Perché fermarsi al concetto di bellezza quando al mondo ci sono anche persone o cose meno belle? O, diciamolo chiaramente, brutte. Ma che possono essere allo stesso tempo belle. Ech Jewelry è un nuovo brand nato a Barcellona (Catalogna, Spagna) che ha deciso di sperimentare i concetti di bellezza e bruttezza, andando oltre gli standard comunemente accettati. La fondatrice del marchio, la designer russa Elena Chernyavskaya, ha deciso di intraprendere una difficile strada tra arte contemporanea e ingegneria applicate alla gioielleria. Il risultato sono dei gioielli con un design modulare. Ogni gioiello Ech, infatti, può essere indossato da solo, o diventare la base di una nuova configurazione grazie a uno speciale sistema a vite.
Inoltre, la designer ha anche scelto di debuttare con un soggetto che è meno usuale in gioielleria: il mondo degli insetti. E qui entra in gioco il concetto di rendere bello il brutto, perché la collezione esclude le farfalle, mentre trasforma in orecchini, bracciali, anelli e collane in oro e diamanti mosche e scarafaggi, eseguiti con sorprendente iperrealismo. Inusuale, di certo.