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Tutti Frutti di Hong Kong



In asta da Sotheby’s a Hong Kong i Magnificent Jewels di Cartier, Jar e Van Cleef & Arpels ♦︎

Tornano i Magnificent Jewels, questa volta con l’aggiunta della jadeite. La giada, in effetti, non può mancare in un’asta di gioielli a Hong Kong e Sotheby’s tiene conto delle preferenze dei suoi clienti in Asia. Ma, naturalmente, la vendita in programma il 3 ottobre non comprende solo gioielli realizzati in giada. Ci sono anche pezzi di eccezionale interesse, come un raro bracciale in stile Art Déco di Cartier, della serie Tutti Frutti: è valutato in un range tra 1,35 e 1,79 milioni di dollari.

Pezzo per collezionisti è un anello firmato Jar, eclettico artista della gioielleria. Si tratta di un anello con rubino di 8,49 carati: una grande pietra, anche se il gioiello non ha un disegno riconducibile immediatamente alla creatività di Joel Arthur Rosenthal. Ha forse più impatto una parure di smeraldi e diamanti di Van Cleef & Arpels: anello, orecchini e collana vanno in asta con una stima tra 2 e 3 milioni di dollari, ma non sarebbe sorprendente se questa valutazione fosse superata. Federico Graglia





Anello di giada
Anello di giada

Anello firmato Jar con rubino di 8,49 carati
Anello firmato Jar con rubino di 8,49 carati
Bracciale Tutti Frutti di Cartier
Bracciale Tutti Frutti di Cartier
Collana di diamanti e zaffiri firmata Harry Winston
Collana di diamanti e zaffiri firmata Harry Winston
Anello con rubino e diamanti di Bhagat
Anello con rubino e diamanti di Bhagat
Parure di Van Ckeef & Arpels in diamanti e smeraldi
Parure di Van Ckeef & Arpels in diamanti e smeraldi
Spilla con diamante fancy yellow e diamanti bianchi
Spilla con diamante fancy yellow e diamanti bianchi

Anello Toi et Moi con rubino a forma di cuscino di 6 carati e diamante di 4,25 carati
Anello Toi et Moi con rubino a forma di cuscino di 6 carati e diamante di 4,25 carati







Masterpiece di gioielleria a Londra

Torna Masterpiece London, arte, antiquariato, ma anche tanti gioielli ♦︎

Masterpiece London (29 giugno – 5 luglio) è uno degli appuntamenti clou per chi ama l’arte, l’antiquariato. E i gioielli. la fiera riunisce 150 dei migliori gallerie e specialisti di tutto il mondo, e attira in media 40.000 visitatori. Come accennato, non mancano gioielli e gioiellieri, con pezzi d’epoca, ma anche nuove creazioni. Ci sono Maison come Grima e Hammerle che scelgono di essere presenti solo qui a Londra e al Tefaf. Da Wallace Chan a Van Cleef & Arpels, da Boghossian a Cartier, Boucheron, Jar e Fabergé, si possono scovare  a i pezzi più interessanti con Wartski, Symbolic & Chase, Verdura, Hancocks e SJ Phillips. Come sempre non mancano i gioielli che hanno per autori artisti affermati in pittura e scultura, come Calder, oppure gioielli che possono rappresentare un ponte tra le diverse discipline, come quelli di Theo Fennell. Ecco alcuni dei pezzi più interessanti che sono presenti nel catalogo dell’esposizione. Federico Graglia





Spilla del 19esimo secolo a forma di ape, con topazi o rosa, diamanti e smeraldi
Spilla del 19esimo secolo a forma di ape, con topazi o rosa, diamanti e smeraldi

Spilla di Alexander Calder
Spilla di Alexander Calder
Bracciale di Louis Osman in argento e turchese, 1968
Bracciale di Louis Osman in argento e turchese, 1968
Bracciale di Boghossian con diamanti e perle
Bracciale di Boghossian con diamanti e perle
Bracciale di Cartier a forma di due tigri
Bracciale di Cartier a forma di due tigri
Collier in oro e diamanti, Afro Basaldella, 1955
Collier in oro e diamanti, Afro Basaldella, 1955
Bracciale in platino con diamanti e rubini attribuito a Ruser, 1940
Bracciale in platino con diamanti e rubini attribuito a Ruser, 1940
Orecchini in oro, diamanti e granati, firmati Grima
Orecchini in oro, diamanti e granati, firmati Grima
Anello di Theo Fennell, Dragon Chasing
Anello di Theo Fennell, Dragon Chasing
Anello di Theo Fennell
Anello di Theo Fennell
Anello con opale di Theo Fennell
Anello con opale di Theo Fennell
Van Cleef & Arpels, bracciale e clip in oro e diamanti, 1935
Van Cleef & Arpels, bracciale e clip in oro e diamanti, 1935
Wallache Chan, Damask Silk. Diamanti trillion, tormalina rosa, diamanti fancy, zaffiro rosa, agata bianca
Wallache Chan, Damask Silk. Diamanti trillion, tormalina rosa, diamanti fancy, zaffiro rosa, agata bianca

Wallache Chan, Bliss and Peace, collana. Una boccetta da fiuto imperiale dal periodo Daoguang (1821-1850) della dinastia Qing si trasforma in un vettore di buon auspicio
Wallache Chan, Bliss and Peace, collana. Una boccetta da fiuto imperiale dal periodo Daoguang (1821-1850) della dinastia Qing si trasforma in un vettore di buon auspicio







Jar a Roma per la Menorah

A sorpresa spunta un pezzo di Jar alla mostra di Roma dedicata alla Menorah ♦

Spunta, a sorpresa, Jar in una mostra che ha origine 2088 anni fa. L’artista gioielliere ha realizzato un pezzo specialeper  la mostra Menorà. Culto, storia e mito, che si svolge parallelamente nel Braccio di Carlo Magno dei Musei Vaticani e nel Museo Ebraico di Roma (fino al 23 luglio 2017).

La mostra è dedicata a uno dei simboli della cultura ebraica. Meglio spiegare di che cosa si tratta: la Menorah è un candelabro d’oro a sette bracci che, secondo le sacre scritture, sarebbe stato ordinato a Mosè da Dio. Mosè avrebbe quindi fatto realizzare in un’unica colata di oro di 35 chilogrammi questo grande candelabro, la Menorah. Circa mille anni prima di Cristo, secondo la leggenda, fu collocato nel tempio di Salomone, per essere poi razziato dai babilonesi e restituito. Per farla breve: nel 71 avanti Cristo la Menorah fu considerata bottino di guerra dai romani e portata nella Capitale dal generale Tito. Ma da Roma scomparve, razziata dai barbari, forse i visigoti di Alarico, oppure dai vandali di Genserico. Chissà. Ma la sulla sua scomparsa sono fiorite leggende.

Veniamo a Jar, cioè Joel Arthur Rosenthal, americano del Bronx, trasferito a Parigi e considerato il Fabergé dei nostri tempi. È inavvicinabile, misterioso, realizza solo pochi pezzi all’anno che vende solo a chi vuole al prezzo che decide lui. Insomma, è più inavvicinabile di Bob Dylan. È stata una sorpresa, quindi, la sua partecipazione alla mostra con un suo pezzo speciale: in cinque settimane (un tempo incredibilmente veloce per lui) ha disegnato e fatto realizzare una menorah in bronzo e alluminio (con un tocco di oro). È un mandorlo con fiori di smalto rosa, un bocciolo centrale con un mix pavé di bianco e oro diamanti, zaffiri blu e viola, rubini rosa. Jar ha spiegato che ha sentito l’impulso di partecipare alla mostra grazie al riaffiorare dei ricordi della sua infanzia e delle cerimonie religiose ebraiche a cui ha partecipato fino al suo bar mitzvah. Ha anche aggiunto che potrebbe disegnare anche altri pezzi in tema. I suoi fans sono già in attesa. Federico Graglia





Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa
Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa

Altri gioielli firmati Jar

Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro

Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar
Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar







Chi c’è al Tefaf di New York

L’edizione del Tefaf a New York ospita gioielli e gioiellieri di grande pregio, da Jar a Reza ♦

Torna il Tefaf, il più importante mercato di arte e gioielli. Ovviamente non si tratta dell’edizione originale, che si svolge a Maastricht, ma di quella in trasferta a New York.Il Tefaf New York Springtime si svolge dal 4 al 8 maggio 2017 e si svolge nello storico edificio in  Armory Park Avenue. Come accennato, non mancano i gioielli, moderni o antichi, ma tutti di valore eccezionale. Ci saranno, per esempio, esclusivi pezzi di Jar, ricercati dai collezionisti. Non a caso, alcuni orari di apertura sono riservati ai Vip. Ma anche di Bulgari. E si troveranno anche gioielli concepiti da artisti delle artifigurative o della scultura, come Max Ernst, Giò Pomodoro e Louise Nevelson. Direttamente da Place Vendôme ecco un altro gioielliere famoso, Reza. Ecco le info utili.




Tefaf New York
Park Avenue Armory
643 Park Avenue
Mercoledì 3 maggio
Mezzogiorno – 08:00 (solo Vip)
Si prega di notare:
A causa della limitata capacità al Park Avenue Armory, solo carte Vip Tefaf sono validi per l’ingresso durante l’Anteprima Vip il 3 maggio.
Giovedì 4 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Venerdì 5 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Sabato 6 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Domenica 7 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Mezzogiorno – 08:00
Lunedì 8 maggio
11:00 – Mezzogiorno (solo Vip)
Pomeriggio – 18:00

Spilla Butterfly, in oro e diamanti, Inghilterra, circa1870
Spilla Butterfly, in oro e diamanti, Inghilterra, circa1870
The Hamster Diamond, anello dalla storia avventurosa, circa 1910
The Hamster Diamond, anello dalla storia avventurosa, circa 1910
Orecchini con smeraldi e diamanti, circa 1870
Orecchini con smeraldi e diamanti, circa 1870
Anello con smeraldo da 13,11 carati, circa 1930
Anello con smeraldo da 13,11 carati, circa 1930
Fibula brooch firmata Jar. Tormalina, granato, diamanti. Circa 1993
Fibula brooch firmata Jar. Tormalina, granato, diamanti. Circa 1993
Spilla di Bulgari a forma di libellula. Diamanti colorati per 16,30 carati. Circa 1960
Spilla di Bulgari a forma di libellula. Diamanti colorati per 16,30 carati. Circa 1960
Getulio Alviani, orecchino composto da un disco di alluminio. Roma, 1968
Getulio Alviani, orecchino composto da un disco di alluminio. Roma, 1968
Reza, orecchini con 4 smeraldi pan d -zucchero  di 15,96 carati e 632 diamanti del peso di 11,67 carati su oro bianco. Possono essere ndossati come orecchini o come spilla
Reza, orecchini con 4 smeraldi pan d -zucchero di 15,96 carati e 632 diamanti del peso di 11,67 carati su oro bianco. Possono essere ndossati come orecchini o come spilla

Giò Pomodoro , collana in oro giallo 24 carati, oro bianco e giallo 18 carati, smeraldi
Giò Pomodoro , collana in oro giallo 24 carati, oro bianco e giallo 18 carati, smeraldi







Straordinario Vak

Tra rose e fiori di loto, architetture e antiche tradizioni: la rivoluzione gentile di Vishal Kothari e della sua Vak ♦

Vishal Kothari discende da una famiglia da tre generazioni impegnata nella gioielleria. Ma, in realtà, lui è uno speciale. Ha fondato Vak, tenete bene a mente questo nome. È indiano ma si è diplomato al Gemological Institute of America di New York. E adora Leonardo da Vinci, l’isola di Santorini, Jar e Wallace Chan. Non a caso la piccola Maison che ha fondato a Mumbai segue il precetto di produrre pochi pezzi all’anno, non più di 50-70 gioielli realizzati da una trentina di artigiani.

Si ispira all’architettura, all’Art Nouveau, all’Art Deco, ma anche alle antiche forme indiane. Usa spesso pietre con l’antico taglio che si usava in Europa nell’Ottocento, il rose-cut. Oppure sceglie la forma del fiore di loto, una tradizione in india. I gioielli sono pezzi unici, studiati e lavorati con attenzione e dedizione. «Amo creare cose belle. Non mi piace la roba ordinaria. I vestiti, per esempio: sono sempre alla ricerca di qualcosa di unico. Così allo stesso modo penso quando creo i miei gioielli, ha spiegato. Una filosofia che ha mostrato anche con la partecipazione a Baselworld 2017, dove ha mostrato gioielli davvero straordinari. Lavinia Andorno




Anello a forma di fiore con diamante cuscino al centro
Anello a forma di fiore con diamante cuscino al centro

The Desert Rain Ring, con diamanti rose cut
The Desert Rain Ring, con diamanti rose cut
Anello con diamanti e rubino di Vak, in oro bianco 18 carati, con diamanti bianchi e rosa
Anello con diamanti e rubino di Vak, in oro bianco 18 carati, con diamanti bianchi e rosa
Anello di diamante in oro bianco 18 carati, con diamanti taglio rosa  e piccoli diamanti tondi
Anello di diamante in oro bianco 18 carati, con diamanti taglio rosa e piccoli diamanti tondi
Vak, anello di diamanti in oro bianco 18 carati
Vak, anello di diamanti in oro bianco 18 carati
Orecchini con diamanti
Orecchini con diamanti
Anello a forma di fiore con diamanti e rubini
Anello a forma di fiore con diamanti e rubini

Orecchini condiamanti e rubini
Orecchini condiamanti e rubini







Da Christie’s tornano i gioielli di Liz Taylor

Christie’s svela nuovi eccezionali gioielli nel catalogo dell’asta del 17 maggio a Ginevra ♦

A Ginevra, il 17 maggio, Christie’s metterà all’asta un eccezionale diamante a forma di cuore da 92 carati, perfetto. Ne abbiamo già parlato qui. Ma quel giorno saranno in vendita anche molti altri gioielli interessanti. Oltre a quelli già anticipati in questo articolo, ce ne sono altri che la casa d’aste ha anticipato. Tra questi, ce ne sono alcuni appartenuti a Liz Taylor. Nel dicembre 2011 Christie’s ha già messo in vendita la collezione di Elizabeth Taylor con questi orecchini e bracciale di rubini birmani e diamanti firmati Cartier. I gioielli facevano parte della parure di rubini regalato a Elizabeth Taylor nel mese di agosto 1957 dal suo allora marito, Mike Todd. Ora tornano in vendita.

L’attrice era famosa per la sua passione verso i gioielli. Ma non è stata l’unica donna con questo piacevole hobby. All’asta di Ginevra, per esempio, è in vendita la collezione di una anonima «signora elegante», che evidentemente non ama la notorietà. La collezione, però, è davvero di primo livello. Comprende una collana di diamanti di Chopard, con un diamante colore D a forma di pera del peso di circa 56.03 carati (ha una valutazione fino a 7 milioni di dollari), oltre che gioielli eccezionali create da Graff, De Grisogono e David Morris.

Lo spazio dei virtuosi

Per chi ama i gioielli di alto, altissimo design, c’è un pezzo firmato Jar (Joel Arthur Rosenthal) misterioso quanto creativo maestro della gioielleria. Americano di nascita, parigino di adozione, è considerato un creativo di culto. I suoi orecchini con diamanti sono una golosa caramella per i collezionisti. Altro designer pieno di talento è l’indiano Viren Bhagat, che da Mumbai produce non più di 60 pezzi l’anno. In asta ci saranno un paio di suoi orecchini di diamanti e rubini.

Cartier vista da Éric Nussbaum

È stato riconosciuto come uno degli esperti di Cartier più eminenti ed è stato salutato dai suoi colleghi come «Eye», un omaggio al livello virtuoso del suo gusto e raffinatezza. E ora i pezzi della vasta collezione dell’esperto, scomparso nel 2003, vanno all’asta. Un’occasione interessante: basti dire che la collezione di Nussbaum è composta da oltre 1.600 gioielli e oggetti.

Il fascino degli anni Sessanta

La gioielleria in Italia ha vissuto un momento di gloria negli anni Sessanta. Alla dolce vita del gioiello è dedicata una sezione dell’asta di Christie’s. Da Buccellati a Villa o Bulgari:saranno offerti 40 gioielli di quel magico periodo. Federico Graglia





Liz Taylor con gli orecchini in rubini e diamanti di Cartier
Liz Taylor con gli orecchini in rubini e diamanti di Cartier

La parure di orecchini e bracciale di Cartier appartenuti a Liz Taylor
La parure di orecchini e bracciale di Cartier appartenuti a Liz Taylor
Spilla di Boucheron con diamanti e rubini birmani
Spilla di Boucheron con diamanti e rubini birmani
Anello con smeraldo colombiano di 13,16 carati
Anello con smeraldo colombiano di 13,16 carati
Anello con zaffiro, smeraldi e rubini birmani di Bulgari
Anello con zaffiro, smeraldi e rubini birmani di Bulgari
Orecchini con diamanti e rubini birmani di Viren Bhagat
Orecchini con diamanti e rubini birmani di Viren Bhagat
Orecchini con diamanti di Jar
Orecchini con diamanti di Jar
Pendente con diamante a pera da 56 carati. Stima: 5-7 milioni di dollari
Pendente con diamante a pera da 56 carati. Stima: 5-7 milioni di dollari

Chocker di diamanti di Graff
Chocker di diamanti di Graff







Il guru di Christie’s: gioielli irresistibili

I numeri a otto cifre raggiunti nelle aste di gioielli non sono più un’eccezione: «I valori che fino a dieci anni fa si raggiungevano solo nelle aste di dipinti, per esempio un Picasso venduto per 10 milioni di dollari o un Van Gogh battuto a 20 milioni di dollari, sono ormai una tendenza anche nel mondo dei gioielli», spiega Rahul Kadakia, direttore internazionale del dipartimento di gioielleria di Christie’s, in un’intervista rilasciata al magazine americano Robb Report. L’esperto della società londinese entrata nell’orbita della multinazionale del lusso Kering, lo descrive come un fenomeno inarrestabile e in espansione. E i risultati delle aste dello scorso anno lo confermano: lo zaffiro di 392 carati Belle Blue of Asia venduto a Ginevra per 17 milioni e 500 mila dollari, un record; la spilla di Cartier Belle Époque a 17 milioni 900 mila dollari. E, ancora, una collana di rubini in asta a Hong Kong per 13 milioni di dollari.

Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari
Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari

Ecco un estratto dell’intervista.

RR: È l’interesse per il colore a dare gas al mercato?

RK: Sì. Una volta acquistare un diamante bianco a 100 mila dollari per carato e uno colorato a 1 milione sempre per carato era un grande affare. Oggi la quotazione è raddoppiata, e pagare 2 milioni a carato per un diamante colorato è normale.

RR: Questo cambiamento è dovuto a un atteggiamento diverso da parte dei compratori? O è l’andamento dell’economia globale ad aver avuto il maggiore impatto?

RK: Il mercato azionario ha influito: non si può fare molto con un pezzo di carta, mentre il diamante lo puoi tenere in mano, senti la materia e vale per quello che vale. Ed è questa la ragione per cui le persone stanno orientando i loro investimenti in pietre di valore: sono portatili e un modo per mettere i soldi al sicuro.

Anello con diamante battuto in asta da Christie's a New York
Anello con diamante battuto in asta da Christie’s a New York

RR: Quali sono i nomi più quotati?

RK: Nei classici le grandi case continuano a essere molto ricercate: Boucheron, Bulgari, Cartier, Harry Winston, e Van Cleef & Arpels. Per quanto riguarda i contemporanei, c’è JAR naturalmente: tutti amano Joel Arthur Rosenthal. Poi c’è Viren Bhagat, il gioiellerie di Bollywood che ha varcato i confini dell’India e ora ha clienti in tutto il mondo. Anche Michelle Ong la designer di Carnet, società con sede a Hong Kong. Un altro nome sinonimo di un buon guadagno è Edmond Chin di Etcetera, altro marchio di Hong Kong, che ha disegnato la collana di rubini venduta da Christie’s per 13 milioni di dollari.

RR: E, invece, come epoca l’Art Deco ha ancora un buon valore?

RK: L’Art Deco continuerà a dominare. È davvero un periodo eccezionale di produzione grazie all’abbondanza di pietre in circolazione. Però sono molto belli anche i gioielli in oro rosa e giallo di epoche antecedenti, come la Belle Époque. L’Art nouveau invece ha un target più mirato, anche se il prezzo sale nel caso di oggetti con smalto lavorazione plique-à-jour.

collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all'asta da Christie's
collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all’asta da Christie’s

RR: In che cosa si distinguono i collezionisti a livello regionale?

RK: Gli asiatici sono i più grossi collezionisti di giadeite. Gli acquirenti provenienti dal Medio Oriente, Asia e India, sono molto interessati alle perle naturali orientali perché fanno parte della loro cultura. Mentre gli americani scelgono gioiellieri americani come David Webb, Seaman Schepps. Gli europei, i clienti inglesi in particolare, invece preferiscono i gioielli antichi. A Ginevra non vendiamo solo perle, ma tante parure.

RR: Prevede che il mercato della gioielleria di continuare a crescere nei prossimi anni?

RK: Per gli oggetti difficili da trovare il mercato continuerà a salire: perle rare, grandi zaffiri del Kashmir, preziosi gioielli Art Deco e Belle Époque. È evidente che il mercato farà le sue correzioni per ogni fascia di prezzo anche abbassandoli in caso di oggetti modesti, e questo è normale. E i collezionisti cercheranno di avere sempre maggiori competenze per comprare al meglio.

RR: Come sarà la prossima generazione di collezionisti/intenditori?

RK: Sarà in continua evoluzione con il mercato. Lui o lei vogliono acquistare sia gioielli che arte, e sanno valutare un investimento anche quando i numeri diventano grandi, cosa che non accadeva con i diamanti 20 o 30 anni fa.

Anello con smeraldo della Colombia
Anello con smeraldo della Colombia

Il Rinascimento di Alessio Boschi

Prendete nota di questo nome: Alessio Boschi. Sentirete parlare di lui: nel settore della gioielleria lo conoscono già da anni. Ma, prima che ne sentiate parlare, guardate in queste immagini lo straordinario lavoro che fa e leggete la sua storia, ne vale la pena. Perché Alessio Boschi è un artista del gioiello, un creativo fuori ruolo, uno chef stellato di cucina fusion applicata a gemme e ori. I suoi pezzi unici, curati al dettaglio e anche di più, sono allo stesso tempo un atto di accusa all’establishment della gioielleria. Per due motivi: il primo è che il lavoro di Alessio Boschi mette a nudo un imperante conformismo, anche nell’alta gioielleria. Il secondo è che lui, italiano nato e diplomato a Roma, si fa vanto di utilizzare la capacità artigianale che si trova in Asia «e, credetemi, ci sono lavori che in Italia sono quasi impossibili da ottenere per i costi e perché sono relativamente nuovi», spiega Alessio a Gioiellis. «Uno di questi è l’incassatura a microscopio con minuscole pietre che sfumano in diverse tonalità di colore: a Bangkok c’è una manifattura eccellente con più di venti anni di esperienza. Insomma, solo in Asia si trovano artigiani così abili in questo tipo di lavoro. Intendiamoci: non sono l’unico. In realtà tutte le grandi firme della gioielleria, sia italiana, che francese e americana, fanno realizzare in Asia almeno parte della loro produzione. Solo che non lo dicono. Certo, in Italia si trovano altre eccellenze, per esempio ci sono incisori che praticano delle fessure millimetriche nella pietra per inserire le foglie d’oro in modo che la pietra mantenga la sua trasparenza. In pratica, invece di coprire la pietra la si lavora dall’interno. Così per la collana ispirata al glicine, ho fatto tagliare l’acquamarina milky a forma di petali a Bangkok, e poi in Italia ho fatto inserire il ramage d’oro».

Alessio Boschi
Alessio Boschi

Continuate a leggere per vedere altri straordinari gioielli di Alessio Boschi

Lo zaffiro più costoso del mondo




Come abbiamo riportato più volte, i pietre e gioielli sono ormai un investimento in crescita, una specie di bene-rifugio: lo testimonia anche l’asta di Christie’s dell’11 novembre a Ginevra. La vendita di Magnificent Jewels ha raggiunto i 150 milioni di dollari, cioè quasi 121 milioni di euro. La statistica dice che è stato venduto il 89% per lotto e il 94% in valore. È un record mondiale: è il totale più alto per la vendita Magnificent Jewels mai raggiunto. Se poi si aggiungono gli orologi di pregio in asta, si arriva a 185 milioni di dollari (circa 150 milioni di euro). A questo risultato complessivo si aggiunge il top con il «Blue Belle  dell’Asia», zaffiro venduto a 17,2 milioni di dollari, nuovo prezzo record per una pietra di questo tipo venduta all’asta.  Orgoglioso il commento di Rahul Kadakia, responsabile internazionale del dipartimento gioielli di Christie: «Abbiamo accolto oltre 600 partecipanti alla vendita, da oltre 30 Paesi. Siamo estremamente orgogliosi che il Belle Blue dell’Asia abbia stabilito un nuovo record mondiale. Un collezionista privato, che era seduto nella stanza dell’asta, è ora il nuovo proprietario dello zaffiro di maggior valore al mondo. Il braccialetto firmato JAR Parrot Tulip ha realizzato 3,5 milioni di dollari e stabilito il secondo prezzo più alto per una creazione da parte JAR. Anche altri gioielli provenienti da importanti collezioni hanno realizzato prezzi eccezionali, come la perla naturale in stile Art Déco e la collana di diamanti della collezione privata della baronessa Edouard de Rothschild, venduta per 5,1 milioni di dollari». Federico Graglia 

Lo zaffiro Blue Belle dell'Asia: 17,2 milioni di dollari
Lo zaffiro Blue Belle dell’Asia: 17,2 milioni di dollari
Anello con diamante fancy, venduto per 2,8 milioni di euro
Anello con diamante fancy, venduto per 2,8 milioni di euro
The Queen of burma. Anello con grande rubino birmano format Cartier. Venduto per 5,5 milioni di euro
The Queen of burma. Anello con grande rubino birmano format Cartier. Venduto per 5,5 milioni di euro

Collana con diamanti tagliati a pera e pendente da 20,20 carati. Venduta per 4,5 milioni di euro
Collana con diamanti tagliati a pera e pendente da 20,20 carati. Venduta per 4,5 milioni di euro






Al Met farfalle e fiori di Jar

[wzslider]Un’occasione imperdibile per chi va a New York. Il Metropolitan Museum of Art (Met) ha organizzato fino a marzo una mostra di oltre 400 opere del celebre designer di gioielli Joel A. Rosenthal, che lavora a Parigi sotto il nome di Jar. La mostra è la prima retrospettiva negli Stati Uniti del suo lavoro e anche la prima retrospettiva al Metropolitan Museum dedicata a un gioielliere. Rosenthal è cresciuto nel Bronx, quartiere difficile di New York, e ha trascorso gran parte della vita a visitare i musei della città. Ma da New York Rosenthal si spostò all’Università di Harvard e poi a Parigi per laurearsi nel 1966. A Parigi Rosenthal ha incontrato Pierre Jeannet, un incontro decisivo. Nel 1973 i due hanno aperto un negozio di ricamo. Soggetto preferito: i fiori. Poi, è stata la volta delle pietre. Dopo nemmeno un anno il negozio ricamo è dimenticato per puntare sui gioielli. Nel 1976, Rosenthal ritorna a New York per fare esperienza da Bulgari, per trasferirsi a Parigi con una propria maison: Jar.

Un successo immediato, tanto che nel 1978 ha aperto un proprio negozio in Place Vendôme, il tempio della gioielleria. All’inizio gestito solo da Rosenthal e Jeannet, per poi ingrandirsi, nel 1987, in uno store più grande, dove si trova ancora oggi. Jar non ha solo un obiettivo commerciale, ma anche artistico. La attenta selezione delle pietre serve per le composizioni che si trasformano in gioielli unici. E ha introdotto l’uso dell’argento annerito il metallo per far risaltare il colore delle pietre e la lucentezza dei diamanti. La sua tecnica nel comporre i pavé è diventata uno stile, così come il suo lavoro con i diamanti.

Due temi ricorrenti nella sua produzione sono fiori e farfalle, spesso utilizzati per le spille. Tutti pezzi che la mostra al Met mostra nel loro splendore. Giulia Netrese

Open 7 Days a Week
March–October: 10:00 a.m.–5:15 p.m.
November–February: 10:00 a.m.–4:45 p.m.
Closed Thanksgiving Day, December 25, and January 1

99 Margaret Corbin Drive
New York, NY 10040
Phone: 212-923-3700

Tickets

Adults$25
Seniors (65 and older)$17
Students$12
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