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Gioielli, anche Hong Kong ko




Anche Jewellery & Gem World Hong Kong ha detto basta: niente fiera dal vivo. L’evento ci sarà, ma in formato digitale dal 27 al 29 ottobre. Non è la stessa cosa. La società che gestisce la fiera, Informa Markets, ha deciso che il covid vieta anche questo appuntamento dedicato alla gioielleria. Quella di Hong Kong è la più grande fiera di gioielli al mondo, con migliaia di aziende e buyer che arrivano tutti gli anni da ogni angolo della Terra: 40.000 visitatori nel 2019. Ma l’incertezza è troppa e non è possibile garantire un regolare svolgimento della manifestazione. La fiera di Hong Kong ritornerà tra un anno, a settembre 2021, e si terrà sia dal vivo sia online.

Jewellery & Gem World Hong Kong 2019
Jewellery & Gem World Hong Kong 2019

L’evento digitale di ottobre, Jewellery & Gem Digital World, includerà incontri sui prodotti digitali, forum di settore, discussioni e seminari pratici di gemmologia. Informa Markets ha rilevato gli eventi di gioielleria nel 2018 quando ha acquisito Ubm Asia. L’altra fiera dei gioielli nella città asiatica è Jewelry & Gem Asia Hong Kong (ex June Hong Kong Jewellery & Gem Fair) che si tiene a giugno, anche quella vittima del coronavirus.

La fiera annullata era originariamente programmata dal 13 al 19 settembre in due sedi: AsiaWorld-Expo per materiali preziosi sfusi e Hong Kong Convention & Exhibition Center per gioielli finiti. Ma per la pandemia era stata spostata al 9 al 13 novembre. Ma anche questa soluzione si è rivelata troppo ottimistica.

Hong Kong Jewellery & Gem Fair
La Hong Kong Jewellery & Gem Fair

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Business al recente Hong Kong Jewellery & Gem Fair







Fiori e colori di Nak Armstrong

Anthony Camargo e Nak Armstrong avevano fondato il brand di gioielleria Anthony Nak. Sembrava una sintonia perfetta. E, invece, i due partner si sono separati nel 2010: cose che succedono. Quello è stato il punto di partenza di Nak Armstrong, un designer che ha coltivato la passione di una raffinata pittura. In particolare, Nak dipingeva bellissimi motivi su seta, che poi trasformava in fantasiose sciarpe. Fino al lancio di del suo brand, che è diventato un successo ed è stato insignito di numerosi riconoscimenti.

Orecchini in oro rosa 20 carati riciclato, con smeraldi, opali, tormaline, zircone brown, topazio imperiale, andalusite
Orecchini in oro rosa 20 carati riciclato, con smeraldi, opali, tormaline, zircone brown, topazio imperiale, andalusite

All’inizio del 2011 è arrivata la prima collezione di gioielli, sospesa tra architettura, design e moda. La scelta delle gemme rispecchia una rara sensibilità negli accostamenti delle sfumature, e assumono la forma di composizioni floreali. In effetti, Nak Armstrong prima di diventare un designer di oggetti preziosi ha studiato architettura: un background che utilizza nella composizione dei volumi delle sue collezioni di gioielli. Ha anche sviluppato proprie tecniche per la realizzazione dei gioielli e l’incastonatura delle pietre. Per esempio, con una speciale tecnica che serve a fissare baguette ondulate e baguette affusolate in un motivo a ruches che chiama pietra plissé. Inutile aggiungere che la nuova vita di Nak ad Austin, Texas, comprende anche un nuovo compagno, anzi, marito.

Orecchini ispirati agli elmi degli antichi romani in oro, con amazzonite e diamanti
Orecchini ispirati agli elmi degli antichi romani in oro, con amazzonite e diamanti
Anello Eternity in oro rosa e diamanti baguette
Anello Eternity in oro rosa e diamanti baguette
Orecchini San Juan in oro rosa 20 carati, smeraldi e tormalina verde
Orecchini San Juan in oro rosa 20 carati, smeraldi e tormalina verde
Anello in oro bianco rodiato nero, zirconi blu, acquamarina e labradorite
Anello in oro bianco rodiato nero, zirconi blu, acquamarina e labradorite
Collana in oro rosa 20 carati e diamanti
Collana in oro rosa 20 carati e diamanti
Orecchini in oro rosa, zircone brown e acquamarina
Orecchini in oro rosa, zircone brown e acquamarina

Alta gioielleria Leonori con Victoria

Quando un gioiello ricorda una persona, offre qualcosa in più. Quando un’intera collezione è un omaggio a un piccolo essere umano, il valore aumenta ancora. È il caso della collezione Victoria di Leonori, che prende il nome dall’ultima nata nella Maison: Baby Victoria. La collezione comprende bracciali, collane, anelli e orecchini in oro giallo, bianco e rosa, con rifinitura di diamanti, e con un originale e aggraziato design. Sono gioielli preziosi ma, allo stesso tempo, indossabili facilmente in ogni occasione.

Anello con un diamante fancy yellow al centro e 244 diamanti bianchi
Anello con un diamante fancy yellow al centro e 244 diamanti bianchi

La collezione, però, comprende anche un pezzo speciale, che probabilmente Baby Victoria apprezzerà quando sarà più grande: è un anello con un diamante fancy yellow al centro, arricchito da una preziosa tela di pizzo realizzata con 244 diamanti bianchi. Anche se è un gioiello particolarmente prezioso, va ricordato che l’alta gioielleria fa parte del dna di Leonori, Maison italiana nata nel 1962 su iniziativa di Agostino Leonori, che da sempre ha utilizzato diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini per le sue collezioni. Ora l’azienda è giunta alla terza generazione, rappresentata dalle due sorelle Elisabeth ed Eleonora, che hanno lanciato il marchio sul mercato internazionale. E la collezione Victoria sembra poter essere apprezzata proprio da tutti.

Anelli in oro rosa e giallo
Anelli in oro rosa e giallo
Anelli in oro rosa e bianco
Anelli in oro rosa e bianco
Bracciali in oro rosa e giallo
Bracciali in oro rosa e giallo
Collana con pendente di Leonori gioielli
Collana con pendente di Leonori gioielli
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini pendenti in oro rosa e diamanti
Orecchini pendenti in oro rosa e diamanti

Gioielli di lusso? Ve li presta Vivrelle




Vi piacerebbe sfoggiare un gioiello di Bulgari, ma non avete abbastanza soldi per acquistarlo? O forse preferite Van Cleef & Arpels? Oppure, ancora, di Cartier? Negli Stati Uniti hanno trovato la soluzione: si chiama Vivrelle. L’idea è di Wayne e Blake Geffen ed è molto semplice: un club che offre a chi si iscrive la possibilità di indossare marche di lusso. Per ora il servizio è riservato agli Usa, ma i fondatori progettano di estenderlo ad altri Paesi. A proposito: oltre ai gioielli, Vivrelle propone anche borse, abiti e altri prodotti firmati. L’idea è piaciuta, anche perché consente facilmente di cambiare guardaroba e gioielli indossati.

Bulgari, anello tubogas in oro
Bulgari, anello tubogas in oro

Funziona così: l’iscrizione al club costa un minimo di 99 dollari al mese, oppure 199 o 279. Nel primo caso (Classique) consente di prendere in prestito un articolo al mese con un valore al dettaglio stimato inferiore a 4.000 dollari. Con la seconda opzione (Couture) si può prendere in prestito un articolo al mese con un valore superiore a 4.000 dollari, compresi pezzi rari, unici e in edizione limitata. La terza possibilità aumenta il prestito a due oggetti alla volta: un pezzo dall’armadio Classique e uno oggetto dall’armadio Couture.

Van Cleef & Arpels, orecchini Alhambra
Van Cleef & Arpels, orecchini Alhambra

Uno degli aspetti che hanno riscosso maggiore successo è che abiti o gioielli presi in prestito possono essere tenuti per tutto il tempo desiderato. Le spese di spedizione sono comprese nell’abbonamento. Le lista delle marche di gioielli presenti nel catalogo, che si può sfogliare online, comprende Stephanie Gottlieb, Cartier, Bulgari, Van Cleef & Arpels, Ermete, Chanel, Tiffany, Louis Vuitton, Gucci, oltre a una serie di collane, anelli e bracciali con diamanti messi a disposizione direttamente da Vivrelle.

Bulgari, bracciale in oro, onice e diamanti
Bulgari, bracciale in oro, onice e diamanti
Cartier, anello Panthère
Cartier, anello Panthère
Bracciale di Chanel
Bracciale di Chanel

bracciale Rainbow di Stephanie Gottlieb
bracciale Rainbow di Stephanie Gottlieb







Le alte sfere di Elie Top

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I suoi gioielli ricordano le atmosfere romantiche di metà Ottocento, tra congegni per scrutare il cielo, bambole meccaniche, i primi laboratori scientifici: Elie Top ha il merito di proporre un tipo di gioielleria raffinata, completamente diversa, destinata a pochi eletti. Chi, in ogni caso, sa apprezzare le sue creazioni che utilizzano i principi della meccanica applicata alla gioielleria. La sua idea è di realizzare gioielli che possono essere collocati nel passato come nel futuro. Ci è riuscito.

Anello per due dita Sirius,  in oro giallo e zaffiri gialli
Anello per due dita Sirius, in oro giallo e zaffiri gialli

I primi passi nel mondo del lavoro, però, li ha compiuti nel settore della moda, dopo gli studi  alla Chambre Syndicale de la Couture di Parigi. A 19 anni lo stage da Yves Saint Laurent, a fianco del mitico designer Jean-Paul Knott e poi con Alber Elbaz. Passato a Lanvin, ha iniziato a disegnare i gioielli del brand di moda, poi da Baccarat e Roger Vivier. Nel 2015 il salto con la linea di gioielli che porta il suo nome e la nuova vita come designer di gioielli indipendente.

Anello Toi & Moi in oro bianco, diamanti, zaffiri
Anello Toi & Moi in oro bianco, diamanti, zaffiri

Ma, soprattutto, con uno stile inconfondibile: utilizza oro 18 carati e argento invecchiato per realizzare gioielli che sembrano usciti da un laboratorio misterioso, e che contengono parti mobili, come gli Anelli Sphère, con bolle metalliche che si aprono e si chiudono e rivelano perle, diamanti, onici.

Anello in oro giallo, argento, diamanti, onice
Anello in oro giallo, argento, diamanti, onice
Bracciale in oro giallo, argento, diamanti, tormalina verde
Bracciale in oro giallo, argento, diamanti, tormalina verde
Anello in oro giallo, argento e diamanti
Anello in oro giallo, argento e diamanti
Orecchini in oro giallo, argento e perle Akoya
Orecchini in oro giallo, argento e perle Akoya

Sautoir a due gocce con zaffiri blu
Sautoir a due gocce con zaffiri blu







Matrimonio in gioielleria. Online




Fantasia, ingegno, e anche una legislazione molto flessibile: un gioielliere dell’Ohio, Stati Uniti, ha pensato come resistere in tempi di coronavirus. E cioè celebrando matrimoni. Virtuali. O, più precisamente, veri ma che avvengono online. La gioielleria si chiama Jared e ha già iniziato a programmare le cerimonie, tramite il sito web. La piattaforma può supportare fino a un centinaio tra smartphone, tablet e computer collegati in contemporanea. Un numero sufficiente per consentire a parenti e amici di partecipare al matrimonio.

Schermata del sito web di Jared
Schermata del sito web di Jared

Basta registrarsi online  (l’account è gratuito), selezionare una data del matrimonio e inviare gli inviti. L’evento include elementi personalizzabili, per esempio inviti, il tema e l’elenco degli invitati, l’organizzazione di un brindisi o del classico discorso. C’è anche un registro di nozze. Tutto regolare, insomma. E i gioielli? C’è posto anche per loro: Jared mette a disposizione della coppia un esperto per la scelta degli anelli.

Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati
Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati

Secondo la legge dell’Ohio non ci sono tasse sulla cerimonia, ma le coppie devono assicurarsi la partecipazione di un rappresentante ufficiale dello Stato che garantisca che il matrimonio sia valido a tutti gli effetti, cosa abbastanza semplice negli Usa.

Anelli nuziali
Anelli nuziali

Scambio di anelli
Scambio di anelli







Il medioevo odierno di Erica Molinari




Dallo slittino olimpico ai gioielli: non è un curriculum che si incontra spesso quello di Erica Molinari. Anche se il nome è italiano, Erica è americana: è stata membro del Team Olympic Luge (lo slittino) per 18 anni e ha partecipato ai Giochi olimpici invernali del 1988 e del 1992. Ma, lasciate le discese di ghiaccio, ha deciso di intraprendere un altra competizione, questa volta tra designer di gioielli.

Ciondolo in argento annerito e diamanti champagne
Ciondolo in argento annerito e diamanti champagne

Forse ispirata dalle sue origini italiane, ha scelto uno stile che rimanda ai tempi antichi, al medioevo, a cavalieri e tavole rotonde, con un tocco bizantino. I suoi gioielli, in gran parte ciondoli e pendenti, sono realizzati in oro 18 carati e argento ossidato, talvolta con l’aggiunta di diamanti, e riportano simboli o scritte. Per esempio, la croce maltese, oppure la mano portafortuna, cuori. L’aspetto è quello di gioielli scovati in un baule di un antenato. Eppure, con questa scelta controcorrente, opposta al minimalismo moderno Erica Molinari ha sollevato curiosità e ottenuto un buon successo. In fondo i secoli passati hanno sempre il loro fascino.

Ciondolo con albero della vita
Ciondolo con albero della vita
Pendente fronte-retro con la croce maltese e la scritta: quello che pensiamo
Pendente fronte-retro con la croce maltese e la scritta: quello che pensiamo
Ciondolo in oro e diamanti
Ciondolo in oro e diamanti
Ciondolo in oro e smalto
Ciondolo in oro e smalto
Ciondolo con croce maltese in oro e argento
Ciondolo con croce maltese in oro e argento
Anello in oro La pace sia con te
Anello in oro La pace sia con te

Orecchini in oro, argento e diamanti
Orecchini in oro, argento e diamanti







Anche gli anelli possono nascondere il coronavirus

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I gioielli nascondono il malefico coronavirus? I medici lanciano l’allarme. E, in effetti, basterebbe riflettere: certo, possono costituire un pericolo, in particolare gli anelli. Quindi non bisogna indossare anelli fino a quando non sarà terminata l’emergenza sanitaria? La risposta è no, ma…

Lavare spesso le mani
Lavare spesso le mani

L’allarme che coinvolge i gioielli arriva dagli Stati Uniti. Rochelle Walensky, capo della divisione delle malattie infettive al Massachusetts General Hospital, ha scritto una e-mail, pubblicata dal quotidiano Usa Today. “In una situazione in cui siamo, con misure straordinarie per limitare la trasmissione Covid-19, penso che la rimozione di anelli-gioielli quando si lavano le mani rappresenti un saggio passo in avanti”, ha fatto sapere. Anche gli orologi fanno parte degli oggetti che possono venire in contatto con il virus e diventare pericolosi veicoli di infezione.

Pulizia di un anello
Pulizia di un anello

Ma non occorre evitare di indossare anelli oppure orologi, a patto di lavarsi spesso con scrupolo le mani. E, già che ci siamo, si può approfittare per pulire anche i gioielli, a cominciare dagli anelli (su gioiellis.com trovate tanti consigli su come procedere nella sezione Da sapere, che trovate nel menu in alto).

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Pulizia di una collana di perle

Secondo Walensky, infatti, gli studi sul coronavirus hanno dimostrato che i germi possono vivere tra la pelle del dito e il metallo degli anelli per qualche tempo tempo, anche se non esistono dati certi su quanto i germi possano resistere in quella condizione. Un altro esperto interrogato dal quotidiano, Nikita Desai, pneumologo della Cleveland Clinic, ribadisce: “Quando gli operatori sanitari si preparano per attivare procedure in condizioni sterili, come un intervento chirurgico, le mani devono essere lavate e senza anelli, orologi e gioielli. Questo riduce notevolmente il rischio di diffondere la malattia, grazie alle mani il più pulite possibile”. Secondo Desai, i virus vitali sono stati rilevati fino a quattro ore dopo l’esposizione su rame, fino a 24 ore su cartone e fino a 2-3 giorni giorni su plastica e acciaio inossidabile. Insomma, operazione mani e gioielli puliti.

Anello con lapis indossato
Anello con lapis indossato

Anello troppo vicino alla bocca
Anello troppo vicino alla bocca







L’impatto del coronavirus sul mondo dei gioielli e dell’oro

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Quale impatto avrà il coronavirus, alias Covid19, sul mondo della gioielleria e dell’oro? Prova a rispondere Juan Carlos Artigas, direttore per Ricerca e investimenti del World Gold Council, associazione delle principali aziende di estrazione e commercio di oro. L’esperto, in sostanza, traccia due scenari: quello più positivo, con un’emergenza destinata a risolversi nel giro di poco tempo, qualche settimana. E uno scenario peggiore, con un coronavirus che si abbatte come un flagello anche sul mondo occidentale: questo potrebbe portare a minori vendite di gioielli ma, contemporaneamente a un maggiore prezzo dell’oro.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Al centro del consumo di oro, però, è inevitabile mettere l’epicentro dell’epidemia, la Cina. Con una premessa: è sbagliato, secondo Artigas, fare un paragone con la Sars, altra epidemia che ha colpito la Cina tra 2002 e 2003. In quel caso, infatti, l’impatto sulle condizioni sanitarie (numero di contagiati e di morti) è stato nettamente minore.

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Acquirenti cinesi a Baselworld

Per quanto riguarda la Cina, per esempio, si può già dire che la domanda cinese di gioielli è stata nettamente minore rispetto allo scorso anno. Anche perché i cinesi acquistano gioielli specialmente nel primo e quarto trimestre dell’anno. La diminuzione delle vendite, al momento è di circa il 10-15%. C’è, poi, il riflesso sul prezzo dell’oro, che tradizionalmente sale quando nel mondo si affacciano crisi di vario genere. Oggi la Cina, spiega il World Gold Council, è il più grande mercato dell’oro, contribuendo al 30% della domanda dei consumatori nel 2019.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Alcuni degli effetti del coronavirus sono già visibili dall’aumento dei volumi degli scambi allo Shanghai Gold Exchange, la Borsa dell’oro cinese, che ha visto acquisti degli investitori. Ma alla fine la potenziale decelerazione della domanda dei consumatori potrebbe avere un effetto più evidente sul prezzo rispetto al 2003.

Precauzioni per il coronavirus
Precauzioni per il coronavirus

In sintesi, a causa del coronavirus la domanda di oro nel primo trimestre può contrarsi di almeno il 10-15%. Se la domanda riprenderà o continuerà ad attenuarsi, dipenderà dalla durata dell’epidemia e dal suo impatto sulla crescita economica.

I due scenari

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

1 Se la situazione viene risolta relativamente rapidamente e l’impatto globale è contenuto, il risultato potrebbe essere limitato a una domanda cinese dell’oro più debole e un impatto transitorio sul prezzo

2 Se, invece, l’epidemia si diffonde ulteriormente e continua a influenzare il sentimento degli investitori, i flussi globali di volo verso la qualità, tra le preoccupazioni di una decelerazione globale, potrebbero avere un impatto (positivo) più sostenuto sul prezzo dell’oro.

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







I gioielli che hanno brillato agli Oscar 2020





Ai premi Oscar 2020 sono stati assegnati (virtualmente) anche i premi ai gioielli visti sul red carpet. Vestiti e gioielli, infatti, da sempre fanno parte dello spettacolo della serata più glamour. E anche le attrici che non hanno vinto la magica statuetta (a proposito: sapete perché si chiama Oscar? Ve lo spieghiamo qualche riga più sotto) ha avuto la soddisfazione di sfilare con gioielli memorabili.

Iniziamo con quelli firmati Tiffany. Charlize Theron si è presentata sul tappeto rosso in una splendida collana Tiffany High Jewelry Collection Autunno 2020: diamanti di colore D (il migliore), internamente impeccabili, per oltre 21 carati. La collana sfoggiata da Theron ha un valore di oltre 5 milioni di dollari ed è composta da 165 diamanti. Sempre di Tiffany anelli e orecchini.

Charlize Theron
Charlize Theron

Collana strepitosa, sempre Tiffany, per Gal Gadot, con oltre 76 carati totali di diamanti per 11 carati e valutata per oltre 2 milioni di dollari. La collana di Gadot, nel ruolo di presentatrice, è stata creata dai maestri artigiani di Tiffany in quasi due anni di lavoro. Gadot ha completato il suo look con brillanti orecchini di diamanti Tiffany e un anello di diamanti Tiffany di oltre 9 carati.

Gal Gadot
Gal Gadot

Collana in platino della collezione Tiffany di alta gioielleria Primavera 2020 per la modella e attrice Camila Morrone. La collana di diamanti pesa oltre 46 carati.

Camila Morrone
Camila Morrone

Di Bulgari, invece, la collana parte della High Jewelry Collection in platino, smeraldi e diamanti indossata da Greta Gerwig.

Greta Gerwig
Greta Gerwig

Anche Harry Winston, re dei diamanti a New York, ha fatto scintillare i suoi gioielli agli Oscar. A cominciare da Regina King, con braccialetto Draperie Diamond, 46,93 carati su platino, anello tappeto con diamanti per 8,16 carati, incastonato in platino, e altri due anelli per 2,34 carati e 2,18 carati, sempre su platino.

Regina King
Regina King

Sempre di Harry Winston i gioielli di Idina Menzel, candidata al premio per la canzone originale: collana con diamanti a cascata da 60,30 carati, montata in platino, orecchini con diamanti Pirouette, 4,44 carati, montati in platino, e anello con diamanti Winston Cluster, 3,92 carati, incastonato in platino. Come se non bastasse, durante la sua esibizione ha cambiato gioielli, sempre della Maison: collana River Diamond, 53,98 carati, montata in platino, orecchini con diamanti Pirouette, 4,44 carati, montati in platino, anello con diamanti Winston Cluster, 3,92 carati, montato in platino.

Idina Menzel
Idina Menzel

Ancora: Julia Louis-Dreyfys ha indossato più di 92 carati di Harry Winston Diamonds: collana con diamanti Wave, 60,18 carati, montata in platino, orecchini a bottone con diamanti a taglio brillante rotondo, 8,43 carati, incastonati in platino, bracciale rigido a forma di diamante con incrocio, 8,27 carati, incastonato in platino, spilla Diamond Bird, 3,6 carati, montata in platino, anello con diamante girasole, 3,89 carati, incastonato in platino, anello a fascia con diamante, 2,1 carati, incastonato in platino, anello a fascia con diamante a taglio radiante, 6,3 carati, incastonato in platino. Probabilmente era anche scortata passo passo da un plotone di guardie armate.

Julia Louis Dreyfus
Julia Louis Dreyfus

Altre tre star erano targate Harry Winston: Kaitlyn Dever (collana di diamanti Lariat, 26,28 carati, montata in platino e orecchini a diamante a grappolo segreto con gocce di rubino, 11,19 carati, montati in platino e oro giallo 18 carati), Mark Ruffalo (orologio retrogrado di Harry Winston Midnight, gemelli in zalium, 12 carati, incastonati in oro bianco 18 carati e zalium e Coigney Alba (orecchini pendenti con diamanti Winston Cluster, 23,22 carati, montati in platino).

Kaitlyn Dever
Kaitlyn Dever

Perché si chaima Oscar

A proposito: perché le statuette dorate simbolo del premio assegnato dalla Academy Award of Merit si chiamano Oscar? Secondo la teoria più accreditata il nome è una banale coincidenza: deriva dall’esclamazione di un’impiegata dell’Academy, Margaret Herrick, che alla vista della prima statuetta ha esclamato: «Assomiglia proprio a mio zio Oscar!». Un nome che nessuno gli ha più tolto.

Mark Ruffalo
Mark Ruffalo

Una collana Damiani, invece, per Cho Yeo-Jeong l’attrice coreana di Parasite: film vincitore dell’Oscar 2020.

Cho Yeo-Jeong assieme agli altri attori di «Parasite»
Cho Yeo-Jeong assieme agli altri attori di «Parasite»






I gioielli per l’anno del topo dell’oroscopo cinese





Gioielli a forma di topo per chi segue l’oroscopo cinese. Il 2020, infatti, è l’anno del topo. Secondo la tradizione, chi è nato sotto il segno del Topo, cioè dopo il 25 gennaio, che segna il capodanno cinese, è spiritoso, gentile e versatile. Persone capaci di stupire, soprattutto. È nato sotto il segno del topo chi è venuto al mondo nel 1936, 1948, 1960, 1972, 1984, 1996, 2008 e, ovviamente, 2020. Attenzione, però, perché il segno zodiacale va considerato solo dopo l’inizio dell’anno, che cade con date variabili tra gennaio e febbraio.

Fabergé, medaglione in oro giallo, smalto rosso e diamanti dedicato al topo
Fabergé, medaglione in oro giallo, smalto rosso e diamanti dedicato al topo

In realtà quello che in Occidente si considera come Capodanno cinese è la festa di primavera o capodanno lunare e si festeggia anche in Corea, Mongolia, Singapore, Malaysia, Nepal, Bhutan, Vietnam, Taiwan e Giappone. In Oriente, infatti, per questo tipo di feste è utilizzato  un calendario lunisolare: i mesi iniziano in concomitanza con ogni novilunio. Come accennato, per questo la data d’inizio del primo mese, e del capodanno, può variare di circa 29 giorni, tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario occidentale. Ma questo non vi impedirà di indossare gioielli ispirati al topo, e soprattutto a Topolino.

Wendy Yue, anello in oro giallo, con diamanti, tsavorite, cobaltocalcite, agata bianca, granato arancione
Wendy Yue, anello in oro giallo, con diamanti, tsavorite, cobaltocalcite, agata bianca, granato arancione
Anello topo della collezione Animalier di Roberto Coin
Anello topo della collezione Animalier di Roberto Coin
Ciondolo di Swarovski dedicato al capodanno cinese
Ciondolo di Swarovski dedicato al capodanno cinese

Anello di Roberto Coin creato per l'anno del Topo 2020
Anello di Roberto Coin creato per l’anno del Topo 2020

Chiusura a forma di topo, oro e diamanti
Chiusura a forma di topo, oro e diamanti

Spilla di HJ Coopers in oro 14 carati e zaffiri
Spilla di HJ Coopers in oro 14 carati e zaffiri
Spilla firmata Tiffany con diamanti e rubini
Spilla firmata Tiffany con diamanti e rubini
Swarovski, orecchini Topolino
Swarovski, orecchini Topolino
Ciondolo con Minnie e Mickey Mouse
Ciondolo con Minnie e Mickey Mouse

Magical Vangold Jewelry for Disney Russia, ispirati a Mickey Mouse
Magical Vangold Jewelry for Disney Russia, ispirati a Mickey Mouse







L’alta gioielleria con alessandrite nella collezione di Rubeus

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Il match più importante Nataliya Bondarenko lo sta giocando a Milano. E dura da otto anni: da quando la ex tennista del team nazionale russo ha fondato Rubeus, marchio di alta alta gamma, che dalla capitale italiana del design vuole conquistare il mondo.

Anello con alessandrite
Anello con alessandrite

Rubeus non è solo un marchio di gioielleria, ma anche di moda e pelletteria. Ma con pezzi unici venduti a un prezzo con cinque zeri. Per le borse, per esempio, Nataliya Bondarenko considera come competitor Hèrmes. Anzi, si propone come qualcosa di più esclusivo.

Orecchini con alessandrite e tanzanite
Orecchini con alessandrite e tanzanite

Rubeus ha aperto uno showroom nel centro di Milano, nella zona dello shopping di lusso. E, oltre a vestiti e borse, propone anche gioielli, sempre di altissima qualità. Anche se Nataliya Bondarenko, oltre a essere la fondatrice di Rubeus è anche designer, per la collezione di gioielli si è affidata a uno dei migliori creatori francesi, Frederic Mané.

Collier di Rubeus, oro bianco, diamanti, alessandrire
Collier di Rubeus, oro bianco, diamanti, alessandrire

Il risultato è una collezione di pezzi unici che hanno in comune una rara pietra preziosa: l’alessandrite. È una rara varietà di crisoberillo, che cambia colore secondo l’ora del giorno. O, meglio, appare rossa se illuminata con luce artificiale e verde quando illuminata con luce del sole. I gioielli di Rubeus valorizzano la pietra con un design che ricorda un’esplosione stellare. E stellari sono anche i prezzi di questi gioielli: un effetto che è voluto.

Anello in oro bianco, diamanti, alessandrite
Anello in oro bianco, diamanti, alessandrite
Spilla in oro bianco, diamanti, alessandrite, rubini
Spilla in oro bianco, diamanti, alessandrite, rubini
Anello in oro bianco, diamanti, coppia di alessandriti
Anello in oro bianco, diamanti, coppia di alessandriti

Collier in oro bianco, diamanti, alessandrite, rubini
Collier in oro bianco, diamanti, alessandrite, rubini







Intramontabile Angela Cummings

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Angela Cummings, una designer entrata nell’Olimpo delle grandi creatrici del Novecento ♦︎

Women Jewellery Designers è un libro scritto da Juliet Weir-de La Rochefoucauld, che in 360 pagine si concentra sul lavoro delle maggiori designer. Diviso in tre sezioni storiche, il libro inizia con l’introduzione delle designer femminili che stavano lavorando tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. Nel Dopoguerra, tra e fino agli anni Ottanta, una delle maggiori designer su cui si concentra il libro è Angela Cummings.

Spilla a forma di noto in oro e nefrite
Spilla a forma di noto in oro e nefrite

Vale la pena di conoscerla. È nata a Klagenfurt, Austria, nel 1944, ma a tre anni si è trasferita con la famiglia negli Usa. Ha studiato arte a Perugia, Italia, e a Hanau, Germania. Ha poi sposato un ex gemmologo di Tiffany, Bruce Cummings, nel 1970. La sua carriera di designer è coincisa con il lavoro da Tiffany & Co., nel 1967. Ha progettato la prima collezione completa di gioielli con il proprio nome nel 1975. È diventata una delle designer innovative di gioielli (assieme a Paloma Picasso, Jean Schlumberger ed Elsa Peretti) associati a Tiffany. Poi, nel 1984, si è messa in proprio, con il marchio che porta il suo nome, da Bergdorf Goodman. Una sua collana di smeraldi geometrici e diamanti è stata venduta per 1,5 milioni di dollari.

Angela Cummings, pettini
Angela Cummings, pettini

Angela Cummings è stata famosa anche per il tipo di lavorazione con oro 18 carati, platino e argento, con pietre preziose:  spesso mescolava questi materiali con abbinamenti non convenzionali come il legno. Ha sperimentato, inoltre, tecniche classiche di creazione di gioielli, come l’intarsio di metalli preziosi e ferro, con un processo noto come «damasco saldato». Foglie di ginkgo, ragnatele, viti, conchiglie, piume, schiuma di mare, libellule e orchidee sono state fonti di ispirazione. Giulia Netrese

Orecchini a gomitolo in oro giallo
Orecchini a gomitolo in oro giallo

Angela Cummings Orecchini in oro

Bracciale in giada e oro
Bracciale in giada e oro
Collana di Tiffany disegnata da Angela Cummings
Collana di Tiffany disegnata da Angela Cummings
Orecchini in oro, platino, diamanti, zaffiri
Orecchini in oro, platino, diamanti, zaffiri
Set di collana e bracciale con zaffiri
Set di collana e bracciale con zaffiri
Orecchini di Tiffany disegnati da Angela Cummings in oro e ametista intagliata
Orecchini di Tiffany disegnati da Angela Cummings in oro e ametista intagliata
Collana di giada e perle. Prezzo: 17.000 dollari
Collana di giada e perle. Prezzo: 17.000 dollari

Il libro «Women Jewellery Designers»
Il libro «Women Jewellery Designers»







Avel Lenttan è un nuovo brand italiano di gioielleria che ha una storia particolare





Nasce un nuovo brand di gioielleria: si chiama Avel Lenttan, come il nome della sua fondatrice.

Anelli di Avel Lenttan
Anelli di Avel Lenttan

Il marchio ha già debuttato, alla fine del 2018, e alla sua presentazione pubblica Avel Lenttan può vantare già di aver ricevuto in una cerimonia di gala il premio Le Fonti, prima ancora del lancio della sua collezione di gioielli (categoria: Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Rising Star Luxury). Un record. Ma bisogna aggiungere che Le Fonti non è il primo award al quale partecipa Avel Lenttan, anche se non in veste di concorrente: nel 2014, infatti, si è svolto il primo concorso Evolvea Jewellery. Presidente della giuria: Avel Lenttan.

Anello con tormalina rosa della collezione Mirror
Anello con tormalina rosa della collezione Mirror
Anello con tormalina verde della collezione Mirror
Anello con tormalina verde della collezione Mirror
Avel Lenttan ritira il premio Le Fonti
Avel Lenttan ritira il premio Le Fonti






Roberto Coin lancia una collezione di gioielli ispirata al sequel del film Frozen

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L’inverno è ghiacciato per Roberto Coin. Il marchio italiano ha deciso di cavalcare il sequel del film di animazione Frozen con una collezione speciale. Presentata e venduta in Usa, la collezione si chiama Disney x Roberto Coin Frozen 2 e comprende ciondoli, orecchini, anelli e bracciali ovviamente ispirati ai personaggi principali del film e, più in generale, al tema della neve e del ghiaccio. Insomma, la maggior parte dei pezzi può essere indossata anche senza che sia immediato un collegamento con il film. Anche se è legata al lancio del sequel cinematografico del film, quindi, non si tratta di una collezione di semplici bijoux, come in analoghi abbinamenti tra gioielleria e marketing cinematografico.

Pendente in oro, zaffiri gialli e arancio
Pendente in oro, zaffiri gialli e arancio

Tra i gioielli, infatti, ci sono pendenti a forma di fiocco di neve in oro bianco con diamanti, orecchini con ametista e tormalina a forma di aquilone, orecchini con la forma di cristalli. La collezione è coordinata su due tonalità: una autunnale, con zaffiri gialli e arancio, e una color ghiaccio, in oro bianco e diamanti. Ma c’è anche un ciondolo che rappresenta il pupazzo di neve Olaf, uno dei personaggi del film Disney.

Collana con pendente della collezione Frozen
Collana con pendente della collezione Frozen
Pendente ispirato al personaggio Olaf, in oro bianco, smalto, diamanti
Pendente ispirato al personaggio Olaf, in oro bianco, smalto, diamanti
Bracciale in oro giallo e diamanti
Bracciale in oro giallo e diamanti
Collana in oro bianco con pendente di ametista
Collana in oro bianco con pendente di ametista
Pendente a forma di cristallo di ghiaccio in oro bianco e diamanti
Pendente a forma di cristallo di ghiaccio in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro e zaffiri
Orecchini in oro e zaffiri

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti







Ecco chi è Sat Hari, la designer di gioielli che ha fatto innamorare Brad Pitt




Il fascino della filosofia indiana e della medicina alternativa nei gioielli di Amrit, brand fondato da Sat Hari. Ecco chi è la donna che ha affascinato Brad Pitt ♦︎

Partire per l’India e non tornare più. O, meglio, tornare ma restare legato al fascino del grande Paese asiatico, dove per anni ha studiato la simbologia delle pietre preziose. La bionda designer americana Sat Hari Khalsa, 50 anni, dopo un lungo periodo di formazione giovanile in India, iniziato quando aveva 18 anni (“una profonda benedizione”, lo definisce lei), è tornata negli States e ha fondato Amrit, nome che in antico sanscrito indica l’acqua della vita eterna, il nettare del divino. Non prima, però, di aver girato il mondo assieme a una rock band in qualità di guaritrice olistica.

Sat Hari Khalsa
Sat Hari Khalsa

Brad Pitt
Brad Pitt

Ma l’ultima avventura è quella destinata a essere di più sotto i riflettori: la relazione con Brad Pitt. Secondo il settimanale Daily Mail, l’attore e la designer si sarebbero conosciuti nel 2018, durante un evento organizzato da Anthony Keidis, frontman dei Red Hot Chili Pepper, al quale Sat Hari Khalsa avrebbe fatto da guida spirituale. Insomma, non stupisce che Amrit abbia come obiettivo quello di proporre gioielli legati a una mistica filosofia di vita. In India, Sat Hari (che è il nome indiano che ha adottato) si è innamorata di gemme, gioielli e antichi simboli e ora crea le proprie collezioni con questi riferimenti. Non pensiate, però, che siano gioielli in stile indiano. Amrit propone gioielli che, a parte qualche figura di elefante che spunta qua e là, sono assolutamente di gusto occidentale, con uso massiccio di oro e pietre preziose, a cominciare dai diamanti. Margherita Donato




Anello in oro e rubini
Anello in oro e rubini
Anello Dome con rubini
Anello Dome con rubini
Orecchini con diamanti, granati e zaffiri
Orecchini con diamanti, granati e zaffiri
Orecchini con diamanti rosa grezzi. Prezzo: 19800 dollari
Orecchini con diamanti rosa grezzi. Prezzo: 19800 dollari
Anello con il fiore del loto in oro rosa e diamanti
Anello con il fiore del loto in oro rosa e diamanti
Orecchini con zaffiri mezzaluna
Orecchini con zaffiri a mezzaluna







Report: i gioielli della Gen Z





Report del Cbjo: ecco quali sono i gioielli che vogliono i giovani sotto i 25 anni ♦︎

Ma che gioielli vogliono i giovani? Se lo chiedono i gioiellieri, i commercianti e, forse, anche gli stessi giovani. Per risolvere questo rebus il Cibjo, la confederazione mondiale della gioielleria, ha pubblicato un rapporto sulle abitudini di acquisto e sul comportamento della Gen Z. Sono considerati componenti della Gen Z i giovani tra 15 e i 25 anni, nati quindi giù nell’era digitale e spesso utenti dei social media come Instagram, WeChat o WhatsApp. Ci sono anche sociologi che ipotizzano per la Gen Z una sensazione di instabilità e insicurezza, causata dal clima di crisi economica che avrebbe condizionato la loro crescita. Ci sono, insomma, tante incognite. Quindi, quali sono i gioielli che piacciono ai giovani?

Orecchini e anello indossati
Orecchini e anello indossati

Il presidente del Cibjo, Jonathan Kendall, pensa che la Gen Z si possa comprendere attraverso le scelte che fanno sui social: “Confrontano continuamente prodotti, esperienze e opinioni. Su base giornaliera, solo gli utenti di Instagram pubblicano oltre 95 milioni di post e i suoi utenti fanno clic su oltre 4,2 miliardi di Mi piace. Immagina solo la portata di questa opportunità se il tuo nuovo prodotto soddisfa le sue aspirazioni e desideri”.

Giovane shopper
Giovane shopper

Altre caratteristiche rilevate dall’indagine della confederazione: la Gen Z ama viaggiare, la spontaneità, la ricerca di autenticità e di cose uniche. Kendall aggiunge anche che la Gen Z “vuole cambiare il mondo” e ha a cuore la sostenibilità.

Giovane della Gen Z
Giovane della Gen Z

La soluzione per avvicinare i giovani, sarebbe quindi enfatizzare la capacità di utilizzare oro riciclato, proporre vecchi gioielli rielaborati, oppure realizzati con elementi (pietre, metallo) di seconda mano. Tutto questo dovrebbe essere enfatizzato dai messaggi di marketing.

Una ragazza della Gen Z
Una ragazza della Gen Z

Le offerte di prodotti neutri rispetto al genere sono anche suggerite come particolarmente interessanti per la Gen Z. Anche le gioiellerie devono adeguarsi: secondo il rapporto, gli acquirenti giovani “desiderano un buon servizio clienti vecchio stile e risposte immediate e chiare alle loro domande”. Di conseguenza, la formazione del personale è fondamentale. Inoltre, è importante è il design del negozio: quelli ben organizzati e di facile navigazione online sono i più popolari, dato che la Gen Z non riesce a focalizzare l’attenzione a lungo. Altra conseguenza dell’uso compulsivo dei social è che i giovanissimi leggono poco. Al massimo, guardano foto e filmati. Nessuno sotto i 25 anni, probabilmente, leggerà questo articolo.

Giovane incollata allo smartphone
Giovane incollata allo smartphone

Per emergere, un negozio di gioielli dovrebbe apparire amichevole, socievole e autentico, invece che aspirazionale. È importantissima la comunicazione online: oltre l’80% della Gen Z ha letto recensioni sul web (quelle di gioiellis.com, forse)  prima dell’acquisto, in particolare le giovani donne. È incredibile, quindi, che tanti siti web di gioiellieri e gioiellerie siano ancora oggi, a fine 2019, di cattiva qualità.

Ricerca di informazioni prima di acquistare un gioiello. Dove? Su gioiellis.com ovviamente
Ricerca di informazioni prima di acquistare un gioiello. Dove? Su gioiellis.com ovviamente







Arte e gioielleria con Elisabetta Cipriani

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Arte e gioielleria si affiancano nella galleria di Elisabetta Cipriani a Londra ♦︎

Il mondo dell’arte e dei gioielli sono legati. Non solo perché pezzi di alta gioielleria sono piccoli capolavori di creatività, ma anche perché concettualmente i protagonisti dei due mondi ogni tanto si sovrappongono. Ne è un esempio è il lavoro di Elisabetta Cipriani, che a Londra nel 2009, ha aperto una galleria in cui ha esposto gioielli creati da oltre 40 pittori e scultori. Tutti nomi di primo piano, come Ai Weiwei, Chiharu Shiota, Giulio Paolini, Ilya ed Emilia Kabakov, Carlos Cruz-Diez, Enrico Castellani, Erwin Wurm, Giorgio Vigna, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Pedro Cabrita Reis.

Anello in oro di Sissi
Anello in oro di Sissi

Anelli che sono sculture, sculture che si indossano, gioielli unici: Elisabetta ha convinto gli artisti e designer di gioielli a collaborare con il progetto, che prevede la realizzazione artigianale di pezzi che si possono indossare. Ma anche semplicemente ammirare, visto che molti gioielli sono esposti in musei e collezioni private in tutto il mondo, tra cui il Musée des Arts Décoratifs, Parigi; Museum of Art and Design, New York; World Jewellery Museum, Seoul; e The State Hermitage Museum, San Pietroburgo.





Bracciale in oro di Ai Weiwei
Bracciale in oro di Ai Weiwei

Anello labbra di Jannis Kounellis
Anello labbra di Jannis Kounellis
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Collana di Paolo Canevari
Collana di Paolo Canevari

Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo
Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo







I gioielli del Festival del Cinema di Venezia




Al Festival del Cinema di Venezia sfilano anche eccezionali gioielli. Ecco i primi avvistati ♦︎

Le dive sfilano sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia. E, come sempre, ad attirare l’attenzione sono abiti e gioielli. Ecco i primi gioielli avvistati. La modella Elsa Hosk, per esempio, ha scelto i gioielli di Messika, Maison di Parigi famosa per gli straordinari set di diamanti. La modella, alla cerimonia di apertura del Festival, ha indossato gli anelli Wild Moon e Snake Dance High Jewellery della collezione Born To Be Wild e le clip My Twin.

Elsa Hosk in Messika
Elsa Hosk in Messika

Sempre per Messika: la modella Tina Kunakey, al braccio di Vincent Cassel, aveva il set Black Hawk della collezione High Jewelry Born To Be Wild. L’attrice e modella thailandese Min Pechaya ha adottato il look Messika con gli orecchini pendenti della nuova collezione Lucky Move, la collana e il braccialetto Move e l’iconico doppio anello Glam’Azone. Alla sera con North Wind della collezione High Jewelry Once Upon A Time, gli orecchini Diamond Catcher e l’anello Snake Dance della collezione High Jewelry Born To Be Wild. La modella tedesca Caro Daur ha scelto gli orecchini Desert Bloom della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il bracciale e l’anello Undine della collezione High Jewelry Once Upon A Time.

Tina Kunakey e Vincent Cassel
Tina Kunakey e Vincent Cassel

E Messika anche per Camille Rowe, Cristiana Capotondi, Euridice Axen, Greta Ferro, Isabelle Huppert, Laura Chiatti, Margherita Buy, Sveva Alviti, Sylvia Hoeks.

L’attrice e ambasciatrice di Cartier, Monica Bellucci, ha indossato orecchini di alta gioielleria in platino con rubini e diamanti con taglio smeraldo della Maison parigina.

Monica Bellucci con orecchini Cartier
Monica Bellucci con orecchini Cartier

Con gioielli Piaget Nicole Warne, che ha scelto di indossare un set di collana, orecchini e anello in oro bianco con diamanti della collezione High Jewellery Piaget’s Treasure e Limelight Garden Party. Sempre con Piaget l’attrice napoletana Alessandra Mastronardi , madrina e presentatrice del Festival, con orecchini di alta gioielleria e un anello con diamanti e rubini della collezione di gioielli di alta luce Sunlight Journey della Maison.

Alessandra Mastronardi con gioielli Piaget
Alessandra Mastronardi con gioielli Piaget

Molto presente alla rassegna di Venezia anche il Gruppo Damiani. L’attrice e volto della serie televisiva italiana Un posto al sole, Vittoria Schisano, ha scelto orecchini, anello e bracciale in oro rosa con diamanti della collezione Constellation di Salvini, brand del Gruppo Damiani. L’attrice Madalina Ghenea ha invece indossato gli orecchini pendenti Damiani della collezione Mimosa con diamanti bianchi e l’anello Farfalla con diamanti fancy, abito Zuhair Murad e scarpe Gianvito Rossi. Gioielli Damiani anche per un’altra attrice, Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna. E per Madalina Droftei, modella internazionale e miss bellezza la collana Damiani Notte di San Lorenzo in oro bianco.

https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2019/08/madalina-ghenea-damiani.jpg
Madalina Ghenea con gioielli Damiani

La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina di Damiani.

Giorgio Armani Privé High Jewelry, invece, per l’attrice italiana Alessandra Mastronardi, che ha scelto un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti. E la modella britannica Lady Kitty Spencer ha orgogliosamente esibito orecchini e collier di diamanti e smeraldi di Bulgari.

Per Valeria Golino la scelta è stata invece Atelier Swarovski, il marchio di gioielleria top della Maison austriaca. La collana Lola e l’anello Lola sono realizzati con diamanti e rubini creati da Swarovski incastonati in oro fairtrade. I diamanti creati da Swarovski sono coltivati in un laboratorio ma, precisa l’azienda, hanno gli stessi attributi ottici, chimici e fisici dei diamanti estratti dalla terra: entrambi sono al 100% di carbonio, entrambi hanno la stessa durezza e brillantezza. Il Fairtrade Gold proviene dalla cooperativa Minera Limata Limitada in Perù: progetto minerario responsabile per l’ambiente fornisce agli allevatori di alpaca locali entrate supplementari e promuove lo sviluppo sostenibile della comunità di Limata.

Valeria Golino con diamanti e rubini sintetici di Atelier Swarovski
Valeria Golino con diamanti e rubini sintetici di Atelier Swarovski

Swarovski anche per Penélope Cruz. L’attrice ha indossatopezzi unici di Atelier Swarovski Fine Jewelry in occasione della prima mondiale del suo nuovo film Wasp Network. Il set unico, disegnato dalla stessa Penélope Cruz, presenta orecchini a cascata e un anello ispirato al classico stile hollywoodiano. I pezzi sono realizzati esclusivamente con Swarovski Created Diamonds per un totale di 15,2 carati in oro 18 carati Fairtrade Gold. Tre singoli Swarovski Created Diamonds tagliati a pera pesano più di 3 carati ciascuno.

Penelope Cruz
Penelope Cruz

La super top model Isabeli Fontanta ha preferito i gioielli del brand Marco Bicego, con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria. E sempre di Marco Bicego i gioielli di Juliette Binoche.

Isabeli Fontanta con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria di Marco Bicego
Isabeli Fontanta con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria di Marco Bicego




Madalina Droftei con gioielli Damiani
Madalina Droftei con gioielli Damiani
Madalina Ghenea alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia indossa gli orecchini pendenti e l’anello Damiani
Madalina Ghenea alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia indossa gli orecchini pendenti e l’anello Damiani
Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna
Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna
Lady Kitty Spencer con collana e orecchini Bulgari
Lady Kitty Spencer con collana e orecchini Bulgari
Alessandra Mastronardi con un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti Giorgio Armani Privé High Jewelry
Alessandra Mastronardi con un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti Giorgio Armani Privé High Jewelry
Juliette Binoche con i gioielli di Marco Bicego
Juliette Binoche con i gioielli di Marco Bicego
La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina
La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina
Caro Daur in Messika
Caro Daur in Messika
Min Pechaya sul red carpet di Venezia
Min Pechaya sul red carpet di Venezia
Tina Kunakey
Tina Kunakey
Hong-Hu Ada, artista italo-giapponese in abito Armani e gioielli Salvini: collana i Segni e anello Mistery
Hong-Hu Ada, artista italo-giapponese in abito Armani e gioielli Salvini: collana i Segni e anello Mistery
Nicole Warne in Piaget
Nicole Warne in Piaget
Alessandra Mastronardi, madrina del Festival e presentatrice della kermesse, ha fatto capolino sul red carpet in laguna con un abito Elie Saab abbinando un paio di preziosi orecchini e un anello in oro rosa e diamanti a forma di foglia di palma della collezione Extremely Piaget
Alessandra Mastronardi, madrina del Festival e presentatrice della kermesse, ha fatto capolino sul red carpet in laguna con un abito Elie Saab abbinando un paio di preziosi orecchini e un anello in oro rosa e diamanti a forma di foglia di palma della collezione Extremely Piaget
L'attrice italiana Euridice Axen in Messika al Film Festival di Venezia
L’attrice italiana Euridice Axen in Messika al Film Festival di Venezia
Camille Rowe con collana e anello Toi & Moi di alta gioielleria Messika
Camille Rowe con collana e anello Toi & Moi di alta gioielleria Messika
Cristiana Capotondicon gli orecchini High Jewellery Snake di Messika
Cristiana Capotondicon gli orecchini High Jewellery Snake di Messika
Per Greta Ferro gli orecchini Diamond Catcher della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il girocollo di Zelda della collezione High Jewelry Paris est une Fête di Messika
Per Greta Ferro gli orecchini Diamond Catcher della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il girocollo di Zelda della collezione High Jewelry Paris est une Fête di Messika
Isabelle Huppert ha scelto il girocollo High Jewelry Fire Diamond e gli orecchini Diamond Catcher di Messika
Isabelle Huppert ha scelto il girocollo High Jewelry Fire Diamond e gli orecchini Diamond Catcher di Messika
Laura Chiatti brillava con gli orecchini gioielli Desert Bloom High Jewelry
Laura Chiatti brillava con gli orecchini gioielli Desert Bloom High Jewelry
Margherita Buy ha scelto di indossare gli orecchini Undine di alta gioielleria Messika
Margherita Buy ha scelto di indossare gli orecchini Undine di alta gioielleria Messika
Sveva Alviti indossava gli orecchini di alta gioielleria Sirenetta e l'anello Miss Milla con una clip My Twin di Messika
Sveva Alviti indossava gli orecchini di alta gioielleria Sirenetta e l’anello Miss Milla con una clip My Twin di Messika
Sylvia Hoeks, la nuova musa ispiratrice di Valérie Messika, ha indossato orecchini multispe My Twin e anello trio
Sylvia Hoeks, la nuova musa ispiratrice di Valérie Messika, ha indossato orecchini multispe My Twin e anello trio
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi







Lenti Villasco, gioielli per gioiellieri

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Torna a VicenzaOro il produttore per produttori di gioielli Lenti Villasco ♦︎

Nel distretto di Valenza, Piemonte, Italia, si trovano decine di aziende dedicate alla gioielleria di alta qualità. Non sono tutte uguali, però. E non tutte riescono a ricavarsi uno spazio di notorietà internazionale. Buona parte di queste aziende, inoltre, sono specializzate nel lavoro in conto terzi. Producono, cioè, gioielli raffinatissimi a cui altre Maison appiccicano il loro marchio. Sono, insomma, gioielli nascosti. Una di queste è Lenti Villasco, che si presente puntualmente a tutti gli appuntamenti di VicenzaOro e non solo. Lenti Villasco esporta all’estero il 90% dei gioielli che produce e anche questo è una testimonianza della riconosciuta qualità.

Anello Fiori, in oro rosa e diamanti
Anello Fiori, in oro rosa e diamanti

Fondata da Piero Lenti, la società è ora presieduta dal figlio, Danilo Lenti, coadiuvato dalla sorella Giuliana. I due proseguono il lavoro del padre iniziato nel 1963, ma che è in realtà la prosecuzione di un tradizionale laboratorio attivo fin dall’Ottocento. Metodi artigianali che ora si integrano con la moderna tecnologia, che comprende progettazione software e stampanti 3D.





Lenti Villasco, anello multicolor
Lenti Villasco, anello Multicolor

Lenti Villasco, anello in oro bianco e diamante
Lenti Villasco, anello in oro bianco e diamante
Collana Multicolor
Collana Multicolor

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti