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Vicenzaoro All in Once al 21 gennaio




Nel caso a qualcuno fosse venuto qualche dubbio (vista la quarta ondata di covid): Vicenzaoro January è confermata. La fiera della gioielleria organizzata da Italian Exhibition Group si terrà dal 21 al 26 gennaio 2022. La società, probabilmente, non si attende però un pieno ritorno alla normalità pre-epidemia. Lo show avrà sempre un pubblico internazionale,  ma con espositori, buyer e operatori provenienti in particolare da Europa e Middle-East. Tradotto: per i visitatori da Stati Uniti e America Latina c’è ancora tempo. Una novità invece,  è il nuovo claim per Vicenzaoro: All at once. Sembra indicare, insomma, che il mondo del gioiello si trova tutto in una volta in una piattaforma «che ottimizza i percorsi d’acquisto, facilita il cross selling, rivela le ultime tendenze e innovazioni, aiuta ad ampliare il networking».

Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro, in effetti, non comprende solo l’offerta di prodotti finiti, i gioielli, ma anche pietre, dalle tecnologie di lavorazione, packaging, e da un paio di anni anche orologi nello spazio, confermato, di Vo Vintage. Tecnologie e le innovazioni di processo torneranno, inoltre, con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e processi di progettazione e realizzazione del gioiello, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Fabbricanti ed Esportatori di Macchine Orafe.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Per evitare problemi legati alla malefica pandemia, non è stato dimenticato l’aspetto della sicurezza, grazie al piano #safebusiness by Ieg, che permette un’esperienza in fiera sicura e agile, grazie al programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com







Summit del gioiello a dicembre




Era atteso per metà novembre ma, per ragioni organizzative, il Summit del Gioiello Italiano previsto ad Arezzo slitta al 14 dicembre. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group prende il posto (simbolicamente) di Gold/Italy, workshop internazionale che connette l’oreficeria Made in Italy di selezionate aziende manifatturiere e la domanda internazionale. Ma le limitazioni legate alla pandemia hanno indotto gli organizzatori a rinviare Gold/Italy all’ottobre 2022.

Una passata edizione di Gold/Italy
Una passata edizione di Gold/Italy

Al suo posto, quindi, ci sarà il primo Summit del Gioiello Italiano, evento istituzionale su invito, che coinvolgerà i leader del comparto della gioielleria e oreficeria nazionale. Organizzato da Italian Exhibition Group in collaborazione con il Comune di Arezzo, puntualizza un comunicato della società fieristica, la Camera di Commercio Arezzo-Siena, Arezzo Fiere e Congressi, e con la partecipazione di tutte le associazioni di categoria di riferimento. Il vertice, nelle intenzioni, offrirà spunti di riflessione concreti e opportunità di confronto diretto tra tutti i rappresentanti del Sistema Gioiello Italia, riuniti nell’Auditorium di Arezzo Fiere e Congressi, nel cuore dello storico distretto orafo. All’ordine del giorno temi quali la sostenibilità e il branding, sfide centrali nella creazione del valore lungo la filiera orafa e nella competizione sul mercato globale.

Collane in concorso a Gold/Italy 2017
Collane in concorso a Gold/Italy 2017







Riaperto al pubblico il Museo del Gioiello di Vicenza




Dopo il periodo di chiusura pandemica riapre il Museo del Gioiello di Vicenza. Le nelle nove sale tematiche interamente dedicate all’eccellenza creativa, artistica, produttiva e tecnologica del gioiello Made in Italy sono state riaperte al pubblico il 25 settembre. All’interno della Basilica Palladiana, che ospita il museo è possibile visitare per la prima volta dal vivo l’esposizione permanente Una Storia Italiana, inaugurata online lo scorso 15 dicembre e finora fruibile in formato digitale sul sito.

L'esposizione permanente al Museo del Gioiello di Vicenza
L’esposizione permanente al Museo del Gioiello di Vicenza

Per la quarta edizione, il sito museale lascia la sua veste mutante per diventare un museo permanente dedicato al gioiello Made in Italy. Mantenendo il pluralismo come chiave di interpretazione, il Museo aggiunge un altro livello di lettura che riguarda il territorio italiano, in termini di creatività e di manifattura. Le nove sale mettono in evidenza l’alto artigianato delle maison orafe, i grandi artisti orafi, i protagonisti del gioiello moda, i designer, le eccellenze caratterizzate da tecniche e materiali propri del Made in Italy: dal corallo alla filigrana, dal micromosaico alla pietra lavica e gli scenari del futuro. I visitatori potranno trovare l’eccellenza italiana tra tradizione e contemporaneità, il bello e ben fatto che, ancora oggi, è il segno distintivo della produzione nazionale.
Alba Cappellieri, direttrice del Museo del Gioiello

Alba Cappellieri
Alba Cappellieri

Lo spazio museale di Italian Exhibition Group (società che organizza Vicenzaoro), gestito in collaborazione con il Comune di Vicenza, dal 2019, infatti, è entrato ufficialmente all’interno del circuito di location museali e monumentali del centro storico, visitabili con il biglietto unico Vicenza Card. Per l’accesso al Museo del Gioiello sarà necessario esibire il Green Pass. La prenotazione non è obbligatoria.

Francesco Rucco
Francesco Rucco

Con mucho gusto a

Sono particolarmente soddisfatto per la riapertura del Museo del Gioiello. Mi sono impegnato personalmente per arrivare a questo traguardo che consente di arricchire la già ampia offerta del circuito museale cittadino che tante soddisfazioni ci sta dando in questa estate 2021, sia in termini di presenze turistiche sia per quanto riguarda gli introiti dai biglietti d’ingresso. Un tassello in più che va ad impreziosire l’ampio progetto che stiamo realizzando per la candidatura di Vicenza a capitale italiana della cultura per il 2024. Ringrazio il presidente di Ieg, il direttore del museo e tutti coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di questo importante risultato.
Francesco Rucco,  sindaco di Vicenza

Lorenzo Cagnoni
Lorenzo Cagnoni

Con grande piacere annunciamo la riapertura al pubblico del Museo del Gioiello, l’unico esempio in Italia e tra i pochi al mondo di questo genere, che negli anni ha saputo affermarsi quale baricentro narrativo e di valorizzazione dell’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria. Nato nella città di Palladio, luogo di indiscusso valore artistico e culturale nonché uno dei più importanti distretti manifatturieri al mondo, il museo celebra la tradizione orafa vicentina e il suo patrimonio artigiano e imprenditoriale. Un museo per tutti e di tutti, che attraverso uno sforzo comune e una progettualità condivisa con l’amministrazione comunale di Vicenza veicola contenuti di assoluto valore per l’economia del territorio e per la comunità.
Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group

Gianmaria Buccellati, Collana Foglie d'autunno, 1996
Gianmaria Buccellati, Collana Foglie d’autunno, 1996
Interno del Museo del Gioiello
Interno del Museo del Gioiello
L'esposizione al Museo del Gioiello
L’esposizione al Museo del Gioiello






 

Niente Gold/Italy, al suo posto un summit




La parola ridimensionamento è quella che corre di più sulla bocca degli operatori. Gold/Italy, workshop internazionale che ha l’obiettivo di mettere in contatto l’offerta della migliore oreficeria Made in Italy di selezionate aziende manifatturiere dei distretti orafi italiani e la domanda internazionale proveniente dai principali mercati di sbocco della produzione Made in Italy, salta anche l’edizione 2021.

Gold/Italy, in coda prima della pandemia
Gold/Italy, in coda prima della pandemia

La tre giorni organizzata da Italian Exhibition Group ad Arezzo, la capitale italiana della lavorazione dell’oro, non torna a causa, in sostanza, della ancora non conclusa emergenza pandemica, che frena gli spostamenti, specialmente quelli a livello internazionale, in particolare quelli dei buyer asiatici e americani. Al posto di Gold/Italy, a metà novembre, si terrà in collaborazione con il Comune e le Associazioni di categoria di riferimento, un summit con i leader del settore della gioielleria e oreficeria. Obiettivo: discutere sulle strategie in questa fase di rilancio. Ovviamente non è la stessa cosa, ma bisogna fare di necessità virtù.

Catene d'oro
Catene d’oro
Gioielli a Gold/Italy
Gioielli a Gold/Italy

Gold/Italy 2019
Gold/Italy 2019







A Vicenzaoro è ritornato il business




È andata bene. È andata bene considerando i tempi, le quarantene, gli spostamenti non ancora tornati al livello pre covid. Il bilancio di Vicenzaoro September 2021, nella nuova edizione all’insegna della sobrietà, ha totalizzato l’80% delle visite registrate nell’edizione 2019 (quando, però, il numero non era stato comunicato). È il dato più confortante che riguarda la fiera dedicata al gioiello organizzata da Ieg, considerando che in Italia il settore impegna 30 mila addetti per oltre 7 mila aziende, con un export pari a 8 miliardi di euro.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

A Vicenzaoro hanno partecipato circa 800 aziende, numero che è quasi la metà rispetto a quelle presenti qualche anno fa. È il segno dei tempi. Nel consuntivo di Ieg si sottolineano però l’affluenza internazionale di buyer e visitatori provenienti dall’estero, che ha superato il 30% del totale: per il 77% dall’Europa, con in testa Spagna, Germania, Francia, il 7% dal Middle East e con arrivi anche da Stati Uniti, Russia e Nord Africa, con 108 Paesi rappresentati dai visitatori esteri di Vicenzaoro in questa edizione di ripartenza. Per essere un periodo di pandemia, non è certo un cattivo risultato, anzi, è un deciso successo.

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro September è stata diversa anche come look. Niente booth personalizzati ma, come nella edizione in versione ridotta dello scorso anno, chiamata Voice, padiglioni tutti uguali, color salmone, con metrature ridotte. C’era da aspettarsi borbottii di disapprovazione. Invece non è avvenuto. Come sempre gioielli.com ha selezionato una trentina di pareri raccolti tutti nel padiglione Icon, con la promessa dell’anonimato (richiesto chissà perché). Risultato: l’83% si è mostrato favorevole a questa versione sobria dei booth, sottolineando che in ogni caso è comunque migliore rispetto alle altre fiere internazionali (visto che Baselworld al momento non c’è più). Le uniche obiezioni del restante 17% hanno riguardato la disposizione del proprio booth.

Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com
Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com







Saliranno al 21% le vendite di gioielli online





Fino al 21% le vendite di gioielli online

Vicenzaoro è ripartita nel segno dell’ottimismo. Ma anche registrando i segni del cambiamenti che, inevitabilmente, coinvolgono il mondo della gioielleria. Sono le conclusioni del Talk inaugurale The State of the Art, organizzato da Ieg  (Italian Exhibition Group, la società proprietaria del format) e il Club degli Orafi Italia.

Da sinistra, Massimo Fasoli, Ceo e jewellery Designer, Fasoli, Jérôme Favier, Vice Presidente e Ceo di Damiani International, Stephen Lussier Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers, Andrea Cabrini Direttore Class CNBC, Nicolò Rapone, Operations Senior Director of Jewelry Business Unit, Bulgari | Stefania Trenti, Responsabile Ufficio Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Da sinistra, Massimo Fasoli, Ceo e jewellery Designer, Fasoli, Jérôme Favier, Vice Presidente e Ceo di Damiani International, Stephen Lussier Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers, Andrea Cabrini Direttore Class CNBC, Nicolò Rapone, Operations Senior Director of Jewelry Business Unit, Bulgari | Stefania Trenti, Responsabile Ufficio Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Opinioni che si basano su dati concreti: Stefania Trenti, responsabile dell’Ufficio Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo (la più grande banca italiana), ha presentato un aggiornamento dei dati macroeconomici di settore. Conclusioni: dopo lo shock dei lockdown, con il conseguente stop delle vendite, il mondo dei gioielli registra un’impennata dei prezzi, dopo depressione della domanda. Ma il settore «recupera rapidamente: tra gennaio e giugno 2021 il fatturato è cresciuto dell’80% circa rispetto ai minimi del primo semestre dello scorso anno», ha spiegato la manager. La reale misura della crescita risulta dal confronto con il 2019 che, come ha sottolineato Trenti, «è già dell’8% superiore rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato migliore rispetto alla media del manifatturiero». E lo scenario di domanda mondiale previsto è ancora in crescita nei prossimi anni.

Il Talk «The State of the Art»
Il Talk «The State of the Art»

Nel dettaglio, il report di Intesa Sanpaolo registra un balzo per e-commerce e digitalizzazione, anche nel processo produttivo. Morale: le vendite online di gioielleria nel 2025 saranno tra il 18% e il 21%, rispetto al 13% del 2019. Inoltre, aumenta l’impegno delle aziende con il 12% di realtà che ha in programma investimenti in e-commerce e marketing digitale e il 7% che prevede investimenti in soluzioni digitali di produzione.

Vetrina di Stenzhorn a VicenzaOro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Stenzhorn a VicenzaOro September. Copyright: gioiellis.com

Secondo l’analisi presentata nel talk, inoltre, il valore del brand si afferma sempre più quale driver di valorizzazione del prodotto con una crescita media attesa fra l’8% e il 12% nel periodo 2019-2025 per la componente di prodotti a marchio, più che doppia rispetto alla media di settore. A oggi, sono il 13% le imprese italiane con almeno un marchio registrato.

Contemporaneamente, aumenta l’attenzione alle tematiche sostenibili: il 20-30% di chi acquista (entro il 2025) sarà influenzato da questo aspetto. Non meno fondamentale è la formazione, indispensabile per garantire continuità all’artigianalità delle produzioni: nel 2020 il 61% delle entrate programmate sono state ritenute di difficile reperimento e, di queste, il 72% per preparazione inadeguata. Ma l’impatto del periodo pandemico non è da sottovalutare in particolare per le fasi iniziali della filiera del diamante come l’estrazione che hanno comportato momenti di crisi di approvvigionamento.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

Abbiamo affrontato un futuro pieno di incertezze, ma non avrei potuto essere più orgoglioso di come abbiamo risposto. Abbiamo immediatamente iniziato a sostenere tutte le persone – Paesi, comunità e clienti – che dipendono dai diamanti. Noi di De Beers e i nostri partner della JV abbiamo messo in atto un programma di soccorso covid-19 del valore di circa 17 milioni di dollari, lavorando per garantire che il settore dei diamanti e tutti coloro che ne dipendono potessero riprendersi e ricostruire il più rapidamente possibile. Stiamo vedendo la domanda di diamanti nei nostri mercati chiave superare quella pre-pandemia, perché questi miracoli della natura hanno qualcosa di vitale da dire: sono simboli di un legame significativo, del collegamento al mondo della natura e fonte di gioia dopo un periodo di oscurità.
Stephen Lussier Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers

Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com

Per un settore in cui le possibilità di smartworking sono limitate, un aspetto rilevante è stata la gestione delle persone. “L’impatto iniziale è stato duro. Siamo stati vicini a chi era a casa senza poter lavorare, abbiamo imparato a leggere i piccoli grandi segnali di stress per poi offrire il supporto più adeguato”, ha raccontato Nicolò Rapone, operations senior director of Jewelry Business Unit, Bulgari. Durante i mesi di pandemia l’attenzione del brand si è rivolta all’innovazione e al dialogo, non solo con i clienti: “Ci siamo concentrati nell’implementare strumenti dedicati alle fasi di post-vendita e piattaforme di collaborazione con partner e fornitori”.

Jérôme Favier
Jérôme Favier

Per noi la crisi è stato un catalizzatore di trasformazione. Il cliente finale è sempre più attento e ricerca il brand con tutto il suo patrimonio di valori, contenuti e autenticità. Crediamo che la partita si giochi sul terreno dell’omnicanalità e dei touchpoint multipli. È il percorso completo che conta nell’experience del cliente.
Jérôme Favier, vice presidente e Ceo di Damiani International

“È in corso un’accelerazione alla digitalizzazione di tutti gli attori del processo, dal brand al consumatore”, ha registrato Massimo Fasoli, Ceo e jewellery designer, dell’azienda omonima. Le sfaccettature sono molteplici, in primo luogo per geografia: “Chi è più prossimo alla backbone digitale accelera molto più velocemente, chi è più in periferia sperimenta una curva lenta. Questo genererà delle diversità nelle abitudini dei consumatori”.

VicenzaOro January
VicenzaOro January







La nuova sfida di Vicenzaoro




Una fiera per dimenticare (la pandemia), una fiera per ricordare (una delle eccellenze italiane, la gioielleria), una fiera per fare business: Vicenzaoro September (10 al 14 settembre) ha una missione difficile, ma non impossibile. Le adesioni sono state ottime, considerando il periodo, e se tutto va bene il più grande evento europeo (dato che Baselworld non è ancora risorto) del mondo del gioiello tornerà ai fasti degli anni d’oro.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

Al momento, in ogni caso, la società organizzatrice di Vicenzaoro, Ieg, conta oltre 800 brand espositori (circa il 30% internazionali) e buyerin arrivo dall’Europa e dal Middle East, con top buyer russi e americani. Il ritorno in presenza è stato fondamentale per ripartire, previo Green Pass o controllo della temperatura corporea, utilizzo della mascherina titolo di vaccinazione in lingua inglese che riporti la tipologia di vaccino, necessariamente approvato da Ema (quindi, niente vaccino cinese e neppure lo Sputnik russo) per chi proviene dall’estero.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Molti i grandi brand di primo piano presenti, da Damiani a Roberto Coin, da Fope a Gismondi 1754, ma ci sono anche tante aziende di gioielleria di minori dimensioni che, però, rappresentano una fetta importante della manifattura e della gioielleria, come Antonini, Mattioli, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Davite & Delucchi, Vendorafa e Picchiotti. E, tra i non italiani, Stenzhorn, Fabergé, Tirisi, Yeprem, Akillis, Yoko London. Accanto al business, inoltre, come sempre a Vicenzaoro c’è un fitto programma di convegni, workshop e momenti di formazione, di cui abbiamo già parlato su gioiellis.com.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Oltre ai gioielli da indossare, torna anche chi produce gioielli di tecnologia con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello. E per gli appassionati di orologeria e alta gioielleria vintage torna VOVintage (11-13 settembre), dedicato ai collezionisti e aperto al pubblico.

VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com

Le previsioni sono positive: l’export italiano del comparto orafo-gioielliero segna +2,8% nei primi cinque mesi 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 (poco significativo un raffronto con il +86% rispetto al 2020 nel contesto della crisi sanitaria). Una dinamica positiva che si riflette anche nei dati di import. Ai primi posti del nostro export sono Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti (rispettivamente +67,4%, per 185,6 milioni in valore assoluto, e +4,5% cioè + 16,2 milioni) su medesimo periodo 2019. Nella top 5 hub logistico-commerciali del settore come Irlanda, Francia e Svizzera, mentre forte decrescita per Hong Kong.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







Vicenzaoro anti covid




Anche Vicenzaoro (10 al 14 settembre) si adegua alle disposizioni in materia di sicurezza sanitaria. Tradotto: gli ingressi alla fiera del gioiello gestita da Ieg sarà consentito solo a chi ha Green pass (che certifica la guarigione o la vaccinazione), controllo della temperatura corporea, e utilizzo della mascherina. Chi non fosse in possesso di Green Pass potrà presentare l’esito negativo di un tampone eseguito nelle ultime 48 ore. Chi proviene da zone extra Ue dovrà presentare un titolo di vaccinazione in lingua inglese che riporti la tipologia di vaccino, necessariamente approvato da Ema (quindi, niente vaccino cinese e neppure lo Sputnik russo).

Un'immagine di Voice 2020. Copyright: gioiellis.com
Un’immagine di Voice 2020. Copyright: gioiellis.com

Inoltre, Italian Exhibition Group allestirà all’esterno del quartiere fieristico un punto tamponi rapidi antigenici a disposizione di chi, per vari motivi, non sarà in grado di produrre il Green Pass oppure per chi avrà bisogno dell’esisto del tampone per rientrare nel proprio Paese. Il punto tamponi sarà attivo durante le giornate di svolgimento della fiera. Nella giornata antecedente l’apertura sarà riservata agli espositori. La prestazione, prenotabile on line, avrà un costo di 15 euro.

Enzo Liverino, uno dei maggiori interpreti del corallo
Enzo Liverino, uno dei maggiori interpreti del corallo

Ieg ha annunciato anche il protocollo #Safebusiness e l’accreditamento ottenuto da Gbac Star grazie alla rispondenza agli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi. Ulteriori garanzie per padiglioni covid free e una visitazione concentrata sul business.

Il protocollo di sicurezza covid
Il protocollo di sicurezza covid

Ieg
Ieg







Con Vicenzaoro torna Trendvision




Assieme a Vicenzaoro (10-14 settembre) torna Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente specializzato nel forecasting del gioiello, giunto alla ventesima edizione. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group, che torna in presenza, sarà l’occasione per scoprire The Jewellery Trendbook 2023+, che si propone come una guida alle tendenze nel mondo della gioielleria, a fenomeni emergenti e all’evoluzione dei consumi nei prossimi 18 mesi in un’ottica di sviluppo del business.

Interno di VicenzaOro
Interno di VicenzaOro

Questa edizione del Trendbook, tra l’altro, arriva in un momento delicato, ma anche effervescente, che segue il lungo periodo di crisi legato all’epidemia covid. Sostenibilità, circular economy & circular design, diversity & equality, gender & age fluidity sono i temi affrontati, con l’intenzione di offrire agli operatori del settore punti fermi e prospettive evolutive in grado di indirizzare il mercato del gioiello a una crescita virtuosa, responsabile e attenta alle esigenze dei clienti.

Paola De Luca
Paola De Luca

La presentazione della ricerca è in programma per sabato 11 settembre 2021 alle 13.00, durante il seminario dedicato Tv Talk – Trendvision Talk. Sul palcoscenico interattivo allestito nel cuore della Hall 7, The Main Stage, Paola De Luca, founder e creative director di Trendvision Jewellery + Forecasting, moderatrice nei momenti di talk-show, analizzerà e discuterà gli scenari futuri del settore con Margherita Burgener, designer di straordinarie creazioni, Augusto Ungarelli, Ceo di Vendorafa, Nina Dzhokhadz, founder di Connect Agency–Jewellery showroom & Co – founder del brand NeverNoT, Katerina Perez, fra le più affermate esperte del settore, Akash Das, docente all’Isdi, Mumbai – School of Fashion Design e Researcher, Isabella Yan, gemmologa.

Da sinistra: Katerina Perez, Akash Das, Augusto Ungarelli
Da sinistra: Katerina Perez, Akash Das, Augusto Ungarelli







Vicenzaoro a quota 700




Vicenzaoro ha voglia di tornare al business as usual. Vuole lasciare alle spalle l’annus horribilis 2020 e tornare a respirare (con Green Pass e Safe Travel giustamente necessari per accedere). Risultato: Italian Exhibition Group, la società che organizza Vicenzaoro (10-14 settembre) annuncia che si preannuncia un’edizione nel segno della normalità. Cioè con tanti espositori presenti: prenotati, anticipa Ieg, ci sono oltre 700 i brand espositori. E, notizia che fa tirare un sospiro di sollievo a tutti, la community Icon, cioè lo spazio che ospiterà i brand più prestigiosi, è sold out.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Attendiamo Vicenzaoro perché è l’occasione per mostrare i nostri gioielli a nuovi potenziali buyer internazionali e alla stampa di settore. Un incontro in presenza atteso e dal grande valore relazionale e di business.
Jerome Favier, Ceo di Damiani Group

Jerome Favier, Ceo di Damiani
Jerome Favier, Ceo di Damiani

Damiani ha preannunciato che a Vicenzaoro presenterà le novità della collezione Minou. Inoltre, verrà esibita un’interpretazione esclusiva della collezione Mimosa in oro bianco, diamanti e cammeo sardonico. Anche Salvini, sempre parte del gruppo Damiani, presenterà le novità della collezione Link e Bliss, altro marchio della scuderia di Valenza, mostrerà nuove varianti delle collezioni Rugiada e Regal.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Tra i grandi marchi presenti, inoltre, ci saranno Roberto Coin, Fope, Crivelli. Gismondi 1754, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Davite & Delucchi, Vendorafa e Picchiotti. Fabergè ha preannunciato l’Uovo del Centenario, realizzato a mano in oro giallo, pesa 10 chilogrammi e si ispira al primo uovo imperiale del 1885. Il gioiello commemora l’anniversario della scomparsa di Peter Carl Fabergé. Tra i marchi esteri, si confermano la tedesca Stenzhorn, l’olandese Tirisi, la libanese Yeprem, specializzata nell’alta gioielleria a base di diamanti e dalle grandi dimensioni, Akillis, Yoko London.

Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com







T.Gold a cento presenze e cambia location




L’industria del gioiello ha uno dei momenti clou a T.Gold, l’evento dedicato a macchine e soluzioni per le imprese del settore. T.Gold si accompagna sempre a Vicenzaoro invernale, mentre quest’anno si terrà dal 10 al 14 settembre, dopo la pausa imposta da covid nel 2020. Come abbiamo già spiegato qui, per partecipare alle fiere occorre il Green Pass o il Safe Travel. T.Gold, inoltre, sarà ospitato in una nuova location, all’interno dello stesso quartiere espositivo di Vicenzaoro September. La società organizzatrice, Ieg, ha infatti riprogettato il layout per garantire a espositori e visitatori sicurezza in termini di distanziamento sociale.

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

La buona notizia è che la filiera del gioiello si è rimessa in moto a pieno regime. Ieg, la società che organizza sia Vicenzaoro sia T.Gold, comunica che al momento sono un centinaio le aziende che hanno confermato la propria presenza al la manifestazione internazionale dedicata ai macchinari per l’oreficeria e alle tecnologie più innovative applicate all’oro e ai gioielli. Tra le altre, i principali attori del mercato come Legor Group, Sisma, Lm Industry, Ombi, Invimec, Dws, Btt Impianti Del Gruppo Lem Industries, Ompar. Sarà presente anche un significativo numero di realtà internazionali come Hemerle + Meule, Goodwin Refractory Services, Grs. L’evento più importante al mondo dedicato all’innovazione tecnologica di filiera al servizio della creatività orafa e gioielliera che tradizionalmente ha luogo a gennaio si sposterà dunque a settembre per l’edizione 2021 e si svolgerà in presenza.

Lavorazione dimostrativa a T.Gold
Lavorazione dimostrativa a T.Gold

L’evento B2B è suddiviso in sei macro-categorie: la preparazione delle leghe, i trattamenti galvanici; la prototipazione e la produzione digitale; le lavorazioni meccaniche, le diamantature, il taglio laser; il montaggio e la saldatura; l’affinazione e il recupero residui di produzione; finitura, lucidatura e smalti.

Espositori a T.Gold 2020
Espositori a T.Gold 2020

Infine T.Gold ospiterà il progetto StartUp and Carats, alla seconda edizione, organizzato da Ieg insieme alla direzione strategica condivisa con Ice: un’area espositiva e divulgativa interamente dedicata al mondo delle Start-up e Pmi Innovative a beneficio dei visitatori e degli espositori che intercetteranno nuove opportunità di evoluzione, ottimizzazione e perfezionamento delle tecnologie al servizio del gioiello.

Edizione 2020 di T.Gold
Edizione 2020 di T.Gold







Vicenzaoro September, ecco i primi brand




Si risveglia il settore delle fiere, con Vicenzaoro pronta a tornare dal 10 al 14 settembre, in presenza. Incoraggiante, per ora, l’adesione dei brand alla principale manifestazione italiana del settore orafo e gioielli: Fope, Roberto Coin, Crivelli, Bros Manifatture, Unoaerre, Graziella Group, Chrysos, Karizia, World Diamond Group sono tra i grandi nomi già confermati, secondo quanto comunica Ieg, la società che organizza l’evento di Vicenza. In attesa che altri big della gioielleria tornino a occupare i booth della fiera. Va ricordato anche che assieme a Vicenzaoro restano in programma T.Gold (macchine e attrezzature, cone le conferme di Sisma, Legor, Fasti, Ombi, Cimo) e VoVintage (orologi e gioielli d’epoca, aperta al pubblico).

Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Siamo fiduciosi di raccogliere a Vicenza i primi frutti dei sacrifici fatti in questo anno e mezzo di restrizioni visto il buon feeling del mercato per il prodotto italiano e la disponibilità delle imprese di rimettersi in gioco per tornare al business in presenza e in sicurezza.
Stefano de Pascale, direttore di Confindustria Federorafi

VicenzaOro September 2019
VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com

Secondo l’ultima indagine campionaria elaborata per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda, nel gennaio-marzo 2021 il 24% delle aziende italiane intervistate ha rilevato un aumento di fatturato rispetto al primo trimestre del 2020. E il sentiment del campione vede il 25% con un inizio di ripresa già nella primavera 2021, il 39% a partire dall’autunno 2021. Circa metà del campione (48%) segnala un ritrovato dinamismo dei mercati esteri, Stati Uniti, Francia, Emirati Arabi/Qatar sugli altri.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com

Altre conferme arrivano dai buyer esteri, che stanno pianificando la loro visita alla manifestazione. Il Vbi, Vicenzaoro Buyer Index, che rileva periodicamente gli atteggiamenti di un panel rappresentativo di operatori mondiali, evidenzia a giugno che la fiducia sul business futuro è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno. Cresce di pari passo la propensione a partecipare alla fiera in presenza da Middle East e Nord America, ma anche dell’Europa e dall’Italia. Positive, secondo un sondaggio di Confcommercio Federpreziosi, le intenzioni di partecipazione di dettaglianti e operatori: il 75% pensa di tornare tra i padiglioni vicentini per rinnovare o ampliare l’assortimento di prodotto (33,2%), ma soprattutto per riprendere i rapporti professionali diretti con fornitori, clienti, colleghi (41,7%).

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com







VicenzaOro scalda i motori




Si delinea quello che sarà il ritorno di VicenzaOro September. La grande fiera del gioiello, che lo scorso hanno ha lasciato il posto, causa pandemia, alla versione ridotta di Voice, riprende il consueto format con aziende, buyer e, soprattutto, un clima più sereno. Il titolo escogitato per la prossima edizione è The state of art. Insomma, un po’ generico: ci sta dentro di tutto, di più. Ma l’idea è proprio quella di fare il punto della situazione dopo un anno vissuto pericolosamente.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

VicenzaOro, organizzata da Italian Exhibition Group, si terrà dal 10 al 14 settembre, ovviamente alla Fiera di Vicenza. Torna anche T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello. Di solito è in programma a gennaio, ma quest’anno si sposta a settembre, negli stessi padiglioni espositivi. Seconda prova per VoVintage (11-13 settembre), il marketplace per l’orologeria e la gioielleria vintage, spazio aperto anche al pubblico di appassionati e collezionisti.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

L’evento, in ogni caso, non perde il suo lato digitale: le aziende potranno utilizzare la piattaforma interattiva di business matching targata Ieg, The Jewellery Golden Cloud. Come sempre, inoltre, VicenzaOro approfondirà anche le tendenze di stili e design, e si concentrerà su momenti di analisi e studio sullo stato dell’arte del comparto con il coinvolgimento dei più esperti stakeholder e player di settore partner di Ieg. Alcuni di questi appuntamenti saranno visibili in ogni parte del mondo grazie alle dirette streaming.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Dato che la prudenza non è mai troppa, rimane valida l’applicazione del piano #safebusiness by Ieg, varato nel 2020 per garantire un’esperienza in fiera sicura e allo stesso tempo agile: l’azienda è il primo player fieristico e congressuale in Italia ad aver ottenuto per le sue sedi l’accreditamento Gbac Star, il programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council (Gbac).

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Oroarezzo slitta al 2022




Oroarezzo, prevista nel giugno prossimo, slitta al 2022. Lo ha deciso la società organizzatrice, Italian Exhibition Group, nonostante sulla nuova road map per la ripresa delle attività decisa dal Governo italiano, ma soltanto da luglio in poi, assieme a più favorevoli criteri per la mobilità delle persone da regione a regione. Ma, spiega Ieg, mancano ancora a livello internazionale condizioni uniformi per la mobilità delle persone, sia in ingresso che in uscita dai rispettivi Paesi. Questo si traduce in una situazione di incertezza, che non offre sufficienti garanzie per un’edizione della manifestazione con il profilo internazionale che da sempre la caratterizza.

OroArezzo 2018
OroArezzo 2018

Si è trattato, informa un comunicato, di una decisione condivisa con tutte le associazioni di riferimento con le quali Ieg ha un confronto frequente e produttivo nel disegno e programmazione delle sue manifestazioni. I protagonisti del mercato convengono che l’attuale scenario non lascia immaginare che già a giugno 2021 possano raggiungere Arezzo i grandi buyer dal Middle East, Stati Uniti, dall’Asia e da tutti gli altri mercati strategici dell’export italiano.
Oroarezzo tornerà quindi nel 2022 e in presenza: le iniziative digitali si sono rivelate utili a mantenere il contatto con i buyers e ad accrescere la visibilità delle collezioni, ma rimane altissima la richiesta e la volontà delle aziende di tornare a operare nei padiglioni fieristici con eventi dal vivo. Le nuove date 2022 della manifestazione aretina saranno annunciate prossimamente.
Una passata edizione di OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro







Dubai capitale dei gioielli nel febbraio 2022


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Il 2020 è stato un anno nefasto anche per le fiere dedicate alla gioielleria, ma il 2021 dovrebbe consentire una parziale ripresa degli eventi in presenza. Il 2022, però, dovrebbe essere l’anno della riscossa e gli organizzatori sono già al lavoro. E Dubai si annuncia come una delle tappe principali per produttori e distributori di gioielleria. Dal 22 al 24 febbraio 2022, nel Dubai World Trade Centre, infatti, si terrà la prima edizione del Jewellery, Gem & Technology Dubai. Il JGT Dubai, nelle intenzioni degli organizzatori, sarà una delle maggiori kermesse a livello mondiale dedicate alla gioielleria.

Fiera di gioielleria a Dubai
Fiera di gioielleria a Dubai

La fiera degli Emirati è il frutto di una joint venture tra due dei principali player del settore degli eventi: Informa Markets Jewellery, organizzatore di Jewellery & Gem World Hong Kong e Italian Exhibition Group, organizzatore di Vicenzaoro. La combinazione di risorse, esperienza, presenza internazionale e conoscenza del mercato dei due partner, inoltre, sarà rafforzata dal sostegno e dalle competenze di Dubai Multi Commodities Centre, partner ufficiale di JGT Dubai, e di Dubai Gold and Jewellery Group in qualità di industry partner. L’evento è rivolto in particolare a grossisti, retailer e produttori di Medio Oriente, India, Russia, Europa meridionale e Nord Africa.

Edifici a Dubai
Edifici a Dubai

In qualità di organizzatore leader di fiere del settore della gioielleria, Informa Markets Jewellery risponde alle esigenze del comparto assumendo il ruolo di partner strategico. Il nostro settore sta subendo una trasformazione significativa ed è nostro compito creare e cogliere nuove opportunità che segneranno la direzione di un percorso nel lungo periodo.
David Bondi, senior vice president di Informa Markets in Asia

Nato come hub globale dedicato alla creatività e all’innovazione, JGT Dubai fa leva sulle risorse di Informa Markets Jewellery, come un portafoglio globale unico di fiere ed eventi, una grande piattaforma digitale, JewelleryNet, un Jewellery Media team dedicato con una pubblicazione di punta, JNA, ed uno dei premi più prestigiosi del settore, il Jewellery World Awards.

I nostri eventi di sourcing dedicati alla gioielleria nei principali mercati di tutto il mondo, Europa, Nord America e Medio Oriente, testimoniano la portata del nostro ruolo di partner industriali. A febbraio 2022 metteremo a frutto l’esperienza globale e la competenza locale di Ieg in uno degli appuntamenti leader del settore.
Corrado Peraboni, Chief Executive Officer di Ieg

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg







I protagonisti di We Are Jewellery


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La versione digitale di Oroarezzo, ma sarebbe meglio dire il format alternativo che sostituisce la fiera nella capitale italiana dell’oro, fa un altro passo in avanti. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group si chiama We Are Jewellery e ha selezionato le 32 aziende dell’oreficeria e della gioielleria Made in Italy che saliranno in passerella il prossimo 23 marzo per l’evento b2b in live streaming.

Il backstage del fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo
Il backstage del fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo

Si tratta di Alunno & Co., Artlinea, Coar 56ar, Daverivicenza, Del Pia, Family Gold, Femar, Gold Art, Golden Clef International, Goldetruria, Graziella & Braccialini, Migliorini Gioielli, Neri Romualdo, Quadrifoglio, S.I.L.O., Unoaerre Industries dal distretto orafo aretino. Inoltre, Vicenza Alessi Domenico, Better Silver, Fratelli Bovo, J-Tech, Karizia, Kimiya Gioielli, Linea Italia, Maria De Toni, Punto Oro Vi Giordana Castellan, Re Sole, Sade, Veneroso, Antonini Milano, Bronzallure Milano, Bulganeri, Cameo Italiano.

Backstage del video per We Are Jewellery
Backstage del video per We Are Jewellery

The Jewellery Golden Cloud proporrà un ambiente digitale potenziato da funzionalità avanzate favorirà il matchmaking mirato tra le aziende e gli operatori, che potranno accedervi a partire dal prossimo 19 marzo per esplorare i primi contenuti degli espositori, in attesa dello streaming live del 23 marzo.

Immagine del backstage del video per We Are Jewellery
Immagine del backstage del video per We Are Jewellery

Saranno originali Jewellery Frame, tableau vivant destinati al gioiello italiano, in un fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo, sotto la direzione artistica di Beppe Angiolini, il fashion buyer italiano più famoso all’interno di Palazzo Lambardi, oggi sede della boutique Sugar.

La realizzazione dei tableau vivant destinati al gioiello italiano
La realizzazione dei tableau vivant destinati al gioiello italiano







A metà marzo l’evento digitale We Are Jewellery




Promette di essere una fiera, ma anche uno show, quasi un festival. Tutto digitale. We Are Jewellery è il nome dell’evento che, senza sostituire Vicenzaoro cancellato causa covid, promette un aggiornamento sul mondo della gioielleria. L’evento digitale è in programma il 23 marzo e, secondo Ieg, la società organizzatrice, è il punto di partenza di una roadmap su misura per il ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza del comparto. Vicenzaoro in edizione mista con la presenza fisica e digitale di aziende e visitatori, infatti, è prevista per metà settembre.

Foglie d'oro al museo archeologico di Arezzo
Foglie d’oro al museo archeologico di Arezzo

We Are Jewellery, invece, sarà seguito con video ad altissima definizione, in sintonia con le esperienze prodotte nel mondo dell’alta moda. Sono previsti oltre 30 Jewellery Frame, quadri ambientati interpretati da modelle che presenteranno le novità di collezione delle aziende e dei brand d’eccellenza del Made in Italy a una platea di buyer collegati da tutto il mondo.

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Una modella in una passata edizione di Oroarezzo

L’idea è stata sviluppa da Ieg in collaborazione con l’art director Beppe Angiolini, fashion buyer italiano più famoso. We Are Jewellery, in ogni caso, no avrà un link con Vicenza, ma con Arezzo, distretto specializzato nella lavorazione dell’oro. L’ambientazione dei collegamenti, infatti, è stata studiata per mettere in risalto gli aspetti monumentali e turistici della città Toscana.

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

Gioielli a OroArezzo
Gioielli a OroArezzo







Vicenzaoro slitta a settembre




Vicenzaoro slitta ancora. La più grande fiera italiana dedicata alla gioielleria, infatti, si terrà in settembre. Lo ha deciso Ieg, la società che organizza l’evento a Fiera Vicenza. Lo scorso ottobre, in un momento di ottimismo, Italian Exhibition Group aveva fissato per il 12-16 marzo (quindi tre mesi dopo il classico appuntamento di gennaio) la rassegna dedicata alla gioielleria. Ora, però, arriva uno stop. La pandemia, infatti, è ancora troppo diffusa per consentire un regolare svolgimento di Vicenzaoro. A marzo, però, ci sarà un’inedita edizione digital.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Un lungo comunicato stampa di Ieg, quindi, ha deciso nuove date per tutte le fiere organizzate dalla società. «Armonizzando il calendario degli appuntamenti B2B del settore orafo gioielliero di cui Ieg detiene la regia unica in Italia», si legge nel comunicato, «Vicenzaoro si terrà a Vicenza dal 10 al 14 settembre 2021, assieme a T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie per il gioiello, e Vo Vintage, marketplace dell’orologeria e gioielleria d’epoca e di pregio. Oroarezzo riaprirà il quartiere fieristico aretino dal 12 al 15 giugno 2021. Ad anticipare il ritorno in fiera della community internazionale, sarà WE ARE Jewellery, il 23 marzo, un inedito format B2B digital studiato per promuovere le nuove collezioni di gioielleria ai buyer collegati da tutto il mondo».

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg







Visite online al Museo del Gioiello




Visitare un museo online non è una novità, ma è diventato un obbligo in tempi di pandemia. Ecco perché il Museo del Gioiello di Vicenza propone il percorso intitolato Una storia Italiana attraverso il web. Il Museo del Gioiello è uno spazio dedicato al mondo della gioielleria. È stato inaugurato nel 2015 ed è gestito da Italian Exhibition Group (la soccietà che organizza Vicenzaoro) in collaborazione con il Comune di Vicenza. L’inaugurazione del nuovo percorso è previsto per martedì 15 dicembre alle 18, in diretta sul sito del museo.

Gianmaria Buccellati, collana Foglie d'autunno,  1996, in oro e ametista
Gianmaria Buccellati, collana Foglie d’autunno, 1996, in oro e ametista

La nuova edizione del percorso è affidato alla presentazione della direttrice, Alba Cappellieri, e a Marco Carniello, group brand director Jewellery & Fashion di Ieg. I gioielli in mostra sono stati selezionati da un comitato scientifico che ha coinvolto per la prima volta i principali distretti di Vicenza, Valenza, Arezzo e Torre del Greco: I pezzi disposti all’interno della sede, le sale all’interno della Basilica Palladiana, saranno quindi visitabili online. Finita l’emergenza sanitaria, ovviamente, riprenderanno le normali visite dirette. Per ora, comunque, si possono visitare online gli allestimenti delle nove sale tematiche Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone e Futuro.

Interno del Museo del Gioiello
Interno del Museo del Gioiello

Museo del Gioiello di Vicenza
Museo del Gioiello di Vicenza

Alba Cappelieri
Alba Cappelieri







Vicenzaoro slitta a marzo




V come virus, V come Vicenzaoro che slitta di un paio di mesi, nella speranza che la seconda ondata del malefico covid-19 si sia placata. Una decisione inevitabile: troppi rischi per mantenere la data fissata a gennaio della più grande fiera della gioielleria in Europa (grazie anche alla scomparsa di Baselworld).

Il brand di VicenzaOro
Il brand di VicenzaOro

Vicenzaoro, quindi, torna dal 12 al 16 marzo 2021, sempre alla Fiera di Vicenza, in concomitanza con T.Gold. È una data che può andare bene anche alle aziende: in fondo, fino a un paio di anni fa Baselworld si svolgeva proprio in questo periodo dell’anno. Ieg, la società organizzatrice, confida che per marzo possa essere ripresa la mobilità internazionale in Europa, ma anche da Stati Uniti, Giappone, Russia, Medio Oriente e Far East. Insomma, un ritorno alla normalità, seppure probabilmente con misure di sicurezza anti contagio ancora in vigore.

VicenzaOro September, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro September, ingresso. Copyright: gioiellis.com

La scelta, spiega un comunicato, è stata condivisa con aziende e associazioni e risponde all’esigenza di garantire a tutte le aziende la più ampia visibilità internazionale e le migliori opportunità di matching con i buyer dei mercati strategici, grazie anche al contributo di Ice (l’agenzia statale italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).
VicenzaOro January, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, ingresso. Copyright: gioiellis.com

La prima edizione dell’anno di Vicenzaoro come sempre accoglierà la platea internazionale con anteprime e novità di collezione, ultime tendenze e un’offerta espositiva che spazia dai semilavorati al prodotto finito, dalle gemme al packaging, dalle perle alle soluzioni per il visual merchandising fino al mondo dell’orologeria, oltre a decine di momenti di confronto per parlare di sostenibilità, innovazione e trend. In contemporanea anche T.Gold, il Salone delle tecnologie e dei macchinari per la produzione orafa.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com