Alta gioielleria, Bulgari, Roma. Tre parole che riassumono un intero mondo. Ma anche uno stile. La capitale italiana, per esempio, è famosa anche per i suoi monumenti barocchi. Non è un caso, quindi, che la Maison italiana, che fa parte del gruppo Lvmh, abbia scelto come nome Barocko per la sua nuova collezione di alta gioielleria, composta da 50 pezzi. Non si tratta, però, di gioielli che copiano semplicemente i riccioli delle chiese del Bernini.

Al contrario, si tratta di tanti pezzi unici composti con un trionfo di pietre preziose e, soprattutto, con una libera interpretazione della fonte di ispirazione, cioè l’architettura barocca. Un esempio: la collana Lady Arabesque in oro rosa 18 carati, composta da uno zaffiro viola pera di 3,42 carati, uno zaffiro rosa violaceo taglio a pera di 3,55 carati, due zaffiri viola cuscino di 3,72 carati, 14 zaffiri ovali e cuscino rosa e viola (28,64 carati), 11 tormaline paraiba fantasia (16,35 carati), 15 smeraldi rotondi (3,38 carati), cinque diamanti taglio a pera (3,70 carati), 157 diamanti fancy (8,71 carati) e un pavé di diamanti (16,94 carati).

Ricchezza, fantasia, ispirazione: ma nella personale impostazione di Lucia Silvestri, la direttrice creativa della Maison. Come è evidente dall’esempio descritto, si tratta di pezzi unici che hanno richiesto una difficile selezione delle gemme e un’altrettanto paziente lavorazione artigianale. Un altro aspetto che è subito evidente riguarda, appunto, la scelta delle pietre, che non è limitata alle classiche quattro tradizionali, cioè diamanti bianchi, smeraldi, zaffiri blu e rubini. Sia i colori sia il taglio delle gemme segue l’estro barocco della deviazione dalla norma. Come nel caso dell’anello Raggio di Luce in platino, con un diamante con taglio ettagonale (ha sette lati) fancy vivid yellow-orange di 5,02 carati.




