I pezzi unici di Massimo Izzo, gioielliere e scultore di Siracusa ispirato alla tradizione e al Mar Mediterraneo ♦
Di Massimo Izzo ha scritto anche il New York Times. Da Siracusa a Manhattan la distanza è molta. Eppure la fama del gioielliere siciliano è come quelle onde che partono da un capo della Terra e attraversano tutti gli oceani. La metafora marina non è un caso: il gioielliere-artista è, infatti, un estimatore dei flutti e della natura celata sotto la superficie del mare. Gran parte delle sue creazioni, celebrate in tutto il mondo e vendute nelle due boutique di Siracusa e Milano, è dedicata o ispirata a quello che il mare offre. Recentemente Massimo Izzo è stato invitato dalla galleria Elisabetta Cipriani, a Londra, a creare una serie di opere seguendo la sua estetica originale e la superba maestria che avrebbero spinto ulteriormente la sua immaginazione e creatività. Il risultato sono sei anelli di grande impatto, realizzati con argento annerito, zaffiri e ipnotici opali.
Una storia davvero sorprendente, quella di Izzo. Nato a Messina, ma cresciuto a Siracusa, racconta che a 14 anni era già affascinato dalla gioielleria. Prima di passare dalla scuola d’arte di Stato di Siracusa, dove ha seguito un programma sperimentale in oreficeria, al palcoscenico internazionale ha lavorato per Salvatore Cassone, il gioielliere più importante di Siracusa. Dopo aver imparato il mestiere fino in fondo, il designer siciliano ha spiccato il volo grazie a un ordine singolare: la incisione di un piatto d’argento in occasione della visita in città di Papa Giovanni Paolo II. Ha anche lavorato con un altro siciliano famoso, il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, che gli ha commissionato i gioielli indossati da Monica Bellucci nel film Malena.
I gioielli della collezione Mare sono realizzati in oro 18 carati e rappresentano polpi, ricci di mare, granchi, stelle marine. Tutti i pezzi sono una raffinata ed elaborata rapsodia di colori e forme, spesso utilizzando pietre preziose grezze: assomigliano più più a sculture che a bijoux. Il suo lavoro è stato accostato a quello di un altro grande gioielliere siciliano Fulco di Verdura, sebbene lo stile sia completamente differente. Certo, si può leggere nel lavoro di Izzo un profumo del barocco siciliano che ha dato un’impronta nell’architettura di interi quartieri delle città dell’Isola. Ed è uno stile che ha affascinato, secondo il suo racconto, anche Santo Versace, Tim Burton e JK Rowling. Non è difficile crederlo.