Perché i diamanti si misurano in carati (oltre che per la trasparenza, taglio e purezza)? E perché i carati dei diamanti sono differenti dai carati che sono utilizzati per l’oro? Domande che spesso sono rivolte alla redazione di gioiellis.com. Se non sapete che cosa si intende per carati riguardo i diamanti oppure per l’oro, ecco una veloce spiegazione.
La storia. Tutto ha inizio dai fagioli. Proprio così: la parola carato, o carat, deriva dalla parola in lingua araba qīrāṭ, che significa baccello di fagiolo. Ma anche gli antichi greci chiamavano fagioli e carrube con il nome di keration. Ma che cosa accomuna un diamante ai fagioli? Semplice: nell’antichità i semi, che avevano la grandezza della maggior parte delle gemme, erano utilizzati per stabilire il peso dei diamanti. Ma un paio di secoli fa è stato deciso di stabilire un valore comune (non tutti i fagioli sono uguali, dopotutto). Un carato, per i diamanti, è stato fissato a un peso di 200 milligrammi o, se preferite, 0,2 grammi. Quindi, un diamante di 1 carato pesa 0,20 grammi (equivalente a 0,007 once), uno di 2 carati pesa 0,4 grammi e così via. Più facilmente troverete gioielli composti con diamanti che pesano molto meno di 1 carato. Per esempio, un anello con un diamante di 0,05 carati, che è una grandezza abbastanza comune, ha una pietra che pesa 0,01 grammi (equivalente di 0,0004 once). E c’è anche chi, come Tiffany, misura i diamanti fino a un millesimo di carato.
Forma e peso dei diamanti. I carati non sono tutto: a parità di peso, un diamante può apparire più o meno grande secondo il taglio scelto, per esempio, brillante (rotondo), princess, ovale, cuscino, marquise, smeraldo, radiante o a cuore. Insomma, il peso in carati non indica esattamente le dimensioni. Vi può capitare anche di leggere la sigla Tw: è un’abbreviazione che si usa per total weight, che di solito è utilizzata per indicare il peso complessivo di tutti i diamanti di un gioiello.
Il carato dell’oro. Anche per l’oro si utilizza la parola carato, ma indica una cosa del tutto diversa. Per l’oro la quantità di carati misura la percentuale di metallo puro utilizzata. Oro a 24 carati significa che il 100% è oro puro. Oro a 18 carati indica che il 25% del gioiello è composto da altri metalli, come l’argento, il rame, il palladio. Un anello in oro a 14 carati è una lega con 14 parti di oro e10 di altri metalli. Ma perché i carati dell’oro sono 24? La proporzione risale all’epoca degli antichi romani ai tempi dell’imperatore Costantino, che consideravano 24 silique, moneta in argento, pari a un solido d’oro, come si chiamava la moneta di maggior valore. Da 1500 anni, più o meno, l’oro ha quindi due valori: il peso (in grammi o in once) e in purezza (i carati).
Carati e Karat. In molte lingue la parola carato tra diamante e oro è indistinguibile. In lingua inglese, invece, Carat è utilizzata per i diamanti (e le gemme in generale) e indica il peso, mentre Karat è utilizzata per l’oro (abbreviato Kts). Così è molto più preciso e non si fa confusione.