Gli italiani non si limitano ad acquistare gioielli: li vendono anche. La crisi economica ha accentuato il fenomeno, tanto che l’ultima stima, presentata alla Commissione Industria del Senato, presieduta da Massimo Mucchetti, indica in 200 tonnellate l’oro venduto, pari a circa 8 miliardi di euro. Perlomeno, questa è questa la stima del valore dell’oro da recupero che 17 milioni di italiani hanno venduto ai negozi compro-oro. In pratica, un italiano su tre ha venduto qualche gioiello di famiglia. E non è un numero tirato a caso: lo ha riferito, infatti, il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, nel corso dell’audizione sul progetto di legge che riguarda, appunto, il mercato dell’oro e dele gemme. «L’esplosione dei compro-oro è un fenomeno di nascita recente e per questo non ancora ben identificato al quale il sistema camerale ritiene si dedichino circa 12mila attività», ha chiarito Dardanello. Fatto sta che il giro d’affari è talmente consistente da trasformare l’Italia in un Paese esportatore di oro, anche senza avere miniere sul suo territorio. C’è da aggiungere, infine, che chi vende adesso l’oro incassa meno: su base annua, tra gennaio 2013 e gennaio 2014 l’oro ha ceduto un quarto del suo valore perdendo quasi 400 dollari l’oncia. Federico Graglia
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