Anche Roberto Coin ha il suo giardino. Anzi, è stato il primo giardiniere della gioielleria, perlomeno di questa ultima tornata di giardini che sono fioriti in primavera (come quelli di Bulgari, Piaget e Pasquale Bruni). Coin, brand della gioielleria italiana particolarmente apprezzato all’estero, soprattutto negli Usa, ha infatti la sua Garden Collection, con grande utilizzo di oro satinato, quarzo, topazio, ametista, diamanti, granati… Insomma, una tavolozza di colori che costituisce la fioritura del suo giardino. Al quale non mancano le foglie, e anche qualche insetto come ragni e libellule, come prevede l’equilibrio naturale di uno spazio verde. I gioielli di questa collezione sono formati da tanti piccoli elementi uniti a formare un unico pezzo: petali e foglie, legati dallo stelo in oro, si intrecciano in anelli, pendente e orecchini. Ecco le immagini di questa colorata e fantasiosa collezione. Matilde de Bounvilles
Mariah Carey tra cuore e farfalla
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Notizie per gli amanti di gossip & gioielli: Mariah Carey è stata avvistata nel bel mezzo di una festa con indosso una collana da mezzo milione di dollari. Il pendente, con un diamante fancy yellow, è il regalo del fidanzato miliardario australiano James Packer. La cantante, 45 anni, ha sfoggiato il gioiello al Mirage di Las Vegas, sabato 25 luglio. Non solo: oltre alla collana con la grossa pietra tagliata a forma di cuore, la star americana ha indossato l’inseparabile anello a forma di farfalla. E non è un caso, visto che l’anello a forma butterfly sembra un accessorio inseparabile: la cantante e produttrice statunitense lo indossa, in fatti, nelle più disparate occasioni. Per chi non lo sapesse, si tratta di un anello firmato Van Cleef & Arpels della collezione Envol, in oro bianco e 131 diamanti. Il costo è di circa 31.000 dollari. G.N.
I 50 anni di Dinh Van
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Compie 50 e li festeggia con un gioiello speciale e un libro: la parigina Dinh Van riesce a rinnovare il suo stile unico, che l’ha consacrata tra i grandi del design. Fondata nel 1965, dal gioielliere-artigiano Jean Dinh Van, di origine vietnamita, la Maison francese ha saputo distinguersi dagli altri brand del settore per il stile che rimane lontano da forme come fiori, animali o croci. Insomma, niente simboli, ma una linea geometrica pulita, lontana dai codici tradizionali della gioielleria. Al contrario, Dinh Van ha saputo reinterpretare oggetti comuni trasformandoli in gioielli, come nel caso delle lamette da barba o delle manette. Il primo gioiello di successo di Dinh Van è stato l’anello 2 Perle, creato nel 1967 per Pierre Cardin. Una rivoluzione per l’epoca, con una silhouette quadrata, in cui sono collocate due diverse sfere colorate nel centro. Un pezzo straordinario, cheè entrato entrerà nel Museo delle arti decorative di Parigi nel 2003.
Per celebrare il suo mezzo secolo di vita, la maison ha deciso reinterpretare questo anello in una collezione completa in oro giallo, ornata da due perle (perle Akoya o Tahiti, ma anche d’acqua dolce, bianche ed ematite). La collezione si declina in anelli, bracciali, collane, orecchini. Prevista (a novembre) anche una riedizione del bracciale Maillet de polo, datato 1980. Il modello sarà offerto in soli 50 esemplari.
Infine, è in arrivo un libro che racconta le più grandi creazioni della casa. Scritto da Berenice Geoffroy-Schneiter per Assouline Publishing, rende giusto onore al designer franco-vietnamita. Lavinia Andorno
Passavinti approda a Capri
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Quanti gioielli ha ispirato Capri? L’isola di fronte a Napoli ha affascinato scrittori, poeti, pittori e, naturalmente, anche gioiellieri. È il caso di Passavinti 1970, brand di Firenze che ama il mare e i colori mediterranei. Il designer propone braccialetti, ciondoli, collane e pendenti della linea Capri, che non racchiude solo il blu dell’acqua ai Faraglioni, ma anche i colori forti dei fiori e della macchia mediterranea. I gioielli sono in bronzo e galvaniche in oro 18kt, realizzati con la tecnica della microfusione, e smalti a fuoco madreperlati. Il marchio fiorentino è stato fondato quasi 50 anni fa dall’orafo Romano Passavinti. Nel 2011 il brand è stato acquistato da Reali, società costituita da tre giovani imprenditori, Mirco Zoppini, Danilo Caccetta, Mauro Di Mario, che ora stanno rilanciando l’azienda nell’area dei gioielli accessibili (espressione che significa che costano poco). G.N.
Swarovski autunno-inverno 2015
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Come saranno i gioielli Swarovski per l’autunno inverno 2015? Il mistero è stato svelato dalla modella Miranda Kerr, ex «angelo» di Victoria ‘s Secret e da tre anni volto del brand austriaco di cristalli e bijoux. La collezione è la protagonista di un servizio fotografico preparato il 30 giugno scorso, a New York, per presentare le novità Fall/Winter. Le immagini svelano bracciali molto colorati, ovviamente con i cristalli della Maison, con tonalità che vanno dal color bronzo al rame, fino al rosa pesca. Grandi catene con elementi uniti da anelli d’acciaio che diventano bracciali o collane. Ma anche anelli sempre della stessa tonalità, e orecchini. Nella collezione non mancano le collane più elaborate, con disegni di fantasia e declinate su tonalità che vanno dall’argento al color prugna. O, forse, color Marsala, una delle tonalità più utilizzate negli ultimi mesi. Swarovski rilancia anche i bracciali elastici, che negli anni scorsi hanno avuto un buon successo di pubblico: si vedono e costano poco.
Madonna, un anello al naso
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Che cosa accomuna Madonna e la figlia Lola, a parte la stretta parentela? Risposta: un anello al setto nasale. Le immagini postate su Instagram non lasciano dubbi: l’anello tra le narici è l’ultimo gioiello esibito da madre e figlia. Il piercing della cantante è personalizzato con una lettera «M», iniziale del suo nome d’arte. Madonna sembra seguire lo stile di moda di sua figlia Lourdes Leon, detta Lola, che già a 18 anni esibì un anello al setto nasale. Bisogna aggiungere che Madonna non è l’unica star a esibire un gioiello al naso. Anche Lady Gaga ha indossato un simile monile, così come la modella Kendall Jenner, che ha scelto di farsi fotografare con un modello di grandi dimensioni, in stile indiano.
A proposito, vale la pena di ricordare che in India la narice più utilizzata è quella sinistra, perché secondo la medicina ayurvedica è associata con gli organi riproduttivi femminili, e un piercing in quella posizione è pensato rendere il parto più facile. Non solo: molte donne indiane di religione indù si bucano il naso a 16 anni, l’età tradizionale per il matrimonio. E questo tipo di piercing, in India, è un segno indù in onore di Parvati, la dea del matrimonio.
In viaggio con Louis Vuitton
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Si chiama Acte V / The Escape la sesta collezione di alta gioielleria firmata Louis Vuitton. Si compone di 50 pezzi unici, utilizza ampiamente la pietra dell’anno, l’opale blu mare, ma anche perle e pietre preziose meticolosamente selezionate. Lo stile riprende un po’ l’Art Deco, ma rivisitato. E il revival è anche nella rievocazione delle tappe di luoghi turistici in voga nel passato (e continuano a essere trendy), come Beau Rivage, Newport, Luxor, Excelsior e Capri. Sembra di vedere le etichette degli alberghi incollate sulle valigie di cuoio, i fortunati viaggiatori degli anni Trenta, le suite degli hotel… Insomma, gioielli raffinati e allo stesso tempo evocativi di uno stile di vita. Allo stesso tempo, la collezione riflette le geometrie moderne di chi voleva lasciarsi alle spalle l’Ottocento e guardare al progresso tecnologico. I gioielli ispirati a Luxor, per esempio incorporano la V attraverso il fiore di loto, cioè geometria ed esotismo, popolari durante la Art Deco anche grazie al ritrovamento della tomba di Tutankhamon, nel 1922. La suite dedicata a Capri, invece, ha un colore blu iridescente che ricorda il mare, ottenuto con opali australiani, a fianco della schiuma delle onde realizzata con una piccola cascata di diamanti. Giulia Netrese
I Fiori d’Opale di Chopard
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Opali, titanio e zirconio: l’accostamento inedito è di Chopard per la sua capsule collection di alta gioielleria Fiori d’Opale. Protagonista una pietra di antica tradizione, poco considerata in epoca moderna, ma che negli ultimi anni è stata riscoperta e ora ampiamente rivalutata. E, infatti, durante la settimana dell’alta moda parigina la Maison ha presentato tre anelli la cui pietra centrale è appunto un opale nero fiammeggiante e cangiante, in sfumature diverse dove a dominare sono una volta il blu, poi il verde e il rosso scuro. Tre varianti della stessa varietà per una creatività sorprendente: in un anello l’opale quasi blu è circondato da pistilli di diamanti da cui protendono leggeri e vividi petali venati di azzurro realizzati in titanio, metallo molto leggero e colorabile in un’ampia gamma di tonalità, come Chopard dimostra in questo caso; poi c’è il secondo modello con un raro esemplare di pietra dalle sfumature e giochi luce rossi, accentuati da pistilli di rubini e zaffiri viola, incastonati in oro bianco rodiato nero e petali modellati in zirconio, una lega estremamente dura che permette la massima precisione nella lavorazione, tempestati di spinelli rossi. Infine, il terzo, ma non per questo meno eccezionale, gioiello: un opale cabochon sul verde con piccolissimi pistilli in titanio blu e petali sempre nello stesso metallo con zaffiri viola e ametiste. Sono i primi tre esemplari di una collezione di sei anelli, probabilmente gli altri saranno mostrati alla Biennale degli Antiquari di Parigi a settembre. Intanto, ecco le prime immagini. M.d.B.
Pasta in tavola con Stroili
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Che cosa c’è di più italiano di un piatto di pasta? Stroili, sensibile alla tradizione gastronomica (e forse anche per la concomitanza dell’Expo di Milano dedicata al cibo), mette intavola pasta sotto forma di farfalle e rigatoni. Ma non si mangiano: sono, invece, in metallo dorato e satinati a mano in modo artigianale. Il risultato è la Pasta Couture Collection, una capsule che non solletica solo l’appetito, ma anche i buoni sentimenti. La versione luxury, infatti, sarà protagonista dell’asta benefica promossa da Charity Stars, il cui ricavato andrà a sostegno di 1Caffè Onlus, associazione no profit fondata dall’attore Luca Argentero, che promuove e raccoglie fondi a favore delle piccole Onlus italiane. I bracciali sono in argento 925 riciclato, satinati a mano e impreziositi da cubic zirconia. Saranno messi in vendita, in asta, con una base di 500 euro. All’asta si potrà partecipare dal 22 luglio. Altro aspetto da ricordare: i gioielli sono realizzati in materiale riciclato per dare origine a filiere di prodotto sostenibili e non impattare sul pianeta.
Se i bracciali vi piacciono e non avete intenzione di partecipare all’asta, niente paura: la Pasta di Stroili sarà in vendita in esclusiva nella boutique milanese di Corso Vittorio Emanuele e anche online. I quattro bracciali, a cui si aggiungono quattro anelli in ottone, avranno un prezzo, rispettivamente, di 49.90 e 19.90 euro. Federico Graglia
Van Cleef & Arpels in viaggio per 7 mari
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Van Cleef & Arpels in viaggio attraverso i sette mari. La loro ultima collezione si ispira ai miti e alle meraviglie dei flutti che accarezzano il mondo, ammirati e temuti da navigatori e amanti della natura. I mari a cui si ispira la Maison sono l’Oceano Indiano, l’Atlantico, il Mare Arabico, il Mar Rosso, il Mar Mediterraneo, il mare Adriatico, il Mar Nero e il Mar Caspio. Bacini di acqua che sono stati tradotti in pezzi di haute joaillerie. Onde, ma anche pesci, le mitiche sirene, conchiglie. Ogni mare hai i suoi colori, e i gioielli seguono l’onda con l’utilizzo di pietre in nuance. Diamanti bianchi e neri, ma anche rubini e lapislazzuli, perle e oro rosa e bianco: tra le pinne che fluttuano delicatamente attorno ai pesci, anche il taglio delle pietre è scelto in sintonia con quello che devono rappresentare. Una curiosità: nei gioielli dedicati al Mar Adriatico spicca l’anello Ancone, dedicato ad Ancona, capoluogo della regione Marche. L’anello, composto da diamanti taglio brillante e taglio baguette, zaffiri, perle turchesi, con l’aggiunta di uno smeraldo colombiano ottagonale di 3.28 carati, evoca le onde del mare e le acque protette del porto. I pezzi dedicati all’Oceano Indiano, invece si perdono in arabeschi che ricordano le atmosfere orientali di quei porti. I gioielli dedicato al Mar Nero sono, come si poteva supporre, in bianco e nero, mentre quelli che si ispirano al Mar Rosso utilizzano, zaffiri rosa, spinelli e rubini. Buona navigazione.
Mar Mediterraneo
Mar Rosso
Mar Arabico
Oceano Indiano e Atlantico
Mar Nero
Tuum gioca in difesa con Cordoba
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Tuum gioca in difesa, a fin di bene. Il brand famoso per imprimere le preghiere sui gioielli, sostiene Italia por Colombia Onlus, fondazione nata per volere dell’ex difensore dell’Inter, Ivan Cordoba, e la moglie. Obiettivo della Onlus è la raccolta di fondi per finanziare progetti di assistenza medica e sociale a favore di persone bisognose, con particolare attenzione ai bambini della Colombia. Per sostenere l’iniziativa, Tuum ha scelto Origine, l’anello a fascia, in argento brunito con impresse a rilievo le parole del Pater Noster in lingua latina: all’interno del bijou è stato inciso il logo dell’Onlus e l’autografo di Cordoba, in omaggio alla causa. L’ex calciatore, in occasione dello storico triplete vinto con la maglia nerazzurra, aveva regalato proprio l’anello Origine all’amico e collega Javier Zanetti. Chi volesse sostenere il progetto, può acquistare Origine Por Colombia Onlus a 225 euro, contattando la Fondazione o scrivendo a contact@tuum.it.
Vhernier, estate sul Cuscino
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Per riposarsi, Vhernier passa l’estate sulla collezione Cuscino. Comodo, no? In realtà, però, gli anelli di questa linea non fanno per niente addormentare. Anzi, utilizzano colori forti, brillanti, molto smart per restare in sintonia con le tonalità vivide della stagione più calda dell’anno. Sul gambo degli anelli, come grossi boccioli, spuntano quarzi citrini, ametiste viola e topazi azzurri tagliati a cuscino, montati su oro rosa. Il design dell’anello è caratterizzato anche da una lavorazione specifica: una fenditura attraversata da piccole lamelle orizzontali, come fosse una piega o un taglio che irrompe nella grande montatura d’oro. Oltre che a alleggerire il gambo che sorregge e racchiude la pietra, il segno grafico che attraversa lateralmente il metallo rende il gioiello più moderno. D’altra parte, questo è proprio lo stile Vhernier. Il prezzo è attorno ai 7mila euro. L.A.
Il Trifoglio di Bibigì
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Il trifoglio non cresce solo nei prati: quello di Bibigì si trova anche in gioielleria. E non è verde, ma colorato e piuttosto prezioso. La collezione Trifoglio proposta dal brand milanese utilizza ametista rosa e brillanti per costruire pendenti, anelli e orecchini. Le gemme violette sono abbinate a oro rosa e montate in gruppi di tre, come suggerisce il nome della collezione. Accanto alle ametiste sono alternati piccoli diamanti, che aumentano la brillantezza dei gioielli. Le foglie e la ghirlanda composte dalle pietre sono poste su due cerchi concentrici che si uniscono a una estremità. Un gioiello ricco di idee e di design. M.d.B.
Il mare in un anello con Pietro Ferrante
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Bijoux con tendenza street quelli di Pietro Ferrante. Anelli, per la precisione, definiti «street rock tattoo»: sono unisex in argento ed altri materiali, destinati a una serata ad alto numero di decibel, magari abbinati con il classico chiodo, il giubbotto di pelle nera anni Settanta. Curiosamente, però, la serie di questi anelli non è ispirata ai Sex Pistols o ai Rolling Stones e neppure ai Guns N’ Roses: al contrario, Ferrante si è ispirato per una mini capsule collection al più celebre racconto di Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare. L’anello chevalier extralarge è a forma di squalo dalla bocca spalancata (anche se nel racconto si parla di marlin, una specie di pescespada dei Caraibi). Un altro anello riporta un pescatore cotto dal sole. E poi un faro, bracciali con ancore e ami da pesca. Insomma, riferimenti letterari a parte, simboli del mare, destinati a chi lo ama. Cosimo Muzzano
Arance a Ginevra con Vanessa
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Alta gioielleria con gemme preziose, ma anche un design divertente, scanzonato, a volte controcorrente: Vanessa Martinelli, ticinese con apprendistato a Milano e New York, fa base a Ginevra e ha convinto gli esigenti esperti della città svizzera. Una storia iniziata nel 2012, quando la designer ha deciso di lanciare sul mercato una propria linea che coniuga un certo humour con la passione per le culture incontrate durante i viaggi. I gioielli seguono tre linee stilistiche: Paradiso, Wonderland e Mini Mio. Paradiso utilizza pietre pregiate e metalli per far nascere creazioni sofisticate, adatte ad occasioni speciali. Wonderland è, invece, una collezione studiata per essere utilizzata tutti i giorni, piuttosto allegra. Mini Mio, la più recente collezione, è rivolta a un pubblico di donne giovani e capaci di apprezzare un design delicato e gioioso. Si compone di piccoli anellini in oro 18ct e pietre preziose. Ape, cuore, scoiattolo, fragola, cocktail, cupcake, delfino, coccinella, quadrifoglio: sono alcuni degli elementi della collezione.
Per l’estate il brand ginevrino propone anche Orange Pop, linea che appartiene alla linea Paradiso: arance e limoni mediterranei, con un tocco fresco e moderno, che si trasformano in una parure composta da anello, orecchini e collana. I pezzi utilizzano oro giallo 18 carati, pietre color arancio, giallo e rosa.
Interessante anche la biografia della designer: è nata a Lugano, in Svizzera. A 18 anni si è spostata a Milano per lavorare come modella per le maggiori case di moda. Poi ha frequentato la prestigiosa scuola Central Saint Martin a Londra. Dopo la laurea in design di gioielli, Vanessa Martinelli si è specializzata a New York, al Gemmological Institute of America, fino al certificato di Graduate Gemologist. Non solo: ha passato un anno a Hong Kong in un’azienda produttrice di perle, come creative director e chief designer. Nel 2012 ha scelto Ginevra come sede della sua attività. Matilde de Bounvilles
Le bolle di Bliss
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Perle come bolle leggere che si librano su orecchini e anelli:è la nuova collezione di Bliss, brand che fa parte del gruppo Damiani. La linea, non a caso, si chiama Bubbles: sfere di varie dimensioni con perle di sfumature diverse, montate su argento. Con questo gioco, gli anelli ospitano anche due, quattro o sei perle, disposte su due fila, oppure che giocano con dimensioni contrapposte: una perla grande, con di fronte tre più piccole, una grande e una piccola e così via. E anche gli orecchini possono inoltre abbinare due differenti colori: per esempio, perle bianche e grigie, o tendenti dal violetto. Insomma, variazioni sul tema delle bolle, tra classico e leggerezza contemporanea. I prezzi degli orecchini sono di 129 euro, mentre gli anelli a seconda delle perle che hanno vanno dagli 89 ai 139 euro. G.N.
Zoppini sui petali della margherita
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Sfogliare la margherita significa anche interrogarsi sull’amore: i petali del fiore simbolo della primavera campestre sono anche uno dei soggetti preferiti dai gioiellieri. Non fa eccezione la fiorentina Zoppini, che propone la linea Daisy. La linea Flower in The City inoltre, si rivolge a un pubblico giovane, grazie ai prezzi molto accessibili e allo stile casual, con in pelle e corolla dei fiori guarnita da cristalli Swarovsky. I bijoux sono di metallo, colorati in tre tonalità: color oro rosa, argento e grafite. Eccole immagini della collezione. G.N.
Sfogliare la margherita significa anche interrogarsi sull’amore: i petali del fiore simbolo della primavera campestre sono anche uno dei soggetti preferiti dai gioiellieri. Non fa eccezione la fiorentina Zoppini, che propone la linea Daisy. La linea Flower in The City inoltre, si rivolge a un pubblico giovane, grazie ai prezzi molto accessibili e allo stile casual, con in pelle e corolla dei fiori guarnita da cristalli Swarosky. I bijoux sono di metallo, colorati in tre tonalità: color oro rosa, argento e grafite. Eccole immagini della collezione. G.N.
Birikini a colori
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Birikini, il brand di bijoux easy to wear, propone per l’estate la collezione Happy Shining. Si compone di anelli e bracciali in caucciù, con triplo filo, doppio charms birikina e birikino e passante «ki», per adattare il bijoux a qualsiasi dimensione. bracciali e gli anelli sono disponibili in colori molto vivaci: verde, blu, giallo, azzurro, rosa, rosso, nero, bianco. Prezzo: attorno ai 10 euro
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Labriola vista mare
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Oro 18 carati lavorato a mano, rigorosamente made in Italy, e sapore d’estate nella nuova linea, battezzata Affascinante, del brand Labriola Gioielli, azienda napoletana dalla lunga tradizione (che parte dal 1860). La collezione utilizza le tre tonalità dell’oro (giallo, bianco o rosa), comprende quarzi alla cui base, per esaltare la luminosità è inserito un touch di madreperla naturale. Il tutto, incastonato in modo tale da dare l’idea di una specie di mini oblò vista mare. Anche la linea chiamata Sensuale utilizza oro 18 carati, ma con pietre stavolta dal taglio ellittico in versione cabochon, è declinata in diverse tonalità di blu e verde, ma anche giallo e rosa, passando per il viola e il classico bianco. Come sempre, Labriola realizza tutto in casa, dal disegno al prodotto finito. I prezzi della linea Affascinante partono da 168 euro, quelli della Sensuale da 216 euro. Lavinia Andorno
Oura, l’anello della salute
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Appassionati e appassionate di benessere, forma fisica e vita sano: ecco l’anello che si occupa di voi. Si chiama Oura e dovrebbe arrivare nei negozi in autunno. Questo anello contiene una tecnologia capace di analizzare il vostro stile di vita nei più piccoli dettagli. Insomma, un po’ come quei bracciali che si indossano e che rilevano sonno e movimento. L’anello ha il vantaggio di essere meno ingombrante. Si indossa sulla mano sinistra se siete destrorsi e, al contrario, sulla mano destra se siete mancini. La tecnica di rilevazione è l’ossimetria a impulso. Quando l’anello ha raccolto abbastanza informazioni sul vostro stile di vita, grazie ai sensori nascosti nel dispositivo-gioiello, sarà in grado di riferire la sua analisi a una app installata sul vostro smartphone. Oura si occupa anche di darvi dei suggerimenti per migliorare la vostra forma fisica. Resta in carica fino a tre giorni, poi è necessario alimentarlo per mezz’ora.Il prezzo non è ancora noto. Federico Graglia