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Cerchi e linee rette con Jolly Bijou

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Dal mondo della moda di Parigi e Londra al mondo della gioielleria di New York: il volo attraverso l’Oceano Atlantico l’ha compiuto la designer francese Caroline Denis, che nel 2017 ha fondato il marchio Jolly Bijou a Brooklyn, dove vive e produce i suoi gioielli. Dopo 15 anni di lavoro con marchi come Saint-Laurent e Chloé, dove era responsabile dell’immagine e dell’identità visiva, Caroline è volata con marito e figli negli Stati Uniti. Per prima cosa è tornata tra i banchi di scuola, al Gemological Institute of America. Poi, ha messo a frutto la sua esperienza e le sue nuove competenze.

Anello in oro 14 carati con zaffiri rosa
Anello in oro 14 carati con zaffiri rosa

Dalla Francia, però, ha portato con sé il gusto per Art Déco in versione moderna, utilizzata per le sue collezioni di gioielli in oro 14 carati, con abbondanza di gemme come tormaline e zaffiri colorati, tsavorite e topazi, che sono allineate a comporre linee rette e cerchi spezzati: forme geometriche che, grazie alle pietre colorate, risultano molto allegre. I suoi gioielli sono realizzati a mano a New York.

Collana in oro con zaffiri colorati
Collana in oro con zaffiri colorati
Orecchini in oro con tormaline
Orecchini in oro con tormaline
Orecchini in oro con tormalina verde
Orecchini in oro con tormalina verde
Orecchini in oro rosa 14 carati con tormalina verde
Orecchini in oro rosa 14 carati con tormalina verde

Anello in oro rosa con rodolite
Anello in oro rosa con rodolite







Jamie Wolf, gioielli a passo di danza

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Dal palcoscenico al laboratorio, dal paso doble ai carati, dagli esercizi alla sbarra agli schizzi su carta: Jamie Wolf è stata una star in due differenti mondi, quello del balletto e, ora, quello della gioielleria. La designer, infatti, è stata una ballerina al New York City Ballet per circa dieci anni, da quando aveva 17 anni. Ma il mondo del balletto comporta un impegno intenso, assieme a lunghe pause quando la stagione degli spettacoli si prende una pausa. E durante quei momenti Jamie Wolf ha iniziato a comporre gioielli. Prima con modelli semplici e poi sempre più professionali, che ha iniziato a vendere ai componenti della compagnia di ballo.

Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti e opali
Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti e opali

Visto il successo del suo secondo lavoro, nel 2006 la ballerina ha lasciato le scene ed è diventata gioielliere a tempo pieno. Con successo, visto che un anello di fidanzamento realizzato da Jamie Wolf  è finito al dito di Natalie Portman. I gioielli sono realizzati a mano a New York, con oro giallo, bianco e rosa 18 carati. Anelli di fidanzamento, orecchini, classici o con motivo a fiori sono in vendita anche online su diverse piattaforme.

Collana in oro giallo e diamante
Collana in oro giallo e diamante
Anello in oro giallo e diamanti bianchi e anneriti
Anello in oro giallo e diamanti bianchi e anneriti
Anello in oro giallo e diamanti bianchi
Anello in oro giallo e diamanti bianchi
Anello in oro giallo e tormaline verdi
Anello in oro giallo e tormaline verdi
Orecchini in oro con topazi bianchi
Orecchini in oro con topazi bianchi

Anello in oro con tormalina rosa
Anello in oro con tormalina rosa







Le lunghe radici di Madhuri Parson

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Avere un nonno che vende all’ingrosso pietre preziose a Londra, Parigi e Ginevra è un buon punto di partenza. Madhuri Parson, in più, ha alle spalle una famiglia che fa affari con gemme e gioielli da sei generazioni, con base a Jaipur, India. Mentre passava il suo tempo a osservare gli artigiani della città indiana che lavoravano oro e gemme, la designer probabilmente pensava già a che cosa avrebbe fatto da grande. Gioielli, ovvio. Ora Madhuri fa base a New York, dove ha studiato le gemme al Gia e design del gioiello al Fashion Institute of Technology, ma lavora anche a Japipur e Mumbai. Curiosamente, però, tutto questo è arrivato dopo un’esperienza nel mondo della tecnologia, nella Silicon Valley.

Anello in oro 14 carati con zaffiri, topazio bianco
Anello in oro 14 carati con zaffiri, topazio bianco

Le radici familiari, però, hanno fortunatamente preso il sopravvento. Madhuri Parson ha lanciato la sua prima collezione nel 2011 negli Stati Uniti. Come altri designer di origine indiana ama mischiare motivi orientali con l’estetica occidentale moderna. Oltre a produrre pezzi su misura, Madhuri vende rivenditori di fascia alta come Harvey Nichols a Londra e Bloomingdale’s negli Stati Uniti, oppure online su Moda Operandi.

Anello Trio in oro giallo 14 carati e diamanti
Anello Trio in oro giallo 14 carati e diamanti
Bracciale Trio in oro giallo 18 carati e diamante
Bracciale Trio in oro giallo 18 carati e diamante
Orecchini con diamanti in oro giallo 18 carati e smalto indiano, diamanti taglio rosa
Orecchini con diamanti in oro giallo 18 carati e smalto indiano, diamanti taglio rosa
Orecchini con tormalina in oro giallo 14 carati
Orecchini con tormalina in oro giallo 14 carati
Orecchini pendenti in oro giallo 18 carati  e diamanti
Orecchini pendenti in oro giallo 18 carati e diamanti

Orecchini con madreperla e rubini su oro bianco
Orecchini con madreperla e rubini su oro bianco







Come diventare designer di gioielli




Disegnare gioielli, creare anelli, collane, orecchini, progettare intere collezioni di gioielleria: è un sogno che qualche volta diventa realtà. Ma come si diventa designer di gioielli?

Diventare designer di gioielli non è difficile, ma non è neppure facile: dipende da molti fattori. Ma, prima di tutto, perché volete diventare designer di gioielli? Avete intenzione di aprire la vostra boutique e di trasformarvi anche in gioiellieri? Oppure pensate di cercare lavoro in una grande azienda che produce gioielli? O, infine, vi piacerebbe semplicemente dimostrare la vostra creatività con gioielli artigianali progettati da voi?

Harry Winston, schizzo di anello con granato mandarino
Harry Winston, schizzo di anello con granato mandarino

Diverse opzioni. Anche se progettare gioielli può sembrare un’attività precisa, ideare anelli, orecchini e collane non è sempre la stessa cosa: dipende dal contesto in cui vi potete trovare. Un’attività artigianale, in cui si progettano pochi gioielli realizzati a mano è differente da preparare il design di una collezione per un grande brand. Nel primo caso, per esempio, un artigiano può adattare più facilmente il progetto di un gioiello ai materiali di cui dispone, come la dimensione o la foggia delle pietre. Un’azienda di grandi dimensioni, invece, ha bisogno di progettare gioielli sempre uguali, con dimensioni di pietre standard e più facilmente realizzabili in fase di produzione su larga scala. Inoltre, in una grande azienda il designer crea dopo aver ricevuto le indicazioni sul tipo di gioiello creare, anche sotto il profilo del costo.

Schizzo preparatorio per anello
Schizzo preparatorio per anello

Disegnare gioielli. Insomma, se immaginate l’attività di designer come quella di un pittore che disegna su un cartoncino meravigliosi gioielli con tante pietre colorate, sappiate che non è così. Ma, certo, i designer spesso utilizzano uno schizzo preparatorio per i loro migliori gioielli. Ci vuole una mano d’artista per disegnare un collier con matita e colori a tempera. Tenete conto, però, che non è facile: lo schizzo deve essere molto proporzionato, perché anche la differenza decimo di millimetro, nella realtà, è di grande importanza. Bisogna saper valutare bene le dimensioni di una pietra che si vuole inserire: la maggior parte dei gioielli, per esempio, utilizza gemme di dimensioni predefinite. In ogni caso, nessuno vi impedirà mai di progettare le vostre collezioni partendo da un foglio di carta, una matita e un sottile pennello. Ma, poi, bisogna saper fare anche altro.

Laura Bicego, designer e fondatrice di Nanis
Laura Bicego (a sinistra), designer e fondatrice di Nanis

Dopo il bozzetto. Naturalmente, per creare un gioiello si deve partire da un’idea. In questa fase disegnare dei bozzetti su carta con la matita può essere utile. Ci si avvicina, così, alla progettazione finale del gioiello. Lo schizzo preliminare sarà la base su cui lavorare. Questo è l’inizio del processo creativo. Il secondo passo, invece, è trasformare l’idea, l’estetica del gioiello, in un progetto che sia realizzabile. Il gioiello non deve essere solo piacevole da guardare, ma anche abbastanza robusto nonostante sia composto da pochi grammi di metallo. Inoltre, deve anche essere piacevole da indossare, non troppo pesante o fastidioso a contatto con la pelle. Tutti aspetti che devono essere affinati.

Vanessa Martinelli, designer di Lugano (Svizzera) in una foto pubblicata su Facebook
Vanessa Martinelli, designer di Lugano (Svizzera) in una foto pubblicata su Facebook

Progettazione 3D. Dopo un eventuale schizzo su carta, nella maggior parte dei casi il gioiello deve essere progettato per una produzione industriale. Ci voglio misure precise, che devono essere trasferite ai macchinari di produzione. Ovviamente, il lavoro del designer consiste nel proporre qualcosa di originale, ma anche realizzabile con gli strumenti di cui dispone l’azienda. Naturalmente, se il gioiello è realizzato a mano in modo artigianale sarà importante soprattutto l’occhio esperto di chi lo realizza. Ma normalmente il lavoro artistico su carta è trasformato in uno speciale file Cad (Computer Aided Design) 3D con utilizzo di appositi software. In un determinato tipo di produzione, per esempio, il file può essere successivamente utilizzato per creare un modello in plastica realizzato con una stampante 3D. Questo prototipo è poi utilizzato per realizzare uno stampo in gesso che sarà utilizzato per procedere alla successiva lavorazione del gioiello. Anche quest’ultima parte deve essere ben conosciuta al designer, che deve progettare gioielli che possano effettivamente lavorati. Ma a quel punto il designer sta già pensando alla prossima collezione.

Nikos Koulis
Nikos Koulis, grande designer-gioielliere

La formazione. Insomma, come si diventa designer? Nel mondo della gioielleria non mancano i grandi designer con un percorso autodidatta. Ma sono eccezioni. Per diventare bravi designer non bisogna essere capaci soltanto nel disegno. La fantasia non è sufficiente. Bisogna conoscere tutto il ciclo produttivo del gioiello e, meglio ancora, avere almeno cognizioni di gemmologia. Bisogna sapere, per esempio, la differenza di trattamento tra un opale e un diamante. Inoltre, è evidente, occorre conoscere come si progetta un gioiello. È possibile imparate tutto questo, o quasi, con un apprendistato in una bottega orafa, o direttamente in un’azienda di gioielleria. E sono molti quelli che hanno seguito questa strada, specialmente nei distretti del gioiello, come Valenza in Italia, Ginevra in Svizzera o Pforzheim in Germania. Ma la soluzione migliore è iscriversi a una scuola di gioielleria. Ce ne sono molte, in tutti i grandi Paesi e nelle maggiori città. Una volta usciti dalla scuola, infatti, un piccolo marchio di gioielli potrebbe limitarsi a richiedere un periodo di prova per saggiare le vostre capacità. Ma le grandi aziende del settore possono chiedere prova pratica, organizzare diversi colloqui per saggiare la vostra preparazione e anche un esame scritto. Anche per diventare designer di gioielli, insomma, non basta la creatività: bisogna ampliare le proprie conoscenze.

Garavelli, progettazione Cad
Garavelli, progettazione Cad







Le pietre natura di Brooke Gregson

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Tra Londra e Los Angeles per realizzare gioielli diversi dal solito. Forse una delle chiavi di lettura per il lavoro di Brooke Gregson è anche la sua esperienza come designer di tessuti accanto agli studi di storia dell’arte. Senza contare che il padre era, pare, un appassionato collezionista di gioielli e questo aiuta. Purtroppo, la designer fa anche parte della schiera di persone convinte che le pietre abbiano poteri curativi (domanda: perché, allora, non venderle in farmacia? Avete mai provato a infilarvi un anello per far passare il mal di testa? Siamo nel 2021…) oltre che all’immancabile astrologia. Ok, lasciamo perdere e guardiamo i gioielli per quello che sono: gioielli.

Anello in oro 18 carati, smalto e diamanti
Anello in oro 18 carati, smalto e diamanti

Opali, acquamarine, zaffiri, rubini e diamanti grezzi accompagnano collane che Brooke Gregson chiama amuleti e visto che li crea deve essere una persona fortunatissima. La designer, nata in California, ha studiato anche a Shoreditch, area artistica di Londra vicino all’altrettanto trendy quartiere di Hoxton, e si è laureata alla Chelsea School of Art. Un viaggio in Giappone, tra i giardini di Kyoto, è stata la molla dell’ispirazione per la collezione 2018, che si ispira ai kimono delle geishe, con l’utilizzo di lacci di seta per i bracciali, ma anche all’architettura di Tokyo. Tutti i gioielli sono realizzati interamente a Londra e Los Angeles.

Orecchini in oro, slice diamonds
Orecchini in oro, slice diamonds
Anello in oro con slice diamond (sezione di diamante grezzo)
Anello in oro con slice diamond (sezione di diamante grezzo)
Bracciale con laccio in seta, oro, diamanti, smalto
Bracciale con laccio in seta, oro, diamanti, smalto
Pendente in oro 18 carati, smalto verde, diamanti
Pendente in oro 18 carati, smalto verde, diamanti
Pendente in oro 18 carati, smalto, diamante
Pendente in oro 18 carati, smalto, diamante
Anello in oro, smalto, slice diamond
Anello in oro, smalto, slice diamond







Le buone azioni di Āzlee

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Moda, fotografia, le pagine patinate di Glamour e Allure Magazines a New York. Ma, poi, un tuffo nella realtà del Guatemala, sulle rive del Lago Atitlan: per la designer Baylee Ann Zwart, cresciuta tra il Colorado e la California, il cambio di atmosfera è stato radicale. Ma, da quell’esperienza nel Paese centromericano, in un’organizzazione che produceva accessori per il commercio equo e solidale con artigiane donne, è nata l’idea del suo brand di gioielli, Āzlee: parola che è una combinazione del secondo nome, cognome e nome. In ogni caso, in Guatemala ha provato l’ebbrezza di realizzare i suoi primi gioielli assieme agli artigiani locali. E Baylee Ann si è innamorata della gioielleria.

Ciondolo in oro con smeraldo
Ciondolo in oro con smeraldo

Descrive la sua produzione come ispirata all’Art Déco, in modo abbastanza vago, accanto alle forme dei gioielli antichi, come testimonia l’anello con il gufo che rappresenta la dea Atena secondo la mitologia greca. Altra fonte di ispirazione di Āzlee è il mare, anzi, l’oceano. Forse per questo i suoi gioielli in oro 18 carati e platino sono realizzati a Los Angeles con oro da commercio equo e solidale e, soprattutto, riciclato al 100%. Stesso programma solidale per le pietre, con gemme vintage e già utilizzate, per limitare nuove estrazioni. Tra le sue clienti,  Emma Watson, Rihanna, Bella e Gigi Hadid, Zoë Kravitz e Scarlett Johansson.

Anello in oro con diamante taglio smeraldo
Anello in oro con diamante taglio smeraldo
Anello in oro inciso
Anello in oro inciso
Orecchini in oro e smeraldi
Orecchini in oro e smeraldi
Collana in occhio di tigre e oro
Collana in occhio di tigre e oro
Orecchini in oro 18 carati
Orecchini in oro 18 carati

Anello in oro con il gufo simbolo della dea Atena
Anello in oro con il gufo simbolo della dea Atena







In viaggio con i gioielli, ecco i maggiori pericoli




Gioielli in viaggio. Sognate spiagge, monti, città d’arte? Attenzione: prima di partire per le vacanze o per un semplice week end è bene conoscere i pericoli in agguato per i vostri amati gioielli. Se volete sapere quali sono le mosse giuste per proteggere i vostri gioielli durante un viaggio leggete questo articolo.

In viaggio con i gioielli
In viaggio con i gioielli

Qui, invece, parliamo di quali sono i più frequenti pericoli per chi porta a spasso anelli, collane e orecchini. Attenzione: questo non significa che dovete rassegnarvi ad andare in giro senza un ornamento al collo o sulla mano. Semplicemente, dovete fare più attenzione a quelle che sembrano trappole per le viaggiatrici meno attente.

Un piacevole bagno, ma senza gioielli
Un piacevole bagno, ma senza gioielli

Una specie di classifica delle situazioni in cui è più facile perdere di vista i propri gioielli sono stati individuati da una recente indagine condotta da Jewelers Mutual, società specializzata in assicurazioni sui gioielli. Chi meglio di un assicuratore conosce quali sono i problemi delle sue clienti? Il 20% di chi si è rivolto a Jewelers Mutual, infatti, ha detto di aver perso gioielli durante un viaggio o di essere vittima di un furto durante una vacanza. Ecco, quindi, le 6 situazioni di maggior pericolo per chi viaggia con i gioielli.

La spiaggia è nemica dei gioielli
La spiaggia è nemica dei gioielli

1 Gioiello perso in spiaggia. La sabbia è la nemica numero uno dei gioielli. Non solo li rovina quando viene a contatto con metallo e pietre, ma li nasconde spesso in modo irrimediabile. Orecchini e anelli sono i gioielli più a rischio sulla spiaggia. Meglio lasciarli a casa o fare molta attenzione se si passeggia o, peggio, ci si diverte con qualche gioco o sport.

Fare il bagno è piacevole, ma è facile perdere gli anelli
Fare il bagno è piacevole, ma è facile perdere gli anelli

2 Gioiello perso in acqua. Anche l’acqua è un pericolo per i gioielli. E non solo quella del mare. Anche piscine, fiumi e laghi possono inghiottire facilmente i vostri gioielli. La circonferenza delle dita, per esempio, si restringe a contatto con l’acqua sotto i 37 gradi (circa la temperatura corporea) e questo può farvi perdere facilmente un anello. Il nuoto è, inoltre, una delle cause più frequenti per la perdita degli orecchini.

In hotel lasciate i gioielli in cassaforte
In hotel lasciate i gioielli in cassaforte

3 Furto in hotel. Non lasciare gioielli sul comodino di fianco al letto, sul tavolo della stanza d’albergo o in valigia. Ci sono ladri specializzati in questo tipo di furti oltre a indurre in tentazione il personale addetto alle pulizie. Se non è presente nella vostra stanza, ogni hotel ha una cassaforte centrale dove riporre gli oggetti di valore: utilizzatela.

Non imbarcate i gioielli assieme al trolley
Non imbarcate i gioielli assieme al trolley

4 Gioielli smarriti nei bagagli. Purtroppo lo smarrimento di una valigia o di un trolley durante uno spostamento da un aeroporto all’altro non è infrequente. Evitate di riporre nei bagagli oggetti di valore.

Ops! lavandino anello
Ops!

5 I lavandini. Lavarsi le mani è necessario, ancora di più per ragioni sanitarie. Ma i lavandini sono una trappola per gli anelli, che possono cadere nel foro di scarico. Ancora più frequentemente, però, i gioielli sono dimenticati sul bordo di ceramica del lavello.

In viaggio con l'auto
In viaggio con l’auto

6 Furti in auto. Se viaggiate in auto avrete la tentazione di nascondere i gioielli sotto il sedile, in uno scomparto segreto (per voi, ma non per i ladri), o nel portabagagli. Una vera pacchia per i ladri, che in pochi minuti riescono a eseguire una perfetta perquisizione del vostro veicolo. Non lasciate gioielli incustoditi in auto.

Spiaggia a Biarritz
Spiaggia a Biarritz







Gioielli per piacere con María José

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Un tweet di María José, gemmologa messicana e fondatrice del brandi di gioielli con il suo nome, riassume la sua prospettiva: “Sono così felice di vivere tra Los Angeles e New York”, ha scritto. Originaria di Guadalajara, la designer si è trasferita negli STati Uniti, dove ha frequentato il Gemological Institute of America a New York. Ha anche studiato il design del gioiello a Tribeca, quartiere della Grande Mela, dove ha lanciato la sua Maison María José nel 2014. Insomma, si è perfettamente integrata nella vita americana e anche nello stile: i suoi gioielli, infatti, sono moderni e in linea con quelli che sono i gusti internazionali, con una predilezione per l’utilizzo di smeraldi colombiani.

Orecchini con smeraldi e diamanti su oro bianco 18 carati
Orecchini con smeraldi e diamanti su oro bianco 18 carati

È gioielleria elegante, lussuosa, ma con un tocco di informale. L’obiettivo spiegato dalla Maison, infatti, è di infondere un senso di divertimento nelle collezioni, perché chi acquista un gioiello sia in grado di indossare i pezzi con disinvoltura, tanto quanto in occasioni ufficiali.

Come molti altri suoi colleghi, anche María José Jewelry sostiene le pratiche del commercio equo e solidale e la produzione etica, valori fondamentali del marchio. Tutte le pietre scelte dalla designer provengono da fonti etiche e i suoi gioielli sono realizzati a mano a Los Angeles.

Anello con diamanti champagne
Anello con diamanti champagne
Anello in oro bianco 18 carati con diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco 18 carati con diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco con rubini e diamante nero
Anello in oro bianco con rubini e diamante nero
Collana in oro giallo 18 carati con smeraldi
Collana in oro giallo 18 carati con smeraldi
Anello in oro bianco con diamanti e zaffiro
Anello in oro bianco con diamanti e zaffiro

Orecchini in oro bianco 18 carati con smeraldi
Orecchini in oro bianco 18 carati con smeraldi







Lo stile black di Khiry

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La gioielleria da tempo comprende anche una linea di tendenza black. Designer come Jameel Mohammed, che ha fondato il suo marchio di gioielli Khiry mentre studiava scienze politiche all’Università della Pennsylvania, hanno allargato l’orizzonte. E i frutti di questo apporto culturale hanno avuto un riscontro più vasto. Jameel Mohammed, per esempio, un paio di anni fa è stato catapultato sulle pagine di Vogue e la sua carriera è decollata: oggi i suoi gioielli sono in vendita su piattaforme online come Net-a-Porter. Il designer è stato definito come afro-futurista per lo stile che ha adottato.

Orecchini a forma di maschera in oro 18 carati con diamanti
Orecchini a forma di maschera in oro 18 carati con diamanti

La linea di gioielli Khartoum, per esempio, si ispira alle corna ricurve del bestiame allevato dalla tribù Dinka del Sudan. Khiry ha sede a Brooklyn, New York, e attraverso i gioielli affronta lo spirito della comunità nera, con collezioni ispirate alle radici africane. Ha lanciato anche una piattaforma digitale che si chiama Negritude ed è ispirata al movimento letterario degli anni Trenta e Quaranta, e celebra la diaspora africana. In ogni caso, i gioielli seguono la strada del lusso tradizionale, con pezzi in oro 18 carati, diamanti e pietre preziose.

Anello Khartoum in oro 18 carati con diamanti
Anello Khartoum in oro 18 carati con diamanti
Orecchini Khartoum in oro 18 carati con diamanti
Orecchini Khartoum in oro 18 carati con diamanti
Collana con pendente a forma di maschera in oro 18 carati con diamanti e smeraldi
Collana con pendente a forma di maschera in oro 18 carati con diamanti e smeraldi
Collana Khartoum in oro 18 carati con diamanti
Collana Khartoum in oro 18 carati con diamanti

Bracciale Horus in oro 18 carati con diamanti e smeraldi
Bracciale Horus in oro 18 carati con diamanti e smeraldi







Doppia vita per Talita




Il nome Talita significa ragazzina nell’antica lingua aramaica. Oggi indica anche il brand  fondato nel 2019 e con sede a Londra da due (quasi) ragazzine: Talya Shelley e Carolina Aldrovandi. Due donne dinamiche e creative, con buone radici nella società che conta (Carolina, per esempio, in passato è stata fidanzata con il manager di Pirelli Giovanni Tronchetti Provera), ma anche una solida capacità professionale. Carolina Aldrovandi ha seguito un corso di Fashion Design al Politecnico di Milano, per laurearsi poi in management all’Università Bocconi di Milano e lavorare nel marketing di aziende della moda. Talya Shelley, che è direttrice creativa e Ceo, ha studiato alla Parsons School of Design di New York, parla quattro lingue (compreso il turco) e ha fondato la società di consulenza Diamond Connoisseur.

Orecchini in argento placcato oro e cubic zirconia
Orecchini in argento placcato oro e cubic zirconia

Dopo esperienze diverse hanno messo assieme le forze per lanciare Talita, che ha l’obiettivo di proporre gioielli con forme che si ispirano agli anni Settanta e all’Art Deco. Gioielli vivaci, forti, capaci di piacere a chi piace: grandi dimensioni, angoli acuti, glamour. Sono gioielli nuovi, di fascia alta, ma a prezzi accessibili. L’accoglienza è stata positiva e già un buon numero di celebrity, come Rita Ora, Elizabeth Hurley, Ana Girardot, Caroline Vreeland, Bianca Brandolini d’Adda.

Anello in argento placcato oro e cubic zirconia verdi e bianchi
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia verdi e bianchi
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia
Orecchini a bottone in argento placcato oro e cubic zirconia
Orecchini a bottone in argento placcato oro e cubic zirconia
Bracciale in argento placcato oro rosa
Bracciale in argento placcato oro rosa
Earcuff in argento placcato oro rosa  e cubic zirconia
Earcuff in argento placcato oro rosa e cubic zirconia

Pendente in argento placcato oro rosa  e cubic zirconia
Pendente in argento placcato oro rosa e cubic zirconia







Tutto sulla misteriosa moldavite




La moldavite non è una malattia, ma una pietra, anche se c’è qualcuno malato di moldavite. La malattia, per la verità, fa danni solo alla psiche, perché pensare che un semplice minerale abbia il potere di modificare lo stato di salute o proteggere dagli spiriti maligni (o cose di questo genere) può essere solo descritto come semplice ignoranza oppure un disturbo psichico. Ma, al di là di questi aspetti bizzarri, la moldavite ha i suoi ammiratori nella gioielleria.

Anello indossato con moldavite
Anello indossato con moldavite

Il minerale. La Moldavite è una roccia di silice vitrea verde, che può avere diverse sfumature: foresta, oliva o verde-blu. L’aspetto che fa fantasticare parecchie persone è che questa pietra ha un’origine diversa dal solito: si è formata, infatti, dall’impatto di meteorite probabilmente nella Germania meridionale circa 15 milioni di anni fa. Ma bisogna aggiungere che non è l’unica sostanza minerale presente sulla Terra ad avere un’origine di questo tipo. In ogni caso, da un punto di vista geologico è semplicemente un tipo di tectite. La sua scoperta risale al 1786, quando è stato presentato durante una conferenza all’Università di Praga. Il termine moldavite è arrivato solo a metà Ottocento, deriva dal fiume Moldava, in Boemia (Repubblica Ceca), da dove provenivano i primi pezzi descritti.

Anello in oro bianco con moldavite
Anello in oro bianco con moldavite

Dove si trova. La moldavite si trova in un’area che comprende la Boemia meridionale, la Moravia occidentale, il bacino di Cheb (Boemia nord-occidentale), la Lusazia (Germania) e il Waldviertel (Austria).

Collana di moldavite
Collana di moldavite

Il minerale. La moldavite è un berillio-10, simile alla composizione delle tectiti australiane (australiti) e della Costa d’Avorio (ivoriti). Insomma, non ha nulla di così misterioso. Le proprietà del minerale sono simili a quelle di altri tipi di vetro e la durezza Mohs riportata varia da 5,5 a 7 (nella scala un diamante è a 10, il massimo). La moldavite può essere trasparente o traslucida con un colore verde muschio, con vortici e bolle all’interno o sulla superficie. Purtroppo, in Cina pare abbiano creato delle imitazioni della moldavite, in realtà semplice vetro. Se la pietra ha una superficie levigata assenza di fili (chiamati lechatelierite) al suo interno, è probabilmente falsa. Il vero minerale, infatti, ha bolle e diverse inclusioni che assomigliano a piccoli vermi al suo interno, che possono indicare l’origine naturale. Se questo minerale vi incuriosisce, potete visitare un museo dedicato alla moldavite, il Muzeum Vltavínů, a Český Krumlov, Repubblica Ceca.

Pendente di moldavite
Pendente di moldavite

Moldavite in gioielleria. La moldavite non è un minerale molto diffuso in gioielleria, ma anelli o collane composte con questo materiale, in forma sfaccettata o naturale, hanno un aspetto che piace a molti. Esistono, però, tre diverse qualità di moldavite: alta, media e normale. Per i gioielli si utilizza generalmente solo la moldavite di alta qualità.

Anello in oro giallo con moldavite
Anello in oro giallo con moldavite







Il romanzo di Vittoria d’Aste-Surcouf

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La vita e i gioielli di Vittoria d’Aste-Surcouf, designer europea che lavora a San Francisco ♦︎

Si dice che ogni vita è un romanzo, ma ci sono vite che sono più avvincenti delle altre. Come quella di Vittoria d’Aste-Surcouf, designer che lavora a due passi da San Francisco. Vale la pena di raccontarla, come lei stessa ha fatto sul sito della sua boutique di gioielli.

Pendente in oro con diamanti blu e incolori, inciso a mano
Pendente in oro con diamanti blu e incolori, inciso a mano

Vittoria d’Aste-Surcouf è nata da una madre greco-americana e da un padre italo-francese. Ha trascorso i primi anni di vita in Medio Oriente, tra souk e deserti. Una parte della giovinezza, invece, l’ha passata in Francia, tra gli antichi possedimenti di famiglia, in un antico edificio nella Valle della Loira pieno di antichi ricordi, vestiti e gioielli compresi. Infine, da teenager si è trasferita a negli Usa. Tutto questo mix di esperienze si è tradotto nel desiderio di avviare una piccola Maison di gioielleria, Vittoria d’Aste-Surcouf Bijoux.

La tradizione famigliare ereditata dalla designer si riflette anche sullo stile dei suoi gioielli: in gran parte anelli con diamanti o pietre di colore.

Anello su misura con cluster di perle
Anello su misura con cluster di perle

Ma lo stile dei gioielli è influenzato anche dalla sua passione per l’arte antica: dopo la laurea all’Università di San Francisco, Vittoria si è trasferita a New York per seguire Master in Storia dell’arte moderna da Christie e frequentando musei e, infine, i corsi di gioielleria al Fashion Institute of Design and Technology nel cuore di Manhattan. Insomma, tante esperienze.

Anello con citrino e diamanti
Anello con citrino e diamanti
Pendente con lapislazzulo intagliato a mano
Pendente con lapislazzulo intagliato a mano
Anello in oro bianco con diamanti
Anello in oro bianco con diamanti
Anello in oro rosa con smeraldo
Anello in oro rosa con smeraldo

Vittoria d'Aste Surcouf
Vittoria d’Aste Surcouf







I riti del Brasile africano nei gioielli di Elza Pimenta


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Ilê Axé Opó Afonjá, noto anche come Centro Santa Cruz Axé di Opó Afonjá o Casa de Xangô, è un Candomblé terreiro a Salvador, Bahia, Brasile. E Candomblé, informa Wikipedia, è una religione diasporica africana che si è sviluppata in Brasile durante il XIX secolo con un processo di sincretismo tra le religioni tradizionali dell’Africa occidentale e la forma cattolica del cristianesimo. Premessa per inquadrare la collezione di gioielli Ilê Axé della designer brasiliana Elza Pimenta. I gioielli sono realizzati in oro riciclato certificato e pietre brasiliane. La collezione è anche un omaggio alla cultura afro-brasiliana, alle sue divinità e ai suoi sistemi di credenze.

https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2021/03/Orecchini-con-ciondoli-oro-.jpg
Orecchini in oro della collezione Ilê Axé

I gioielli sono realizzati con pietre brasiliane naturali come smeraldi, tormaline e zaffiri, e oro riciclato con certificazione Scs Global Services. “L’idea della collezione Ilê Axé SS 2021 è nata insieme a una delle mie migliori amiche, anche lei brasiliana, l’art director Lia Paiva, che vive in Italia”, racconta Elza Pimenta, nata a Belém do Pará, porta di accesso alla foresta amazzonica. “Siamo due brasiliane che vivono all’estero. Lia in Italia ed io in Florida, Usa, ma siamo profondamente legate alle nostre radici. Il concetto di un luogo di rifugio accogliente appartiene molto a entrambe, è esattamente il significato della nostra amicizia”.

Collane Guia con ciondoli con pietre brasiliane
Collane Guia con ciondoli con pietre brasiliane

I gioielli di Ilê Axé SS 2021 sono minimalisti, celebrano le forme organiche e prendono ispirazione da talismani e amuleti, tipici della cultura africana Yoruba. La collezione comprende anelli con pietre colorate e preziosi dettagli artigianali in oro giallo, bianco e rosa, versatili collane di perline che ricordano le divinità (le guide) usate per la protezione durante i rituali delle religioni afro-brasiliane e ciondoli di pietre grezze avvolte in fili d’oro, unici e riconoscibili. “Abbiamo anche voluto rivisitare le manette in ottone, usate per gli schiavi brasiliani, con incise delle parole forti come Amor e Saravá (Amore e Salve) in portoghese e inglese, mentre per gli orecchini, collane e braccialetti abbiamo pensato a dei delicati ciondoli d’oro”, spiega la designer, che produce tutti i pezzi a Miami e vende online tramite il suo sito web.

Anello con tormalina rosa, smeraldo a goccia in oro 18 carati
Anello con tormalina rosa, smeraldo a goccia in oro 18 carati
Bracciali Manette
Bracciali Manette
Collana con perle di pirite e ciondoli in oro 18 carati
Collana con perle di pirite e ciondoli in oro 18 carati
Collane di Elza Pimenta
Collane di Elza Pimenta






Monica Rich Kosann, gioielli da un click

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I gioielli della designer americana Monica Rich Kosann riflettono tutta la modernità di New York ♦︎

Ci sono donne che diventano designer di gioielli dopo lunghi studi nelle scuole di oreficeria o in gemmologia. Altre che lasciano professioni come finanza o marketing per tuffarsi nel mondo di anelli, collane e bracciali. Ma, forse, c’è una sola donna che si è affermata nel mondo della gioielleria dopo essere stata una fotografa ritrattista: l’americana Monica Rich Kosann. Una passione, quella per la fotografia, che forse l’ha aiutata a capire meglio che cosa una donna desidera davvero quando sceglie un gioiello.

Alla fotografia, la designer ha così affiancato la creazione del suo marchio, Monica Rich Kosann.

Pendenti con i segni zodiacali in argento placcato oro e smalto
Pendenti con i segni zodiacali in argento placcato oro e smalto

La collezione di gioielli in oro 18 carati e argento sterling di Monica Rich Kosann è radicata nell’idea che ogni donna abbia una storia da raccontare, argomenta lei stessa. Oggi le sue collezioni sono offerte nelle sue boutique di New York e Los Angeles, il suo negozio di lifestyle a Bergdorf Goodman, Neiman Marcus e oltre 100 negozi di alta gioielleria e specialità. La designer fa parte anche del Cfda (Council of Fashion Designers of America).

Pendenti in argento placcato oro e smalto
Pendenti in argento placcato oro e smalto

I suoi gioielli hanno uno stile molto moderno, molto newyorkese, molto light. È fine jewelry da indossare senza problemi tutti i giorni e, infatti, è offerta a prezzi molto diversi, visto che comprende anche gioielli in argento. L’ultima collezione si chiama Slim Locket e comprende una serie di pendenti che si possono aprire e in cui inserire una fotografia. Una linea molto moderna per un gioiello che ricorda i medaglioni dell’Ottocento.

Pendente con diamanti bianchi, rubino, zaffiro arancione, zaffiro giallo, tsavorite verde, zaffiro blu e granato viola
Pendente con diamanti bianchi, rubino, zaffiro arancione, zaffiro giallo, tsavorite verde, zaffiro blu e granato viola

Pendente in oro giallo 18 carati con diamanti
Pendente in oro giallo 18 carati con diamanti

Medaglioni apribili in oro rosa
Medaglioni apribili in oro rosa

Locket rettangolare in argento
Locket rettangolare in argento
Medaglioni rotondi in oro giallo
Medaglioni rotondi in oro giallo

Monica Rich Kosann. Copyright: gioiellis.com
Monica Rich Kosann. Copyright: gioiellis.com







Report: il futuro dei gioielli con diamanti


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Dopo l’epidemia del covid quali sono le prospettive per il mercato dei gioielli e, in particolare, di quelli con diamanti? A questa domanda risponde un lungo e approfondito report di una delle più grandi società di consulenza del mondo, Bain & Company, su input dell’Antwerp World Diamond Centre. Risultato: la pandemia ha colpito anche le vendite di gioielli con diamanti. Ma meno rispetto ad altri settori del lusso. E le premesse per un recupero ci sono tutte.

Diamanti in vendita ad Anversa
Diamanti in vendita ad Anversa

I diamanti. In sintesi, spiega il report di Bain & C, per quanto riguarda tutto il settore legato alla vendita di gioielli e diamanti, i ricavi sono diminuiti dal 15% al 33%. I margini operativi sono calati, ma con differenze notevoli: da -1% a -22%. Nonostante questi cali, però, il mercato mondiale al dettaglio di gioielli con diamanti (64 miliardi di dollari) ha ottenuto risultati migliori rispetto al mercato del lusso personale, che si è contratto del 22%. È calata parecchio, invece, la produzione di diamanti grezzi, diminuita di circa il 5% dal 2019. Ma nel 2020 la produzione è diminuita del 20% rispetto all’anno prima.

Anversa: acquisti di un buyer
Antwerp (Anversa): acquisti di un buyer

Una delle conseguenze dei vari lockdown è stato l’aumento delle scorte di diamanti grezzi, cresciute fino a 65 milioni di carati, prima di diminuire con le vendite del quarto trimestre a 52 milioni di carati (+ 17% rispetto al livello delle scorte alla fine del 2019). Sempre riguardo al mercato dei diamanti: le pietre grezze e lucidate hanno continuato a subire pressioni. I prezzi dei diamanti grezzi e levigati hanno iniziato a diminuire nel 2018, per poi diminuire nel 2019 rispettivamente del 7% e del 4%, a causa dell’eccessivo stock. Nel 2020, i prezzi grezzi e lucidati sono diminuiti rispettivamente dell’11% e del 3%.

Interno della gioielleria Rocca
Interno della gioielleria Rocca

Le vendite. Come è noto, lockdown, restrizioni per i viaggi e incertezza economica hanno contribuito a ridurre le vendite di gioielli. Le vendite, a livello globale, sono diminuite del 15% nel 2020, con la maggior parte del calo concentrato nel primo e nel secondo trimestre. Inoltre, la domanda di gioielli con diamanti è diventata più localizzata a causa delle restrizioni per gli spostamento. Le stime preliminari mostrano però una crescente fiducia dei consumatori e un aumento delle attività di vendita al dettaglio.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi

Le previsioni. E in futuro? I consumatori, spiega ancora il report, continuano a considerare i gioielli con diamanti un regalo desiderabile e un elemento chiave per il matrimonio. In un sondaggio sul sentiment dei clienti pubblicato da Bain, i consumatori statunitensi hanno affermato che gioielli e orologi sono tra i primi quattro regali che vorrebbero ricevere. I consumatori in Cina e India li hanno classificati tra i primi due. Negli Stati Uniti, in Cina e in India, dal 60% al 70% degli intervistati ritiene che i diamanti siano una parte essenziale di un fidanzamento. E, finita la pandemia, il 75-80% dei consumatori ha dichiarato di voler spendere per gioielli con diamanti lo stesso importo o più di quanto avrebbe fatto prima della crisi. Un dato che indica una forte e continua connessione emotiva con la storia del diamante.

Diamanti sintetici. Che cosa succede con i diamanti creati in laboratorio? I continui progressi tecnologici, avverte Bain &C, hanno contribuito alla crescita a due cifre della produzione e alla riduzione dei prezzi al dettaglio per i diamanti coltivati in laboratorio nel 2019 e nel 2020. La differenza di prezzo tra diamanti naturali e fancy color cresciuti in laboratorio è particolarmente sorprendente, fino a dieci volte. Così i principali rivenditori di gioielli stanno aggiungendo diamanti coltivati in laboratorio alle loro offerte di prodotti, posizionando ulteriormente la categoria nel segmento dei gioielli di moda e rendendola accessibile a una gamma più ampia di consumatori sensibili al prezzo. In sostanza, spiega la ricerca, si formeranno due diverse classi di acquirenti: quelli che cerca gioielli con diamanti naturali, che possono mantenere il valore nel tempo, e quelli che acquistano gioielli con diamanti sintetici e meno costosi per una scelta semplicemente estetica, legata alla moda.

Il mercato dei gioielli con diamanti, influenza del covid-19
Il mercato dei gioielli con diamanti, influenza del covid-19

Altri fattori importanti sono la sostenibilità, la trasparenza e l’equità sociale, concetti diventati prioritari per i consumatori, gli investitori e la catena del valore. Ora sono in primo piano per le società minerarie, commerciali e di vendita al dettaglio. Negli Stati Uniti, e in particolare in Cina e India, i consumatori più giovani affermano che la sostenibilità fa parte del loro processo decisionale e potrebbe influenzare l’acquisto di gioielli con diamanti.

Le dinamiche del mercato dei diamanti
Le dinamiche del mercato dei diamanti
La ricerca su Google di gioielli con diamanti
La ricerca su Google di gioielli con diamanti
Le previsioni post-covid, ottimistica e pessimistica a confronto
Le previsioni post-covid, ottimistica e pessimistica a confronto
La produzione annuale di diamanti, in milioni di carati
La produzione annuale di diamanti, in milioni di carati

La vendita di gioielli con diamanti
La vendita di gioielli con diamanti







Le sculture di Aida Bergsen


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Sculture, pizzi e animali nei gioielli unici di Aida Bergsen ♦

Si chiama Aida Bergsen. Il nome potrebbe evocare fiordi norvegesi ma, in realtà, le anse di mare che vede la designer sono quelle del Bosforo, tratto di mare che riflette Istanbul. Aida Bergsen è nata a Cipro, è una scultrice e, allo stesso tempo, una delle firme più creative della gioielleria. Vive e lavora nella grande città della Turchia, ma ha studiato all’università di Grenoble, in Francia, e il padre era Fikri Direkoglu, uno scultore con base a Parigi. Da lui ha ereditato la passione per l’arte, trasformata in creativa capacità di creare gioielli sorprendenti.

Anello doppio in oro, argento ossidato, diamanti, smeraldi, granati verdi, rubini, zaffiri blu e quarzo fumé
Anello doppio in oro, argento ossidato, diamanti, smeraldi, granati verdi, rubini, zaffiri blu e quarzo fumé

La sua ricetta è composta dalla passionalità turca assieme al gusto europeo per il lusso, con in più le tecniche tradizionali di oreficeria apprese direttamente dagli artigiani del Gran Bazar di Istanbul. È una delle poche firme della gioielleria turca a essere molto conosciute a livello internazionale, e al Couture di Las Vegas ha mietuto più volte successi. È stata anche scelta tra i migliori designer da Gemfield, per la quale ha realizzato alcuni anelli. Una delle sue fonti di ispirazione è il Topkapi, l’ex palazzo dei sultani, dove trova spunti dalle collezioni di arte e arredi del passato, come nelle figure di uccelli. Oppure, nella linea di gioielli con un pizzo che è un’eredità dello stille ottomano. I suoi pezzi unici sono ricercati dai collezionisti: non sono gioielli da indossare tutti i giorni. «Ci vuole un certo coraggio», ammette Aida. Anche perché i prezzi superano spesso i 15-20.000 dollari. Un prezzo che non ha scoraggiato Johnny Depp, che ne ha acquistato uno. Margherita Donato

Anello Achillea, in oro giallo e diamanti
Anello Achillea, in oro giallo e diamanti
Bracciale serpente in oro, argento annerito e diamanti
Bracciale serpente in oro, argento annerito e diamanti
Ape in oro, diamanti, zaffiri, smalto
Ape in oro, diamanti, zaffiri, smalto
Bracciale con fiore in oro giallo, argento annerito e diamanti
Bracciale con fiore in oro giallo, argento annerito e diamanti
Collana Anka in oro, diamanti, tormalina verde
Collana Anka in oro, diamanti, tormalina verde
Collana in oro con diamanti e corallo arancio
Collana in oro con diamanti e corallo arancio

Orecchini a bottone in oro, diamanti, granati verdi
Orecchini a bottone in oro, diamanti, granati verdi







Netflix rilancia i gioielli Regency




La Storia ritorna, le mode cambiano per poi ripetersi e, a volte, accade anche ai gioielli. L’ultimo ritorno nella gioielleria riguarda il periodo Regency (1811-1820). Si chiama così il periodo del Regno Unito alla fine dell’era georgiana, quando il re Giorgio III fu ritenuto inadatto a governare a causa della sua malattia (mentale) e suo figlio governò come suo procuratore, come principe reggente. Alla morte di Giorgio III nel 1820, il principe reggente divenne re Giorgio IV. Il periodo Regency è noto per la sua eleganza e i successi nelle belle arti e nell’architettura. Ma, probabilmente, lo stile che ha segnato quell’epoca no sarebbe tornato di attualità se non fosse per la serie Bridgerton di Netflix.

Phoebe Dynevor interpreta Daphne Bridgerton
Phoebe Dynevor interpreta Daphne Bridgerton

Basata sui romanzi di Julia Quinn, ambientati nel mondo dell’alta società londinese, ha fatto registrare un’impennata nella vendita di gioielli, accessori, mobili e arredi simili a quelli usati nella serie. Le vendite online di collane e anelli dei primi Ottocento, riferisce il sito di The Hollywood Reporter, sono aumentate su 1stDibs.

Spilla a forma di croce maltese con diamanti
Spilla a forma di croce maltese con diamanti
Anello in oro e zaffiri rosa
Anello in oro e zaffiri rosa
Anello inglese in oro con citrino
Anello inglese in oro con citrino
Orecchini pendenti d'oro in cannetile di epoca Regency
Orecchini pendenti d’oro in cannetile di epoca Regency
Orecchini con turchesi realizzato con la tecnica del cannetille: è simile al lavoro in filigrana. Tipicamente è dotato di fili d'oro fini o fogli finemente martellati. I gioielli con cannetille erano molto popolari nei primi anni dell'Ottocento
Orecchini con turchesi realizzato con la tecnica del cannetille: è simile al lavoro in filigrana. Tipicamente è dotato di fili d’oro fini o fogli finemente martellati. I gioielli con cannetille erano molto popolari nei primi anni dell’Ottocento







La storia infinita di Elizabeth Gage

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I gioielli di Elizabeth Gage, una delle designer più prolifiche, con una carriera di 50 anni alle spalle ♦

È considerata uno dei  designer di gioielli più influenti degli ultimi cinque decenni. Ma, nonostante la lunga carriera, resta un punto di riferimento anche per i giovani. Lei, Elizabeth Gage (nel 2021 compie 84 anni), è una designer, ma anche un’artista che dipinge, pardon, realizza i suoi pezzi con oro e pietre preziose. Il risultato è, però, simile a quello di una piccola opera artistica in cui si fondono i temi della natura e dell’architettura, ma non mancano anche i riferimenti all’arte ufficiale, con i suoi stili e le sue epoche.

Anello della collezione Templari in oro 18 carati con al centro una tsavorite ovale
Anello della collezione Templari in oro 18 carati con al centro una tsavorite ovale

Anelli, collane, orecchini, spille, bracciali, ciondoli: sono pezzi unici che si trovano nella boutique di Londra, a Belgravia.  Dopo aver studiato design alla Chelsea School of Art e al Sir John Cass College, nel 1968 Elizabeth ha ricevuto un incarico da Cartier a New York City per creare una collezione speciale. Quattro anni più tardi ha vinto l’ambito De Beers Premio Internazionale Diamond. Nel 1989, ha ricevuto il Premio della Regina per Export Achievement. Una grande retrospettiva del lavoro della designer titolo L’incantevole gioielli di Elizabeth Gage è stata organizzata al Museo New Britain of American Art di New York nel 2015. E a un’asta di Bonhams, tra i gioielli appartenuti alla leggenda di Hollywood Lauren Bacall, uno dei pezzi più pregiati era firmato da Elizabeth Gage: uno smalto, perle coltivate e spilla di diamanti Camel, venduta per 23.750 dollari. L’attrice americana aveva acquistato il suo primo pezzo di gioielleria da Elizabeth Gage nel 1985 e ha continuato per un totale di 23 pezzi. Insomma, due miti che si sono incontrati. Lavinia Andorno

Spilla KIss in oro, perle e al centro una moneta in argento di Eubea (Grecia) del secondo secolo a.e.v.
Spilla KIss in oro, perle e al centro una moneta in argento di Eubea (Grecia) del secondo secolo a.e.v.
Orecchini pappagallo Darby e Joan con granato mandarino, tormalina nera, cristallo di rocca, smalto
Orecchini pappagallo Darby e Joan con granato mandarino, tormalina nera, cristallo di rocca, smalto
Orecchini Blossom in smalto, oro e perle coltivate
Orecchini Blossom in smalto, oro e perle coltivate
Bracciale in oro e lapislazzuli
Bracciale in oro e lapislazzuli
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro con Acquamarina
Anello in oro con Acquamarina







Kelly Xie, dalla Cina con amore

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La esuberante fantasia della designer cinese Kelly Xie e la sua alta gioielleri ♦︎

È una piccola Maison, ancora poco conosciuta in Europa, ma produce una eccezionale alta gioielleria. Si tratta di Kelly Xie Fine Jewelry, brand fondato nel 2012 a Shanghai, in Cina. Anche in Europa dovrebbe avere la notorietà che merita. La fondatrice, Kelly Xie, ha imparato la lavorazione dei gioielli da un famoso maestro locale, con una particolare attenzione alla tradizionale pittura cinese. Come è tipico dei cinesi, ha lavorato sodo per migliorare le proprie capacità. Il training è durato dieci anni.

Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti
Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti

Il suo repertorio, spiega, spazia dal tradizionale al free-style e «trasuda immaginazione disinibita». utilizza molte pietre colorate e i suoi gioielli sono, in effetti, quasi la trasposizione di certe pitture tradizionali, ma rielaborate con maggiore vivacità. Questi quadri tridimensionali in oro e pietre preziose sono anche capaci di raccontare storie, ispirate in gran parte al mondo della natura. Inutile aggiungere che la fantasia nel disegno non reggerebbe se non fosse sorretta da una straordinaria capacità di tradurre le idee in gioielli lussuosi. Non a caso tempo fa alcuni gioielli selezionati dalla stessa designer sono stati venduti con successo all’asta di Hong Kong Poly Jewelry a un prezzo elevato. Se da noi Kelly Xie è ancora (per poco) sconosciuta, in Cina è già popolare tra star e celebrità dello spettacolo. Un motivo in più per conoscere il suo lavoro. Giulia Netrese

Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle

Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti
Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti







Gioielli digitali con il Brafa 2021




Come nel 2020, purtroppo, le fiere continuano a essere posticipate a causa del covid. Non fa eccezione il Brafa di Bruxelles che, proprio come tanti altri eventi, ha optato per un’edizione digitale. Per  il 2021, quindi, la grande fiera dedicata alle arti, all’antiquariato e ai gioielli speciali, d’epoca o contemporanei, si svolge da mercoledì 27 a domenica 31 gennaio. Gli espositori iscritti a Brafa 2021 sperano che le loro gallerie in formato digitale riescano a dare un’idea della loro offerta: non è semplice, però, visto che gli oggetti perdono parte del loro fascino se osservati solo su uno schermo. Ma è l’unica alternativa possibile.

Anello Mosaico di Nardi, in oro giallo e rosso 18 carati, con diamanti fancy gialli e bianchi
Anello Mosaico di Nardi, in oro giallo e rosso 18 carati, con diamanti fancy gialli e bianchi

In totale nel 2021 sono presenti 126 mercanti d’arte di 13 Paesi e 37 città. L’invito è quello di recarsi nelle diverse gallerie oppure visitare la pagina web di ogni espositore dove si trovano foto e descrizioni degli oggetti presentati. Come detto, non mancano i gioielli, come quelli della gioielleria Nardi di Venezia. Bernard Bouisset, gioielliere di Béziers (Francia) presenta un anello con un grande diamante fancy yellow. Sono presenti, inoltre, altri gioielli come quelli firmati da prestigiose Maison come Van Cleef & Arpels, a storici designer come René Boivin. Federico Graglia

Un classico Moretto della gioielleria Nardi realizzato con diamanti taglio navette
Un classico Moretto della gioielleria Nardi realizzato con diamanti taglio navette

Spilla Mongolfiera di Nardi, in oro 18 carati, con opale di fuoco di oltre 60 carati
Spilla Mongolfiera di Nardi, in oro 18 carati, con opale di fuoco di oltre 60 carati

Anello con diamanti fancy yellow di 10,21 carati e diamanti bianchi triangolari
Anello con diamanti fancy yellow di 10,21 carati e diamanti bianchi triangolari
Orecchini di Van Cleef & Arpels in oro giallo ed ebano
Orecchini di Van Cleef & Arpels in oro giallo ed ebano
Orecchini e anello di Van Cleef & Arpels con diamanti e rubini
Orecchini e anello di Van Cleef & Arpels con diamanti e rubini
Collana Torque Eclat in oro giallo e quarzo rutilo
Collana Torque Eclat in oro giallo e quarzo rutilo
Collana in oro giallo Sablier René Boivin, 1960 circa
Collana in oro giallo Sablier René Boivin, 1960 circa
Collana e orecchini in oro giallo con hessoniti, circa 1820
Collana e orecchini in oro giallo con hessoniti, circa 1820






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