jewellery - Page 4

Debutto positivo per Liv Luttrell




Il vento della creatività soffia a Londra: Liv Luttrell è una delle novità nel panorama della gioielleria britannica. Ha aperto uno showroom nel cuore della capitale britannica e ha attirato l’attenzione degli appassionati. Tutti i gioielli di Liv Luttrell sono realizzati a mano a Londra e nel Regno Unito. Oro, argento e platino, precisa la designer, provengono da fonti gestite da Fairtrade o riciclati. I diamanti e le pietre preziose sono approvvigionati in modo responsabile, le pietre sono di Gemfields e provengono da catene di fornitura di diamanti accreditate. Insomma, il brand è nuovo e si presenta con un passaporto di buoni propositi.

Anello in oro giallo con peridoto taglio ovale
Anello in oro giallo con peridoto taglio ovale

Lei, Liv Luttrell,  frequentare il college d’arte, Luttrell ha imparato l’arte del metallo assieme a fabbri di una fucina artistica locale, poi ha studiato al Gemological Institute of America e, infine, ha iniziato a lavorare sui suoi progetti nel 2016, con pezzi su misura per alcuni clienti. Ora è arrivato il momento del debutto con un proprio marchio. L’idea, ha spiegato Liv Luttrell, è realizzare pezzi emozionanti, ma al tempo stesso sobri, con un’estetica scultorea, dinamica ed elegante. Ama anche spaziare tra diversi materiali: ora, per esempio, ha anticipato di stare lavorando con acciaio e bronzo.

Orecchini in argento e oro con pavé di diamanti e zaffiri
Orecchini in argento e oro con pavé di diamanti e zaffiri
Orecchini Twist a cerchio in oro bianco
Orecchini Twist a cerchio in oro bianco
ORECCHINI A CERCHIO TORSIONE BORDO DIAMANTE
Orecchini Twist a cerchio in oro giallo
Anello in oro rosa con diamante vecchio taglio brillante
Anello in oro rosa con diamante vecchio taglio brillante
Anello in oro giallo con smeraldo
Anello in oro giallo con smeraldo

Anello in oro bianco con diamante taglio marquise
Anello in oro bianco con diamante taglio marquise







L’eredità preziosa di Nadine Aysoy

//




Si chiamano Catena e Celeste. Due parole italiane per le collezioni di Nadine Aysoy, belga che  vive e lavora a Londra. Insomma, un respiro internazionale per questa Maison di gioielleria di lusso nelle cui vene scorre sangue di una famiglia che ha una lunga storia nel mondo dei diamanti. Le due collezioni Catena e Celeste sono molto differenti tra loro. La prima gioca sull’intramontabile incastro di anelli d’oro, in modo molto creativo, specialmente per quanto riguarda gli anelli. La collezione Celeste, invece, utilizza eterea giada bianca con sfumature grigio-verdi assieme a tsavorite, rubini e diamanti, un uno stile quasi esotico.

Anello della collezione Catena in oro rosa e rubino cabochon
Anello della collezione Catena in oro rosa e rubino cabochon

Nadine Aysoy è nata ad Anversa, in Belgio, la città che è la capitale europea dei diamanti. E il nonno, infatti, era un commerciante di primo piano al quale il governo belga ha conferito il titolo onorifico di Dean of the Diamond Industry. Un’eredità professionale che la designer ha utilizzato in modo diverso. Infatti, prima di fondare la sua Maison di gioielleria ha frequentato una business school in Svizzera, dove la famiglia si era trasferita, e ha lavorato nel mondo del private banking. È passata poi dall’arida finanza al mondo del lusso progettando e ridisegnando il suo anello di fidanzamento (per ben quattro volte, pare). E ha iniziato una nuova vita con studi gemmologici, sempre in Svizzera, ad Anversa e poi a Londra. Lei stessa selezione le gemme da utilizzare per i propri gioielli. Il nonno ne sarebbe fiero.

Orecchini Catena in oro rosa e pavé di diamanti
Orecchini Catena in oro rosa e pavé di diamanti

Anello Catena in oro rosa e topazio
Anello Catena in oro rosa e topazio

Collezione Celeste, anello in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli
Collezione Celeste, anello in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli

Collezione Celeste, orecchini in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli
Collezione Celeste, orecchini in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli

Anello della collezione Tsarina in oro bianco, diamanti e morganite
Anello della collezione Tsarina in oro bianco, diamanti e morganite

Anello con perla e berillo giallo
Anello con perla e berillo giallo
Orecchini con perle barocche e zaffiri gialli
Orecchini con perle barocche e zaffiri gialli
Orecchini con perle, rubini e diamanti
Orecchini con perle, rubini e diamanti

Orecchini in giada bianca, zaffiri e diamanti
Orecchini in giada bianca, zaffiri e diamanti







I gioielli impressionisti di Zeemou Zeng

/




Zeemou Zeng è uno dei designer di origine cinese che fanno spettacolo nel mondo della gioielleria con le loro creazioni innovative. Eppure il brand Zeemou Zeng è stato fondato solo nel 2017. La collezione Impressionists, per esempio, nasce da un’idea che sarà apprezzata da chi ama l’arte: è infatti una linea di gioielli che si ispira ai pittori impressionisti, come Monet, Manet o Seurat. La collezione comprende nove set di orecchini e un anello. Ogni gioiello si richiama a una famosa opera dei pittori di quel periodo rivoluzionario per l’arte.

Orecchini ispirati a Claude Monet in oro giallo 18 carati, madreperla dorata, acquamarina, ametista
Orecchini ispirati a Claude Monet in oro giallo 18 carati, madreperla dorata, acquamarina, ametista

Per esempio, un paio di orecchini in oro giallo 18 carati e onice nero sono la traduzione di un dipinto di Édouard Manet che ha come soggetto un momento conviviale. E così anche per tutti i gioielli della collezione, di volta in volta gemellati con un dipinto impressionista che si trova nei musei sparsi per il mondo.

Orecchini ispirati a fiori di Claude Monet in oro bianco 18 carati, lapislazzuli, calcedonio verde
Orecchini ispirati a fiori di Claude Monet in oro bianco 18 carati, lapislazzuli, calcedonio verde

Zeemou Zeng, che lavora a Londra, gioca molto sugli equilibri e la simmetria delle pietre che utilizza: lo stile è un’eredità dei suoi studi di design di interni e architettura in Cina e poi di Designer Making e Jewellery Design al Camberwell College of Arts di Londra. Ama materiali come il cristallo, ceramica, porcellana e metalli preziosi, oltre ovviamente alle gemme. Ha vinto IJL (International Jewellery London) Bright Young Gems nel 2018 e il Boodles Award (Gold) per Fine Jewellery ai Goldsmiths Craft & Design Council Awards per la sua Melody Collection nel 2019.

Anello in oro giallo e onice, ispirato a Edouard Manet
Anello in oro giallo e onice, ispirato a Edouard Manet
Orecchini in oro rosa 18 carati, ametista, calcedonio giallo, avventurina rossa
Orecchini in oro rosa 18 carati, ametista, calcedonio giallo, avventurina rossa
Orecchini in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti, rubellite, perle Akoya, onice nero, ispirato ad Auguste Renoir
Orecchini in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti, rubellite, perle Akoya, onice nero, ispirato ad Auguste Renoir

oro giallo 18 carati pavedi diamanti perle Akoya peridoto calcedonio verde ASundayAfternoonontheIslandofLaGrandeJatteGeorgesSeurat
Orecchini in oro giallo 18 carati, pavé di diamanti, perle Akoya, peridoto, calcedonio verde, irpirati a Georges Seurat







La gioielleria 2021? Sarà fluida




Come sarà la gioielleria dei prossimi due anni? Come sempre Vicenzaoro, che quest’anno è sostituita dal format Voice, tenta di rispondere Trendvision Jewellery + Forecasting, il primo Osservatorio indipendente di Italian Exhibition Group specializzato nelle previsioni per il settore. Quest’anno l’appuntamento è organizzato nell’ambito dei Tv Talk con il titolo Predictions 2021-22. Emerging Phenomena, Panorama and Forecast 2022. L’appuntamento è in programma lunedì 14 settembre alle 14.30 nello spazio di Voice, in Fiera Vicenza, e sarà trasmesso anche in streaming sul sito e sui profili YouTube e Facebook della manifestazione.

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto

Si può già anticipare, in sintesi, il risultato dell’analisi: i trend dei prossimi anni sono blending culturale, spiritualità e gender fluid. Il gioiello della ripartenza post covid si ispirerà all’artigianalità delle tecniche tradizionali di India, Europa e Sud America rivisitate dai giovani designer emergenti. Avrà anche l’ambizione di instillare una nuova spiritualità in chi lo indossa, un’esperienza della trascendenza che si manifesta attraverso talismani e amuleti, espressione di un approccio olistico alla vita. Insomma, macché tecnologia, si guarda al Medioevo. Allo stesso tempo, i gioielli saranno unisex: superanno le divisioni di genere, proponendosi al singolo individuo e allineandosi al suo intendere la vita, rifiutando ogni caratterizzazione forzosa e opprimente. Donne che indosseranno le pesanti catene scelte finora dagli uomini? O maschi che si diletteranno con delicati gioielli in oro rosa? In uno scenario necessariamente impattato dalla pandemia globale, rivela Trendvision, le rivoluzioni innescate dal #MeToo e dal movimento per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici spingono verso l’etica e la sostenibilità, valori condivisi da Millennial e Gen Z.

Il rapper A$AP Ferg all’evento di presentazione della collezione Tiffany Men’s
Il rapper A$AP Ferg all’evento di presentazione della collezione Tiffany Men’s

Trend prossimo venturo anche l’uso tecniche innovative, giochi di contrasti tra smalti, pietre naturali colorate, vetri e ceramiche. Una realtà che è contaminazione continua, fusione, sinergia e dialogo, in cui vige la consapevolezza che la ripresa dovrà valorizzare tutte le parti dell’insieme, attraverso una fusione virtuosa e rispettosa.

voice

Insomma, tutti argomenti al centro dell’incontro programmato sul palcoscenico interattivo allestito nel cuore della Hall 7, The Stage of Voice, con Paola De Luca, Founder e Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, e David Brough, Founder ed Editor in Chief di Jewellery Outlook, presentatori dell’evento e moderatori nei momenti di talk-show. A seguire, la presentazione del The Jewellery Trendbook 2022+.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com







L’impatto del coronavirus sul mondo dei gioielli e dell’oro

/





Quale impatto avrà il coronavirus, alias Covid19, sul mondo della gioielleria e dell’oro? Prova a rispondere Juan Carlos Artigas, direttore per Ricerca e investimenti del World Gold Council, associazione delle principali aziende di estrazione e commercio di oro. L’esperto, in sostanza, traccia due scenari: quello più positivo, con un’emergenza destinata a risolversi nel giro di poco tempo, qualche settimana. E uno scenario peggiore, con un coronavirus che si abbatte come un flagello anche sul mondo occidentale: questo potrebbe portare a minori vendite di gioielli ma, contemporaneamente a un maggiore prezzo dell’oro.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Al centro del consumo di oro, però, è inevitabile mettere l’epicentro dell’epidemia, la Cina. Con una premessa: è sbagliato, secondo Artigas, fare un paragone con la Sars, altra epidemia che ha colpito la Cina tra 2002 e 2003. In quel caso, infatti, l’impatto sulle condizioni sanitarie (numero di contagiati e di morti) è stato nettamente minore.

cin1
Acquirenti cinesi a Baselworld

Per quanto riguarda la Cina, per esempio, si può già dire che la domanda cinese di gioielli è stata nettamente minore rispetto allo scorso anno. Anche perché i cinesi acquistano gioielli specialmente nel primo e quarto trimestre dell’anno. La diminuzione delle vendite, al momento è di circa il 10-15%. C’è, poi, il riflesso sul prezzo dell’oro, che tradizionalmente sale quando nel mondo si affacciano crisi di vario genere. Oggi la Cina, spiega il World Gold Council, è il più grande mercato dell’oro, contribuendo al 30% della domanda dei consumatori nel 2019.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Alcuni degli effetti del coronavirus sono già visibili dall’aumento dei volumi degli scambi allo Shanghai Gold Exchange, la Borsa dell’oro cinese, che ha visto acquisti degli investitori. Ma alla fine la potenziale decelerazione della domanda dei consumatori potrebbe avere un effetto più evidente sul prezzo rispetto al 2003.

Precauzioni per il coronavirus
Precauzioni per il coronavirus

In sintesi, a causa del coronavirus la domanda di oro nel primo trimestre può contrarsi di almeno il 10-15%. Se la domanda riprenderà o continuerà ad attenuarsi, dipenderà dalla durata dell’epidemia e dal suo impatto sulla crescita economica.

I due scenari

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

1 Se la situazione viene risolta relativamente rapidamente e l’impatto globale è contenuto, il risultato potrebbe essere limitato a una domanda cinese dell’oro più debole e un impatto transitorio sul prezzo

2 Se, invece, l’epidemia si diffonde ulteriormente e continua a influenzare il sentimento degli investitori, i flussi globali di volo verso la qualità, tra le preoccupazioni di una decelerazione globale, potrebbero avere un impatto (positivo) più sostenuto sul prezzo dell’oro.

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







Nasce Homi Fashion & Jewels

/





Nasce Homi Fashion & Jewels, spin-off della fiera che si tiene due volte l’anno a Milano ♦︎

A Milano, in Italia nasce una nuova fiera dedicata ai gioielli o, più precisamente, ai bijoux. Si chiamerà Homi Fashion & Jewels, appuntamento semestrale dedicato al mondo del bijoux e accessori moda. Per la verità questo appuntamento esiste già, solo che è inglobato all’interno di Homi, fiera che comprende altre tipologie di prodotti. Ora, però, Homi ha deciso di dividersi in tre. Accanto a Homi Fashion & Jewels nasce Homi Outdoor, a cadenza annuale e dedicato all’outdoor coniugato all’offerta home & decoration. Questi due nuovi format si svolgeranno dal 13 al 16 settembre 2019. Il terzo format si chiama, invece, Homi il Salone degli stili di vita, e si concentrerà in un’unica grande edizione a partire da gennaio 2020.

Da notare che Homi Fashion & Jewels arriverà subito dopo VicenzaOro September (7-11 settembre 2019).

Bijoux a Homi
Bijoux a Homi

Anche se la grande maggioranza degli espositori delle due manifestazioni è differente, ci sono alcuni brand che di solito partecipano a tutte e due le fiere. Per esempio, Lebole Gioielli, Alcozer, Aibijoux. La quasi sovrapposizione porrà probabilmente questi brand di fronte a una scelta, oppure a una difficile organizzazione logistica.

L’ultima edizione di Homi a gennaio, la numero 11, ha visto la partecipazione di 80 mila operatori provenienti da più di 90 Paesi, tra cui Russia (605 quelli registrati), Spagna, Svizzera, Cina, Francia e Giappone.

Collana di corallo
Collana di corallo

homi bijoux 2016

Operatori a Homi
Operatori a Homi
Bijoux in esposizione
Bijoux in esposizione
Lo spazio Homi Fashion & Jewels
Lo spazio Homi Fashion & Jewels
Anelli di Niccolò Tagliapietra
Anelli di Niccolò Tagliapietra







Il gioiello italiano è extrardinario per Ieg





Accordo tra Italian Exhibition Group e Confindustria Federorafi per comunicare la straordinarietà del gioiello italiano ♦︎

Italian Exhibition Group e Confindustria Federorafi siglano un accordo per valorizzare la gioielleria italiana a livello internazionale. L’intesa è stata firmata in occasione di Vod Dubai International Jewellery Show. Ieg, società che organizza tra l’altro VicenzaOro e OroArezzo, e Confindustria puntano, insomma, a “un’univoca strategia per la promozione della gioielleria italiana sui mercati internazionali, attraverso il coinvolgimento delle imprese, la leva delle fiere e nel quadro delle politiche per il consolidamento del Made in Italy all’estero predisposte del ministero dello Sviluppo Economico”.

Nella pratica, l’iniziativa si tradurrà in una campagna di comunicazione.

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

Punto importante in ottica dello sviluppo internazionale del comparto, si legge in un comunicato stampa, la condivisione con Ieg del progetto di creazione di una creatività per la promozione all’estero del sistema orafo-gioielliero italiano, sulla base delle indicazioni espresse da Confindustria Federorafi e affidate poi alle competenze di un’agenzia creativa.

La creatività, secondo le due entità, esprime la straordinarietà del gioiello italiano come prodotto bello e ben fatto con tutti i suoi valori materiali ed immateriali, illustrando il claim The Extraordinary Italian Jewelry, in raccordo con le campagne già realizzate dall’Agenzia Ice (Istituto per il commercio estero), ed è rappresentata da una serie di immagini che legano concetti lifestyle tipicamente italiani alla gioielleria italiana.




Padiglione Italia al Jck
Padiglione Italia al Jck di Las Vegas
VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017
Vetrina di Casato a VicenzaOro
Vetrina di Casato a VicenzaOro. ©Gioiellis.com

Lo stand di Pasquale Bruni nella passata edizione di VicenzaOro
Booth di Pasquale Bruni a VicenzaOro







Le nuove collezioni di Bjork Jewellery

//





Piccole pietre preziose rinchiuse nel vetro zaffiro, perle che diventano emoticon: le novità di Bjork Jewellery ♦︎

Bjorg Nordli-Mathisen è un’incantevole designer norvegese che vive a Oslo. Ha iniziato il suo lavoro nel tessile, ma dal 2004 è passata ai gioielli. Bjorg Jewellery non produce pezzi che costano cifre a molti zeri. Anzi, i prezzi sono economici. Ma in cambio i suoi gioielli in argento e bronzo, a volte placcati oro, con pietre piccole preziose, hanno uno stile inconfondibile, che piace ai cultori del minimalism e del design nordico.

Le pietre sono utilizzate grezze o poco lavorate, i metalli sono spesso un po’ irregolari, perché i gioielli sono fatti a mano e l’accento è posto sulla produzione che è sostenibile.

Anello in argento placcato oro con perla barocca, diamanti e smeraldo
Anello in argento placcato oro con perla barocca, diamanti e smeraldo

Nonostante lo stile delle collezioni sia in linea con la latitudine in cui sono concepite, Bjork aggiunge ai gioielli anche un po’ di ironia. Per esempio, negli orecchini o anelli che trasformano una perla barocca in una emoticon. Oppure nella serie di lettere dell’alfabeto composte con una silhouette femminile. I prezzi dei gioielli di Bjork partono da poche centinaia di euro per salire a circa 1500 euro con le collane in argento con un ciondolo che contiene piccole pietre preziose rinchiuse in vetro zaffiro. Cosimo Muzzano





Orecchini con perle barocche, con due diamanti taglio a rosa e uno smeraldo
Orecchini con perle barocche, con due diamanti taglio a rosa e uno smeraldo

Collana con perla barocca, due diamanti con taglio a rosa e uno smeraldo
Collana con perla barocca, due diamanti con taglio a rosa e uno smeraldo
Anello Shaker in argento placcato oro, zaffiri neri chiusi da vetro zaffiro
Anello Shaker in argento placcato oro, zaffiri neri chiusi da vetro zaffiro

Ciondolo in argento annerito, rubini chiusi da vetro zaffiro
Ciondolo in argento annerito, rubini chiusi da vetro zaffiro

Ciondolo della collezione Alfabeto
Ciondolo della collezione Alfabeto

Orecchini con perle barocche
Orecchini con perle barocche

Orecchini in argento placcato oro, smalto
Orecchini in argento placcato oro, smalto

Orecchini in argento placcato oro, perle barocche
Orecchini in argento placcato oro, perle barocche







A Baselworld gli espositori torneranno ad aumentare?




Le prenotazioni per Baselworld sono in leggero aumento. La fiera offrirà molto più spazio alla gioielleria. Ci sarà una Jewellery Hall e… ♦︎

Segnali incoraggianti, per ora. Soprattutto per i molti gioielli incerti se partecipare alla prossima edizione di Baselworld. La più prestigiosa fiera dell’orologeria e della gioielleria, dopo la crisi degli scorsi anni, annuncia una seppur piccola inversione di tendenza. Non solo: inizia a spiegare in che cosa consiste il maggior spazio dedicato alla gioielleria.

In un comunicato Baselworld anticipa che nella prossima edizione ci sarà posto per una “show plaza” di nuova creazione. Si troverà nel cuore della Hall 1.2, dove saranno ospitati gioiellieri che prima erano nel padiglione 2. Tradotto: più gioielleria al centro della fiera, anche perché la defezione di un gruppo dell’orologeria come Swatch (e dei suoi 18 brand) si ha lasciato il segno.

Lo spazio a piano terra si chiamerà d’ora in avanti Jewellery Hall.

Sulla scala mobile del padiglione 1
Sulla scala mobile del padiglione 1

“Stiamo avvicinando i marchi ai principali eventi del padiglione 1, abbreviando il percorso per tutti i visitatori e assicurando una maggiore frequenza negli stand”, afferma il nuovo amministratore delegato di Baselworld, Michel Loris-Melikoff. Che annuncia anche un elemento importante: “Le prenotazioni sono leggermente al di sopra del livello dell’anno scorso, che è un segnale positivo e incoraggiante”. Insomma, il calo (dimezzamento) degli espositori sembra essere arrestato e, anzi, c’è il segnale di una inversione di tendenza. Tutto da verificare, ovviamente, ma potrebbe essere l’inizio di turn around.

Una passerella a 240 gradi ospiterà con tre live show ogni giorno.

Modella con i gioielli di Pasquale Bruni
Modella con i gioielli di Pasquale Bruni

Altre novità: sette gigantesche pareti a Led mostreranno immagini ravvicinate dei gioielli in mostra. L’area dell’evento sarà anche il luogo in cui si terrà la conferenza stampa di apertura. Le nuove funzionalità sono state presentate a diversi marchi di gioielli in occasione di un road show in Germania, Italia, Hong Kong e in altri Paesi. Baselworld assicura che la risposta è stata “davvero travolgente”.

“Ho incontrato rappresentanti di molti marchi che vorrebbero venire a Baselworld, alcuni per la prima volta, altri dopo qualche anno di assenza. Penso che un punto di svolta nella tendenza sia stato sicuramente raggiunto nell’area della gioielleria”, spiega il manager. “Più visibilità, maggiore frequenza dei visitatori e forme totalmente nuove di presentazione: quelli erano i nostri obiettivi per migliorare l’area di gioielleria a Baselworld 2019. Sono convinto che questi obiettivi saranno raggiunti con il nostro nuovo concetto”.





Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

Nel booth di Alessio Boschi a Baselworld
Nel booth di Alessio Boschi a Baselworld

Nel booth di de Grisogono a Baselworld
Nel booth di de Grisogono a Baselworld
Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld
Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld

Expertise di gioielli a Baselworld
Expertise di gioielli a Baselworld







Perle all’asta da Christie’s

[wzslider]Le perle naturali hanno rubato la scena al London Important Jewels auction, l’asta tenuta da Christie. In sette delle dieci migliori partite vendute hanno visto come protagoniste le perle naturali. Il top è costituito da una collana di tre fili di perle naturali da 10,7 a 4,1 millimetri, venduta per più di 1,6 milioni di dollari, il doppio della stima pre-asta, di 810 mila. E una spilla di diamante e perle naturali è stata battuta a 663 mila dollari (in pre-asta era quotata 53mila). «Questi risultati dimostrano la continua forza delle perle naturali», ha commentato Keith Penton, capo del Dipartimento London Jewellery di Christie. Altri pezzi di pregio sono stati una collana a una sola riga di perle naturali battuta a 296mila dollari, orecchini di perle naturali a 269mila, orecchini a clip da Cartier con diamanti e perle Art Deco a 241mila, e  una collana di perle naturali a 241mila. Perle a parte, da segnalare anche una collana antica di zaffiri e diamanti venduta per 461mila dollari. Giulia Netrese

 

 

Com’è bello entrare in Prison

[wzslider]Collane, bracciali,  anelli per evadere dalla prigione della mente. E liberare la creatività. La collezione Prison presentata a Milano, nello showroom dell’azienda milanese di manichini Abc, in corso Como 5, in  occasione della settimana della moda, si ispira proprio a questo: «Non riesco a immaginare la vita senza la gioia della creazione. Mi piace rompere gli schemi, sperimentare, essere anche stravagante».  Per Anna Horsecka, designer polacca,  i gioielli non sono solo un segno di lusso, ma elementi eccezionale raffinatezza. E tutto quello che produce nel suo studio è il risultato del lavoro manuale.  Come le grandi collane in metallo realizzate apposta per questa manifestazione. I prezzi ? Dai mille ai 3 mila euro.