La collezione Legacy di Harry Winston, il massimo per chi ama i diamanti ♦︎
Nel 2013 Harry Winston ha acquistato in un’asta di Christie’s, a Ginevra, un diamante a forma di pera, di colore D, perfetto, di 101,73 carati per più di 26,7 milioni di dollari. Un record. Il diamante è stato battezzato Winston’s Legacy. È stata una sorpresa solo per chi non conosce abbastanza la storia della Maison americana: più di un terzo delle pietre più preziose del mondo è passata dalle loro mani. Non a caso il fondatore, Harry Winston, è stato definito il re dei diamanti. E ora l’azienda presenta una nuova collezione che si ispira a quella pietra straordinaria: la collezione Legacy è composta da 22 gioielli, ovviamente di diamanti bianchi. Non solo: va precisato che sono quasi tutti diamanti di colore D, internamente perfetti. Legacy è anche un omaggio all’eredità del fondatore, dalla storia mitica. La sua carriera è iniziata nel 1908, a 12 anni, quando ha acquistato uno smeraldo da due carati per 25 centesimi: il proprietario pensava che fosse un pezzo di vetro. Due giorni dopo Harry Winston ha venduto lo smeraldo per 800 dollari. La sua carriera è partita da lì. Allo smeraldo si sono aggiunte pietre ricavate da vecchi gioielli con montature troppo datate o imperfette.
A questa abilità si aggiungono colpi spettacolari, come l’acquisto, negli anni Trenta, di un grande diamante un grezzo, Jonker, di 726 carati, per la cifra allora molto alta, di 750.000 dollari. È stato il primo grande diamante grezzo tagliato in America, trasformato in 12 pietre, tra cui il Jonker I 125,35 carati. Al Jonker sono seguiti altri grandi, impressionanti, diamanti.
Scomparso il fondatore, 1978, oggi Harry Winston è di proprietà del gruppo Swatch, ma non ha cambiato filosofia. I diamanti della collezione Legacy sono spesso tagliati a forma di pera, come il loro fratello maggiore, oppure con taglio marquise. In tutto sui gioielli ci sono 836,68 carati, praticamente un tesoro. Come una collana con diamanti rotondi e marquise, di cui più del 50 per cento è di colore D e internamente perfetto. Altri pezzi sono stati realizzati seguendo i disegni negli archivi della Maison. Avrebbero reso orgoglioso anche Harry Winston. Giulia Netrese