Parigi - Page 4

Con Courbet i diamanti artificiali in Place Vendôme

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In Place Vendôme a Parigi è nata una nuova Maison di gioielli: si chiama Courbet e lavora solo con diamanti artificiali ♦︎

Forse qualche gioielliere l’ha vissuta come una provocazione, chissà. Ma da un paio di anni in Place Vendôme a Parigi, la capitale dell’alta gioielleria, c’è una nuova Maison specializzata in gioielli con diamanti cresciuti in laboratorio, cioè sintetici. Il brand ha un nome altrettanto provocatorio: Courbet. È il nome del pittore francese dell’Ottocento celebre anche per essere l’autore di un quadro, L’origine del mondo, che ritrae in primo piano un sesso femminile (oggi fa meno scandalo, ma allora fu uno choc), Courbet, curiosamente, durante la Comune di Parigi è stato tra i promotori della distruzione della colonna in bronzo di Place Vendôme, considerata un monumento anti-pacifista (ma poi è stata ricostruita).

I gioielli della Maison Courbet, però, non sono affatto provocatori, nonostante l’utilizzo di diamanti sintetici.

Anello in oro bianco con diamanti lab grown
Anello in oro bianco con diamanti lab grown

Il marchio è diretto da Manuel Mallen, che ha passato 20 anni come manager di Piaget e Baume & Mercier. La designer è, invece, la svedese Marie-Ann Wachtmeister, ex manager marketing in Europa per Procter & Gamble. Il negozio di Courbet si trova al quinto piano di Cour Vendôme, proprio dietro la piazza. I gioielli hanno come bandiera l’etichetta della sostenibilità, di prodotto etico. Oltre ai diamanti lab grown, Courbet sottolinea l’utilizzo di oro riciclato. E non solo da altri gioielli: utilizza anche l’oro presente nel materiale informatico e industriale obsoleto. Mentre un’ottima miniera produce solo circa 5 grammi di oro per tonnellata di minerale, una tonnellata di rifiuti elettronici può contenere fino a 1 chilogrammo di metallo giallo.
Insomma, gioielleria con diamanti sintetici, a due passi dalle boutique di Boucheron, Van Cleef & Arpels, Damiani, Piaget… il mondo sta proprio cambiando.

Orecchini a cerchio con diamanti lab grown
Orecchini a cerchio con diamanti lab grown
Orecchini a bottone Celeste
Orecchini a bottone Celeste
Orecchini in oro rosa Eclipse
Orecchini in oro rosa Eclipse
Bracciale in oro giallo con diamanti lab grown
Bracciale in oro giallo con diamanti lab grown
Anello in oro rosa con diamanti lab grown
Anello in oro rosa con diamanti lab grown
Anello in oro bianco con diamante sintetico
Anello in oro bianco con diamante sintetico







Passione e Monte Bianco nella nuova alta gioielleria Buccellati

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La passione della Maison Buccellati consiste nel proporre uno stile che si rinnova nel tempo, ma è sempre fedele alle proprie origini. Così non stupisce, forse, che uno dei pezzi che ha attirato di più l’attenzione nella nuova collezione di alta gioielleria presentata durante al Paris Couture Week 2021 si chiami proprio Passione. Si tratta di un anello in oro bianco e giallo, con una rubellite di 10,72 carati e diamanti. Nella stessa collezione, un’altra creazione che ha acceso la fantasia è, invece, la parure Polvere di Luna, che comprende una collana abbinata a leggeri pendenti.

Anello Passione, in oro  bianco e giallo, rubellite di 10,72 carati
Anello Passione, in oro bianco e giallo, rubellite di 10,72 carati

Lo stile è quello, inconfondibile, della Maison fondata da Mario Buccellati poco più di un secolo fa e ora diretta dal punto di vista creativo da Andrea Buccellati (la proprietà è invece del gruppo Richemont). Un altro pezzo in pieno Buccellati-style è l’anello Monte Bianco, che sostituisce la neve in vetta con una perla che sorge da un disegno zig zag che circonda il castone in oro giallo. Inutile aggiungere che la classica lavorazione a ricamo di bracciali, orecchini e collane non manca. D’altra parte, è il timbro di fabbrica della Maison.

Bracciale in oro  bianco e giallo, e diamanti
Bracciale in oro bianco e giallo, e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Anello Monte Bianco, in oro, diamanti e perla
Anello Monte Bianco, in oro, diamanti e perla
Bracciale in oro bianco e giallo, zaffiri
Bracciale in oro bianco e giallo, zaffiri
Alta gioielleria Buccellati, bracciale
Alta gioielleria Buccellati, bracciale

Collier Polvere di Luna, in oro  bianco e giallo, e diamanti
Collier Polvere di Luna, in oro bianco e giallo, e diamanti







I gioielli diversi di Pascale Monvoisin

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Gioielli diversi, uno stile personale, la ricerca di una nicchia di mercato: Pascale Monvoisin a Parigi non fa concorrenza alle grandi Maison di Place Vendôme, ma segue la sua strada. E, visto che ha deciso di aprire una seconda boutique nel cuore della capitale francese, si direbbe che il suo lavoro è apprezzato. Pascale Monvoisin è uno di quei designer felicemente colpito fin da bambino dalla sindrome della gioielleria, una pericolosa malattia che induce chi ne è vittima ad aprire un’azienda che produce anelli, bracciali e orecchini. Ma l’avvenimento che lo ha convinto a compiere il passo di fondare il proprio brand è stato, racconta lui stesso, un viaggio in India .

Collana in oro, argento, diamanti, bachelite
Collana in oro, argento, diamanti, bachelite

A Jaipur, la capitale della gioielleria e delle pietre del Rajasthan, ha acquistato un chilo di turchesi. E ha iniziato subito a disegnare gioielli. Dopo quell’exploit, la fonte di ispirazione è completamente cambiata: sono state le fotografie di Robert Mapplethorpe. I gioielli di Pascale Monvoisin utilizzano oro e pietre preziose e semi preziose, ma anche materiali inconsueti per la fine jewellery, come la bachelite.

Collana in oro con citrino e diamanti
Collana in oro con citrino e diamanti
Anello Varda in oro, diamanti e bachelite
Anello Varda in oro, diamanti e bachelite
Anello Souad in oro e diamanti
Anello Souad in oro e diamanti
Anello Souad in oro e citrino con diamante
Anello Souad in oro e citrino con diamante
Collana in oro con cristallo di rocca e diamanti
Collana in oro con cristallo di rocca e diamanti

Anello in oro, diamanti e bachelite
Anello in oro, diamanti e bachelite







Un super anello (e altro) per il San Valentino di Messika

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Un super anello per San Valentino. Ma non solo: Messika ha preparato la sua alta gioielleria al giorno più lungo degli innamorati. Ma è indubbio che il pezzo più luccicante della Maison fondata da Valérie Messika è l’anello Toi et Moi con i suoi diamanti asimmetrici a taglio cuore da 7 e 3 carati. La coppia di diamanti è di colore diverso, fancy yellow e rosa: due tonalità che sono rare singolarmente, ma risultano ancora più esclusive se montate in coppia su un anello e, per di più, con il raro taglio a cuore. Un gioiello non comune, insomma.

Anello con diamanti giallo e rosa, in atmosfera San Valentino. Foto: Isabelle Bonjean
Anello con diamanti giallo e rosa, in atmosfera San Valentino. Foto: Isabelle Bonjean

L’anello si accorda bene con una delle collezioni di maggior successo di Messika: My Twin. Questa collezione, infatti, è stata studiata per unire gli opposti (come avviene nelle coppie). I gioielli utilizzano, infatti, pietre tagliate a pera delicate, ma sensuali, assieme ad altre con taglio di smeraldo. I due diamanti sono utilizzati sia per gli anelli del tipo Toi et Moi, sia per orecchini e collane. Un’alta gioielleria che sembra pensata apposta per San Valentino.

Anello Toi et Moi con diamanti asimmetrici a taglio cuore da 7 e 3 carati
Anello Toi et Moi con diamanti asimmetrici a taglio cuore da 7 e 3 carati
Anelli e bracciali della collezione My Twin
Anelli e bracciali della collezione My Twin
Collier con diamanti della collezione My Twin
Collier con diamanti della collezione My Twin
Orecchini con diamanti della collezione My Twin
Orecchini con diamanti della collezione My Twin
Anello con diamanti della collezione My Twin
Anello con diamanti della collezione My Twin






 

Romantica Stone Paris

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Il romanticismo dei francesi con origine polacca nei gioielli di Marie Poniatowski, fondatrice di Stone Paris ♦

Stone Paris: un nome che non lascia spazio all’immaginazione sulla città in cui si trova (è in rue des Saints-Pères, Quartiere Latino). Lo spazio all’immaginazione, invece, lo dà la sua creatrice, Marie Poniatowski. Anche in questo caso è facile indovinare qual è l’origine della designer. Avete indovinato, è di una nobile famiglia polacca che affonda le radici nel 1400, ma è ormai parigina di adozione. Ha fondato Stone Paris nel 2004. È Marie una predestinata: il padre è stato direttore di Vogue France e la madre designer. Dopo una incursione nel mondo del cinema, Marie ha quindi trovato la strada dei gioielli, con una sua visione originale: moderna senza essere troppo moderna, classica senza essere troppo classica.

Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti

Una delle ultime collezioni, per esempio, si richiama esplicitamente Jade ed è stata ispirata da un viaggio a Venezia e alle architetture tardo-gotiche. Come le decorazioni ricamate della Ca d’Oro, che originariamente era ricoperto di foglie d’oro e lapislazzuli. La collezione di Stone Paris, insomma, rende omaggio all’architettura gotica del XV secolo.
Pendente della collezione Jade in oro rosa e diamanti
Pendente della collezione Jade in oro rosa e diamanti

Forse un po’ romantica, come è il destino dei polacchi che hanno portato in Francia lo spirito allegro e malinconico della loro storia. D’altra parte lei dice di adorare il periodo Vittoriano. Strade del destino a parte, i gioielli sono realizzati in oro, nei tre colori, e piccoli diamanti bianchi o neri che rendono luccicante il gioiello senza attirare l’attenzione su un solo punto, quasi una ragnatela di fili. Margherita Donato

Anello della collezione Jade in oro rosa e diamanti
Anello della collezione Jade in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro bianco e rosa con diamanti
Orecchini a cerchio in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciale in oro nero e diamanti
Bracciale in oro nero e diamanti

Pendente in oro bianco e oro rosa con diamanti
Pendente in oro bianco e oro rosa con diamanti







Le evoluzioni di Poiray




Ha appena compiuto 45 anni, ma non ha perso la voglia di “disturbare un mondo, quello di Place Vendôme, a volte congelato nelle sue convinzioni come nelle sue tradizioni”. Si descrive così Poiray, marchio parigino fondato da François Hérail e Michel Ermelin. L’idea di partenza è stata quella di proporre gioielli da indossare facilmente, in ogni occasione. Insomma, niente a che vedere con l’alta gioielleria, ma senza allontanarsi dal mondo del lusso. Un’idea rafforzata a metà degli anni Ottanta con l’arrivo, come direttrice creativa, di Nathalie Hocq.

Il pendente Cœur Entrelacé in oro, simbolo di Poiray
Il pendente Cœur Entrelacé in oro, simbolo di Poiray

È a lei che si deve la scelta della forma del cuore intrecciato come simbolo della Maison di rue de la Paix. Il Cœur Entrelacé è ancora uno dei pezzi classici di Poiray. Nella storia del brand va registrato, pochi anni fa, anche l’acquisto da parte di Ams, azienda familiare francese già operativa nel mondo del lusso. Il presidente diventa, così, Jean-Paul Bize, proprietario del marchio nel 2013. Che rinnova la proposta di Poiray, con collezioni come L’Attrape-Coeur e Lolita, create dalla designer Aurélie Bidermann: un altro segno che la Maison ha intenzione di non dimenticare lo spirito ribelle con cui è nata.

Anello con pavé di diamanti e zaffiro giallo
Anello con pavé di diamanti e zaffiro giallo
Orecchini con pavé di diamanti e zaffiro giallo
Orecchini con pavé di diamanti e zaffiro giallo

Collana con granato rodolite e perla
Collana con granato rodolite e perla
Bracciale in oro giallo e granati
Bracciale in oro giallo e granati
Boucles doreilles Dune de Poiray
Orecchini in oro giallo e granati
Anelli con topazi, pietra di luna e rodolite
Anelli con topazi, pietra di luna e rodolite







La gioielleria più antica del mondo




Ha ormai da tempo compiuto 400 anni la gioielleria più antica del mondo. Che è di (lontanissima) origine italiana. La Mellerio, il cui nome completo è Mellerio dits Meller, è però ormai francese. È stata fondata nel 1613 e i discendenti sostengono di essere la più antica azienda di tipo famigliare in Europa.  La gioielleria dà anche il nome a un particolare taglio di gemme, il Mellerio appunto, che ha 57 sfaccettatura in una forma di ovale all’interno di un’ellisse. Oggi Mellerio ha il negozio in rue de la Paix, a Parigi, con filiali in Lussemburgo e Giappone.

Parure in oro e ametista datata 1820
Parure in oro e ametista datata 1820

L’azienda di gioielleria ha iniziato l’attività nel 1613 dalla famiglia Mellerio, originaria della Val Vigezzo (a nord del Lago Maggiore), ma successivamente ha trasferito l’attività a Parigi. Jean-Baptiste Mellerio (1765-1850) ha poi aperto nel 1777 un laboratorio a Versailles, dove risiedeva la corte del re di Francia. Nel 1796 i Mellerio hanno aperto anche un negozio in rue Vivienne, sempre a Versailles. Francois Mellerio (1772-1843) si è poi trasferito con l’azienda a Parigi.
Spilla a forma di pavone realizzata per un maharaja indiano agli inizi del Novecento
Spilla a forma di pavone realizzata per un maharaja indiano agli inizi del Novecento

La Maison Mellerio deve la sua fama alla straordinaria abilità nel realizzare gioielli, qualità che le ha garantito il favore di tante teste coronate. A partire dall’italiana, diventata regina di Francia, Maria de’ Medici,seconda moglie di Enrico IV. La nobildonna si innamorò dei gioielli di Mellerio. Da allora tra Versailles e la Maison la strada è stata in discesa fino a Maria Antonietta. Ma anche dopo la Rivoluzione francese i gioielli Mellerio hanno continuato a essere ambiti: un’estimatrice è stata la prima moglie di Napoleone, Giuseppina.

Collana in oro bianco, rubini, diamanti e perle della Medici collection
Collana in oro bianco, rubini, diamanti e perle della Medici collection

Dal 1815 il laboratorio è al 9 di rue de la Paix, dove si trova ancora oggi.  Nei libri mastri della gioielleria sono segnati capolavori dell’arte orafa, come un bracciale con cameo e rubino acquistato dalla regina Maria Antonietta, il diadema acquistato dalla sorella di Napoleone, o la tiara con rubino ordinata nel 1888 dal re dei Paesi Bassi e rivista di recente durante un matrimonio reale olandese, nel 2004. Oppure una spilla che rappresenta un pavone, con un becco d’oro e onde di pennacchi di diamanti, realizzata agli inizi del Novecento per un marajà indiano. Ora la storica maison festeggia i quattro secoli di attività. Sperando di averne da compiere altri quattro.
Anello in oro bianco e diamanti che copre tre dita
Anello in oro bianco e diamanti che copre tre dita

Naturalmente Mellerio, accanto alla cospicua tradizione ereditata dal passato si è rinnovata e oggi propone collezioni adatte ai tempi moderni. Per esempio, la nuova Collection Privée di alta gioielleria, dove pietre, forme e colori sono sintonizzati sui gusti delle moderne regine, ma anche di tutte le donne che hanno il privilegio di acquistare o di ricevere in regalo anelli, collane e bracciali firmati Mellerio.

Collana di oro bianco, con 5.080 diamanti e rubini birmani. Per realizzarla ci sono volute 4.600 ore di lavorazione
Collana di oro bianco, con 5.080 diamanti e rubini birmani. Per realizzarla ci sono volute 4.600 ore di lavorazione
Anello Nosy della Collection Privée con zaffiro a taglio cuscino viola, zaffiri rosa, diamanti e ametiste su oro bianco
Anello Nosy della Collection Privée con zaffiro a taglio cuscino viola, zaffiri rosa, diamanti e ametiste su oro bianco







Le gemme delle meraviglie con Van Cleef & Arpels




Van Cleef & Arpels è, tra le Maison della gioielleria, una di quelle che vanta grande attenzione nella scelta delle pietre preziose. Una testimonianza di questa speciale attitudine è la mostra Pierres précieuses, inaugurata al Muséum national d’Histoire naturelle di Parigi e che proseguirà fino al 14 giugno 2021. Il contributo di Van Cleef & Arpels si intitola Rocher aux merveilles ed è centrata sulla contrapposizione tra pietre e alta gioielleria. Le nove creazioni di alta gioielleria che compongono la Rocher aux Merveilles comprendono anello, clip, ciondolo, orecchini e bracciale.

La composizione Rocher aux merveilles
La composizione Rocher aux merveilles

L’aspetto più sorprendente alla mostra è proprio il contributo offerto dalla Maison parigina, che ha utilizzato una grande roccia grezza di lapislazzuli di 6,2 chilogrammi che sembra una montagna, appoggiata su una lastra di quarzo blu di 13 chilogrammi, accanto a una foresta di cristalli di tormalina per 2.171 carati e con un piccolo tesoro di alta gioielleria: un drago, un unicorno, due fate, fiori, e una cascata di diamanti e zaffiri. L’insieme è un paesaggio da fiaba in miniatura. Un’atmosfera che, in effetti, è una delle ispirazioni ricorrenti nelle collezioni alta gioielleria di Van Cleef & Arpels.

La clip unicorno
La clip Unicorno

La realizzazione di questo piccolo mondo di alta gioielleria ha comportato la scultura delle fate e l’unicorno nella cera, taglio delle pietre, assemblaggio, artigianato dei gioielli, incastonatura e lucidatura. In tutto sono state necessarie quasi 6.400 ore di lavoro, con oltre 4.700 ore di gioielleria, 1.200 ore di incastonatura e 500 ore di lucidatura.

Clip con diamanti e zaffiri rosa
Clip con diamanti e zaffiri rosa
Posizionamento dei cristalli di tormalina
Posizionamento dei cristalli di tormalina
La locandina della mostra Pierres précieuses
La locandina della mostra Pierres précieuses
Posizionamento della clip Palmyre con diamanti e zaffiri sulla roccia di lapislazzulo
Posizionamento della clip Palmyre con diamanti e zaffiri sulla roccia di lapislazzulo
Il modellino in cera della clip Unicorno
Il modellino in cera della clip Unicorno







Murat, Parigi per tutti

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Circa un secolo e mezzo fa (nel 1847 per la precisione) Charles Murat fondò a Parigi la gioielleria che ancora oggi porta il suo nome. A differenza della Maison di Place Vendôme, però, Murat ha puntato su un “bijoux boulevard”, cioè a prezzi super convenienti, in argento 925, oro, placcato oro e acciaio. Insomma, gioielli parigini, ma non adatti a una soirée all’Opera. Nel 1998 il gruppo francese Marcel Robbez Masson ha acquistato il marchio con l’idea di mantenere la filosofia originale: lo stile francese unito alla vita di tutti i giorni.

Anello Adventure placcato oro e lacca
Anello Adventure placcato oro e lacca

Per l’estate 2020, per esempio, Murat ha proposto la collezione Adventure, con decoro anti-malocchio in metallo placcato oro e lacca color corallo. I bijoux sono realizzati in argento 925 ‰, placcato oro e acciaio 316L, con l’aggiunta di cristalli, zirconia cubica o laccature colorate e i prezzi vanno dai 30 ai 160 euro. G.N.

Orecchini della collezione Adventure
Orecchini della collezione Adventure
Collezione Glamour, anello in argento e lacca
Collezione Glamour, anello in argento e lacca
Collezione Glamour, anello in argento e lacca rossa
Collezione Glamour, anello in argento e lacca rossa
Collezione Glamour, bracciale in argento e lacca
Collezione Glamour, bracciale in argento e lacca
Orecchini placcati oro e cubic zirconia
Orecchini placcati oro e cubic zirconia
Bracciale placcatoi oro e cubic zirconia
Bracciale placcato oro e cubic zirconia
Pubblicità Murat degli anni Cinquanta
Pubblicità Murat degli anni Cinquanta

L’alta gioielleria acrobatica di Messika

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Valérie Messika, la regina dei diamanti a Parigi, per i suoi gioielli oscilla sempre tra due poli: pietre di grande pregio e design irriverente. Una combinazione che ha sconvolto i canoni classici dell’alta gioielleria, spesso ancorata a uno stile immutabile. Anche la nuova collezione, Voltige, segue una filosofia che Messika descrive come movimento, equilibrio e squilibrio, simmetria e asimmetria. Le immagini della lavorazione dei gioielli, diffuse dalla Maiason, confermano questa descrizione.

La lavorazione di un gioiello della collezione Voltige
La lavorazione di un gioiello della collezione Voltige

La collezione comprende 20 pezzi che, secondo la fondatrice della Maison, è anche un ritorno alle origini. Voltige è una collezione di alta gioielleria e, quindi, non mancano pezzi molto preziosi. Come l’anello Trapézistes, con diamante taglio fancy giallo pera da 10,19 carati incastonato in un pentagono. Oppure gli orecchini a cerchio Danseurs Aériens, dove convivono in un equilibrio sorprendente un diamante taglio smeraldo da 5,06 carati e un diamante taglio pera da 6,02 carati. Non a caso la linea di gioielli si chiama Voltige, parola francese che indica le acrobazie del circo. Le pietre, infatti, sembrano fluttuare nell’aria: merito anche degli artigiani parigini che sono riusciti a concretizzare gli arditi design della collezione.

Anello Trapézistes, con diamante taglio fancy giallo pera da 10,19 carati incastonato in un pentagono
Anello Trapézistes, con diamante taglio fancy giallo pera da 10,19 carati incastonato in un pentagono

Il senso di libertà di Voltige, d’altra parte, è nel Dna di Messika, che al debutto si è fatta conosce con i suoi gioielli con diamanti mobili che si muovono su binari. E che piacciono a numerose celebrity, come Beyoncé, che ha indossato una collana di Messika in occasione del Superbowl, o di Gigi Hadid, Selena Gomez e Toni Garrn. Tutte attratte dal lusso coniugato alla leggerezza: che è il vero simbolo della ricchezza.

Lavorazione dell'orecchino Danseurs Aériens
Lavorazione dell’orecchino Danseurs Aériens
Messika, alta gioielleria
Messika, alta gioielleria
Orecchino della collezione Voltige
Orecchino della collezione Voltige
Orecchino con diamante taglio a pera
Orecchino con diamante taglio a pera

Orecchini a cerchio Danseurs Aériens con un diamante taglio smeraldo da 5,06 carati e un diamante taglio pera da 6,02 carati
Orecchini a cerchio Danseurs Aériens con un diamante taglio smeraldo da 5,06 carati e un diamante taglio pera da 6,02 carati







Marie Mas a doppia faccia

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Marie Mas, marchio della designer parigina Marie Cabirou, che ama far muovere i suoi gioielli (come abbiamo spiegato qui), propone la sua Summer Swinging Stones. Sono gioielli con un design a doppia faccia, con la madreperla da un lato e pietre semipreziose come la malachite dall’altro. Al di là delle romantiche associazioni di ispirazione con l’estate (passeggiate nel crepuscolo in riva al mare, serate tranquille nella leggerezza della brezza, i viaggi) la collezione non rinuncia a quell’aspetto giocoso che caratterizza il marchio, che utilizza tecniche brevettate per aggiungere mobilità ai gioielli.

Pendente in oro rosa con malachite e madreperla
Pendente in oro rosa con malachite e madreperla

Ci sono, per esempio, orecchini reversibili a forma di goccia in oro rosa 18 carati, che presentano malachite verde da un lato e madreperla bianca dall’altro. Anche la la collana può essere indossata mostrando il lato in malachite (verde) o il lato in madreperla (bianco). La collezione comprende 16 pezzi (collane, bracciali, orecchini e anelli) realizzati in oro rosa 18 carati. Braccialetti e collane possono essere impilati insieme per creare un design più giocoso e presentano chiusure regolabili.

Collana in oro rosa con malachite
Collana in oro rosa con malachite

Per me un gioiello commovente è un gentile promemoria della libertà che abbiamo cambiare ogni giorno. Un promemoria che c’è sempre un lato più luminoso.
Marie Cabirou

Collana della collezione Summer Swinging Stones
Collana della collezione Summer Swinging Stones
Orecchini della collezione Summer Swinging Stones
Orecchini della collezione Summer Swinging Stones
Orecchini in oro rosa e malachite
Orecchini in oro rosa e malachite
Orecchini in oro rosa e madreperla
Orecchini in oro rosa e madreperla







Venduto da Christie’s l’orologio gioiello di Jacky Kennedy




Un orologio da scrivania con zaffiri, diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, che faceva parte  della collezione personale di Jacqueline Kennedy Onassis: è il pezzo di maggior pregio battuto all’asta di Christie’s a Parigi. Il gioiello-orologio è stato venduto per 310.000 euro, quasi otto volte la stima prima della vendita, ed è stato oggetto di una raffica di offerte tra cinque offerenti. Un anello di diamanti di Cartier è stato venduto per 175.000 euro e un raro bracciale di smeraldi e diamanti Art Déco di Chaumet è stato battuto per 92.500. Nell’asta di Parigi erano in catalogo anche un anello con zaffiro e diamanti di Verdura, venduto per 274.000 euro e una collana di smeraldi e diamanti di Van Cleef & Arpels, venduta su Christie’s Live (online) per 81.250 euro, raddoppiando la sua stima di prevendita.

Jackie Kennedy
Jackie Kennedy

Siamo entusiasti dei grandi risultati raggiunti oggi. Dimostrano che i collezionisti sono ancora desiderosi di acquistare splendidi gioielli, come l’orologio da scrivania di Van Cleef & Arpels venduto per 310.000 contro una stima di prevendita di 40.000-80.000. Questo prezzo dimostra ancora una volta l’appetito dei collezionisti per la grande provenienza poiché questo orologio proveniva dalla collezione personale di Jackie Kennedy! Siamo anche lieti di vedere acquirenti internazionali provenienti da 30 Paesi. Tra tutti i lotti venduti, il 39% è stato acquistato su Internet e il 43% al telefono. Queste statistiche dimostrano la portata internazionale di Christie e l’importanza del nostro progresso digitale.
Violaine d’Astorg e Mafalda Chenu, specialisti della vendita

Orologio da tavolo appartenuto a Jackie Kennedy Onassis in oro, diamanti e rubini, Van Cleef & Arpels
Orologio da tavolo appartenuto a Jackie Kennedy Onassis in oro, diamanti e rubini, Van Cleef & Arpels

L’asta ha totalizzato 4,6 milioni di euro (5,2 milioni di dollari), con il 79% dei lotti aggiudicati per l’85% del valore. Federico Graglia

Bracciale art déco di Chaumet con diamanti e smeraldi
Bracciale art déco di Chaumet con diamanti e smeraldi
Anello di Cartier con diamanti di 14,37 carati
Anello di Cartier con diamanti di 14,37 carati
Anello di Verdura con zaffiro e diamante
Anello di Verdura con zaffiro e diamante
Anello art déco con zaffiro e diamanti di Cartier
Anello art déco con zaffiro e diamanti di Cartier

Spilla di David Webb a forma di uccello con zaffiri, smeraldi, rubini e diamanti
Spilla di David Webb a forma di uccello con zaffiri, smeraldi, rubini e diamanti







Alexandra Abramczyk, il mondo in una goccia

Sembra che i gioielli, nati anticamente come talismani, esercitino un fascino che va al di là della loro oggettiva realtà: la parigina Alexandra Abramczyk, per esempio, è una di quelle designer che attribuiscono agli oggetti che crea una dimensione spirituale. I suoi pezzi, sostiene, sono una fonte di equilibrio, armonia, energia e benessere. Come più volte abbiamo ripetuto, questo è probabilmente importante per chi crea il gioiello, al quale conferisce un potere misterioso. È un po’ meno importante per chi il gioiello lo acquista semplicemente perché gli piace. In qualunque modo la pensiate, sarete d’accordo, però, che i gioielli di Alexandra Abramczyk sono indubbiamente interessanti.

Collana con pendente Carpa Koi, in oro giallo 18 carati, pietra luna, tormalina e diamanti
Collana con pendente Carpa Koi, in oro giallo 18 carati, pietra luna, tormalina e diamanti

La designer, racconta nella sua nota autobiografica, è cresciuta con personalità forti che hanno influenzato la sua vita, a cominciare dal padre argentino, appassionato d’arte e collezionista di argenteria, che la portava in giro per fiere di antiquariato. Alexandra Abramczyk ha poi studiato Belle Arti di Madrid, dove ha appreso il restauro di dipinti antichi e il lavoro della doratura.

Collana con pendente orsetto, in oro rosa 18 carati, zaffiri e diamanti
Collana con pendente orsetto, in oro rosa 18 carati, zaffiri e diamanti

Di ritorno a Parigi, ha studiato in parallelo al BJOP (Ecole Privée de la Bijouterie) e al National Institute of Gemology. Ha poi fatto esperienza con Cartier, nel dipartimento dell’Alta Gioielleria e poi Graff, a Londra. Dal 2015, Alexandra ha lanciato la sua etichetta omonima: Alexandra Abramczyk. Il suo lavoro riflette una forte creatività: per esempio, con la collezione Secret Glass, composta da dieci pendenti incastonati in una goccia di vetro e oro e sospesa a una catena martellata. All’interno si trovano miniature di mondi con gemme en tremblant e figure di animali. Oppure l’anello con nappa arcobaleno, con apatiti, zaffiri e diamanti.

Anello con nappa arcobaleno, oro 18 carati, apatiti, zaffiri, diamanti, tsavoriti
Anello con nappa arcobaleno, oro 18 carati, apatiti, zaffiri, diamanti, tsavoriti
Ciondolo con cane in oro bianco, tsavoriti e diamanti
Ciondolo con cane in oro bianco, tsavoriti e diamanti
Ciondolo con drago in oro rosa, tsavoriti e diamanti
Ciondolo con drago in oro rosa, tsavoriti e diamanti
Anello Rainbow con opale, ametiste, zaffiri, tsavoriti
Anello Rainbow con opale, ametiste, zaffiri, tsavoriti
Collana Snake in oro giallo 18 carati, smeraldi, tormalina, diamanti
Collana Snake in oro giallo 18 carati, smeraldi, tormalina, diamanti
Anello SUltana conin oro 18 carati, diamanti e pietra luna
Anello Sultana in oro 18 carati, diamanti e pietra luna

Graff superstar all’asta Sotheby’s di Parigi




Amate i gioielli di Graff? A Parigi per voi si presenta un’occasione interessante: l’asta di Fine Jewels organizzata da Sotheby’s il 27 maggio. Per la verità, i gioielli sono tanti: 168 lotti che comprendono pezzi di Bulgari, Boucheron, Buccellati, Cartier, Fabergé, Garrard, Suzanne Belperron e René Boivin, Piaget, Van Cleef & Arpels, eccetera. Ma, su tutti, spiccano i pezzi firmati dal gioielliere londinese Graff.

Collana di diamanti su platino e oro bianco di Graff
Collana di diamanti su platino e oro bianco di Graff

Il più stimato (110.000-140.000 euro) è una eccezionale collana con diamanti a taglio brillante su platino e oro 18 carati. Un altro pezzo di pregio è un anello bombato con un pavé di rubini e diamanti, sempre di Graff. Ancora, orecchini a forma di cerchio traforato con diamanti a forma di pera e taglio brillante, oltre a smeraldi a taglio rotondo, un pendente con decorazioni con pavé di diamanti a taglio brillante, su una catena decorata con diamanti a taglio brillante in una montatura chiusa, una collana con smeraldi e diamanti, anch’essi tutti del gioielliere inglese. Infine, una coppia di orecchini di diamanti e zaffiri blu rotondi e a forma di pera.

Anello con rubini e diamanti di Graff
Anello con rubini e diamanti di Graff

Per chi ama il vintage, tra i tanti gioielli in asta, si fa notare una coppia di orecchini a clip con cristallo di rocca e diamanti, su disegno di Suzanne Belperron e René Boivin del 1930 circa.

Collana con pendente di diamanti
Collana con pendente di diamanti
Collana con pendente di diamanti  e smeraldi
Collana con pendente di diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi

Orecchini con diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e zaffiri

Orecchini con cristallo di rocca intagliato di Suzanne Belperron e René Boivin
Orecchini con cristallo di rocca intagliato di Suzanne Belperron e René Boivin







Gli elaborati gioielli di Emeline Piot per Mathon

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Mathon, gioielleria parigina fondata negli anni Settanta dall’artista orafo Roger Mathon, ha proposto a un’altra artista, Emeline Piot, di disegnare una collezione di gioielli. Non si tratta di una collezione qualsiasi, ma di una serie di gioielli che sono il risultato della collaborazione particolarmente intensa tra Emeline Piot e gli artigiani dell’Atelier Mathon. Si tratta di gioielli molto elaborati, con uno stile che ricorda per qualche motivo l’art nouveau, ma anche l’arte orientale. Bracciali, collane, anelli e orecchini sono di sicuro differenti da quelli abituali e sono anche in cerca di donne capaci di indossarli: non sono gioielli per tutte.

Anello Ara, con tormalina neon, zaffiri rosa, spinelli neri e rossi, zaffiri gialli, diamanti GVS, smeraldi, granati, spessartite, Rubino
Anello Ara, con tormalina neon, zaffiri rosa, spinelli neri e rossi, zaffiri gialli, diamanti GVS, smeraldi, granati, spessartite, Rubino

I temi di ispirazione dei gioielli sono animali e piante, ma senza alcuna idea di rappresentare gli elementi naturali. Sono, piuttosto, una elaborazione ricca del soggetto originale. I materiali utilizzati sono di prima qualità con grande scelta di gemme, come spinello rosso e arancio, spinelli cabochon neri, tormaline Paraíba, zaffiri blu, diamanti GVS, smeraldi.

Anello Nkuma, con spinello rosso-arancio, neri e rossi, tormaline Paraíba, zaffiri blu, diamanti GVS, smeraldi
Anello Nkuma, con spinello rosso-arancio, neri e rossi, tormaline Paraíba, zaffiri blu, diamanti GVS, smeraldi
Collana lunga Janus
Collana lunga Janus
Emeline Piot, manchette Pisces
Emeline Piot, manchette Pisces
Orecchino Quetzacoal, spinelli rossi, tormaline neon, spinelli neri, sfumati rosa e viola, zaffiri rosa e viola, diamanti, smeraldi
Orecchino Quetzacoal, spinelli rossi, tormaline neon, spinelli neri, sfumati rosa e viola, zaffiri rosa e viola, diamanti, smeraldi
Collana Anqa, con ametista, pietre di luna, spinelli rossi, diamanti, smeraldi, granati, spessartiti,
Collana Anqa, con ametista, pietre di luna, spinelli rossi, diamanti, smeraldi, granati, spessartiti,

Emeline Piot, collana Nyiama
Emeline Piot, collana Nyiama







Il design originale di Muriel Grateau

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Molti a Milano ricordano ancora Muriel Grateau: è stata designer accanto all’imprenditore Diego Della Valle (Tod’s), ma poi nel 1992 è tornata a Parigi.  Disegna oggetti, d’arredamento, accessori, ma anche gioielli imponenti con una personalità audace. Pensate che arriva fino a nascondere i materiali più preziosi, come l’oro sotto lo smalto nero.

Anello in onice intagliato con viso maschile
Anello in onice intagliato con viso maschile

«Creo alta gioielleria che non ha le caratteristiche appariscenti. I miei pezzi non sono per lo status sociale», commenta la designer. I suoi gioielli sono davvero sorprendenti, con ragni d’oro di pizzo, diamanti neri, spille in stile pop, luce e smalti leggermente acidi assieme a zaffiri. Il risultato è una linea di alta personalità, raffinata eleganza, esasperata ricerca. Chi li indossa ne assume una parte di originalità. Ma lei è rimasta interamente una designer e nella sua galleria al 37 di rue de Beaune espone anche le sue collezioni di stoviglie e accessori oltre che gioielli.

Spilla Grand Soleil
Spilla Grand Soleil

Da quando ha iniziato, Muriel Grateau ha seguito la sua strada nel mondo creativo. Ha disegnato vestiti unici, notati da Hélène Lazareff, fondatrice della rivista Elle. Ha poi lavorato a fianco del leggendario designer Peggy Roche. A metà degli anni Sessanta ha preso parte alla creazione di Promostyl, la prima Agenzia di tendenza. E per Basile e Mario Valentino ha disegnato collezioni di ogni stagione. Ha avuto una produzione a valanga: Muriel Grateau si avvicinava a 1.500 modelli per stagione durante gli anni Ottanta.

Anello in onice e corallo
Anello in onice e corallo

La prima collezione di gioielli è del 2005. Ogni pezzo può aver bisogno anche di tre mesi per essere realizzato. «Ho capito subito che la libertà nei monili consiste nell’andare oltre i confini». Così non ci pensa due volte prima di combinare materiali poveri, pietre preziose e alta tecnologia, utilizzando per esempio, il taglio del laser. Per Muriel Grateau, se i suoi gioielli sono imponenti «è solo per il loro volume e non perché devono essere ostentati».  

Spilla Witch's eye
Spilla Witch’s eye
Muriel Grateau
Muriel Grateau
Bracciale Boule
Bracciale Boule
Orecchini Boule Diamants
Orecchini Boule Diamants
Anello Boule Diamants
Anello Boule Diamants






L’alta gioielleria di David Morris nella Electric Geometric Collection

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Alta gioielleria capace di dare una scossa quella di David Morris. Il gioielliere britannico ha mostrato a Parigi, durante la settimana di haute couture, alcuni pezzi della sua Electric Geometric Collection. Gioielli elettrizzanti, appunto, visto che forme e composizione di questi pezzi unici sono da considerare al top.

Bracciale Hexagon con diamanti bianchi e rosa
Bracciale Hexagon con diamanti bianchi e rosa

Per esempio, il bracciale Sunrise: un’interpretazione astratta e moderna dei raggi del sole che emergono all’orizzonte e si fanno strada attraverso le nuvole. Il bracciale è composto da oltre 2.000 diamanti bianchi, incastonati con una tecnica che si avvale di modellazione e prototipazione 3D. Insomma, arte orafa accanto alla tecnologia: minuscole cerniere, ognuna realizzata a mano, consentono al bracciale di aprirsi e distendersi completamente piatto. È senza dubbio un pezzo eccezionale. Il bracciale Hexagon prende il nome dagli esagoni che compongono la trama del gioiello, ispirati alle arnie delle api e ai fiocchi di neve, ma anche alle cellule. Per completarlo sono stati necessari quasi due anni, con molti dei diamanti bianchi e rosa tagliati su misura per simmetria, con l’obiettivo di adattarsi alle celle del design. Ognuna di queste ultime è un pezzo separato che, secondo David Morris, rappresenta una svolta tecnica per l’officina dell’atelier nella creazione di braccialetti flessibili a molla.

Bracciale Sunrise in oro rosa, diamanti bianchi
Bracciale Sunrise in oro rosa, diamanti bianchi

Trai pezzi della collezione spiccano anche gli orecchini Phoenix, con quasi 25 carati di tormalina Paraíba e diamanti bianchi, ma anche il set di collana e orecchini Chrysalis, che  rappresenta il momento in cui si trasforma una farfalla. La collana è composta da diamanti rosa e bianchi taglio pera, il più grande dei quali è di oltre 7 carati.

Orecchini con diamanti e tormalina paraiba
Orecchini con diamanti e tormalina paraiba
Orecchini a cascata con diamanti e paraiba
Orecchini a cascata con diamanti e paraiba
Spilla Fractal in oro bianco con diamanti bianchi e rosa
Spilla Fractal in oro bianco con diamanti bianchi e rosa

Collana Chrysalis con diamanti taglio a pera
Collana Chrysalis con diamanti taglio a pera







I nuovi gioielli mobili di Marie Mas

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Il numero di gioielli mobili di Marie Mas, il brand della designer parigina Marie Cabirou, diventa più grande. La collezione Wave, che abbiamo anticipato qui, ha aggiunto altri pezzi a quelli presentati in occasione di VicenzaOro September.

Ocean Ripple Earring by Marie Mas
Ocean Ripple Earring by Marie Mas

La collezione Wave è contraddistinta da un movimento sinuoso dei gioielli, che anno elementi mobili, pronti a seguire la curvatura del corpo di chi li indossa. I gioielli sono realizzati inoro rosa e bianco 18 carati.

Orecchini Imperial Wave
Orecchini Imperial Wave

Ho scelto di lavorare con pietre di luna arcobaleno nella Collezione Wave per tradurre la magia del mare e il luccichio della luce che danza sulle onde: quando la luce del sole scivola in superficie, sembra che l’acqua cambi colore. Il gioco cromatico drammatico e misterioso viene catturato attraverso lo splendore svolazzante delle pietre lunari arcobaleno mentre si muovono. Queste gemme squisite possono essere trasparenti o brillare in abbandono. A causa del loro splendore interiore noto come adularizzazione, le pietre hanno un fuoco blu naturalmente seducente, che le rende molto uniche e una gioia con cui lavorare.
Marie Cabirou

Anello Moonlight
Anello Moonlight

I gioielli della designer francese uniscono il piacere estetico a quello ludico: invitano a giocare con i gioielli e, nello stesso tempo, propongono un’estetica in simbiosi con le linee curve del corpo. Dopo aver studiato al prestigioso École Duperré (college di arte, design e moda) e IFM (Istituto di moda francese) di Parigi, Marie ha imparato il design di gioielli aiutando Florence Croisier e Shourouk. Nel 2012 è entrata nella Maison Christian Dior Couture con Raf Simons, dove ha affinato le sue capacità di progettare gioielli. Dopo tre anni, Marie ha deciso di lanciare la sua linea di gioielleria di alta moda e alta moda che ha chiamato Marie Mas, in omaggio a sua nonna materna, Henriette Mas, che ha influenzato il suo gusto per la femminilità, la bellezza e la creazione.

Queen Wave Ring nelle due posizioni degli elementi mobili
Queen Wave Ring nelle due posizioni degli elementi mobili







I diamanti del ballo delle debuttanti





Un tempo il ballo delle debuttanti segnava l’ingresso delle ragazze di 18 anni in società. Il ballo era riservato alle ragazze e ai ragazzi di famiglie ricche e aristocratiche. Le debuttanti si inchinavano davanti alla regina (in Gran Bretagna), indossavano abiti bianchi, guanti e diademi. Questa tradizione è stata dimenticata per molti anni, per tornare in auge alla fine degli anni Ottanta. Il problema è che ora le ragazze non aspettano i 18 anni per frequentare feste e salotti. L’arrivo dei social network, come Facebook o Instagram, ha inoltre reso la socialità un fenomeno universale. Che senso ha, quindi, un ballo delle (quasi) debuttanti oggi? Eppure da Vienna a Parigi se ne organizzano ancora.

Ralph and Russo for the wonderful gown-of HRH Princess Maria Carolina (da Instagram)
Ralph and Russo for the wonderful gown-of HRH Princess Maria Carolina (da Instagram)

In Francia, infatti, il tradizionale ballo delle debuttanti è stato organizzato dal 1957 al 1973. Ma Ophélie Renouard, nel 1994, ne ha inventato una versione moderna, che ha chiamato Le Bal. È una serata danzante che, in più, ha l’obiettivo di raccogliere fondi per beneficenza. E, dato che le ragazze hanno giù ampiamente frequentato feste e avvenimenti mondani, il vero debutto grazie a Le Bal è quello mediatico, tra foto pubblicate sui giornali di gossip e siti internet specializzati. L’idea ha una sua logica.

Debs and Chevaliers
Debs and Chevaliers

Le Bal, inoltre, profuma di esclusività: solo una ventina di giovani selezionate giovani donne e altrettanti cavalieri possono parteciparvi, assieme a ospiti (non danzanti) disposti a pagare la partecipazione all’evento. Per regolamento i cavalieri indossano il classico frac con cravatta bianca, mentre le Maison di alta moda vestono le Deb.

Diadema di diamanti con fiore di giglio in oro realizzato da Harakh e indossato per l'edizione 2019 di Le Bal a Parigi
Diadema di diamanti con fiore di giglio in oro realizzato da Harakh e indossato per l’edizione 2019 di Le Bal a Parigi

In un mondo sempre collegato senza frontiere, le Deb e i cavalieri provengono da circa 12 Paesi diversi e comprendono figli di famosi manager, imprenditori, aristocratici, con una spruzzata di mondo dello spettacolo. Qualche nome per dare un’idea: la principessa Fawzia Latifa d’Egitto, la principessa Sarah Poniatowska, la principessa Adishree Singh, la principessa Gauravi Kumari di Jaipur, la principessa Akshita Bhanjdeo, Ananya Panday, Isha Ambani, Ashna Mehta, Elisabeth Senghor, Diane e Chloé Bouygues, Caroline e Nadine Ghosn. Oppure, quest’anno, Jane Li, figlia dell’iconica star del film d’azione cinese Jet Li.

Anello con diamanti a goccia di Harakh
Anello con diamanti a goccia di Harakh

Che cosa c’entra il ballo delle debuttanti con la gioielleria? Be’, per il 2019 il gioielliere ufficiale dell’evento, organizzato al Shangri-La Hotel di Parigi, è stato l’indiano Harakh Mehta. La sua Maison, Harakh, parola che significa gioia, ha fornito alta gioielleria con diamanti tagliati a goccia. La Maison è famosa per i suoi diamanti, montati su platino o in oro 18 carati, e pietre di colore D, E, F e VS, VVS o IF (internamente impeccabili).

Orecchini Raindrop in oro bianco e diamanti di Harakh
Orecchini Raindrop in oro bianco e diamanti di Harakh

Harakh Mehta è uno specialista di diamanti della quarta generazione: l’attività di famiglia è cominciata a inizio Novecento tra Gujarat e Rajasthan, e attualmente ha sede a Mumbai. La nota biografica del gioielliere specifica che pratica abitualmente yoga e meditazione. Ma, forse, ora ama anche il ballo.

Orecchini con cascata di diamanti di Harakh
Orecchini con cascata di diamanti di Harakh







Duodeci, alta gioielleria online

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Alta gioielleria su ordinazione attraverso una piattaforma online: è l’idea della francese Duodeci ♦︎

Acquistare un gioiello che non c’è. Anzi, un pezzo di alta gioielleria. È la nuova frontiera stabilita da Duodeci, una nuova Maison francese di alta gioielleria. Duodeci propone di acquistare gioielli di cui esiste solo uno schizzo. Bracciali, spille e anelli possono essere ordinati e visualizzati online, sul sito dell’azienda. I gioielli sono creati ad hoc, al massimo in 12 copie (numero che spiega il nome della Maison), con certificazione del tribunale sul numero di pezzi realizzati.

Délicate Suspension di Tony Furion
Délicate Suspension di Tony Furion

Ma il cliente può chiedere varianti, per esempio l’utilizzo di una particolare pietra. Il Made to order comprende anche la conoscenza del designer autore del progetto, che sarà poi realizzato completamente in Francia, anche in questo caso con certificazione Joaillerie de France o French Heritage. I designer impegnati con Duodeci.fr hanno già lavorato con i grandi brand della gioielleria francese, ma provengono anche dal mondo delle arti. I loro volti appaio sul sito della piattaforma online, dove si trovano anche i termini per i contatti e per, ovviamente, chiedere lumi sul prezzo. Federico Graglia

O+Cinq di Émeline Piot
O+Cinq di Émeline Piot

O+Cinq di Émeline Piot
O+Cinq di Émeline Piot

L'oeil de l'Eden di Nathalie Castro
L’oeil de l’Eden di Nathalie Castro

Murumure d'Eden di Pamela Hastry
Murumure d’Eden di Pamela Hastry

Aurélie Dufour, anello Cuillette
Aurélie Dufour, anello Cuillette
Marina Cabanel, La Aventura (scritto così...)
Marina Cabanel, orecchini La Aventura (scritto così…)
Louise D'Ussel, Cocktail di gemme
Louise D’Ussel, Cocktail di gemme
Nathalie Castro, collana Evoluzione
Nathalie Castro, collana Evoluzione
Celestine Di Nastazia, pendenti Inseparable
Celestine Di Nastazia, pendenti Inseparable
Victoria De Martino, bracciale Caresse
Victoria De Martino, bracciale Caresse







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