News - Page 87

I gioielli di Masterpiece London

Antiquariato, ma anche tanti gioielli straordinari: Masterpiece London è la principale fiera internazionale per l’arte e il design, che attira collezionisti da tutto il mondo. Tra i 154 stand di selezionati espositori si trova di tutto, dalla statua antica ai gioielli contemporanei. Tutto, però, di un livello alto, altissimo. Tutte le opere sono in vendita e certificate da esperti internazionali per garantire provenienza e qualità. Si trovano, per esempio, gioielli firmati da Suzanne Belperron, di Castellani e perfino di Salvato Dalì, accanto a Maison acclamate come Cartier e Van Cleef & Arpels, Chase, Verdura, Hemmerle, Boghossian, Somlo, SJ Phillips, Véronique Bamps, Chatila e Grima. Non pensate, però, di trovare gli stessi gioielli che potete acquistare in gioielleria. Questi sono una razza a parte. E ci sarà anche Wallace Chan, che farà il suo debutto nel Regno Unito proprio per la Masterpiece London: il designer di Hong Kong presenterà la Collana Seta 2016 creata apposta per la Fiera, composta di 54 diamanti, 124 tormaline rosa, diamanti colorati, zaffiri rosa e agata bianca. Federico Graglia

Masterpiece London
30 giugno – 6 luglio 2016
Royal Hospital Chelsea, South Grounds
www.masterpiecefair.com
Orario: 11:00-21:00

Audouard (circa 1850). Spilla mazzolino di fiori in oro smaltato insieme con vecchi diamanti taglio brillante e granati nei boccioli di rosa
Audouard (circa 1850). Spilla mazzolino di fiori in oro smaltato insieme con vecchi diamanti taglio brillante e granati nei boccioli di rosa
Da Boghart, orecchini con oro e diamanti
Da Boghart, orecchini con oro e diamanti
Bracciale di Boghossian, diamanti e perle
Bracciale di Boghossian, diamanti e perle
Bracciale Giacinto di Fulco di Verdura, oro, platino, zaffiri, diamanti
Bracciale Giacinto di Fulco di Verdura, oro, platino, zaffiri, diamanti
Ciondoli a forma di pesce di Fabergé
Ciondoli a forma di pesce di Fabergé, oro e legno
Spilla-pendente di Boucheron con citrini
Spilla-pendente di Boucheron con citrini
Bracciale in oro giallo con due tigri, diamanti fancy, onice, smeraldi (gli occhi)
Bracciale in oro giallo con due tigri, diamanti fancy, onice, smeraldi (gli occhi)
Collana di René Bonvin, oro giallo, disegnato come una catena, cavo flessibile che sospende una frangia di nappe con diamanti taglio brillante. Consegnata nel 1945 per la principessa Irene di Grecia
Collana di René Bonvin, oro giallo, disegnato come una catena, cavo flessibile che sospende una frangia di nappe con diamanti taglio brillante. Consegnata nel 1945 per la principessa Irene di Grecia
Collana di diamanti e acquamarine di Van Cleef & Arpels
Collana di diamanti e acquamarine di Van Cleef & Arpels
Orecchini Persistenza del Suono, di Salvator Dalì
Orecchini Persistenza del Suono, di Salvator Dalì
Anello Swinging Peral di Grima
Anello Swinging Peral di Grima
Suzanne Belperron, bracciale con citrini
Suzanne Belperron, bracciale con citrini
Spilla di Tiffany & C.
Spilla di Tiffany & C.
Castellani, circa 1880. Collana in stile revival archeologico in oro giallo, rubini cabochon taglio e perle naturali. Una collana simile dalla tenuta del nipote di Augusto Castellani appartiene alle collezioni dei Musei Capitolini di Roma
Castellani, circa 1880. Collana in stile revival archeologico in oro giallo, rubini cabochon taglio e perle naturali. Una collana simile dalla tenuta del nipote di Augusto Castellani appartiene alle collezioni dei Musei Capitolini di Roma

Van Cleef & Arpels a passo di danza

Sadler Wells ha presentato a Londra la prima mondiale di On the other side, terzo capitolo della trilogia Gems del ballerino e coreografo Benjamin Millepied. Che cosa c’entra questo con i gioielli? Semplice: l’evento ha avuto il supporto di Van Cleef & Arpels, che è famosa anche per le sue spille che raffigurano ballerine classiche. Creata da Benjamin Millepied con la sua compagnia L.A. Dance Project, la trilogia è ora completa, anche grazie alle musiche di Philip Glass. Alla trilogia hanno contribuito il designer Alessandro Sartori e l’artista americano Mark Bradford, che hanno firmato rispettivamente i costumi e le scene per il nuovo balletto. I precedenti capitoli sono stati rappresentati nel 2013 e nel 2014. La danza è un tema affrontato molte volte da Van Cleef & Arpels. Le prime spille della ballerina della Maison sono state create nel 1940 a New York, su richiesta di Louis Arpels, amante della danza classica e dell’opera. Le spille sono diventate presto molto ricercate dai collezionisti. Il nipote, Claude Arpels, era anche un grande amico di George Balanchine e con lui ha ideato uno dei balletti più famosi: Jewels, ispirato da smeraldi, rubini e diamanti. La prima rappresentazione si è tenuta a New York nel mese di aprile del 1967. Ora, con il supporto a questa trilogia, il connubio tra Van Cleef & Arpels e il balletto si rinnova. Rudy Serra

La clip Danseuse del 1944
La clip Danseuse del 1944
Gems. Photo di Morgan Lugo
Gems. Photo di Morgan Lugo
Clip Danseuse del 1945
Clip Danseuse del 1945
Prove di GemsIII. Photo di Morgan Lugo
Prove di GemsIII. Photo di Morgan Lugo

I sorprendenti gioielli di Roberto Paolini

Da chef a scultore, passando per i gioielli: Roberto Paolini, scomparso un paio di anni fa, è stato un artista outsider. Molto conosciuto a pochi, cioè agli appassionati di arte contemporanea. Ed è stato anche un collezionista di gioielli. E a Palazzo Serbelloni, a Milano, sede della celebre casa d’asta Sotheby’s, sono stati presentati i gioielli della sua collezione. Nell’occasione è stata presentata anche la monografia dedicata all’artista, curata da Adriana Polveroni e edita da Maretti Editore. Un volume che è il frutto di una serie di eventi- performance a porte chiuse, tenuti presso musei, enti e istituzioni nazionali, in un percorso che è iniziato già ad ottobre. Il progetto nasce grazie alla direttrice dell’Archivio Paolini e figlia dell’artista, Elena Paolini. Lei, negli anni Ottanta e Novanta, ha visto nascere da giovanissima le creazioni di suo padre. A sorpresa, a distanza di quasi trent’anni, qualcuno le ha fatto il regalo di portarla in una stanza piena dei gioielli plasmati da suo padre, che aveva conservato e archiviato attraverso gli anni. Travolta dall’emozione e dalla bellezza di questa collezione, decise quindi di dar vita all’archivio e a questo progetto.

Roberto Paolini, tecnica mista 1989-1998
Roberto Paolini, tecnica mista 1989-1998

Qui parliamo di gioielli, ma Roberto Paolini comunicava l’arte attraverso le sue sculture e i dipinti, ma anche attraverso la sua cucina: era noto anche come chef. Dopo la partecipazione italiana (Museion di Bolzano, Mart di Rovereto, Palazzo Fortuny di Venezia, il Macro di Roma, la Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti di Camogli, la Collezione Ernesto Esposito di Napoli, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino), in futuro la collezione dovrebbe continuare nel suo tour, questa volta internazionale, con tappe anche a Londra e Miami. 
Nella monografia, in più degli scatti degli eventi, potrete trovare rare foto ritrovate fatte dall’artista stesso, e archivi di giornali poiché alla fine degli anni Ottanta i gioielli di Roberto Paolini sono stati indossati da Monica Bellucci in un calendario di Amica, e in diverse riviste di moda. E.A.

Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Collana, foto dell'Archivio Sormani
Collana, foto dell’Archivio Sormani
Roberto Paolini
Roberto Paolini
Collana, bachelite, resina arancio
Collana, bachelite, resina arancio
Collana composta da fil di ferro, bottoni di seta, perline
Collana composta da fil di ferro, bottoni di seta, perline

Aste: Faraone batte la regina

Come avevamo anticipato qui la storica gioielleria di Milano, Faraone (le origini risalgono al 1860), ha debuttato nelle vendite all’asta con mettendo all’incanto, tra gli altri pezzi, anche la parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia e ricevuta in dono dal consorte Re Umberto I d’Italia. Patrizia di Carrobio, banditrice, ed esperta di diamanti, pietre preziose e gioielli vintage, alla fine della vendita ha messo in bilancio oltre 2 milioni di euro in pezzi venduti. Al Four Seasons di Milano hanno posto le loro offerte per 146 lotti, tra cui, appunto, la parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia. Il gioiello è stato acquistato per un valore di 185,000 euro. Un anello della stessa Faraone, con zaffiro centrale di 24,85 carati, con due diamanti laterali, ha però battuto il gioiello regale: è stato battuto  per 330,000 euro. Anonimo il compratore. In vendita c’erano anche alcune pietre. Un diamante taglio brillante (7,44 carati) HVVS2 è stato venduto per 130.000 euro, mentre uno da 5,01 carati ha fossato il prezzo a 105,000. Entrambe le pietre, spiegano da Faraone, sono state acquistate da due commercianti stranieri. Da segnalare anche un anello in platino con perla naturale battuto per 55,000 euro. Un po’ meno brillante la vendita di orologi. La prossima asta è programmata per la fine ottobre dove protagonista sarà per ora l’Ulivo Bianco, una scultura di Agatino Cappella in platino con 3.000 diamanti per un totale di 366 carati. Federico Graglia

Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano taglio ottagonale del peso di circa 15 ct contornato da diamanti taglio brillante e baguette
Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano taglio ottagonale del peso di circa 15 ct contornato da diamanti taglio brillante e baguette
Parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia. Venduta per 185mila euro
Parure di diamanti appartenuta alla Regina d’Italia Margherita di Savoia. Venduta per 185mila euro
Spilla fine 1800 in oro rosa e argento con rubino Burma naturale taglio cuscino di 7,35 ct. Venduta per 490mila euro
Spilla fine 1800 in oro rosa e argento con rubino Burma naturale taglio cuscino di 7,35 ct. Venduta per 490mila euro
Orecchini in platino e oro giallo 18 carati con due diamanti taglio vecchio di 3,20 ct complessivi, più 26 diamanti taglio vecchio, huit huit e misto. Venduti per 9mila euro
Orecchini in platino e oro giallo 18 carati con due diamanti taglio vecchio di 3,20 ct complessivi, più 26 diamanti taglio vecchio, huit huit e misto. Venduti per 9mila euro
Bracciale anni ‘60 firmato Faraone, oro rosa 18 carati con 69 rubini taglio tondo per un totale di circa circa 12 ct e 161 diamanti taglio huit huit. Venduto per 6mila euro
Bracciale anni ‘60 firmato Faraone, oro rosa 18 carati con 69 rubini taglio tondo per un totale di circa circa 12 ct e 161 diamanti taglio huit huit. Venduto per 6mila euro
Bracciale snodato in oro bianco 18 carati con diamanti taglio brillante e taglio carrè, per un totale di circa 16 ct. Venduto per 9000 euro
Bracciale snodato in oro bianco 18 carati con diamanti taglio brillante e taglio carrè, per un totale di circa 16 ct. Venduto per 9000 euro
Anello Faraone con zaffiro centrale 24,85 ct circa con due diamanti laterali del peso complessivo di 1,92 ct.. Venduto per 330mila euro
Anello Faraone con zaffiro centrale 24,85 ct circa con due diamanti laterali del peso complessivo di 1,92 ct.. Venduto per 330mila euro
Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano, taglio smeraldo del peso di 6 ct circontornato da diamanti taglio brillante. Venduto per 23mila euro
Anello in oro bianco 18 carati con smeraldo centrale colombiano, taglio smeraldo del peso di 6 ct circontornato da diamanti taglio brillante. Venduto per 23mila euro

Graff, a Parigi una super pera

Diciamo la verità: di sicuro per i diamanti le dimensioni contano. Lo sa bene Graff, Maison londinese con la passione per le pietre più amate. Da sempre collezionista di pezzi straordinari, Graff ha deciso di mostrarne uno al pubblico per far conoscere la nuova boutique aperta a Parigi. Il diamante si chiama Graff Vendôme: è una pietra tagliata a forma di 105.07 carati, qualità D. Il diamante celebra l’apertura del suo nuovo negozio che si trova, appunto, in Place Vendôme a Parigi. Il diamante ha una storia interessante: è stato creato a partire da una pietra grezza da 314 carati trovata in una miniera del Lesotho. Per prima cosa la pietra è stata sottoposta a una mappatura 3D computerizzata. Poi, i maestri intagliatori di Graff hanno studiato per mesi il taglio giusto, eseguito al laser, per passare alla seconda fase della lucidatura a mano. Dal diamante grezzo sono poi stati tagliati altri 12 pezzi, il più grande è di 17.10 carati, classificati di massima qualità. Nel caso vogliate guardare da vicino al pera più bella (e costosa) del mondo, la boutique di Graff in Place Vendôme è proprio vicino al Ritz di Parigi. Rudy Serra

Graff Vendôme, tagliato a forma di 105.07 carati, qualità D
Graff Vendôme, tagliato a forma di 105.07 carati, qualità D
Il Graff Vendome nella piazza da cui prende il nome
Il Graff Vendome nella piazza da cui prende il nome
Lavoro di lucidatura del diamante
Lavoro di lucidatura del diamante

Wallace Chan a tutto volume

Lui è un’artista cinese prestato alla gioielleria. Lei una casa editrice italiana. Insieme hanno prodotto un libro sul lavoro di lui: Wallace Chan, che ci ha messo sette anni per cercare uno stile di fotografia perfetto per fermare in un’immagine i suoi elaborati pezzi unici. Il libro, Wallace Chan, Dream Light Water sarà per pochi come i suoi gioielli. È, infatti, un’edizione limitata, con le fotografie di 86 dei gioielli del più celebrato designer asiatico. E il libro esce proprio  nell’anno in cui Wallace Chan è diventato il primo artista cinese di gioielli a esporre il suo lavoro alla Tefaf, la prestigiosa fiera d’arte a Maastricht (Olanda). Nel caso siate a Londra il 27 giugno, tra l’altro, il maestro di Hong Kong ha programmato di presentare il volume al Victoria & Albert Museum (ma i posti sono limitati e bisogna procurarsi un biglietto per tempo). Il libro sarà presentato dalla esperta di gioielli Vivienne Becker. Ma, a parte l’evento mondano, può essere interessante sfogliare il volume che racchiude, oltre alle immagini, anche la filosofia dell’artista-gioielliere, che è guidato da una spiritualità Zen oltre che, naturalmente, dal suo senso estetico. E se siete fans di Chan, non avete una copia del libro e neppure riuscite a essere presenti al Victoria & Albert Museum, c’è un’altra occasione: la mostra di 40 delle sue creazioni di pezzi unici dal 30 giugno al 6 luglio, sempre a Londra.

Wallace Chan, Dream Light Water
Rizzoli, Aa.Vv. 246,99 euro (prezzo online)
Presentato a
Victoria & Albert Museum
Cromwell Road, Londra – SW7 2RL
www.vam.ac.uk/
19:00-20:45

Farfalla dal libro dedicato al designer
Farfalla dal libro dedicato al designer
Una delle celebri farfalle del maestro cinese
Una delle celebri farfalle del maestro cinese
Spilla con pietre preziose
Spilla a forma di fiore con pietre preziose
Immagine tratta dal libro Wallace Chan, Dream Light Water
Immagine tratta dal libro Wallace Chan, Dream Light Water
Wallace Chan nella foto di Simon Tung e Fung Tsang
Wallace Chan nella foto di Simon Tung e Fung Tsang
Il libro Wallace Chan, Dream Light Water
Il libro Wallace Chan, Dream Light Water
L'Inseguitore: si chiama così questa spilla con diamanti gialli e zaffiri rosa
L’Inseguitore: si chiama così questa spilla con diamanti gialli e zaffiri rosa

All’asta il 29 giugno il diamante da 70 milioni

Sotheby’s mette all’asta un diamante grezzo da 1109 carati, Lesedi La Rona. È il più grande diamante grezzo di grande qualità scoperto da oltre un secolo e il più grande mai messo in vendita. Il martello del battitore scenderà a sancire il prezzo il 29 giugno, a Londra. La stima che la casa d’aste pensa di raggiungere è astronomica: 70 milioni di dollari. Il nome deriva dalla lingua tswana parlato in Botswana: significa «la nostra luce». La pietra è stata scoperta dalla Lucara Diamond nel novembre 2015, nella miniera di Karowe. Ha le dimensioni di una palla da tennis (circa 66,4 x 55 x 42 millimetri), e vanta una eccezionale trasparenza. Oltre che un’età venerabile: da 2,5 a oltre 3 miliardi di anni.

In termini di dimensioni, questo diamante è superato solo dal leggendario Cullinan Diamond, estratto in Sud Africa nel 1905, da 3.016,75 carati, che ha poi generato le pietre utilizzate nei Gioielli della Corona, del Regno Unito, tra cui Great Star of Africa, attualmente il più grande diamante, del peso di 530,20 carati.

Secondo uno studio del Gemological Institute of America, il Lesedi La Rona ha «colore superiore e trasparenza eccezionali: è stato catalogato come parte di un sottogruppo che comprende meno del 2% di tutti i diamanti «lo spettacolo più chimicamente puro e spesso di straordinaria trasparenza ottica».

Secondo David Bennett, presidente di sezione gioielli di Sotheby’s, «Lesedi La Rona è semplicemente eccezionale». Nel caso vogliate dargli un’occhiata (oppure prepararvi a partecipare all’asta, non si sa mai) il Lesedi la Rona sarà in mostra presso Sotheby’s di New York il 7 maggio, e a Londra dal 18 al 28 giugno. Almeno guardare non costa nulla. Federico Graglia

Il diamante Lesedi la Rona
Il diamante Lesedi la Rona
La stima di questo diamante grezzo è di 70 milioni di dollari
La stima di questo diamante grezzo è di 70 milioni di dollari
Il nome in lingua tswana parlato in Botswana: significa «la nostra luce»
Il nome in lingua tswana parlato in Botswana: significa «la nostra luce»

Gem Vision 2017, i trend per Swarovski

I quattro temi dominanti nella gioielleria per il 2017 sono l’Esistenza, Haute Gems, Easy-Trans-Form, e Self-Art. Lo ha stabilito Swarovski, nel consueto Gem Vision, analisi che accende un faro sul futuro prossimo venturo dei gioielli. Se sarà proprio così lo vedremo nei prossimi mesi. Ma chi ha potuto sfogliare le oltre cento pagine della ricerca, come sempre riccamente illustrata, si è reso conto di quanto il futuro della gioielleria sarà determinato in realtà da una sola filosofia: l’eclettismo. Non ci sarà, insomma, una sola, forte, tendenza dominante, ma un insieme di colori e forme che si susseguono, convivono, si mischiano. Come in un grande caleidoscopio. Certo, ci sono anche i trend individuati da Swarovski, valori morali come la natura e il diritto all’Esistenza, che potranno essere come luci nel buio della vita quotidiana. Il trend Haute Gemme indica invece la tendenza a creare gioielli sempre più teatrali, grandi, appariscenti. La vita come un palcoscenico dove si è osservati, da cui spedire (tramite la rete), la propria immagine e condividerla. Per questo essere notati nella infinita massa delle immagini che affollano la vita è sempre più un’esigenza sentita, secondo Swarovski. Il trend Easy-Trans-Form è, invece una sorta di edonismo applicato alla gioielleria. Forme comode, piacevoli, facili da indossare. C’è chi pretenderà di infilarsi una collana che si adatta al corpo come una maglietta, forse. Ma con cui riesce anche a divertirsi, forse a considerare il gioiello come un gioco. Infine, Self-Art: il gioiello come espressione della propria creatività. Non solo, quindi, oggetti fatti e finiti, ma la possibilità di usare gli elementi che compongono un gioiello come capacità di comunicare la propria visione estetica. Forse non è molto lontano da quello che fanno i bambini quando infilano le perline su un filo. Ma è necessario che i designer forniscano i componenti giusti per invogliare e risvegliare la creatività dei singoli. Ci riusciranno? Lo sapremo nel 2017. Federico Graglia

La nuova consumer life (immagine tratta da Gem Vision 2017)
La nuova consumer life (immagine tratta da Gem Vision 2017)
I bran iconici resisteranno (immagine tratta da Gem Vision 2017)
I bran iconici resisteranno (immagine tratta da Gem Vision 2017)
Il lusso non tramonterà (immagine tratta da Gem Vision 2017)
Il lusso non tramonterà (immagine tratta da Gem Vision 2017)
Gioielli teatrali: anello di rubellite di Lydia Courteille (immagine tratta da Gem Vision 2017)
Gioielli teatrali: anello di rubellite di Lydia Courteille (immagine tratta da Gem Vision 2017)
Gem Vision 2017 di Swarovski
Gem Vision 2017 di Swarovski

Il Cullinam Dream venduto a 25 milioni

Il diamante blu Cullinam Dream è stato venduto a 25 milioni di dollari da Christie’s, all’asta di Magnificent Jewels a New York. Il diamante, di oltre 24 carati, è considerato una delle gemme più interessanti. Il prezzo di vendita si colloca a metà delle stime iniziali (23-29 milioni). Non è, quindi, un record, ma testimonia com il mercato dei diamanti colorati sia ancora vivo, anzi vivid, per usare un gioco di parole. Un grosso diamante bianco di oltre 52 carati ha invece totalizzato 2 milioni di dollari. Mentre, tra i gioielli, entro le stime sono rimasti un bracciale con acquamarine di Cartier e una collana di diamanti bianchi e yellow.

Un successo oltre le previsioni è arrivato invece per uno dei primi lavori di Fulco di Verdura per Coco Chanel. Il gioiello è stato venduto per 100.000 dollari. Unico particolare curioso: ad acquistare il bracciale è stato il marchio Verdura. Secondo la società che detiene i diritti del nome del famoso e nobile designer siciliano, il bracciale vale il prezzo finale, che è stato di circa tre volte la stima (35.000 dollari). Non è un pezzo qualsiasi: è stato realizzato intorno al 1935 e faceva parte della collezione di Coco Chanel. È in argento, realizzato in smalto chiaro e con la simulazione di cabochon rossi e verdi. Altre gemme finte sono invece blu, a lato, e con forma rettangolare. Il gioiello, che non è firmato, è però accompagnato da una lettera a conferma che si tratta di un disegno del duca Fulco di Verdura. L’acquisto farà parte del Verdura Museum Collection e farà compagnia al bracciale Croce di Malta, realizzato nel 1930. Federico Graglia

Orecchini pendenti con diamanti. Venduti per 965.000 dollari
Orecchini pendenti con diamanti. Venduti per 965.000 dollari
Collana con diamanti bianchi e yello. Venduta per 389.000 dollari
Collana con diamanti bianchi e yello. Venduta per 389.000 dollari
Bracciale di Verdura per Coco Chanel. Venduto per 100.000 dollari
Bracciale di Verdura per Coco Chanel. Venduto per 100.000 dollari
Bracciale art deco firmato Cartier, con acquamarine e diamanti. Venduto per 179.000 dollari
Bracciale art deco firmato Cartier, con acquamarine e diamanti. Venduto per 179.000 dollari
Il Cullinam Dream: venduto per 25 milioni di dollari
Il Cullinam Dream: venduto per 25 milioni di dollari

Sotheby’s vende Pink Star

Torna in primo piano la storia di Pink Star, il diamante più prezioso del mondo. È una storia che vale la pena di raccontare e che, forse, si sta per concludere. Pink Star, montato su un anello, è un diamante che pesa molto, 59 carati. È considerato il più grande diamante rosa fantasia, vivid, internamente perfetto, mai classificato dal Gemological Institute of America (Gia). Questo diamante sta per essere venduto da Sotheby’s a Diacore e Mellen, due aziende americane.

Occorre ora fare un passo indietro. Il Pink Star è stato venduto da Sotheby’s, a Ginevra, nel novembre 2013 per una cifra record di 83 milioni di dollari. Ad acquistare è stato Isaac Wolf, a capo di una società di taglio di diamanti. Tutto normale. Ma a tre mesi dalla vendita, a sorpresa, Wolf ha dato forfait. Insomma, non ha pagato. È stato un caso clamoroso, che ha fatto rumore nel mondo dei gioielli e delle aste. Per spiegare il mancato pagamento, Wolf ha persino pubblicato un video su YouTube, in cui ha spiegato che nell’acquisto rappresentava un gruppo di investitori che consideravano il diamante per un valore di circa 150 milioni. «Non ho tutti quei soldi nel mio salvadanaio», si è difeso. Fatto sta che il Pink Star è tornato a far parte dell’inventario di Sotheby’s, costretta per contratto a riacquistare la pietra, e messo a bilancio per un valore di circa 72 milioni di dollari. Ora, però, Sotheby’s avrebbe trovato chi è disposto ad acquistare la stella rosa. Federico Graglia

Il Pink Star
Il diamante Pink Star
Pink Star, diamante da 59 carati
Il diamante da 59 carati
Il più grande diamante rosa fantasia, vivid, internamente perfetto,
Il più grande diamante rosa fantasia, vivid, internamente perfetto,
Nel 2013 Pink Star è stato venduto per 83 milioni di dollari
Nel 2013 la pietra è stata venduta per 83 milioni di dollari
L'anello su cui è montato il diamante
L’anello su cui è montato il diamante

I gioielli vincitori a Las Vegas

Italiani assenti, qualche nome nuovo, alcuni pezzi notevoli: a Las Vegas gli Oscar del gioiello o, meglio il Couture Show, si sono conclusi senza neppure un brand o un designer italiano tra i premiati. Un flop.

Premessa: il Couture a Las Vegas si tiene ogni anno nel Wynn Resort, dove si trovano i gioielli e orologi di lusso nell’ambito del Jck Show. Erano presenti 200 designer e marchi famosi, da Bulgari a Stephen Webster. Ed è anche l’occasione per assegnare premi, divisi per categoria, a designer e Maison che hanno meglio impressionato. Nel salone Encore un migliaio di designer, rivenditori e professionisti della comunità Couture si sono quindi riuniti per celebrare i vincitori dei Design Awards del 2016. La giuria di quest’anno era composta da Soraya Cayen, John Green, Rachel Garrahan, Adam Glassman e Arun Bohra. Un compito non facile, il loro. Risultato: Stephen Webster è stato il vincitore del premio Best diamonds sopra 20.000 dollari. Tomasz Donocik si è aggiudicato il riconoscimento di Best pietre preziose colorate. A Polly Wales è andato il premio Best in Bridal. La novità del 2016 è stato però il People’s Choice Award: lo ha vinto una emozionata Anita Ko. Due diversi premi sono, inoltre, andati a due designer greci: Nikos Koulis e Yannis Sergakis. Poi, è calato il sipario: appuntamento al 2017. Federico Graglia




Anthony Quaresima ha vinto per la categoria Best in Silver
Anthony Quaresima ha vinto per la categoria Best in Silver
Stephen Webster ha vinto per la categoria diamanti sopra i 20.000 dollari
Stephen Webster ha vinto per la categoria diamanti sopra i 20.000 dollari
Yannis Serhakis ha vinto per la categoria diamanti sotto i 20.000 dollari
Yannis Sergakis ha vinto per la categoria diamanti sotto i 20.000 dollari
Nikos Koulis ha vinto per la categoria Best in Haute Couture
Nikos Koulis ha vinto per la categoria Best in Haute Couture
Mizaki ha vinto per la categoria Best in Pearl
Misaki ha vinto per la categoria Best in Pearl
Tomasz Donocik ha vinto per la categoria Best in Colored Gemstones Below 20K
Tomasz Donocik ha vinto per la categoria Best in Colored Gemstones Below 20K
Kuwayama ha vinto per la categoria Best in Platinum
Kuwayama ha vinto per la categoria Best in Platinum
Anita Ko ha vinto per la categoria People Choice Award
Anita Ko ha vinto per la categoria People Choice Award
Imogen Belfield ha vinto per la categoria Best in Gold
Imogen Belfield ha vinto per la categoria Best in Gold
Kavant & Sharartd hanno vinto per la categoria Best in Debuting in Couture
Kavant & Sharartd hanno vinto per la categoria Best in Debuting in Couture
A Polly Galles il Best in Bridal award
A Polly Wales il Best in Bridal award
A Selim Mouzannar il Best in Colored Gemstone sopra i 20.000 dollari
A Selim Mouzannar il Best in Colored Gemstone sopra i 20.000 dollari. È composto da smeraldi provenienti dalle miniere di Muzo

Per Silvia Furmanovich il Best in Innovative
Per Silvia Furmanovich il Best in Innovative







Bulgari, alta gioielleria per 250

Nel 2015 a Portofino, nel 2016 a pochi metri da Monte Carlo, a Port de Cap d’Ail: Bulgari ama presentare le nuove collezioni di alta gioielleria in un contesto bello, ricco ed evocativo. Con il contorno di una serata di gala, ospiti (forse clienti) d’onore, modelle, celebrity come Juliette Binoche e Luke Evans, oltre alla ambasciatrice della Maison, Carla Bruni Sarkozy. E poi, ovviamente, c’erano loro, i gioielli. Davanti agli occhi di un centinaio di invitati all’evento nel cuore del Principato di Monaco sono apparsi 250 pezzi unici presentati dal numero uno del gruppo Lvmh, Christophe Babin, che guida l’impero francese a cui fa capo anche Bulgari. Ma se la Maison è francese nel portafogli, resta italiana nello stile. Che riprende alcune delle classiche allusioni alla classicità, come la parure con millenarie monete dell’Impero romano, assieme a pietre cabochon. Ovviamente non mancano i serpenti (come avevamo anticipato qui) della linea Mediterranean Eden, con le teste delle amabili bestiole (quando sono gioielli) che sono pendenti capaci di accogliere pietre preziose, come rubini e zaffiri di diverse dimensioni e colore. La collezione Italian Extravaganza punta invece su catene in platino tempestate di diamanti, e rese ancora più ricche da smeraldi colombiani. Ma il re della serata è stato un bracciale di diamanti colorati, ma di purezza D, a formare una specie di cascata luminosa.

Uno bozzetto della collezione Magnificent Inspirations Uno bozzetto della collezione Magnificent Inspirations
Uno bozzetto della collezione Magnificent Inspirations
Carina Lau, Juliette Binoche e Luke Evans
Carina Lau, Juliette Binoche e Luke Evans
Lavorazione dei 250 pezzi unici
Lavorazione dei 250 pezzi unici
Modelle all'evento Bulgari di Port de Cap d'Ail (da Twitter)
Modelle all’evento Bulgari di Port de Cap d’Ail (da Twitter)
Bozzetto per Magnificent Inspirations
Bozzetto per Magnificent Inspirations
Modelle all'evento di Port de Cap d'Ail (da Twitter)
Modelle all’evento di Port de Cap d’Ail (da Twitter)
Jean Christophe Babin con Carla Bruni Sarkozy (da Twitter)
Jean Christophe Babin con Carla Bruni Sarkozy (da Twitter)
Jon Kortajarena, CarlaBruni, Toni Garrn
Jon Kortajarena, CarlaBruni, Toni Garrn

Le 37 perle regine di Parigi

Sembra che un’asta di gioielli sia un flop se non registra un record, magari per un diamante dal colore sorprendente. Non è così. Vendite come quella organizzate da Christie’s a Parigi il 1 giugno, dove erano presenti lotti «normali», cioè anche gioielli di raffinata fattura, ma senza quella unicità che attira l’attenzione dei media, sono interessanti per capire gli umori del mercato dei gioielli (quindi anche per un’ipotetica valutazione di quello che avete a casa) e, allo stesso tempo, per osservare qualche bel pezzo di gioielleria fino a quel momento conservato in qualche cassaforte. In questo caso, l’asta di gioielli parigina ha riservato il maggior successo a una collana, venduta per 385.000 euro. Ma la notizia non è il prezzo strappato, quanto il fatto che sia una semplice collana composta da 37 perle. Perfette, per carità, ma pur sempre semplici perle. Un anello solitaire con un grosso diamante da 20 carati è stato battuto per 237.900 euro, mentre un paio di orecchini con diamanti da 5 carati hanno totalizzato 205,500 euro. Molto apprezzata una collana di smeraldi con perle d’oro parzialmente smaltate: ha richiamato 107,100 euro. Superiore alle stime il valore attribuito agli orecchini Coquillage di Suzanne Belperron di cui abbiamo già parlato qui. Sono stati venduti per 85.500 euro rispetto alla stima di 40-60.000 della vigilia. Federico Graglia

Anello cons solitario da 20 carati. Venduto per 237.900 euro
Anello cons solitario da 20 carati. Venduto per 237.900 euro
Orecchini con diamanti. Venduti per 205.500 euro
Orecchini con diamanti. Venduti per 205.500 euro
Collana con smeraldi, oro, smalto. Venduta per 107.100 euro
Collana con smeraldi, oro, smalto. Venduta per 107.100 euro
Bracciale con diamanti di Cartier: 72.000 euro
Bracciale con diamanti di Cartier: 72.000 euro
Anello con smeraldo e diamanti firmato David Webb. Venduto per 59.000 euro
Anello con smeraldo e diamanti firmato David Webb. Venduto per 59.000 euro
Collana con 37 perle, venduta per 385.000 euro
Collana con 37 perle, venduta per 385.000 euro
Orecchini con diamanti Coquillage di Suzanne Belperron. Venduti per 60.000 euro
Orecchini con diamanti Coquillage di Suzanne Belperron. Venduti per 60.000 euro

Alexander Reza, il mito va al Ritz

I leggendari gioielli di Alexander Reza sono ora anche all’Hotel Ritz di Place Vendôme, Parigi, a due passi dalla sua boutique: appena un paio di numeri di porta dopo. Il gioielliere raddoppia, insomma, l’occasione di incontrare i suoi fans. È una scelta inusuale, così come non capita tutti i giorni che un banchiere si trasformi in gioielliere: di solito è il secondo che è cliente del primo. Invece la storia di Oliver Reza va in questo modo: lavorava al livello più alto in una delle più esclusive banche d’affari, la francese Lazard, nella sede di New York. Ma, era il 2008, il padre di Oliver, il mitico Alexander Reza, gioielliere affermato tra un pubblico di fascia alta, si era ammalato. Il banchiere, allora, ha deciso di lasciare acquisizioni e fusioni societarie per occuparsi degli affari di famiglia: i gioielli, appunto. Da banchiere, però, ha conservato la capacità di analizzare il mercato in modo razionale: le pietre di un certo tipo sono diventate sempre più rare ed è sempre più difficile creare gioielli come una volta. Bisogna puntare, quindi, sulla rarità, sulla creazione di piccole opere d’arte. Pochi pezzi, ma preziosissimi, per un pubblico di appassionati (e facoltosi). La sua più grande opera, però, è stata la capacità di continuare il lavoro del padre, un gioielliere che ha fatto un pezzo di storia del lusso a partire dal 1950, data di fondazione della Maison. I suoi gioielli a spirale sono ancora realizzazioni orafe di eccezionale virtuosismo. Giulia Netrese

Galleria di alta gioielleria A. Reza, Hotel Ritz, 15 Place Vendome, Parigi

Anello Spirale, oro rosa e diamanti
Anello Spirale, oro rosa e diamanti
Orecchini Spirale, oro bianco, diamanti e zaffiri
Orecchini Spirale, oro bianco, diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti bianchi e orange
Orecchini con diamanti bianchi e orange
Orecchini firmati Alexander Reza con diamanti gialli e smeraldi
Orecchini firmati Alexander Reza con diamanti gialli e smeraldi
Un chocker in platino, diamanti e zaffiri
Un chocker in platino, diamanti e zaffiri
Anello in platino con diamanti e zaffiri
Anello in platino con diamanti e zaffiri
Suite in oro bianco, diamanti e zaffiri
Suite in oro bianco, diamanti e zaffiri
Le Carcan, collana con oro perle naturali e diamanti
Le Carcan, collana con oro perle naturali e diamanti

Christie’s, un verde da 16,8 milioni

Christie’s Hong Kong ha chiuso la sua asta primaverile di Magnificente Jewels con vendite per 60,6 milioni di dollari Usa, e con i gioielli venduti nella vendita per l’Anniversario ha superato gli 85 milioni. Il pezzo più importante è stato Aurora Green, venduto per 16,8 milioni di dollari, nuovo record d’asta mondiale per un diamante verde. Il gioiello è stato acquistato da Chow Tai Fook Jewellery. Il precedente record apparteneva sempre a Christie’s, che nella vendita di Ginevra del 14 maggio aveva spuntato 8,6 milioni di dollari per The Ocean Dream, un diamante fancy vivid blue-green di 5,50 carati. La vendita di Hong Kong, fa sapere la casa d’aste, ha attirato 197 buyer provenienti da 19 Paesi di cinque continenti. I cinque lotti aggiuntivi offerti per i 30 anni di Christie’s, in vendita il 30 maggio, sono stati pari a 24,8 milioni di dollari. Oltre al diamante verde, sono stati venduti per 11,6 milioni un paio di orecchini pendenti con rubini, e per 7,2 milioni braccialetto di Cartier con zaffiro del Kashmir (record mondiale per un braccialetto), mentre una collana di giadeite firmata da Wallace Chan ha raggiunto i 967.000 dollari (parliamo sempre di dollari Usa). Non sono stati pochi, però, i pezzi di pregio non venduti. Federico Graglia

Aurora Green, venduto per 16,8 milioni di dollari, nuovo record d'asta mondiale per un diamante verde
Aurora Green, venduto per 16,8 milioni di dollari, nuovo record d’asta mondiale per un diamante verde
Pendente firmato da Wallace Chan. Venduto per 967mila dollari
Pendente firmato da Wallace Chan. Venduto per 967mila dollari
Orecchini pendenti con rubini venduti per 11,6 milioni
Orecchini pendenti con rubini venduti per 11,6 milioni
Braccialetto di Cartier con zaffiro del Kashmir venduto per 7,2 milioni
Braccialetto di Cartier con zaffiro del Kashmir venduto per 7,2 milioni
Bracciale di giada venduto per 2 milioni di dollari
Bracciale di giada venduto per 2 milioni di dollari
Orecchini di giada venduti per 2,4 milioni di dolari
Orecchini di giada venduti per 2,4 milioni di dolari
Bracciale con rubini di Faidee venduto per 3,5 milioni
Bracciale con rubini di Faidee venduto per 3,5 milioni

Bernard Delettrez nomade di successo

È strano che Bernard Delettrez sia, in Italia, meno conosciuto di sua figlia Delfina. Ed è anche strano che dagli amici sia chiamato Osvaldo. Eppure è così. E ora sbarca a Roma, con la sua nuova collezione, Fashion Diviner. Lui è descritto (parola dell’agenzia Ansa) come un uomo enigmatico, affascinante, un viaggiatore silenzioso, meditativo, un creativo puro, che preferisce lasciar parlare i gioielli che disegna da 30 anni più che raccontare la sua vita. Eppure, meno parla di sé più si desidera saperne, specialmente dopo aver visto le sue collezioni: un insieme di pezzi unici, dominato da quella vena surrealista e animalier che contraddistingue i suoi gioielli, per questo riconoscibili e riconducibili alla sua firma. Il gioielliere è, come anticipato, padre di Giulio e Delfina Delettrez Fendi, che da lui ha ereditato la passione per il design di gioielli: Ora il designer apre un negozio a Roma, in pieno Tridente. E nella capitale forse riuscirà a fermarsi. «In realtà io ho un cuore nomade, ma amo questa città che frequento da 30 anni, da quando sposai Silvia Venturini Fendi e decidemmo di avere dei figli. Fino a 30 anni avevo girato il mondo», ha spiegato Delettrez. «Io sono nato nel deserto del Marocco, mia madre era una tuareg. Mio padre un esploratore parigino». Il viaggio continua. Margherita Donato

Orecchini della collezione Evolution
Orecchini della collezione Evolution
Orecchini di Bernard Delettrez
Orecchini di Bernard Delettrez
Anello ponte levatorio
Anello ponte levatorio
Bracciale in bronzo
Bracciale in bronzo
Anello gotico, ponte levatorio
Anello gotico, ponte levatoio
Anello Evolution
Anello Evolution
Collana Osvaldo in ottone
Collana Osvaldo in ottone
Bracciale Ragno, in bronzo, con cioccolato e perle nere
Bracciale Ragno, in bronzo, con diamanti cioccolato e perle nere
Bracciale in oro rosa con pavé di diamanti e zaffiri
Bracciale in oro rosa con pavé di diamanti e zaffiri

In asta un altro diamante blu

Non si sono ancora spente le luci sul record dell’Oppenheimer Blue, diamante eccezionale venduto per 57,7 milioni di dollari, che ecco arrivare un altro blue da urlo. Ed è sempre Christie’s a guidare la danza con la prossima asta di Magnificent Jewels di New York, il 9 giugno (segnatevi la data in agenda). Questa volta il pezzo top è il diamante Cullinan Dream, di 24.18 carati, il più grande diamante blu intenso fancy offerto in asta. È stato estratto dalla miniera di Cullinan in Sudafrica, nota come la miniera Premier. È la pietra più grande dei quattro diamanti blu tagliati dal diamante grezzo originale di 122.52 carati, scoperto nel 2014. È la stessa miniera in cui, nel 1905, è stato trovato un pazzesco diamante da 3.106,75 carati, il Cullinan I, conosciuto anche come la Star of Africa. È il più grande diamante bianco lucido scoperto, e ora riposa al sicuro della Torre di Londra assieme ai gioielli della corona d’Inghilterra. Il Cullinam blue che arriva in asta è di tipo IIB e ha un peso particolarmente elevato. La maggior parte dei diamanti blu intenso fancy, infatti, pesa meno di 1 carato: 24.18 carati è quindi una dimensione eccezionale. La classificazione come tipo IIb lo rende ancora più raro: a questo genere di diamanti manca una forma cristallina simmetrica e rappresentano meno della metà dell’1 per cento di tutti i diamanti che si trovano in natura. Quanto cosa un diamante del genere? La stima oscilla tra 23 e 29 milioni di dollari.

Non sarà l’unico pezzo forte all’asta. Sono in catalogo anche gioielli di Bulgari, Cartier, Tiffany & Co, Graff, e Van Cleef & Arpels. Federico Graglia

Il Cullinan Dream
Il Cullinan Dream
Mistero set con rubino e diamanti di Van Cleef & Arpels. Stima: 120-150mila dollari
Mistero set con rubino e diamanti di Van Cleef & Arpels. Stima: 120-150.000 dollari
Bracciale art deco di Cartier, con dimanti e acquamarine. Stima: 150-200.000 dollari
Bracciale art deco di Cartier, con dimanti e acquamarine. Stima: 150-200.000 dollari
Anello con diamante fancy yellow di Van Cleef & Arpels. Stima: 400-600.000 dollari
Anello con diamante fancy yellow di Van Cleef & Arpels. Stima: 400-600.000 dollari
Collana con dimanti bianchi e colorati. Stima: 350.000 dollari
Collana con dimanti bianchi e colorati. Stima: 350.000 dollari
Orecchini multigemma di Van Cleef & Arpels. Stima: 40-60000 dollari
Orecchini multigemma di Van Cleef & Arpels. Stima: 40-60000 dollari
Collana di diamanti di Bulgari. Stima: 80000-120000 dollari
Collana di diamanti di Bulgari. Stima: 80000-120000 dollari
Anello con diamanti e tormalina. Stima: 25-35.000 dollari
Anello con diamanti e tormalina. Stima: 25-35.000 dollari

Torna Homi con una mostra sul bijou

A settembre (16-19) a Milano torna Homi, la fiera dedicata in particolare all’artigianato italiano di eccellenza. È divisa in molti settori, uno dei quali è dedicato ai bijoux di qualità, non solo italiani. Gli spazi riservati a Fashion & Jewels saranno caratterizzati da aree a tema. Come Homi Sperimenta, che ospiterà una selezione di designer con le loro autoproduzioni e creazioni inedite, con materiali e processi lavorativi innovativi o basati sul recupero delle tecniche più tradizioni ed interessanti. È in programma anche un’evento che chiuderà il ciclo di mostre dedicato ai Maestri e ai Capolavori del Bijou italiano. Dopo aver rappresentato gli  anni della Dolce vita e del boom economico (settembre 2015), la nascita del prêt-à-porter e la relativa industrializzazione del bijou (gennaio 2016), a settembre 2016 sarà inaugurata una nuova mostra dal titolo Gioielli alla moda, che racconterà la storia del bijoux dagli anni 2000 ai giorni nostri.

Bijoux a Homi
Bijoux a Homi
Edizione settembre 2015
Edizione settembre 2015
Homi gennaio 2016
Homi gennaio 2016
Bijoux a Homi gennaio 2016
Bijoux a Homi gennaio 2016

Nuovo volto per Swarovski

Swarovski ha un nuovo volto: è quello della modella Karlie Kloss, nuova ambassador, che in Gran Bretagna ha già lanciato la campagna Be Brilliant, con cui come Swarovski spera di aiutare le donne a sentirsi irresistibile in ogni occasione. La campagna per la stagione autunno inverno 2016, girata dal fotografo britannico Craig McDean e dalla stylist Edward Enninful, cattura le immagini di un giorno nella vita attraverso una varietà di situazioni, da quella chic al genere glamour. La storia è ambientata a New York, all’interno dell’High Line Standard Hotel. Secondo il direttore creativo di Swarovski, Nathalie Colin, Kloss ha in più «la sua straordinaria bellezza, che è sinonimo di modernità, freschezza, fiducia in se stessi, l’eleganza e la spontaneità». La modella è anche molto seguita sui social media e questo è un plus che ha fatto pendere la bilancia nella scelta come volto e ambassador della nuova campagna di comunicazione. Federico Graglia

Karlie Kloss, nuova ambassador di Swarovski
Karlie Kloss, nuova ambassador di Swarovski

VicenzaOro pronta ad atterrare a Las Vegas

Sono oltre 120 i brand che con Fiera di Vicenza parteciperanno al Jck Show di Las Vegas (3-6 giugno 2016). Al Las Vegas atterra anche il nuovo format internazionale di VicenzaOro, Italian Passion. Made with Love. L’evento nel Nevadaè per molte aziende un’opportunità: gli Stati Uniti restano una delle principali destinazioni per le esportazioni orafe italiane, con un export di 570 milioni di euro, lievitato del 13,5% nel 2015 rispetto al 2014. Il piccolo esercito di gioiellieri made in Italy sarà ospitato all’interno del Mandalay Bay Resort & Casino, VicenzaOro Italian Passion. All’appuntamento negli States sono attesi oltre 23mila operatori del gioiello e dell’orologeria da più di 40 Paesi. Il Padiglione Italiano (Booth S10112) in questa nuova edizione occuperà una posizione prestigiosa, all’entrata del nuovo settore del Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas che ospiterà anche il Plumb Club. Forse non a caso il palazzo è di color oro. Tra i brand presenti si contano Leo Pizzo, Giorgio Visconti, Talento International, FerrariFirenze, Piero Milano, Broggian D Donna, Marchisio e Fani Gioielli. Ci sarà, poi, l’area Trendvision Jewellery + Forecasting, il «pensatoio» che studia le tendenze del mondo del gioiello, le attitudini dei consumatori e gli andamenti del mercato internazionale con un percorso composto da quattro vetrine virtuali secondo i trend individuati per il 2017, con i relativi profili dei consumatori: Sophisticore, I-History, Geo-Luxury e Digital Hypnosis. Infine sarà disponibile il Trendbook 2017+ la guida che raccoglie e aiuta a comprendere a designer, aziende e professionisti le tendenze del mercato della gioielleria e del lusso contemporaneo a livello internazionale.

Una precedente versione di VicenzaOro a Las Vegas
Una precedente versione di VicenzaOro a Las Vegas
Mandalay Bay Resort & Casino
Il Mandalay Bay Resort & Casino
1 85 86 87 88 89 136