Leonardo Di Caprio batte De Beers? I maligni hanno accolto così la notizia del Responsible Jewellery Council, associazione per l’etica nel mondo dei preziosi, secondo cui il Gruppo De Beers, leader nella produzione di diamanti, ha ottenuto la certificazione che attesta i più elevati standard etici, sociali e ambientali stabiliti dal RJC. De Beers era finita nel mirino dei critici dopo il film «Blood Diamonds», anche se per la verità il colosso dei diamanti non era nominato né coinvolto nella vicenda raccontata.

In molti, però, avevano associato i traffici illeciti nell’ambiente del commercio dei diamanti, raccontati nella pellicola, con il maggiore gruppo minerario. Cosa che non è andata giù ai manager della De Beers. «La valutazione positiva della verifica è stata condotta da Firouzeh Siavoshi di SGS, società di revisione indipendente accreditata presso Responsible Jewellery Council», ha precisato Michael Rae, ceo di RJC. Il Responsible Jewellery Council è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riunisce più di 400 aziende. I suoi membri sono impegnati a promuovere principi etici, i diritti umani, sociali e ad adottare pratiche ambientali in modo trasparente e responsabile di tutto il settore della gioielleria, dalla miniera al vendita al dettaglio.

L’obiettivo è rafforzare la fiducia dei consumatori in diamanti, oro e platino, nonché nei prodotti di gioielleria.I membri del RJC sono controllati da revisori accreditati, che verificano la conformità con il Codice etico stabilito.De Beers fa parte (dal 2012) del gruppo Anglo American. Fondata nel 1888, De Beers è leader a livello mondiale nell’estrazione e nel commercio di diamanti. Impiega circa 16mila persone in tutto il mondo ed è il più grande produttore mondiale di diamanti per valore, attivo in Botswana, Canada, Namibia e Sud Africa.

Qui il trailer del film http://youtu.be/m2uXlxNZCs4