Parigi - Page 2

Vibes d’inverno per Messika




Vibes, cioè vibrazioni, stato emotivo di una persona o l’atmosfera di un luogo che sono percepite. E, nel caso qualche emozione sia relativa a un gioiello con diamanti, ecco la collezione D-Vibes di Messika. La Maison parigina celebra l’inverno con questa linea di gioielli che combina l’oro con pavé di diamanti, con l’obiettivo di suscitare emozioni. I gioielli, valorizzati anche dalle immagini scattate da Isabelle Bonjean, comprendono iul classico braccialetto tennis, ma con una nuova interpretazione più moderna. Diamanti taglio smeraldo e catene a più file servono a creare gioielli eleganti.

Gioielli per l'inverno 2022 by Messika
Gioielli per l’inverno 2022 by Messika. Foto: Isabelle Bonjean

Ho immaginato questo servizio fotografico come un dj set, mixando collezioni come sample musicali. Improvvisamente, i suoni hanno cominciato a risuonare e a far emergere un nuovo ritmo, come con questi classici della maison che si rinnovano continuamente.
Valérie Messika

Diamanti per l'inverno 2022 by Messika. Foto: Isabelle Bonjean
Diamanti per l’inverno 2022 by Messika. Foto: Isabelle Bonjean

La collezione D-Vibes, in effetti, non abbandona il celebrato stile del brand, che coniuga un design moderno e raffinato con una varietà di diamanti che si combinano per forma e quantità in diverse combinazioni, come nella storica collezione Move, che ora è reinterpretata con nuove varianti. Come Move Uno, per esempio, oppure Imperial Move. L’inverno porta anche novità per la collezione Divine Enigma in oro bianco e, naturalmente, diamanti.

Gioielli Messika. Foto: Isabelle Bonjean
Gioielli Messika. Foto: Isabelle Bonjean
Gioielli Messika indossati. Photo:Isabelle Bonjean
Gioielli Messika indossati. Photo:Isabelle Bonjean
Collezione D-Vibes indossata. Foto: Isabelle Bonjean
Collezione D-Vibes indossata. Foto: Isabelle Bonjean
Anello e bracciali Lucky Move Onyx indossati. Foto: Isabelle Bonjean
Anello e bracciali Lucky Move Onyx indossati. Foto: Isabelle Bonjean
Move Uno ankle bracelet. Foto: Isabelle Bonjean
Move Uno ankle bracelet. Foto: Isabelle Bonjean
Foto: Isabelle Bonjean
Foto: Isabelle Bonjean

Bracciale Divine Enigma indossato. Foto: Isabelle Bonjean
Bracciale Divine Enigma indossato. Foto: Isabelle Bonjean







La natura di Cédille Paris




La natura al centro delle collezioni di Cédille Paris, la Maison fondata da Carmen Aoun ♦︎

Carmen Aoun, di origine libanese, si è trasferita a Parigi. Fin da piccola, racconta è cresciuta con l’amore per le pietre preziose e la gioielleria. Due aspetti che ha studiato fino a creare la sua Maison di gioielli, che si chiama Cédille Paris. Nel 2019 ha partecipato per la seconda volta a VicenzaOro, nella Design Room. Per chi non conosce la lingua francese è bene precisare che cedille (cediglia) è quel segno grafico che si aggiunge a volte alla lettera Ç e che si pronuncia come una morbida lettera S. E se guardate bene la cediglia è come un accessorio: assomiglia a un gioiello, per esempio a un paio di orecchini.

Anello in oro rosa 18 carati con diamanti brown e tsavorite
Anello in oro rosa 18 carati con diamanti brown e tsavorite

Anche lo stile di Cédille Paris è divertente come il suo nome. Ma l’ispirazione non ha nulla a che vedere con l’alfabeto. I gioielli, infatti, hanno quasi esclusivamente un soggetto naturale, qualche volta con un po’ di humour. Come nel caso dei gioielli che rappresentano una lisca di pesce, con oro e diamanti fancy. C’è, però, anche una linea più impegnata, che ricorda l’ambiente a rischio per gli elefanti. Le collezioni Cédille sono realizzate con diamanti, pietre preziose e oro 18 carati nei colori bianco, giallo e rosa, oltre a qualche pietra semi preziosa come la malachite.

Carmen Aoun. Copyright: gioiellis.com
Carmen Aoun. Copyright: gioiellis.com
Collana in oro, turchese, madreperla e lapislazzuli
Collana in oro, turchese, madreperla e lapislazzuli
Collezione Ç Moi, anello in oro, diamanti, smalto
Collezione Ç Moi, anello in oro, diamanti, smalto
Collezione Ç Moi, bracciale in oro, diamanti, smalto
Collezione Ç Moi, bracciale in oro, diamanti, smalto
Collezione Ç Moi, orecchino in oro, diamanti, smalto
Collezione Ç Moi, orecchino in oro, diamanti, smalto
Anello in oro e diamante
Anello in oro e diamanti

 

Anelli in oro, diamanti, malachite
Anelli in oro, diamanti, malachite, indossati






Il minimalismo parigino di Vanryck




Una designer con un nome di origine portoghese, Lise Ferreira, per il design nordico di Vanryck, che però è una Maison di Parigi. Da questo mix nasce lo stile semplice e pulito, ma elegante del brand che punta tutto sulla leggerezza, con qualche aggiunta di estro moderno. I gioielli di Vanryck sono in oro e diamanti, ma senza enfasi sulla preziosità del metallo e delle pietre. L’accento è, invece, sulla geometria minimalista che si accorda bene al sofisticato gusto delle donne parigine.

Anello Margherita composto da 21 cerchi in oro rosa
Anello Margherita composto da 21 cerchi in oro rosa

Lise Ferreira, d’altra parte, è nata e cresciuta a Parigi, dove ha studiato Belle Arti, e il gusto delle donne della capitale francese lo conosce bene, anche se ci tiene a ricordare le sue origini familiari nell’Algarve portoghese. Come mai, allora, il suo brand ha un nome così nordico? Ecco la spiegazione: Vanryck è un soprannome del marito e proviene dal Nord della Francia. I primi gioielli della designer sono degli anni Novanta, ma oggi Vanryck è un’azienda consolidata, che vende i suoi gioielli in tutto il mondo.

Gioiello per orecchio Massaï in oro bianco e diamanti
Gioiello per orecchio Massaï in oro bianco e diamanti
Orecchini a cerchio Margherita in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio Margherita in oro rosa e diamanti
Bracciale Styloïde in oro rosa
Bracciale Styloïde in oro rosa
Bracciale elastico Styloïde in oro rosa e diamanti
Bracciale elastico Styloïde in oro rosa e diamanti
Anello Coachella in oro rosa e diamanti
Anello Coachella in oro rosa e diamanti

Anello Charlie in oro bianco e diamanti
Anello Charlie in oro bianco e diamanti







La natura nei gioielli di Sylvie Corbelin




La natura selvaggia in gioielli raffinati nelle collezioni di Sylvie Corbelin. Ecco i gioielli della designer ♦

Dei paesaggi alpini vicino a Bourg-en-Bresse, dove è nata, Sylvie Corbelin ricorda la esuberante natura. E la nostalgia della sua infanzia l’accompagna ancora, adesso che è una designer affermata con atelier nel centro di Parigi, e i suoi gioielli sono venduti in tutto il mondo. Dopo aver iniziato gli studi in giurisprudenza, per diventare avvocato, a 20 anni, Sylvie Corbelin ha capito di essere più attratta dal mestiere di antiquario, professione della madre. Si è specializzata nella vendita di gioielli antichi e, già che ci siamo, si è diplomata in gemmologia. La frequentazione con i gioielli antichi l’ha portata anche ad amare gli oggetti un po’ strani, insoliti e preziosi.

Anello Adamante in oro 18 carati con zaffiri, diamanti, rubini
Anello Adamante in oro 18 carati con zaffiri, diamanti, rubini

Anche quelli che sono caratteristici di altre culture, come quella persiana, hindu o cinese. Da collezionista di oggetti di antiquariato a designer: nel 2000 Sylvie Corbelin ha deciso di fare il grande passo e ha acquistato un set di pietre preziose e materiali da un fornitore di Place Vendôme. Ha iniziato così la sua avventura nel mondo dei gioielli. Dopo qualche anno la designer è stata finalmente «scoperta». Il suo stile anticonformista, esuberante, fuori dall’ordinario, le assicurano oggi un posto di primo piano. Propone gioielli voluminosi, piccole sculture, che spesso prendono spunto da elementi della natura, dove gli elementi della primavera sono in gran parte mosche e coleotteri. Come quelli dei prati alpini, appunto.

Anello Enigma in oro 18 carati, diamanti, zaffiri, opale
Anello Enigma in oro 18 carati, diamanti, zaffiri, opale
Anello Enigma in oro 18 carati, argento, diamanti, tsavorite
Anello Enigma in oro 18 carati, argento, diamanti, tsavorite
Collana La belle Proserpine, in oro giallo 18 carati, diamanti e corallo
Collana La belle Proserpine, in oro giallo 18 carati, diamanti e corallo
Anello in oro giallo 18 carati con argento, diamanti, zaffiri e tormaline
Anello in oro giallo 18 carati con argento, diamanti, zaffiri e tormaline
Orecchini in oro rosa 18 carati, zaffiri e diamanti
Orecchini in oro rosa 18 carati, zaffiri e diamanti
Orecchini in oro 18 carati e granati
Orecchini in oro 18 carati e granati

Orecchini Papillon con diamanti neri e zaffiri rosa
Orecchini Papillon con diamanti neri e zaffiri rosa







L’evoluzione di Joanna Achkar




Joanna Achkar fa parte di quella piccola schiera di donne che ha studiato economia, ha iniziato a lavorare nel mondo della finanza ed è poi tornata al primo amore: i gioielli. Di origine libanese, ma residente a Parigi, Joanna Achkar è partita da una laurea in Economia aziendale all’Institut Superieur de Gestion della capitale francese nel 2014, per poi lavorare alla Byblos Bank di Beirut e in seguito per Aim Social Media Marketing. Nel 2017 la svolta: ha fondato il marchio di gioielleria che porta il suo nome.

Anello Stella Divina, in oro 18 carati, smalto, rubini
Anello Stella Divina, in oro 18 carati, smalto, rubini

Ma non è stata un’iniziativa nata dal nulla: prima ha studiato Jewellery Design, Diamond Grading e Gemmology ad Anversa, all’HRD (Hope Raad voor Diamant), la principale autorità europea nella certificazione dei diamanti. I gioielli di Joanna Achkar sono realizzati in oro 18 carati e diamanti, assieme ad altre pietre preziose, come rubini, ma anche (più raramente) con pietre sintetiche. Ha aggiunto anche un tocco di colore con l’utilizzo di smalto. Gli anelli sono pensati anche per essere indossati assieme, impilati, con un tocco di fantasia che non diventa mai eccessiva.

Koanna Achkar (da Facebook)
Koanna Achkar (da Facebook)
Orecchini in oro con diamanti taglio marquise
Orecchini in oro con diamanti taglio marquise
Collana Mini Harmonia in oro 18 carati, smalto, diamanti
Collana Mini Harmonia in oro 18 carati, smalto, diamanti
Anello Iris in oro, smalto, diamante marquise
Anello Iris in oro, smalto, diamante marquise
Anello Split Rose con zaffiri rosa e tormalina paraiba sintetica
Anello Split Rose con zaffiri rosa e tormalina paraiba sintetica
Anello in oro rosa con rubini e zaffiri rosa
Anello in oro rosa con rubini e zaffiri rosa
Anello Gaia in oro e diamanti
Anello Gaia in oro e diamanti

Anello Grace in oro, diamanti e opale
Anello Grace in oro, diamanti e opale







Annelise Michelson, design di moda




Annelise Michelson, designer per caso: ecco i suoi gioielli e la collezione estiva scatenata ♦

C’è chi nasce con il “virus” del designer di gioielli e fin da bambina (o bambino) non desidera altro che inventare nuovi orecchini, anelli e bracciali. E c’è chi si trova a fare il gioielliere per caso. Eppure ha successo. È la storia di Annelise Michelson, figlia di un businessman francese e di una cantante lirica sudafricana.

Orecchini Botanic Hoop placcati in oro o argento
Orecchini Botanic Hoop placcati in oro o argento

Cresciuta a Parigi, si è indirizzata verso il mondo della moda: ha lavorato per Hermès, Vanessa Bruno, Paul & Joe. Ha disegnato vestiti e borse. Poi, un giorno, le hanno chiesto di provare a progettare un bijou. Da allora non si è più fermata e, dopo pochi anni ha conquistato Le Bon Marché a Parigi, ma anche Bergdorf Goodman, Saks Fifth Avenue a New York. Non è alta gioielleria. È buona gioielleria, con idee e, soprattutto, una grande portabilità. Design moderno senza essere stravagante. La sua formazione nel mondo del fashion la spinge a creare una gioielleria prêt-à-porter di buon livello e indossabile sempre. E una intelligente politica di prezzo: i gioielli sono proposti in bronzo, argento, oro, placcati. Stesso modello, costo differente. «Mi piacerebbe indossare tutti i miei pezzi», dice. «Non voglio solo fare qualcosa pensando solo al mercato, mi sentirei come se stessi mentendo a me stessa». E facendo così accontenta anche gli altri.

Girocollo Eden placcato oro o argento
Girocollo Eden placcato oro o argento
Anello Eden in vermeil
Anello Eden in vermeil
Orecchino singolo Eden in vermeil o argento
Orecchino singolo Eden in vermeil o argento
Anello Liane in vermeil
Anello Liane in vermeil
Anello da mignolo Déchainée
Anello da mignolo Déchainée
Anello Déchainée
Anello Déchainée
Anello doppio in vermeil
Anello doppio in vermeil







Come riconoscere i gioielli Art Deco




I gioielli in stile Art Déco sono stati i protagonisti degli anni Venti e Trenta, ma sono stati riscoperti dalle grandi Maison. Sapete riconoscere un anello o una collana Art Déco? Ecco una veloce guida ai gioielli degli Anni Ruggenti ♦

I gioielli che andavano di moda un secolo fa sono di moda anche oggi. La gioielleria in quel periodo era scintillante, decadente e allo stesso tempo struggente. I disegni geometrici, l’accento su forme nette, colori spesso piatti, con uno stile architettonico e classico allo stesso tempo, hanno reso i gioielli Art Déco dei pezzi intramontabili. E non solo piacciono quelli originali, realizzati in quegli anni dalle grandi Maison, ma quello stile è continuamente fonte di ispirazione per i designer contemporanei.

Bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice
Neil Lane, bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice

Come mai l’Art Deco ha successo oggi? Facciamo un passo indietro: nel mondo della gioielleria, gli anni 1920 e 1930 sono stati un periodo di genio frenetico e innovazione, di sorprendente ingegnosità. I grandi maestri gioiellieri come Cartier, Boucheron, Van Cleef & Arpels, Mauboussin e Lacloche hanno attinto l’energia creativa che si viveva a Parigi tra le due guerre. E stato un periodo di rottura con la tranquilla classica era della Belle Époque. Negli anni Venti i gioielli hanno scoperto nuovi motivi ornamentali, materiali insoliti e il colore, la forma e il movimento, sfidando le convenzioni. Hanno introdotto tonalità innovative e texture, ma anche l’utilizzo sorprendente del pezzo monocromatico. Libera fantasia Questa interpretazione del design del gioiello riflette la nuova libertà che hanno conquistato le donne dopo la fine della Prima guerra mondiale. Insieme con i loro corsetti, in quegli anni si sono ridotte inibizioni e restrizioni: potevano lavorare, guidare, bere alcol e fumare in pubblico. Cominciavano a viaggiare da sole, fare sport e ballare il Charleston. I loro vestiti e i loro gioielli hanno semplicemente tenuto il passo con il nuovo ritmo di vita.

Il collier art déco di Jean Fouquet con acquamarina e lacca
Il collier art déco di Jean Fouquet con acquamarina e lacca

Come un cocktail frizzante, i gioielli degli anni venti sono stati un miscuglio inebriante di ispirazioni e influenze. Un ponte tra la stilizzazione dei Ballets Russes che entusiasmavano Parigi e l’emozione della Jazz Age: velocità, corsa, il ritmo della macchina, Cubismo, arte africana, esotismo orientale. Queste influenze si sono riverberate anche sulle creazioni del lusso e del design. Uno stile che è finito per passare alla storia come Art Deco, dopo il 1925 Paris ExpositionInternationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes. Il ruolo di Cartier Questo stile ha un’evoluzione lenta. Si era andato formando anche per il lavoro di Cartier, che intorno al 1910 ha iniziato una maggiore stilizzazione dei motivi floreali, con composizioni composte da piccole gemme intagliate. Come la serie conosciuta come Tutti-frutti, tripudio di smeraldi, perle, rubini e zaffiri. Ora questi gioielli sono tra i più ricercati, grazie alle caratteristiche più tipiche dei pezzi Art Deco di Cartier. Forse non tutti sanno, tra l’altro, che l’idea di questo design è stata influenzata dai gioielli indiani, grazie ai rapporti di Cartier con un maharajah arrivato a Parigi per realizzare i gioielli tradizionali del suo Paese, ma rivisitati in stile moderno. L’accostamento di blu e verde, tratto dal tradizionale lavoro di smalto indiano, e tecniche come quella del gioiello-scultura, hanno giocato un ruolo vitale nello sviluppo dei gioielli Art Deco di Cartier.

Ancora oggi questo stile piace. Un braccialetto Tutti-frutti di Cartier è stato venduto per 1,4 milioni dollari da Sotheby. Ma l’esempio più famoso dello stile è il Collier Hindou, realizzato da Cartier nel 1936 per Daisy Fellowes, ereditiera dell’azienda di macchine per cucire Singer e collezionista ossessiva di gioielli. A Van Cleef & Arpels la stessa Daisy Fellowes nel 1926 e nel 1928 ha commissionato una coppia di braccialetti (o cavigliere) di ispirazione indiana: sono stati concepiti come una fascia profonda di diamanti disposti in uno schema geometrico, che ricorda un tappeto persiano, con una frangia lussureggiante di gocce di smeraldo.

Daisy Fellowes
Daisy Fellowes

Tagli nuovi ed esotismo In questo periodo le pietre sono state tagliate spesso a forma di piccoli quadrati o rettangoli oblunghi, messe insieme con un design elegante, con modanature, arrotondamenti o cabochon. Come nei famosi bracciali con fregio in stile egizio di Arpels, in cui le scene sono disegnate con gemme colorate dal taglio impeccabile. Anche Cartier non è stata immune dalla vena egizia, che ha fatto parte del clima di esotismo che si è allargato ai disegni di ispirazione persiana, cinese e giapponese, partita nei primi del Novecento. In alcuni casi i gioielli Cartier hanno perfino utilizzato, incorporandoli, frammenti di antichità del passato, come scarabei egizi o amuleti. Da questo esotismo anche arrivate le combinazioni audaci di colori, che sono una caratteristica sorprendente di gioielli Art Deco: il mix di blu e verdi, zaffiri con smeraldi, turchesi con lapis, il contrasto di corallo e onice, o corallo con smeraldi, diamanti e onice.

Anello Tiffany in onice
Anello Tiffany in onice

Viva il monocromo A metà degli anni 1920 è arrivato invece un cambio di passo, un mood alternativo, con colori monocromatici e composizioni in bianco e nero. Nel 1925 Tiffany ha proposto un anello con una superficie in onice, in segmenti neri, e diamanti. Uno schema che è stato favorito dal grande talento della stilista Suzanne Belperron, nel suo lavoro con Bernard Herz. La Belperron ha sintetizzato in un certo senso la nuova donna degli anni tra il 1920 e 1930. I suoi gioielli, come tutti i più bei pezzi Art Deco, sono stati al di là della moda del momento, che aveva adottato forme adeguate alla nuova silhouette femminile, cioè abiti meno disegnati per la «curva a esse» della donna edoardiana. In quegli anni i vestiti sono invece proposti con una linea filante, con una sagoma cilindrica, tubolare, corta, senza maniche. Magari con frange, perline o paillettes per la danza, mentre le acconciature vanno a la garçonne, con il taglio di capelli corto, che fa risaltare orecchini lunghi.

Spilla di diamanti e rubino, Van Cleef & Arpels , 1937
Spilla di diamanti e rubino, Van Cleef & Arpels , 1937

Cambia l’orizzonte Il design del gioiello anni Venti-Trenta era generalmente verticale. Le spille avevano perni lunghi, il jabot o cliquet doppia testa, indossate magari in un angolo del vestito inusuale, sulla cintura, sui cappelli cloche, vicino alla scollatura. E le collane erano in genere sautoir, cioè lunghi e sciolti fili di perline, spesso con un fiocco sensuale alla fine. Per le grandi ereditiere e mondane come Daisy Fellowes, la signora Harrison Williams o Barbara Hutton, questi gioielli favolosamente moderni e audaci facevano parte della loro personalità. Eppure, quelli che allora erano design audaci, sono diventati classici. Giulia Netrese 

Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Cartier, Art Déco. Bracciale Tutti Frutti con diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri
Cartier, Art Déco. Bracciale Tutti Frutti con diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri
Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Anello Art Deco con rubino e diamanti, circa 1930. Prezzo: 10.500 sterline
Anello Art Deco con rubino e diamanti, circa 1930
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Cartier, orecchini di diamanti tagliati a smeraldo e smeraldi a goccia, 1934
Cartier, orecchini di diamanti tagliati a smeraldo e smeraldi a goccia, 1934






 

La spiaggia al polso con Hipanema

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È la spiaggia più famosa del mondo: la striscia di sabbia sul mare che bagna Rio de Janeiro. E Hipanema è il brand nato a Parigi, ma creato da due giovani donne che, precisano, vivono nella capitale francese negli arrondissement 7 e 18, Jenny e Delphine. Dopo il loro viaggio in Brasile, una decina di anni fa, hanno deciso di portare il glamour colorato e etnico nel mondo dei bijoux europei.

Collana girocollo con dettagli in oro 14 carati, composta da rondelle di pietre semipreziose nei toni del blu, kaki, diaspro rosso, rosa fucsia e turchese
Collana girocollo con dettagli in oro 14 carati, composta da rondelle di pietre semipreziose nei toni del blu, kaki, diaspro rosso, rosa fucsia e turchese

Risultato: colori caldi e vivaci, fantasia carioca, ma con un gusto parigino. Insomma, piacciono a tutti. Il brand si è affermato prima di tutto per i bracciali, molto semplici, ricchi di frange, colori, dorature, nastri, cordini e conchiglie. I bijoux hanno anche una chiusura magnetica che rende facile indossarli. Oltre ai bracciali, anche anelli, collane e orecchini seguono lo stesso stile giocoso. I materiali utilizzati ricordano subito le atmosfere di Rio e Bahia e non è detto che si debbano indossare solo uno alla volta. Si vendono anche online.

Anello in argento dorato
Anello in argento dorato
Anello dorato e strass
Anello dorato e strass
Bracciale piccolo con dettagli in oro 14 carati realizzato con fili nei toni del blu turchese, nero, argento e oro
Bracciale piccolo con dettagli in oro 14 carati realizzato con fili nei toni del blu turchese, nero, argento e oro
Bracciale brasiliano multicolore con strass
Bracciale brasiliano multicolore con strass
Bracciale multicolore Frisbee
Bracciale multicolore Frisbee
Collana Boomerang con pietre multicolori
Collana Boomerang con pietre multicolori






Le linee luminose di Marie Mas

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Indossare la luce: in fondo è questo di cui si parla quando si tratta di gioielleria. Ed è anche l’idea di Marie Mas, Maison di Parigi fondata da Marie Cabirou. La nuova collezione di Marie Mas si chiama Luminous Line e si ispira ai raggi di luce che accarezzano la pelle. Sono frecce luminose che la creatrice artistica, una donna innovatrice che ha stupito con i suoi gioielli con pietre mobili, interpreta con linee morbide, perché la luce, come i gioielli, si adatta salla silhouette del corpo.

Orecchini indossati della collezione Luminous Line
Orecchini indossati della collezione Luminous Line

Per questa collezione di Alta Gioielleria, ho immaginato delle linee surreali che potevo disegnare sul corpo con i gioielli, guidandoli in un percorso. Ho usato le parti morbide ed elastiche per evidenziare la sensualità, mentre la rigidità mette in risalto i sali e gli avvallamenti del corpo. E naturalmente l’effetto che sembrano trattenuti dalla magia è una mia personale delizia! L’uso dei diamanti è una scelta intenzionale, in quanto sono le pietre più luminose e luminose e possono catturare perfettamente la luce del sole.
Marie Cabirou, fondatrice e direttrice creativa di Marie Mas

Collane indossate della collezione Luminous Line
Collane indossate della collezione Luminous Line

La collezione comprende due modelli di collane, quattro tipi di orecchini traforati, un gioiello per le orecchie, un bracciale e un anello. I gioielli sono realizzati in oro rosa 18 carati, con diamanti naturali estratti eticamente. Luminous Line presenta variazioni dei pezzi di diamanti pieni, mezzo diamante e oro pieno e chiusure regolabili: come nelle altre collezioni di Marie Cabirou.

Orecchini realizzati in oro rosa 18 carati e tempestati di 54 diamanti per un totale di 1,4 carati. Due linee morbide che si attorcigliano attorno al lobo dell'orecchio, con diamanti di diverse dimensioni che creano l'illusione di un movimento
Orecchini realizzati in oro rosa 18 carati e tempestati di 54 diamanti per un totale di 1,4 carati. Due linee morbide che si attorcigliano attorno al lobo dell’orecchio, con diamanti di diverse dimensioni che creano l’illusione di un movimento
MARIE MAS Aurora necklace full diamonds
Una collana di diamanti pieni, realizzata in oro bianco 18 carati con 221 diamanti per un totale di 10,8 carati. I diamanti che riflettono la luce creano l’illusione di un disegno di luce sul corpo. Al contrario, le parti rigide della catena mettono in risalto magnificamente le clavicole di chi lo indossa mentre le parti flessibili cadono delicatamente per prendere la forma del collo
Orecchino realizzato in oro rosa 18 carati e tempestato di 52 diamanti per un totale di 1,6 carati. Ha una clip sulla parte superiore per tenerlo in posizione, trasformandolo in una delicata curva di luce sull'orecchio
Orecchino realizzato in oro rosa 18 carati e tempestato di 52 diamanti per un totale di 1,6 carati. Ha una clip sulla parte superiore per tenerlo in posizione, trasformandolo in una delicata curva di luce sull’orecchio
Braccialetto di diamanti, realizzato in oro bianco 18 carati con 75 diamanti per un totale di 3,5 carati. I diamanti catturano perfettamente la luce creando l'illusione di un disegno di luce
Braccialetto di diamanti, realizzato in oro bianco 18 carati con 75 diamanti per un totale di 3,5 carati. I diamanti catturano perfettamente la luce creando l’illusione di un disegno di luce
Un girocollo in oro rosa 18 carati, simile a un raggio di sole che passa dolcemente lungo la pelle
Un girocollo in oro rosa 18 carati, simile a un raggio di sole che passa dolcemente lungo la pelle
Anello di diamanti realizzato in oro rosa 18 carati. È tempestato di 106 diamanti per un totale di 3 carati
Anello di diamanti realizzato in oro rosa 18 carati. È tempestato di 106 diamanti per un totale di 3 carati
Orecchini in oro rosa 18 carati e tempestati di 54 diamanti per un totale di 1,4 carati. Due linee morbide che si attorcigliano attorno al lobo dell'orecchio, con diamanti di diverse dimensioni che creano l'illusione di un movimento
Orecchini in oro rosa 18 carati e tempestati di 54 diamanti per un totale di 1,4 carati. Due linee morbide che si attorcigliano attorno al lobo dell’orecchio, con diamanti di diverse dimensioni che creano l’illusione di un movimento






Ritorno al futuro con Buccellati Vintage




Buccellati nell’atmosfera couture delle sfilate parigini. La Maison milanese ha deciso di esporre alcuni pezzi inediti della collezione Vintage  all’interno della boutique di rue Saint Honoré. L’evento coincide con la settimana della Haute Couture e rappresentano l’evoluzione stilistica di Buccellati, senza però perdere il suo stile caratteristico. I gioielli selezionati sono stati realizzati tra gli anni Quaranta e gli anni Novanta e rappresentano il top della produzione della Maison per le qualità artigianali con cui sono stati prodotti. La collezione Vintage, al pari di quelle heritage delle grandi firme della gioielleria, è il risultato di una valorizzazione del patrimonio creativo dell’azienda, che oggi fa parte del gruppo Richemont.

Bracciale Deep Light Blue, con un imponente foliage in oro giallo, inciso a segrinato, dove ogni foglia ha una venatura centrale in oro bianco e diamanti. La pietra centrale è una acquamarina carré di 74,25 carati, con 98 diamanti taglio brillante
Bracciale Deep Light Blue, con un imponente foliage in oro giallo, inciso a segrinato, dove ogni foglia ha una venatura centrale in oro bianco e diamanti. La pietra centrale è una acquamarina carré di 74,25 carati, con 98 diamanti taglio brillante

L’idea di valorizzare il patrimonio di Buccellati si è tradotto in un lavoro di studio e ricerca, che ha portato all’archiviazione di oltre 20.000 disegni originali, 500 gessi e più di 6.000 fotografie. Da questo lavoro è nata la collezione Vintage. Ogni gioiello della collezione sarà custodito nel suo astuccio d’epoca (se esiste) oppure in un box appositamente studiato per riprodurre lo stile di quello originale. Il certificato di garanzia, inoltre, includerà un’immagine del prodotto attuale e copia del suo disegno originale.

Set Purezza, 1973-1974, collana e orecchini in oro rigato, con 322 diamanti taglio brillante per la collana, 326 diamanti taglio brillante per gli orecchini, quattro perle barocche Mari del Sud 82,7 carati per collana e orecchini
Set Purezza, 1973-1974, collana e orecchini in oro rigato, con 322 diamanti taglio brillante per la collana, 326 diamanti taglio brillante per gli orecchini, quattro perle barocche Mari del Sud 82,7 carati per collana e orecchini

I prodotti della collezione Vintage potranno essere acquistati in selezionate boutique del mondo (Milano, Roma, Parigi, Londra, New York e Los Angeles), grazie anche al supporto dei Vintage Ambassadors, che illustreranno aspetti inediti, segreti e caratteristiche di ogni pezzo.

Spilla Boccioli in oro, diamanti e smeraldo al centro
Spilla Arazzo, 1994, in oro, 152 diamanti e uno smeraldo al centro di 6,76 carati
Anello Derma, realizzato a mano nel 1973, con pietra di luna di 28,50 carati e 30 diamanti taglio brillante
Anello Derma, realizzato a mano nel 1973, con pietra di luna di 28,50 carati e
30 diamanti taglio brillante
Anello cocktail Deep Blue, con zaffiro centrale di 10 carati, tagliato a cuscino, traforo in oro bianco e diamanti
Anello cocktail Deep Blue, con zaffiro centrale di 10 carati, tagliato a cuscino, traforo in oro bianco e diamanti
Anello cocktail Laguna. Si ispira alle acque calme di una laguna con peridoto centrale di 22 carati circondato da un castone in oro bianco inciso a modellato e circondato da alcuni 36 diamanti taglio brillante
Anello cocktail Laguna. Si ispira alle acque calme di una laguna con peridoto centrale di 22 carati circondato da un castone in oro bianco inciso a modellato e
circondato da alcuni 36 diamanti taglio brillante
Collana Turbine, 1994. Ha due file di foglie in oro giallo inciso a rigato ai lati della catena, una perla Mabe  e 143 diamanti
Collana Turbine, 1994. Ha due file di foglie in oro giallo inciso a rigato ai lati della catena, una perla Mabe e 143 diamanti
Orecchini Rania, con tormaline a goccia di 8,10 carati e 150 diamanti incastonati nella cornice a raggi taglio brillante e sei a goccia
Orecchini Rania, con tormaline a goccia di 8,10 carati e 150 diamanti incastonati nella cornice a raggi taglio brillante e sei a goccia

Orecchini Fiori e Boccioli, con la tipica lavorazione  in oro a filigrana e diamanti taglio brillante
Orecchini Fiori e Boccioli, con la tipica lavorazione in oro a filigrana e 28 diamanti taglio brillante







I nastri di alta gioielleria di Philippe Lauras

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È bello spiccare il volo. Philippe Lauras ha prodotto lavori per Maison come Jar, Fred, Harry Winston, Van Cleef et Arpels, Marina Bulgari… A un certo punto della vita, però, ha giustamente deciso che poteva creare anche qualcosa per sé stesso: a GemGèneve il designer francese ha così portato il frutto della sua esperienza. Sono gioielli che riflettono non solo la capacità tecnica, realizzativa, ma anche un gusto estetico che sta alla pari con quello delle più famose marche parigine. Fiocchi e volute, intrecci e nastri realizzati in oro e diamanti, oppure zaffiri, smeraldi, spinelli e così via, sono di alta gioielleria. La collezione si chiama Falbala e nasce da un lavoro di fantasia attorno a un nastro. A volte questo nastro è legato intorno al dito per formare un anello pieno di volume e delicatezza. Altre volte il nodo forma un orecchino le cui volute ornano delicatamente il viso.

Orecchini Promesse, oro rodiato nero e diamanti
Orecchini Promesse, oro rodiato nero e diamanti

Una strada che Philippe Lauras ha percorso a partire dalla scuola di gioielleria di Parigi (BJOP), abbinata a una formazione aggiuntiva in gemmologia, corsi di disegno, volume e modellazione. Tutto ciò è servito, nei primi anni Ottanta, a un lavoro con i due laboratori parigini riconosciuti per la realizzazione dei pezzi più esigenti e prestigiosi della gioielleria francese e internazionale. Abbiamo già citato i marchi con cui l’abilità del designer si è cimentata.

Orecchini Impatiente, oro rodiato nero e spinelli
Orecchini Impatiente, oro rodiato nero e spinelli

Con questa esperienza, nel 1995, Philippe Lauras ha creato un suo laboratorio vicino a Parigi, posizionato sulla progettazione di pezzi unici per i grandi nomi della gioielleria. Si è perfezionato in collaborazione con Victoire de Castellane (Dior). E oggi lancia la prima collezione che, spiega, unisce eleganza e raffinatezza. Tutti gioielli sono ovviamente creati e interamente realizzati a mano nel laboratorio. I pezzi sono mobili, leggeri, che aiutano a mettere in movimento i gioielli, dando così vita ai gioielli. I diamanti utilizzati sono naturali, qualità D.E/VVS, garantita dalla certificazione internazionale Kimberley.

Anello Falbala, oro rodiato nero e spinelli
Anello Falbala, oro rodiato nero e spinelli
Orecchini Falbala, oro, smeraldi e zaffiri rosa
Orecchini Falbala, oro, smeraldi e zaffiri rosa
Anello Falbala, oro rodiato nero e diamanti
Anello Falbala, oro rodiato nero e diamanti
Orecchini Falbala, oro rodiato nero e zaffiri rosa
Orecchini Falbala, oro rodiato nero e zaffiri rosa
Orecchini Elégance, oro rodiato e diamanti
Orecchini Elégance, oro rodiato e diamanti
Philippe Lauras. Copyright: gioiellis.com
Philippe Lauras. Copyright: gioiellis.com






Gli anelli della figlia di Balthus

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I gioielli di Harumi Klossowska de Rola, figlia di Balthus, frutto di fantasiose spedizioni nella natura, Ecco gli ultimi gioielli ispirati al mondo animale ♦

Balthus (1908-2001), pseudonimo di Balthasar Kłossowski de Rola, è stato uno dei più famosi pittori francesi del Novecento. Di origine polacca, Balthus ha avuto una vita avventurosa e alla soglia dei 60 anni ha sposato in seconde nozze la giapponese Setsuko Ideta, di 35 anni più giovane di lui. Dall’unione, sei anni dopo, è nata Harumi, cresciuta a Villa Medici, la magnifica ambasciata di Francia a Roma, dove Balthus per qualche tempo è stato direttore dell’Accademia francese.

Harumi Klossowska de Rola
Harumi Klossowska de Rola

Harumi Klossowska de Rola ha acquisito l’attitudine creativa del padre, ma in gran parte l’ha trasportata nel mondo dei gioielli. Sia chiaro: sono gioielli che esprimono una stretta parentela con il mondo artistico. Oltre ad aver progettato pezzi di alta gioielleria per alcune delle Maison di Place Vendôme, Harumi ha concepito una serie di pezzi che sembrano usciti da una collezione di un museo delle scienze, con forme che riprendono scheletri di animali, catalogati secondo regno, classe, ordine, famiglia, proprio come farebbe un naturalista. D’altra parte, è quello che ci si deve aspettare da una donna che è stata fotografata da Henri Cartier-Bresson, ha preso il tè con Federico Fellini e ha osservato David Bowie intervistare suo padre. Una sua raccolta, Retour d’expédition, è stata anche esposta a Parigi, a l’Ecole des Arts Joailliers. Disegnati a mano nel grande chalet paterno dove vive per lunghi periodi, i gioielli sono stati realizzati in legno e oro, nel delicato equilibrio tra Giappone e Svizzera. Se tutti i gioielli hanno un’impronta del loro creatore, questi ne conservano una doppia, o forse anche tripla e quadrupla: le diverse vite che ha vissuto finora tutte assieme.

Anello in ottone bagnato oro per Goossens
Anello in ottone bagnato oro per Goossens

Nel 2022 Klossowska de Rola ha stretto una collaborazione con la Maison parigina Goossens. Il risultato è una capsule collection di gioielli dal sapore scultoreo, che hanno anche questa volta come soggetto gli animali, in questo caso la farfalla (la designer vive in Svizzera in una grande casa di legno assieme a un lupo e a un gatto selvatico africano). I gioielli sono in ottone bagnato in oro.

Collana in ottone bagnato oro per Goossens
Collana in ottone bagnato oro per Goossens
Spilla in corno con diamanti neri e cognac, zaffiri, opale di fuoco
Spilla in corno con diamanti neri e cognac, zaffiri, opale di fuoco
Orecchini serplente in corno e oro bianco
Orecchini serplente in corno e oro bianco
Anello in oro a forma di teschio di aquila
Anello in oro a forma di teschio di aquila
Cheetah ring
Cheetah ring
Hawk ring
Hawk ring
Panthera ring
Panthera ring
White Lion ring
White Lion ring
Immagine giovanile di Balthus
Immagine giovanile di Balthus







Marco Bicego apre a Parigi




Una sfida in casa delle grandi Maison francesi: è quella di Marco Bicego, marchio veneto di fine jewelry, ma che di recente ha allargato l’offerta anche all’alta gioielleria. Ora Bicego ha aperto un flagship store a Parigi, al 179 di Boulevard Saint Germain, la via principale del quartiere latino, vicino all’hotel Lutetia, tra i più noti della zona. Lo store si inserisce in un edificio storico, con elementi in ottone che riprendono la tecnica di lavorazione a bulino della superficie in oro dei gioielli, tipica del brand.

L'interno dello store di Marco Bicego a Parigi
L’interno dello store di Marco Bicego a Parigi

L’allestimento riprende il concept degli altri monomarca del brand, con il marrone dell’intonaco abbinato al legno rovere della boiserie. Vetro extra chiaro e metallo spazzolato ottone si sposano per creare vetrine ed espositori, e la tonalità naturali dell’ambiente riecheggiano ulteriormente la palette caratteristica di Marco Bicego.

Questa vetrina globale è un grande passo avanti nella strategia di crescita del nostro brand. Abbiamo voluto creare un ambiente raffinato e di lusso in cui offrire a clienti locali e internazionali l’esperienza di apprezzare creatività e artigianalità Made in Italy, accompagnandoli alla scoperta del brand e delle collezioni. Il digitale ci dà l’opportunità unica di avvicinarci a un pubblico molto allargato, ma l’esperienza fisica col prodotto resta cruciale, soprattutto nella nostra industry.
Marco Bicego

Marco Bicego
Marco Bicego

L’apertura del flagship di Parigi rappresenta un’altra tappa nella geografia di sviluppo internazionale del brand, dopo le inaugurazioni di Pechino in Cina (2020) e Baden-Baden in Germania (2021). A Parigi Marco Bicego è già presente nei più importanti department store di Printemps e La Samaritaine.

L'esterno della boutique in rue Saint Germain
L’esterno della boutique in rue Saint Germain
Set di collana e orecchini Alta
Set di collana e orecchini Alta
Pendente in oro 18 carati e pavé di diamanti
Pendente in oro 18 carati e pavé di diamanti
Anello con boules in oro e gemme
Anello con boules in oro e gemme di Marco Bicego
Bracciale in oro Lucia
Bracciale in oro Lucia






L’arco magico di David Gusky e della sua Davidor

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Quando aveva 28 anni ha fondato Davidor, una Maison di gioielleria e alta gioielleria ormai affermata: David Gusky, che ora ne ha 34, è un tipo speciale. Americano, figlio di commercianti di gioielleria all’ingrosso di New York, si è stabilito a Parigi, in rue de la Paix. Ma ama anche l’Italia. Non ha caso ha scelto come segno iconico del suo brand un elemento architettonico ispirato all’Italia. Per la precisione si tratta dell’arco che, racconta il designer, è quello utilizzato da Andrea Palladio nelle sue ville venete del XVI secolo, che lui stesso ha visto a Vicenza, dove si trova uno dei distretti della gioielleria.

Anello in oro 18 carati con ceramica bianca e diamanti
Anello in oro 18 carati con ceramica bianca e diamanti

Non solo: l’amore per l’arco si è trasferito anche in una particolare forma delle gemme. La Maison ha brevettato il Davidor Arch Cut Diamond e la Davidor Arch Cut Gemstone. I gioielli sono realizzati in Francia utilizzando oro, platino e pietre preziose. La qualità è assicurata, oltre che dall’esperienza accumulata in famiglia da David Gusky, anche dagli studi al Gemological Institute of America (Gia) a New York.

Orecchini pendenti L'Arc de Davidor in oro rosa 18 carati e ceramica laccata
Orecchini pendenti L’Arc de Davidor in oro rosa 18 carati e ceramica laccata
Orecchini L'Arc de Davidor in oro rosa 18 carati e ceramica laccata
Orecchini L’Arc de Davidor in oro rosa 18 carati e ceramica laccata
Bracciale L'Arc de Davidor in oro bianco 18 carati e ceramica laccata
Bracciale L’Arc de Davidor in oro bianco 18 carati e ceramica laccata
Anello L'Arc de Davidor in oro rosa 18 carati e ceramica laccata
Anello L’Arc de Davidor in oro rosa 18 carati e ceramica laccata
Anello Coïncidence in oro bianco 18 carati con zaffiri blu e diamanti
Anello Coïncidence in oro bianco 18 carati con zaffiri blu e diamanti

Anello in oro bianco 18 carati con acquamarina e diamanti
Anello in oro bianco 18 carati con acquamarina e diamanti







Arthus-Bertrand, gioielli da medaglia

Una Maison francese con alle spalle oltre 200 anni di storia: ecco i nuovi gioielli con diamanti firmati da Arthus-Bertrand.

Girate all’indietro le lancette dell’orologio e arrivate fino all’anno 1083. Gli inglesi terminano l’esplorazione dell’Australia e scoprono che è un’isola. Lo scienziato italiano Alessandro Volta comincia la produzione a livello industriale della sua batteria. Gli Stati Uniti acquistano la Louisiana dalla Francia per 15 milioni di dollari. E a Parigi, dopo l’istituzione della Legion d’Onore, il Consolato e l’esercito chiedono di produrre delle decorazioni, realizzate dal laboratorio Arthus-Bertrand.

Collana con medaglione Fabula Rouge in oro giallo e bianco, diamanti, smalto rosso
Collana con medaglione Fabula Rouge in oro giallo e bianco, diamanti, smalto rosso

L’orefice francese diventa così uno specialista nella incisione. Ancora oggi la Maison produce medaglie e decorazioni ufficiali. Ma nel tempo ha aggiunto anche i gioielli. Anche in questo caso, una buona parte dei gioielli sono dedicati a momenti importanti, a celebrazioni come il matrimonio un anniversario. Non mancano, però, i gioielli da indossare tutti i giorni. Alla Arthus-Bertrand lavorano 250 artigiani specializzati, in particolare, a realizzare monili in argento e oro. Non hanno nulla a che vedere con l’ufficialità, ma sono gioielli molto semplici, moderni, che non lasciano trasparire gli oltre 200 anni di storia alle spalle. Sapere che alle spalle c’è una lunga storia, però, fa apprezzare di più quello che si acquista.

Collier Ruban in argento rodiato
Collier Ruban in argento rodiato
Bracciale in oro giallo e diamanti
Bracciale in oro giallo e diamanti
Orecchini Palma in vermeil
Orecchini Palma in vermeil
Orecchini Astrée in vermeil
Orecchini Astrée in vermeil
Medaglione Le Coquillage in vermeil
Medaglione Le Coquillage in vermeil
Medaglione Gaïa in oro rosa e giallo, smalto e diamanti
Medaglione Gaïa in oro rosa e giallo, smalto e diamanti

Gli ultimi colori di Isabelle Langlois





Nuovi gioielli con tante pietre colorate presentati da Isabelle Langlois ♦

Quando alle spalle c’è una tradizione, una storia, una esperienza, il risultato non può che essere eccellente: è il caso di Isabelle Langlois, che dalla sua boutique di rue de la Paix, a Parigi, crea fantasiose combinazioni di gemme addossate in modo vivace e leggero attorno ad anelli o bracciali. La sua capacità non è dovuta solo alla fantasia, ma anche alla perizia nel distinguere le pietre preziose che usa. Dietro di lei c’è, ha raccontato, una tradizione che risale al 17esimo secolo.

Anello in  oro rosa, ametista,  tormalina verde, peridoto, zaffiri rosa
Anello in
oro rosa, ametista, tormalina verde, peridoto, zaffiri rosa

La famiglia di Isabelle era originaria del Giura (Svizzera), ed è giunta a Parigi nel 1929. «Da bambina ero già circondata dallo scintillio delle gemme e tutta la creatività che è venuto con loro», ha ricordato la designer. Il risultato di tanta esperienza le è rimasta nel sangue e ora produce anelli fantasiosi con pietre come quarzi colorati, granati o zaffiri, che trasformano i gioielli in tanti fiori multicolori. La magia del colore delle pietre le è familiare: è proprio il caso di dirlo. Dopo aver lavorato come designer per molte Maison della gioielleria, ha cominciato a produrre pezzi in proprio nel 1998. Le sue collezioni sono state ospitate in mezzo mondo. E anche se Parigi continua a essere la sua base, il suo più grande mercato continua a essere l’Asia. Per chi fosse affascinato dalla tavolozza di tonalità dei suoi gioielli, sappia che i prezzi oscillano tra 500 e 10mila euro.

Anello in oro bianco, calcedonio, corderite, pietra luna, zaffiro, diamanti
Anello in oro bianco, calcedonio, corderite, pietra luna, zaffiro, diamanti
Pendente in oro rosa, ametista, diamanti
Pendente in oro rosa, ametista, diamanti
Orecchini in oro bianco, topazio, tsavorite, zaffiri, diamanti, corderite
Orecchini in oro bianco, topazio, tsavorite, zaffiri, diamanti, corderite
Pendente in oro bianco, topazio, iolite, tsavorite, diamanti
Pendente in oro bianco, topazio, iolite, tsavorite, diamanti
Anello in oro rosa, quarzo verde, peridoto, ametista, diopside, diamanti
Anello in oro rosa, quarzo verde, peridoto, ametista, diopside, diamanti

Orecchini in oro giallo e rosa, pietra luna rancio, rubellite, zaffiri rosa
Orecchini in oro giallo e rosa, pietra luna rancio, rubellite, zaffiri rosa







Le fantasie di Frédéric Mané




Volete diventare designer di gioielli? Forse potete seguire l’esempio di Frédéric Mané, un artista che a Parigi progetta pezzi di alta gioielleria e ha aperto uno studio a due passi da Place Vêndome.

Non è vero che i sogni sono irrealizzabili. E non è vero che non si può custodire nel cassetto quanti gioielli si vuole possedere. E, infine, non è vero che bisogna essere super ricchi per ammirare un collier di diamanti, un bracciale di rubini o un anello con tanti zaffiri. La soluzione per realizzare i sogni preziosi, senza essere la moglie di Bill Gates, l’ha trovata Frédéric Mané: basta acquistare qualche foglio di carta spessa, una confezione di acquarelli e, aspetto più difficile, avere tanta fantasia. Frédéric Mané si è fatto strada come designer di gioielli con una forte personalità.

Anello con zaffiro non scaldato del Madagascar da 6.57 carati su oro bianco 18 carati, smeraldi, ametista, tormalina paraiba, diamanti
Anello con zaffiro non scaldato del Madagascar da 6.57 carati su oro bianco 18 carati, smeraldi, ametista, tormalina paraiba, diamanti

Nato a Perpignan, una città al confine con la Spagna, ha studiato alla École supérieure des Arts appliqués di Parigi. E ora, forte del successo, ha aperto uno studio di design a due passi da Place Vêndome. Ha curato le collezioni della gioielleria parigina Mathon. Ma, in passato, ha allargato la sua creatività anche agli accessori di lusso. Oltre al disegno, per i pezzi di alta gioielleria Mané segue il processo tecnico di realizzazione, fino al completamento. Insomma, è quello che inventa collier e parure da Mille e una notte, ma voi non lo saprete mai, perché sul gioiello trovate il nome della Maison che li vende. Come nel caso dei gioielli disegnati per la Maison milanese Rubeus.

Bozzetto dell'anello progettato per Rubeus
Bozzetto dell’anello progettato per Rubeus
Supernova, pendente ispirato all'antimateria e alla cosmologia
Supernova, pendente ispirato all’antimateria e alla cosmologia
Chiara Ferragni indossa il bracciale Fortuna con smeraldi e diamanti disegnato per Rubeus
Chiara Ferragni indossa il bracciale Fortuna con smeraldi e diamanti disegnato per Rubeus
Frederic Mané
Frederic Mané
Due guache per un anello della linea Crystal palace di Rubeus
Due guache per un anello della linea Crystal palace di Rubeus

Studio per anello della linea Crystal palace di Rubeus
Studio per anello della linea Crystal palace di Rubeus







Oscar Massin, nasce un nuovo antico brand

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Far rivivere i nomi dei grandi designer del passato è un’operazione che si ripete spesso. È così, per esempio, per Fulco di Verdura, oppure René Lalique. Ora è la volta di Oscar Massin, grande gioielliere belga nato nel 1829. Una nuova Maison, infatti, nasce a Parigi con il nome di Oscar Massin, ma debutta negli Stati Uniti. Nell’Ottocento Oscar Massin il gioielliere si trasferì a Parigi e lavorò come gioielliere in Place Vendôme. Mostrò i suoi gioielli anche alla celebre Esposizione Universale di Parigi, nel 1867, e ricevette la medaglia d’oro. Era, insomma, un rivale dei contemporanei Frédéric Boucheron e Louis-François Cartier.

Orecchini a cerchio in oro bianco, diamanti di laboratorio
Orecchini a cerchio in oro bianco, diamanti di laboratorio

Scomparso nel 1895, Massin è stato dimenticato. Finora. La nuova Maison che utilizza il nome del gioielliere è stata fondata da Frederic de Narp, Ceo di Oscar Massin, (ed ex Ceo globale di Harry Winston), e da Sandrine de Laage, direttrice creativa, con Coralie de Fontenay, presidente (tutte e due ex Harry Winston e Cartier). Ma con una grande differenza rispetto al gioielliere del passato: la Maison utilizza diamanti creati in laboratorio Latitude, che considera climaticamente neutri (sono i primi a soddisfare i più elevati standard di responsabilità ambientale ed etica di SCS Global Services), assieme a oro e platino riciclato. Il brand ha un link con Luximpact, una società finanziaria con sede in Lussemburgo che controlla aziende nel settore del lusso, mentre tra gli investitori ci sono anche Kate Hudson e la stilista Rachel Zoe.

Data la sua eredità e il suo spirito, se Oscar Massin fosse ancora in circolazione, molto probabilmente sfiderebbe l’intero settore con un’enfasi sull’innovazione e la sostenibilità. Questa è la nostra ispirazione e ambizione per il marchio.
Frederic de Narp

Bracciale in oro giallo e diamanti di laboratorio
Bracciale in oro giallo e diamanti di laboratorio

Lo stile dei gioielli di Oscar Massin vuole mantenere un legame quello che caratterizzava il gioielliere belga. In particolare, con la montatura in filigrana. I fili di oro che compongono i gioielli assumono così, qualche volta, l’aspetto di un pizzo. Una linea di gioielli si chiama, appunto, Filigree (filigrana). I gioielli hanno un prezzo tra i mille e i 30.000 euro.

Anello a banda in oro giallo
Anello a banda in oro giallo
Anello in oro giallo e diamanti di laboratorio
Anello in oro giallo e diamanti di laboratorio
Orecchini Filigree a cerchio in oro giallo
Orecchini Filigree a cerchio in oro giallo
Orecchini Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio
Orecchini Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio
Anello Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio
Anello Lace Flowers in oro giallo e diamanti di laboratorio






 

Una cascata di diamanti con Yeprem

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Ci sono Maison che propongono da decenni gli stessi gioielli. Legittimo. Ma ce ne sono altre che stupiscono con effetti speciali. E sono davvero molto speciali quando si tratta di alta gioielleria. Uno di questi brand è Yeprem, nata a Beirut, ma attiva sul mercato internazionale con gioielli che sfidano anche il conto in banca di uno sceicco. In particolare, Yeprem è famosa per i suoi gioielli di diamanti. E sono gioielli che, spesso, rompono gli schemi, come testimoniano i nuovi pezzi presentati in contemporanea con la settimana Couture di Parigi.

Collana indossata con 1341 diamanti e uno smeraldo
Collana indossata con 1341 diamanti e uno smeraldo

Un gioiello senza dubbio fuori dal comune è l’anello Claw. Dimenticate il classico anello di diamanti: questo è un vero artiglio con cinque bande di oro ricoperto da diamanti che luccicano sul dorso della mano. Un gioiello dal design aggressivo. Al contrario, il diadema Crown suggerisce un’atmosfera romantica e, inevitabilmente, lussuosa. Tra le nuove proposte di alta gioielleria c’è, inoltre, una collana con diamanti e smeraldi a colletto. Anche in questo caso il gioiello suggerisce un classico e raffinato feeling grazie alle 1341 pietre preziose impiegate, di cui 52,98 carati di diamanti taglio rotondo, 30,43 taglio marquise, oltre allo smeraldo da 4,93 carati. Gioielli che hanno incantato anche Jennifer Lopez, che si è esibita sul palcoscenico con i gioielli Yeprem durante il concerto speciale per il film di cui è protagonista, Marry Me.

Collana con 52,98 carati di diamanti taglio rotondo e 30,43 carati di diamanti marquise, smeraldo da 4,93 carati
Collana con 52,98 carati di diamanti taglio rotondo e 30,43 carati di diamanti marquise, smeraldo da 4,93 carati
Anello Claw
Anello Claw indossato
Anello Claw in oro bianco e diamanti
Anello Claw in oro bianco e diamanti
Diadema indossato
Diadema indossato
Diadema con 960 diamanti: 23.87 carati taglio rotondo, 30.15 carati taglio marquise, un diamante a pera di 0.33 carati
Diadema con 960 diamanti: 23.87 carati taglio rotondo, 30.15 carati taglio marquise, un diamante a pera di 0.33 carati
Jennifer Lopez con gioielli Yeprem
Jennifer Lopez con gioielli Yeprem






 

Nuova boutique per Marie Mas




Marie Mas, brand di gioielleria fondato e diretto da Marie Cabirou, ha cambiato casa a Parigi. La nuova boutique si trova in 41 Rue de Richelieu, in centro, 1° arrondissement, non lontano dal Louvre. Lo showroom è stato progettato dalla designer Morgane Fraga, diplomata alla prestigiosa scuola parigina Duperré. Ogni dettaglio è stato pensato per essere coerente con il dna del marchio, con colori soft e forme curve, per creare un’atmosfera accogliente.

L'interno della boutique di Marie Mas
L’interno della boutique di Marie Mas

Anche Marie Cabirou, la fondatrice della Maison, che si è messa in luce con originali gioielli con elementi mobili, ha studiato alla École Duperré (College of Art, Design e Moda) e Ifm (Fashion Institute francese) a Parigi. Ha imparato design del gioiello assistendo Florence Croisier e Shourouk. Nel 2012, è entrata nella maison Christian Dior Couture con Raf Simons. Appresi i segreti dell’alta gioielleria, dopo tre anni ha deciso di lanciare la sua linea, che ha il suo nome o, meglio, quello della nonna che, spiega, ha influenzato il suo gusto per la bellezza e la creazione.

Un angolo della boutique
Un angolo della boutique

Marie Cabirou, a sinistra, con Morgane Fraga
Marie Cabirou, a sinistra, con Morgane Fraga

Orecchino in oro rosa e rubini
Orecchino in oro rosa e rubini by Marie Mas







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