestigiosi oggetti e rare immagini già raccolti in occasione della mostra Damiani 90 years of excellence and passion. Si potranno ammirare pezzi speciali che hanno caratterizzato la storia di Damiani e alcune opere orafe pluripremiate oltre ai gioielli che hanno ricevuto il Diamonds International Award, considerato l’Oscar della Gioielleria. Damiani è l’unico gioielliere al mondo ad avere ricevuto ben 18 Diamonds International Awards. Il resto, circa 40 opere, è frutto della selezione di Sgarbi, un mix di autori star, come De Chirico, Mitoraj, Pomodoro, César, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Valerio Adami, Sonia Delaunay, e di artisti meno noti al grande pubblico, ma altrettanto interessanti, come la greca Lisa Sotilis, Federico Bonaldi, Gino De Dominicis, Gaetano Pesce, Wilfred Lam, Giuseppe Bergomi, Livio Scarpella, Franco Cannilla, Nino Franchina, Pietro Consagra e Carlo Lorenzetti, Giuseppe Uncini, Luigi Ontani. Quelli che interessano di più il critico, in ogni caso, sembrano essere quelli che hanno utilizzato la propria capacità artistica per creare nuovi gioielli, piuttosto che trasporre la propria opera in versione ridotta e preziosa. Non piccole sculture della propria arte, insomma, ma il confronto con una nuova forma espressiva. Appartengono a questa categoria Alberto Giorgi, Paola Crema, Cristiana Perali, Mauro Vanzi e Claudio Mariani. «Questi ultimi due, in particolare, raggiungono notevoli risultati in un rigore formale che sembra trovare nell’arte orafa un terreno ideale per la loro creatività, allusiva a fonti dell’arte astratta, senza esserne debitori», precisa Sgarbi. Federico Graglia

Valenza e l’arte del gioiello
12 giugno- 2 agosto 2015
villa Scalcabarozzi, in via Mazzini 42, Valenza
giovedì e venerdì 15.00-19.00
sabato e domenica 11.00-19.00

Gioiello disegnato da De Chirico, esposto alla mostra «L'arte e il gioiello» a Valenza
Gioiello disegnato da De Chirico, esposto alla mostra «L’arte e il gioiello» a Valenza

Da sinistra: Dalila Di Lazzaro, Vittorio Sgarbi, Silvia Damiani, Sergio Cassano
Da sinistra: Dalila Di Lazzaro, Vittorio Sgarbi, Silvia Damiani, Sergio Cassano

Anello Gomitolo, di Damiani

Anello Gomitolo, di Damiani

Anelli della collezione Metropolitan Dream, di Damiani
Anelli della collezione Metropolitan Dream, di Damiani

OroArezzo torna a brillare

Torna a splendere l’oro: alla 36esima edizione di OroArezzo, mostra internazionale dell’oreficeria, gioielleria e argenteria (9 al 12 maggio) si segnala un sostanzioso incremento di espositori. Merito anche dell’inserimento da parte del governo tra le 30 fiere strategicamente più importanti in Italia, per la promozione del made in Italy, una straordinaria occasione di visibilità internazionale per i distretti orafi italiani: ad Arezzo e dintorni agiscono 1.300 aziende e 11 mila addetti. La fiera cerca anche di fare un salto di qualità: quest’anno sarà diverso il layout complessivo dei padiglioni, con un grosso investimento in infrastrutture, interventi di razionalizzazione e qualificazione degli impianti e degli allestimenti, sia interni che esterni. «I numeri sono da record con il tutto esaurito e con il forte aumento delle aziende espositrici, a oggi oltre 650 (+ 35% rispetto al 2014). Iscrizioni chiuse, c’è già una lista d’attesa e non tutti avranno l’opportunità di essere nei nostri padiglioni. Siamo ad una vera e propria svolta, e credo che ci siano tutti i presupposti per raggiungere risultati interessanti per il business delle aziende», spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi. «L’accordo con Fiera di Vicenza e con il Ministero dello Sviluppo Economico è stato il primo importante passo per fare di OroArezzo una delle manifestazioni irrinunciabili del calendario nazionale». Ad Arezzo è previsto l’arrivo di 450 buyer internazionali, in particolare dagli Stati Uniti, da Dubai, Cina e dai paesi dell’Ex Unione Sovietica e Russia. «Abbiamo scelto con grande attenzione i compratori esteri, quelli che a oggi hanno aderito a OroArezzo generano un volume di vendite complessivo nei loro paesi di appartenenza di oltre 9 miliardi di dollari», sottolinea Boldi.

Andrea Boldi
Andrea Boldi

Altra novità: debutta OroArezzo/Tech, un open space di 2mila metri quadrati dedicato alle tecnologie per la lavorazione dell’oro e dell’argento, con 70 aziende produttrici di macchinari tra le più importanti del settore. Novità anche dall’allestimento del padiglione Contemporary, dove sono protagonisti 60 marchi di oreficeria e argenteria, espressione dell’alta scuola orafa di Arezzo, Vicenza, Valenza e Napoli.

Nel programma non mancano gli eventi: Première 2016 sarà un esposizione di gioielli originali degli espositori realizzati sul tema Forme infinite della natura e del colore. Il concorso Metropolitan è invece dedicato alle aziende espositrici del padiglione Contemporary. Assieme a OroArezzo si svolgono Cash&Carry, area dedicata a dettaglianti e grossisti italiani e stranieri che comprano sul pronto, e Bi-Jewel, riservato al gioiello fashion e alla fashion jewellery italiana.


OroArezzo
Arezzo Fiere e Congressi
Via Spallanzani 23, Arezzo
Orari
Sabato 9 maggio – 9:30-20:00
Domenica 10 maggio – 9:30-20:00
Lunedì 11 maggio – 9:30-20:00
Martedì 12 maggio – 9:30-20:00
Ingresso riservato agli operatori e professionisti del settore orafo

Bracciale d'oro firmato 1Ar
Bracciale d’oro firmato 1Ar

Il giardino di Kris Ruhs

I gioielli di Kris Ruhs alla Galleria Sozzani di Milano. L’artista americano, allo stesso tempo pittore, scultore, designer e ispiratore del concept store 10 Corso Como, tra le sue attività ha infatti disegnato anche gioielli, pezzi unici che sono piccole sculture. Nato a New York, Kris si è trasferito a Milano, dove ora ha il suo laboratorio di viale Umbria, un ex deposito di mobili e uno spazio che ospitava una serigrafia. Ora la Galleria dedica a Kris Ruhs una esposizione personale, Hanging Garden 2015. L’inaugurazione è prevista sabato 11 aprile dalle 15.00 alle 20.00. La mostra sarà aperta al pubblico dal 12 al 26 aprile 2015 tutti i giorni, 10.30–19.30, mercoledì, giovedì 10.30–21.00. Aperture straordinarie da lunedì 13 a domenica 19 aprile 2015 tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 21.00. F.G.ruhs-garden

Kris Ruhs, bracciale in argento realizzato a mano in cinque esemplari. Prezzo: 3.600 euro
Kris Ruhs, bracciale in argento realizzato a mano in cinque esemplari. Prezzo: 3.600 euro
Kris Ruhs, orecchini  in argento realizzati a mano in cinque esemplari. Prezzo: 3.200 euro
Kris Ruhs, orecchini in argento realizzati a mano in cinque esemplari. Prezzo: 3.200 euro
Kris Ruhs, orecchini  in argento realizzati a mano in cinque esemplari. Prezzo: 2.200 euro
Kris Ruhs, orecchini in argento realizzati a mano in cinque esemplari. Prezzo: 2.200 euro
Kris Ruhs, collana  in argento realizzata a mano in cinque esemplari. Prezzo: 3.500 euro
Kris Ruhs, collana in argento realizzata a mano in cinque esemplari. Prezzo: 3.500 euro
Kris Ruhs, collana  in argento realizzata a mano in cinque esemplari. Prezzo: 6.000 euro
Kris Ruhs, collana in argento realizzata a mano in cinque esemplari. Prezzo: 6.000 euro
A destra, Kris Ruhs
A destra, Kris Ruhs

Buccellati a Venaria

Alla Reggia di Venaria, alle porte di Torino, arriva la grande mostra dedicata a Gianmaria Buccellati. L’esposizione segue quella di Firenze (https://gioiellis.com/buccellati-100-anni-di-gioielli) ed è un omaggio all’arte orafa del gioielliere fiorentino. La mostra («L’arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati», 21 marzo-30 agosto), organizzata con Fondazione Gianmaria Buccellati e la Fondazione di Studi dell’Arte Orafa, con il coordinamento della Swiss Luxury Culture Management, offre una selezione delle opere di gioielleria. Gianmaria Buccellati, nato nel 1924, ha proseguito l’esperienza del padre Mario, che nel 1919 aveva aperto la sua prima boutique di alta gioielleria a Milano, dove aveva conosciuto Gabriele d’Annunzio, che lo aveva definito il «principe degli orafi». L’esposizione è organizzata in tre sezioni. Secondo Chiara Tinonin, curatrice dell’esposizione, «I gioielli, le creazioni orafe e gli argenti che Gianmaria Buccellati ha iniziato a disegnare da giovanissimo e ha prodotto per tutta la vita sono rappresentati in mostra da 108 preziosi esemplari, tutti pezzi unici, e disposti in un percorso cronologico che ne esplora l’origine creativa attingendo ai suoi racconti autobiografici. Ma non ci sono solo oggetti. L’attenzione per le espressioni culturali e artistiche del passato, la profonda conoscenza dell’arte orafa e dei suoi segreti, e il suo senso estetico sono esaltati dagli scatti del fotografo Giò Martorana». Per la curatrice, quella di Buccellati è una tradizione che segue le grandi scuole del Rinascimento,della classicità e del Settecento. Ma ora, con una gioielleria che spesso segue i trend del momento e i ritmi della produzione industriale, è anche un patrimonio culturale che rischia di perdersi. Federico Graglia

Biglietti (dal 21 marzo al 30 agosto 2015):
Intero: 12 euro
Ridotto (gruppi di min. 12 persone, maggiori di 65 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti): 10 euro
Ridotto over 6 under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni) – Universitari under 26:  6 euro
Scuole (classi minimo di 18 studenti, ingresso gratuito per 2 accompagnatori ogni 27 studenti): 3 euro
Minori di 6 anni e quanti previsti da Gratuiti e Ridotti: gratuito

Anello a turbante con rubino cabochon, 1972
Anello a turbante con rubino cabochon, 1972
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Gianmaria Buccellati, coppa
mostra-firenze
La mostra fiorentina dedicata a Buccellati
spilla-e-orecchini
Spilla e orecchini a fogliette d’oro, diamanti e perla rosa a goccia, 1992

 

È l’ora di Baselworld

Ritorna Baselworld, l’evento più importante al mondo dedicato a gioielli e orologi. I visitatori previsti sono 150mila, tra cui 4mila giornalisti (anche quelli di Gioiellis, ovviamente), per individuare le novità presentate dai 1.500 marchi  di 40 Paesi distribuiti sui 141mila metri quadri dell’area espositiva.  La fiera è anche un grande business: secondo il direttore di Baselworld, Sylvie Ritter, l’evento genera «800mila notti trascorse in Svizzera nel corso della manifestazione, 13mila posti di lavoro in tutto il paese e muove un giro di affari di 2,4 miliardi di franchi svizzeri». La regione di Basilea beneficia della fiera con 6.500 posti di lavoro e ricavi pari a 1,2 miliardi di franchi.

Oltre ai produttori di orologeria, Baselworld ospita anche principali operatori nel settore dei diamanti, perle e pietre preziose, i fornitori di macchine e subappaltatori. Anche qui non mancano novità: per esempio, la britannica Cooksongold presenta una stampante 3D appositamente costruita per la produzione di gioielli in oro. La stampante M 080 promette di realizzare gioielli con disegni complessi, che finora non si potevano realizzare per le difficoltà nella produzione tradizionale. I gioielli sono realizzati strato dopo strato, con la fusione di sottile polvere di metallo e un laser. In questo modo un gioiello complesso può essere fabbricato in poche ore.

Insomma, Baselworld un appuntamento da non perdere. Alcune delle novità le abbiamo anticipate in questi giorni, ma ce ne saranno altre da scoprire. Ma se il mercato dei gioielli sembra attraversare un periodo di discreta salute, c’è qualche problema in più per quello degli orologi. Il mercato tedesco, francese e russo, per la crisi ucraina, sono stimati in calo. Inoltre, la rivalutazione di circa il 25% del franco svizzero rischia di incidere pesantemente per i produttori della Confederazione elvetica. Le vendite vanno meglio, invece, in Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Medio Oriente, anche se il calo del petrolio potrebbe presto frenare quest’ultimo. «L’industria orologiera svizzera non è in crisi, ma ci manca la visibilità», ha spiegato a Les Temps il presidente della Fédération de l’industrie horlogère suisse (FH) Jean-Daniel Pasche. Sugli orologi, però, incombe il ciclone Apple Watch: l’orologio smart da collegare all’iPhone deprimerà le vendite di orologi tradizionali? A Baselworld, forse, si troverà una risposta. Federico Graglia

Baselworld 2015
19 marzo – 26 marzo 2015
Fiera di Basilea, Svizzera
MCH Swiss Exhibition (Basel) LTD., 4005 Basel, Svizzera

Orari di apertura:
Tutti i giorni dalle ore 9 alle 18
(escluso giovedì 26 marzo: ore 9 – 16)

Baselworld 2014
Baselworld 2014
L'esterno del centro fieristico di Basilea
L’esterno del centro fieristico di Basilea
La stampante M 080, che crea gioielli in oro
La stampante M 080, che crea gioielli in oro
Lo stand di pasquale Bruni
Lo stand di pasquale Bruni
La hall di Baselworld
La hall di Baselworld
Sylvie Ritter
Sylvie Ritter
Interno di Baselworld 2014
Interno di Baselworld 2014

 

A Bolzano il gioiello contemporaneo

Se per caso siete di passaggio in Alto Adige, o Südtirol, magari per una sciata, sappiate che fino al 19 dicembre a Bolzano c’è 8x faszination, una carrellata nel gioiello contemporaneo tra i monti delle Alpi. Sono esposti i lavori di otto artisti orafi e designer del gioiello (Gian Luca Bartellone, Kiki Fritz, Franziska Kuen, Barbara Lischka Forcher, Enrica Prazzoli, Nicole Nitz & Sandro Schieck, Sarah Valier, Gabi Veit) selezionati da Kuno Prey. I gioielli sono realizzati anche con l’impiego di materiali inconsueti, come alluminio, materiali plastici, reti metalliche, oltre naturalmente ai più comuni metalli preziosi come l’argento e l’oro. In occasione della mostra 8x faszination verranno esposti anche i risultati del workshop sul gioiello contemporaneo che ha condotto Gabi Veit alla Facoltà di Design e Arti, coinvolgendo studenti e alunni della Facoltà. L.A.

8x faszination
Dal 6 al 19 dicembre 2014
Da lunedì a sabato dalle 9 alle 20
Foyer entrata principale della Libera Università di Bolzano, 
Piazza Università 1, Bolzano

Nitz & Schieck
Anelli di Nitz & Schieck, solitaire
Anello di Kiki Fritz
Anello di Kiki Fritz

I re dei bijoux a Homi

Bracciali di Laura Contri
Bracciali di Laura Contri

Si avvisano gli appassionati di gioielli & bijoux che a fieramilano dal 13 al 16 settembre 2014 si svolge la seconda edizione di Homi. È la fiera erede del Macef ed è centrata sui prodotti per la casa. Ma non solo: all’interno dell’area espositiva tornano Homi Sperimenta (Design e Fashion&Jewels) dedicata alla ricerca e alla sperimentazione, con progetti e proposte di giovani designers ed artisti. Fashion & Jewels è una specie di fiera satellite, che raccoglie tutto ciò che si può indossare e portare con sé in ogni momento della giornata. Quindi accanto ai bijoux ci sono accessori, oggetti e complementi per la casa e per la persona. F.G.

Bijoux firmati Mujer
Bijoux firmati Mujer
Orecchino distribuito da Aibi bijoux
Orecchino distribuito da Aibi bijoux
La scorsa edizione di Homi
La scorsa edizione di Homi

Homi

13-16 settembre 2014
Orari dalle ore 9,30 alle 18,30
Fiera Milano – Strada Statale del Sempione, 28 – 20017 Rho

ukThe kings of jewelry in Homi 

Attention: the jewelry lovers & bijoux can visit Homi (Fiera Milano 13 to 16 September, 2014), where is  the second edition of this fair. It is the heir of Macef and is centered on products for the home. But not only: inside the exhibition there is back again Fashion & Jewels dedicated to the research and experimentation, with projects and proposals of young designers and artists. Fashion & Jewels is a kind of fair satellite, which collects anything that you can wear and carry with them at all times of the day. So in addition to jewelry, there are accessories, objects and accessories for the home and for the person.

france-flagLes rois de bijoux en Homi 

Attention: les amateurs et bijoux bijoux peuvent visiter Homi (Fiera Milano 13 to 16 Septembre 2014): c’est la deuxième édition de cette foire. Elle est l’héritier de Macef et est centrée sur les produits pour la maison. Mais pas seulement: l’intérieur de l’exposition, il est de retour Mode & Bijoux dédiés à la recherche et l’expérimentation, avec des projets et propositions de jeunes créateurs et artistes. Mode & Bijoux est une sorte de satellite juste, qui rassemble tout ce que vous pouvez porter et transporter avec eux à tous les moments de la journée. Donc, en plus de bijoux, il y a des accessoires, des objets et accessoires pour la maison et pour la personne.

german-flagDie Könige von Schmuck in Homi 

Achtung: die Schmuck-Liebhaber und Bijoux können Homi (Fiera Milano 13-16 September, 2014), wo ist die zweite Auflage der Messe besuchen. Es ist der Erbe von Macef und ist auf Produkte für zu Hause zentriert. Aber nicht nur: in der Ausstellung gibt es wieder Mode & Juwelen der Forschung und Experimente gewidmet, mit Projekten und Vorschlägen junger Designer und Künstler. Fashion & Jewels ist eine Art von Messe-Satelliten, der alles, was Sie tragen und tragen mit ihnen zu allen Zeiten des Tages sammelt. So dass zusätzlich zu Schmuck, gibt es Zubehör, Gegenstände und Accessoires für zu Hause und für die Person.

flag-russiaЦари ювелирных изделий в Хоми 

Внимание: любители и бижутерия ювелирные можете посетить Хоми (Fiera Milano 13 до 16 сентября 2014), где находится второе издание этой ярмарке. Это наследник Macef и сосредоточена на продукции для дома. Но не только: в выставке есть снова Мода & Jewels, посвященный исследований и экспериментов, с проектов и предложений молодых дизайнеров и художников. Мода & Jewels является своего рода справедливой спутника, который собирает все, что вы можете носить и носить с собой во все времена суток. Поэтому в дополнение к ювелирных изделий, есть аксессуары, предметы и аксессуары для дома и для человека.

spagna-okLos reyes de la joyería en Homi 

Atención: los amantes y los bijoux joyería pueden visitar Homi (Fiera Milano 13 a 16 septiembre, 2014): es la segunda edición de esta feria. Es el heredero de Macef y se centra en productos para el hogar. Pero no sólo: el interior de la exposición hay de nuevo Moda y Joyas dedicadas a la investigación y la experimentación, con proyectos y propuestas de los jóvenes diseñadores y artistas. Moda y Joyas es una especie de satélite feria, que recoge cualquier cosa que usted puede usar y llevar consigo en todo momento del día. Así que además de joyas, hay accesorios, objetos y accesorios para el hogar y para la persona.

Pandora Wunderkammer

La Wunderkammer, letteralmente camera delle meraviglie, era un fenomeno tipico del Cinquecento. Con Pandora diventa l’attualissimo tema di una mostra presso il DesignCafé della Triennale di Milano, dal sottotitolo Racconti di mondi preziosi. Quindici studenti della Naba (Nuova Accademia di Belle Arti Milano) la interpretano intrecciandola con la produzione del brand danese di gioielleria. Risultato? 15 opere diversissime ma accomunate da una commistione tra design, arte e nuove tendenze, come la scatola utilizzata nell’antichità per conservare la carne, che oggi, secondo Mariya Ruseva, racchiude un momento di vita speciale, rappresentato dai charms Moments; per Guneet Cheema, invece è l’elefante indiano decorato in occasione delle feste religiose, in questo caso con i gioielli Pandora. Sergio Chiodin ha usato i charms in vetro di Murano per evocare i ricordi legati a Venezia, dove i gioielli inseriti nelle sagome, realizzate in acrilico, di Palazzo Ducale e del ponte di Rialto, rimandano ai lati nascosti della città. Benedetta Giorgelli cita Proust e come il sapore della Madeleine evoca inaspettatamente un avvenimento: nella sua installazione, un rullo sui cui è scritto un racconto, le parole si trasformano in charms e quindi nel ricordo di un momento speciale.

Moments in Design, Cheema Guneet
Moments in Design, Cheema Guneet
Moments in Design, Benedetta Giorcelli
Moments in Design, Benedetta Giorcelli
Moments in Design, Sergio Chiodin
Moments in Design, Sergio Chiodin
Dal 9 al 28 maggio c/o Triennale DesignCafé
(martedì – domenica ore 10.30 – 20.30; giovedì ore 10.30 – 23.00)
Via Alemagna 6, Milano.
 

 

 

Calestani in mostra

La mostra di Claudio Calestani a Casalmaggiore
La mostra di Claudio Calestani a Casalmaggiore

Il Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona) dedica una mostra a Claudio Calestani, specialista milanese dell’argento. Calestani propone gioielli ispirati ai miti degli anni Settanta: dalla moto al rock, alle arti marziali. Bracciali, gemelli, anelli, collane,  fibbie con un look da Easy rider . Gli oggetti ideati da Calestani sono ora riuniti nell’esposizione intitolata Argento… uno stile di vita, è stata curata da Bruno e Franca Bambara di Milano e da Cristina Calestani. Con Casalmaggiore Calestani ha un link: il nonno, Lucedio, fu uno dei fondatori della Società Federale Orefici, mentre il padre Giugurta partì dalla cittadina  alla conquista di Milano. Proprio nel capoluogo lombardo il figlio Claudio ha aperto e avviato la sua attività di gioielleria. La mostra comprende anche una installazione di LabO (marchio di Claudio Calestani, cugino, artista e omonimo). L’esposizione è stata organizzata in collaborazione con il MotoClub Angelo Bergamonti di Gussola. Lavinia Andorno 

La sala dell'esposizione
La sala dell’esposizione
Anelli in oro bianco e brillanti. Prezzo: 3mila euro (l'uno)
Anelli in oro bianco e brillanti. Prezzo: 3mila euro (l’uno)
Claudio Calestani al lavoro
Claudio Calestani al lavoro
Museo del Bijou di Casalmaggiore
via Porzio 9, Casalmaggiore (Cremona). 
Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, domenica e i festivi dalle 15 alle 19. 
Informazioni: 0375/284423 
Ingresso gratuito
Fino a lunedì 2 giugno 2014 

ukCalestani in exhibition

The Museo of Bijou in Casalmaggiore (Cremona) dedicating an exhibition to Claudio Calestani, silver specialist. Calestani offers jewelry inspired by the myths of the Seventies: bike, rock, martial arts. Bracelets, cuff links, rings, necklaces, buckles with a look at Easy Rider movie. The objects created by Calestani are now gathered in the exposition titled Silver… a way of life, curated by Bruno and Franca Bambara and Cristina Calestani. The designer and Casalmaggiore have a link: the grandfather, Lucedio, was one of the founders of the Federal Goldsmiths Company, while his father, Giugurta, departed from the town to the conquest of Milan. Just in Milan his son Claudio opened and started her business of jewelry. The exhibition also includes an installation of LabO (by Claudio Calestani, cousin, artist and namesake) . The exhibition was organized in collaboration with the MotoClub Angelo Bergamonti Gussola .

france-flagCalestani en exposition 

Le Museo de Bijou à Casalmaggiore (Cremona) dédie une exposition à Claudio Calestani, spécialiste de l’argent. Calestani propose des bijoux inspirés par les mythes des années soixante-dix: vélo, rock, arts martiaux. Bracelets, boutons de manchettes, bagues, colliers, boucles avec un regard pour le film Easy Rider. Les objets créés par Calestani sont maintenant réunis dans l’exposition intitulée Silver… a way of life, organisée par Bruno et Franca Bambara et Cristina Calestani. Le concepteur et Casalmaggiore ont un link: le grand-père, Lucedio, a été l’un des fondateurs de la Société fédérale Orfèvres, tandis que son père, Giugurta, a quitté la ville à la conquête de Milan. Juste à Milan son fils Claudio ouvert et a commencé son entreprise de bijoux. L’exposition comprend également une installation de Labo (par Claudio Calestani, cousin, artiste et homonyme). L’exposition a été organisée en collaboration avec le motoclub Angelo Bergamonti Gussola.

german-flagCalestani in Ausstellung 

Das Museo von Bijou in Casal (Cremona) widmet eine Ausstellung Claudio Calestani, Silber-Spezialist. Calestani bietet Schmuck inspiriert von den Mythen der siebziger Jahre: Fahrrad-, Rock-, Kampfkunst. Armbänder, Manschettenknöpfe, Ringe, Halsketten, Schnallen mit einem Blick auf Easy Rider Film. Die durch Calestani Objekte werden nun in der Ausstellung mit dem Titel Silver… a way of life, von Bruno und Franca Bambara und Cristina Calestani kuratiert versammelt. Der Designer und Casal einen Link haben: der Großvater, Lucedio, war einer der Gründer der Bundesgoldsmiths Company, während sein Vater, Giugurta, ging von der Stadt auf die Eroberung von Mailand. Nur in Mailand sein Sohn Claudio geöffnet und begann ihr Geschäft von Schmuck. Die Ausstellung enthält auch eine Installation von Labo (von Claudio Calestani, Vetter, Künstler und Namensgeber). Die Ausstellung wurde in Zusammenarbeit mit dem Motoclub Angelo Bergamonti Gussola organisiert.

flag-russiaCalestani в выставке 

Музей из Бижу в Casalmaggiore (Кремона) посвятить выставку Клаудио Calestani, серебро специалиста. Calestani предлагает ювелирные изделия, вдохновленный мифах семидесятых: велосипед, рок, боевые искусства. Браслеты, запонки, кольца, ожерелья, пряжки с рассмотрения Беспечный ездок фильма. Объекты, созданные Calestani теперь собрались в выставочном названием Silver … образ жизни, куратор Бруно и Франка Bambara Милана и Кристина Calestani. Дизайнер и Casalmaggiore есть ссылка: дедушка, Lucedio, был одним из основателей Федерального Голдсмит компаний, в то время как его отец, Giugurta, отошел от города к завоеванию Милане. Просто в Милане его сын Клаудио открыл и начал свой ​​бизнес ювелирных изделий. Выставка также включает в себя установку Labo (Клаудио Calestani, двоюродный брат, художник и тезку). Выставка была организована в сотрудничестве с мотоклуб Анджело Bergamonti Gussola.

spagna-okCalestani en exposición 

El Museo de la joya en Casalmaggiore (Cremona) dedica una exposición a Claudio Calestani, especialista en plata. Calestani ofrece joyas inspirada en los mitos de los años setenta: en bicicleta, roca, artes marciales. Pulseras, gemelos, anillos, collares, hebillas con una mirada a la película Easy Rider. Los objetos creados por Calestani ahora están reunidos en la exposición titulada Silver… a way of life, a cargo de Bruno y Franca Bambara y Cristina Calestani. El diseñador y Casalmaggiore tienen un vínculo: el abuelo, Lucedio, fue uno de los fundadores de la Goldsmiths Empresa Federal, mientras que su padre, Giugurta, partió desde la ciudad hasta la conquista de Milán. Sólo en Milán su hijo Claudio abrió y comenzó su negocio de la joyería. La exposición también incluye una instalación de Labo (por Claudio Calestani, primo, el artista y el mismo nombre). La exposición fue organizada en colaboración con el MotoClub Angelo Bergamonti Gussola.

Tutte invitate al party di Rosato

Un party firmato Rosato. I festeggiamenti son programmati per un compleanno: i dieci anni della rivista «Marie Claire 2 Accessori». Il brindisi è organizzato nel proprio monomarca di via della Spiga, 42, a Milano. E programmato proprio in apertura della settimana della moda, il 19 Febbraio dalle 18 alle 21. Le appassionate di Rosato sono invitate. Per tutta la settimana, infatti, la via più nota del cosiddetto «quadrilatero della moda» ospiterà la mostra «Viaggio in Italia» dell’illustratrice e artista Rebecca Moses: 30 tavole realizzate in esclusiva per «Marie Claire Italia» con protagonisti la moda e gli accessori. Tra cui Rosato, che esporrà all’interno del flagship una creazione che racconta attraverso le miniature del brand, una giornata a Roma. Rebecca Moses pare sia un’appassionata di ciondoli: «Amo i charm perché raccontano storie. E io amo raccontare una storia… I charm sono la maggiore espressione di quanto abbiamo di più caro, un legame, un ricordo, una fonte d’ispirazione». Il party riserverà una sorpresa per tutte le donne che parteciperanno al party Rosato: per le prime 100 un regalo esclusivo, firmato ovviamente Rosato Gioielli.  

Charms firmati Rosato
Charms firmati Rosato
Rebecca Moses
Rebecca Moses

Il tesoro di Cartier a Parigi

C’è la tiara realizzata nel 1936 per la principessa Elisabetta di Inghilterra: una relativamente sobria fascia tempestata di diamanti. La tiara indossata da Kate per il recente matrimonio con William (739 diamanti taglio brillante e 149 diamanti taglio baguette). Ma non solo. Al Grand Palais di Parigi è esposto il meglio di Cartier, la grande gioielleria francese che espone 600 preziosi pezzi creati nel tempo, tra cui una collana di un Maharaja, e collane serpente di 2.473 tra diamanti e smeraldi… In tutto 600 gioielli creati dall’Ottocento al 1970, la più grande mostra mai dedicata alla maison parigina. «È emozionante vedere riunite più di 600 creazioni», commenta il presidente di Cartier, Stanislas de Quercize. Tra gli oggetti esposti ci sono anche pezzi appartenuti a personaggi famosi. Come nel caso di una collana di rubini donata a Elizabeth Taylor dal suo terzo marito, Mike Todd.

Nella mostra è riassunta la storia della maison, e lo stile originale. I progettisti, per esempio, sono stati in principio incoraggiati a trovare la loro ispirazione lontano dalla gioielleria, in settori come architettura e arredamento. «Louis Cartier ha incoraggiato molti ad andare in giro a vedere i palazzi a Parigi, per studiare i motivi di porte o frontoni», è il racconta Laurent Salomé, curatore della esposizione. Un perno, per esempio, può sembrare un piccolo monumento. Un design originale, che ha dato fama alla maison. Per gli americani, per esempio, Cartier è stato identificato con l’arte francese di vivere con eleganza. Matilde de Bounvilles