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Tornano i gioielli scultura di Carrera y Carrera

Origen, cioè ritorno alle origini. È il nome di una delle nuovo collezioni di Carrera y Carrera, il più grande marchio della gioielleria spagnola tornato a giocare a tutto campo dopo una breve parentesi. Il nome della collezione è significativo. La collezione segue lo stile della casa: molto ricco, con la intenzione di gareggiare con il mondo della scultura, tra animali esotici, interpretati con realismo, assieme a elementi ornamentali e architettonici. Anche l’uso del bassorilievo e la combinazione lucido e opaco è tra i tratti distintivi di Carrera y Carrera. Tanti dei gioielli di Carrera y Carrera, infatti, sono piccole opere di oreficeria naturalistica, con statuette, animali e piante che sembrano uscite da un laboratorio del periodo barocco. Come un’altra delle novità, la collezione My Angel: segue la stessa direzione, con una mini scultura di angioletto d’oro abbinata alle lettere dell’alfabeto.

Orecchini della collezione Origen in oro giallo, diamanti e diopsiti
Orecchini della collezione Origen in oro giallo, diamanti e diopsiti

D’altra parte, la tradizione orafa della Spagna del Settecento è ancora viva. Certo, Saturio Esteban Carrera, giovane emigrato a Madrid a fine Ottocento, dove ha aperto una piccola azienda di gioielli chiamata Barrio de las Letras, non se lo sarebbe mai immaginato. Invece, i gioielli della Maison della capitale spagnola sono stati indossati da reali (la tiara per la regina del Belgio, nel 1960) o esposti nei musei, come il Sogno di Icaro, scelto dal museo del Cremlino.

Mistral Mini Ring in oro bianco, diamanti e tanzanite
Mistral Mini Ring in oro bianco, diamanti e tanzanite
Collezione My Angel, pendente in oro bianco e giallo, diamanti
Collezione My Angel, pendente in oro bianco e giallo, diamanti
Secret ring, chiuso. In oro bianco e giallo, diamanti
Secret ring, chiuso. In oro bianco e giallo, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Secret ring, aperto. All'interno si scorgono le figure ispirate all'amore segreto di Romeo e Giulietta
Secret ring, aperto. All’interno si scorgono le figure ispirate all’amore segreto di Romeo e Giulietta. Copyright: gioiellis.com
Bracciale Shanghai in oro giallo e diamanti.  Copyright: gioiellis.com
Bracciale Shanghai in oro giallo e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Il semplice successo di Maman et Sophie

Si chiama Maman et Sophie ma, nonostante il nome francese, è un brand di gioielli italiano, fiorentino per la precisione. Ed è anche un fenomeno: in pochi anni è diventato un marchio tra i più richiesti in Italia, grazie alla formula adottata. I gioielli hanno prezzi molto accessibili (dai 50 ai 600 euro in media), lo stile è molto semplice e immediato, l’indossabilità è garantita. I gioielli sono anche venduti online e aver puntato subito sull’e-commerce è stata una delle chiavi del successo del brand.

Anello Mon Coeur in oro rosa 18 carati e rubini
Anello Mon Coeur in oro rosa 18 carati e rubini

L’idea di Maman et Sophie è della designer fiorentina Elisabetta Carletti, che ha fondato l’azienda di gioielli con l’aiuto del marito e socio della Maison, Federico Lastrucci, scomparso nel 2019. L’avventura di Maman e Sophie è iniziata nel 2008, quando Elisabetta Carletti ha deciso di lasciare la professione di avvocato avviata in un grande studio di Firenze. La nascita della prima figlia, Sofia, le ha lasciato tempo per riflettere: ha iniziato a disegnare gioielli, la sua passione, e a realizzare i primi prototipi in argento placcato oro rosa. Il nome dell’azienda, Maman et Sophie, è la fotografia di quel periodo. E la formula scelta, gioielli semplici, a prezzo ridotto, con stile light e minimal, ha avuto successo.

Bracciale Etoile in oro rosa, zaffiri, smeraldi, rubini
Bracciale Etoile in oro rosa, zaffiri, smeraldi, rubini
Bracciale in oro giallo, granato rosso
Bracciale in oro giallo, granato rosso
Girocollo in oro rosa 18 carati
Girocollo in oro rosa 18 carati
Orecchino in oro giallo 18 carati con topazio azzurro
Orecchino in oro giallo 18 carati con topazio azzurro
Orecchino Angel in oro giallo 18 carati e topazio azzurro
Orecchino Angel in oro giallo 18 carati e topazio azzurro

I tesori di Salvatore Como Gioielli

Salvatore Como Gioielli, il virtuosismo della scuola di Valenza.

Salvatore Como Gioielli è un’azienda artigiana di gioielleria creata da Salvatore Scibetta. Orafo, gioielliere, designer, dopo aver lavorato per aziende come Santagostino, Crova e Cantamessa, Scibetta ha deciso di mettersi in proprio nel 2007. Anche se si chiama con il nome di una città lombarda, Salvatore Como Gioielli ha sede a Valenza, nel distretto italiano della gioielleria di lusso. Da subito Scibetta ha messo a frutto l’esperienza accumulata per disegnare e produrre pezzi unici di altissima qualità. Ma in gran parte la produzione è verso altri brand, che richiedono l’abilità e l’esperienza di Como Gioielli.

Como Gioielli, aneli polpo e orecchini palla, in oro e zaffiri
Como Gioielli, aneli polpo e orecchini palla, in oro e zaffiri

Per esempio, l’azienda è capace di produrre pezzi come la collana smeraldi in oro bianco 18 carati, con pietre naturali per 43 carati, orecchini smeraldi in oro bianco 18 carati, la collezione Margherita, con un anello multimisura adattabile in oro bianco 18 carati, diamanti, smeraldi, rubini e zaffiri naturali. Infine, un bracciale schiava in oro rosso 18 carati con diamanti bianchi naturali per 22 carati. Oppure la serie di gioielli ispirati al mondo marino, con polipi e stelle in oro, diamanti e zaffiri: un lavoro che solo le Maison più abili riescono a produrre.

Anello Fucsia
Anello Fucsia
Orecchini Palla
Orecchini Palla
Anello a forma di polipo in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Anello a forma di polipo in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano. Sottobracciale intercambiabile in pelle di galuchat
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano. Sottobracciale intercambiabile in pelle di galuchat

Come evitare le allergie da nichel

Avete mai trovato dei segni sulla pelle dove avete indossato anelli, collane oppure orecchini? Potrebbero essere stati causati dalla allergia al nichel. Ecco che cosa dovete fare per evitare l’allergia al nichel ♦
Ricevere in regalo un bellissimo anello e non poterlo indossare: la colpa è dell’allergia. Succede spesso che un gioiello, magari il preferito, si riveli un nemico della pelle. La causa più comune è la dermatite da nichel, chiamata anche dermatite da contatto, allergia al nichel. Il problema può insorgere in qualsiasi momento e a qualsiasi età. Anche gioielli che fino a quel momento non hanno mai causato irritazioni, possono all’improvviso rivelarsi nocivi. Ogni singolo corpo umano reagisce in modo diverso al nichel a seconda della tolleranza e del livello di sensibilità. Tra l’altro, esistono rari casi in cui l’allergia si manifesta anche indossando gioielli d’oro o d’argento: ma la causa più frequente è, anche in questo caso, il contenuto di nichel presente nei bijoux. L’oro puro e l’argento sono metalli troppo morbidi per essere trasformati in montature. Il nichel è stato spesso aggiunto, come zinco e rame, per rendere oro e argento più resistenti e permettere di dare la forma desiderata. Inoltre, il nichel dona un effetto di brillantezza. Zinco e rame non danneggiano la pelle, che è invece sempre più al nichel.

Saranno gioielli a prova di dermatite?
Saranno gioielli a prova di dermatite?

I metalli pericolosi. Tenete conto che l’oro 14 carati o 18 carati contiene una maggiore quantità di metalli diversi rispetto all’oro a 24 carati, l’unico completamente puro. Insomma, più l’oro è puro, meno allergie provoca. Il nichel è utilizzato in gioielleria anche in lega con platino e oro bianco. Ma i gioielli in platino sono piuttosto costosi e, statisticamente, si rilevano meno casi di allergie, dato che sono più rari. Inoltre, platino e oro bianco sono spesso rinforzati anche con il palladio, un metallo che non causa allergie. È però più costoso.

Bancarella di bijoux
Bancarella di bijoux

Spesso l’allergia è provocata dal contatto del metallo con lo strato più sensibile della pelle, come per il foro nel naso o all’orecchio. Il nichel penetra attraverso la pelle fino al flusso sanguigno del corpo. A questo punto le cellule reagiscono al nichel. Un’altra causa che può fare insorgere l’allergia è il sudore. Quando fa caldo e i gioielli sono indossati a lungo, la pelle suda. La traspirazione entra in contatto con il metallo dei gioielli, scioglie il nichel, e forma sali di nichel. Il sale reagisce a contatto con la pelle e provoca l’allergia. È opinione comune che le donne soffrano di più rispetto agli uomini, ma il numero di uomini che indossa gioielli è di gran lunga inferiore.

L'attrice e modella Kendall Jenner su Instagram con un enorme anello al naso
L’attrice e modella Kendall Jenner su Instagram con un enorme anello al naso

I sintomi. L’allergia da nichel può provocare una perdita di sangue, oppure un rigonfiamento e la produzione di pus. Nella maggior parte dei casi, invece, si prova un costante prurito o bruciore attorno alla zona dove la pelle è stata a contatto diretto con il gioiello. Più di rado chi è allergico trova una colorazione blu al loro dito dopo aver tolto un anello, oppure eruzioni cutanee o macchie rosse sulla pelle. Chi soffre di allergia al nichel finisce per indossare solo gioielli in acciaio inox. In realtà, anche questo metallo contiene nichel, ma non lo lascia anche come è tenuto ermeticamente, viene raramente in contatto diretto con la pelle.

Orecchini di metallo con lega di nickel indossati
Orecchini di metallo con lega di nickel indossati

Un altro nemico sono le tracce di acqua e sapone sotto i gioielli. I detergenti rompono lo scudo protettivo della pelle e permettono al nichel per entrare in contatto diretto con gli strati più profondi. Orecchini e anelli hanno maggiori probabilità di trattenere gocce d’acqua dopo un bagno. Togliersi i gioielli prima di lavarsi è una precauzione utile, specialmente quando si fanno lavori domestici e le mani vengono lavate innumerevoli volte. Detergenti o altri prodotti per la pulizia che finiscono sotto un anello possono provocare allergia. Purtroppo, cure non ce ne sono: i dermatologi offrono alcuni trattamenti medici, ma di solito sono efficaci solo per breve termine. Dopo qualche tempo, indipendentemente dal trattamento l’allergia riappare.

Dermatite da anello
Dermatite da anello

Come evitare l’allergia. Se proprio non volete farlo, oppure vi dimenticate di togliere gli anelli, passate all’interno del gioiello uno strato di smalto per unghie trasparente: può servire a evitare il contatto diretto con il metallo. Un’altra precauzione per evitare allergie può essere applicare borotalco prima di indossare i gioielli: in questo modo si evita l’umidità. Inoltre, chi teme una reazione allergica deve stare attenta a non indossare orecchini stretti, anelli o catene: se l’aria passa attraverso il gioiello è meno facile che il contatto con la pelle provochi una reazione. Alternare i gioielli più spesso riduce il rischio. Infine, ricordatevi di mantenere i gioielli puliti e asciutti. Chi è molto sensibile al nichel può scegliere gioielli laccati, oppure placcato con palladio.
Volete sapere che cos’è il nichel?
Pare il nome originario di questo metallo, nickel, derivi dalla parola svedese Nickel, diminutivo di un nome proprio, Nicolaus. E nella tradizione del Paese nordico Nicolaus era un nome affibbiato alle persone di scarso valore, ma anche ai folletti. Ma il metallo non c’entra con il mondo magico di Henry Potter. Il nichel, o nickel, è un metallo che si usava già nell’età del bronzo, oltre 3500 anni fa, in Medio Oriente e in Cina. In Occidente il nichel è entrato nell’uso comune a metà del Settecento, quando il barone Axel Frederik Cronstedt, tentando di estrarre rame da un minerale, la niccolite, ha ottenuto un metallo bianco che ha chiamato nichel, nome che deriva dal tedesco Kupfernickel, cioè falso rame, o da nickel (folletto, diavoletto in tedesco).

La moneta di nickel da 5 centesimi di dollaro con Thomas Jefferson
La moneta di nickel (al 25%) da 5 centesimi di dollaro con Thomas Jefferson

Perché si usa?
Il nichel è un metallo bianco, argenteo. Fa parte al gruppo del ferro ed è quindi duro, ma anche malleabile, facile da lavorare. Anche in oreficeria è apprezzato per le proprietà che conferisce quando è in lega con oro, platino o argento, soprattutto perché conferisce robustezza ed è resistente alla corrosione.

Il nichel, oltre a essere presente in molte leghe di gioielleria assieme all’oro, è utilizzato in una vasta gamma di prodotti. Quindi, se avete segni di allergia sulle mani, forse non è colpa dei vostri orecchini, ma di posate, orologi, forbici, accendini, cellulari, maniglie e persino le monete. E se avete segni sul collo non è detto che la causa sia la collana, ma forse di occhiali, cibo e pentole…

Una moneta da 5 centesimi: contiene nickel
Una moneta da 5 centesimi: contiene nickel

La prima cosa da fare, insomma, è verificare con quali metalli venite in contatto spesso.

Ma, attenzione: forse non sapete che il nichel può essere nascosto anche nei cosmetici, nei prodotti di igiene personale (come tinture per capelli, dentifrici, shampoo, smalti). In questo caso la caccia la nichel è più facile. Leggete bene l’etichetta: la presenza di nichel deve essere dichiarata dall’azienda produttrice, anche se magari la trovate scritta con caratteri minuscoli. Finito? No: chi è davvero molto allergico rischia anche a tavola. Alcuni alimenti, infatti, contengono naturalmente nichel, anche se in quantità davvero minime. In ogni caso, se la vostra allergia non scompare, eliminate questi alimenti.

Insalata
Insalata

Ecco gli alimenti proibiti:

mirtilli, avena, grano saraceno, noci e nocciole, broccoli, patate, lievito in polvere, albicocche, cavoli, spinaci, arachidi, carote, pomodori, ostriche, fichi, cipolle, asparagi, lenticchie, farina di grano intero, fagioli, liquirizia, pere cotte e crude, funghi, mais, lattuga, piselli, mandorle, tè, aragosta, margarina, cacao e cioccolato, avocado.

Mirtilli
Mirtilli: buoni, ma…

Per fortuna, secondo gli esperti, solo meno del 20% delle allergie da nichel è causata o peggiorata dal cibo. Ma se questo fosse il caso dovete eliminare del tutto questi alimenti per almeno un mese o un mese e mezzo prima di vedere una differenza. In ogni caso, niente paura, non rischiate di morire di fame.

Ecco alcuni alimenti senza nichel:

radicchio, indivia, songino (valeriana), finocchi, melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli, barbabietole, anguria, melone, agrumi, pesche, banane, fragole, uva, latte e latticini, farina 00, riso, carne, pesce (ma non cozze, vongole, ricci di mare e crostacei), lievito di birra.

Ottimi peperoni
Ottimi peperoni

Ultimi consigli se soffrite di allergia da nichel:

    • Quando aprite il rubinetto fate scorrere l’acqua per qualche minuto per eliminare eventuali tracce di nichel rilasciate dai tubi.
    • Se cucinate una torta, per lievitare usate il bicarbonato al posto del lievito in polvere.
    • Scegliete pentole in pirex, vetro, alluminio, ceramica non smaltata, silargan, teflon. Questo tipo di stoviglie evitano il rilascio del nichel dalle posate o altri utensili che utilizzate.

Che cosa fare se gli orecchini provocano allergia

È successo di nuovo: quegli orecchini che vi piacciono tanto hanno provocato una reazione allergica. Purtroppo non siete le sole: circa il 20% delle donne soffre di allergie ad alcuni metalli e gli orecchini sono uno dei peggiori nemici. Il lobo dell’orecchio, infatti, è una parte molto delicata del corpo. La reazione allergica al nichel, la dermatite da contatto, è la risposta immunitaria del corpo verso qualcosa che ritiene sia nocivo, proprio come avviene per combattere un batterio o un virus.

Orecchini Lolli Bijoux indossati
Orecchini Lolli Bijoux indossati

I sintomi allergici provocati dal contatto con il metallo compaiono di solito da 24 a 48 ore dopo aver indossato gli orecchini. Il fastidio consiste in prurito, arrossamento, gonfiore, sensazione di calore e, per chi è molto sensibile, anche pelle secca e vesciche. La cattiva notizia è che sono rarissimi i metalli che sono a prova di allergia. Di solito chi soffre di queste allergie sceglie orecchini ipoallergenici. Ma la verità è che non sempre è una buona idea. Che cosa fare se si scatena una reazione allergica? Consultare un medico è sempre l’idea migliore. Probabilmente, un dermatologo prescriverà rimedi come antistaminici orali e cortisone per ridurre l’infiammazione. Se, però, l’allergia è lieve, basta non indossare i gioielli e, nel caso, utilizzare una crema lenitiva.

Che cosa fare se si scatena una reazione allergica? Consultare un medico è sempre l’idea migliore.
Che cosa fare se si scatena una reazione allergica? Consultare un medico è sempre l’idea migliore.

La parola ipoallergenici, infatti, non significa che siano immuni dal causare reazioni allergiche. Il termine ipoallergenico significa solo che gli orecchini hanno meno probabilità di provocare un’allergia, non che siano garantiti al 100%. Di solito gli orecchini ipoallergenici funzionano per la maggior parte delle donne. Ma non vanno bene proprio per tutte: c’è chi è più sfortunata.

I metalli che provocano allergie

Il nichel è l’imputato numero uno. Questo metallo è stato utilizzato a lungo in lega con l’oro per rendere il metallo giallo più resistente e attenuarne il colore originale, fino a farlo diventare bianco, ed è la principale fonte di intolleranza per chi ha una pelle sensibile. Ma il nichel non è l’unico metallo a provocare allergie. Il nichel è utilizzato nell’oro giallo. Ma anche l’oro rosa può provocare allergie a chi non tollera il rame, metallo utilizzato in lega per la tonalità rosata. Attenzione ai carati: se l’oro a 18 carati, il migliore, significa che comunque che il 25% del vostro gioiello è composto da altri metalli, che potrebbero provocare allergie. Se, poi, ha 14 carati, significa che quasi la metà del metallo non è oro.

Orecchini indossati
Orecchini indossati

Purtroppo, anche se viene proposto sempre come materiale ipoallergenico, anche l’acciaio può causare allergie (anche se di solito è proposto con l’aggiunta della parola chirurgico, che dovrebbe rassicurare chi lo utilizza). L’acciaio, infatti, può contenere tracce di nichel e ferro e può causare una reazione a chi ha la pelle ipersensibile. Se siete allergiche al rame, fate attenzione all’ottone. Questa lega è composta, infatti, di rame e zinco. Spesso i gioielli placcati oro sono in ottone. Se vi svegliate con i lobi delle orecchie verdi, sappiate che probabilmente avete indossato orecchini composti con ottone.

Fate attenzione anche agli orecchini placcati. La placcatura di solito consente di mantenere bassi i prezzi del gioiello, ma è una barriera molto sottile, spesso non supera pochi millesimi di millimetro, in pratica lo spessore equivale a un decimo di un capello. Basta poco per corrodere o graffiare questa superficie. Se soffrite di allergie al metallo, una placcatura potrebbe non essere sufficiente per evitare la reazione ai vostri lobi.

Orecchini in titanio verde e diamanti di Jacob & Co
Orecchini in titanio verde e diamanti di Jacob & Co

I metalli buoni

Ci sono metalli che al 99% sono tollerati anche dalle orecchie più sensibili. Un metallo ipoallergenico è il platino, prezioso e ancora più robusto dell’oro. Anche il titanio è a basso rischio allergie. Un altro metallo che non provoca allergie, ma è molto raro che sia impiegato in gioielleria, è il tantalio. È resistente ed estremamente resistente alla corrosione. C’è chi propone fedi nuziali di tantalio.

Orecchino indossato
Orecchino indossato

Come trasformare gli orecchini che provocano allergie

Se avete degli orecchini a cui non potete rinunciare, l’idea migliore è portarli da un gioielliere per sostituire la parte metallica a contatto con le orecchie con un materiale ipoallergenico, un metallo buono insomma. Potete anche tentare una soluzione più semplice: splalmare sui perni dello smalto per unghie trasparente. Lo smalto crea una barriera tra il nichel e i vostri preziosi lobi. Bisogna però ricordarsi che questa operazione va ripetuta dopo aver indossato gli orecchini.

Orecchini della collezione I Am indossati
Orecchini della collezione I Am indossati

Cannabis e gioielli, la strana coppia

Lo ha scritto anche il New York Times: il mondo della gioielleria e dell’alta gioielleria ha scoperto una nuova pianta a cui ispirarsi. Dopo il fiore di loto, le rose, le margherite e la innocente calla, il nuovo vegetale a suscitare interesse è la cannabis. Sì, la pianta che, opportunamente potata e seccata si trasforma in marijuana.

Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi
Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi

Da anni sono in vendita bijoux a poco prezzo che riproducono le foglie di cannabis. Sono venduti a un pubblico di giovani alternativi e sono piuttosto semplici. Ora, però, anche il mondo dell’alta gioielleria ha deciso che le foglie di marijuana sono un soggetto da trasformare in gioielli. Anche in seguito alla decisione di alcuni Paesi, come il Canada o la California, di liberalizzare il consumo di cannabis. Bulgari, per esempio, ha di recente presentato una collezione, Wild Pop, in cui compaiono anche pezzi che riproducono le foglie di marijuana, come una collana con diamanti e smeraldi. Una provocazione? Forse. Ma calcolata. In California Daniela Villegas ha proposto una serie di collane con ciondoli a forma di pipe per fumare l’erba, con oro, tormalina, prehnite e topazi.

Daniela Villegas, collana con pendente vaporizzatore di cannabis, oro, diamanti, tormalina, lapislazzuli
Daniela Villegas, collana con pendente vaporizzatore di cannabis, oro, diamanti, tormalina, lapislazzuli

Sempre in California abita un’altra designer che ha aggiunto le foglie di marijuana alla sua collezione Sweet Leaf, Jacquie Aiche. Un po’ più legato al mondo alternativo, ma di lusso, è il Sapphire Collective di Los Angeles, che ha creato la collezione Stoned (parola che in inglese indica chi ha appena fumato marijuana) con collane e pendenti in oro 18 carati con zaffiri che hanno la forma di spinelli, indossati da una modella che fuma vistosamente.

Brent Neale Winston ha deciso di portare al Couture di Las Vegas le sue creazioni in oro, diamanti e malachite
Brent Neale Winston ha deciso di portare al Couture di Las Vegas le sue creazioni in oro, diamanti e malachite

Nikki Erwin del marchio Established ha invece creato un paio di orecchini di diamanti e un braccialetto coordinato con una serie di foglie di cannabis, che spesso sono scambiate per innocenti stelle. E Brent Neale Winston ha deciso di portare al Couture di Las Vegas le sue creazioni in oro, diamanti e malachite. Una pietra che è perfetta per i suoi gioielli con la forma di foglie di marijuana.

Orecchino di Jacquie Aiche in oro e diamanti
Orecchino di Jacquie Aiche in oro e diamanti
Un braccialetto d'oro con foglie di cannabis, spesso scambiato per stelle, di Established
Un braccialetto d’oro con foglie di cannabis, spesso scambiato per stelle, di Established
Le collane della collezioen Stoned di Sapphire Collective
Le collane della collezione Stoned di Sapphire Collective
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, diamanti
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, diamanti
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, zaffiri, tormalina
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, zaffiri, tormalina

Ana Khouri, fantasia al potere

Fantasia brasiliana, concretezza americana: ecco perché piacciono i gioielli di Ana Khouri ♦

Ana Khouri, nata a San Paolo, residente a New York, cittadina del design. Il Brasile è da decenni una fucina da cui escono gioiellieri di qualità globale. E Ana Khouri, figlia di un ingegnere e una pianista, ha saputo unire la grazia della musica con il rigore della matematica. Il risultato è un misto di fantasia e semplicità, ma di lusso. I suoi gioielli sono stati indossati da Emma Stone, Lupita Nyong’o, Liberty Ross, Rihanna, Isabeli Fontana, Emma Watson, Alicia Vikander, Miley Cyrus, Lady Gaga, Michelle Obama, Glenn Close, Sara Paulson, Karlie Kloss, Claire Foy, Emily Blunt e Jennifer Lawrence.

Phillipa Diamond ring
Phillipa Diamond ring

Dato, inoltre, che la designer ha studiato scultura alla Fundação Armando Alvares Penteado della sua città natale, anche le forme semplici dei suoi gioielli sono estremamente tridimensionali. Mai piatte, insomma, nonostante la ricerca di forme essenziali. A New York la giovane e intraprendente brasiliana ha, inoltre, studiato al Gemological Institute of America poi si è trasferita a Londra per diplomarsi alla Central Saint Martins. Insomma, ha in tasca il massimo del curriculum per un gioielliere. Il risultato, che è apprezzato da un notevole numero di celebrity, le vedete in queste immagini: grandi earcuff tempestati di diamanti, anelli che si torcono come piegati dal vento, orecchini dalla sfuggente forma di piccoli coni. Da segnare tra i preferiti.

Ana Khouri
Ana Khouri
Gold Maia diamond & 18kt yellow and white gold ring
Gold Maia diamond & 18kt yellow and white gold ring
Row ring, con pavé di smeraldi
Row ring, con pavé di smeraldi
Choker in oro 18 carati e smeraldo
Choker in oro 18 carati e smeraldo
Row earrings, con pavé di smeraldi
Row earrings, con pavé di smeraldi
Orecchino con pavé di diamanti e smeraldo
Orecchino con pavé di diamanti e smeraldo

Allarme orecchini giganti

Attenzione agli orecchini troppo grandi

Possono provocare danni, specialmente se indossati con frequenza. Ecco quello che c’è da sapere sui maxi orecchini.
Secondo Dana Oliver, Executive Fashion and Beauty Editor, della testata online The Huffington Post, gli orecchini giganti sono pericolosi per chi li indossa. Un articolo sull’edizione americana del quotidiano web pubblicato tempo fa, riportava il parere del chirurgo plastico Edward Miranda, secondo qui sono tre i principali rischi provocati da orecchini troppo pesanti:

  1. Lieve infezione che può verificarsi, in genere poco dopo il piercing iniziale.
  2. Poiché gli orecchini indossati aggiungono peso al lobo attraverso una sottile striscia di pelle, l’usura data dalla forza di gravità allungherà il lobo trasformando il foro da rotondo a ovale. A lungo andare, il lobo può addirittura rompersi e dividersi in due.
  3. Gli orecchini grandi, specialmente quelli a cerchio, possono impigliarsi facilmente in abiti oppure essere strappati da un bambino, com la conseguente lacerazione del lobo.
Attenzione agli orecchini giganti
Attenzione agli orecchini giganti

Interventi chirurgici

«I nostri lobi delle orecchie sono un’area molto delicata e morbida nelle nostre orecchie, indossando grandi orecchini ogni giorno aumenti le possibilità di allungare il lobo dell’orecchio a un ritmo sempre più elevato. Ciò può causare l’allungamento della pelle e la rottura del lobo dell’orecchio», avverte Deepak Dugar, chirurgo estetico che opera a Berverly Hills, California. Naturalmente, tutto dipende anche dal peso del gioiello. Alcuni orecchini possono essere molto grandi, ma anche molto leggeri. Non sempre è così, però. Nei casi meno gravi gli orecchini  maxi possono comunque causare mal di testa.

Orecchini di Messika in oro rosa e diamanti
Orecchini di Messika in oro rosa e diamanti

Il pericolo è talmente reale che esistono dei medici specialisti nella ricostruzione dei lobi. Un lifting dell’orecchio, per ricostruire la parte inferiore danneggiata da orecchini troppo pesanti è diffusa. Il procedimento comprende due opzioni: una per un lobo in cui il piercing ha allungato il lobo, e il secondo è per ispessire le orecchie che sono semplicemente diventate più sottili con l’età. Il costo dell’intervento varia, negli Usa, tra 1.500 e 3mila dollari. In ogni caso, il lobo non torna più come prima. Quindi, attenzione a non esagerare con orecchini ultra pesanti.

Orecchini firmati Marni
Orecchini firmati Marni
Orecchini di Prada
Orecchini di Prada
Saskia Diez Orecchini in argento Barbelle
Saskia Diez Orecchini in argento Barbelle
Eden Diodati, Bracciale Kalifa e orecchini Edo Pendulum
Eden Diodati, Bracciale Kalifa e orecchini Edo Pendulum
Orecchini-collana di Cosh
Orecchini-collana di Cosh

Millefiori d’argento con Giovanni Raspini

Collezione Millefiori in argento di Giovanni Raspini.

Le collane di fiori sono state, probabilmente, il primo accessorio femminile simile a un gioiello nell’alba dell’umanità. E la gioielleria oggi spesso non si discosta troppo da quella antica tipologia, anche se le collezioni di orecchini, anelli o collane sono realizzate con metalli nobili, invece di semplici fiori raccolti nei prati e intrecciati. Un esempio è la collezione Millefiori di Giovanni Raspini. Naturalmente, i fiori sono l’ispirazione, mentre i gioielli idealizzano il concetto con la proposta di gioielli in argento nel consueto stile dell’azienda toscana.

Pendente Millefiori in argento
Pendente Millefiori in argento

La collezione Millefiori è realizzata con minuscoli fiorellini che formano una texture su basi circolari di argento brunito. La superficie dei gioielli è resa più brillante grazie a un processo di diamantatura, una tecnica di lavorazione del metallo che conferisce un effetto scintillante in contrasto con le ombre della base brunita. La collezione Millefiori è declinata in tre collane, due bracciali, due anelli e tre orecchini.

Orecchini a bottone Millefiori
Orecchini a bottone Millefiori
Bracciale piccolo in argento
Bracciale piccolo in argento
Anello a doppia banda in argento brunito
Anello a doppia banda in argento brunito
Anello a banda in argento brunito
Anello a banda in argento brunito
Orecchini in argento brunito
Orecchini in argento brunito
Orecchini a cerchio Millefiori
Orecchini a cerchio Millefiori
Collana Lunga Millefiori
Collana in argento brunito
Anello a doppia banda in argento brunito
Collana in argento Millefiori

Come scegliere gli orecchini di diamanti

Un classico di sempre: gli orecchini con diamanti a solitario, chiamati anche orecchini di diamanti punto luce.

Semplici ed eleganti, sono un gioiello che dovrebbe essere sempre presente nel proprio jewelbox. Ecco come scegliere gli orecchini di diamanti. Gli orecchini di diamanti punto luce sono il sogno di ogni donna: come scintille illuminano qualsiasi viso. Non a caso si chiamano punti luce. Una moda iniziata con regine e dame di corte nel 1500, che continua sui Red Carpet dei giorni nostri con Angelina Jolie, Natalie Portman, Scarlett Johansson ed Eva Longoria. Ma, oltre a imbellire, gli orecchini di diamanti a solitario hanno un altro pregio: si possono portare anche di giorno senza sentirsi a disagio, perché sebbene non passino inosservati riescono a essere discreti. A patto di avere scelto il modello giusto. Ecco alcuni consigli per l’acquisto, tra cui una verifica delle 4 C adeguata al gioiello.

Orecchini di diamante solitario, in oro bianco con chiusura a vite
Orecchini di diamante solitario, in oro bianco con chiusura a vite

Indossabilità

La montatura, e quindi il diamante, devono aderire perfettamente al lobo e non pendere, nemmeno leggermente, dall’orecchio, altrimenti la pietra guarda verso il basso e non cattura la luce. È un rischio che si corre con gemme oltre i due carati se gli orecchini non sono ben progettati. Certo, dipende anche dalla misura dell’orecchio, ma è fondamentale che il diamante sia incastonato in modo tale da avere il centro di gravità verso il lobo, perché l’insieme sia equilibrato.

Orecchini punto luce indossati
Orecchini punto luce indossati

Chiusura

I perni a farfalla, perfetti per gli orecchini più piccoli, hanno una controindicazione: con l’uso è probabile che si allentino, con il rischio di perdere l’amato gioiello. Più sicuro è il perno a vite, ma anche più scomodo da mettere e togliere. C’è un terzo tipo di perno, bombato e circolare con una cavità speciale, che blocca il fermaglio finché non viene premuto ai lati ed è quindi il più affidabile.

Damiani, orecchino taglio rotondo con chiusura bombata
Damiani, orecchino taglio rotondo con chiusura bombata

Certificazione

Meglio optare per pietre certificate se si tratta di diamanti. In fondo si acquista sostanzialmente la gemma, la lavorazione della montatura è minima.

Le 4 C

Carato È importante perché determina la dimensione e l’aspetto del punto luce. Ma attenzione alle differenze delle varie dimensioni a occhio nudo: un diamante da 2 carati non sembra essere due volte più grande di un diamante di un carato. Non solo, una pietra da 0,50 carati può sembrare più grande se circondata da un bordo di piccolissimi diamanti che in più conferisce maggiore lucentezza all’insieme.

Orecchini di diamanti solitario, taglio a cuore
Orecchini di diamanti solitario, taglio a cuore

Taglio Dipende dal gusto e dal budget, il taglio tondo, o brillante, è il più diffuso perché con le sue 57-58 sfaccettature riflette maggiormente la luce in, che sembra irradiarsi dal centro verso il bordo esterno e rende la pietra più brillante. A seguire, come popolarità per questo tipo di gioiello, i tagli princess e cuore. Comportano però più materiale di scarto per ottenere la stessa brillantezza del taglio tondo e, quindi, costano di più perché a parità di prodotto finito si utilizzano pietre di maggiori dimensioni.

Orecchini a bottone Celine, con diamanti
Orecchini a bottone Celine, con diamanti

Colore e chiarezza I diamanti senza inclusioni o macchie sono rari e costosi. Nel caso dei punti luce, è preferibile privilegiare il taglio e poi il colore e quindi la chiarezza. Meglio optare per pietre più bianche, quindi più lucenti, anche se con qualche difetto interno per avere il massimo valore relativo.

Pulizia

I diamanti sono una calamita per la polvere, specialmente gli orecchini così vicini a viso e capelli, quindi più facilmente a contatto con creme e gel. Proprio per questo devono essere puliti almeno una volta alla settimana. Basta un po’ di acqua tiepida, detersivo liquido delicato e uno spazzolino morbido per farli nuovamente brillare.

Poche gocce di sapone liquido sono sufficienti
Poche gocce di sapone liquido sono sufficienti
Collezione Illusion, orecchini in oro nero 18 carati e diamanti
As29, collezione Illusion, orecchini in oro nero 18 carati e diamanti
Orecchini con diamanti ognuno del peso di 20,27 carati
Orecchini con diamanti ognuno del peso di 20,27 carati
Orecchini con diamanti sviluppati in laboratorio Lightbox
Orecchini con diamanti sintetici sviluppati in laboratorio Lightbox
Orecchini in oro bianco e diamanti della linea Eden
Recarlo, orecchini in oro bianco e diamanti della linea Eden
Orecchini con diamanti a taglio esagonale
Doryn Wallach, orecchini con diamanti a taglio esagonale

Les Bonbons per leBebé

Nuova collezione di leBebé, il brand di gioielli caratterizzato da sempre dalle inconfondibili sagome di bimbo e bimba applicate ad anelli, orecchini o pendenti. In occasione dell’estate i gioielli di leBebé allargano la proposta con l’introduzione del colore. La collezione si chiama Les Bonbons, cioè le caramelle in lingua francese, che aggiunge un riferimento giocoso che si adatta bene a gioielli destinati soprattutto alle neo mamme. L’oro bianco e giallo 9 carati si abbinano al topazio azzurro taglio baguette, all’acquamarina, all’ametista viola con taglio navette e tormaline rosa.

Collana con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazi azzurri taglio baguette e acquamarine
Collana con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazi azzurri taglio baguette e acquamarine

Non solo: le sagome bimbo e bimba leBebè sono impreziosite al centro da un diamantino. un’altra novità riguarda l’utilizzo per la prima volta dell’anello due dita. I gioielli della collezione Les Bonbons sono destinati a mamme giovani e dinamiche, come si intuisce dal nuovo scatto della campagna pubblicitaria Play! in cui madre e figlia si divertono a bordo dello skate. Prezzi: anello 490 euro, bracciale 640 euro, collana 690 euro, anello due dita 510 euro.

Anello con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello due dita con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello due dita con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello due dita con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina
Anello due dita con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina
Anello con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina
Anello con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina

Roberto Coin con Venetian Princess in titanio

Venetian Princess è una delle collezioni di maggiore successo di Roberto Coin dal 2018, anno in cui è stata presentata. Da allora, periodicamente, la Maison veneta propone nuove aggiunte che riguardano i materiali impiegati per realizzare i gioielli. Lo stile, invece, rimane fedele alle origini. La novità riguarda ora l’utilizzo del titanio, un metallo leggero, flessibile, e soprattutto che si presta a essere colorato. La nuova versione di Venetian Princess acquisisce così sfumature di violetto, blu, verde, grigio. Incastonati nel titanio, circondato da oro rosa, si trovano piccoli diamanti.

Anello in titanio, oro rosa e diamanti
Anello in titanio, oro rosa e diamanti

La collezione Venetian Princess è ispirata a Venezia, agli stretti percorsi della città illuminati dalle lanterne riflesse sull’acqua. I gioielli, che hanno una forma a quattro lobi, che ricorda gli elementi dell’architettura veneziana, sono decorati con fili d’oro: sono intrecciati singolarmente: un lavoro che aumenta il valore dei gioielli della collezione, che comprende anelli, orecchini a bottone o pendenti e collane.

Orecchini pendenti in titanio, oro rosa e diamanti
Orecchini pendenti in titanio, oro rosa e diamanti
Orecchini a bottone in titanio, oro rosa e diamanti
Orecchini a bottone in titanio, oro rosa e diamanti
Orecchini a bottone in titanio verde, oro rosa e diamanti
Orecchini a bottone in titanio verde, oro rosa e diamanti
Collana con pendente in titanio grigio, oro rosa e diamanti
Collana con pendente in titanio grigio, oro rosa e diamanti
Collana con pendente in titanio verde, oro rosa e diamanti
Collana con pendente in titanio verde, oro rosa e diamanti

Il design raffinato di Paola Brussino

C’è chi si limita a riproporre piccole varianti dello stesso soggetto. E chi, come Paola Brussino, si incammina in strade inesplorate. Scelta di materiali e design straordinariamente efficace costituiscono la mappa della architetto e designer torinese, che nella sua lunga carriera ha collaborato con marchi internazionali di gioielleria e le più prestigiose maison di nicchia. Nella sua bio si legge che il suo lavoro è stato esposto in vari paesi europei, Qatar, Giappone, Russia e Stati Uniti. Dopo aver vissuto a lungo a Ginevra è tornata in Italia nel 2012 e ha iniziato un percorso di pura ricerca.

Orecchino in zirconio con tsavorite e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Orecchino in zirconio con tsavorite e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Uno degli aspetti che caratterizzano i gioielli di Paola Brussino è la scelta di lavorare con elementi come carbonio, titanio, zirconio e corian nell’alta gioielleria. Lo zirconio, per esempio, è un metallo con un aspetto che ricorda quello del titanio. È ottenuto perlopiù dallo zircone ed è molto resistente alla corrosione. È impiegato negli impianti nucleari e, ora anche in anelli e orecchini della designer.
Orecchini con zaffiri rosa La Rose de Edith
Orecchini con zaffiri rosa La Rose de Edith

La radice che affonda nel design e nell’architettura, inoltre, ha indirizzato la gioielleria di Paola Brussino verso gioielli che esprimono rigore e fantasia allo stesso tempo, leggerezza e lusso, ma con geometrie definite e piacevoli, naturali ed eleganti.

Anello con zpinello blu cobalto e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con zpinello blu cobalto e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con due diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con due diamanti. Copyright: gioiellis.com
Paola Brussino. Copyright: gioiellis.com
Paola Brussino. Copyright: gioiellis.com

Un teschio per Philipp Plein

Un teschio porta fortuna. Nella storia sono state molte le popolazioni che utilizzavano un teschio per scacciare spiriti maligni o mettere in fuga i nemici. Poi, questo simbolo scheletrico è diventato anche un’insegna del punk. Infine, il teschio è approdato nella gioielleria. Ora la forma del teschio è riproposta nella collezione di gioielli 3D $kull di Philipp Plein. Si tratta di una parure completa composta da collane, bracciali, anelli e orecchini, definita bling bling per il suo non ignorabile impatto visivo.

Orecchino teschio indossato
Orecchino teschio indossato

La collana, un girocollo di 40 centimetri, alterna sulla sottile catena in acciaio con chiusura brandizzata, charm in stile Philipp Plein: cristalli, il logo esagonale PP inciso e, ovviamente, i teschi. Per i loghi esagonali e i teschi, la finitura scelta dell’acciaio è la tonalità Ip oro giallo (270 euro). Anche il bracciale a catena è in acciaio con i ciondoli e finitura dorata (220 euro).
L’anello a fascia è in acciaio con finitura IP oro giallo. La banda centrale gioca con i trafori del logo esagonale, realizzati con la leggerezza di un moderno cesello, ed è abbracciata da due file doppie di cristalli che creano un luminoso e raffinato pavé (240 euro). C’è anche il bracciale con cinturino in pelle nera liscia con firma Philipp Plein all’interno, sul quale sono applicate borchie esagonali in acciaio con finitura Ip oro giallo e cristalli. Al centro compare il charm a cui è dedicata la collezione 3D $kull: il teschio (240 euro). E teschi tridimensionali sono anche l’elemento degli orecchini a lobo, con cristalli (140 euro).

Anello della collezione 3D $kull indossato
Anello della collezione 3D $kull indossato
Bracciale con charms
Bracciale con charms
Collana girocollo con charms
Collana girocollo con charms
Bracciale in pelle con teschio
Bracciale in pelle con teschio
Anello della collezione 3D $kull
Anello della collezione 3D $kull

Thais Bernardes, il Brasile in Italia

Thais Bernardes, i gioielli del Brasile che hanno un po’ di Italia ♦︎

Ci sono tanti cittadini brasiliani di origine italiana. Ma ci sono anche designer che prendono semplicemente esempio dagli italiani, quelli che lavorano nella gioielleria. È il caso di Thais Bernardes, che dice: “Ho imparato dagli italiani a valorizzare i dettagli e ad investire sulla qualità. I miei gioielli seguono uno stile contemporaneo per donne che desiderano, allo stesso tempo, dettare moda con eleganza e leggerezza”.

Collana di Thais Bernardes indossata
Collana di Thais Bernardes indossata

Cioè il luogo dove sono estratte più pietre preziose naturali tra gli stati del Brasile. E crescere a contato con le pietre per gioielleria le ha fornito un imprinting decisivo. Anche se ha iniziato la carriera come modella. Poi, però, ha studiato gemmologia e jewelry design, con una specializzazione in Fashion Brand Management a Milano. Finalmente, nel 2015 ha fondato il brand Thais Bernardes, presente ora anche a VicenzaOro September. I suoi gioielli sono tutti realizzati in argento, oro e pietre preziose e semi-preziose, “dove la mano d’opera italiana unita alla tradizione brasiliana, crea oggetti inimitabili”.

Choker con pappagallo, argento e cubic zirconia
Choker con pappagallo, argento e cubic zirconia
Anello in argento, smalto e zirconia cubica
Anello in argento, smalto e zirconia cubica
Anello in argento, rodiato o placcato oro e zirconia cubica
Anello in argento, rodiato o placcato oro e zirconia cubica
Anello in oro giallo 18 carati con smalto verde e zaffiro
Anello in oro giallo 18 carati con smalto verde e zaffiro
Orecchini in oro rosa 9 carati con smalto verde e zaffiro giallo
Orecchini in oro rosa 9 carati con smalto verde e zaffiro giallo
Anello in oro rosa 9 carati con smalto nero e peridoto
Anello in oro rosa 9 carati con smalto nero e peridoto

Fabrizio Riva, design con Estro

I gioielli del designer dalle tante passioni Fabrizio Riva ♦
Milano, capitale del design e base di partenza di Fabrizio Riva, designer di lungo corso con base a Gallarate (Varese) e non solo di gioielli. Ha infatti lavorato per stilisti così come per progetti artistici e perfino curato l’inserimento di gioielli in un resort a Dubai. Oggi la sua creatività si è incanalata in Estro Studio, sempre nella cittadina lombarda. Insomma, un italiano eclettico, forse con quella creatività rinascimentale che ha caratterizzato l’Umanesimo. Nel suo lungo curriculum elenca la collaborazione con Giancarlo Montebello e Niki de Saint Phalle per una collezione di gioielli, con Gabriele De Vecchi progetta complementi in argento, con il Gruppo Redwall per gioielli come accessorio borse e con Eleonora Fiorani per un progetto di antropologia e semiotica attraverso il linguaggio dei gioielli.

Anello Nodo in oro bianco e diamanti
Anello Nodo in oro bianco e diamanti

Ancora: ha progettato gioielli e orologi con Nina Ricci, cura l’edizione del Quaderno tendenze Arabia per il World Gold Council, coordina per Casa Damiani la linea di gioielli Bliss, poi realizza una collezione di gioielli per abiti da sposa per la stilista Elisabetta Polignano, riprogetta gioielli partendo dalla produzione artigianale africana…
Sul suo sito la lista dei suoi lavori è più lunga e dettagliata. Qui, invece, mostriamo qualche gioiello della sua collezione: anelli e orecchini realizzati con superfici in oro, spesso ossidato, e pavé di diamanti bianchi e colorati, con l’eccezione di qualche pietra preziosa, come gli smeraldi. Lo stile personale c’è tutto, la qualità anche.

Anelli con acquamarina e prenite
Anelli con acquamarina e prenite
Anello con tanzanite a goccia e zaffiri blu
Anello con tanzanite a goccia e zaffiri blu
Orecchini a bottone in oro, diamanti bianchi e neri
Orecchini a bottone in oro, diamanti bianchi e neri
Orecchini di Fabrizio Riva in oro bianco e diamanti brown e ice
Orecchini di Fabrizio Riva in oro bianco e diamanti brown e ice
Orecchini in oro bianco ossidato 18 carati, diamanti verdi e brown
Orecchini in oro bianco ossidato 18 carati, diamanti verdi e brown
Anello in oro bianco ossidato 18 carati, diamanti verdi, bianchi e brown, smeraldo
Anello in oro bianco ossidato 18 carati, diamanti verdi, bianchi e brown, smeraldo

Il Feelings di Nikos Koulis

Nikos Koulis è uno dei designer di gioielleria più acclamati. Premiato, elogiato, ricercato: le sue collezioni sono un’evoluzione personale che affonda le radici nell’art déco, ma con una buona dose di contemporaneità. Lo testimonia la classica collezione intitolata Feelings, che si rinnova e si ripropone con pezzi nuovi e sorprendenti. I gioielli utilizzano una particolare catena a serpente in oro giallo, che può essere manipolata, curvandola oppure annodandola in diverse forme. Accanto all’oro della catena non mancano un classico di Nikos Koulis, i diamanti di tagli diversi allineati a formare figure geometriche e lo smalto nero.

Orecchini di diamanti in oro giallo e bianco 18 carati
Orecchini di diamanti in oro giallo e bianco 18 carati

Più raramente, però, assieme alle catene morbide delle collezione Feelings Koulis utilizza anche smeraldi e zaffiri blu. Della collezione fanno parte molti orecchini, ma anche bracciali, collane e anelli. L’oro è soprattutto giallo, ma con alcuni dettagli in oro bianco. Le chiusure delle collane sono a moschettone. I gioielli sono realizzati a mano ad Atene, dove si trova anche la boutique del designer.

Collana in oro giallo e bianco Feelings con diamanti
Collana in oro giallo e bianco Feelings con diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini Together in oro giallo, smalto e diamanti
Orecchini Together in oro giallo, smalto e diamanti
Orecchini Together in oro giallo e diamanti
Orecchini Together in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro 18 carati, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro 18 carati, smeraldi e diamanti
Nikos Koulis. Copyright: gioiellis.com
Nikos Koulis. Copyright: gioiellis.com

Il barocco marino di Massimo Izzo




I pezzi unici di Massimo Izzo, gioielliere e scultore di Siracusa ispirato alla tradizione e al Mar Mediterraneo ♦

Di Massimo Izzo ha scritto anche il New York Times. Da Siracusa a Manhattan la distanza è molta. Eppure la fama del gioielliere siciliano è come quelle onde che partono da un capo della Terra e attraversano tutti gli oceani. La metafora marina non è un caso: il gioielliere-artista è, infatti, un estimatore dei flutti e della natura celata sotto la superficie del mare. Gran parte delle sue creazioni, celebrate in tutto il mondo e vendute nelle due boutique di Siracusa e Milano, è dedicata o ispirata a quello che il mare offre. Recentemente Massimo Izzo è stato invitato dalla galleria Elisabetta Cipriani, a Londra, a creare una serie di opere seguendo la sua estetica originale e la superba maestria che avrebbero spinto ulteriormente la sua immaginazione e creatività. Il risultato sono sei anelli di grande impatto, realizzati con argento annerito, zaffiri e ipnotici opali.

Sciara, Blackened-silver, Australian opal, blue-sapphires ring
Anello con argento annerito, opale australiano e zaffiri blu

Una storia davvero sorprendente, quella di Izzo. Nato a Messina, ma cresciuto a Siracusa, racconta che a 14 anni era già affascinato dalla gioielleria. Prima di passare dalla scuola d’arte di Stato di Siracusa, dove ha seguito un programma sperimentale in oreficeria, al palcoscenico internazionale ha lavorato per Salvatore Cassone, il gioielliere più importante di Siracusa. Dopo aver imparato il mestiere fino in fondo, il designer siciliano ha spiccato il volo grazie a un ordine singolare: la incisione di un piatto d’argento in occasione della visita in città di Papa Giovanni Paolo II. Ha anche lavorato con un altro siciliano famoso, il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, che gli ha commissionato i gioielli indossati da Monica Bellucci nel film Malena.

Anello in argento brunito, zaffiri orange e opale di fuoco
Anello in argento brunito, zaffiri orange e opale di fuoco

I gioielli della collezione Mare sono realizzati in oro 18 carati e rappresentano polpi, ricci di mare, granchi, stelle marine. Tutti i pezzi sono una raffinata ed elaborata rapsodia di colori e forme, spesso utilizzando pietre preziose grezze: assomigliano più più a sculture che a bijoux. Il suo lavoro è stato accostato a quello di un altro grande gioielliere siciliano Fulco di Verdura, sebbene lo stile sia completamente differente. Certo, si può leggere nel lavoro di Izzo un profumo del barocco siciliano che ha dato un’impronta nell’architettura di interi quartieri delle città dell’Isola. Ed è uno stile che ha affascinato, secondo il suo racconto, anche Santo Versace, Tim Burton e JK Rowling. Non è difficile crederlo.

Guscio di riccio di mare dorato con diamanti
Guscio di riccio di mare dorato con diamanti
Anello per due dita Cut not Cut con diamanti taglio brillante e una acquamarina naturale brasiliana
Anello per due dita Cut not Cut con diamanti taglio brillante e una acquamarina naturale brasiliana
Collana con ciondolo della collezione I Gioielli del Mare. Oro bianco 18 kt, diamanti taglio brillante
Collana con ciondolo della collezione I Gioielli del Mare. Oro bianco 18 kt, diamanti taglio brillante
Orecchini con cavalluccio marino in oro rosa e diamanti
Orecchini con cavalluccio marino in oro rosa e diamanti
Collana con antico corallo di Sciacca, oro e acquamarina brasiliana
Collana con antico corallo di Sciacca, oro e acquamarina brasiliana

 

Le Gocce di Mattioli

Le gocce possono essere scaturite da lacrime, oppure da pioggia, vino, sangue. Possono anche essere gocce di felicità, di cera… Le gocce attraversano la vita in tanti modi. Uno di questi è quello individuato dalla Maison torinese Mattioli per la sua nuova collezione Gocce, che presentiamo in anteprima. In questo caso le gocce sono vuote e hanno la forma di piccoli anelli realizzati con un oro rosa 18 carati di colore molto intenso, già utilizzato per altri collezioni di Mattioli. La collezione Gocce riprende l’eterna forma della catena, ovviamente con una personale interpretazione. Il gocciolamento si traduce in anelli di diverse dimensioni combinati tra loro.

Orecchini in oro rosa a tre anelli
Orecchini in oro rosa a tre anelli

Anche la sequenza degli anelli segue una apparente irregolarità. Un anello perfettamente tondo, per esempio, è combinato con un altro ovale, uno oblungo, uno asimmetrico e così via. La chiusura di bracciali e collane è a moschettone. Gli orecchini pendenti, sempre con la forma di catena, sono proposti a tre oppure cinque elementi.

Collana in oro rosa
Collana in oro rosa
Bracciale in oro rosa con chiusura a moschettone
Bracciale in oro rosa con chiusura a moschettone
Orecchini in oro rosa a cinque anelli
Orecchini in oro rosa a cinque anelli

I fuochi d’artificio di Giovanni Raspini

L’azzurro è il colore dell’estate e nella bella stagione è facile imbattersi in spettacoli pirotecnici. La collezione Fireworks di Giovanni Raspini è realizzata in argento brunito con elementi modellati completamente a mano. I gioielli sono sintonizzati sull’estate, ispirati a luce e colore grazie all’unione dell’argento brunito con i quarzi mystic con effetto arcobaleno. Si tratta di una particolare lavorazione del quarzo trasparente, a cui è applicata una sottile pellicola che aggiunge effetti colorati, anche con sfumature arcobaleno. E proprio questo aspetto che ha indotto alla scelta del nome Fireworks.

Anello grande in argento e quarzo mystic
Anello grande in argento e quarzo mystic

Come un fuoco d’artificio la luminosità dell’argento si combina con i colori cangianti del quarzo mystic. La collezione comprende una grande collana, un pendente, due anelli, due bracciali, e due orecchini. I gioielli sono realizzati con sottili steli in argento alla cui sommità è incastonata una pietra, con uno stile che ricorda volutamente l’esplosione in cielo dei fuochi d’artificio.

Pendente della collezione Fireworks
Pendente della collezione Fireworks
Orecchini in argento e quarzo mystic
Orecchini in argento e quarzo mystic
Orecchini della collezione Fireworks
Orecchini della collezione Fireworks
Bracciale della collezione Fireworks
Bracciale della collezione Fireworks
Bracciale rigido in argento e quarzi della collezione Fireworks
Bracciale rigido in argento e quarzi della collezione Fireworks