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Ridefinire il Gioiello con un nodo

Ridefinire il Gioiello torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona). In mostra (dal 23 marzo al 9 giugno 2024) ci sono 43 gioielli contemporanei progettati da artiste italiane e straniere. Il progetto, nato nel 2010 da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena è un concorso annuale che stimola la progettazione e l’ideazione di un gioiello contemporaneo. Per questa edizione, Ridefinire il Gioiello ha chiesto agli artisti e alle artiste di progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou, invitandoli a ispirarsi ai monili più antichi a forma di nodo per reinterpretare la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria ricerca artistica.

Il museo ha l’obiettivo di mettere in connessione mondi, stili, epoche e creazioni differenti. I gioielli selezionati propongono una rassegna basata sul filo intrecciato: dallo studio formale del nodo alle trame, con monili che mescolano stili e materiali. Ridefinire il Gioiello accoglie in ogni edizione un artista proveniente dal mondo dell’arte contemporanea per raccontare il tema del concorso. Quest’anno l’artista invitata è Marisa Iotti che ha delineato un percorso espositivo denominato Ànemos0 con sculture, installazioni e opere di fiber art.

Saranno esposti anche i gioielli di Patrizia Giachero, vincitrice del concorso Gioiello Contemporaneo indetto dalla Galleria Rossini di Milano nell’aprile 2023 e i disegni di Carmela Barbato della serie Trame Mediterranee. Anche per questa edizione i vincitori riceveranno i premi speciali dai partner culturali di Ridefinire il Gioiello. I premiati avranno la possibilità di esporre a Milano presso la Galleria Rossini di Marco Rossini e a Circuiti Dinamici per il progetto wunderkammera. Un artista segnalato potrà ottenere un periodo di residenza artistica presso La Stazione degli Artisti a Gambettola grazie al festival Bosco Urban Art Project, mentre il Museo del Bijou decreterà un vincitore per un punto espositivo temporaneo all’interno degli spazi museali.

Chi partecipa
Andrea Benoni – Katalyxer, Atelier Effetti – Flavia Turone, Brigitta Petrovszki Lajszki, Chimajarno, Collezione Siku – Graziana Giunta, Cristina Croce, Cristina Lottero, de Cor produzioni, donidelmare gioielli di Emily DeVito e Roberto Coppola, Elena Berti Margià, Elena Ramaparelli, Elenadp Crea, Ellence, Elli Atelier Gioielleria Contemporanea, Ely Milano Jewelry, Erika Mazzola, FiloGioielli di Filomena Di Camillo, Francesca Romana Sansoni – Segni di terra, Gaia Descovich Jewels, Gianfranco Quartaroli – Circuiti Gioielli, Gioi Giulia Vignetti, La Chigi, Laetitia Autrand, Lamobijoux – Maurizio Mo, LeMari Riciclano, Luisa Capua – Z’Atelier, Maria Cristina Codecasa Conti – Le Troisième Songe, Michela Guatto, Monica Ungarelli, NearteNeparte art&craft di Anna Esposito, Oplà! Michela Deanesi, Paolacreart – Paola Marzoli, Paolella_Rakuecrochet di Paola Cisterni – Elena Ramparelli, Pasly – Pasqualina Tripodi, Patrizia Giachero, Roger Cavinatto, Rosalba Rombolà Gioielli, Rosella Catalano, Rovescio Pensieri d’arte di Roberta Pozzi, SilverStrass – Silvia Orani, Valentina Grotto, Vera Rossini – Cakes & Troubles

Tiffany Story in mostra a Tokyo

Tiffany Wonder è il titolo della mostra organizzata a Tokyo che riunisce centinaia di capolavori del design della Maison americana. La mostra è allestita alla galleria Tokyo Node, all’interno della Toranomon Hills Station Tower, nella capitale giapponese, e proseguirà fino al 23 giugno. I biglietti sono disponibili fino al 23 giugno sulla app Tiffany & Co., scaricabile negli app store iOS e Google Play. La mostra è un’occasione per ammirare i leggendari diamanti Tiffany e i gioielli che hanno segnato la storia del brand più famoso del mondo. Nelle diverse sale i visitatori scopriranno oggetti eccezionali, che raccontano i quasi 200 anni della storia di Tiffany & Co., come il primo Blue Book, primo catalogo di vendita per corrispondenza, una delle prime Blue Box.

Garden of Imagination con le spille di Jean Schlumberger
Garden of Imagination con le spille di Jean Schlumberger

Tiffany Wonder si propone di incuriosire, informare e ispirare i visitatori con creazioni uniche, che spaziano da uno dei pezzi di alta gioielleria più famosi, la spilla Bird on a Rock di Jean Schlumberger, fino alle innovazioni il sistema Tiffany Diamond, o il Tiffany Setting per fermare il diamante di un solitario.

Tiffany & Co. si ispira da decenni al Giappone, e il rapporto autentico e la lunga storia della Maison con quella regione del mondo non ha fatto che crescere. La nostra ultima mostra espone alcune delle creazioni più eccezionali, come la prima spilla Bird on a Rock del 1965, ideata da Jean Schlumberger, uno dei designer più talentuosi del XX secolo. La mostra, che mette in risalto l’eccezionale maestria artigianale, l’impareggiabile autorevolezza nel campo dei diamanti e l’inventiva di Tiffany, trasmetterà la gioia della Maison ad ogni visitatore.
Anthony Ledru, President & Chief Executive Officer, Tiffany & Co

Anthony e Victoria Ledru.
Anthony and Victoria Ledru. Photo: Courtesy of BFA

Il rapporto di Tiffany & Co. con il Giappone risale al 1837, quando Charles Lewis Tiffany ha cominciato a proporre ai propri clienti selezionate merci giapponesi d’importazione, una rarità sul mercato americano. Molti dei migliori designer della Maison, quali Edward C. Moore, Louis Comfort Tiffany e Elsa Peretti, nel loro lavoro hanno trovato ispirazione nelle arti del Giappone. Una celebrazione del rispetto e della creatività, con vari punti della mostra dedicati ai legami di Tiffany & Co. con il Giappone.

La spilla Dragonfly
La spilla Dragonfly
Tiffany Wonder
Tiffany Wonder

Villa Milano al Pad Paris

Dopo la presenza a GemGenève, Villa Milano torna a essere presente in un evento estero. La maison milanese fondata nel 1876, nota anche per la sua vasta offerta di gemelli da polso, oltre che di gioiello, sarà per la prima volta al Pad Parigi, che è stata la prima fiera, 26 anni fa, a riunire in un’unica manifestazione le migliori gallerie internazionali e francesi di design storico e contemporaneo. Dal 3 al 7 aprile Villa Milano parteciperà al Salone (Stand 31) con la curatela di Second Pétale, Galleria d’Arte parigina fondata da Arina Pouzoullic, imprenditrice che nel 2019 ha fondato a Parigi la sua galleria.

Orecchini quilted in oro e diamanti
Orecchini quilted in oro e diamanti

Alice Villa guarda al mondo dell’arte come referenza nelle sue creazioni, dove estendere la propria legittimità culturale, trascendendo dagli elementi funzionali strettamente legati all’utilizzo del gioiello. Un esempio è il bracciale ispirato allo stile architettonico del Duomo di Milano.
Anello in acciaio damasco con tormalina
Anello in acciaio damasco con tormalina

Pad Paris e la collaborazione con Second Pétale rappresentano un nuovo passo importante per la storia di Villa Milano, ringrazio Arina Pouzoullic per avermi dato la possibilità di affacciarmi a questa realtà. Approcciare un universo ancora in qualche modo nuovo rappresenta una sfida importante, ma sono convinta che la gioielleria abbia tutto il diritto di poter occupare uno spazio significativo nel mondo dell’arte.
Alice Villa, Ceo e Creative Director di Villa Milano

Alice Villa
Alice Villa. Copyright: gioiellis.com
Bracciale in oro e argento brunito ispirato a un motivo architettonico del Duomo di Milano. Copyright: gioiellis.com
Bracciale in oro e argento brunito ispirato a un motivo architettonico del Duomo di Milano. Copyright: gioiellis.com

Marco Bicego a Shaghai

I gioielli di Marco Bicego a Shaghai. Il marchio italiano di fine jewelry prosegue il proprio piano di espansione internazionale con l’apertura di un flagship store nella grande città cinese, nel prestigioso complesso Grand Gateway 66. Il centro commerciale è uno dei più grandi e popolari di Shanghai e punto di riferimento per il distretto di Xujiahui, una delle principali aree commerciali e snodo logistico per la zona sud-occidentale della città. La cupola in vetro del mall consente l’ingresso della massima luce naturale e crea un ambiente caldo e invitante per i visitatori. Il centro vanta la presenza di marchi internazionali del lusso, oltre a un’ampia scelta di rivenditori specializzati nei settori moda, beauty, gioielli, orologi, sport e fitness. Con una superficie di circa 75 metri quadrati, la nuova boutique Marco Bicego si trova al piano terra del mall, area che accoglie il più alto numero di visitatori.

Marco Bicego flagship store, Shanghai
Marco Bicego flagship store, Shanghai

Il design presenta dettagli come i raffinati espositori e le luci tenui e delicate. All’interno troviamo accenti in marmo italiano marrone, morbide superfici beige e vetrine a contrasto, mentre le poltrone in velluto rosa creano un’atmosfera rilassante e confortevole. L’estetica della boutique riprende quindi l’identità visiva degli store Marco Bicego in tutto il mondo, coniugata attraverso l’artigianalità che contraddistingue i gioielli del brand: ad arricchire gli spazi troviamo anche la tipica scultura in ottone che riprende su larga scala il motivo del coil, lavorazione iconica ed esclusiva del marchio.

Bracciale Marrakech
Bracciale Marrakech

Questa boutique rappresenta una grande vetrina a livello internazionale e un importante passo avanti nella strategia di crescita del brand. Abbiamo voluto creare un ambiente raffinato e lussuoso in cui offrire ai clienti locali e internazionali l’opportunità di apprezzare la creatività e l’artigianalità Made in Italy, accompagnandoli alla scoperta del brand e delle collezioni. Soprattutto nel nostro settore, è ancora determinante l’esperienza fisica con il prodotto: il nuovo flagship store di Shanghai diventerà un touch point cruciale per un numero sempre maggiore di persone che potranno scoprire il marchio, toccare con mano i gioielli e lasciarsi ispirare dai nostri design. Al nostro partner locale Chow Sang Sang vanno i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti per averci sostenuto, in tutti questi anni di stretta collaborazione, nel processo di brand building in questo mercato chiave.

Marco Bicego, fondatore e direttore creativo del brand

Marco Bicego. Copyright: gioiellis.com
Marco Bicego. Copyright: gioiellis.com

Concorsi e premi a GemGèneve

Come sempre GemGenève unisce l’utile al dilettevole o, più precisamente, il business a momenti di formazione. L’ottava edizione in programma dal 9 al 12 maggio al Palaexpo di Ginevra non fa eccezione. Accanto ai gioielli e alle gemme degli espositori sono previsti incontri e progetti didattici sviluppati nel corso dell’anno in collaborazione con le otto scuole partner. Sono invitati a esprimere la loro creatività e a sottoporre per la prima volta il loro lavoro a dei professionisti, gli studenti della Head, della Scuola Tecnica Vallée de Joux, del Cpne Pôle Arts Appliqués, del CFP Arts Genève, dell’Institut de Bijouterie de Saumur, della Société Royale Belge de Gemmologie, della Galdus School e dell’Istituto Francesco Degni, che hanno l’opportunità di esporre i loro progetti.

GemGenève ha anche sviluppato un programma di mentoring artistico. L’iniziativa, nata da un’idea di Mathieu Dekeukelaire, permette di gettare ponti tra il presente e il futuro, federando una comunità che riconosce il giusto valore all’apprendimento e alla trasmissione del saper fare.

Uno dei momenti didattici a GemGenève. Copyright: gioiellis.com
Uno dei momenti didattici a GemGenève. Copyright: gioiellis.com

Gemgenève X Head in collaborazione con il Grand Théâtre de Genève
Per il quarto anno consecutivo GemGenève offrirà a una quindicina di studenti di Head, l’unica scuola in Svizzera a offrire un bachelor in design del prodotto, gioiello e accessori, l’opportunità della loro prima mostra basata su un tema liberamente ispirato alla programmazione del Grand Théâtre de Genève. I visitatori del salone potranno scoprire una serie di progetti ispirati all’opera Il cavaliere della rosa di Richard Strauss. L’idea è quella di immaginare un gioiello che simboleggi l’impegno, ma sia anche un vero e proprio oggetto di scena. Anello, collana, bracciale o tiara: il gioiello deve essere visibile da lontano e realizzato in esclusiva con materiali riciclati, recuperati o insoliti. Tutti i visitatori della mostra saranno invitati a votare il loro progetto preferito.

Design 3D Project Feh X Head. Emma Faisandel, Madeleine Chaumette
Design 3D Project Feh X Head. Emma Faisandel, Madeleine Chaumette

Primo concorso di fotomicrografia
Quest’anno, GemGenève propone ai suoi visitatori un’esperienza gemmologica poetica. Nell’auspicio di far scoprire in modo insolito la bellezza delle gemme, il salone ha sviluppato un progetto artistico originale in collaborazione con la gemmologa Marine Bouvier, l’Institut de Bijouterie de Saumur e la Royal Belgian Gemmological Society. GemGenève ospita la prima mostra di fotomicrografie. Saranno svelati per la prima volta al pubblico quasi 20 progetti fotografici realizzati dagli studenti delle due proposte formative partner, per rivelare la bellezza delle pietre preziose e colorate sublimandone le inclusioni. Rivelando le forme, le texture e i colori inesauribili delle gemme, Marine Bouvier ha dato vita a un nuovo modo di praticare la gemmologia. Per questo primo concorso l’appassionata gemmologa ha iniziato gli studenti all’arte di catturare la bellezza dei minerali.
Rubino birmano grezzo
Rubino birmano grezzo

Per la sua 8a edizione, GemGenève prosegue la collaborazione con Laura Inghirami e Mathieu Dekeukelaire, che hanno ideato un concorso inedito sul tema mistico dell’animale totem. Le creature della fauna, fonte di ispirazione inesauribile, hanno sempre stimolato l’immaginazione dei gioiellieri. Utilizzando l’animale come una sfida creativa, GemGenève offre ai giovani prodigi della Scuola Galdus e dell’Istituto Francesco Degni la possibilità di creare il loro primo bestiario. Alcuni progetti, indagando il legame simbolico tra mondo umano e mondo animale, si sono rivelati particolarmente poetici.

A GemGèneve sono previsti anche sei awards destinati ai progetti più creativi. La cerimonia di premiazione sarà presieduta da Mathieu Dekeukelaire, direttore di GemGenève, alla presenza di tutte le istituzioni che hanno collaborato ai diversi progetti.

Project GemGenève x Head. Clara Fichaux
Project GemGenève x Head. Clara Fichaux

Per offrire agli studenti la possibilità di sviluppare il loro primo progetto professionale di eccellenza, nel 2022 GemGenève ha lanciato il suo primo concorso di gouache. Grazie al successo del concorso, che impegna gli studenti per diversi mesi, GemGenève è diventata un trampolino di lancio. Il concorso di gouache, supportato con il Premio della Fondazione Eric Horovitz, è molto apprezzato dagli operatori del settore, viene organizzato ogni anno con il sostegno dell’Asmebi (Association Romande des Métiers de la Bijouterie). La gouache, o guazzo, è una tecnica di disegno utilizzata in gioielleria e un punto di riferimento per modellisti, gioiellieri, gemmologi, lucidatori e incastonatori in ogni fase della realizzazione di un gioiello.

Projet Feh x Head. Shell, design 3D, Emma Faisandel et Madeleine Chaumette
Projet Feh x Head. Shell, design 3D, Emma Faisandel et Madeleine Chaumette

Dave Meleski presidente del Responsible Jewellery Council

Dave Meleski, presidente e Ceo di Richline Group, è stato eletto presidente del Responsible Jewellery Council. RJC è l’autorità leader nel settore degli standard dell’orologeria e della gioielleria a livello mondiale e collabora con i suoi membri in tutto il mondo per creare una catena di fornitura sostenibile, dalla miniera alla vendita al dettaglio. È stata costituita nel 2005 da 14 marchi e istituzioni finanziarie di alto livello con l’obiettivo di trasformare la sostenibilità da un aspetto secondario a un’importante forza trainante del cambiamento. Oggi conta oltre 1.800 aziende associate in 71 Paesi. Meleski sostituisce David Bouffard che lascia la carica, dopo essere stato eletto nel 2018 per due mandati triennali.

È un momento critico perché RJC possa continuare a crescere e guidare la catena di fornitura globale nel definire gli standard per il nostro settore. Richline è stata coinvolta a livello di consiglio e di comitato sin dall’inizio dell’RJC e, in qualità di azienda manifatturiera globale con clienti al dettaglio in tutto il mondo, abbiamo contribuito a promuovere l’importanza dell’RJC come nostra unica voce per gli standard di conformità.
Dave Meleski

Dave Meleski
Dave Meleski

È stato un onore ricoprire l’incarico di Presidente di RJC per sei anni: un’esperienza davvero impegnativa ma gratificante, di una vita, soprattutto in rappresentanza di Signet, uno dei Membri Fondatori di RJC. Aziende come Signet e Richline, insieme agli stimati membri del team e ai consigli di amministrazione, negli ultimi 20 anni hanno trasformato RJC da un’organizzazione con 14 membri fondatori quando fu lanciata nel 2005 a un’organizzazione che diventa sempre più forte ogni mese con oltre 1.800 membri fino a oggi.

David-Bouffard
David-Bouffard
, presidente uscente di RJC e Signet Fellow degli affari industriali

Melanie Grant, direttore esecutivo di RJC, riporterà direttamente a Meleski. RJC desidera inoltre ringraziare Edward Asscher, presidente onorario di Asscher Diamonds, per essersi offerto volontario per candidarsi alla carica di presidente: resterà vicepresidente dell’organizzazione.

Modella con gioielli
Modella con gioielli

Arte e gioielleria a Roma

Gioielli e arti figurative alla galleria Incinque Open Art Monti di Roma. Lo spazio ospiterà dal 16 al 30 marzo la mostra Sinopie di Emiliano Alfonsi all’interno del progetto Incinque Jewels curato da Monica Cecchini. L’obiettivo è far dialogare il gioiello contemporaneo con le altre forme d’arte. Il progetto Sinopie, a cura dalla storica dell’arte Carmen Bellalba, nasce itinerante e con l’intenzione di essere divulgato a livello nazionale tra musei, spazi espositivi e luoghi di cultura. Alfonsi, classe 1980, realizza i suoi lavori utilizzando una tecnica antichissima risalente al 1400, la pittura all’uovo, per soggetti che richiamano il Rinascimento toscano e fiammingo, ma anche i Preraffaelliti.

Opera di Emiliano Alfonsi
Opera di Emiliano Alfonsi

Durante il periodo di esposizione di Sinopie, giovedì 21 marzo sarà inaugurata anche la mostra del vincitore della Roma Jewelry Week 2023, Francesco Ridolfi, che si confronterà con le creazioni di Emiliano Alfonsi e degli altri artisti residenti di Incinque Jewels. Ridolfi è stato selezionato come primo classificato al Premio Incinque Jewels, con tema Second Life, per il suo gioiello Vite parallele. «Due mondi paralleli, uno naturale e uno artificiale. Un nuovo orizzonte che apre a tante possibilità o un destino alienante che muterà per sempre noi stessi? Da un lato c’è un cuore pulsante che si lega a due radici di un albero, dall’altro un codice binario e microchip. Probabilmente i due universi coesisteranno, solo l’uomo lo deciderà», spiega l’artista.
Myriam Bottazzi
Myriam Bottazzi

Saranno in mostra le opere, alcune inedite, di Emiliano Alfonsi e per Incinque Jewels i gioielli di Myriam Bottazzi, Dettaglidattimi, Chiara Fenicia, Claudio e Roberto Franchi, Angela Gentile, Emanuele Leonardi, Paolo Mangano, Maria Patrizia Marra, Matuta gioielli, Maria Gaia Piccini, Anna Pinzari, Francesco Ridolfi, Simone Vera Bath e Lorella Verrillo.

Matuta gioielli
Matuta gioielli

A Clara Garcovich la comunicazione di Ribas Jewellery

Ribas Jewellery sarà seguita dall’agenzia di comunicazione Clara Garcovich. Per Ribas Jewellery, azienda di gioielli e diamanti fondata nel 2002, l’agenzia gestirà tutte le attività di comunicazione integrata e crossmediale, con attività di media relations, ufficio stampa e Pr, Digital Pr, Eventi.
Ribas Jewellery è stata fondata nel 2002 a Tel Aviv da Patrik Ribas, grazie alla sua grande esperienza nel settore dei diamanti e gioielli è oggi un’azienda riconosciuta a livello Worldwide. Con headquarters a Vilnius, Lituania, uffici creativi in Toscana e un flagship store a Firenze, Ribas Jewellery progetta, realizza, distribuisce e vende gioielli di lusso in oro realizzati con diamanti, zaffiri, smeraldi, rubini e altre pietre preziose. L’obiettivo del brand è quello di rendere i diamanti accessibili a tutti, grazie a uno starting price positioning accattivante, nonostante la grande qualità del prodotto garantita da Israeli Diamond Exchange di cui Ribas Jewellery è membro.

Ribas Jewellery oggi è in fase di forte espansione, con tre negozi monomarca a Vilnius, un negozio a Kaunas e un flagship store in Italia a Firenze, benchmark di riferimento. Recentemente abbiamo finalizzato altre quattro nuove aperture nei paesi Baltici, ma il mercato Italia è fondamentale soprattutto in termini di posizionamento, da qui la collaborazione con l’agenzia Clara Garcovich che ha l’obiettivo di sviluppare un nuovo piano strategico di comunicazione.
Patrik Ribas

Patrick Ribas
Patrick Ribas

L’agenzia, fondata nel 2002 da Clara Garcovich, si occupa di Pr e comunicazione integrata con approccio multidisciplinare e non convenzionale, specializzata nei settori fashion, beauty, jewellery, lifestyle, viaggi&hospitality, food&beverage, design&architettura, automotive e finance in grado di proporre e sviluppare strategie made to measure grazie ad un team creativo e innovativo di esperti nel linguaggio della comunicazione. A partire dal 2023 l’agenzia ha ampliato i propri servizi aggiungendo una nuova branch di consulenza per lo sviluppo strategico dei brand.

Bracciali tennis
Bracciali tennis
Il flagship store di Ribas a Firenze
Il flagship store di Ribas a Firenze

Tom Munsteiner, addio a un genio delle gemme

Il 28 dicembre 2023 è scomparso uno dei più grandi artisti nel taglio delle gemme, Tom Munsteiner, fondatore dell’Atelier Munsteiner. È una grande perdita: Munsteiner non era un semplice intagliatore, ma un creativo capace di dare forme inconsuete alle pietre preziose e semi preziose. L’attività della Maison ora sarà portato avanti dalla moglie Jutta e da Philipp Munsteiner, loro figlio, assieme al loro team in Germania. Atelier Munsteiner è un’azienda a conduzione familiare di intagliatori e designer di gioielli che si trova a Stipshausen, nella Renania-Palatinato. Il laboratorio è gestito dalla famiglia Munsteiner ed è conosciuto a livello internazionale.

Tom Munsteiner
Tom Munsteiner

La famiglia è alla terza generazione nel settore della gioielleria, che comprende Bernd Munsteiner, figlio di Viktor e che nel 1973 ha fondato lo studio a Stipshausen. Negli anni Sessanta, Bernd Munsteiner si distinse dai gioiellieri dell’epoca con i suoi Fantasy cut, un nuovo approccio all’arte lapidaria. Questo stile inedito, che rompe i canoni della gioielleria tradizionale, ha ispirato il figlio Tom, il cui lavoro ha uno stile senza pari, tra l’arte della sfaccettatura e della scultura.
Bracciale in oro e tormaline
Bracciale in oro e tormaline

Tom Munsteiner è stato oltre che intagliatore di pietre, anche gemmologo e, tra l’altro, ha anche progettato finestre. La moglie, Jutta Munsteiner è un’orafa, che cura l’abbinamento delle pietre con anelli, bracciali o collane.

Orecchini in platino Apollo con agata nera e acquamarina
Orecchini in platino Apollo con agata nera e acquamarina
Anello con tanzanite
Anello con tanzanite
Anello con acquamarina intagliata di 58,51 carati e tormalina
Anello con acquamarina intagliata di 58,51 carati e tormalina
Collana Aurora
Collana Aurora

Tiffany a New York con 70 opere in mostra

La nuova Tiffany & Co. firmata Lvmh ha da subito inaugurato un rapporto speciale con il mondo dell’arte contemporanea. Adesso fa di più e porta 70 opere d’arte contemporanee di 26 artisti all’interno del suo negozio più prestigioso, The Landmark, quello sulla Fifth Avenue. La mostra è intitolata Culture of Creativity (4 marzo-20 maggio 2024). I pezzi esposti sono quelli della collezione privata dell’architetto Peter Marino, la Peter Marino Art Foundation di Southampton, NY. Le opere sono installate nello spazio espositivo a due piani di Tiffany è incastonato all’interno del Ammiraglia di dieci piani.

Una delle opere esposte alla mostra Culture of Creativity
Una delle opere esposte alla mostra Culture of Creativity

Sono 26 gli autori delle opere, a cui si aggiungono capolavori in argento sterling Tiffany & Co. di Peter Marino degli anni Ottanta dell’Ottocento. Fondamentalmente, la mostra è un omaggio al ruolo che la creatività ha svolto in Tiffany & Co., reso possibile grazie alla Peter Marino Art Foundation e ai decenni di mecenatismo artistico del suo fondatore. La collezione personale di opere d’arte è stata sviluppata da Peter Marino da oltre 40 anni.

Siamo incredibilmente onorati di avere l’opportunità di collaborare nuovamente con Peter Marino in una partnership creativa per la prima grande mostra di The Landmark. È l’architetto visionario che ha trasformato gli interni del nostro amato negozio sulla Fifth Avenue riempiendo i suoi dieci piani di arte. Peter ha reinventato il Landmark come un mondo di meraviglie e un centro culturale. Non c’è posto migliore per mostrare la sua collezione.
Anthony Ledru, amministratore delegato di Tiffany & Co

Anthony Ledru
Anthony Ledru, Tiffany Ceo

Fin dalla sua fondazione nel 1837, l’arte e l’artigianato fanno parte del Dna di Tiffany. Nel 1853, la Maison iniziò ad esporre opere d’arte prestate affinché i visitatori potessero ammirarle durante lo shopping. Alla fine del XIX secolo, il figlio del fondatore, Charles Lewis Tiffany, Louis Comfort Tiffany, divenne il primo direttore artistico della Maison, inaugurando una nuova era di arte e design di gioielli. Oggi considerato il leader del movimento Art Nouveau, è uno degli artisti americani più apprezzati del suo tempo.

Oltre a Louis Comfort Tiffany, la Maison ha una lunga storia di collaborazioni creative con pionieri come Jean Schlumberger, Paloma Picasso, Elsa Peretti, Dr. George Frederick Kunz, Gene Moore, Andy Warhol, Frank Gehry tra gli altri. La mostra Cultura della Creatività presenta alcune delle loro opere, oltre ad altri capolavori contemporanei, sottolineando la continua dedizione di Tiffany & Co. alla promozione dell’espressione artistica e dell’arricchimento culturale.

Alcune delle opere esposte
Alcune delle opere esposte

Culture of Creativity presenta una collezione di opere d’arte spettacolari in una varietà di mezzi di Jean-Michel Basquiat, McArthur Binion, Sarah Charlesworth, Francesco Clemente, Johan Creten, Andre Dubreuil, Roe Ethridge, Urs Fischer, Hans Hartung, Molly Hatch, Gregor Hildebrandt, Damien Hirst, Jenny Holzer, Rashid Johnson, Y.Z Kami, Les Lalanne, Peter Marino, Vik Muniz, Michelangelo Pistoletto, Antoine Poncet, Richard Prince, Julian Schnabel, Sarah Sze, Louis Comfort Tiffany, Not Vital e Stanley Whitney.
La mostra Culture of Creativity, ospitata su due piani dei tre piani aggiuntivi in vetro del Landmark. Per visitare la mostra occorre prenotare, ma l’ingresso è gratuito.

L'interno del flagship di Tiffany a New York
L’interno del flagship di Tiffany a New York

Oroarezzo fa spazio al fashion

Dall’11 al 14 maggio torna Oroarezzo 2024, piattaforma internazionale per la produzione industriale del gioiello firmata Italian Exhibition Group che si svolge ad Arezzo Fiere e Congressi. Con una novità: l’evento apre alle aziende della filiera del fashion. La 43a edizione organizzata come sempre da Ieg potenzia il mix espositivo. È anche il primo atto di Matteo Farsura, neo Global Exhibition Manager della divisione Jewellery & Fashion di Ieg.

La novità è Precious Fashion, area dedicata alla filiera produttiva dell’accessorio moda con particolare focus sul Made in Italy. Brand, designer e uffici stile potranno entrare in contatto con le aziende leader nelle tecnologie per le finiture di alto livello, lavorazioni innovative, processi efficienti e sostenibili al servizio del settore moda e lusso. In questa sezione troveranno spazio le eccellenze italiane nella lavorazione chimica e galvanica dei metalli e le più apprezzate aziende di produzione, saldatura e assemblaggio di accessori in metallo e decorazioni.

L’ampia offerta incentrata sulla migliore produzione orafa e gioielliera, che risponde alle esigenze del mercato di una fornitura di qualità per lo sviluppo di creazioni uniche e private label, affiancata dall’area cash & carry, si arricchisce di una sezione per la produzione e la lavorazione dell’accessorio moda.
Matteo Farsura, Global Exhibition Manager Jewellery & Fashion di Ieg

Matteo Farsura
Matteo Farsura

Il programma di incoming per i buyer, grazie alla collaborazione con Ice, Agenzia per la promozione delle imprese italiane, punta al business matching guardando ai mercati consolidati dell’export, cioè Est europeo, Usa e Middle East, spingendosi fino a Sud Est Asiatico e Sud America. Attesa in fiera anche una selezione di dettaglianti italiani particolarmente interessati all’offerta dell’area Cash & Carry per gli acquisti sul pronto finalizzati al rinnovo stagionale delle vetrine.

Oroarezzo prevede anche occasioni di formazione tecnica e aggiornamento professionale per le aziende del comparto. In programma alcuni incontri di approfondimento su tematiche di filiera per favorire la crescita di competenze e conoscenze di settore, organizzati con la collaborazione di associazioni di categoria, aziende leader, enti di certificazione e istituzioni.

Oroarezzo 2019
Oroarezzo 2019

Infine, torna Première, storico concorso con cui Oroarezzo premia le migliori creazioni orafe presentate dalle aziende espositrici. Un appuntamento che da 33 edizioni valorizza know-how tecnico e capacità creative della manifattura orafa, chiamata a interpretare un tema proposto dall’Art Director Beppe Angiolini. Confermata anche quest’anno la categoria Talents, riservata a studenti e giovani designer under 30.
Gioielli a Oroarezzo
Gioielli a Oroarezzo

Pianegonda ha ancora il volto di Anna Cleveland

Anna Cleveland ritorna a indossare i gioielli di Pianegonda. La modella americana è il volto della nuova campagna pubblicitaria 2024 del marchio italiano specializzato in gioielli design in argento. Anna Cleveland era già stata scelta per il debutto delle nuove scultoree collezioni del brand che fa parte del gruppo Bros Manifatture firmate dalla direttrice artistica Betony Vernon. La modella è stata chiamata ora a posare con le creazioni della collezione Assoluto realizzate in argento, pelle, pietre, e quelle Assoluto Gold in oro 18 carati e gemme, ispirate all’energia cosmica e all’essenza dell’universo.

Gioielli della collezione Assoluto
Gioielli della collezione Assoluto

I gioielli, oltre a essere pezzi di design, rappresentano simboli come l’infinito, la vita, l’amore e la fortuna. Le immagini della nuova campagna di comunicazione utilizzano gli scatti del fotografo francese Guillaume Thomas, con Anna Cleveland ritratta in pose più o meno audaci, tra raffinatezza e sensualità.

Anna Cleveland in Pianegonda
Anna Cleveland in Pianegonda
Anna Cleveland con Assoluto Gold
Anna Cleveland con Assoluto Gold

Ieg cambia il manager di Vicenzaoro

Matteo Farsura, già Exhibition Manager di Vicenzaoro, prende la guida della divisione Jewellery & Fashion di Ieg, la società che organizza, tra l’altro, la fiera dedicata alla gioielleria. Farsura sostituisce il Global Exhibition Director della divisione, Marco Carniello, che assume il ruolo di Chief Business Officer alla guida della nuova Direzione Business di Ieg, che coordinerà tutte le industries presiedute dal player fieristico. In sostanza, una promozione per Carniello e una nuova responsabilità per Farsura, che gestirà le manifestazioni della Jewellery Agenda di Ieg: Vicenzaoro, Oroarezzo, T.Gold, Summit del Gioiello, Valenza Gem Forum, VO’Clock Privé, VO Vintage, oltre a JGTD e SIJE rispettivamente a Dubai e Singapore.

Matteo Farsura
Matteo Farsura

Il manager avrà inoltre la responsabilità di Fimast, che rientra nella divisione J&F di IEG. Padovano, classe 1975, Matteo Farsura lavora dal 2017 in IEG, dove ha contribuito a sviluppare prima il segmento delle tecnologie, quindi gli eventi di Arezzo e infine Vicenzaoro. Dopo gli studi scientifici, la laurea in Economia Aziendale a Venezia Cà Foscari e un Master MBA di Fondazione CUOA con la statunitense University of Michigan Dearborn (International Program), ha sviluppato competenze manageriali in ambito luxury e organizzazione eventi, operando – tra gli altri – in una primaria realtà italiana del gioiello fashion, e ispirandosi ai valori dello sport, mutuati dalla consolidata esperienza nel rugby nella duplice veste di giocatore e allenatore.

Marco Carniello
Marco Carniello
Vicenzaoro, visitors. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro, visitors. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro, Palakiss passa a Ieg

A Vicenza il padiglione che si trova di fronte allo spazio che ospita Vicenzaoro, cioè il Palakiss, passa a Italian Exhibition Group. L’operazione ha un valore modesto (circa 1 milione di euro), ma offre ulteriori opportunità al polo fieristico. Ieg, la società che organizza Vicenzaoro e che è quotata alla Borsa di Milano, acquisisce il 51% del capitale di Palakiss srl. L’accordo è stato firmato con Andrea Marcon, che rimarrà amministratore delegato del Palakiss, centro orafo a pochi passi dal quartiere fieristico e che dal 1999 organizza quattro eventi annuali ai quali partecipano aziende produttrici italiane ed internazionali del settore orafo.

L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella strategia definita dal Gruppo nell’accrescere e arricchire il portafoglio dei prodotti Ieg. L’acquisizione costituisce, infatti, un’occasione per rafforzare la specializzazione settoriale dell’industry orafa che serviamo e che contribuiamo a supportare al fine di creare continue opportunità di business.
Corrado Peraboni, Ceo di Italian Exhibition Group

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo Ieg

I termini dell’accordo prevedono anche un’opzione call per l’acquisto del residuo 49% del capitale sociale, esercitabile decorsi 30 giorni dall’approvazione del bilancio di esercizio 2024 e valida per i successivi tre anni, ad un prezzo da determinarsi sulla base dell’Ebitda medio risultante dai due bilanci d’esercizio approvati precedentemente alla data di esercizio dell’opzione. Da determinare la data del closing.
Gioielli al Palakiss
Gioielli al Palakiss

L’acquisizione consentirà a Ieg di ampliare la propria offerta nel settore Jewellery & Fashion, creando interessanti sinergie con i principali eventi già consolidati per Vicenzaoro, T.Gold e Oroarezzo. Sotto una gestione condivisa e unificata, l’operatore internazionale in visita a Vicenza potrà accedere ad una gamma ancora più ampia di prodotti e di servizi legati al mondo del gioiello e avrà un interlocutore unico in grado di garantire la migliore esperienza di business.
Marco Carniello, Chief Business Officer di Italian Exhibition Group

Marco Carniello
Marco Carniello

Addio a Marina Bulgari

È morta a Roma Marina Bulgari, figlia di Costantino Bulgari, primo figlio di Sotirios (l’altro era Giorgio), l’argentiere greco fondatore della celebre maison di via Condotti a Roma. Nata a Roma nel 1930, Marina Bulgari era un’appassionata creatrice di gioielli, tanto che nel 1976 decise di lanciare il suo marchio, Marina B. “Mia zia era una visionaria, una donna straordinaria. Mi ha insegnato il coraggio e la determinazione. Era una designer eccezionale che ha portato tante innovazioni nel settore della gioielleria”, la ricorda una delle nipoti, Laura Calissoni Colnaghi, figlia di Anna, a sua volta figlia di Costantino Bulgari, che aveva avuto tre figlie femmine, Anna, Xenia e Marina appunto.

Pendente in oro, madreperla, rubellite e ametista. Copyright: gioiellis.com
Pendente in oro, madreperla, rubellite e ametista di Marina B. Copyright: gioiellis.com

Il Marchio Marina B si è fatto conoscere per uno stile riconoscibile che ha reso celebre la Maison in tutto il mondo. I suoi gioielli sono stati indossati da star come Sophia Loren e celebrity come Ivana Trump. Dopo il primo showroom aperto a Ginevra nel 1978 sono seguite boutique nelle capitali più prestigiose, a Milano, a Roma e a Parigi, seguite nel 1986 da una boutique in Madison Avenue, a New York.

Come designer, oltre allo stile unico dei suoi gioielli, prettamente geometrico, Marina B ha introdotto tecniche innovative, come il giunto cardanico, per legare fra loro le pietre preziose. Marina Bulgari ha introdotto anche la montatura a molla e una nuova reinterpretazione del pavé di diamanti. Nel 1980 ha anche sviluppato un nuovo taglio delle pietre, divenuto iconico, The Chestnut, un sorta di triangolo smussato, ancora utilizzato dal marchio, che nel 2017 è stato acquistato dall’imprenditore italo-francese Guy Bedarida.

Bracciale in oro, diamanti, rubini, smeraldi, onice. Copyright: gioiellis.com
Bracciale in oro, diamanti, rubini, smeraldi, onice by Marina B. Copyright: gioiellis.com

Tiffany in scena con Arón Piper

Arón Julio Manuel Piper Barbero, per tutti semplicemente Arón Piper: è il nuovo volto di Tiffany. L’ambassador del marchio americano, 27 anni, è un attore e cantante spagnolo-tedesco. È noto soprattutto per aver interpretato Ander Muñoz nel film drammatico per adolescenti di Netflix Elite. Arón Piper è nato il 29 marzo 1997 a Berlino, in Germania. Suo padre è tedesco, mentre sua madre è spagnola. Quando Piper aveva cinque anni si è trasferito in Spagna, prima in Catalogna e poi nelle Asturie. Ha studiato recitazione e regia, parla correntemente tedesco e spagnolo, inglese e catalano.

Arón Piper in Tiffany
Arón Piper in Tiffany

Secondo il brand di gioielleria, Piper esemplifica perfettamente i valori di Tiffany. Nelle immagini scattate per la Maison, Piper indossa gioielli e occhiali Tiffany & Co. L’idea è quella di un’intersezione tra i mondi della musica, dell’arte, della cultura e del lusso. E, soprattutto, quella di avvicinare le nuove generazioni al marchio americano di proprietà del gruppo Lvmh.

Arón Piper con choker di Tiffany
Arón Piper con choker di Tiffany

Nuovi brand a GemGèneve

Nuovi brand in arrivo per l’ottava edizione di GemGenève, evento dedicato a gioielli e gemme che si terrà dal 9 al 12 maggio nel padiglione 1 del Palexpo di Ginevra. Sono attesi oltre 200 espositori, tra cui più di 190 commercianti professionisti provenienti da tutto il mondo. Ma gli organizzatori, Thomas Faerber e Ronny Totah, fondatori del salone si attendono per la nuova edizione circa 220 partecipanti.

Per gli espositori, GemGenève rappresenta più di un salone: è una comunità, uno stato d’animo. Con Ida Faerber, il nostro obiettivo è preservare la sua atmosfera speciale, perché è ciò che rende il salone così attrattivo e stupefacente.
Nadège Totah

Nadège Totah
Nadège Totah

Per questa nuova edizione, GemGenève ha registrato un numero record di prenotazioni: il 16% dei partecipanti torna GemGenève fin dal debutto ed è ormai all’ottava presenza. Inoltre, la fiera accoglierà otto nuovi espositori. Come nelle precedenti edizioni, gli espositori americani faranno la parte del leone: da soli rappresentano infatti un quinto dei partecipanti totali, ma i Paesi rappresentati saranno in tutto 21. Tra i nuovi brand presenti, uno di rilievo è l’americano Seaman Schepps, fondato nel 1904 a Los Angeles, prima di trasferirsi a New York nel 1921, nell’eclettico quartiere del Lower East Side. Negli anni Trenta, l’azienda si affermò come una tra le più creative giocando la carta dell’esclusività. Il vocabolario estetico di Seaman Schepps, caratterizzato da creazioni dai colori esuberanti e dalle texture originali, si ispira all’energia di Manhattan.
Seaman Schepps, spilla con scena marina realizzata con nefrite giada e alghe dorate, tormalina rosa,iolite, conchiglie di tormalina watermelon, oro, acquamarina, perle e diamanti
Seaman Schepps, spilla con scena marina realizzata con nefrite giada e alghe dorate, tormalina rosa,iolite, conchiglie di tormalina watermelon, oro, acquamarina, perle e diamanti

Un’altra novità per GemGèneve è ALine Collection, Maison svizzera specializzata in pietre di colori rari e insoliti scovati da Alexander Leuenberger, che viaggia in tutto il mondo alla ricerca di pietre preziose eccezionali ed è anche proprietario della miniera di zaffiri più produttiva del Madagascar. Al salone di Ginevra approda anche Atelier Munsteiner, firma del design contemporaneo. Scomparso il 28 dicembre, Tom Munsteiner è stato un gioielliere e uno scultore, ma soprattutto un grande artista. Il suo lavoro, incontestabilmente moderno, gode oggi di notorietà internazionale. Il laboratorio sarà portato avanti dalla moglie Jutta e dal figlio Philipp.
Atelier Munsteiner, anello in platino e tanzanite
Atelier Munsteiner, anello in platino e tanzanite

Per le gemme, fa ingresso Vlad Yavorskyy, profondo conoscitore delle pietre preziose, lavora tra gli Stati Uniti e l’Indonesia. Grande specialista delle miniere emergenti, la sua conoscenza delle pietre colorate lo ha portato a pubblicare sei libri sull’argomento. Hakimi & Sons, Stati Uniti è invece un’impresa di famiglia, in attività dagli anni Quaranta, fondata a New York nel 1983 da Abraham Hakimi e dai suoi figli, William e Robert. Per la gioielleria vintage, un’altra insegna che si aggiunge a GemGèneve è quella di Steven Neckman, che propone pezzi di design e dalla tecnica straordinari dall’epoca edoardiana dino agli anni Novanta. La Maison Garaude, invece, offre dal 1995 principalmente rubini, zaffiri, smeraldi e spinelli non trattati. La specialità di Patrick Flückiger sono invece le perle. Ex sommozzatore professionista con la passione per il mare, nel 2006 ha fondato Swiss Pearls, società specializzata in perle naturali e coltivate, ma anche antiche, rare e storiche. Flückiger è anche specializzato in pietre preziose: smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti a taglio antico.
Spinelli rossi di Vlad Yavorskyy
Spinelli rossi di Vlad Yavorskyy

Il gioiello che lancia un sos anti-violenza

Aggressioni, stupri, omicidi: per le donne la cronaca quotidiana è sempre una storia di violenza. Ma un gioiello può allontanare il pericolo. È l’idea di MonSherif, una piccola azienda francese: un ornamento che si connette con il cellulare (iPhone o Android) e invia un messaggio geolocalizzato. Non è la prima volta che i gioielli sono proposti con un dispositivo elettronico nascosto che serve a proteggere chi lo indossa. Ma MonSherif è una delle soluzioni che sembra funzionare meglio, è già stata utilizzata da migliaia di donne in Francia.

Bijou MonSherif Mille et une nuits doré
Bijou MonSherif Mille et une nuits doré

L’iniziativa è partita nel 2015 da Dominique Brogi. Il dispositivo elettronico può essere nascosto all’interno di un ciondolo, ma esiste anche una versione minimal, della dimensione di un bottone, che si attacca ai vestiti: per esempio si può occultare agganciandolo alla spallina di un reggiseno. MonSherif si collega via Bluetooth al proprio smartphone e permette di informare o richiedere aiuto a con un clic. I destinatari del messaggio sono quelli scelti e registrati su una app. Possono essere familiari, amici, colleghi, chiunque possa essere di aiuto. Basta una pressione sul gioiello o sulla versione mini del dispositivo, per inviare un sms geolocalizzato. Una doppia pressione veloce, invece, invia un triplo avviso geolocalizzato sotto forma di telefonata, Sms ed e-mail ai destinatari. Interviene in automatico anche un collegamento video per organizzare il soccorso.
Ciondolo con dispositivo di sicurezza inserito. Metallo argentato e cristalli Swarovski
Ciondolo con dispositivo di sicurezza inserito. Metallo argentato e cristalli Swarovski

Infine, c’è una terza possibilità: una pressione prolungata registra l’ambiente sonoro o attiva un allarme. Quest’ultima funzione consente di acquisire prove mediante la registrazione sonora e può essere molto utile per individuare l’aggressore e provare la sua colpa.

Bottone nascosto MonSherif indossato
Bottone nascosto MonSherif

In Buccellati arriva Nicolas Luchsinger

Al vertice di Buccellati, marchio italiano che fa parte del gruppo Richmont, arriva Nicolas Luchsinger. Il nuovo amministratore delegato prende il posto di Gianluca Brozzetti. Luchsinger è presidente per Asia Pacifico di Van Cleef and Arpels, Maison parigina che fa parte dello stesso gruppo svizzero, dove per 17 anni ha ricoperto diversi ruoli manageriali come direttore delle vendite al dettaglio e direttore del patrimonio a livello di quartier generale e di mercato. In precedenza presso Christie’s.

Anello in oro, zaffiro blu e diamanti di Buccellati
Anello in oro, zaffiro blu e diamanti di Buccellati

Brozzetti resterà nel consiglio di amministrazione in qualità di amministratore di Buccellati Holding Italia, con il titolo di vicepresidente esecutivo. Dopo aver guidato il gruppo negli ultimi dieci anni, inclusa l’integrazione in Richemont nel 2019, Brozzetti ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo della Maison con base a Ginevra. Brozzetti manterrà inoltre il ruolo di rappresentanza della Maison nelle associazioni di settore e nella partnership con Scuola Orafa Ambrosiana.
La boutique di Buccellati a Ginza (Tokyo)
La boutique di Buccellati a Ginza (Tokyo)

Medaglia d’oro per Pandora 2023

Il 2023 è stato un anno d’oro per i gioielli Pandora. I risultati economici del più grande gruppo al mondo di gioielleria indicano una crescita organica di +8%, meglio delle previsioni di 5-6%, con una crescita a parità di perimetro e rapporti di cambio del 6%, mentre l’espansione del network ha portato una crescita del 4%. Sono aumentati i ricavi, quindi, ma anche la redditività. Il gross margin è migliorato al 78,6%, con un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Il margine Ebit (earnings before interest and taxes) si è mantenuto al 25,0%, mentre il rapporto tra utili e valore delle azioni è salito a un livello record di 55,5 corone danesi. Insomma, i dati finanziari sono positivi.

Uno store di Pandora
Pandora store

Secondo l’azienda, il periodo natalizio è stato particolarmente positivo e la crescita organica è salita del 12%: in Europa +5%, negli Stati Uniti +10%, e ancora meglio nel resto del mondo con +16%. Merito, dice l’azienda, della strategia chiamata Phoenix, di cui si è chiouso il primo capitolo, con i continui investimenti nel brand che hanno favorito una crescita su larga scala in tutte le collezioni. Il lancio della nuova campagna natalizia Loves, Unboxed si è rivelata azzeccata. L’azienda ha anche completato la transizione verso l’oro e l’argento riciclati con un anno di anticipo.

Collane Pandora Moments
Collane Pandora Moments

E il 2024? Pandora punta a un altro anno di crescita solida, anche se il clima macroeconomico è meno favorevole. La guidance iniziale per il 2024 prevede una crescita organica del 6-9% e un margine Ebit intorno al 25%. La crescita nel primo scorcio dell’anno è a una cifra.

Pandora Moments
Pandora Moments

Siamo molto soddisfatti di come abbiamo chiuso il 2023 con un ottimo trading durante le festività natalizie. Guardando agli ultimi due anni, da quando abbiamo lanciato la strategia di crescita Phoenix, siamo orgogliosi di come le nostre iniziative strategiche si siano unite per ottenere risultati consistenti nonostante il difficile contesto macroeconomico. Nel 2024, puntiamo a una crescita solida e redditizia mentre attuiamo il prossimo capitolo di Phoenix.
Alexander Lacik, presidente e amministratore delegato di Pandora

Alexander Lacik, ceo di Pandora
Alexander Lacik