Guida veloce ai tre tagli delle pietre più utilizzati in passato e montati sui vecchi gioielli ♦︎
Avete in casa un gioiello ereditato dalla nonna? O, magari, ancora più vecchio? Allora, probabilmente, vi potreste chiedere qual è il tipo di taglio utilizzato dalle pietre del gioiello. Perché tanti anni fa le gemme erano tagliate in modo differente. Ecco una veloce guida per riconosce i vecchi tagli delle pietre, come il taglio rose-cut, taglio vecchia miniera, o Asscher (relativamente più moderno).
Taglio a rosa (rose-cut). È un taglio rotondo utilizzato per i diamanti. Rispetto ai diamanti con il moderno taglio brillante introdotto all’inizio del 1900, a 58 sfaccettature, il taglio a rosa ha una base piatta e 24 sfaccettature triangolari che salgono fino a un punto (un po’ come una piramide). La base della pietra, invece, è piatta. Il taglio a rosa è stato introdotto nel 1600 dagli olandesi. Il taglio a rosa, che ha meno sfaccettature rispetto al taglio brillante, può conferire al diamante un aspetto vitreo, ovviamente meno scintillante. Per cercare di farlo brillare di più, in alcuni casi il diamante era montato con una sottile lamina metallica sul fondo, per cercare di riflettere più luce, prima di venire incastonato sul gioiello. Ci sono gioiellieri, però, che ancora oggi utilizzano questo tipo di taglio, che conferisce un aspetto vintage al gioiello.
I diamanti con taglio a rosa possono avere tagli singoli e doppi. I tagli singoli hanno un solo strato di sfaccettature. Le doppie due sfaccettature. In più rari casi si trovano anche con tre file di sfaccettature (definiti anche come olandesi). Le pietre antiche con questi tagli non hanno quasi mai una circonferenza perfettamente tonda: la lavorazione delle pietre, infatti, era eseguita a mano, artigianalmente, e non a macchina come avviene ora.
Il taglio a rosa è stato particolarmente utilizzato nei gioielli tra il 1700 e la fine del 1800. Anche se è associato al diamante, il taglio rosa era utilizzato anche per pietre semi-preziose, come i granati, per nascondere inclusioni e una colorazione scadente.
Taglio vecchia miniera. È uno dei primi tipi di tagli per il diamante, che esalta il riflesso della luce. Il taglio miniera ha 56 sfaccettature, con una piccola base piatta e una superficie piccola altrettanto piatta. Vista lateralmente, la pietra con taglio miniera è di forma esagonale. A volte viene indicato come triplo taglio. Anche se il numero delle sfaccettature è simile a quello del moderno taglio brillante, la forma del diamante con taglio vecchia miniera è completamente differente. La circonferenza, infatti, non è tonda, ma è più simile a un quadrato con gli angoli smussati: assomiglia al taglio cushion, cuscino, con cui a volte è confuso. Il nome di questo taglio deriva dall’arrivo, a metà Ottocento, dei primi diamanti delle nuove miniere sudafricane. Per distinguere questi diamanti da quelli delle miniere indiane e brasiliane, fu introdotto il nome di vecchia miniera. Esiste anche una leggere differenza tra il taglio vecchia miniera americano e quello europeo, con una parte posteriore più appuntita.
Taglio Asscher. Il nome deriva dall’inventore, nel 1902, di questo tipo di taglio: da Joseph Asscher. Se avete un diamante dei primi Novecento con questo taglio, sappiate che è molto raro e, quindi, probabilmente vale un bel po’ di soldi. È un diamante perfettamente simmetrico, con 74 sfaccettature. Il perimetro è squadrato (ottagonale) e assomiglia al taglio smeraldo, che invece ha solo 58 sfaccettuture. Nel tempo si è leggermente evoluto: i primi tagli Asscher avevano la superficie (la tavola) leggermente più piccola.