Tiffany (con Apple) vuole far convivere salmoni e cercatori d’oro ♦︎
Prima ha annunciato che i diamanti utilizzati per i suoi gioielli sono tracciabili e che non provengono da Paesi in cui ci sono conflitti. Ora Tiffany & Co. ha deciso anche di aiutare la rinascita di vecchi siti minerari in disuso per favorire i salmoni. La Maison americana, insomma, è il primo gioielliere che combina il re-mining con il ripristino dell’habitat dei pesci.
L’iniziativa si chiama Salmon Gold, è promossa dalla organizzazione non governativa Resolve, e ha un altro partner di eccezione: Apple. Le due società aderiscono alla bonifica dei torrenti dell’Alaska (Usa) e dello Yukon e della Columbia Britannica (Canada), che sono stati utilizzati dai cercatori d’oro in caccia di pepite e poi abbandonati. Ma sono anche i corsi d’acqua dove i salmoni vanno a deporre le uova. Un ciclo naturale che, però, è ostacolato da scavi e accumuli di terra e ciottoli provocati dalla ricerca del prezioso metallo.
Il re-mining dei siti minerari avviene, secondo il presidente di Resolve, Stephen D’Esposito, comprende la stabilizzazione del flusso d’acqua dei torrenti e il ripristino dell’habitat aggiungendo più piscine naturali per supportare la deposizione delle uova dei salmoni. Insomma, salmoni e cercatori d’oro potranno convivere. L’oro che sarà trovato entrerà nella catena di approvvigionamento di Tiffany. Alessia Mongrando