L’azzurro è il colore dell’estate e nella bella stagione è facile imbattersi in spettacoli pirotecnici. La collezione Fireworks di Giovanni Raspini è realizzata in argento brunito con elementi modellati completamente a mano. I gioielli sono sintonizzati sull’estate, ispirati a luce e colore grazie all’unione dell’argento brunito con i quarzi mystic con effetto arcobaleno. Si tratta di una particolare lavorazione del quarzo trasparente, a cui è applicata una sottile pellicola che aggiunge effetti colorati, anche con sfumature arcobaleno. E proprio questo aspetto che ha indotto alla scelta del nome Fireworks.
Come un fuoco d’artificio la luminosità dell’argento si combina con i colori cangianti del quarzo mystic. La collezione comprende una grande collana, un pendente, due anelli, due bracciali, e due orecchini. I gioielli sono realizzati con sottili steli in argento alla cui sommità è incastonata una pietra, con uno stile che ricorda volutamente l’esplosione in cielo dei fuochi d’artificio.
Come creare gioielli in resina
C’è chi indossa gioielli. E c’è chi vuole crearli con le proprie mani, magari gioielli in resina. Già, ma come fare gioielli in resina? Che cosa occorre? Quali sono i passaggi fondamentali. Vediamo come si può creare un gioiello in resina nella misura e con il disegno che avete deciso voi. Proprio per questo i gioielli in resina sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni. È facile capire perché: si tratta di un materiale è versatile, economico e può essere utilizzato per creare un’ampia gamma di design. Se vi stuzzica l’idea di creare i vostri gioielli in resina, ecco una guida dettagliata per iniziare.
Materiale necessario:
• Resina epossidica
• Tazze di miscelazione
• Mescolare i bastoncini
• Stampo in silicone
• Pigmento o colorante (facoltativo)
• Glitter (facoltativo)
• Componenti di gioielleria (anelli di salto, ganci per orecchini, ecc.)
• Carta vetrata
• Equipaggiamento protettivo (guanti, maschera, occhiali)
Passaggio 1: preparate lo spazio di lavoro
La resina è un materiale che crea disordine, quindi ti consigliamo di lavorare in un’area ben ventilata e protetta da polvere e avanzi. Coprite il vostro spazio di lavoro con plastica o giornali e indossate indumenti protettivi, inclusi guanti, maschera e occhiali.
Passaggio 2: mescolare la resina
Seguite le istruzioni sulla confezione della resina epossidica per miscelare la resina e l’indurente nelle proporzioni corrette. Versate la resina in una tazza di miscelazione e mescolate per 2-3 minuti, assicurandovi di raschiare i lati e il fondo della tazza per garantire che la miscela sia ben amalgamata.
Passaggio 3: aggiungi colore e glitter (facoltativo)
Se volete aggiungere colore alla resina, potete usare pigmenti o coloranti. Fare attenzione a non aggiungere troppo colore, perché può influire sul processo di polimerizzazione. Potete anche aggiungere glitter o altri piccoli elementi decorativi in questa fase.
Passaggio 4: versare la resina
Versate la miscela di resina nello stampo in silicone. Se state realizzando un ciondolo o degli orecchini, potete usare uno stampo con una interruzione nella parte superiore dell’anello. Se state realizzando un braccialetto è sufficiente usare uno stampo con una superficie piana.
Passaggio 5: rimuovere le bolle
Usate una pistola termica o, se ne avete a disposizione, una fiamma per rimuovere eventuali bolle che potrebbero essersi formate nella resina. Fate attenzione a non tenere la fonte di calore troppo vicino alla resina o troppo a lungo, in quanto ciò può causare il surriscaldamento della resina e la polimerizzazione troppo rapidamente.
Passaggio 6: curare la resina
Seguite le istruzioni sulla confezione della resina per determinare il tempo di polimerizzazione. Questo può variare da poche ore a tutta la notte. Una volta che la resina si è indurita, rimuovetela dallo stampo e rifinisci l’eccesso con carta vetrata.
Passaggio 7: aggiungi gli altri elementi ai gioielli
Attaccate anelli o ganci per orecchini ai pezzi di resina usando le pinze. Se state realizzando un braccialetto o un anello, potete usare un adesivo forte per fissare il pezzo di resina a una base di metallo.
Passaggio 8: goditi i tuoi nuovi gioielli!
I vostri gioielli in resina sono ora completi e pronti per essere indossati o regalati a un amico. Conservate i pezzi in un luogo fresco e asciutto per evitare che diventino torbidi o scoloriscano nel tempo.
In conclusione, creare i tuoi gioielli in resina può essere un progetto fai-da-te divertente e gratificante. Con i materiali e le tecniche giuste, potete realizzare pezzi belli e unici che riflettono il vostro stile personale. Buon lavoro!
Come scegliere gli orecchini per una serata
Che orecchini scegliere quando si esce per un evento di sera? È una domanda che spesso si pongono le donne quando arriva il momento critico: dopo aver faticosamente scelto l’abito e gli accessori arriva il turno dei gioielli. E, in particolare, degli orecchini, che devono abbinarsi al vestito, ma anche alla forma del viso. Per questo aspetto leggete: Come scegliere gli orecchini.
Oltre a individuare qual è la dimensione e la forma degli orecchini che si accorda meglio con il vostro viso, dovete focalizzarvi sul tipo di evento o dall’occasione a cui state per partecipare. In generale, gli orecchini che si indossano la sera tendono a essere più formali e sofisticati rispetto a quelli che si indossano durante il giorno. Ecco alcuni tipi di orecchini che potresti considerare per una serata elegante:
1. Orecchini a goccia. Gli orecchini a goccia sono molto eleganti e possono essere realizzati in una varietà di materiali come perle, diamanti, argento o oro. Naturalmente, ci sono anche orecchini a goccia in semplice metallo e pietre sintetiche, come cubic zirconia. Questo tipo di gioiello è un classico, che si abbina facilmente alla scelta dell’abito e può essere l’idea più semplice quando non sapete esattamente se la serata sarà super elegante e formale, oppure normale routine.
2. Orecchini pendenti. Gli orecchini pendenti sono perfetti per abiti senza spalline o scollature a V. Sono quindi una scelta che può essere messa facilmente in relazione al tipo di abito indossato. Anche in questo caso, possono essere realizzati in diversi materiali e colori. Gli orecchini pendenti sono di solito anche più visibili: richiedono quindi un’attenta valutazione nella scelta del colore e delle dimensioni. Per una serata molto formale o una cerimonia meglio optare per orecchini pendenti non troppo grandi. Per una serata in discoteca o una festa con amici vanno bene anche orecchini pendenti più grandi e vivaci.
3. Orecchini a cerchio. Gli orecchini a cerchio sono un classico della gioielleria e si adattano a molti stili di abbigliamento. Potete un paio di orecchini in metallo lucido o dorato per un look sofisticato. Gli orecchini a cerchio possono essere, però, anche una trappola: in questo caso conta molto la dimensione in relazione alla forma del viso e dell’abito. Orecchini a cerchio molto grandi, anni Settanta, sono sconsigliati per cerimonie e serate intime. Meglio optare per una dimensione che non superi la circonferenza di una moneta.
4. Orecchini con pietre preziosi. Gli orecchini con pietre preziose, come diamanti, zaffiri o rubini, sono perfetti per eventi formali come matrimoni, feste di gala o eventi aziendali importanti. È una scelta che vuole sottolineare il vostro ruolo, uno status sociale o, spesso, una scelta azzeccata (almeno dal punto di vista economico) del partner. Da non indossare per serate con amici, occasioni informali, discoteca o un semplice festeggiamento di compleanno: risulterebbero eccessivi.
5. Orecchini di perle. Gli orecchini di perle sono una soluzione eccellente per ogni tipo di occasione. Sono meno indicati, forse, per serate molto movimentate in discoteca o feste in cui prevale il colore, come il Carnevale o Halloween. Per tutte le altre occasioni un paio di orecchini di perle andranno sempre bene. Oltretutto, si abbinano a qualsiasi outfit, anche sportivo.
5 regole per scegliere gli orecchini con perle
Come scegliere gli orecchini di perle? Per decidere, guardate che cosa ha indossato Kate Middleton ♦︎
Da sempre le perle, in particolare gli orecchini, sono una scelta obbligata per regine e principesse. Quando, per esempio, il Principe Louis è stato battezzato, nessuno si è stupito che la madre, la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, indossasse orecchini di perle (assieme a un abito Alexander McQueen color crema). Gli orecchini, se siete curiosi, erano del gioielliere londinese Cassandra Goad e costano 4.360 sterline. Ogni perla presenta un piccolo diamante incastonato, circondato da oro giallo 18 carati. Aspetto divertente: il design di questi orecchini è stato ispirato da grappoli di cavolfiori in un mercato siciliano.
Insomma, questo è solo un esempio. Gli orecchini di perle sono regolarmente indossati nelle occasioni più diverse. C’è chi sceglie le perle e le abbina ai jeans oppure chi, come Kate Middleton, le utilizza come gioiello classico e sempre di moda anche per le occasioni ufficiali, per le serate e le cerimonie. Secondo l’International Gem Society, le perle bianche hanno un legame con l’innocenza e la purezza. In Asia le perle sono considerate un simbolo di divinità e una potenza superiore grazie all’aspetto esterno e alla forma circolare della gemma. Gli orecchini con le perle, però, non sono tutti uguali. Innanzitutto le perle possono avere forme differenti, non necessariamente circolari. E, inoltre, le perle hanno anche colori differenti: dal bianco perlaceo alle sfumature dorate, verdi o grigio scuro.
Come scegliere gli orecchini con perle
1 Scegliete orecchini con perle pendenti, magari a forma di goccia, se avete un viso piuttosto tondo.
2 Meglio orecchini con perle a bottone, oppure cluster come quelli indossati da Kate Middleton, se avete un viso allungato.
3 Il colore delle perle può anche essere abbinato alla tonalità della pelle. Perle bianche o dorate per chi ha la pelle chiara, perle di Tahiti dal colore grigio o con sfumature violacee per chi ha la pelle bruna o scura.
4 Un paio di orecchini di perle può essere indossato in qualsiasi occasione a patto che sia semplice, come quelli a bottone. Orecchini pendenti, magari abbinati a diamanti o altre pietre preziose è meglio se sono riservati alle serate impegnative.
5 Abbinamento con il vestito: le perle bianche sono neutre e si possono accompagnare con qualsiasi outfit. Le perle colorate, invece, sono da considerare a tutti gli effetti come gioielli da coordinare con il colore dell’abito, come una sciarpa o una spilla.
Ancora Reverse per Nanis
Presentata nel 2018, la collezione Dancing in the Rain Reverse di Nanis (ne abbiamo scritto qui) negli anni si è arricchita di nuovi pezzi. Ma senza perdere la sua caratteristica: i gioielli, come suggerisce il nome della collezione, possono essere indossati in due modi differenti, grazie al loro speciale design. I gioielli sono in oro 18 carati e utilizzano diamanti e pietre naturali, come il rubino, l’opale australiano, il topazio blu London, l’ametista, la labradorite, il perdidoto. Ma, al centro di tutto, c’è l’idea della fondatrice del brand, Laura Bicego: uno speciale meccanismo che permette di ruotare i gioielli e di esprimerli così in due modi completamente diversi.
Una opportunità che consente di indossare gioielli che raddoppiano la loro funzione. Collane, orecchini, schiave e anelli utilizzano superfici con pietre sfaccettate da un lato, mentre la superficie opposta è realizzata con pavé. La collezione Dancing in the Rain Reverse ha ottenuto numerosi consensi e l’anello in rubino e pavé di brillanti è esposto nel Museo del Gioiello di Vicenza.
Leda Madera, l’ottone fashion di Giulia Tordini
Giulia Tordini, fondatrice e creative director del marchio milanese Leda Madera, lancia una collezione di gioielli in ottone placcato oro. Sono gioielli dal volume consistente, con linee morbide, che possono suggerire uno stile vagamente retrò. Sono in vendita su diversi negozi online. Leda Madera è un brand milanese che deve molto al mondo della moda, ma punta al lato accessori. Lei, infatti, fa parte di una famiglia specializzata nel settore fashion: il padre, Piero Tordini, ha disegnato scarpe e ora gestisce lo showroom Marcona 3 a Milano. La sorella maggiore, Giorgia, è co-fondatrice dell’etichetta cool-girl The Attico. Quasi inevitabile, insomma, che anche Giulia si occupasse di moda e accessori.
Marchigiana di origine, milanese d’adozione, Giulia Tordini ha frequentato il corso triennale all’Istituto Europeo di Design. La collezione include aggiornamenti della prima collezione Realease 1 e della nuova linea Release 2. Pare siano ispirati alle protagoniste del film Thelma & Louise. Ma, a dire il vero, sembrano più legati allo stile dell’Art Déco, che ha qualche decennio in più delle due scavezzacollo cinematografiche. A proposito, Leda Madera prende il nome dalla nonna, alla quale Giulia Tordini è molto legata.
Colori della primavera per So-Le Studio
So-Le Studio, il brand di gioielli riciclati di Maria Sole Ferragamo ha lanciato la sua nuova collezione SS23. La collezione primaverile si chiama Leggiera, con una variante sulla parola che indica la leggerezza, caratteristica sensazione che accompagna la fine dell’inverno. I modelli So-Le Studio sono proposti in nuovi colori come verde bosco, lime, blu navy metallizzato. Orecchini, bracciali, anelli e collane sono realizzati in ottone rivestito in oro oppure rutenio, smalto, pigmento e sono nickel free. Accanto al metallo la designer utilizza anche elementi in pelle per realizzare bijoux con un volume consistente.
Volevo che questo nuovo lancio sembrasse una passeggiata energizzante nella foresta in una frizzante mattinata che risveglia tutti i sensi. La primavera è quel periodo dell’anno in cui senti la vita sbocciare intorno a te: i germogli degli alberi, il sole che inizia a splendere di più; i miei pezzi sono progettati con questa energia e dinamismo al centro.
Maria Sole Ferragamo
Con Alviero Martini 1A Classe a Rodeo Drive
Se avete programmato un viaggio in California, sappiate che Rodeo Drive è una lunga strada che si trova nel sobborgo di Beverly Hills, conosciuta come una delle più costose del mondo. Si ispira a Rodeo Drive la collezione di Alviero Martini 1A Classe, brand di moda che ha fatto dell’idea di viaggiare la sua principale fonte di ispirazione. I gioielli Rodeo Drive comprendono collane, bracciali, anelli e orecchini realizzati in argento 925 placcato oro, con inserti in pelle con la stampa dell’iconica Geo Map.
Il motivo della mappa è uno dei segni che distinguono la produzione del brand, divenuto famoso per le sue borse con carta geografica impressa. Le collane della collezione terminano con un pendente in argento placcato oro giallo con un link di cubic zirconia e un elemento centrale con grande maglia rettangolare in pelle con stampa Geo Map e il logo 1A Classe inciso (prezzo: 169 euro e 179 euro). Gli stessi elementi compongono i bracciali con catena oppure rigidi (139 euro e 149 euro), anche con placcatura oro rosa. La collezione è composta anche da due anelli e tre modelli di orecchini, sempre con gli stessi materiali.
Gioielli con Botticelli da Freywille
La Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli sono famosi dipinti del Rinascimento italiano. Sono dipinti a tempera su tavola dipinto da Sandro Botticelli tra il 1480 e il 1485 e oggi sono conservati nella Galleria degli Uffizi, a Firenze. Tutti e due i quadri sono tra quelle immagini che sono state riprodotte tantissime volte fino a diventare una specie di icona, come la altrettanto celebre Gioconda di Leonardo da Vinci.
Ora i dipinti di Botticelli sono diventati anche la fonte di ispirazione per una collezione del brand viennese Freywille, che da sempre crea collezioni che hanno come soggetto grandi quadri o lavori di celebri pittori. Le collezioni dedicate a Botticelli sono composte da anelli, orecchini e collane, catene in oro 18 carati a cui è appeso un pendente. La Primavera e la Venere di Botticelli, però, sono appena accennate, forse per una questione di copyright, oppure per scelta artistica. I gioielli sono anch’essi in oro, con vivaci colori di smalto che riprendono alcuni tratti del dipinto.
L’arte dei gioielli di Munnu The Gem Palace
Bracciali, collane e orecchini con sfarzose gemme nel cuore tradizionale dell’India: lo stile dell’impero Mughal nelle collezioni di Munnu The Gem Palace ♦︎
L’India è un paese pieno di fiori. Collane, decorazioni, trecce di fiori si trovano ovunque, non solo nei templi, ma anche per i matrimoni o per occasioni speciali. Così Siddharth Kasliwal, direttore creativo di Munnu The Gem Palace, antico brand indiano di Jaipur, capitale del Rajasthan, utilizza le gemme come fiori, con gioielli che diventano artistici bouquet. Non si tratta di gioielli indiani tradizionali. In effetti, Siddharth Kasliwal passa gran perte del suo tempo a New York e ha assorbito in buona parte lo spirito dell’estetica occidentale.
I gioielli con pietre colorate hanno un design più semplice di quelli legati alla tradizione indiana, più vicini allo stile dei gioielli realizzati in Europa o in Usa. Collane composte da semplici tormaline allineate, uno smeraldo che ha incastonato al suo interno un diamante, orecchini senza fronzoli dalla forma arrotondata: i gioielli di Munnu The Gem Palace piacciono anche in Occidente. D’altra parte, Munnu The Gem Palace è erede di una delle più antiche tradizioni. Basti dire che la famiglia Kasliwal crea gioielli da nove generazioni.
The Gem Palace vanta gioielli che resistono al passare delle mode: alcuni pezzi che risalgono agli inizi della famiglia, ad Agra, sono ancora indossati. Nella società stratificata dell’impero Mughal, le gemme servivano sia come investimento, per accumulare ricchezza, sia come dimostrazione di potere. Per tre secoli gli imperatori Mughal si sono serviti dei gioielli creati dalla famiglia Kasliwal di Agra: pezzi opulenti e stravaganti, veri status symbol. Nelle parole di Munnu, «a quel tempo le persone indossavano più gioielli che vestiti».
I gioiellieri vantavano la padronanza delle tecniche tradizionali indiane, come l’incastonatura Kundan e la smaltatura Meenakari. La storia è continuata con una improvvisa sliding door, quando nel 1725 il maharaja Jai Singh II ha iniziato la costruzione della nuova città di Jaipur, che ancora oggi è la capitale dello Stato indiano del Rajasthan. Non potevano mancare dei gioiellieri. I Kasliwal si sono quindi trasferiti all’interno delle mura del palazzo come gioiellieri della corona. Ancora oggi a Jaipur si trova la casa della famiglia Kasliwal.
Nel Settecento Jaipur ha vissuto un periodo di ricchezza e ha offerto alla famiglia Kasliwal l’opportunità di centralizzare le loro operazioni in una nuova sede fuori dalle mura del palazzo. Molti degli artigiani che prima erano sparsi per la città si sono così riuniti sotto lo stesso tetto: il Gem Palace.
La conquista britannica dell’India non ha rallentato il lavoro dei gioiellieri. Nel 1923 a Jaipur è stato aperto l’iconico negozio Gem Palace, che ancora accoglie chi cerca i gioielli pregiati della Maison. L’offerta di gioielli è particolarmente ricca. La lavorazione avviene nei laboratori attigui. I gioielli di Munnu The Gem Palace sono stati al centro di diverse mostre in Occidente, come quella alla Somerset House di Londra, con circa 250 pezzi di gioielleria, oppure per il Met a New York, dove Munnu e suo figlio Siddharth hanno aperto uno studio privato e uno showroom in una residenza nel cuore della città. Ma la storia non è ancora finita.
Le coincidenze di Maria Marchegiani
I gioielli di Maria Marchegiani: lavori che sbocciano nella piccola città di Jesi.
Ci sono gioielli che non nascono a Parigi, e nemmeno a Milano, Valenza o Vicenza. Ci sono gioielli che, invece, nascono in una città d’Italia che non è famosa per le sue boutique. Eppure a Jesi, piccola città della regione Marche, opera con adeguata convinzione la creatrice e designer Maria Marchegiani. Per coincidenza, come per altri designer, il suo background è di tipo artistico: ha iniziato con realizzare scenografie per il teatro, dipingere quadri, restaurare dipinti antichi, lavorare il ferro, la ceramica. Nel suo curriculum vanta, tra l’altro, il diploma nella scuola dello scultore Arnaldo Pomodoro con il progetto Iris, un gioiello-scultura antropologico e contemporaneo.
Si converte, poi, all’arte orafa: inizia la sua attività nel 2004, quando apre lo studio di design e laboratorio Arte Orafa Marchegiani nella storica Via degli Orefici che, altra coincidenza, è il luogo dove ha lavorato Lucagnolo, un allievo di Benvenuto Cellini. Con questo santo patrono in zona, Maria Marchegiani utilizza argento, oro, gemme preziose e semipreziose, con leghe metalliche che sono create interamente all’interno del laboratorio, anche con particolari colorazioni. I motivi di ispirazione sono i più diversi: dalla natura alle opere dell’uomo. Sono idee astratte più che modelli reali. Ma realizza anche gioielli su misura.
La visione crativa di Kimy Gringoire Jewelry
I gioielli della designer belga Kimy Gringoire Lejeune e del suo brand Kimy Gringoire Jewelry ♦
Si chiama Kimy Gringoire Lejeune e ha fondato il brand Kimy Gringoire Jewelry. Kim Hye Mee è una designer di origine asiatica, ma è naturalizzata belga: ha sposato un tatuatore, Alex Lejeune. Fedi nuziali e croci sono state il primo passo nella gioielleria.
Poi, ha allargato il campo, con uno stile eclettico e controcorrente, che comprende gioielli come le manette (d’oro rosa), che si aprono premendo un diamante. Ce ne sono di due misure diverse, per lui e per lei. Boucle Diamant è un orecchino in oro rosa che si può trasformare in auricolare minimalista tempestato di diamanti. Ora propone orecchini One Swing, con cerchi che si indossano in modo inusuale. Oppure un anello con una doppia evoluzione in oro rosa, che abbraccia le dita e termina con due piccoli globi tempestati di diamanti. Innovativi anche gli orecchini che si appoggiano sopra l’orecchio (sperando che non cadano?). In generale, i gioielli hanno un design molto minimal, ma anche con idee nuove. Se vi piace la gioielleria di atmosfera nordica i gioielli di Kim Hye Mee potrebbero fare al caso vostro.
Geocube in verde e rosa
Sfumature al cubo per Coeur de Lion, brand tedesco che coraggiosamente propone un tipo di bijoux completamente diverso dal solito. Come abbiamo già raccontato qui il filo conduttore della Maison, distribuita in tutta Europa, è infatti la forma cubica, con elementi che sono utilizzati per formare collane, bracciali e orecchini. La collezione Geocube, che da anni rinnova i bijoux composti con questo motivo geometrico, presenta ora due nuove sfumature, adatte alla bella stagione.
Collier, bracciali semirigidi e orecchini sono ora disponibili in il verde nelle sue diverse sfumature. Le gemme di taglio cubico utilizzate sono occhio di tigre sintetico, avventurina verde, amazzonite, howlite (un minerale della classe dei borati: il suo nome deriva da quello del suo scopritore) e nefrite, una pietra spesso confusa con la giada. Ecco i prezzi: collier (229 euro), orecchini pendenti (69 euro) e bracciale (119 euro). Oltre al verde Geocube presenta anche la sfumatura rosa, con avventurina, quarzo rosa o cristalli.
Amore prezioso per Leo Pizzo
Amore è una parola italiana conosciuta in tutto il mondo, al pari di altri termini popolari come mamma o, se preferite, pizza. L’amore è universale, non ha confini, non ha età, non ha colori. Ma ha una forma riconosciuta da tutti, il cuore. L’organo che serve a far circolare il sangue nelle vene è anche quello che batte più in fretta quando le emozioni travolgono la mente. Leo Pizzo, maison italiana di Valenza, queste cose le sa benissimo e per questo ha concepito la collezione Amore, che utilizza la eterna silhouette del cuore per simboleggiare la passione di coppia.
La collezione Amore è realizzata in oro e utilizza anche diamanti taglio brillante accostati a pietre preziose come gli zaffiri rosa per completare pavé che ricoprono interamente la superficie del gioiello. I cuori sono leggermente bombati, con un volume che contribuisce a rendere visibile la tridimensionalità del gioiello. La collezione Amore comprende anelli, orecchini e pendenti legati a una doppia catena in oro bianco.
I grattacieli alle orecchie di Deborah Pagani
Deborah Pagani disegna accessori per capelli, come le spille utilizzate per raggruppare le chiome in trecce o avvilupparle dietro la nuca. Ma punta anche su gioielli moderni, lunghi, sottili, veloci. Gioielli lussuosi, in oro e diamanti, con orecchini che ricordano i grattacieli di New York, dove vive la designer. Un’idea coerente con la passione di Deborah Pagani, newyorkese con origini italiane, per l’Art Dèco. E, se ci pensate bene, nella città americana sono tanti i palazzi e i grattacieli con un’architettura che si ispira a quello stile.
Ma anche la passione per i gioielli destinati ai capelli ha una storia: Deborah Pagani ha iniziato la sua carriera come esperta di acconciature alla fine degli anni Novanta, lavorando al fianco di maestri come John Sahag, Oribe Canales e Rita Hazan. La gioielleria è arrivata dopo che gli amici hanno ammirato i pezzi che lei aveva creato per se stessa. La designer ha debuttato con una sua collezione di gioielli déco-rock a Parigi nel 2007, ed è stato subito un successo.
Il lusso va a Vela con Gismondi 1754
La storica Maison Gismondi 1754 ha sede a Genova, città marinara. Massimo Gismondi, Ceo e mente dell’azienda, ama il mare. Due aspetti che presentano la nuova collezione del brand italiano, mostrata a Vicenzaoro, che si chiama Vela. Come per le barche spinte dal vento, anche la collezione Vela si presenta con due caratteristiche: è pratica, semplice da indossare e da abbinare, ma è anche elegante. Lo stile e i volumi dei gioielli si ispirano ai singoli elementi che caratterizzano le barche a vela, come la chiusura a moschettone, ma anche alle curve di funi e cordami utilizzati per equipaggiare le imbarcazioni. La collezione Vela mantiene lo stile di Gismondi 1754, con superfici in oro rosa e i diamanti, ed è composta da da bracciali, anelli, orecchini e collane.
Il mare da sempre è mia fonte di ispirazione. Ci sono nato e per me è fondamentale guardarlo ogni volta che posso viverlo anche in modo attivo. Una uscita in barca a vela, con lo sguardo all’infinito è anche occasione per riflettere sulle piccole cose.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754
Beyoncé show con Messika
Beyoncé show con Messika. Dopo quattro anni di assenza la cantante ha fatto il suo grande ritorno a Dubai per un concerto privato, organizzato per l’inaugurazione dell’Atlantis The Royal Hotel. Per l’occasione Beyoncé ha indossato un vestito dorato con ampia scollatura e orecchini di alta gioielleria asimmetrici Messika personalizzati, disegnati appositamente da Valérie Messika per il ritorno sul palco di Beyoncé, il suo primo del genere in Medio Oriente. Gli orecchini sono composti da quattro diamanti eccezionali, di cui uno a goccia di 17 carati, un secondo di 10 carati, un terzo di 7 carati e un ovale di 18,88 carati, per un totale di circa 57 carati di diamanti .
Gli orecchini chandelier sono uno stile molto apprezzato dalla cantante. Con questo in mente, Valérie Messika ha creato questi orecchini unici nel loro genere. La Maison parigina è molto attiva sul fronte delle celebrity e i suoi gioielli sfilano spesso indossati da attrici e modelle sui red carpet degli eventi più importanti.
Il sogno americano di Mateo
Il sogno americano applicato alla gioielleria. È la storia di Matthew Harris, nato e cresciuto a Montego Bay, in Giamaica. Figlio di una sarta. E, nel 2009, fondatore del brand Mateo a New York. Negli Usa è arrivato all’età di 16 anni per frequentare il college. Ma la sua passione erano (e restano ancora) i gioielli. Matthew è un designer autodidatta, e per questo in gioventù ha trascorso gran parte del suo tempo nel distretto della gioielleria della Grande Mela per imparare la tecnica. Una volta acquisite le capacità, ha deciso di fare da solo.
Fondato il suo brand, all’inizio si è concentrato sui gioielli da uomo. Poi, ha allargato la sua produzione al mondo femminile. I suoi gioielli utilizzano oro 14 carati, scelta che consente di tenere i prezzi ancorati in basso, ma anche diamanti, perle e pietre semi preziose, come il quarzo nelle sue varie forme, oppure topazio, malachite e acquamarina. Ha aperto la sua boutique nel cuore della città, a SoHo, nel dicembre 2016. Le strade della Giamaica sono sempre più lontane.
I diamanti easy di Jessica McCormack
Il lungo viaggio di Jessica McCormack: il mondo attraverso nuovi gioielli speciali ♦
Come si dice gioielleria in Nuova Zelanda? Si dice Jessica McCormack. La designer è cresciuta tra i verdi spazi del Paese agli antipodi dell’Europa, ma tra i tesori e curiosità della casa d’aste di suo padre. Facile, quindi, innamorarsi dei gioielli. La molla è scatta dopo un anno passato nel dipartimento gioielleria di Sotheby’s, a Londra. Nella capitale britannica, che è anche una delle capitali del gioiello, Jessica si è associata con Michael Rosenfeld, collezionista di diamanti, e Rachel Slack, donna d’affari che fa parte della famiglia Oppenheimer, nome che è quasi sinonimo di pietre preziose. Oltre alla passione per i diamanti, i tre hanno in comune anche l’amore per le cose belle, nel segno della classica tradizione che solo Londra può ispirare.
Sono gioielli dalla forma classica, ma non solo. Fanno un ampio utilizzo di diamanti, ma non solo. E sono spesso molto costosi, ma non solo. Certo, i gioielli di Jessica McCormack sono molto eleganti e dì alta gamma, ma la designer li vede bene anche abbinati a un paio di jeans e a una maglietta bianca.
Poesia Gioielli con Innamorata per San Valentino
Quale poesia è più bella dell’amore? È, quindi, naturale che Poesia Gioielli, brand di Crieri, dedichi una collezione alla festa dell’amore, cioè San Valentino. Coerentemente, la collezione si chiama Innamorata. La nuova linea di gioielli si compone di una serie di tre anelli e orecchini mini-hoop ispirati alla immortale forma del cuore. Sono gioielli semplici e preziosi. Il cuore al centro di tutti i gioielli è creato con l’utilizzo di rodolite naturale, una pietra della famiglia dei granati dal colore rosa intenso tendente al rosso. La pietra centrale è affiancata dai diamanti bianchi in un gioco di asimmetrie che sono la caratteristica della collezione.
Gli anelli con il cuore diventano una versione del classico solitario con diamante. Il gioiello è proposto in diverse versioni: semplice, con un paio di diamanti che affiancano la pietra a cuore, oppure con brillanti incastonati lungo il bordo della banda d’oro. E c’è anche un anello doppio, con due cerchi affiancati, di cui uno liscio e uno con diamanti. L’oro è proposto nelle tre versioni giallo, bianco e rosa. Anche gli orecchini a cerchio riprendono lo stesso stile degli anelli.