Swarovski ha un nuovo volto: è quello della modella Karlie Kloss, nuova ambassador, che in Gran Bretagna ha già lanciato la campagna Be Brilliant, con cui come Swarovski spera di aiutare le donne a sentirsi irresistibile in ogni occasione. La campagna per la stagione autunno inverno 2016, girata dal fotografo britannico Craig McDean e dalla stylist Edward Enninful, cattura le immagini di un giorno nella vita attraverso una varietà di situazioni, da quella chic al genere glamour. La storia è ambientata a New York, all’interno dell’High Line Standard Hotel. Secondo il direttore creativo di Swarovski, Nathalie Colin, Kloss ha in più «la sua straordinaria bellezza, che è sinonimo di modernità, freschezza, fiducia in se stessi, l’eleganza e la spontaneità». La modella è anche molto seguita sui social media e questo è un plus che ha fatto pendere la bilancia nella scelta come volto e ambassador della nuova campagna di comunicazione. Federico Graglia
VicenzaOro pronta ad atterrare a Las Vegas
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Sono oltre 120 i brand che con Fiera di Vicenza parteciperanno al Jck Show di Las Vegas (3-6 giugno 2016). Al Las Vegas atterra anche il nuovo format internazionale di VicenzaOro, Italian Passion. Made with Love. L’evento nel Nevadaè per molte aziende un’opportunità: gli Stati Uniti restano una delle principali destinazioni per le esportazioni orafe italiane, con un export di 570 milioni di euro, lievitato del 13,5% nel 2015 rispetto al 2014. Il piccolo esercito di gioiellieri made in Italy sarà ospitato all’interno del Mandalay Bay Resort & Casino, VicenzaOro Italian Passion. All’appuntamento negli States sono attesi oltre 23mila operatori del gioiello e dell’orologeria da più di 40 Paesi. Il Padiglione Italiano (Booth S10112) in questa nuova edizione occuperà una posizione prestigiosa, all’entrata del nuovo settore del Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas che ospiterà anche il Plumb Club. Forse non a caso il palazzo è di color oro. Tra i brand presenti si contano Leo Pizzo, Giorgio Visconti, Talento International, FerrariFirenze, Piero Milano, Broggian D Donna, Marchisio e Fani Gioielli. Ci sarà, poi, l’area Trendvision Jewellery + Forecasting, il «pensatoio» che studia le tendenze del mondo del gioiello, le attitudini dei consumatori e gli andamenti del mercato internazionale con un percorso composto da quattro vetrine virtuali secondo i trend individuati per il 2017, con i relativi profili dei consumatori: Sophisticore, I-History, Geo-Luxury e Digital Hypnosis. Infine sarà disponibile il Trendbook 2017+ la guida che raccoglie e aiuta a comprendere a designer, aziende e professionisti le tendenze del mercato della gioielleria e del lusso contemporaneo a livello internazionale.
Buccellati va in Svizzera
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Buccellati bye bye: lo ha scritto il Sole24Ore e non risultano smentite. Un articolo firmato da Carlo Festa prospetta l’addio della Maison italiana dal fondo di private equity Clessidra. Buccellati finirà in Svizzera, sponda lago di Ginevra, nella grande casa del gruppo Richemont. Dopo la scomparsa, a gennaio, del fondatore di Clessidra, Claudio Sposito, sembra così tramontare l’idea di un polo del lusso italiano, che era stato accarezzato con l’ingresso nel fondo di private equity Francesco Trapani. Quest’ultimo, ex numero uno di Bulgari, venduta cinque anni fa alla francese Lvmh, era diventato vicepresidente di Clessidra con l’idea di riunire sotto lo stesso cappello altri marchi del lusso, un po’ come il gruppo francese di Bernard Arnault o la Kering di François Pinault, che controlla tra l’altro il brand italiano Pomellato. Oppure, appunto, la svizzera Richemont, che possiede già marchi come Cartier, Piaget e Van Cleef & Arpels. La rottura tra la moglie di Sposito, Manuela Del Castillo, e Trapani, che uscirà da Clessidra, ha invece rivoluzionato la strategia: niente grande gruppo italiano della gioielleria, Buccellati finirà nella terra di Guglielmo Tell. Che lo desideri o no Andrea Buccellati, presidente e rappresentante della famiglia fondatrice, che mantiene una quota di minoranza nella società. Federico Graglia
Swarovski, due gioielli per una borsa
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Due gioielli con una borsa. L’idea è di Swarovski, che promuove una iniziativa commerciale che potrebbe piacere a molte. Fino al 12 giugno chiunque acquisterà, nei punti vendita Swarovski aderenti all’iniziativa, due pezzi di gioielleria femminile o maschile (senza spesa minima) riceverà in omaggio la pochette Swarovski con raffigurati i pezzi icona del brand austriaco. Info: 02 72260300.
A Parigi selezione per intenditori
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Ci sono gioielli che strappano un wow, ci sono pietre che gridano record, ci sono aste che sono fatte di clamore mediatico, oltre che di soldi che passano di mano. Altre vendite, come quella organizzata da Christie’s il 1 giugno a Parigi, che interessano i veri intenditori. Niente diamanti da urlo, ma pezzi di pregio. Come Coquillage, gli orecchini-conchiglie di Suzanne Belperron del 1935, che sono con merito sulla copertina del catalogo dell’asta. Ogni guscio è realizzato con un pavé di diamanti, una linea nera di smalto. La stima va da 40.000 a 60.000 euro. Della stessa mitica designer è proposto un collier di rubini: è composto da due file di sfere di rubino, con una chiusura composta da due rubini cabochon in un cerchio di diamanti. È datata intorno al 1960 ed è lunga 59 centimetri, montata in oro bianco 18 carati e platino. La collana è valutata tra 15.00 e 20.000 euro. Ma, oltre a firme classiche, come gli orecchini con smeraldi di Cartier, si arriva anche al bracciale dal design futurista di Ulla + Martin Kaufman, oppure a quello ermetico di Sophia Vari chiamato Eros. Federico Graglia
In Brasile scoperta una nuova pietra
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Nel mondo della gioielleria irrompe una nuova pietra che, subito, è stata utilizzata in una collana con pendente: è la metratonita. Mai sentita, vero? È stata individuata in Brasile, e utilizzata dal designer Celso Dornelles per realizzare una collana con un pendente a «goccia di rugiada». La pietra è stata utilizzata assieme a oro bianco e zaffiri. È di colore verde ed è stata scoperta due anni fa da Eduardo Loureiro, proprietario di una miniera nella zona di Rio Grande do Sul. Celso Dornelles è un cultore delle pietre brasiliane e ha già esposto i suoi gioielli al Louvre di Parigi e all’Expo ’98 di Lisbona. Secondo i geologi, la pietra è simile alla clinochlore, ma è di tipo diverso. Il nome di Metratonita deriva da Metatron, considerato Angelo supremo principe dei Serafini. Il designer brasiliano ha anche un passato italiano: ha infatti fatto un training al Poligrafico dello Stato, alla Zecca. E a Roma ha tenuto un seminario sulla creazione dei gioielli, insegnando il restauro di vecchi pezzi di gioielleria. È poi tornato a Porto Alegre nel 1995, dove ha fondato e coordina il Design Center di gioielli Apdesign. Rudy Serra
Zoccai, un 2016 in salita
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Nessuno vorrebbe dare cattive notizie, ma Gioiellis.com è una testata giornalistica e, quindi, non possiamo fare a meno di registrare anche quello che non va. Come in questo caso: Zoccai, un brand che ha le sue origini nel lontano 1839, sembra in crisi. Legi International, azienda proprietaria del marchio Zoccai, così come di Coronet e di Zoccai 925, ha presentato domanda di concordato con riserva al Tribunale di Vicenza. La flessione dell’economia e il rallentamento dei mercati esteri su cui il brand aveva puntato molto hanno causato la necessità di portare i libri in tribunale per evitare la cessazione dell’attività. È bene precisare, però, che la società resta attiva e che chi vuole acquistare gioielli disegnati da Monica Zoccai può tranquillamente continuare a farlo. Il concordato con riserva, infatti, prevede che l’imprenditore conservi la gestione della propria impresa, bloccando le azioni dei creditori, con cui cercare un accordo senza rischiare di subire il fallimento. Sarà quindi necessario, se il tribunale darà il via libera, un accordo con i fornitori e le banche, in particolare Unicredit e Banca Antonveneta, cioè Monte Paschi, con cui risulterebbero la maggior parte delle posizioni aperte. Dalle informazioni raccolte, Legi sarebbe assistita dagli avvocati Federico Casa e Fabio Sebastiano, entrambi partner dello studio legale Casa, Sebastiano, Ferasin in Vicenza. Zoccai, d’altra parte, non è la prima vittima del calo dei consumi nel mondo della gioielleria. E, anzi, tra gli addetti ai lavori circola anche il nome di un prestitigioso brand di fama internazionele, sempre del Veneto, che sarebbe in grave difficoltà. Federico Graglia
Al collo l’uovo di Fabergé
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Un mosaico di gemme su una forma perfetta: l’uovo. Fabergé nel 1914 ne fabbricò uno con questa tecnica. È diventato uno dei gioielli più famosi. Ora la Maison russa rinata sotto le insegne di Gemfield, ripropone l’uovo, ma rimpicciolito, come ciondolo di lusso da appendere alla catena di una collana. Non a caso il gruppo a cui appartiene Fabergé opera in campo minerario: non stupisce, quindi, che i ciondoli d’uovo siano ricoperti da rubini, zaffiri del Mozambico, tzavorites e diamanti, a volte con l’utilizzo di una sola pietra preziosa, in altre con un mix tutti-frutti. Nella collezione Mosaic, le gemme colorate sono inserite con un con una tecnica di invisible setting. I tasselli colorati sono incastrati come in un puzzle uno accanto all’altro, in file strette, su una struttura in oro. Una tecnica che ricorda quella di Peter Carl Fabergé, pioniere nei primi anni del Novecento e autore della famosa serie di uova. In particolare, L’Uovo mosaico è una delle uova imperiali che l’ultimo Zar di Russia, Nicola II, donò a sua moglie la Zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova nel 1914. È realizzato con oro, perle, diamanti taglio rosetta, granati verdi, smalto verde traslucido, bianco opaco, rosa pallido opalescente, verde pallido e seppia pallido. Oggi fa parte della Royal Collection, la raccolta d’arte della famiglia reale britannica. Federico Graglia
Oppenheimer venduto per 57,5 milioni!
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Record dei record: esattamente alle 20.55 ora di Ginevra, dopo 25 minuti di gara, all’asta Christie’s è arrivata un’offerta bomba per l’Oppenheimer Blue Diamond, di 14,62 carati: 57,5 milioni di dollari. Rahul Kadakia, direttore internazionale del dipartimento di gioielli, ha venduto così uno dei diamanti più pregiati mai visti in asta. È il nuovo record mondiale. La battaglia è stata intensa e, racconta chi era presente, la tensione nell’aria era palpabile. Il ricco collezionista privato che si è aggiudicato il diamante è anonimo. Il record precedente in asta apparteneva a un altro un diamante blu, venduto a novembre 2015 a Ginevra: Il Blue Moon of Josephine, venduto per 46,4 milioni. Ma l’asta di Christie’s è stata anche altro. C’era in vendita, per esempio, la collezione del principessa Gabriela zu Leiningen: tutti i suoi gioielli sono stati venduti, per un ricavo totale di 22,5 milioni. Beata lei. In particolare, il diamante Pohl è stato venduto per 4,3 milioni di dollari. Federico Graglia
Sotheby’s record con Unique Pink
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Nelle Olimpiadi del gioiello, che vedono pochi concorrenti in gara, un nuovo record del mondo se lo è aggiudicato Sotheby’s: a Ginevra la vendita di Magnificent Jewels and Noble Jewels, a Ginevra ha realizzato 175 milioni di dollari (per gli amanti delle classifiche, il precedente record era di 160.9 milioni, nel maggio 2015). Non solo, il tanto atteso Unique Pink, diamante rosa Fancy Vivid estremamente raro, da 15,38 carati, taglio a pera, è stato venduto per 31,5 milioni, con un prezzo per carato di 2.052.094 dollari. Davvero tanto. Il diamante, d’altra parte, è considerato un pezzo straordinario.
Raggiante David Bennett, presidente della Divisione Internazionale Gioielli di Sotheby’s: «Esattamente un anno dopo aver impostato il record mondiale per una vendita di gioielli, Sotheby’s Ginevra ha alzato la barra ancora una volta con una grande vendita e un grande risultato per l’Unique Pink. È difficile immaginare un diamante che illustri meglio il termine pink vivid di questa straordinaria pietra. Il colore è semplicemente sorprendente e, per le sue dimensioni, è nella mia esperienza davvero unica. Abbiamo deciso di curare una vendita che avrebbe parlato ai collezionisti di oggi e la risposta è stata travolgente. Conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che quando si ha il materiale giusto, la domanda è forte». Il bilancio della vendita di Ginevra è positivo: l’83% dei lotti è stata venduta, tre lotti sono andati oltre i 10 milioni di dollari. Sei lotti oltre 5 milioni. Da notare anche un acquisto online (Lot 462, un paio di orecchini di diamanti rosa) per 6 m milioni di dollari: le vendite via internet sono salite del 41% rispetto al 2015. Il 25% dei partecipanti proveniva dall’Asia.
Altri pezzi notevoli: una spilla con diamante Fancy Intense Blu di 6,64 carati ha raggiunto 13, 6 milioni. Un ciondolo di diamanti Fancy rosa, 18,51 carati, è stato venduto per 9,5 milioni. Ma i record in questa occasione sono stati molti (li specifichiamo nelle didascalie delle immagini). Federico Graglia
Conto alla rovescia per l’Oppenheimer
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Conto alla rovescia: per mercoledì 18 maggio è fissata una maratona dedicata ai gioielli e a pietre straordinarie. Christie’s mette in vendita a Ginevra, al Four Season Hotel, oltre 280 lotti, l’asta Magnificent Jewels comprende pezzi della collezione di sua altezza la Principessa Gabriela zu Leiningen (ne abbiamo parlato qui). Ma, oltre a una selezione di gioielli della collezione straordinaria della principessa, la vendita comprende pezzi pregiati che portano la firma delle Maison più importanti del mondo, come Cartier, Bulgari, Van Cleef & Arpels, così come creazioni raramente viste da Philippe Wolfers, Gustave Baugrand e Bapst & Falize. Con queste premesse potrebbe sembrare un evento eccezionale. E invece no. In programma c’è anche un top lot: il leggendario Oppenheimer Blue Diamond, che con 14,62 carati, è il più grande diamante blu vivo mai a venire a un’asta. Il suo valore stimato è di 45 milioni di dollari, ma potrebbe anche superare il Blue Moon Josephine, un diamante blu taglio cuscino di 12.03 carati blu vivido che ha stabilito un record d’asta mondiale a il 48,4 milioni di euro a novembre 2015. Il nome del diamante deriva dal precedente proprietario, Sir Philip Oppenheimer, un membro della famiglia che una volta controllava la De Beers Mining Company. Federico Graglia
A Cremona Partiture Preziose
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Musica del Seicento e gioielli del 2016. Il sorprendente concerto si intitola Partiture Preziose. La musica di Monteverdi e il gioiello contemporaneo. E, in realtà, è una mostra curata da Barbara Caliendo, Monica Farnè, Sonia Catena in programma a Cremona, nel Foyer del Teatro Ponchielli, dal 20 al 28 maggio. Lo spunto è l’edizione 2016 del Monteverdi Festival, Vergini, Ninfe e Regine. Partiture Preziose è un’anteprima di IncorporAzioni-Gesti intorno al corpo che verrà realizzato il prossimo autunno. L’esposizione si concluderà domenica 29 maggio in due location temporanee: Palazzo Cavalcabò (ore 10.30) e Palazzo Pallavicino Ariguzzi (ore 17.30) sedi che ospiteranno due concerti del Monteverdi Festival 2016. L’ingresso è libero.
Venezia indossa l’avanguardia
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Dilagano le mostre dedicate al gioiello: la prossima è in programma a Venezia. Dal Museo di Vicenza, passando per le rassegne durante la Design Week di Milano, fino alle grandi mostre ad Asti e Torino: sembra che il gioiello sia diventata l’opera d’arte più cool d’Italia. La nuova rassegna è programmata all’interno della manifestazione sul design Design.Ve. Curata da Ilaria Ruggiero, l’esposizione è realizzata grazie al sostegno della Scuola del Gioiello Alchimia e patrocinata dall’Associazione Gioiello Contemporaneo.
Design.Ve è un festival diffuso nella città lagunare più bella del mondo. E, tra le cose da vedere all’interno di questo evento c’è Adornment – Contemporary Jewelry Exhibition, sezione dedicata al gioiello contemporaneo. Il tema della mostra di quest’anno è The shape of wearable art: «un gioiello che esplora e valica i tipici confini formali del corpo per sfidarne la mera vestibilità e oltrepassarne il limite». In effetti, lo spirito del programma viaggia sul filo dell’avanguardia: sono stati selezionati quei pezzi che per forma, design e uso del materiale, sfidano il convenzionale spazio di vestibilità per oltrepassarlo ed entrare in dialogo con il corpo in una modalità inaspettata, capace di svelare nuovi sensi e significati legati all’identità dell’individuo, in quanto essere singolo o inserito nella collettività.
In mostra saranno esposti 14 tra artisti e designer del gioiello internazionale: Rosalba Balsamo, Florence Croisier, Clara del Papa, Marion Delarue, Eleonora Ghilardi, Elie Hirsch, Florence Jaquet, Laberintho, Chiara Lucato, Letizia Maggio, Paola Mirai, Ōki Izumi, Nazan Pak e Caterina Zanca. Federico Graglia
Adornment – Contemporary Jewelry Exhibition
The shape of wearable art
Venice in a Bottle
Castello 1794
30122 Venezia
25 maggio – 26 giugno 2016
Da lunedì a domenica 10.00 – 20.00
Opening giovedì 26 maggio 2016 alle 19.00
Il Museo del Gioiello si allunga per un giorno
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Il Museo del Gioiello di Vicenza aderisce alla Notte Europea dei Musei 2016 e sabato 21 maggio rimarrà aperto dalle 10.00 alle 22.00, anziché fino alle 18.00. Il pubblico potrà quindi visitare lo spazio museale permanente situato in Basilica Palladiana al di fuori del consueto orario di visita e sotto una luce inedita e affascinante, secondo lo spirito della Notte Europea dei Musei.
Questa iniziaitva, nata nel 2005 con il Patrocinio dell’Unesco e del Consiglio d’Europa, ha l’obiettivo di avvicinare un nuovo pubblico ai musei consentendo un’originale fruizione del patrimonio storico-artistico europeo per coloro che non riescono a farlo nei normali orari di apertura.
Anche la sera di sabato 21 maggio, quindi, i visitatori potranno vivere l’originale esperienza estetica e conoscitiva offerta dal Museo del Gioiello, il primo in italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, realizzato da Fiera di Vicenza in partnership con il Comune di Vicenza. Anzitutto l’esposizione principale del progetto: oltre 400 pezzi di rara bellezza espositi al secondo piano e all’interndo delle 9 sale tematiche, curate da esperti internazionali, che riflettono le principali accezioni del gioiello: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone e Futuro.
Al piano terreno sarà inoltre possibile visitare la Mostra temporanea “Skin: la superficie del gioiello”, curata da Alba Cappellieri e Livia Tenuta, aperta al pubblico fino al 5 giugno 2016. L’esposizione raccoglie i lavori di oltre 70 artisti affermati e designer orafi italiani e internazionali che hanno saputo dare dimensione e profondità al tema della “superficie” nel mondo del gioiello.
Karl Lagerfeld si sposa
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Diciamolo subito: per il momento le immagini sono scarse, ma la notizia che Karl Lagerfeld lancerà una collezione di gioielli per matrimonio e fidanzamento non si può ignorare (ok, il titolo è esagerato). Per ora, a dire la verità, è poco più di un’anticipazione. Lo stilista che ha lasciato un’impronta in Maison come Chloe, Chanel, Fendi, a 82 anni ha deciso di lanciare una nuova sfida. La collezione completa sarà presentata a settembre con le insegne della Goldman. Si sa però che la linea di gioielli dedicata a chi si sposa o si fidanza sarà presentato a settembre al Jck Show di Las Vegas. Sarà una sorpresa per tutti, fanno sapere i suoi collaboratori. Sarebbe strano pensare il contrario… R.S.
Anche via Condotti, storica via del lusso di Roma ha ora le sue vetrine di Tiffany&Co.. La storica gioielleria ha aperto la sua nuova boutique al numero 55. È la stessa strada che ospita Bulgari, Cartier, Damiani, Buccellati, Harry Winston e Van Cleef&Arpels. La boutique si estende su 365 metri quadrati e sarà la terza del brand americano nella Capitale, dopo la quella storica di Via del Babuino e quella inaugurata tre anni fa in Via Cola di Rienzo. «Si tratta di un’occasione importante per Tiffany in Italia», racconta Florence Rollet, presidente del gruppo per Europa, Medio Oriente e Africa. «Via Condotti è famosa per lo shopping di lusso. Aprire un negozio in questa celebre strada sottolinea l’importanza del mercato italiano e favorisce la nostra strategia di crescita come marchio globale, sinonimo di stile ed eleganza».
Per l’occasione, all’interno del negozio è stata allestita una speciale esposizione con alcuni gioielli che fanno parte degli archivi storici Tiffany & Co., pezzi di alta gioielleria che vanno dagli anni Venti agli anni Cinquanta, per la prima volta in mostra in Italia fino al 5 giugno. La mostra offre uno sguardo sul grande patrimonio artistico di Tiffany & Co., fondata a New York nel 1837 e considerata un’istituzione americana. Organizzata in due temi, American Decoe Tiffany’s New York Glamour, la mostra presenta le tappe più importanti della storia del brand, dalle ispirazioni di design ai diamanti, tesori che hanno influenzato il glamour e il lusso internazionale per più di 175 anni. Inoltre, dal 13 al 29 maggio la Space Gallery Tiffany di Via del Babuino ospita la mostra fotografica The Female Portrait: Photography by American Women a cura di Denis Curti, che comprende i lavori di artiste americane pioniere nel campo della fotografia, come Diane Arbus, Margaret Bourke White, Imogen Cunningham, Linda McCartney, Sheila Metzner, Judy Dater, Doris Ulmann, Dorothea Lange, Annie Leibovitz, Lisette Model, Eve Arnold, Mona Kuhn, Cindy Sherman, Nan Goldin, Florence Henry, Lee Mille, Vivian Maier.
A de Grisogono il super diamante
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Vi ricordate del diamante da record da 404 carati? Lo ha comprato Fawaz Gruosi, il fondatore di de Grisogono. Il gioielliere con base a Ginevra (ma è nato in Libano da padre libanese e madre italiana) ha tenuto una conferenza stampa a Dubai per annunciare la notizia con presidente esecutivo del Dubai Multi Commodities Centre e di Kimberley, Ahmed Bin Sulayem. Il diamante grezzo acquisito, tramite la società di trading Nemesi, è uno dei 30 più grandi diamanti di alta qualità mai trovati. La pietra è rara non solo per le sue dimensioni, ma per la sua mancanza di colore e la chiarezza impeccabile. Sarà interessante scoprire per quali gioielli sarà tagliata una pietra così notevole.
Contrariamente al processo tradizionale, dove i gioiellieri sono limitati alle pietre levigate che già esistono sul mercato, ora de Grisogono avrà la possibilità di indicare lui stesso il processo di taglio, massimizzando la bellezza dei gioielli finali. «Questo diamante segna una delle tappe più importanti della mia carriera sia come un gioielliere che come designer. Le parole non possono esprimere quanto io e il mio team siamo grati a Dmcc e Nemesis per una collaborazione così unica», ha commentato Gruosi. Federico Graglia
Dior, torna la Rose des vents
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Una rosa dei venti che torna nel mese delle rose. La primavera rilancia la collezione Rose des vents (ne abbiamo parlato qui: https://gioiellis.com/la-stella-portafortuna-di-dior/) di Dior. La collezione di gioielli, disegnata dal direttore artistico, Victoire de Castellane, è un viaggio che porta attraverso la storia della residenza di campagna, a Granville, dello stilista che ha fondato la Maison. Il rilancio della collezione è opera del fotografo Patrick Demarchelier, che ha ritratto una donna-Dior. Cioè con una bellezza naturale, quella che si abbina bene ai gioielli della Rose des Vents. Il medaglione è ora disponibile in versioni con un pavé di diamanti, così come in oro rosa e onice, ed sono stati aggiunti alla collezione quattro pendenti e cinque anelli impreziositi da un filo d’oro che si attorciglia intorno al dito e segue il contorno del gioiello. Sono reversibili e quindi possono essere indossati su entrambi i lati. Giulia Netrese
Pandora con lo sconto fino al 22 maggio
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Pandora spinge le vendite con una nuova iniziativa commerciale: dal 9 al 22 maggio negli gli store del marchio e nei rivenditori autorizzati che aderiscono all’iniziativa, a fronte di una spesa minima di 59 euro in gioielli, ovviamente del brand danese, si possono acquistare in aggiunta (scontrino unico, multipli inclusi) un bracciale componibile in argento Sterling 925 da 59 euro o 55 euro (prezzi di vendita consigliati al pubblico) con uno sconto di quasi il 50%, cioè a 29 e 27 euro.
La promozione continua anche online, ma con una meccanica differente: a fronte di un acquisto di almeno 59 euro in bracciali e/o charm (transazione unica, multipli inclusi), si possono contestualmente e in aggiunta acquistare un bracciale in argento Sterling 925 da 59 (solo tra le referenze selezionate, prezzo al pubblico Iva inclusa) a circa la metà del suo valore, e quindi rispettivamente a 29 e 27 euro. Nel caso di acquisto contemporaneo di due bracciali Essence, la soglia minima è 55 euro.
Nadia Morgenthaler nella Grande Mela
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Nadia Morgenthaler (leggi anche questo articolo) è attiva solo da tre anni, eppure è già diventata un punto di riferimento internazionale. L’alta gioielleria, d’altra parte, non ama i confini. La designer con sede a Ginevra, che prima di debuttare con il suo brand ha lavorato a lungo per altre Maison, è sbarcata a New York e per una settimana ha presentato ai newyorkers i suoi gioielli (con visite solo su appuntamento), che sono un sottile gioco di equilibrio tra nostalgia vintage e inedite combinazioni di elementi classici, come le perle grandi e piccole. I suoi gioielli assomigliano anche a quegli elementi decorativi dell’architettura che si possono ritrovare nei dettagli dei frontoni, dei pinnacoli, nei fregi. Oppure possono sembrare piccoli lampadari in miniatura, ma con la grazia della gioielleria che guarda più all’Ottocento che all’era digitale. Per l’occasione la designer ha portato con sé anche qualche nuovo pezzo, realizzato per la visita nella Grande Mela. Giulia Netrese