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Boochier senza frontiere




È stata descritta come una designer che si ispira al mondo musicale degli anni Novanta. Ma in realtà Melinda Zeman è molto di più. Per prima cosa rappresenta una sintesi di diverse culture. Vive a Hong Kong, dove si è sposata con Jonathan Zeman, figlio di Allan, il canadese cinesizzato che ha fondato il Lan Kwai Fong Group, colosso immobiliare della città. Ma non solo: lei è per metà cinese e per metà ghanese, è nata nel Regno Unito e cresciuta negli Stati Uniti. Insomma, un mix di storia e cultura che è alla base del brand che ha creato: Boochier.

Anello in oro 18 carati, diamanti, smalto
Anello in oro 18 carati, diamanti, smalto

Melinda ha fondato Bouchier nel 2019, senza avere alle spalle una formazione nel design di gioielli. Ha iniziato a creare i suoi gioielli per divertimento, ma ha riscosso successo e ha deciso di trasformare un hobby in una professione. E anche se il suo obiettivo dichiarato è quello di far incontrare Est e Ovest, lo stile dei suoi gioielli guarda più al design europeo e americano che a quello cinese. Propone ear cuff color e anelli impilabili con oro e smalto a colori vivaci, grosse collane a catena in stile hip-hop, anelli chevalier con diamanti. Il nome della Maison, invece, è ispirato a Guillaume Bouchier, un francese che viaggiava tra Parigi e la Cina nell’Ottocento.

Bracciale in oro giallo, diamanti, smalto
Bracciale in oro giallo, diamanti, smalto
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello Slinkee in oro, titanio e diamanti
Anello Slinkee in oro, titanio e diamanti
Bracciale Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Bracciale Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Orecchini Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Orecchini Fruit Hoops in oro giallo, diamanti, smalto
Anello Intergalactic in oro rosa e diamanti
Anello Intergalactic in oro rosa e diamanti

Melinda Zeman
Melinda Zeman







K.Brunini tra Sicilia e California




La natura della Sicilia e l’aria di California in un mix nei gioielli K. Brunini ♦

I gioielli di Katey Brunini sono concepiti in California. Ma la loro nascita non è solo legata ai confini dello Stato della West Coast degli Stati Uniti. Katey ha lanciato la sua società di design di gioielli nel 1998, K.Brunini Jewels. Ma, racconta, il desiderio di «un bagno di storia» l’ha portata prima in Europa, dove ha vissuto tra Medio Oriente, Belgio, Israele e isole Canarie.

Bracciale Twig Talon con perle di Tahiti e diamanti
Bracciale Twig Talon con perle di Tahiti e diamanti

Ma, alla fine del suo girovagare si è stabilita in Sardegna e, più tardi, in Sicilia. Dopo escursioni in canoa nel mare della Sicilia, parapendio sopra Taormina, notti trascorse a guardare le costellazioni, a Catania Katey ha deciso di studiato il mestiere dei maestri orafi siciliani. E il paesaggio vulcanico dell’Etna ha ispirato il suo stile. Tornata in California, la designer ha così intrapreso la sua personale strada verso la gioielleria, in cui si trova un mix di natura e di colori forti di Sicilia e California. Opali, colori vividi e forme a volte semplici caratterizzano le sue collezioni come Skipping Stones, a cui si riferiscono le immagini in questa pagina.

Orecchini in osso tagliato a goccia, oro e diamanti
Orecchini in osso tagliato a goccia, oro e diamanti
Anello Beloved in oro e diamante taglio rosa
Anello Beloved in oro e diamante taglio rosa
Bracciale in oro e legno
Bracciale in oro e legno
Orecchini in oro, diamanti, con opale e legno
Orecchini in oro, diamanti, con opale e legno
Anello in oro bianco e morganite
Anello in oro bianco e morganite
Orecchini a forma di conchiglia Nautilus in oro giallo e diamanti
Orecchini a forma di conchiglia Nautilus in oro giallo e diamanti

Anello a forma di vertebre in oro giallo e diamanti
Anello a forma di vertebre in oro giallo e diamanti







L’uomo d’argento di Zancan

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I gioielli per uomo sono in crescita e di recente se ne sono accorte molte grandi Maison. Ma c’è chi lo ha capito prima di altri, come Zancan. L’azienda italiana è specializzata in bracciali e collane per un pubblico maschile, con crescente successo. Catene vigorose, chiusure a forma di pitblull, anelli taglie forti: i gioielli dedicati a un tipo di «uomo Marlboro», virile, sportivo, probabilmente alfa. I gioielli sono in argento, ma alcuni anche in oro, in alcuni casi con l’aggiunta di pietre come diamanti e spinelli neri, o zaffiri bianchi.

Bracciale in argento annerito con chiusura a testa di pitbul
Bracciale in argento annerito con chiusura a testa di pitbul

Una scelta che è iniziata nel 2001, quando il fondatore Robertino Zancan ha deciso di impiegare la capacità di lavoro nella gioielleria dell’azienda in un settore, gli accessori per l’uomo, che allora era ancora poco affollato. Zancan, che ha sede nel distretto orafo di Vicenza, ha quindi cercato di interpretare il gioiello maschile per quella fascia di uomini che non disdegnano di indossare un bracciale, una collana e un anello. Mentre nel catalogo compaiono i gemelli da polso, al momento non sono presenti orecchini, che probabilmente non sono considerati parte di quel mondo tradizionale maschile a cui si rivolge l’azienda.

Anello da uomo in argento e diamanti neri
Anello da uomo in argento e diamanti neri
Zancan, collana in maglia d'argento
Zancan, collana in maglia d’argento
Collana in maglia d'argento
Collana in maglia d’argento
Bracciale a catena in oro e diamanti neri
Bracciale a catena in oro e diamanti neri
Bracciale a catena e zaffiri bianchi
Bracciale a catena e zaffiri bianchi

Bracciale con catena grumette
Bracciale con catena grumette







Gli incanti di Pallavi Foley

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I gioielli incantati di Pallavi Foley, designer di Bangalore che piace anche a New York, tra diamanti polki e art déco ♦

La sua ultima creazione è ispirata all’art déco, con un mix di argento e oro. Per la Enchanted collection,  invece, ha scelto diamanti polki, un diamante grezzo utilizzato nello stile tradizionale indiano chiamato Kundan Setting. Autrice della Enchanted Collection è Pallavi Foley, una designer di Bangalore, India. Il suo curriculum riporta che si è diplomata come designer di accessori al National Institute of Fashion Technology di New Delhi nel 2000.

Collana in argento e oro ispirata all'art déco
Collana in argento e oro ispirata all’art déco

Poi, per quasi un decennio ha lavorato per Tanishq, una delle grandi aziende di gioielleria indiana. Oggi crea gioielli scultorei realizzati a mano, in oro 18 carati, nel suo atelier. Con molto ottimismo si definisce anche la nuova Elsa Peretti, forse per la sua volontà di aprire il mondo della gioielleria indiana, tradizionalista, all’innovazione. «I miei disegni gioielli sono intrinsecamente indiani, ma hanno un sapore internazionale, lo stile è molto globale. Ho clienti a Parigi, New York e in tutto il mondo», ha spiegato la designer. Il suo brand, Pallavi Foley, infatti, è comunque ormai riconosciuto come uno degli emergenti non solo in India, ma anche a livello internazionale. E per questo progetta di aprire boutique a Dubai e New York. Alessia Mongrando





Orecchini stile art déco
Orecchini stile art déco

Spilla in argento stile art déco
Spilla in argento stile art déco
Anello della Enchanted Collection
Anello della Enchanted Collection
Anello della Enchanted Collection con diamante polki
Anello della Enchanted Collection con diamante polki
Anello della collezione Enchanted
Anello della collezione Enchanted

Orecchini della Enchanted Collection
Orecchini della Enchanted Collection

Pallavi Foley (da Facebook)
Pallavi Foley (da Facebook)







Il lusso scientifico di Tariq Riaz

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Da responsabile per sistemi informativi e soluzioni cybertech a gioielliere di successo, pluripremiato. È la storia inconsueta di Tariq Riaz, designer e gioielliere con base ad Abu Dhabi. «Sono un uomo libero. Amo ciò che faccio e faccio ciò che amo», sintetizza lui. Di sicuro rappresenta un’eccezione. Riaz racconta che la svolta nella sua vita è arrivata nel 2014, quando non è riuscito a trovare un anello che sua moglie incinta potesse indossare durante e dopo la gravidanza, cioè di due misure diverse. Ha deciso quindi di applicare le sue capacità di ingegnere alla gioielleria. Più che una passione per il lusso, insomma, a spingere Tariq Riaz è stata la curiosità tecnica.

Anello in oro rosa 18 carati, 45 diamanti. Grazie alla tecnica  Abrazo l'anello si adatta alle taglie 6-10
Anello in oro rosa 18 carati, 45 diamanti. Grazie alla tecnica Abrazo l’anello si adatta alle taglie 6-10

Ma, poi, ha seguito i corsi Gia, è andato in Belgio, Germania, Afghanistan e Pakistan per apprendere le tecniche orafe e per acquistare pietre preziose. La prima collezione, composta da 21 pezzi in pavé su platino, ha richiesto tre anni e mezzo di lavoro. E il lavoro tra metalli preziosi e gemme ha fatto nascere la nuova passione per la gioielleria. Nel 2020 ha partecipato al primo concorso a premi di gioielleria con l’American Gem Traders Association Spectrum Awards. Ha vinto subito due premi. E la sua fama è decollata.

Anello pluripremiato dell'American Gem Trade Association (AGTA 2020). Oro bianco e rosa, 314 diamanti naturali,  rodolite, peridoto,  tsavoriti,  zaffiri rosa
Anello pluripremiato dell’American Gem Trade Association (AGTA 2020). Oro bianco e rosa, 314 diamanti naturali, rodolite, peridoto, tsavoriti, zaffiri rosa

Dentro di lui, però, non è scomparsa la passione per la scienza. Racconta per esempio, il fascino delle proprietà di riflessione e rifrazione della luce e la proprietà fondamentale della materia e delle particelle elementari della fisica quantistica, che appaiono sia come un’onda, sia come particella in base alla presenza o all’assenza di un osservatore. Da queste riflessioni è nata la Abrazo, parola che significa abbraccio in lingua spagnola e indica una tecnica che consente agli anelli di adattarsi alle dita di chi li indossa.

Anello in oro 18 carati,  92 diamanti, tsavoriti, tecnica Abrazo
Anello in oro 18 carati,
92 diamanti, tsavoriti, tecnica Abrazo
Orecchini Dna in oro rosa, 102 perle Akoya, 16 perle Keshi,   smeraldi, turchesi
Orecchini Dna in oro rosa, 102 perle Akoya, 16 perle Keshi,
smeraldi, turchesi
Orecchino in oro bianco, turchesi, diamanti
Orecchino in oro bianco, turchesi, diamanti
Orecchini in oro bianco,  diamanti, zaffiri blu
Orecchini in oro bianco, diamanti, zaffiri blu

Orecchini in oro rosa,  diamanti
Orecchini in oro rosa, diamanti







L’arte razionalista di Alexandra Jefford

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Quando si è creativi, non ci sono limiti. Lo testimonia Alexandra Jefford, designer, pittrice, illustratrice e, soprattutto, capace di realizzare gioielli davvero diversi dagli altri. Lussuosi, ma divertenti, minimalisti, ma ironici, semplici, ma smart. Alexandra Jefford è nata e cresciuta a Ginevra, ma si è trasferita a Londra, dove ha studiato alla Central St Martins. Poi, si è concentrata sull’incisione e sul disegno e ha lavorato come artista e illustratrice,  prima di dedicarsi alla gioielleria nel 2002 dopo gli studi design di gioielli al Gemological Institute of America (GIA) e Gemology l’Associazione Gemmologica della Gran Bretagna.

Anello Yin & Yang, con onice e diamante taglio pera
Anello Yin & Yang, con onice e diamante taglio pera

La formazione artistica spiega anche l’interpretazione che Alexandra Jefford dà della gioielleria. Per le sue collezioni, infatti, si è ispirato al movimento Bauhaus e all’astrattismo americano del dopoguerra negli anni Cinquanta, ma anche ai pittori espressionisti. Risultato: anelli come Yin & Yang sembra un quadro di un pittore astrattista.

Collana Himalayan in oro e smalto
Collana Himalayan in oro e smalto

Un altro aspetto che sembra avvicinarla ancora di più al Bauhaus è l’idea di unire arte e artigianato in un’unica disciplina. Nel suo curriculum c’è posto anche per una serie di proposte e interventi, come la collaborazione con il brand londinese di lusso Smythson con una collezione di cinque anelli, ai gioielli presentati al Salone del Mobile di Milano, al Pad London e Paris Art Fairs, a GemGèneve e molti altri.

Leggi anche: Il Bauhaus di Alexandra Jefford

Collana Duality Himalayan Range Navy and Gold Mammatus
Collana Duality Himalayan Range Navy and Gold Mammatus
Duality Earring Wind Wave
Duality Earring Wind Wave
Anello con onice e ametista Agartha
Anello con onice e ametista Agartha
Anello Camelot con onice, diamante e smeraldo
Anello Camelot con onice, diamante e smeraldo
Anello di Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com
Anello di Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com

Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com
Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com







Yutai, alta gioielleria in stile giapponese

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Alta gioielleria made in Tokyo. A proporla è Yutai, marchio fondato dal designer Yuta Ishihara. Lo stile che caratterizza Yutai unisce il minimalismo razionale del design giapponese alla esuberante abbondanza occidentale. Con un aspetto da sottolineare: l’obiettivo del designer è realizzare gioielli che possano durare nel tempo. I pezzi unici sono realizzati con metalli preziosi come oro giallo o bianco, ma anche platino, e con pietre preziose come rubini e smeraldi, ma anche combinando assieme pietre semi preziose come quarzo e topazio. Oppure selezionate perle Akoya assieme a perle di rubini per collane componibili (una l’ha acquistata anche Rihanna).

Anello in platino, zaffiro, diamanti
Anello in platino, zaffiro, diamanti

Prima di trasferirsi a Tokyo, dove si è laureato nel 2008 all’Hiko Mizuno College of Jewelry, il designer è nato e cresciuto nella regione di Yamanashi, in Giappone, che è anche un distretto della gioielleria, oltre che l’area dove si trova il monte Fuji. Il primo marchio di gioielli che ha fondato, però, si chiama Shihara, distribuito in tutto il mondo oltre che online. Ma se Shihara è un marchio di fine jewelry, Yutai è due gradini sopra e coniuga ricerca formale con lusso.

Anello in platino, smeraldo, diamanti
Anello in platino, smeraldo, diamanti
Anello La Reine in platino, rubino, diamanti
Anello La Reine in platino, rubino, diamanti
Collana con perle Akoya, rubini, quarzo rosa
Collana con perle Akoya, rubini, quarzo rosa
Orecchini in oro giallo e perle Akoya
Orecchini in oro giallo e perle Akoya
Anello La Reine in platino, smeraldo, diamanti
Anello La Reine in platino, smeraldo, diamanti

Bracciale con perle Akoya su oro giallo
Bracciale con perle Akoya su oro giallo







I gioielli online di Blue White Group con DavidJMilano




Blue White Group è una storica azienda italiana, con sede a Milano e fondata da David Joshach nel 1974: da 45 anni opera nel settore dell’importazione di diamanti e pietre preziose dalle principali borse mondiali di Tel Aviv, Anversa, New York e Mumbay. Accanto al commercio di pietre, però, Blue White Group è attiva anche nel settore della gioielleria. Uno dei suoi marchi di punta è Leaderline, specializzata nella mini gioielleria fashion. I gioielli sono piccoli, leggeri, con forme innovative, inusuali, moderne, di design. Ma l’azienda ha ora lanciato DavidJMilano, marchio creato per il negozio digitale dei gioielli in oro, diamanti e pietre preziose. DavidJMilano è quindi di fatto il nuovo marchio consumer del gruppo.

Anello a Spirale in oro rosa con diamanti e rubino
Anello a Spirale in oro rosa con diamanti e rubino

BlueWhiteGroup è un’azienda a conduzione famigliare specializzata nel commercio di pietre preziose in sul mercato italiano. L’azienda, infatti, è socia delle Borse Diamanti Internazionali più influenti e con partner ad Anversa e Tel Aviv. I gioielli moderni, leggeri, realizzati in oro 18 carati bianco o rosa, con diamanti naturali e anche gemme preziose. Ma, soprattutto, sempre con un design che non manca di sorprendere.

Anello doppio in oro rosa e diamanti neri
Anello doppio in oro rosa e diamanti neri
Anello in oro bianco e diamanti bianchi e neri
Anello in oro bianco e diamanti bianchi e neri
Collana in oro rosa e diamanti neri
Collana in oro rosa e diamanti neri
Orecchini Arabesque in oro rosa e diamanti
Orecchini Arabesque in oro rosa e diamanti
Orecchini Spice in oro rosa e diamanti
Orecchini Spice in oro rosa e diamanti

Orecchino a graffetta in oro bianco e diamanti bianchi
Orecchino a graffetta in oro bianco e diamanti bianchi







Messika, gioielli néoporté




L’arte di abbinare i gioielli. Valérie Messika, che a lanciato la Maison di alta gioielleria parigina che porta il suo nome, fa una proposta: indossare assieme gioielli di diverse collezioni. Un modo per sorprendere e andare controcorrente. Collane, bracciali, anelli e orecchini sono di solito indossati come parure, fa notare Messika, ma oggi la sovrapposizione di di versi anelli o bracciali e l’asimmetria sono di moda.

Gioielli indossati by Messika
Gioielli indossati by Messika

In linea con la tendenza definita néoporté, la designer francese ha sviluppato diversi accostamenti che si completano perfettamente. Il famoso mix & match si ritrova in tutti i look creati da Messika. Per esempio, indossando una serie di bracciali a catena o bangles, orecchini e clip per le orecchie, anelli portati su più nocche o dita, choker, collane a catena e ciondoli indossati tutti allo stesso tempo… Insomma, l’outfit perfetto per l’inverno 2021 si raggiunge con la capacità di unire cose diverse, e uguali allo stesso tempo, alla ricerca di un nuovo equilibrio.

Anello Lucky Move con malachite e diamanti
Anello Lucky Move con malachite e diamanti
Anello Lucky Move Uno in oro giallo e diamanti
Anello Lucky Move Uno in oro giallo e diamanti
Bracciale Noa con pavé
Bracciale Noa con pavé
Bracciale Romane Noa
Bracciale Romane Noa

Bracciali My Move Nude
Bracciali My Move Nude







Vicenzaoro All in Once al 21 gennaio




Nel caso a qualcuno fosse venuto qualche dubbio (vista la quarta ondata di covid): Vicenzaoro January è confermata. La fiera della gioielleria organizzata da Italian Exhibition Group si terrà dal 21 al 26 gennaio 2022. La società, probabilmente, non si attende però un pieno ritorno alla normalità pre-epidemia. Lo show avrà sempre un pubblico internazionale,  ma con espositori, buyer e operatori provenienti in particolare da Europa e Middle-East. Tradotto: per i visitatori da Stati Uniti e America Latina c’è ancora tempo. Una novità invece,  è il nuovo claim per Vicenzaoro: All at once. Sembra indicare, insomma, che il mondo del gioiello si trova tutto in una volta in una piattaforma «che ottimizza i percorsi d’acquisto, facilita il cross selling, rivela le ultime tendenze e innovazioni, aiuta ad ampliare il networking».

Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro, in effetti, non comprende solo l’offerta di prodotti finiti, i gioielli, ma anche pietre, dalle tecnologie di lavorazione, packaging, e da un paio di anni anche orologi nello spazio, confermato, di Vo Vintage. Tecnologie e le innovazioni di processo torneranno, inoltre, con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e processi di progettazione e realizzazione del gioiello, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Fabbricanti ed Esportatori di Macchine Orafe.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Per evitare problemi legati alla malefica pandemia, non è stato dimenticato l’aspetto della sicurezza, grazie al piano #safebusiness by Ieg, che permette un’esperienza in fiera sicura e agile, grazie al programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com







Damiani continua lo shopping




Una marcia inarrestabile: il gruppo Damiani continua a espandersi. La nuova tappa è l’acquisizione del 100% delle gioiellerie Floris Coroneo. Uno shopping che segue di poche settimane l’acquisizione delle storiche gioiellerie Zimmitti di Siracusa e a ottobre di una quota di minoranza di LuisaViaRoma. Floris Coroneo è un retailer italiano fondato nel 1954, che all’interno dei propri punti vendita di Cagliari e di Porto Cervo distribuisce prestigiosi marchi tra cui Rolex, Patek Philippe, Cartier, Breguet, Bulgari, I.W.C., Jaeger-LeCoultre, Lange & Söhne, Panerai, Piaget e Vacheron Costantin. I proprietari dell’azienda continueranno a collaborare con il Gruppo Damiani.

floris
La gioielleria Floris Coroneo a Cagliari

Dettagli tecnici: nell’operazione il Gruppo Damiani si è avvalso dello studio legale e tributario Biscozzi, Nobili e Piazza, mentre Floris Coroneo dello Studio Perseu. L’azienda acquisita entra così a far parte della rete di distribuzione Rocca, controllata da Damiani. Rocca è l’unica catena italiana di gioielli e orologi di lusso presente in molte vie dello shopping di lusso in Italia e in alcuni scali internazionali degli aeroporti.

Siamo estremamente lieti di aver finalizzato quest’operazione strategica che da un lato garantirà lo sviluppo ad un’azienda così importante nel nostro settore e dall’altro contribuirà a rafforzare ed espandere la leadership di Rocca e dei nostri Brand a livello nazionale ed internazionale.
Giorgio Grassi Damiani, vicepresidente del Gruppo Damiani

Giorgio Grassi Damiani con Sofia Loren
Giorgio Grassi Damiani con Sofia Loren

Il Gruppo Damiani si presenta così come partner nel mondo del retailer di orologeria e gioielleria. La strategia punta a individuare aziende di piccole e medie dimensioni che sono ancora di proprietà delle famiglie fondatrici ma che, a seguito dei mutamenti economici e culturali già in atto da anni, ed ora accelerati dalla pandemia, devono scegliere la strada migliore per continuare ad essere competitive sul mercato. Inoltre, in Italia manca un player di primo piano nella distribuzione nel settore del lusso. Damiani fa notare anche che, da azienda familiare, ha un dialogo più in sintonia con le diverse piccole realtà che hanno una struttura proprietaria simile. Damiani, tra l’altro, è uno dei pochissimi brand internazionali di gioielleria che distribuisce le proprie collezioni non solo attraverso la propria rete di prestigiose boutique monomarca ma anche attraverso selezionati retailer.

Sono orgoglioso di quest’operazione: a seguito dei complessi mutamenti in atto, per le piccole-medie realtà locali, sarà sempre più complicato affrontare il nuovo panorama economico, finanziario e sociale. Abbiamo scelto la famiglia Damiani che conosciamo e stimiamo da decenni per dare continuità alla nostra realtà fondata nel 1954 dai nostri genitori. Essere supportati da un grande gruppo indipendente e guidato da una famiglia con un importante expertise e finanziariamente stabile renderà la nostra realtà molto più forte e competitiva con vantaggi per tutti gli stakeholder.
Ernesto Coroneo

La gioielleria Rocca in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano
La gioielleria Rocca in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano

L’analisi dell’azienda piemontese sottolinea anche che nonostante il fattore covid, Damiani ha continuato a perseguire i propri piani di espansione. Damiani e il brand controllato Salvini hanno rafforzato la propria presenza, in particolare in Asia, attraverso l’apertura di nuovi punti vendita e implementando nuove strategie di comunicazione. Dall’altro, Rocca è diventata Category Partner della Rinascente (grande distribuzione di alta gamma) di Milano. Nei prossimi mesi, infine, sono previste la riapertura, dopo una ristrutturazione, della boutique di Bologna, una boutique monomarca Rolex nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele II, e una boutique all’aeroporto di Milano Linate.

L'esterno della boutique Rocca all'aeroporto milanese di Malpensa
L’esterno della boutique Rocca all’aeroporto milanese di Malpensa

Il nostro obiettivo è quello di rafforzarci e consolidarci come un Gruppo indipendente nel settore: per questo motivo siamo interessati a realizzare operazioni strategiche con altri player di settore siano essi brand, retailer o produttori d’eccellenza. Siamo certi che queste partnership daranno la possibilità a piccole-medie aziende di affrontare i nuovi mutamenti del settore grazie al supporto di una realtà solida come il Gruppo Damiani: fortemente internazionale e managerializzata, ma che resta umana grazie al diretto coinvolgimento personale della nostra famiglia.
Guido Grassi Damiani, presidente del Gruppo Damiani

Guido Damiani
Guido Damiani, presidente del gruppo di Valenza






I gioielli di Marco Panconesi

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I gioielli di Marco Panconesi, dal mondo della moda di Parigi al proprio marchio di gioielleria ♦︎

È nato a Firenze e si è diplomato in Fashion design all’Istituto Polimoda della città toscana. Ma Marco Panconesi è diventato un nome noto nel mondo della moda per il suo ruolo di direttore della divisione pelletteria e accessori Uomo di Balenciaga, e come head designer dei gioielli per le collezioni Donna. Ora, però, ha aggiunto un’altra pennellata al suo ritratto: ha fondato un brand di gioielleria che ha il suo nome. I suoi gioielli sono stati presentati a Parigi, durante la fashion week, con grande successo.

Anello Constallation in vermeil e cristalli
Anello Constallation in vermeil e cristalli

È un punto di arrivo: dopo la laurea, Panconesi si è trasferito a Parigi e ha cominciato a lavorare per Givenchy proprio come designer nel dipartimento gioielli, sotto la guida di Riccardo Tisci. D’altra parte, ha raccontato che da bambino giocava sempre anche con i gioielli della nonna, oltre a collezionare perle, oro, pezzi colorati. Insomma, un’alternativa al Game Boy.

Orecchini Cosimi Eye in vermeil, diaspro, cristalli verdi
Orecchini Cosimi Eye in vermeil, diaspro, cristalli verdi

I gioielli di Panconesi sono, per ora, realizzati in argento dorato (vermeil), pietre semipreziose e naturali, cristalli di rocca lucidi, quarzo rosa e vetro vulcanico verde intenso, smalto. L’ispirazione è quella dei bijoux di design degli anni Settanta, con un tocco di teatralità. I prezzi, di conseguenza, sono piuttosto abbordabili rispetto alla gioielleria in oro pietre preziose, ma costano di più se paragonati ai semplici bijoux. Sono già in vendita sulle principali piattaforme di e-commerce specializzate.

Anello Hybrid Stone in vermeil, occhio di tigre immerso in smalto
Anello Hybrid Stone in vermeil, occhio di tigre immerso in smalto
Anello Solar in argento
Anello Solar in argento
Orecchini Stellar in argento rodiato verde e cristalli viola
Orecchini Stellar in argento rodiato verde e cristalli viola
Orecchini Upside Down in bronzo placcato oro, avventurina, agata rossa
Orecchini Upside Down in bronzo placcato oro, avventurina, agata rossa

Collana con perle e smalto
Collana con perle e smalto







Il sogno americano di John Apel

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Prima di giudicare i gioielli John Apel bisogna conoscere le vere passioni del fondatore del brand americano, John Apelian: pittura a olio e giardinaggio. Non è un aspetto molto comune tra i designer di gioielli. Ma John Apelian ha una storia diversa dagli altri: è nato a Istanbul, in Turchia, imparando l’attività di famiglia: la concia delle pelli. E la sua combinazione unica di competenza chimica e talento creativo innato gli ha permesso di introdurre nuovi colori nel processo di concia della pelle. Poi, ha insegnato in una scuola tecnica, ma ha lavorato anche con una piccola azienda di gioielli. Lì è scoccata la scintilla per la gioielleria.

Bracciale Hope in oro rosa 18 carati, tra i finalisti ai Couture Awards 2021
Bracciale Hope in oro rosa 18 carati, tra i finalisti ai Couture Awards 2021

Nel 1976, John e sua moglie Hilda sono emigrati negli Stati Uniti, dove il designer ha aperto un piccolo negozio di riparazione di gioielli e, nel 1991, ha fondato la propria azienda di produzione e design con il nome italianeggiante DiLaro. Per fortuna nel 2006, Apelian ha scelto di cambiare il nome del brand con uno più vicino al suo. Per i suoi gioielli utilizza platino oppure oro 18 carati, assieme a gemme, mentre per le sue creazioni si ispira alla natura. Tra le caratteristiche c’è anche una linea con diamanti taglio rosa, una forma tradizionale molto utilizzata in Oriente.Perché le origini, in fondo, non si dimenticano mai.

Collana in oro 18 carati, turchesi e diamanti
Collana in oro 18 carati, turchesi e diamanti
Orecchini in oro rosa 18 carati e diamanti
Orecchini in oro rosa 18 carati e diamanti
Anello Fleurette in oro rosa 18 carati e diamanti taglio rosa
Anello Fleurette in oro rosa 18 carati e diamanti taglio rosa
Orecchini della Reina collection in oro e pietra luna
Orecchini della Reina collection in oro e pietra luna

Collana Dragonfly in oro rosa 18 carati e diamanti taglio rosa
Collana Dragonfly in oro rosa 18 carati e diamanti taglio rosa







I modi di Di Modolo

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Di Modolo Milano, nome italiano per un gioielliere di New York che propone una originale fine jewelry ♦

Si chiama Di Modolo Milano e produce gioielli. Quale sarà la sede di questo brand? New York. Il nome è quello di Dino Di Modolo, designer di origine italiana specializzato in orologi e gioielli: ha lavorato per marche come Cartier, David Yurman, Gucci, Raymond Weil e Vacheron Constantin. E nel 2000 ha fondato questo brand di gioielleria di lusso con l’apporto di Benny Shabtai, imprenditore di successo nato in Israele, ex guardia del corpo e filantropo.

Collana Icon in argento placcato oro giallo e onice
Collana Icon in argento placcato oro giallo e onice

Shabtai è stato anche il presidente e fondatore della marca di orologi Raymond Weil fino al 2009, quando l’ha venduta a caro prezzo ed è nata lì la collaborazione con Di Modolo. L’idea è quella di proporre un compromesso tra stile classico e moderno. Diverse celebrity lo hanno apprezzato. Insomma, una variazione sul tema delle collezioni di alta gioielleria (i prezzi dei gioielli possono arrivare anche a 200-300.000 dollari). Ma, oltre alle line per la donna, il brand punta molto anche alla gioielleria per uomo, che negli Usa ha un successo maggiore che in Europa.

 

Anello in argento placcato oro con citrino
Anello in argento placcato oro con citrino

Bracciale in argento placcato oro rosa e perle
Bracciale in argento placcato oro rosa e perle
Anello in argento rodiato con perle
Anello in argento rodiato con perle
Collier in argento placcato oro rosa
Collier in argento placcato oro rosa
Orecchini Linked in argento
Orecchini Linked in argento

Bracciale della linea Nodo in oro rosa e diamanti
Bracciale della linea Nodo in oro rosa e diamanti







Asta di gioielli per San Patrignano




San Patrignano, Comunità di recupero per le tossicodipendenze con sede a Rimini (Italia), ogni anno organizza un’asta (ora online fino al 22 novembre), attraverso la piattaforma di CharityStars (www.charitystars.com/astasanpatrignano). Quest’anno tra i lotti all’asta, molti dei quali donati dalle grandi aziende che che hanno confermato il proprio sostegno a San Patrignano, alcuni appartengono alla categoria Orologi & Gioielli. In particolare, saranno in vendita una coppia orologi Rolex Oyster Perpetual, modello uomo con cassa di 41 mm di diametro, e modello da donna con cassa di 31 mm di diametro, con lunetta bombata e impermeabili fino a 100 m (stima 10.500), un paio di orecchini Chantecler Capri Cherie, in oro rosa, diamanti e perle Akoya (8.100).

Orecchini di Vhernier
Orecchini di Vhernier

In asta anche un anello di Pomellato in oro rosa, quarzo fumé e diamanti (10.000), orecchini  Eclisse Midi di Vhernier in oro bianco e diamanti brown, eyeliner pavé (15.250), una coppia di bracciali Arpeggiodi Lucia Odescalchi, della collezione Piano Lesson, in argento, perle di cristallo bianco, alluminio, perline di ematite (960).

Orecchini Capri di Chantecler
Orecchini Capri di Chantecler
Bracciale indossato di Lucia Odescalchi
Bracciale indossato di Lucia Odescalchi

Anello di Pomellato in oro rosa, quarzo fumé e diamanti
Anello di Pomellato in oro rosa, quarzo fumé e diamanti







I meta-gioielli di Regina Gambatesa




Perché limitarsi a considerare un gioiello qualcosa che si indossa sopra il corpo, quando può essere anche qualcosa che cela un significato al suo interno? Se la filosofia può essere applicata alla gioielleria, chiedetelo a Regina Gambatesa. Dalle profondità dell’Italia mediterranea (Bari) la designer ha intrapreso un viaggio attraverso una sorta di meta-gioielleria. Spesso, infatti, nei gioielli di Regina Gambatesa si nascondono elementi pronti a rimandare ad altre forme, mondi o realtà. Magari un pizzico di sabbia legato alla sua storia, con gli anni dell’adolescenza trascorsi in Medio Oriente, tra Turchia, Libano e Libia. Ma, a parte gli aspetti più legati alla mente che agli occhi, i gioielli della designer italiana sono soprattutto da guardare, toccare e indossare. 

Anello Serpenti in oro, smeraldo, diamanti
Anello Serpenti in oro, smeraldo, diamanti

La bellezza come valore, funzione delle forme e degli ornamenti che riguardano gli stati dell’anima.
Regina Gambatesa

Regina Gambatesa
Regina Gambatesa

Premesso tutto questo, i gioielli non possono che essere originali. La collezione Serpenti rappresenta uno dei punti di forza: ma, al contrario di tanti altri gioielli ispirati al rettile strisciante, anelli, orecchini e bracciale di questa collezione ha un modo tutto loro di attorcigliarsi a dita e polsi. I gioielli di Regina Gambatesa utilizzano oro e pietre preziose, dai diamanti ai rubini, oppure colorate e semi preziose come il quarzo madera nell’anello Fior di Loto oppure la kunzite. Ma è il titanio colorato che consente forme innovative e geometrie inedite, adatte alla fantasia della designer.

Anello in oro, titanio e quarzo madera
Anello in oro, titanio e quarzo madera
Il retro dell'anello in oro e titanio
Il retro dell’anello in oro e titanio
Anello Serpenti in oro rosa e malachite
Anello Serpenti in oro rosa e malachite
Anello Mandala in oro, titanio e smeraldi
Anello Mandala in oro, titanio e smeraldi
Orecchini in oro e diamanti bianchi e fancy
Orecchini in oro e diamanti bianchi e fancy
Anello Mandala in oro, titanio e diamante
Anello Mandala in oro, titanio e diamante
Anello in oro, titanio e kunzite
Anello in oro verde, titanio e kunzite
Anello in oro rosa e rubini
Anello in oro rosa e rubini







LeBebè supporta le donne vittime di violenza




Sostegno al Telefono Rosa, associazione di volontariato italiana che offre supporto alle donne vittime di violenze fisiche o psicologiche: a offrirlo è il marchio leBebé gioielli. Per concretizzare la collaborazione è stata scelta simbolicamente la data del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e il ciondolo Minerva, che rende omaggio alle tre sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) assassinate il 25 novembre del 1960 per la loro coraggiosa lotta in difesa dei diritti delle donne.

Il ciondolo, in oro rosa 9 carati e smalto, ha la forma della bimba simbolo del brand. È in versione mini ed è stata realizzata in rosso, il colore scelto in Italia come simbolo delle campagne di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica. La Special Edition verrà inizialmente prodotta in 99 esemplari in vendita presso i migliori rivenditori e nello shop online del brand a un prezzo di 180 euro.

Il ciondolo in supporto del Telefono Rosa
Il ciondolo in supporto del Telefono Rosa

Riteniamo che sia dovere di ogni azienda abbracciare progetti di Responsabilità Sociale in quanto ogni realtà ha il privilegio di poter essere un amplificatore dei messaggi e, quindi, contribuire concretamente alla divulgazione dei valori più nobili, utili per lasciare un mondo migliore alle future generazioni. Sono indubbiamente numerose le aree in cui è necessario intervenire: noi abbiamo deciso di dare il nostro contributo sia per promuovere uno stile di vita sempre più sostenibile, attraverso la partnership con Treedom in essere dal 2019, sia a sostegno della tutela delle donne con Telefono Rosa, in quanto ci rispecchiamo negli ideali associativi.
Andrea Pennacchioni, Direttore Marketing & Sales di leBebé gioielli

Andrea Pennacchioni
Andrea Pennacchioni







GemGèneve torna il 5 maggio




Appuntamento al 5 maggio 2022. GemGenève sembra contraddire le difficoltà che incontrano altre fiere dedicate alla gioielleria. La formula individuata dai promotori, Ronny Totah e Thomas Faerber, funziona. Lo indicano non solo la data, già decisa, per la quarta edizione, ma anche il bilancio della terza GemGèneve (4-7 novembre) che si è conclusa con 2.757 visitatori al Palexpo di Ginevra, buyer professionisti e privati, ma anche pubblico di appassionati di gioielleria e gemme. La metà dei visitatori (1.065) era già stato a GemGèneve nelle precedenti edizioni ed è tornato. Anche se l’impatto della pandemia ha comunque avuto un impatto: sono stati 120 gli espositori da 15 Paesi, rispetto ai 210 del 2019, anche a causa delle limitazioni ancora in vigore per gli spostamenti. Non a caso questa è stata chiamata una challenging edition.

L'area del Palaexpo di Ginevra che ospita GemGèneve
L’area del Palaexpo di Ginevra che ospita GemGèneve

Questa edizione impegnativa è andata ben oltre le nostre aspettative. Contavamo sulla presenza di circa 2.000 visitatori e siamo felici di segnalare che 2.757 visitatori (rispetto ai 3.474 della fiera 2019, ovvero il 20,64% in meno nel 2021) sono venuti a scoprire i gioielli presentati a GemGenève. Dopo aver visto i sorrisi dei nostri visitatori, non ho dubbi che l’emozione tanto attesa di queste riunioni sia stata anche sinonimo di successo commerciale.
Ronny Totah, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Ronny Totah
Ronny Totah

Accanto agli espositori di gioielli vintage e di gemme di alta qualità, un buon successo lo hanno riscontrato gli otto designer (Aline Debusigne, Regina Gambatesa, Studio Renn, Atelier Allure, G Suen, Alexandra Jefford, Cora Sheibani, Alexander Tenzo), che hanno aderito al Designer Vivarium, organizzato dalla storica del gioiello Vivienne Becker oltre a cinque designer presentati nella sezione Emerging Talents (Pierre d’Alexis, Horowicz Fine Jewelry, Ena Iro, Elena Okutova). Anche le presentazioni e le conferenze hanno avuto una buona partecipazione con 30-40 persone tra il pubblico a ogni presentazione: saranno presto disponibili online sulla piattaforma digitale di GemGenève.

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve

Ancora una volta GemGenève ha giocato bene le sue carte, proponendo una piattaforma espressiva unica, dedicata al mondo delle pietre colorate, dei diamanti eccezionali, delle perle, dei gioielli antichi e contemporanei, dei designer famosi e dei talenti emergenti . Abbiamo avuto più acquirenti e visitatori internazionali del previsto, soprattutto dall’America e dall’Asia. Segnalo inoltre che i buyer presenti erano sicuramente determinati a fare nuove acquisizioni e fare affari.
Thomas Faerber, organizzatore e cofondatore di GemGèneve

Thomas Faerber
Thomas Faerber

Infine, da segnalare il lancio della Fondazione Eric Horovitz. Partnership con la Crea School Ginevra per la creazione di contenuti digitali in modalità millenial: sviluppo dell’account Instagram CreaEyes e tre premi assegnati a GemGenève a Pauline Hepner, studentessa di Head, a Sulaiman Al Haidar, apprendista presso Csp Arts Ginevra e Hugo Massy, ​​studente dell’École Technique de la Vallée de Joux (Premio Fondazione Eric Horovitz). La prossima edizione, come anticipato, si terrà dal 5 all’8 maggio 2022.

GemGèneve
GemGèneve







A cavallo con i gioielli di Vincent Peach

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Se amate la musica country, gli orizzonti ampi e lunghe cavalcate, probabilmente la vostra meta è Nashville, Tennessee. La città è la capitale americana della musica tradizionale, ma anche uno dei punti di riferimento delle tradizioni a stelle e strisce, quelle che comprendono una torta di mele e una fattoria, viste in tanti film. Chi ama tutto questo, probabilmente troverà i gioielli di Vincent Peach assolutamente perfetti. Perché il gioielliere con base a Nashville propone una lunga serie di gioielli di lusso ispirati ai finimenti per i cavalli.

Anello in oro 14 carati Equestrian design
Anello in oro 14 carati Equestrian design

Anche se, in realtà, Vincent Peach è famoso per l’utilizzo delle perle. I gioielli con la forma di staffe o altri elementi utilizzati per le cavalcature sono il frutto di una passeggiata lungo il recinto del suo ranch Quarter Horse a ovest di Nashville. Fino a quel momento il gioielliere aveva creato soprattutto gioielli con le perle. C’è un motivo. Il padre, James Peach, nel 1973 ha fondato la United States Pearl Company. Dopo le perle, il padre ha acquistato alcune gioiellerie. Le perle coltivate e il mestiere di gioielliere Vincent li aveva in casa, insomma. Anche se Vincente, prima di cimentarsi con la gioielleria, ha studiato design a Memphis.

Bracciale con ciondoli in argento
Bracciale con ciondoli in argento

Ma prima di fondare la sua Maison, il designer si è occupato per dieci anni di mobili e oggetti di antiquariato e poi ha girato il mondo per due anni in barca a vela. Finito tutto questo, è tornato alla gioielleria. E ha deciso di puntare su una gioielleria speciale, sintonizzata sul grande sogno americano, sulla natura e sul piacere di andare a cavallo. Una passione che, tra l’altro, è apprezzata anche da chi vive lontano dal Tennessee.

Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello Love in oro 14 carati e diamanti
Anello Love in oro 14 carati e diamanti
Bracciale in perle di Tahiti e laccio in cuoio
Bracciale in perle di Tahiti e laccio in cuoio
Choker Montana in oro, peral, cuoio
Choker Montana in oro, peral, cuoio
Choker Montana in oro, diamanti, cuoio
Choker Montana in oro, diamanti, cuoio

Bracciale in oro
Bracciale in oro

Vincent Peach
Vincent Peach







Libertà e gioielli di Victor Velyan

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Se lo incontrate su una delle ampie strade della California, sulla sella della sua potente moto stile Easy Rider, non direste mai che Victor Velyan è un gioielliere rinomato e un raffinato designer di gioielli. Ma l’aspetto inganna. È vero, però, che il designer ha alle spalle una vita non convenzionale per gli standard della gioielleria. Da ragazzo suonava in una band rock, poi è stato per 12 anni in Africa come guida per i safari. Ma nel 1984 è tornato in patria e ha iniziato a lavorare come incastonatore di diamanti e poi apprendista gioielliere. Apprese le tecniche necessarie per tentare una nuova avventura, ha aperto la sua azienda, ma con l’idea di produrre in conto terzi. Anche perché, come racconta, deve essere frustrante aver vinto oltre 27 premi, ma sotto il nome di altri designer.

Anello in oro 18 carati con tormalina Paraiba, diamanti e perle
Anello in oro 18 carati con tormalina Paraiba, diamanti e perle

Fino a quando non ha deciso, come spesso avviene, di mettere a frutto la propria esperienza con una sua Maison. I gioielli di Victor Velyan, però, nascondono nel design anche le vite precedenti. Grandi pietre, a volte accostate a grappolo, con tagli spesso fantasia o cabochon, diamanti, tormalina paraiba, smeraldi, opali e tanto oro. Gioielli che accostano il lusso a un ritmo musicale, ai colori vividi dell’Africa, alla libertà dei viaggi in motocicletta.

Orecchini in oro 18 carati con smeraldi colombiani e diamanti
Orecchini in oro 18 carati con smeraldi colombiani e diamanti
Anello in oro con opale nero e diamanti
Anello in oro con opale nero e diamanti
Anello in oro 18 carati con smeraldi
Anello in oro 18 carati con smeraldi colombiani
Collana in oro con opale, diamanti, tormalina Paraiba
Collana in oro con opale, diamanti, tormalina Paraiba
Bracciale in oro con acquamarina e diamanti
Bracciale in oro con acquamarina e diamanti

Pendente in oro con opale nero e diamanti
Pendente in oro con opale nero e diamanti

Victor Velyan
Victor Velyan







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