Il tema floreale certo non manca nella gioielleria, e nemmeno nella produzione di Leo Pizzo, che ne ha fatto un classico, rinnovandolo di anno in anno. Il gioielliere di Valenza, che ha tre negozi monomarca (a Milano in Galleria Vittorio Emanuele, a Roma in Via del Babuino e a Taormina) ha fatto della tradizione e della qualità la sua bandiera. Infatti, dai preziosi petali in diamanti della collezione Fiori, una delle più importanti dell’azienda orafa, parte il viaggio a ritroso nella storia dell’arte italiana. Influenze rinascimentali e romaniche che semplificano le forme e mutano le proporzioni come nella parure con un grande pistillo in pavé di diamanti e la corolla in zaffiri quasi un girasole di fantasia. Oppure il motivo della collezione Aurora, ispirata ai rosoni delle cattedrali con i diamanti colorati che ricordano i vetri policromi e allo stesso tempo assomiglia un fiore, però vagamente decostruito. Giusto per dargli quel tocco di contemporaneità. Matilde de Bounvilles
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