Rishabh Tongya ha viaggiato da solo in aereo per la prima volta a 11 anni. Destinazione: New York. Da allora non ha mai smesso di visitare gli aeroporti di mezzo mondo partendo da Delhi, la capitale dell’India dove ha sede Diacolor, l’azienda di famiglia. Rishabh Tongya è direttore creativo del marchio ed è un frequent flyer, con 150-180 voli all’anno tra in Europa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Africa. Ha fatto una sola eccezione, quando ha conosciuto la ragazza che sarebbe diventata sua moglie, Divya: per lei ha rimandato un viaggio in Bahrain. Rishabh è un cittadino del mondo: come città ama Londra, per le spiagge la Sardegna, per natura e fauna le riserve tra Tanzania e Kenya, per le montagne le Alpi. Senza smettere di amare l’India, ovviamente.
Partita con un piccolo team di cinque membri, Diacolor è diventata negli anni una casa di produzione di gioielli di fama internazionale, e produce anche per conto di marchi globali della gioielleria.
I gioielli di Diacolor riflettono la incessante ricerca di pietre preziose di Rishabh Tongya, spesso gemme di grandi dimensioni, che sono tagliate e incastonate in gioielli che appassionano sceicchi e miliardari americani, ricchi magnati asiatici e oligarchi russi. Tutti gioielli di super lusso e anche super visibili, con dimensioni generose. Anni fa per, esempio, Diacolor ha acquistato uno smeraldo grezzo da 5655 carati dello Zambia, una pietra da Guiness dei primati.