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OroArezzo vuole brillare ancora





OroArezzo al via con la consueta formula di business e gioielli. Tema anche per il 2018: il bracciale ♦︎

Riparte OroArezzo (5-8 maggio). È la 39esima edizione della manifestazione focalizzata sui produttori di gioielleria e componenti, che per il secondo anno è organizzata da Ieg, Italian Exhibition Group. OroArezzo prevede la partecipazione di 650 aziende dell’oreficeria. In particolare, lo scorso anno le aziende orafe hanno rappresentato il 75% del totale degli espositori mentre il 13 % sono state le aziende di macchinari e il 12% quelle presenti nella sezione cash and carry, per le vendite a pronto. Grazie al contributo del governo, cioè del ministero per lo Sviluppo e l’Ice, inoltre, è previsto il soggiorno di 450 top buyer internazionali provenienti da oltre 60 Paesi, aree di sbocco del Made in Italy, oltre a retailer italiani. Per il business è stata organizzata per gli espositori la piattaforma Meeting Club, che servirà a mettere in contatto i titolari delle aziende orafe con i buyer di mercati emergenti. Sarà infatti programmata un’agenda di incontri one to one con i buyers direttamente allo stand delle aziende espositrici nei quattro giorni di fiera. OroArezzo ha, poi, come contorno il consueto concorso tra produttori di gioielli, anche quest’anno centrato sul tema del bracciale.




Bracciale a OroArezzo 2017
Bracciale a OroArezzo 2017
Bacheche a OroArezzo
Bacheche a OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo
Una passata edizione di OroArezzo

Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)
Lo stato maggiore di Itaiian exhibition Group. Da sinistra, Corrado Facco (direttore generale), Lorenzo Cagnoni (presidente), Matteo Marzotto (vicepresidente)







Con Ieg un executive per VicenzaOro





Un uomo forte al comando di Ieg: al nuovo amministratore delegato Ugo Ravanelli le deleghe operative ♦︎

VicenzaOro o, meglio, Italian Exhibition Group, società che tra l’altro organizza la fiera del gioiello nella città veneta e OroArezzo, ha un nuovo manager operativo. Allo storico presidente Lorenzo Cagnoni (79 anni) e al vice presidente esecutivo Matteo Marzotto (51 anni) si aggiunge Ugo Ravanelli, 64 anni, finora consigliere di amministrazione indipendente e presidente del Comitato Controllo e Rischi di Marr, società di distribuzione e food quotata al Segmento Star di Borsa Italiana (in passato ne è stato anche amministratore delegato e presidente).

Scambio di deleghe

La nota diffusa dalla società descrive la novità al vertice con le decisioni prese dal nuovo consiglio di amministrazione «avendo quale riferimento le indicazioni sull’assetto della governance emerse dall’Assemblea. Tra queste la raccomandazione, indicata anche dal Comitato per la Corporate Governance e derivante dalla best practice internazionale, di evitare la concentrazione di cariche in una sola persona ed in particolare di prevedere la separazione dei ruoli di presidente e di amministratore delegato. Conseguentemente il cda ha assegnato le deleghe e nominato Lorenzo Cagnoni quale presidente della società e Matteo Marzotto quale vice presidente; ha inoltre assegnato le deleghe per la gestione ordinaria e straordinaria di Ieg a Ugo Ravanelli, nominandolo quindi amministratore delegato». Sarà Ravanelli, quindi, l’uomo forte di Ieg («gestione ordinaria e straordinaria»), società impegnata in una marcia di avvicinamento alla Borsa, dove conta di quotarsi nel 2019. Un percorso che Ravanelli conosce, visto che ha già portato alla quotazione Marr.

Il nuovo vertice

L’assemblea del gruppo fieristico ha anche parzialmente rinnovato il consiglio di amministrazione, che ora è composto da Barbara Bonfiglioli (confermata), Lorenzo Cagnoni (confermato), Michela Cavalieri (new entry, 51 anni, assessore alle Risorse Economiche del Comune di Vicenza), Daniela Della Rosa (confermata), Maurizio Renzo Ermeti (confermato), Lucio Gobbi (confermato), Catia Guerrini (confermata), Matteo Marzotto (confermato), Ugo Ravanelli (new entry, nuovo ad), Simona Sandrini (confermata).

Infine, l’assemblea ha approvato il biancio 2017 di Ieg: fatturato consolidato a 130,7 milioni di euro (124,8 milioni quello 2016), Ebitda a 23,2 milioni, utile netto consolidato a 9,1 milioni di euro (6,6 milioni lo scorso anno).




Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017
VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018







Torna OroArezzo e il bracciale fa il bis

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OroArezzo torna con Premiere, il concorso dedicato (anche quest’anno) al bracciale ♦︎

Torna OroArezzo (5-8 maggio 2018). L’appuntamento, dallo scorso hanno organizzato da Italian Exhibition Group è un punto di riferimento soprattutto per il mondo della produzione orafa che ha nell’area di Arezzo uno dei suoi punti di forza. Come sempre, anche quest’anno OroArezzo ospita, accanto agli stand e all’attività commerciale, anche un palcoscenico per le aziende. In particolare, con il concorso Premiere, che vede in lizza gioielli delle aziende: quella del 2018 è la edizione numero 28. Curiosamente, il tema scelto quest’anno è lo stesso dello scorso anno: il bracciale. Con una particolare attenzione sul ferro (forse una scaramanzia?): quasi una provocazione nella terra specializzata nella lavorazione dell’oro. La giuria che esaminerà e valuterà le creazioni sarà presieduta da Beppe Angiolini, art director di OroArezzo e presidente onorario Camera Nazionale Buyer della Moda.




OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
Bracciale della collezione Inca’s Mirror in oro giallo e cristalli Swarosky. Un grande rettangolo di ossidiana nera retta da due prese con incastonate le pietre a pavé rimandano allo stile Art Deco
Bracciale della collezione Inca’s Mirror in oro giallo e cristalli Swarosky. Un grande rettangolo di ossidiana nera retta da due prese con incastonate le pietre a pavé rimandano allo stile Art Deco
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio

Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio







OroArezzo, è già count-down




Torna OroArezzo, il business del metallo giallo visto attraverso la gioielleria ♦︎

Il conto alla rovescia è già iniziato. La seconda vita di OroArezzo (6-8 maggio), affidata dallo scorso anno alle cure e alle sinergie di Italian Exhibition Group (la società fieristica che organizza VicenzaOro) può ora avvalersi delle strutture collaudate affidate alle cure del direttore generale di Ieg, Corrado Facco. Ecco, dunque, che l’appuntamento numero 39 non è più in concorrenza con la più famosa VicenzaOro, ma ne diventa complementare. Più dedicata alla produzione, ai componenti, alla lavorazione dei gioielli, come è nella tradizione del distretto aretino, OroArezzo prevede la partecipazione di 650 player dell’oreficeria. Le aziende orafe, infatti, lo scorso anno hanno rappresentato il 75% del totale degli espositori mentre il 13 % sono state le aziende di macchinari e il 12% quelle presenti nella sezione cash and carry, per le vendite a pronto.

Il programma presentato da Ieg prevede Meeting Club e dei Retail Club Italia, momenti dedicati al business degli oltre 450 buyers ospitati, di cui l’80% internazionali, operatori di mercati emergenti e tradizionali, provenienti da 60 paesi grazie al supporto di ministero dello Sviluppo e Ice, che finanziano parte dell’organizzazione.

Nel programma non mancano le manifestazioni di contorno, come il Concorso Premiere, che vede in lizza le imprese orafe e quest’anno ha per tema l’Arte Orafa e il Recupero dei Metalli Preziosi. Chi vincerà?





Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio

Corrado Facco allo stand di Unoarerre. Credits: Lorenza Ricci Studio
Corrado Facco allo stand di Unoarerre. Credits: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
UnoAerre, OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio

Gioielli Falcinelli a  OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio
Gioielli Falcinelli a OroArezzo 2017. Credits: Lorenza Ricci Studio






I numeri di VicenzaOro January



In aumento i buyer e le presenze all’edizione 2018 di VicenzaOro January ♦︎

Giù il sipario di VicenzaOro January. Com’è andata? I numeri ufficiali di Italian Exhibition Group, che organizza l’evento, sono rosa. Nei sei giorni di fiera, che Ieg preferisce definire piattaforma, rispetto allo scorso anno si sono visti più buyer (+10% rispetto all’edizione di gennaio 2017), provenienti da 130 Paesi. Nel complesso le presenze sono state oltre 36.000 (lo scorso anno erano state 33.000), nonostante le defezioni di qualche Maison storica, compensate però da new entry.

In particolare, per i 1500 brand, il 40% proveniente da 35 Paesi, è risultata in crescita l’Europa continentale: la Germania con +22% delle presenze, +14% per il Regno Unito, +20% Grecia. Salgono in misura rilevante anche altri mercati europei e contigui, come Turchia +34%, Russia +15%, Ucraina +13%. Cala, invece, la Spagna.

Secondo l comunicato conclusivo, per quanto riguarda la distribuzione è da segnalare la ripartenza dell’Italia, con una crescita di buyer del 10%, che sembra annunciare una ripresa del mercato dopo un biennio sottotono. Nonostante questo, VicenzaOro ha registrato il sorpasso del numero di buyer esteri presenti rispetto a quelli italiani.

Altri numeri relativi alle visite: «gli operatori provenienti dagli Usa sono aumentati in questa edizione del 24%, quelli del Giappone del 31%, della Cina del 29% e degli Emirati Arabi Uniti del 9% (nonostante le recenti difficoltà fatte registrare per l’introduzione della nuova tassa VAT). Una considerazione a sé merita l’incremento registrato dall’India +51%. Il Paese asiatico, che è responsabile nel 2017 della forte ripresa internazionale della domanda di oro per la lavorazione del gioiello, manifesta un grande interesse soprattutto per le tecnologie produttive presenti a T.Gold», precisa il comunicato di Ieg.

Merito anche, una volta tanto, dell’iniziativa del governo italiano, dato che stati ospitati 500 buyer selezionati dai principali mercati a spese dell’Ice, che si sono aggiunti agli oltre 1500 operatori gestiti direttamente da Ieg.

Prossimo appuntamento: Hong Kong (1-5 marzo), dove VicenzaOro o, meglio, la piattaforma di Ieg dedicata alla gioielleria e all’industria dei gioielli sarà presente con T.Gold Iinternational + Mets.





VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

Foto ricordo per i buyer
Foto ricordo per i buyer
Ingresso di VicenzaOro
Ingresso di VicenzaOro
Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018







Torna VicenzaOro



Torna VicenzaOro tra lusso e tecnologia (con un po’ di mondanità) ♦︎

Ritorna VicenzaOro (19-24 gennaio). Ieg, il gruppo che organizza la manifestazione fieristica, lo definisce «il più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria». E, in effetti, se si considera anche la concomitante TGold, i numeri ci sono. Più che fiera, infatti, parola ormai che ha un sapore un po’ vecchio, VicenzaOro preferisce etichettarsi come business hub, una piattaforma dove concludere affari, al servizio delle 4500 aziende coinvolte, di cui il 35% estere, con 96mila visitatori attesi da oltre 130 Paesi e 3800 top buyer ospitati anche grazie all’aiuto del governo, cioè con il contributo determinante del ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ice. VicenzaOro, in sintesi, ospita oltre 1500 brand, di cui l’80% già presenti nelle edizioni precedenti, su oltre 25mila metri quadri, con un’incidenza dei brand del segmento alto di gamma a + 10%.

E la prova che VicenzaOro si sia trasformata in un format è la sua replica in altri mercati, come Dubai. Infatti, oggi la fiera nata a Vicenza organizza cinque saloni nel mondo ed è presente a dieci appuntamenti internazionali. Nel 2018, per esempio, oltre Vicenza sarà a Hong Kong, Arezzo, Las Vegas, Dubai, Mumbai.

Ma VicenzaOro è anche gioielleria di tutti i generi, alta, media, bassa, di moda, di componentistica. Oltre, appunto, a T.Gold, salone dedicato agli operatori del settore della produzione di gioielli, in cui l’Italia eccelle. Infatti, T.Gold gode di ottima salute: quest’anno cresce di oltre il 20% il numero degli espositori grazie all’ingresso di nomi importanti del settore come la britannica Durston e la tedesca Hemerle+Meule. In totale sono presenti oltre 160 aziende espositrici, da 16 Paesi del mondo, in particolare da Italia, Germania, Stati Uniti.  Tra i motivi di interesse c’è la crescita  del segmento della stampa 3D e le relative soluzioni.

I premi al gioiello

Con l’apertura di VicenzaOro tornano anche per la quinta edizione gli Andrea Palladio International Jewellery Awards, con la consegna dei premi alle eccellenze del lusso e top player della gioielleria mondiale che si sono distinte per la creatività, il progetto, la produzione, la distribuzione, il retail, la comunicazione, i new media, il premio alla carriera e la Corporate Social Responsibility. Quest’ultimo si inserisce nel filone della gioielleria sostenibile, a cui VicenzaOro ha anche deciso di dedicare un appuntamento assieme a Cibjo (lunedì 22), la Confederazione mondiale della gioielleria.

A decretare i vincitori, alla presenza del presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, del vice presidente, Matteo Marzotto, e del direttore generale, Corrado Facco, sarà una giuria composta da Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Clare Phillips, curatrice del dipartimento di Scultura, Artigianato del ferro, vetri e ceramiche del Victoria & Albert Museum di Londra, Alba Cappellieri, professore Design del Gioiello al Politecnico di Milano, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum.

Appuntamenti

Meno mondano, ma più di sostanza, l’appuntamento di venerdì 19 con Visio.Next, summit dedicato al futuro del lusso e della gioielleria con il giornalista Alan Friedmann, Claudia D’Arpizio, partner di Bain&Company per Moda Lusso, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo di Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading, Andrea Panconesi, fondatore e presidente di LuisaViaRoma.

Sabato, invece, è previsto l’appuntamento con il profilo del consumatore per il 2018-19 sotto la lente di Trendvision Jewellery + Forecasting. Tutti i giorni, infine, i Digital Talks, workshop tematici sull’innovazione digitale in collaborazione con Federpreziosi.





VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017

indossato pasquale bruni 1
Modella nel booth di Pasquale Bruni
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini e collana di Stefan Hafner
Orecchini di Nikos Koulis
Orecchini di Nikos Koulis

Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto







Il 2017 anno d’oro per i gioielli italiani



Alla vigilia di VicenzaOro l’Osservatorio di Ieg su oro e gioielli fotografa la situazione: aumentano le vendite. E tra Valenza, Arezzo e Vicenza vince… ♦︎

Conto alla rovescia per VicenzaOro January (19-24 gennaio). Mentre il classico modello fiera è in piena fase di trasformazione, come dimostra anche la strada originale intrapresa da Fiera Vicenza, le incertezze sono ancora molte. Quale sarà, davvero, l’esito di VicenzaOro? Le attese, sono positive, anche perché dopo qualche anno difficile per il mondo della gioielleria, a causa della crisi economica, i dati incoraggianti su consumi e trend di spesa possono far sorridere anche le aziende della filiera orafa.

I dati diffusi dall’Osservatorio sul settore orafo-gioielliero di Italian Exhibition Group (il gruppo che organizza VicenzaOro), indicano per i primi nove mesi del 2017 un incremento di produzione e fatturato. L’indice medio di fatturato totale del settore, precisa l’analisi dell’Osservatorio, è aumentata del 6,2% nei tre trimestri dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2016, del 2% a livello nazionale e con una punta dell’8,2% per quanto riguarda le vendite all’estero. Ancora meglio: per la produzione l’indice medio è aumentata del 13% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre

 Vola l’export

In valore assoluto le esportazioni di oro e gioielli made in Italy a settembre 2017 erano a quota 5,2 miliardi di euro (5,176 miliardi di euro) pari a +13% in valore, considerando un prezzo medio dell’oro sostanzialmente simile a quello del 2016. Questo exploit si spiega con la ripartenza dei consumi in India, Russia e Usa. Gli ultimi due, in particolare, sono molto importanti per la gioielleria Made in Italy, che si inserisce in questo scenario con tassi interessanti, soprattutto per quanto riguarda il mercato statunitense. In Usa l’andamento della domanda di gioielli e bijoux made in Italy nei primi nove mesi del 2017 è salito del 21% in valore. Bene anche l’Europa, in controtendenza rispetto all’andamento globale. In Francia l’export di gioielli e oreficeria italiana è salita nei primi nove mesi del 44%, del 14% Germania e del 22% in Spagna. In Russia i gioielli italiani segnalano fatturati in aumento di oltre il 12%.

L’Osservatorio ha anche quantificato il differente business tra i poli della gioielleria. Alessandria (Valenza) nei primi nove mesi del 2017 ha registrato un valore del fatturato a 1,5 miliardi di euro, Arezzo un export a 1,4 miliardi, mentre Vicenza e dintorni è a circa 1 miliardo di euro.





Garavelli, progettazione Cad
Garavelli, progettazione Cad

Garavelli, prime fasi di lavorazione
Garavelli, prime fasi di lavorazione
Garavelli, lavorazione di un orecchino
Garavelli, lavorazione di un orecchino
Garavelli, gioiello terminato
Garavelli, gioiello terminato
L'ingresso a VicenzaOro January 2017
L’ingresso a VicenzaOro January 2017







VicenzaOro strappa gioiellieri a Baselworld



VicenzaOro attira più brand del lusso (+10%) e ne strappa nove a Baselworld. Ecco il programma del prossimo evento ♦︎

Non c’è nessuna guerra tra VicenzaOro e Baselworld. Le due grandi fiere europee dedicate alla gioielleria (quella svizzera in gran parte alla orologeria) marciano divise. Nessuna guerra, ma sana competizione sì. Ed ecco perché tra gli organizzatori trapela informalmente soddisfazione per la migrazione di nove (per ora) brand dalla manifestazione di Basilea a quella di Vicenza, che si terrà dal 19 al 24 gennaio 2018. Il travaso di brand non è comunicato ufficialmente né è commentato. Ma è un dato di fatto.

Leggi anche: Baselworld dimezza gli espositori 

Ufficiale, invece, è il programma del prossimo evento dedicato alla gioielleria e l’ambiziosa agenda che il team di Italian Exhibition Group (di cui fa parte Fiera Vicenza) ha programmato per il 2018. Il primo appuntamento è come sempre, quello di VicenzaOro. Seguiranno OroArezzo, dallo scorso anno organizzato da Ieg, le presenze a Las Vegas, Mumbai (soprattutto per i macchinari) e Dubai. Ne parleremo a suo tempo.

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

VicenzaOro January 2018. Il primo dei due appuntamenti (il secondo si terrà dal 22 al 26 settembre) è sold out, ha annunciato il direttore generale del gruppo, Corrado Facco. Che, però, ha aggiunto (unica sintonia con Baselworld) che l’obiettivo è la qualità, la selezione dei brand. Insomma, niente gigantismo, ma brand picking. Lo testimonia anche il fatto che l’edizione 2018 occuperà uno spicchio di superficie in meno rispetto al 2017: cioè 25.000 metri quadrati contro i 29.000 dello scorso anno. Poca cosa, tutto sommato. E, d’altra parte il mondo è sempre più online, con i consumi che si spostano sul piatto della bilancia in cui si trovano i millennials. Insomma, va così. È anche per questo che il vice presidente esecutivo di Ieg, Matteo Marzotto, sottolinea che bisogna avere una visione più ampia, non confinata in una nicchia di mercato. E bisogna inquadrare il mondo della gioielleria in quello del fashion. Non a caso VicenzaOro September coinciderà con la fashion week milanese, per mettere in atto una delle tante sinergie promosse dal management di Ieg, con il supporto non marginale dell’Ice (come ha confermato il presidente Michele Scannavini) e del governo italiano.




Da sinistra: Alba Cappellieri (docente al Politecnico di Milano e direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza), Matteo Marzotto (vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group, Michele Scannavini (presidente Ice), Ivana Ciabatti (presidente Confindustria Federorafi), Gaetano Cavalieri (presidente di Cibjo) e Corrado Facco, direttore generale Ieg
Da sinistra: Alba Cappellieri (docente al Politecnico di Milano e direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza), Matteo Marzotto (vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group, Michele Scannavini (presidente Ice), Ivana Ciabatti (presidente Confindustria Federorafi), Gaetano Cavalieri (presidente di Cibjo) e Corrado Facco, direttore generale Ieg

Torniamo a gennaio: la fiera a Vicenza ospiterà oltre 1500 brand, di cui l’80% è già cliente. Dato che è lo stesso numero di marchi della scorsa edizione, se ne deduce che c’è stato un ricambio del 20%, un quinto. Non è poco. Ma con due importanti novità: la prima è che i brand legati al mondo del lusso aumentano del 10%. La seconda è che a gennaio l’aspetto tecnologico-industriale diventa sempre più consistente.

Aree & segnaletica. Come negli anni scorsi la disposizione degli stand sarà divisa in aree omogenee, contraddistinte da un colore. Al momento, le presenze indicano Icon (brand affermati, lusso) al 25%, Look (piccola gioielleria, tendenza fashion) al 17%, mentre la parte del leone la fa Creation (aziende private label) con il 40% e, infine, Essence (gemme, materiali) al 18%.

L'ingresso a VicenzaOro January 2017
L’ingresso a VicenzaOro January 2017

Industria preziosa. A VicenzaOro si affianca TGold, manifestazione parallela e attigua a VicenzaOro, dedicata al mondo delle macchine per la lavorazione dei gioielli. Anche questa è andata sold out e, ha anticipato Marzotto, sarà necessario aggiungere una tensostruttura per ospitare le aziende a TGold: sono 161 (+20%) da 16 Paesi con Germania, Usa e Italia che rappresentano le eccellenze del settore.

Visioni. Se le piccole botteghe di gioiellieria chiudono, se i grandi brand si disperano perché non riescono più a raggiungere i giovani, se i giornali vedono un inesorabile calo delle copie (e, quindi, anche la pubblicità su carta conta sempre meno), occorre guardare avanti. Quale sarà il futuro? Promette di svelarlo Visio.Next, appuntamento di apertura organizzato da VicenzaOro su multicanalità della distribuzione. Tradotto: riflessioni sul perché gli acquisti si fanno sempre più online, anche quelli di gioielli. Parteciperanno Claudia D’Arpizio, direttore di Bain&Company, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Matteo Marzotto, nella doppia veste di vice presidente esecutivo Ieg e presidente di Dondup, Diego Nardin, ad di Fope, Licia Mattioli, ad di Mattioli e vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Adi Al Fardan, fondatore di Adi Hasan Al Fardan Jewellery Trading. Spoiler: il trend proseguirà.

Infine, VicenzaOro non rinuncerà agli Andrea Palladio Awards né all’ormai tradizionale appuntamento con TrendVision.




Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016







Le novità di VicenzaOro



Le novità di VicenzaOro September, il maggiore appuntamento italiano per la gioielleria ♦︎

Raddoppio dei buyer (500 quelli ospitati) e raddoppia anche la speranza di aver archiviato la crisi degli anni scorsi che, inevitabilmente, ha coinvolto anche il mondo della gioielleria. VicenzaOro September (23-27 settembre) si propone di archiviare il pessimismo e tornare ai fasti degli anni dorati, nel senso pieno del termine. Certo, i tempi sono difficili, come dimostrano le alterne fortune delle aziende. Ma l’export di gioielli dei brand italiani si dimostra solido, specialmente in Paesi come gli Usa o in Gran Bretagna, dove le vendite del made in Italy in oro e diamanti sono un successo. Qualche ricambio tra i brand presenti nei padiglioni (1.300 da 35 Paesi) è però il segnale che nulla è immobile, tanto meno la partecipazione a manifestazioni consolidate come VicenzaOro («abbiamo selezionato», precisa Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group, il gruppo che comprende Fiera Vicenza). D’altra parte, la stessa cosa era avvenuta a Baselworld.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

La nuova formula di Vicenzaoro, in ogni caso, si è dimostrata efficace ed è confermata: aree con espositori divisi per genere (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution), a cui si aggiunge un settore dedicato agli orologi. Si tratta di Now, sigla che sta per Not Ordinary Watches, all’interno del Distretto Icon del Padiglione 7. Orologi di nicchia, però, con 11 brand che appartengono a specifiche categorie di prodotto e che fanno tendenza. Insomma, meglio precisare che l’idea non è una competizione con Baselworld.

Gli appuntamenti. Oltre agli stand, per i visitatori la fiera offre anche l’opportunità di seguire conferenze, convegni (l’agenda completa la trovate qui), tra cui quello di lunedì 25 settembre su Fare Marca per Salvare il Made in Italy, organizzato dal Club degli orafi. Oltre a Gabriele Aprea, presidente Club e di Chantecler, sono in agenda l’intervento di Emanuele Alliotti Visdomini, vice-presidente  di Vhernier e del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto. Altra novità sono i gioielli libanesi. La collezione Bookrah (parola che significa Domani in lingua araba), è stata creata in collaborazione con i designer Nadja Zerunian e Peter Weisz della società austriaca di design Zerunianandweisz e realizzata a mano dagli orafi di Bourj Hammoud, quartiere nei dintorni di Beirut dove vive una comunità che ha alle spalle generazioni di artigiani impegnati nel settore della lavorazione dell’oro. I designer hanno preso ispirazione dalla topografia di Bourj Hammoud per dar vita a spille, orecchini, anelli e braccialetti suddivisi in tre linee, basate sullo stesso concetto, ma ognuna con un proprio stile.




Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto
Stand a VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016

VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016







Le novità di VicenzaOro settembre

VicenzaOro, ecco il programma per settembre ♦︎

È già tempo di VicenzaOro. Nessuna anticipazione rispetto alla tabella di marcia annunciata lo scorso anno, ma la definizione del programma che sabato 23 settembre accoglierà i visitatori alla più importante fiera italiana dedicata alla gioielleria, ora sotto il cappello di Ieg, Italian Exhibition Group, che ha inglobato le Fiere di Vicenza e Rimini.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il tema green

Ogni anno VicenzaOro si propone un tema. Quest’anno, non diversamente dall’anno scorso, la rassegna sottolinea la Corporate Social Responsibility nel mondo orafo gioielliero. Oro e diamanti, ma senza rovinare ambiente e lavoratori. Dunque, The Green Jewellery è il filo conduttore. Premesso l’intento di bontà, VicenzaOro September 2017 non dimentica certo il business: sono attesi più di 1.500 brand espositori provenienti da 36 Paesi nel mondo e dai principali distretti orafi italiani, oltre a visitatori, buyer, giornalisti, opinion leader e trend setter dai key market esteri. L’Ice (Agenzia statale per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), supporta l’ospitalità di 500 buyer selezionati e profilati dei principali mercati di riferimento e tra questi accoglierà anche una delegazione di 150 retailer italiani curata da Federpreziosi, Federazione nazionale delle imprese orafe gioielliere argentiere orologiaie. Inoltre più di 800 Gold Buyer, selezionati tra i top player del mercato europeo e internazionale, usufruiranno di servizi esclusivi a loro dedicati durante la manifestazione.

Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017

Distretti

Confermate anche le isole degli espositori, divise secondo omogeneità, con sei distretti (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution, new entry rispetto allo scorso anno), facilitando incontri di business tra aziende e buyer internazionali.  E ritorna anche Now, Not Ordinary Watches, dedicata a 12 brand selezionati del mondo degli Independent Watches.

Una novità è anche l’area Set, Small Equipment & Tools, al Padiglione 2.2, dedicato alle aziende di piccoli macchinari, utensili e stampanti 3D, software e piccola attrezzatura, che soddisfa la domanda sia di produttori, sia di realtà del mondo retail.

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

Appuntamenti

Domenica 24 settembre 2017 sarà la volta di Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, che, in collaborazione con Italian Exhibition Group, organizzerà un convegno sull’impatto della nuova legislazione europea dei Mineral Conflicts sull’industria del gioiello e sulle strategie da mettere in atto per rispondere in modo efficace alle necessità. Il seminario si terrà presso la Conference Room, Hall 8.0, dalle ore 10.30 alle ore 13.00.
Altra novità è VO Square,  spazio che diventerà luogo per convegni, talk e incontri con esperti, opinion leader internazionali.

Le tendenze saranno protagoniste come sempre di Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio indipendente di forecasting del mondo orafo gioielliero, presentato sabato 23 settembre durante un seminario dedicato, tenuto da Paola De Luca, Creative Director dell’Osservatorio & Forecaster.
Infine, giovani e creatività saranno al centro della premiazione dei vincitori tra i 22 finalisti del Concorso Internazionale Next Jeneration Jewellery Talent Contest, che per il 2017 ha lanciato il tema Gioiello e Funzione.

Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile
Lo stand Yoko a VicenzaOro September. Foto di Carolina Nobile

Las Vegas si gioca il gioiello





Las Vegas capitale del gioielli con il Jck Show e il Couture: c’è anche un pezzo di gioielleria italiana ♦

A Las Vegas è l’ora del Jck Show (5-8 giugno 2017) al Mandalay Bay Resort & Casino. È il principale evento annuale dell’industria dei gioielli di questa parte del mondo e riunisce oltre 30.000 professionisti del settore. Coinvolge aziende di gioielleria, orologi, pietre preziose, attrezzature, forniture, tecnologia, sicurezza e soluzioni di business: oltre 23.000 i rivenditori presenti e circa 9.400 negozi. Il 23% delle presenze arriva da fuori degli Stati Uniti.

Stand al Jck Show
Stand al Jck Show

VicenzaOro a Las Vegas

Tra i protagonisti c’è VicenzaOro, format di Italian Exhibition Group (società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), che ha portato nella città del Nevada famosa per i suoi casinò un centinaio di aziende italiane della gioielleria. Il Jck, infatti, è un’opportunità per l’industria della gioielleria e del lusso. Il padiglione italiano è posizionato  al piano nobile della manifestazione (Shoreline 2). Sono presenti brand dell’alta gioielleria e oreficeria conosciuti a livello internazionale tra cui: Biancaspina, Chrisos, Fani Gioielli, Falcinelli, Giorgio Visconti, Hasbani, Karizia, Leo Pizzo, Misis, Novecentonovantanove, Richline e Unoaerre, oltre ad aziende del packaging di settore. Accanto allo spazio espositivo, è previsto un palcoscenico per l’Osservatorio indipendente di forecasting mondiale del gioiello e dei preziosi Trendvision Jewellery + Forecasting e del nuovo Trendbook 2018+. Da questa edizione, inoltre, Trendvision Jewellery + Forecasting organizza i buying trails, workshop destinati ai buyer con l’obiettivo di supportarli e guidarli all’acquisto nei rispettivi distretti di interesse.

VicenzaOro al Jck
VicenzaOro al Jck

Il Couture

Sempre a Las Vegas c’è anche il Couture, ospitato al Wynn Resort, altra destinazione per il mercato di gioielli e orologi di lusso. Qui sono previsti oltre 4.000 buyer top per circa 200 designer e marchi di primo piano, come Bulgari, Bell & Ross, David Yurman, Victor Velyan, Stephen Webster, Sevan Bicakci, o italiani come Qayten, Antonini, Casato, Damiani, Crivelli, Dada Arrigoni, Chantecler, Federica Rettore, Garavelli, Gavello, Gucci, Maria e Luisa, Mariani, Misani, Moraglione, Officina Bernardi, Piero Milano, Picchiotti, Pasquale Bruni, Pomellato, Ponte Vecchio, Repossi, Spallanzani, Superoro, Terra Cielo Mare, Vendorafa. Federico Graglia




Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Gioielli con smeraldi esposti al Jck Show
Serata al Jck Show
Serata al Jck Show

Las Vegas, Jck Show
Las Vegas, Jck Show







Più estero a OroArezzo

I numeri di OroArezzo: buyer esteri in aumento e ottimismo di Italian Exhibition Group ♦

Il fidanzamento (perché per ora non è un vero matrimonio) è stato un successo? OroArezzo ha affidato per la prima volta l’organizzazione a Italian Exhibition Group, azienda fieristica che è alle spalle di VicenzaOro. Chiusa la manifestazione toscana, è quindi tempo di bilanci. Secondo il comunicato ufficiale in chiusura della fiera aretina, gli operatori esteri sono aumentati del 10%. Un buon risultato, anche se è difficile trarre una valutazione, dato che non è noto quanti operatori esteri fossero atterrati ad OroArezzo nel 2016. In compenso, lo scorso anno i buyer in totale (italiani più esteri) erano stati 20.000, con un aumento del 18%. Il numero totale del 2017, però, al momento non è noto.

Le aziende presenti sono state 650, il 94% italiane. Il 75% degli espositori sono state aziende orafe, il 13% aziende di macchinari e il 12% di cash & carry. Numeri a parte, si registrano i commenti positivi degli organizzatori. «I numeri positivi di questa prima edizione di OroArezzo gestita da Ieg confermano la bontà della scelta dell’intesa con Arezzo Fiere e Congressi», ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.«Il fatto che due team competenti e con decenni di storia si siano uniti si è visto nell’efficienza dell’organizzazione in tutte le fasi, dalla preparazione all’accoglienza, fino all’incoming dei buyer», ha aggiunto Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi. «Questa edizione restituisce l’immagine di una Fiera orientata al business di sostanza, con un forte incremento di buyers esteri a indicare il ritorno del prodotto Made in Italy, quindi del Fashion». Infine, il commento di Corrado Facco, direttore generale di Ieg: «I risultati di questa edizione di OroArezzo evidenziano come Ieg abbia saputo valorizzare la manifestazione, soprattutto dal punto di vista della sua internazionalizzazione, mettendo a disposizione di aziende e buyer il proprio know-how e la propria expertise nell’organizzazione di Eventi Jewellery riconosciuta a livello globale».

Prossimi appuntamenti con le manifestazioni del sistema fieristico del settore orafo-gioielliero: VicenzaOro September (23-27 settembre), Gold Italy (21-23 ottobre), VicenzaOro Dubai – Dubai International Jewellery Show (15-18 novembre). Inoltre il brand VicenzaOro parteciperà al JCK di Las Vegas (5-8 giugno) e all’India International Jewellery Show di Mumbai (agosto). E con OroArezzo il fidanzamento continua.

Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group
Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice  presidente esecutivo di Italian Exhibition Group
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio

VicenzaOro porta a casa OroArezzo

Matrimonio tra VicenzaOro e OroArezzo: un’unica piattaforma fieristica che sarà gestita da Italian Exhibition Group ♦

Nell’Italia in cui la rivalità tra città vicine sfiora la patologia, in cui ogni campanile è un sacro suolo da difendere, in cui la difesa dei colori della squadra di calcio diventano una questione di onore, un accordo tra rivali sembra un racconto fantasy. Invece, accade. Dopo l’annuncio nel gennaio 2016 (leggi anche VicenzaOro torna e sposa OroArezzo), il matrimonio tra Vicenza e Arezzo si celebra con squilli di trompe. A officiare la cerimonia è Italian Exhibition Group (Ieg), società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che assieme ad Arezzo Fiere e Congressi ha siglato un accordo strategico che dà vita ad un’organizzazione unica per le manifestazioni del settore orafo-gioielliero. Un miracolo? Sì, anche se è una magia che si compie sulle ali di una crisi di consumi interni che ha messo in difficoltà molte aziende del settore. Insomma, un matrimonio voluto, ma anche indotto.

A seguito dell’accordo, Arezzo Fiere e Congressi potrà entrare nella compagine societaria di Italian Exhibition Group, ricevendo quale controprestazione della cessione dei marchi quote azionarie «per un valore definito secondo criteri condivisi». Quale che sia questo valore, l’accordo sembra anche propedeutico per il cammino preannunciato di Ieg verso la quotazione di Borsa, prevista per il prossimo anno.

I numeri

Vale la pena di ricordare che cosa rappresenta il settore: circa 10 mila imprese e 40 mila addetti, nel 2015 ha generato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, un export di 6,5 miliardi e un saldo commerciale positivo di 4,2 miliardi. Pur nel contesto negativo della domanda globale di oro per la gioielleria, nei primi 10 mesi del 2016 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro.

Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto
Da sinistra,Corrado Facco, Stefano Ciuoffo, Ivan Scalfarotto, Lorenzo Cagnoni, Andrea Boldi, Matteo Marzotto

Che cosa prevede l’intesa

In sostanza, Italian Exhibition Group, oltre a organizzare le tre edizioni di VicenzaOro (gennaio, settembre e in novembre a Dubai), gestirà complessivamente l’organizzazione di OroArezzo e Gold Italy già dalle prossime edizioni di maggio e ottobre 2017 nella città toscana. Nel complesso delle 5 Manifestazioni saranno ospitati circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi.

L’idea è dare forma a una piattaforma fieristica unica, nelle diverse specializzazioni locali. Italian Exhibition Group, recita il comunicato ufficiale, «procederà alla caratterizzazione e valorizzazione delle singole manifestazioni e del loro legame con il territorio, ma in una forte ottica di sistema. Obiettivo è potenziare il comparto, aumentando le occasioni di business per gli espositori, sia stimolando il mercato interno, sia favorendo la presenza di buyer internazionali per supportare l’accesso delle aziende ai mercati strategici della gioielleria, anche grazie al supporto del Mise e dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane)».

La cronaca racconta che all’annuncio a Roma erano schierati Ivan Scalfarotto, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Ciuoffo, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana, il top management di Ieg, a comininciare dal presidente del gruppo, Lorenzo Cagnoni, il vice presidente esecutivo Matteo Marzotto, il direttore generale Corrado Facco e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017
OroArezzo 2015
OroArezzo


VicenzaOro più internazionale

VicenzaOro sempre più internazionale. E a settembre show dei designer greci ♦

È arrivato il momento dei consuntivi. Smontati gli stand, VicenzaOro ha fatto i conti con i numeri della edizione invernale di quella che è una delle fiere di riferimento per il settore della gioielleria. Risultato: tenuta nonostante la crisi, soprattutto grazie alle presenze dall’estero. «Nonostante il 2016 sia stato un anno particolarmente complesso per il settore dell’oreficeria e gioielleria, avendo fatto registrare nei primi nove mesi un calo complessivo del 27% di consumo di oro per la produzione di preziosi, VicenzaOro January ha saputo dare nuovo slancio al mercato che, a fronte di una proposta molto articolata di nuove collezioni, ha risposto con una presenza della domanda internazionale molto soddisfacente», recita il comunicato finale. «I sei giorni di manifestazione hanno infatti registrato l’ingresso di oltre 18.500 buyer, generando complessivamente oltre 33.000 presenze». Un po’ meno quindi rispetto allo scorso anno (nel 2016 ci sono stati 35.000 ingressi, con 19.381 buyer), ma si può parlare di una sostanziale conferma.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017

Gli organizzatori, nella nuova veste di Italian Exhibition Group, società frutto dell’unione tra Fiera Vicenza e Fiera Rimini, non nascondono «una contrazione significativa delle presenze italiane rispetto alle altre edizioni del 2016», ma allo stesso tempo sottolineano che «sono aumentate le presenze di buyer esteri, provenienti anche da quelle economie che nel corso del 2016 avevano registrato meno vigore negli acquisti. Il numero complessivo di operatori esteri ha di gran lunga superato le presenze nazionali». In particolare, la Cina, la Russia e le ex Repubbliche Sovietiche, i Paesi del Golfo, hanno evidenziato buone performance, con in più la presenza iraniana, sdoganata dal clima internazionale (per ora) più disteso. Bene anche Usa e alcuni Paesi dell’America Latina. Per quanto riguarda l’Unione Europea, secondo l’analisi degli organizzatori si conferma una selezione verso l’alto delle scelte d’acquisto che privilegiano collezioni ricercate e innovative. Buoni risultati anche con alcuni dei Paesi più dinamici dell’area del Sud Est Asiatico, tra cui la Thailandia.

L'ingresso a VicenzaOro
L’ingresso a VicenzaOro

Risultato a due facce

È positivo o negativo il bilancio? Per la Fiera positivo, perché ha fatto fronte a una situazione di mercato difficile. Per la gioielleria italiana non troppo roseo, dato che gli acquisti italiani sono fermi. Concetto ribadito dal direttore generale di Italian Exhibition Group, Corrado Facco: «È un bilancio molto buono su tutti i fronti, per certi versi quasi inaspettato, viste le contrazioni della domanda globale di oro per la gioielleria che hanno connotato il 2016, in particolare in alcuni tra i principali Paesi di riferimento. A questa edizione abbiamo invece registrato un’ottima presenza di buyer stranieri e, in generale, un sentiment decisamente positivo dei nostri clienti, che hanno presentato collezioni d’eccellenza, ricche di innovazione e design».

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

La novità di settembre

Di sicuro ha giovato all’atmosfera l’area dedicata a 12 designer internazionali (ne abbiamo parlato qui). «VicenzaOro si sta dimostrando un vero e proprio player mondiale dell’oreficeria e della gioielleria, un brand dallo standard di elevata qualità anche grazie al format The Boutique Show e ai nuovi contenuti d’interesse globale inseriti, dalla The Design Room al tema della Corporate Social Responsibility. La nascita di Ieg, con le sue economie di scala, non può che rafforzare il gruppo con importanti ricadute positive sui suoi prodotti fieristici, tra i quali anche VicenzaOro», è il commento del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto.

A proposito di designer e di novità internazionali. Gioiellis.com è lieta di anticipare che l’edizione di settembre di VicenzaOro ospiterà una nutrita rappresentanza di designer della Grecia, uno dei Paesi che sembra la culla di una nuova generazione di grandi designer, come testimonia il premio Palladio assegnato a Nikolas Koulis. La Fiera ospiterà infatti la rassegna A Jewel made in Greece. Un altro passo verso una maggiore internazionalizzazione.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG


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