Valeria D’Annibale, designer hi-tech ma senza rinunciare al tocco personale con la sua Varily Jewelry♦︎
Da Roma (Italia) a Sidney (Australia) per disegnare e produrre bijoux con la tecnologia delle stampanti 3D. Valeria D’Annibale ha studiato Jewellery and Object Design al Design Centre Enmore e oreficeria in Italia: la sintesi del suo lavoro è la creazione al computer di orecchini, anelli, collane, bracciali e poi tradurli in oggetti con l’utilizzo di polvere di nylon tramite una speciale stampante. I gioielli hi-tech di Varily Jewelry sono venduti direttamente online sul suo sito.
C’è anche anche una fase due, perché gli oggetti sono poi rifiniti a mano. Insomma, un’attività tra la tecnologia e l’artigianato, tanto che Valeria D’Annibale tempo fa è stata invitata a partecipare alla Make Fair, evento dedicato al mondo dei nuovi artigiani digitali che si svolge a Roma. Lei, che ha spiegato di avere una passione per i gioielli sin da quando era bambina, ha creato il suo marchio di gioielli nel 2015. La sua è una via molto personale, un ponte tra hi-tech e tradizione: oltre alla stampa 3D, infatti, utilizza anche argento e acciaio, prima di concludere la lavorazione dei pezzi aggiungendo texture e finiture per rendere ogni pezzo qualcosa di diverso.