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Lily Gabriella, lusso per pochi

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Avere una nonna miliardaria è un buon punto di partenza. Ma, poi, per creare gioielli di alta classe e con una buona dose di originalità, Lily Gabriella Elia ci ha messo la sua creatività. Nata in Brasile, la designer che ora fa base a Londra è stata incoraggiata dalla nonna, ha raccontato, nella decisione di andare a studiare gemmologia a New York. Poi, ha lavorato per Christie’s a Ginevra. E, come se non bastasse, ha ricevuto utili consigli da un amico di famiglia che è un mito nel mondo dei gioielli: Joel Arthur Rosenthal, meglio conosciuto con l’acronimo di Jar. Insomma, un background piuttosto raro e invidiabile per chi lavora nella gioielleria. Jar ha anche introdotto la designer nei laboratori e commercianti di pietre, per aiutarla ad avviare la propria attività.

Orecchini con diamanti gialli e bianchi
Orecchini con diamanti gialli e bianchi

Quando si è trasferita nella capitale britannica, città che alterna a Monaco, la designer ha mantenuto un approccio molto selettivo: nel 2011 ha fondato Lily Gabriella Fine Jewellery, che propone una produzione di elite: disegna su commissione e vende solo su appuntamento. Le radici brasiliane della sua gioielleria riguardano soprattutto l’aspetto più moderno, come l’ispirazione alle architetture di Oscar Niemeyer.

Anello con diamante rosa e pavé di granati verdi
Anello con diamante rosa e pavé di granati verdi
Anello in oro con diamante giallo e diamanti bianchi
Anello in oro con diamante giallo e diamanti bianchi
Orecchini con diamante giallo taglio cuscino, zaffiri, diamanti bianchi e smalto
Orecchini con diamante giallo taglio cuscino, zaffiri, diamanti bianchi e smalto
Orecchini Halcyon con diamanti gialli di oltre 3 carati e diamanti bianchi
Orecchini Halcyon con diamanti gialli di oltre 3 carati e diamanti bianchi
Orecchini Sea Urchin con spinelli circondati da set di acquamarina, diamanti bianchi e gialli
Orecchini Sea Urchin con spinelli circondati da set di acquamarina, diamanti bianchi e gialli
Orecchini in oro rosa con diamanti bianchi e zaffiri rosa
Orecchini in oro rosa con diamanti bianchi e zaffiri rosa

Orecchini Polytope in oro giallo e diamanti
Orecchini Polytope in oro giallo e diamanti







Boochier senza frontiere




È stata descritta come una designer che si ispira al mondo musicale degli anni Novanta. Ma in realtà Melinda Zeman è molto di più. Per prima cosa rappresenta una sintesi di diverse culture. Vive a Hong Kong, dove si è sposata con Jonathan Zeman, figlio di Allan, il canadese cinesizzato che ha fondato il Lan Kwai Fong Group, colosso immobiliare della città. Ma non solo: lei è per metà cinese e per metà ghanese, è nata nel Regno Unito e cresciuta negli Stati Uniti. Insomma, un mix di storia e cultura che è alla base del brand che ha creato: Boochier.

Anello in oro 18 carati, diamanti, smalto
Anello in oro 18 carati, diamanti, smalto

Melinda ha fondato Bouchier nel 2019, senza avere alle spalle una formazione nel design di gioielli. Ha iniziato a creare i suoi gioielli per divertimento, ma ha riscosso successo e ha deciso di trasformare un hobby in una professione. E anche se il suo obiettivo dichiarato è quello di far incontrare Est e Ovest, lo stile dei suoi gioielli guarda più al design europeo e americano che a quello cinese. Propone ear cuff color e anelli impilabili con oro e smalto a colori vivaci, grosse collane a catena in stile hip-hop, anelli chevalier con diamanti. Il nome della Maison, invece, è ispirato a Guillaume Bouchier, un francese che viaggiava tra Parigi e la Cina nell’Ottocento.

Bracciale in oro giallo, diamanti, smalto
Bracciale in oro giallo, diamanti, smalto
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello Slinkee in oro, titanio e diamanti
Anello Slinkee in oro, titanio e diamanti
Bracciale Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Bracciale Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Orecchini Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Orecchini Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Anello Intergalactic in oro rosa e diamanti
Anello Intergalactic in oro rosa e diamanti

Melinda Zeman
Melinda Zeman







L’arte razionalista di Alexandra Jefford

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Quando si è creativi, non ci sono limiti. Lo testimonia Alexandra Jefford, designer, pittrice, illustratrice e, soprattutto, capace di realizzare gioielli davvero diversi dagli altri. Lussuosi, ma divertenti, minimalisti, ma ironici, semplici, ma smart. Alexandra Jefford è nata e cresciuta a Ginevra, ma si è trasferita a Londra, dove ha studiato alla Central St Martins. Poi, si è concentrata sull’incisione e sul disegno e ha lavorato come artista e illustratrice,  prima di dedicarsi alla gioielleria nel 2002 dopo gli studi design di gioielli al Gemological Institute of America (GIA) e Gemology l’Associazione Gemmologica della Gran Bretagna.

Anello Yin & Yang, con onice e diamante taglio pera
Anello Yin & Yang, con onice e diamante taglio pera

La formazione artistica spiega anche l’interpretazione che Alexandra Jefford dà della gioielleria. Per le sue collezioni, infatti, si è ispirato al movimento Bauhaus e all’astrattismo americano del dopoguerra negli anni Cinquanta, ma anche ai pittori espressionisti. Risultato: anelli come Yin & Yang sembra un quadro di un pittore astrattista.

Collana Himalayan in oro e smalto
Collana Himalayan in oro e smalto

Un altro aspetto che sembra avvicinarla ancora di più al Bauhaus è l’idea di unire arte e artigianato in un’unica disciplina. Nel suo curriculum c’è posto anche per una serie di proposte e interventi, come la collaborazione con il brand londinese di lusso Smythson con una collezione di cinque anelli, ai gioielli presentati al Salone del Mobile di Milano, al Pad London e Paris Art Fairs, a GemGèneve e molti altri.

Leggi anche: Il Bauhaus di Alexandra Jefford

Collana Duality Himalayan Range Navy and Gold Mammatus
Collana Duality Himalayan Range Navy and Gold Mammatus
Duality Earring Wind Wave
Duality Earring Wind Wave
Anello con onice e ametista Agartha
Anello con onice e ametista Agartha
Anello Camelot con onice, diamante e smeraldo
Anello Camelot con onice, diamante e smeraldo
Anello di Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com
Anello di Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com

Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com
Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com







GemGèneve torna il 5 maggio




Appuntamento al 5 maggio 2022. GemGenève sembra contraddire le difficoltà che incontrano altre fiere dedicate alla gioielleria. La formula individuata dai promotori, Ronny Totah e Thomas Faerber, funziona. Lo indicano non solo la data, già decisa, per la quarta edizione, ma anche il bilancio della terza GemGèneve (4-7 novembre) che si è conclusa con 2.757 visitatori al Palexpo di Ginevra, buyer professionisti e privati, ma anche pubblico di appassionati di gioielleria e gemme. La metà dei visitatori (1.065) era già stato a GemGèneve nelle precedenti edizioni ed è tornato. Anche se l’impatto della pandemia ha comunque avuto un impatto: sono stati 120 gli espositori da 15 Paesi, rispetto ai 210 del 2019, anche a causa delle limitazioni ancora in vigore per gli spostamenti. Non a caso questa è stata chiamata una challenging edition.

L'area del Palaexpo di Ginevra che ospita GemGèneve
L’area del Palaexpo di Ginevra che ospita GemGèneve

Questa edizione impegnativa è andata ben oltre le nostre aspettative. Contavamo sulla presenza di circa 2.000 visitatori e siamo felici di segnalare che 2.757 visitatori (rispetto ai 3.474 della fiera 2019, ovvero il 20,64% in meno nel 2021) sono venuti a scoprire i gioielli presentati a GemGenève. Dopo aver visto i sorrisi dei nostri visitatori, non ho dubbi che l’emozione tanto attesa di queste riunioni sia stata anche sinonimo di successo commerciale.
Ronny Totah, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Ronny Totah
Ronny Totah

Accanto agli espositori di gioielli vintage e di gemme di alta qualità, un buon successo lo hanno riscontrato gli otto designer (Aline Debusigne, Regina Gambatesa, Studio Renn, Atelier Allure, G Suen, Alexandra Jefford, Cora Sheibani, Alexander Tenzo), che hanno aderito al Designer Vivarium, organizzato dalla storica del gioiello Vivienne Becker oltre a cinque designer presentati nella sezione Emerging Talents (Pierre d’Alexis, Horowicz Fine Jewelry, Ena Iro, Elena Okutova). Anche le presentazioni e le conferenze hanno avuto una buona partecipazione con 30-40 persone tra il pubblico a ogni presentazione: saranno presto disponibili online sulla piattaforma digitale di GemGenève.

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve

Ancora una volta GemGenève ha giocato bene le sue carte, proponendo una piattaforma espressiva unica, dedicata al mondo delle pietre colorate, dei diamanti eccezionali, delle perle, dei gioielli antichi e contemporanei, dei designer famosi e dei talenti emergenti . Abbiamo avuto più acquirenti e visitatori internazionali del previsto, soprattutto dall’America e dall’Asia. Segnalo inoltre che i buyer presenti erano sicuramente determinati a fare nuove acquisizioni e fare affari.
Thomas Faerber, organizzatore e cofondatore di GemGèneve

Thomas Faerber
Thomas Faerber

Infine, da segnalare il lancio della Fondazione Eric Horovitz. Partnership con la Crea School Ginevra per la creazione di contenuti digitali in modalità millenial: sviluppo dell’account Instagram CreaEyes e tre premi assegnati a GemGenève a Pauline Hepner, studentessa di Head, a Sulaiman Al Haidar, apprendista presso Csp Arts Ginevra e Hugo Massy, ​​studente dell’École Technique de la Vallée de Joux (Premio Fondazione Eric Horovitz). La prossima edizione, come anticipato, si terrà dal 5 all’8 maggio 2022.

GemGèneve
GemGèneve







Le alchimie di Alkemeya

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Per la mitologia greca, Dafne era una ninfa associata a fontane, pozzi, sorgenti, fiumi, ruscelli e altri corpi di acqua dolce. E questo perché, per colpa di Cupido, Dafne era molestata dal dio Apollo che voleva farla sua. Per questo Dafne chiese al padre, il dio fluviale Peneo, di salvarla dallo stalking di Apollo. Risultato: per allontanarla dalle grinfie di Apollo, Peneo la trasformò in un albero di alloro. Bella consolazione. Daphne Tsitsiliani, greca, per fortuna sua non ha corso pericoli simili. Ha vissuto per oltre un decennio a Londra e Parigi, prima di tornare nella sua casa di campagna ad Atene e far crescere sua figlia.

Anello in oro 18 carati con ametista menta
Anello in oro 18 carati con tormalina menta

La terra di origine, dopo una carriera vissuta nel mondo della comunicazione, ha creato il proprio marchio di gioielli: Alkemeya. Un richiamo all’alchimia, l’antenata della chimica, che è anche un concetto legato all’arte di saper mischiare sostanze diverse. Ma anche un richiamo al passato. E, in effetti, i gioielli possono essere associati ai ricordi.

Orecchini con ametista
Orecchini con ametista

I gioielli alchemici del brand si affidano a ingredienti ben sperimentati: oro 14 o 18 carati e pietre preziose. La collezione Forêt si ispira alla natura, mentre la collezione Urano si ispira al cielo, alla luna, alle stelle e ai pianeti. La collezione Egizia si richiama all’antica civiltà dei Faraoni. I gioielli sono venduti anche online.

Orecchini Alkemeya indossati
Orecchini Alkemeya indossati
Collana Dragonfly in oro 18 carati e smeraldi
Collana Dragonfly in oro 18 carati e smeraldi
Anelo Dragonfly in oro 18 carati, smeraldi e diamanti
Anelo Dragonfly in oro 18 carati, smeraldi e diamanti

Anello e orecchini indossati
Anello e orecchini indossati







Auverture apre al vintage




Dai designer di tendenza ai gioielli vintage di grandi Maison. Auverture, il sito web fondato da una delle più raffinate donne creative dell’alta gioielleria, Bibi Van Der Velden, a sorpresa ha aperto le porte a un nuovo genere di proposte. Il marketplace, infatti, ha inaugurato una sezione dedicata ai gioielli d’epoca, con pezzi firmati anche da brand come Bulgari, Cartier, Tiffany o Val Cleef & Arpels. Sono gioielli realizzati nel secolo scorso e rimessi in circolazione per essere indossati di nuovo. È lo stesso genere di gioielli che si trovano su siti come 1stdibs, ma anche, con le dovute proporzioni, da Sotheby’s o Christie’s. Ed è un segno che i gioielli di alta qualità mantengono un valore nel tempo, perché continuano ad avere mercato.

Anello Dome di Van Cleef & Arpels in oro rosa, diamanti, rubini
Anello Dome di Van Cleef & Arpels in oro rosa, diamanti, rubini

Che sia Auverture a proporre questi gioielli, però, ha sorpreso chi ha considerato il sito di Bibi Van Der Velden come uno spazio dedicato esclusivamente ai designer contemporanei più innovativi, come Fernando Jorge, Ana Khouri, Bia Tambelli, Venyx, Alice Cicolini, Nikos Koulis, solo per citarne alcuni. Con il supporto alla gioielleria vintage, invece, Auverture è ora in grado di raccogliere le richieste anche di collezionisti e appassionati di design del passato.

Orecchini firmati Bulgari in turchese e oro
Orecchini firmati Bulgari in turchese e oro
Anello di Cartier in palladio e diamante
Anello di Cartier in palladio e diamante
Anello Panthére di David Webb in oro e smeraldi
Anello Panthére di David Webb in oro e smeraldi
Anello Bombé di Tiffany
Anello Bombé di Tiffany
Collana Trika di Bulgari in oro
Collana Trika di Bulgari in oro

Collana di Chaumet
Collana di Chaumet







Sync, collezione genderless di Fernando Jorge

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Gioielli che siano indossabili indifferentemente da uomini o da donne. Ma, in ossequio al mainstream social, bisognerebbe semplicemente dire da qualsiasi persona. Insomma, il sogno di chi vuole abolire la distinzione tra generi, ma anche dei gioiellieri, che sarebbero felici di proporre una collezione che può essere usata da chiunque. Fernando Jorge non è il primo, insomma a proporre una serie di gioielli genderless. La collezione si chiama Sync ed è appena stata presentata nello studio del designer a Shoreditch, Londra.

Oblong, anello in oro 18 carati con nefrite
Oblong, anello in oro 18 carati con nefrite

La festa, il primissimo evento londinese, «ha simboleggiato un decennio di costruzione del marchio circondato da molte persone di talento, solidali e brillanti». Sync è definita dal designer brasiliano con base a Londra un’esplorazione del design genderless. con pietre strutturate e geometriche con bordi smussati e arrotondati, una tavolozza di colori della terra e catene d’oro intrecciate strizzano l’occhio agli anni Settanta. Accanto all’oro 18 carati, Fernando Jorge ha utilizzato pietre come diaspro rosso, lapislazzuli blu e nefrite verde, ma la collezione comprende anche pezzi in solo oro.

Orecchini in oro 18 carati
Orecchini in oro 18 carati
Bracciale in oro 18 carati
Bracciale in oro 18 carati
Oblong, pendente in oro 18 carati con nefrite
Oblong, pendente in oro 18 carati con nefrite
Orecchini in oro 18 carati con diaspro
Orecchini in oro 18 carati con diaspro
Bracciale in oro e lapislazzuli
Bracciale in oro e lapislazzuli
Oblong, anello in oro 18 carati con diaspro
Oblong, anello in oro 18 carati con diaspro

Collana con pendente in oro e lapislazzuli
Collana con pendente in oro e lapislazzuli







Jessica Flinn, anelli gender fluid

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«Se stai leggendo questo e i matrimoni gay ti mettono a disagio, probabilmente non siamo il marchio di gioielli per te». D’accordo, anche i grandi brand di alta gioielleria, come Tiffany o Boucheron, hanno strizzato l’occhio al gender fluid. Ma la maison inglese con base a Sheffield, Jessica Flinn, è andata molto più avanti, con le parole citate che compaiono sul sito web. Non solo: ha pubblicato un’intera pagina dedicata alla comunità Lgbtqia+, in cui si legge «Jessica Flinn è un marchio di gioielli per tutti. Siamo orgogliosi di aver preso parte a così tanti matrimoni e cerimonie civili tra persone dello stesso sesso, e vogliamo gridarlo forte e orgoglioso che siamo alleati di persone gay, trans e non binarie».

Ofelia, anello con diamante sale e pepe taglio smeraldo e oro giallo
Ofelia, anello con diamante sale e pepe taglio smeraldo e oro giallo

Insomma, non sono parole che si leggono su altri siti di gioielleria e vale la pena di sottolinearlo. Ma, naturalmente, il brand non è riservato alla comunità Lgbtqia+ o, in generale, alle minoranze. I gioielli proposti sono del tutto tradizionali, realizzati in oro, diamanti e pietre preziose o semi preziose, anche quelle create in laboratorio, e, in particolare, c’è una vasta scelta di anelli di fidanzamento o di matrimonio.

Adaline, anello con diamante verde
Adaline, anello con diamante verde
Harper, anello con diamante sale e pepe e diamanti taglio baguette
Harper, anello con diamante sale e pepe e diamanti taglio baguette
Isabelle, anello di fidanzamento art déco con zaffiro del Montana
Isabelle, anello di fidanzamento art déco con zaffiro del Montana
Anello con diamanti di laboratorio
Anello con diamanti di laboratorio
Anello Margot con zaffiro taglio pera e diamanti
Anello Margot con zaffiro taglio pera e diamanti







Design sotto le piramidi con Zarig

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Gioielli, design, Egitto. In fondo i primi designer in grande stile sono vissuti nell’epoca dei faraoni. Ora, invece, c’è Zarig Baghdadlian, designer e gioielliere di seconda generazione, gemmologa che ha fondato un brand con il proprio nome: Zarig. I suoi gioielli non hanno il classico stile mediorientale, tutto riccioli e ricami. Anche perché la designer ha una formazione internazionale, dato che ha studiato storia dell’arte a Londra. Dalla famiglia impegnata nel commercio di gioielli e diamanti, invece, ha assorbito la naturalezza nell’utilizzo di oro e pietre.

Orecchini in oro, gemme, diamanti
Orecchini in oro, gemme, diamanti

Il brand Zarig è nato nel 2019, con l’idea di proporre gioielli da indossare tutti i giorni, ma di alta qualità. I gioielli sono realizzato solo con diamanti con buona classificazione, gemme colorate e oro 18 carati. Lo stile è moderno, con qualche allusione alla storia antica del suo Paese: per esempio, nel medaglione che riporta inciso l’occhio Horus, simbolo di protezione, della prosperità, del potere regale e della buona salute al tempo delle piramidi.

Anello cocktail con zaffiri gialli
Anello cocktail con zaffiri gialli

Consapevole del ruolo non ancora adeguato per il mondo femminile, Zarig ha deciso di destinare una parte dei proventi della sua Maison alle organizzazioni che si battono per aiutare artiste e artigiane e offrire loro la possibilità di affermarsi nelle loro professioni.

Collana in oro con medaglia
Collana in oro con medaglia
Anello in oro con diamanti incastonati
Anello in oro con diamanti incastonati
Orecchini con gemme della linea Fortune
Orecchini con gemme della linea Fortune
Collana in oro con il segno di Horus
Collana in oro con il segno di Horus

Zarig Baghdadlian
Zarig Baghdadlian







Report: un futuro roseo per la gioielleria




Qual è il futuro della gioielleria? Rispondono gli analisti di McKinsey, una delle più grandi società mondiali di consulenza. Spoiler: il settore andrà a gonfie vele.

Secondo gli analisti di McKinsey, però, bisogna distinguere. A correre sarà soprattutto la gioielleria di medio livello. Insomma, i gioielli in oro e pietre preziose che costituiscono il cuore del settore. Per l’alta gioielleria le prospettive sono buone, ma resta una nicchia di chi può permettersi di spendere cifre con sei zeri per un anello o una collana. Il report State of Fashion: Watches&Jewellery, prevede un aumento a doppia cifra per almeno i prossimi tre-quattro anni. Ma non sarà per tutti uguale. Per esempio, i brand che avranno saputo coniugare il valore materiale del gioiello con i valori morali della sostenibilità e dell’ambiente avranno un gioco migliore: il 20-30% delle vendite di gioielli sarà sempre più condizionato dalla percezione che avranno i consumatori riguardo gli aspetti etici. Chissà se è vero.

L'interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
L’interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels

Un altro driver per le vendite riguarda, invece, il posizionamento geografico: la Cina è il luogo dove il lusso, gioielli compresi, ha maggior probabilità di sviluppo. Da tempo, non a caso, le più grandi Maison organizzano la presentazione di alcune collezioni di alta gioielleria, oppure mostre dei propri gioielli storici a Shanghai o Pechino. L’Asia concentra ormai il 45% delle vendite globali di gioielleria (il 50% di orologeria), ma McKinsey prevede un’ulteriore crescita del 10-14%, per la fine jewelry e del 4% per gli orologi.

Shopping in Cina
Shopping in Cina

Un aspetto sorprendente, per chi non segue le vicende del mercato dei gioielli, riguarda la presenza dei marchi. In realtà, otto gioielli su dieci venduti al mondo sono senza marchio o con brand non qualificati. Secondo la società di consulenza, questo potrebbe permettere ai grandi player di conquistare maggiore spazio, con un incremento tra l’8% e il 12%. Ma, attenzione: questo significa anche una maggiore concorrenza, con nuovi marchi pronti a entrare in questo segmento di mercato.

Il fascino per le grandi marche in Cina
Il fascino delle grandi marche in Cina

Infine, un ultimo aspetto è interessante per chi lavora nel mondo dei gioielli, anche se non si tratta di una novità: le vendite online di anelli, collane, bracciali e orecchini vanno alla grande. Sempre secondo il report, le vendite attraverso il web potrebbero salire ancora del 13-21%, a patto di saperle fare. I gioiellieri, insomma, devono offrire un servizio di vendita che non faccia rimpiangere quello in boutique.

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

store cinese shenyang
Inaugurazione di uno store Tiffany a Shenyang, in Cina

Il roadshow di Harry Winston in Cina
Roadshow di Harry Winston in Cina







Il vintage stellare di Simon Teakle

Non a tutti piacciono i gioielli dell’ultima collezione, oppure quelli legati alla moda del momento. C’è chi ama, al contrario, i gioielli che hanno una storia alle spalle, creati da grandi maison, magari posseduti da donne famose. Insomma, quel tipo di gioielli che sono venduti spesso all’asta dalle maggiori società specializzate in vendite all’incanto. Gioielli che, però, si possono acquistare anche senza partecipare a una delle aste di Magnificent Jewels che si tengono periodicamente a Ginevra, oppure Hong Kong, Londra e New York. Questo tipo di gioielli sono la specialità di Simon Teakle, che li vende nella sua boutique di Greenwich (Londra) oppure online, su piattaforme come Moda Operandi.

Spilla con diamanti su conchiglia di Verdura
Spilla con diamanti su conchiglia di Verdura

Teakle è una figura conosciuta a livello internazionale nel settore della gioielleria. Non a caso, prima di mettersi in proprio ha lavorato vent’anni presso Christie’s, nella gestione del dipartimento di New York. Ha contribuito alla vendita di molte delle pietre preziose e delle collezioni private più importanti, tra cui il diamante Agra, i diamanti Indore, i gioielli di Salimah Aga Khan, il Rockefeller Sapphire, i gioielli di Eva Peron. Teakle è anche gemmologo qualificato e ha gestito molte delle più importanti collezioni di pietre preziose e gioielli del mondo, tra cui The Agra Diamond, The Rockefeller Sapphire e gioielli appartenenti a Eva Peron, Doris Duke ed Elizabeth Taylor.

Bracciale di Jean Mahie in oro giallo 22 carati
Bracciale di Jean Mahie in oro giallo 22 carati
Bracciale con nappe in oro 18 carati e turchesi
Bracciale con nappe in oro 18 carati e turchesi
Bracciale in oro 18 carati e turchese
Bracciale in oro 18 carati e turchese
Orecchini a cerchio in oro giallo 18 carati e diamanti di Cartier
Orecchini a cerchio in oro giallo 18 carati e diamanti di Cartier
Collana con cordoncino in oro tipo regata e diamanti
Collana con cordoncino in oro tipo regata e diamanti
Spilla a forma di cavalluccio marino in oro, diamanti, citrini e peridoto
Spilla a forma di cavalluccio marino in oro, diamanti, citrini e peridoto

Conviene investire nei gioielli? Secondo il Credit Suisse…




Conviene investire nel lusso? Quanto rende un investimento in gioielli? È una buona idea acquistare gioielli vintage? A rispondere è un’analisi condotta da una delle principali banche svizzere, Credit Suisse. L’ufficio studi dell’istituto di credito ha esaminato il settore del lusso, come quello della gioielleria, assieme ad arte, vini e auto da collezione. Il valore totale di questi oggetti da collezione è stato stimato in circa 1 trilione di dollari. Risultato: l’acquisto di gioielli risulta al secondo posto, subito dopo l’investimento in arte, e rappresenta circa 5 miliardi di dollari di volumi di vendita.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi

Secondo il Credit Suisse Wealth Report 2020, ad acquistare quadri e gioielli sono il 44% dei ricchissimi, che destina il 2-5% del proprio patrimonio in oggetti da collezione. Ma il 31% fa ancora di più e spende oltre il 5%. Solo il 13% dei ricchi non ha l’abitudine di acquistare beni di lusso da collezione. I più appassionati a questo genere di investimento sono gli americani, seguiti dai milionari asiatici. Nel panorama del lusso, gioielli e orologi sono stabili. Ma questo non toglie che la performance nel tempo sia stata eccellente.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra

Quanto rende investire in gioielli

Credit Suisse ha anche calcolato il rendimento dell’investimento in gioielleria (naturalmente si tratta di una media) nel corso degli ultimi dieci anni. Risultato: i gioielli vintage, prodotti dal 1945 al 1975 hanno avuto un rendimento annuo del 4,8%. Quelli art déco e le perle sono aumentati di valore del 5% all’anno, e un po’ meglio hanno fatto gli orologi da polso, con un incremento di valore del 5,5%. Fiacco, invece, il mercato degli orologi da tasca, demodé, con solo l’1,5% di ritorno annuo.

Orologio in oro e brillanti battuto all'asta da Christie's
Orologio in oro e brillanti battuto all’asta da Christie’s

Un altro aspetto positivo dell’investimento in gioielli, sempre secondo il Credit Suisse Wealth Report, riguarda la volatilità. Questo termine indica le oscillazioni di prezzo (sempre in media) per un determinato bene. Più la volatilità è alta, maggiore è l’oscillazione del valore di un gioiello, nel bene e nel male. I gioielli, tra tutti beni di lusso presi in esame, sono quelli che hanno la volatilità più bassa. Insomma, sono quelli che mantengono di più costante il loro valore. Per esempio, mentre per l’arte impressionista la volatilità è del 19,1%, per i gioielli dal 1945 al 1975 è solo del 2,4%. Oppure, se l’arte contemporanea ha una volatilità del 35,3%, i gioielli art déco e perle hanno sempre una oscillazione contenuta al 2,4%. A patto, naturalmente, di scegliere bene quello che si compra, come abbiamo spiegato qui.

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta





Le ispirazioni di Noor Fares

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Noor Fares, raffinata designer di gioielli, nel 2015 ha sposato l’artista e businessman Alexandre Al Khawam, dal quale ha avuto un bambino. Vive a Belgravia, esclusivo quartiere di Londra. Non solo. Proviene da una famiglia ricca: suo padre è Issam Michael Fares, uomo d’affari libanese, ex membro del parlamento e vice primo ministro del Libano. La vita felice di Noor comprende anche un’infanzia a Parigi, studi di storia dell’arte a Boston e di gemmologia a Londra, dove ha conseguito un master in design di gioielli presso la Central Saint Martins con una tesi era incentrata sull’importanza della narrativa nella gioielleria.

Collana con pendente portafortuna in oro, cristallo di rocca, madreperla e pavé di pietre semi preziose
Collana con pendente portafortuna in oro, cristallo di rocca, madreperla e pavé di pietre semi preziose

Una storia fortunata, che difficilmente è il frutto della successiva serie di collane anti malocchio realizzate dalla sua Maison. La designer libanese è maggiormente legata ai simboli della tradizione indiana, con gioielli che si ispirano ai simboli dei chakra o di antichi disegni legati alla meditazione. Le trasparenze delle pietre, le geometrie con motivi orientali, i riferimenti a una dimensione spirituale e magica sono le sue guide nella composizione delle sue collezioni.

Pendente Ajna in oro, diamanti, quarzo
Pendente Ajna in oro, diamanti, quarzo
Orecchini Rainbow Navratna Tribal in oro grigio, ametista, zaffiri gialli, rosa e blu, opale
Orecchini Rainbow Navratna Tribal in oro grigio, ametista, zaffiri gialli, rosa e blu, opale
Orecchini Chandbali in oro rosa e pietre semi preziose
Orecchini Chandbali in oro rosa e pietre semi preziose
Orecchini in oro, diamanti, zaffiri rosa tsavoriti
Orecchini in oro, diamanti, zaffiri rosa tsavoriti
Pendente in oro grigio con ametista, tormalina, zaffiri blu, opale sintetico
Pendente in oro grigio con ametista, tormalina, zaffiri blu, opale sintetico

Anello in oro grigio con il simbolo di meditazione Sri Yantra, tormalina rosa, topazio Blue London, citrino, ametista, diamanti
Anello in oro grigio con il simbolo di meditazione Sri Yantra, tormalina rosa, topazio Blue London, citrino, ametista, diamanti







L’eredità preziosa di Jessie Thomas

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Quanti sono i padri che non sarebbero orgogliosi di una figlia che segue le sue orme professionali, magari con maggiore successo? E quello che accade al maestro orafo David Thomas, che vanta una figlia designer, Jessie Thomas, che grazie all’insegnamento paterno ha spiccato il volo nel mondo della gioielleria.

Orecchini in oro giallo con diamanti
Orecchini in oro giallo con diamanti

Jessie Thomas, che vive e lavora a Londra, ha imparato tutto nel laboratorio orafo in cui è praticamente cresciuta (viveva al piano di sopra). Ed è anche il motivo per cui ha conservato un’abilità artigianale nella realizzazione delle sue collezioni. Anche se, prima di ricalcare le orme paterne, la designer ha sperimentato il mercato dell’arte. Tra l’altro, il rapporto professionale con mr Thomas, che in passato ha lavorato per Georg Jensen, continua: l’esperienza dell’orafo è utile alle creazioni della figlia.

Anello con due diamanti taglio pera
Anello con due diamanti taglio pera

Lo stile? Jessie Thomas dice di ispirarsi molto ai designer francesi e italiani degli anni Venti e Trenta. Inoltre, è affascinata dalla tecnica orafa: se la designer impara a utilizzare una tecnica, vuole metterla subito in pratica. Per il momento, invece, nessun fascino proviene da temi molto utilizzati dai gioiellieri, come la natura. Jessie Thomas utilizza oro bianco e giallo riciclato 18 carati, platino e pietre di provenienza sostenibile.

Collana in oro 18 carati con diamanti
Collana in oro 18 carati con diamanti
Collana con diamante e perla
Collana con diamante e perla

Cerchi rimovibili a goccia con lama diamantata 1

Orecchini a cerchio in oro 18 carati e diamanti
Orecchini a cerchio in oro 18 carati e diamanti
Anello curvo in oro 18 carati e diamante
Anello curvo in oro 18 carati e diamante

Orecchini pendenti con cerchi in oro e diamanti
Orecchini pendenti con cerchi in oro e diamanti







In viaggio con i gioielli, ecco i maggiori pericoli




Gioielli in viaggio. Sognate spiagge, monti, città d’arte? Attenzione: prima di partire per le vacanze o per un semplice week end è bene conoscere i pericoli in agguato per i vostri amati gioielli. Se volete sapere quali sono le mosse giuste per proteggere i vostri gioielli durante un viaggio leggete questo articolo.

In viaggio con i gioielli
In viaggio con i gioielli

Qui, invece, parliamo di quali sono i più frequenti pericoli per chi porta a spasso anelli, collane e orecchini. Attenzione: questo non significa che dovete rassegnarvi ad andare in giro senza un ornamento al collo o sulla mano. Semplicemente, dovete fare più attenzione a quelle che sembrano trappole per le viaggiatrici meno attente.

Un piacevole bagno, ma senza gioielli
Un piacevole bagno, ma senza gioielli

Una specie di classifica delle situazioni in cui è più facile perdere di vista i propri gioielli sono stati individuati da una recente indagine condotta da Jewelers Mutual, società specializzata in assicurazioni sui gioielli. Chi meglio di un assicuratore conosce quali sono i problemi delle sue clienti? Il 20% di chi si è rivolto a Jewelers Mutual, infatti, ha detto di aver perso gioielli durante un viaggio o di essere vittima di un furto durante una vacanza. Ecco, quindi, le 6 situazioni di maggior pericolo per chi viaggia con i gioielli.

La spiaggia è nemica dei gioielli
La spiaggia è nemica dei gioielli

1 Gioiello perso in spiaggia. La sabbia è la nemica numero uno dei gioielli. Non solo li rovina quando viene a contatto con metallo e pietre, ma li nasconde spesso in modo irrimediabile. Orecchini e anelli sono i gioielli più a rischio sulla spiaggia. Meglio lasciarli a casa o fare molta attenzione se si passeggia o, peggio, ci si diverte con qualche gioco o sport.

Fare il bagno è piacevole, ma è facile perdere gli anelli
Fare il bagno è piacevole, ma è facile perdere gli anelli

2 Gioiello perso in acqua. Anche l’acqua è un pericolo per i gioielli. E non solo quella del mare. Anche piscine, fiumi e laghi possono inghiottire facilmente i vostri gioielli. La circonferenza delle dita, per esempio, si restringe a contatto con l’acqua sotto i 37 gradi (circa la temperatura corporea) e questo può farvi perdere facilmente un anello. Il nuoto è, inoltre, una delle cause più frequenti per la perdita degli orecchini.

In hotel lasciate i gioielli in cassaforte
In hotel lasciate i gioielli in cassaforte

3 Furto in hotel. Non lasciare gioielli sul comodino di fianco al letto, sul tavolo della stanza d’albergo o in valigia. Ci sono ladri specializzati in questo tipo di furti oltre a indurre in tentazione il personale addetto alle pulizie. Se non è presente nella vostra stanza, ogni hotel ha una cassaforte centrale dove riporre gli oggetti di valore: utilizzatela.

Non imbarcate i gioielli assieme al trolley
Non imbarcate i gioielli assieme al trolley

4 Gioielli smarriti nei bagagli. Purtroppo lo smarrimento di una valigia o di un trolley durante uno spostamento da un aeroporto all’altro non è infrequente. Evitate di riporre nei bagagli oggetti di valore.

Ops! lavandino anello
Ops!

5 I lavandini. Lavarsi le mani è necessario, ancora di più per ragioni sanitarie. Ma i lavandini sono una trappola per gli anelli, che possono cadere nel foro di scarico. Ancora più frequentemente, però, i gioielli sono dimenticati sul bordo di ceramica del lavello.

In viaggio con l'auto
In viaggio con l’auto

6 Furti in auto. Se viaggiate in auto avrete la tentazione di nascondere i gioielli sotto il sedile, in uno scomparto segreto (per voi, ma non per i ladri), o nel portabagagli. Una vera pacchia per i ladri, che in pochi minuti riescono a eseguire una perfetta perquisizione del vostro veicolo. Non lasciate gioielli incustoditi in auto.

Spiaggia a Biarritz
Spiaggia a Biarritz







Le cinesi acquistano più gioielli. Per vendetta




Boom degli acquisti di gioielli in Cina. Secondo l’ultimo sondaggio del World Gold Council lo shopping di anelli e collane nel primo trimestre è stato di 119,1 tonnellate, il livello più alto degli ultimi sette anni. Motivo? È l’effetto revenge shopping, cioè recuperare il tempo perso a causa delle restrizioni per il covid con un aumento della spesa. Insomma, una vendetta (revenge significa vendetta) che si consuma con la carta di credito. Secondo Roland Wang, amministratore delegato del World Gold Council Cina, sono tre i fattori che hanno spinto òa domanda di gioielli: il miglioramento delle condizioni economiche grazie alla fine dell’emergenza (in Cina), un prezzo dell’oro leggermente inferiore e le vendite legate alle vacanze.

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

In Cina, infatti, il primo trimestre in Cina coincide con la Festa di Primavera, Capodanno e il giorno di San Valentino. E, quest’anno, per la prima volta anche festa della donna è stata motivo di acquisti di gioielli d’oro. In particolare, hanno acquistato popolarità lo stile Gufajin, gioielli in oro con elementi della moda cinese. L’acquisto di gioielli Gufajin proveniva principalmente da donne della classe media con redditi elevati. Ma quest’anno, più giovani donne hanno iniziato a comprare questo genere di gioielli.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







Oro, Incenso, Mirra e appeal vintage




Oro, Incenso e Mirra: bottoni d’ambra usati come perle per una collana, fermagli inglesi del Settecento che invece diventano delle spille, giada cinese che chiude i fili di corallo di Sciacca. Il negozio del centro di Milano è un raffinato ritrovo per collezionisti e altrettanto raffinati intenditori di gioielli d’epoca. Pezzi unici nati dal gusto della proprietaria, capace non solo di scegliere, ma di interpretare frammenti d’antiquariato e immaginarne un nuovo uso. E accanto a questi raffinati oggetti, splendidi gioielli d’epoca provenienti da ogni parte del mondo: dai pendenti decò con perle e diamanti della Cina moderna ai braccialetti anni Settanta del disegnatore americano David Webb, dagli orecchini in oro con miniatura in smalto, un classico della Germania di fine Ottocento alle collane con diamanti e smeraldi dell’India Moghul. 

Orecchini con oro grigio e diamanti, India anni Ottanta
Orecchini con oro grigio e diamanti, India anni Ottanta

Oro, Incenso e Mirra è nato da un’idea di Giovanna Frossi, che lo ha inaugurato nel 1995 dopo30 anni passati a Il Discanto, altro punto di riferimento a Milano per gli amanti dei gioielli antichi ed etnici. Viaggiatrice cronica, dal 1968, in occasione di viaggi in Asia, Africa e Sud America, ha acquisito una collezione di collane, anelli, bracciali, ma anche di soprammobili. Collezione che si arricchisce nel tempo attraverso l’esplorazione di nuovi Paesi. La selezione di gioielleria è molto sofisticata e comprende pezzi del XVIII e XIX secolo, gioielli raffinati e di design del XX secolo, ambra naturale antica, corallo e turchese, piccoli mosaici dall’area mediterranea.

Rondine con pavé di diamanti su oro bianco, anni Ottanta
Rondine con pavé di diamanti su oro bianco, anni Ottanta
Anello in oro di Cartier, 1980
Anello in oro di Cartier, 1980
Collana con diamanti, Usa
Collana con diamanti, Usa
Bracciale a fascia in oro giallo con diamanti, Usa
Bracciale a fascia in oro giallo con diamanti, Usa
Anello in oro 18 carati con  smalto blu e verde e diamanti
Anello in oro 18 carati con smalto blu e verde e diamanti

Anello in oro 18 carati com corallo e diamanti di David Webb
Anello in oro 18 carati con corallo e diamanti di David Webb

Oro incenso e mirra
via San Fermo 15,
20121 Milano
tel. 026554492







Francis de Lara, alta gioielleria per gli occhi

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A Firenze ha studiato design del gioiello. Ma, poi, John-Paul Pietrus è diventato un acclamato fotografo di moda. Raggiunto il successo, però, ha deciso di tornare al primo amore e ha lanciato il suo marchio di gioielleria, Francis de Lara. Con un aspetto particolare: accanto ai classici orecchini e anelli, propone anche occhiali-gioiello. Sono pezzi unici che, accanto alle lenti polarizzate, sfoggiano oro e pietre preziose, oltre a presentare un design innovativo. Richiedono dalle 250 alle 750 ore per essere realizzati: alcuni hanno anche lenti chiare, per essere indossati la sera.

Orecchini Adam & Eve
Orecchini Adam & Eve

Lo stile del fotografo-designer è sorprendente anche per quanto riguarda la gioielleria. In molti pezzi è facile intuire un’ispirazione al Rinascimento italiano, un’epoca artistica particolarmente cara a John-Paul Pietrus. Come negli orecchini Adam & Eve, che consistono in una mela formata da un’ametista e una foglia di fico in oro. Oppure l’anello Safari Sunset Bloom, un pezzo unico basato sul fiore Safari Sunset visto attraverso gli occhi del Rinascimento, con rubini rossi, un diamante fancy brown aranciato, ametista e oro giallo. Il centro del fiore è punteggiato da un opale nero en tremblant, con fuoco rosso e verde.

Occhiali con lenti polarizzate, oro 18 carati, rubini
Occhiali con lenti polarizzate, oro 18 carati, rubini

La montatura degli occhiali
La montatura degli occhiali

Occhiali in oro giallo 24 carati, diamanti cognac, zaffiri rosa, tormalina rossa
Occhiali in oro giallo 24 carati, diamanti cognac, zaffiri rosa, tormalina rossa

Orecchini in oro bianco e giallo, peridoto, diamanti gialli
Orecchini in oro bianco e giallo, peridoto, diamanti gialli
Anello in oro, rubino, ametista, diamante brown, opale nero
Anello in oro, rubino, ametista, diamante brown, opale nero

Il retro dell'anello
Il retro dell’anello







Netflix rilancia i gioielli Regency




La Storia ritorna, le mode cambiano per poi ripetersi e, a volte, accade anche ai gioielli. L’ultimo ritorno nella gioielleria riguarda il periodo Regency (1811-1820). Si chiama così il periodo del Regno Unito alla fine dell’era georgiana, quando il re Giorgio III fu ritenuto inadatto a governare a causa della sua malattia (mentale) e suo figlio governò come suo procuratore, come principe reggente. Alla morte di Giorgio III nel 1820, il principe reggente divenne re Giorgio IV. Il periodo Regency è noto per la sua eleganza e i successi nelle belle arti e nell’architettura. Ma, probabilmente, lo stile che ha segnato quell’epoca no sarebbe tornato di attualità se non fosse per la serie Bridgerton di Netflix.

Phoebe Dynevor interpreta Daphne Bridgerton
Phoebe Dynevor interpreta Daphne Bridgerton

Basata sui romanzi di Julia Quinn, ambientati nel mondo dell’alta società londinese, ha fatto registrare un’impennata nella vendita di gioielli, accessori, mobili e arredi simili a quelli usati nella serie. Le vendite online di collane e anelli dei primi Ottocento, riferisce il sito di The Hollywood Reporter, sono aumentate su 1stDibs.

Spilla a forma di croce maltese con diamanti
Spilla a forma di croce maltese con diamanti
Anello in oro e zaffiri rosa
Anello in oro e zaffiri rosa
Anello inglese in oro con citrino
Anello inglese in oro con citrino
Orecchini pendenti d'oro in cannetile di epoca Regency
Orecchini pendenti d’oro in cannetile di epoca Regency
Orecchini con turchesi realizzato con la tecnica del cannetille: è simile al lavoro in filigrana. Tipicamente è dotato di fili d'oro fini o fogli finemente martellati. I gioielli con cannetille erano molto popolari nei primi anni dell'Ottocento
Orecchini con turchesi realizzato con la tecnica del cannetille: è simile al lavoro in filigrana. Tipicamente è dotato di fili d’oro fini o fogli finemente martellati. I gioielli con cannetille erano molto popolari nei primi anni dell’Ottocento







Thelma West tra orgoglio e pregiudizio

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Ha fondato e dirige Igr London, laboratorio indipendente di diamanti e pietre preziose. Ha fondato e diretto Yeraua Diamonds, azienda che commercia in diamanti. E, infine, ha fondato un brandi di gioielleria che porta il suo nome: Thelma West. Un percorso intenso, ma non è l’unico aspetto inconsueto: Thelma West, infatti, è nigeriana, nata a Lagos.  E non è frequente che una donna nera faccia strada nel selettivo mondo delle pietre preziose e della gioielleria. Invece lei ci è riuscita, con comprensibile orgoglio, e i suoi gioielli sono rimbalzati sulle pagine delle riviste patinate. 

Anello in oro rosa con diamante taglio a pera
Anello in oro rosa con diamante taglio a pera

A Londra, per la verità, si era trasferita per studiare ingegneria meccanica. Ma ha dovuto interrompere gli studi e ha optato per un corso di gemmologia ad Anversa. Dalla città belga è iniziata la professione di trading nel mercato dei diamanti, fino a quando le pietre preziose sono diventate la materia prima per realizzare gioielli di alta gamma. Le pietre, come ormai è consuetudine, sono garantite di origine etica, mentre i gioielli sono creati attraverso un processo artigianale e offerto con una garanzia a vita:  formula che ha aiutato il successo.

Diamanti di Thelma West
Diamanti di Thelma West

Le sue radici, però, non le ha dimenticate: West dona una parte di ogni singola vendita a due cause in Nigeria: una per le spese mediche per i bambini negli ospedali e un’altra per l’istruzione delle ragazze fino alla scuola secondaria. E, naturalmente, la designer sa che è difficile per una donna con la pelle nera lavorare in un ambiente come quello della gioielleria, anche se si dice fiduciosa in un miglioramento della percezione.

Orecchini con smeraldi colombiani e diamanti bianchi e rosa
Orecchini con smeraldi colombiani e diamanti bianchi e rosa
Orecchini con diamanti bianchi e rosa
Orecchini con diamanti bianchi e rosa
Pendente a forma di ali in oro e diamanti
Pendente a forma di ali in oro e diamanti

Anello a banda SugarCane in oro giallo
Anello a banda SugarCane in oro giallo