Anche Prada scopre la retta via dell’oro riciclato. Il marchio di abbigliamento ha annunciato Eternal Gold, realizzata in oro riciclato e diamanti tracciabili. Insomma, le buone pratiche abbastanza diffuse in un mondo che chiede più rispetto per l’ambiente. La collezione è presentata, da agenzie e siti internet, come un debutto nella gioielleria del marchio milanese. Anche se la decisione di proporre gioielli in oro e non solo fashion bijoux è del 2019, tre anni fa. La novità, semmai, riguarda la scelta di oro al 100% riciclato secondo gli standard della Chain of Custody stabiliti dal Responsible Jewelry Council, come ha precisato Timothy Iwata, Prada Jewerly Director, secondo cui questa scelta non è comune a nessun’altra gioielleria o casa di moda di lusso al mondo.
È vero che brand come Monica Vinadier o PdPaola utilizzano da tempo oro riciclato, ma Prada aggiunge la possibilità di verificare autenticità e provenienza attraverso la blockchain del Consortium Aura. Prada, inoltre, in più offre la tracciabilità anche dei diamanti di piccole dimensioni, mentre di solito solo quelli da mezzo carato in su hanno una carta d’identità che certifica una provenienza fair. I gioielli sono realizzati a Valenza e hanno un aspetto molto pulito, semplice, con la prevalenza di grandi volumi e con il marchio Prada inciso a laser ben in evidenza.
Il tema è l’oro, mentre il design riprende la consueta simbologia dei cuori e dei serpenti (con anima in titanio per rendere flessibile il bracciale), ma con uno stile che si accorda con quello dell’abbigliamento della Maison. Prezzi: dai 1500 euro dell’anello più semplice ai 55 mila euro del pezzo più prezioso. Volti del lancio della collezione sono la poetessa e attivista americana Amanda Gorman, l’attrice, modella e cantautrice americana Maya Hawke, figlia di Uma Thurman ed Ethan Hawke, e la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon.